Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

Cerca nel sito

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Per visualizzare il contenuto multimediale è necessario installare il Flash Player Adobe e abilitare il javascript

Strumento di esplorazione della sezione Lavori Digitando almeno un carattere nel campo si ottengono uno o più risultati con relativo collegamento, il tempo di risposta dipende dal numero dei risultati trovati e dal processore e navigatore in uso.

salta l'esplora

Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto della X Commissione permanente
(Attività produttive, commercio e turismo)
X Commissione

SOMMARIO

Martedì 15 marzo 2011


COMITATO DEI NOVE:

Norme per la tutela della libertà d'impresa. Statuto delle imprese Testo unificato C. 98-1225-1284-1325-2680-2754-3191/A ... 239

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA:

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sull'analisi annuale della crescita: progredire nella risposta globale dell'UE alla crisi. COM(2011)11 definitivo (Parere alla V Commissione) (Seguito esame, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, e rinvio) ... 239
ALLEGATO (Proposta di parere del Relatore) ... 243

SEDE CONSULTIVA:

Legge comunitaria 2010. C. 4059 Governo, approvato dal Senato (Parere alla XIV Commissione) (Esame e conclusione - Parere su emendamenti) ... 240

Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea. Testo unificato C. 2854 Buttiglione e abb. (Parere alla XIV Commissione) (Esame e rinvio) ... 240

X Commissione - Resoconto di martedì 15 marzo 2011


Pag. 239

COMITATO DEI NOVE

Martedì 15 marzo 2011.

Norme per la tutela della libertà d'impresa. Statuto delle imprese.
Testo unificato C. 98-1225-1284-1325-2680-2754-3191/A.

Il Comitato si è riunito dalle 11 alle 11.55.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Martedì 15 marzo 2011. - Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO.

La seduta comincia alle 14.40

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sull'analisi annuale della crescita: progredire nella risposta globale dell'UE alla crisi.
COM(2011)11 definitivo.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta dell'8 marzo 2011.

Manuela DAL LAGO, presidente, chiede al relatore se intende presentare una proposta di parere sul documento in esame.

Alberto TORAZZI (LNP), relatore, illustra la proposta di parere da lui predisposta


Pag. 240

che prevede una serie di condizioni ed una osservazione finalizzate a dare indicazioni al Governo in ordine alle posizioni da assumere in sede europea (vedi allegato). Anche al fine di consentire ai colleghi di valutarne appieno i contenuti, propone alla commissione di rinviare la votazione alla seduta già prevista nella giornata di domani.

La seduta termina alle 14.45

SEDE CONSULTIVA

Martedì 15 marzo 2011. - Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO.

La seduta comincia alle 14.45

Legge comunitaria 2010.
C. 4059 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame e conclusione - Parere su emendamenti).

La Commissione inizia l'esame degli emendamenti.

Alberto TORAZZI (LNP), relatore, fa presente che sono pervenuti alla Commissione, che deve rendere il relativo parere, alcuni emendamenti sul disegno di legge comunitaria 2010 presentati nella XIV Commissione.
Si tratta di due identici emendamenti all'articolo 1 (1.4 e 1.7) che mirano a modificare la collocazione della direttiva 2010/31/CE, concernente le prestazioni energetiche nell'edilizia, dall'allegato A all'allegato B, prevedendo in tal modo il parere parlamentare sugli schemi di decreto legislativo.
Altri due emendamenti sono stati riferiti all'articolo 10, relativo alle guide turistiche, e prevedono il primo (10.2) la soppressione della lettera e) del comma 1, che reca un criterio di delega concernente la possibilità che le amministrazioni locali possano avvalersi - per la promozione turistica del proprio territorio - di associazioni di volontariato; l'emendamento prevede inoltre,analoga previsione recata dal comma 4 in relazione al periodo transitorio. L'altro emendamento (10.1) prevede invece l'inserimento, fra i criteri di delega, di una nuova lettera e-bis) relativa al riordino delle professioni del turismo montano.
La proposta emendativa 16.02 riguarda l'introduzione dopo l'articolo 16 di un nuovo articolo recante i principi e criteri direttivi per l'attuazione della direttiva 2010/31/CE sulle prestazioni energetiche nell'edilizia.
L'ultimo emendamento è il 18.05 del Governo, che introduce un nuovo articolo 18-bis concernente la dichiarazione preventiva in caso di spostamento del prestatore di servizi: la norma, novellando l'articolo 10 del decreto legislativo n. 206 del 2007, prevede che in caso di spostamento del prestatore di servizi da uno ad altro Stato membro egli debba informare l'autorità competente, per iscritto, non più 30 giorni prima ma, più genericamente «in anticipo».
In conclusione propone alla Commissione di esprimere un parere contrario su tutti gli emendamenti illustrati.

Andrea LULLI (PD) dichiara il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere contrario formulata dal relatore.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea.
Testo unificato C. 2854 Buttiglione e abb.
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.


Pag. 241

Alberto TORAZZI (LNP), relatore, ricorda che la commissione Attività produttive è chiamata ad esprimere il prescritto parere sul nuovo testo unificato delle proposte di legge in oggetto, adottato come testo base dalla Commissione XIV nella seduta del 1 marzo 2011.
Il testo in esame è volto a disciplinare il processo di formazione della posizione italiana nella fase di predisposizione degli atti dell'Unione europea e garantire l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea, in coerenza con gli articoli 11 e 117 della Costituzione e sulla base dei princìpi di attribuzione, di sussidiarietà, di proporzionalità, di leale cooperazione, di efficienza, di trasparenza e di partecipazione democratica. In particolare il testo unificato risultante da quattro proposte di legge, di iniziativa parlamentare, e dalla proposta di legge presentata dal Governo provvede ad una rivisitazione complessiva della legge n. 11 del 2005, recante «Norme generali sulla partecipazione dell'Italia al processo normativo dell'Unione europea e sulle procedure di esecuzione degli obblighi comunitari» anche a seguito dell'entrata in vigore del Trattato di Lisbona che prevede una serie di novità istituzionali tra cui ad esempio il nuovo articolo 8C dedicato al ruolo dei Parlamenti nazionali.
Il provvedimento in esame si compone di 52 articoli suddivisi in IX Capi: Il Capo I è dedicato alle «Disposizioni generali» disponendo l'istituzione, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri del Comitato interministeriale per gli affari dell'Unione europea (CIAE). Il Capo II regola la partecipazione del Parlamento al processo di formazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea, prevedendo fra l'altro la partecipazione delle Camere alla verifica del rispetto del principio di sussidiarietà nei progetti di atti legislativi dell'Unione europea e nelle proposte di atti del Consiglio dell'Unione europea, l'apposizione da parte del Governo della riserva di esame parlamentare in sede di Consiglio dell'Unione europea, gli obblighi del Governo e il ruolo delle Camere nell'ambito delle procedure di revisione semplificata previste dal Trattato sull'Unione europea e dal Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) ed infine gli obblighi informativi del Governo nei confronti del Parlamento. Il Capo III detta una disciplina organica relativa agli organismi cui è attribuito il coordinamento della partecipazione dell'Italia al processo normativo dell'Unione europea, che sono il Dipartimento per le politiche europee presso la presidenza del Consiglio dei Ministri e il Comitato tecnico permanente per gli affari europei. Il Capo IV riguarda la partecipazione delle regioni e province autonome e delle autonomie locali al processo di formazione degli atti dell'Unione europea. Il Capo V è relativo alla partecipazione delle parti sociali e delle categorie produttive al processo di formazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea. Il Capo VI, relativo all'attuazione degli obblighi discendenti dall'Unione europea, contiene numerose innovazioni, in ordine alla valutazione della compatibilità con il diritto dell'Unione europea ed agli strumenti di trasposizione nell'ordinamento interno del diritto europeo con la nuova «legge di delegazione europea» e la «legge europea», detta specifiche norme in materia di attuazione di atti dell'Unione europea da parte delle regioni e delle province autonome,nonché sui poteri sostitutivi dello Stato in caso di inerzia dei suddetti enti nel dare attuazione ad atti dell'Unione europea. Il Capo VII in materia di contenzioso,disciplina i ricorsi alla Corte di giustizia europea e il diritto di rivalsa dello Stato nei confronti di regioni o altri enti pubblici responsabili di violazioni del diritto dell'Unione europea. Il Capo VIII reca, per la prima volta, disposizioni organiche in materia di aiuti di stato ed infine il Capo IX reca disposizioni transitorie e finali di varia natura.
Per quanto riguarda le competenze della X Commissione segnala innanzitutto l'articolo 26 che, disciplina la partecipazione delle parti sociali e delle categorie produttive alle decisioni relative alla formazione di atti dell'Unione europea.


Pag. 242


In particolare il comma 1 stabilisce che il Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro per le politiche dell'Unione europea assicurano il più ampio coinvolgimento delle categorie produttive e delle parti sociali nella fase di formazione della posizione italiana su iniziative dell'Unione europea. A questo scopo il Comitato tecnico permanente del CIAE, nonché le amministrazioni interessate possono svolgere, anche mediante il ricorso a strumenti elettronici, consultazioni delle parti sociali e delle categorie produttive.
Il comma 2 prevede che il Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro per le politiche europee trasmette al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (CNEL) i progetti di atti dell'Unione europea, riguardanti materie di particolare interesse economico e sociale. Il CNEL può fare pervenire alle Camere e al Governo le valutazioni e i contributi che ritiene opportuni, ai sensi degli articoli 10 e 12 della legge 30 dicembre 1986, n. 936. A tale fine, il CNEL può istituire, secondo le norme del proprio ordinamento, uno o più comitati per l'esame degli atti dell'Unione europea.
Il comma 3 dispone infine, allo scopo di assicurare un più ampio coinvolgimento delle parti sociali e delle categorie produttive che il Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro per le politiche europee può organizzare, in collaborazione con il CNEL, apposite sessioni di studio ai cui lavori possono essere invitati anche le associazioni nazionali dei comuni, delle province e delle comunità montane e ogni altro soggetto interessato.
Segnala infine, nell'ambito della nuova e articolata disciplina in materia di aiuti di Stato, l'articolo 43 che disciplina il divieto di concessione di aiuti di Stato a imprese beneficiarie di aiuti di Stato illegali non rimborsati e l'articolo 48 che disciplina le modalità di trasmissione delle informazioni relative agli aiuti pubblici concessi alle imprese da parte del Ministro dello sviluppo economico.
In relazione alla limitata portata delle disposizioni di competenza della X Commissione propone di esprimere nulla osta al provvedimento in esame.

Manuela DAL LAGO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.50.

X Commissione - Martedì 15 marzo 2011


Pag. 243

ALLEGATO

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sull'analisi annuale della crescita: progredire nella risposta globale dell'UE alla crisi. COM(2011)11 definitivo.

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La X Commissione attività produttive, commercio e turismo,
esaminata, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sull'analisi annuale della crescita: progredire nella risposta globale dell'UE alla crisi (COM(2011)11 definitivo);
delibera di esprimere

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:
a) si preveda in ordine all'attuazione di un risanamento del bilancio rigoroso, una riduzione del budget dell'Unione europea, riducendo di conseguenza i contributi degli stati che alimentano la spesa pubblica;
b) siano previste in ordine allo sviluppo dell'occupazione e della competitività, nonché alla salvaguardia degli investimenti in ricerca, misure volte:
1) ad adottare misure in difesa del «made in» dei vari stati membri accelerando e facilitando le leggi in sua tutela sull'esempio della legge 8 aprile 2010, n. 55;
2) a mettere in atto una seria politica di contrasto al dumping sociale e ambientale dei Paesi del Far East, dando così seguito agli atti di indirizzo approvati dalla Commissione attività produttive della Camera dei Deputati che vanno in tale direzione;
3) a mettere in atto severi meccanismi di controllo e contrasto alla contraffazione, sia a tutela delle imprese che della salute dei consumatori, sia intervenendo a livello di dogane che sulla rete di distribuzione all'interno della UE, coinvolgendo e responsabilizzando i partner commerciali, potenziano ed irrigidendo gli strumenti repressivi verso i paesi partner i cui operatori si dimostrino recidivi nelle violazioni delle regole della libera concorrenza;
4) ad adoperarsi affinché il rapporto di cambio tra l'euro e le divise delle principali economie mondiali, in particolare Dollaro americano e Yuan/renminbi cinese, siano coerenti con i rispettivi tassi di crescita.

e la seguente osservazione:
a) valuti il Governo l'opportunità di prevedere nel PNR l'approvazione della proposta di legge recante «Norme per la tutela della libertà d'impresa. Statuto delle imprese» quale misura volta a favorire la crescita ed in particolare a creare un contesto favorevole alla ripresa economica e al rilancio, in particolare, delle PMI.

Consulta resoconti
Consulta convocazioni