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Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto della IV Commissione permanente
(Difesa)
IV Commissione

SOMMARIO

Mercoledì 18 maggio 2011


INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-04758 Rugghia: Sulla campagna di informazione per l'assegnazione della Medaglia d'onore ai cittadini italiani militari e civili deportati nei lager nazisti ... 35
ALLEGATO 1 (Testo della risposta) ... 41

5-04759 Cicu: Sulle iniziative per la realizzazione a livello interforze di una struttura di coordinamento e controllo in materia di medicina veterinaria ... 36
ALLEGATO 2 (Testo della risposta) ... 43

5-04760 Gidoni: Sulle nuove questioni riguardanti il Poligono interforze del Salto di Quirra (CA) ... 36
ALLEGATO 3 (Testo della risposta) ... 44

5-04761 Di Stanislao: Sull'attività militare autorizzata dal Ministero della difesa nel Poligono interforze del Salto di Quirra (CA) ... 36
ALLEGATO 4 (Testo della risposta) ... 46

SEDE REFERENTE:

Incentivi per favorire, nelle regioni dell'arco alpino, il reclutamento di militari volontari nei reparti delle truppe alpine. C. 607-1897/A (Seguito dell'esame e rinvio) ... 37

Disposizioni concernenti il limite di altezza per l'ammissione ai concorsi per il reclutamento nelle Forze armate. C. 3160 Schirru, C. 4084 Cicu e C. 4113 Di Stanislao (Seguito dell'esame e rinvio) ... 39

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

IV Commissione - Resoconto di mercoledì 18 maggio 2011


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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 18 maggio 2011. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Guido Crosetto.

La seduta comincia alle 14.05.

5-04758 Rugghia: Sulla campagna di informazione per l'assegnazione della Medaglia d'onore ai cittadini italiani militari e civili deportati nei lager nazisti.

Edmondo CIRIELLI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

Antonio RUGGHIA (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Guido CROSETTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Franco NARDUCCI (PD), cofirmatario della interrogazione, segnala che essa scaturisce


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dall'esigenza, da più parti rappresentata, di dare la massima informazione possibile sull'esistenza della medaglia e sulla possibilità che sia attribuita anche ai discendenti. Ha infatti riscontrato che la maggior parte degli aventi diritto non ne è a conoscenza, il che impedisce loro di onorare la memoria dei loro cari e far uscire dall'oblio una delle pagine più gloriose della nostra storia. In più, molti internati, ancora in vita, non avranno la soddisfazione di ricevere personalmente l'onorificenza ad essi destinata dalla Repubblica. Aggiunge che, in base ad un sondaggio a campione che ha svolto, numerosi comuni italiani non sono al corrente della possibilità di richiedere la decorazione, non essendo stato attivato alcun canale di informazione da parte della Presidenza del Consiglio.
Il suo auspicio è dunque quello che sia reso accessibile nel modo più efficace ogni informazione contenute sui siti internet dedicati a tale argomento e che sia promossa una massiccia comunicazione istituzionale, anche verso gli enti comunali.

5-04759 Cicu: Sulle iniziative per la realizzazione a livello interforze di una struttura di coordinamento e controllo in materia di medicina veterinaria.

Filippo ASCIERTO (PdL), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Guido CROSETTO dopo aver risposto all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato, dichiara di voler svolgere ulteriori approfondimenti in merito ai temi del servizio veterinario militare, che si riserva di comunicare in una prossima seduta della Commissione (vedi allegato 2).

Filippo ASCIERTO (PdL), replicando, si dichiara soddisfatto per l'impegno assunto dal sottosegretario di svolgere ulteriori approfondimenti su un tema che ritiene di particolare importanza.

5-04760 Gidoni: Sulle nuove questioni riguardanti il Poligono interforze del Salto di Quirra (CA).

Franco GIDONI (LNP) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Guido CROSETTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Franco GIDONI (LNP), replicando, si dichiara rassicurato dalla conferma - nuovamente pervenuta dal Governo - in ordine alle attività militari condotte nel Poligono, ed alla loro neutralità rispetto alle problematiche ambientali riscontrate in quelle zone. Auspica che le risultanze dell'istruttoria condotta dall'apposito comitato misto territoriale, che saranno rese il prossimo 20 maggio, possano offrire definitive certezze alla popolazione locale, che comunque dovrebbe apprezzare l'attenzione con cui le competenti amministrazioni operano nel monitoraggio della situazione ambientale e sanitaria.

5-04761 Di Stanislao: Sull'attività militare autorizzata dal Ministero della difesa nel Poligono interforze del Salto di Quirra (CA).

Augusto DI STANISLAO (IdV) illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Guido CROSETTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Augusto DI STANISLAO (IdV), replicando, si dichiara soddisfatto degli elementi puntualmente illustrati nella risposta alla sua interrogazione. Rileva che le informazioni divulgate da organismi scientifici appaiono comunque destare massima preoccupazione per gli abitanti di zone che riscontrano tassi di malattia notevolmente superiori alla media nazionale. Ciò impone di continuare nell'opera di indagine e di controllo, che viene svolta anche a seguito di apposite iniziative parlamentari di sindacato ispettivo.


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Edmondo CIRIELLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.30.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 18 maggio 2011. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Guido Crosetto.

La seduta comincia alle 14.30.

Incentivi per favorire, nelle regioni dell'arco alpino, il reclutamento di militari volontari nei reparti delle truppe alpine.
C. 607-1897/A.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 16 marzo 2011.

Edmondo CIRIELLI, presidente, ricorda che l'esame del testo unificato delle proposte di legge in titolo in Assemblea è previsto a partire dal prossimo 31 maggio. Ricorda inoltre che nella seduta del 16 marzo 2011, la Commissione ha deliberato l'avvio di una attività conoscitiva sul provvedimento in esame e che, nella giornata del 30 marzo, è stata svolta l'audizione informale di rappresentanti del COCER-Sezione Esercito.
Desidera infine svolgere alcune precisazioni in ordine al possibile abbinamento alle proposte di legge C. 607-1897/A del progetto di legge Rugghia ed altri: «Incentivi per favorire il reclutamento dei volontari di truppa delle Forze armate» (C. 4191). Come aveva già segnalato nello scorso Ufficio di Presidenza, il contenuto delle richiamate proposte legislative non è tale da consentire alla presidenza di disporre un abbinamento d'ufficio, ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento, dovendosi eventualmente prevedere una apposita deliberazione in tal senso della Commissione. Infatti, il contenuto delle proposte in esame si riferisce esclusivamente al reclutamento delle truppe alpine, sia introducendo titoli di preferenza nei concorsi, sia prevedendo benefici fiscali ed assistenziali - interamente a carico degli enti territoriali - durante lo svolgimento della ferma sia, infine, disciplinando lo status di coloro che sono cessati dal servizio nei reparti alpini (iscrizione nella riserva mobilitabile dell'Associazione nazionale alpini, riserve di posti in taluni concorsi eccetera).
La proposta di legge n. 4191, a prima firma Rugghia, ha invece un contenuto ben più ampio. In primo luogo essa si riferisce al reclutamento dei volontari di truppa di tutte le Forze armate. Inoltre, anche i singoli incentivi appaiono diversi: si concedono infatti sgravi fiscali anche a carico dello Stato (nella forma di una franchigia sull'IRPEF e di agevolazioni tariffarie sul trasporto ferroviario) e si prevede l'istituzione di una «carta tricolore» cui si connettono gli ulteriori benefici riconosciuti dagli enti regionali e locali.
Ricorda, peraltro, che nel corso dell'esame referente erano stati dichiarati inammissibili emendamenti che - diversamente dal testo unificato in discussione - prevedevano misure di carattere generale.
Pertanto, prima di procedere a porre in votazione la richiesta di abbinamento, invito il relatore ad esprimere il proprio avviso. Ricorda che, ove fosse approvata la proposta di abbinamento, dovranno evidentemente essere valutate le conseguenti modalità di prosecuzione dell'esame del provvedimento in titolo, a partire dalla adozione del testo base.

Franco GIDONI (LNP), relatore, rileva che il provvedimento in esame si caratterizza in quanto rivolto essenzialmente alla problematica del reclutamento delle truppe alpine nei tradizionali bacini cui tale corpo attingeva la massima parte dei suoi membri. Inoltre, il testo licenziato per l'Assemblea non recava sostanzialmente


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oneri per l'erario dello Stato - ad eccezione di un piccolo contributo per l'Associazione Nazionale Alpini - in funzione dell'esigenza di rinviare alla scelta delle autonomie locali la qualità e quantità delle risorse da destinare a tale obiettivo. Nell'apprezzare l'iniziativa dell'onorevole Rugghia, che ritiene meritevole di adeguata attenzione, deve quindi evidenziare che i temi trattati sono notevolmente più ampi e, conseguentemente, anche gli oneri per le finanze dello Stato appaiono consistenti. Reputa quindi ragionevole proporre un percorso parallelo dei singoli provvedimenti, esprimendosi in senso contrario sulla richiesta di abbinamento.

Antonio RUGGHIA (PD) insiste sulla richiesta di abbinamento dell'iniziativa legislativa a sua firma con il testo all'esame della Commissione. Rileva infatti che sarebbe irragionevole promuovere incentivi selettivi, che andrebbero a beneficio di un singolo settore delle Forze armate e non alla generalità di coloro che vi prestano servizio a parità di condizioni.
Ricorda che la proposta di legge del gruppo del Partito democratico nasce proprio dall'esigenza di superare le problematicità del testo in esame, che aveva condotto le forze di opposizione a promuovere il rinvio in Commissione. Il superamento della logica secondo cui gli incentivi sarebbero destinati solo agli alpini è un punto dirimente, su cui vi è la convinta opposizione del suo gruppo e, come riscontrato in Commissione, anche delle rappresentanze dell'Esercito. Analoga perplessità si manifesta anche con riguardo alla riserva mobilitabile, che costituisce oggetto anche di altre iniziative legislative esaminate dalla Commissione, ma che non può essere riferita alla sola Associazione Nazionale Alpini. Peraltro, non appare nemmeno condivisibile la scelta di non prevedere contributi anche a carico dello Stato, come invece previsto nella proposta C. 4191, che pure rinvia per ulteriori incentivi al sistema delle autonomie.

Edmondo CIRIELLI, presidente, desidera svolgere alcune considerazioni, in ragione del fatto che il testo in esame discende in massima parte da una sua iniziativa legislativa, peraltro migliorata in sede emendativa anche su suggerimenti delle opposizioni. Al riguardo, rimarca come il corpo degli alpini costituisca un'esperienza molto particolare nel panorama militare italiano ed internazionale. Si tratta di un settore dell'esercito connotato da una fortissima peculiarità sul piano operativo e caratterizzato storicamente dalla presenza in determinate zone del territorio nazionale, come pure avviene per altre realtà militari, quali i lagunari o la brigata Sassari.
Ferme restando le valutazioni di ordine tecnico che ne impediscono l'abbinamento d'ufficio, rileva che sono altrettanto forti le obiezioni di carattere politico e normativo, in quanto la proposta di legge del Partito Democratico non è finalizzata alla tutela delle richiamate specificità delle truppe alpine, e prevede oneri che difficilmente possono essere sopportati dallo Stato in questa fase di crisi economica. Il rischio insito nella richiesta di abbinamento è dunque quello di un sostanziale stallo del testo che voleva tutelare il corpo degli alpini.

Augusto DI STANISLAO (IdV) invita i colleghi a sviluppare uno sforzo comune nella ricerca di soluzioni che siano realistiche ma che, allo stesso tempo, consentano di affrontare i problemi in una prospettiva di insieme. È invece contrario a percorsi che potrebbero costituire singole tessere di un mosaico che non si riuscirà a completare, essendo estremamente difficile mettere mano in modo unitario alle problematiche del reclutamento ed ai relativi incentivi. Invita pertanto la maggioranza a non cercare nuovamente forzature nell'iter di esame del provvedimento.

Edmondo CIRIELLI, presidente, ricorda che l'iter del provvedimento non ha subito alcuna forzatura ma, al contrario, è conseguito ad un lungo percorso di approfondimento e di dibattito in Commissione e finanche in Assemblea. Si dichiara, al riguardo, disponibile a valutare eventuali richieste di ulteriore rinvio dell'esame, che


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inevitabilmente comporteranno anche uno slittamento della prosecuzione dell'esame in Assemblea, attualmente previsto a partire dal prossimo 31 maggio.

Franco GIDONI (LNP), relatore, concorda con il presidente in relazione alla possibilità di svolgere ulteriori approfondimenti sui contenuti delle proposte avanzate dalle opposizioni, così da poter rappresentare una compiuta posizione nella seduta di domani o in quella della prossima settimana.

Salvatore CICU (PdL) dichiara di appoggiare la proposta del relatore in ordine al rinvio dell'esame ad una prossima seduta.

Francesco Saverio GAROFANI (PD) chiede di precisare i termini del rinvio, reputando insufficiente un termine di sole ventiquattro ore, alla luce della circostanza che nella prossima settimana l'esame referente potrebbe essere definitivamente concluso, mentre dovrebbe essere disposto un rinvio quanto meno alla prossima settimana, con conseguente slittamento della calendarizzazione in Assemblea.

Franco GIDONI (LNP), relatore, nel dichiarare di non volersi opporre al rinvio di una settimana, intende comunque precisare che non vi è stato nessun tentativo di strozzare il dibattito, come dimostra la circostanza che il provvedimento è stato rinviato in Commissione ben due mesi fa.

Edmondo CIRIELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni concernenti il limite di altezza per l'ammissione ai concorsi per il reclutamento nelle Forze armate.
C. 3160 Schirru, C. 4084 Cicu e C. 4113 Di Stanislao.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 15 marzo 2011.

Edmondo CIRIELLI, presidente, ricorda che nella seduta del 24 marzo si è svolta l'audizione informale del Generale Borrini, Capo del I Reparto dello Stato Maggiore della Difesa e nella seduta del 4 maggio sono state svolte le audizioni informali del professor De Lorenzo, Coordinatore del dottorato di ricerca in «Fisiologia dei distretti corporei» dell'Università degli Studi di Roma «Tor Vergata» e del professor Santilli, Direttore della Scuola di specializzazione di medicina fisica e riabilitativa dell'Università «La Sapienza».

Salvatore CICU (PdL), relatore, ricorda che i contributi acquisiti dalla Commissione in sede di attività conoscitiva sono stati di segno opposto. Indubbiamente, reputa necessario tenere conto delle documentate e motivate riserve espresse dal rappresentante della Difesa, ma deve anche segnalare che i docenti universitari auditi dalla Commissione si sono espressi nel senso di auspicare il superamento del criterio dell'altezza, da sostituire con parametri scientifici più efficaci e attendibili.
Ne discende l'esigenza di svolgere un opportuno approfondimento per ricercare un punto di equilibrio tra queste impostazioni, in vista dell'obiettivo di consentire a chi ne ha le capacità fisiche di partecipare ai concorsi per l'accesso alle Forze armate. Propone pertanto di convocare il comitato ristretto per mettere a punto una disciplina adeguata.

Edmondo CIRIELLI, presidente, concorda con le valutazioni del relatore circa l'esigenza di approfondire le problematiche connesse al provvedimento in esame.
Al riguardo, richiama l'attenzione dei colleghi sulla necessità di individuare soluzioni normative che siano realmente adeguate a regolare una materia così delicata. A suo avviso, infatti, la disciplina in materia di requisiti fisici per l'accesso al reclutamento nelle Forze armate non dovrebbe fondarsi su criteri rigidi e predeterminati, come invece avviene adesso in base alle vigenti norme regolamentari. Nel contempo, non si può però imboccare la


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strada di predeterminare per legge l'utilizzo di specifici parametri, che potrebbero risultare il frutto di scelte arbitrarie, non avendo il legislatore la competenza a valutarne la rilevanza e l'attendibilità sul piano scientifico.
Ai fini della migliore valutazione dei requisiti fisici dei candidati ai concorsi per il reclutamento, occorre quindi definire formule normative che consentano - con la necessaria duttilità - ai competenti organi amministrativi e sanitari di verificare e utilizzare i più efficaci e affidabili parametri che le moderne competenze e conoscenze scientifiche suggeriscono.
Desidera comunque rimarcare il suo impegno a contribuire a procedere in tempi rapidi a sciogliere tale nodo. Si tratta infatti di un argomento di massima rilevanza e su cui ha avuto modo di riscontrare che vi è una forte aspettativa di numerose persone che sono animate dal desiderio di poter dare il proprio contributo alle Forze armate.

Gianfranco PAGLIA (FLpTP) ricorda di aver già avanzato la richiesta di completare il ciclo di audizioni anche con rappresentanti delle Forze dell'ordine.

Antonio RUGGHIA (PD) conviene sull'esigenza di procedere in tempi rapidi a svolgere i necessari approfondimenti per la formulazione di un testo che vada nel senso di superare questo ostacolo all'accesso nelle Forze armate di coloro che ne hanno le capacità fisiche.

Luciano ROSSI (PdL) si associa alle valutazioni espresse dal Presidente, che si muovono nel senso di individuare un'equilibrata sintesi delle problematiche fino ad ora emerse. Rileva che la definizione di rigide misure minime e massime di altezza non sembrano costituire un criterio soddisfacente, anche tenendo conto delle esigenze dei gruppi sportivi che pure si fanno onore in ogni occasione di partecipazione alle gare olimpiche.

Edmondo CIRIELLI, presidente, nel rinviare il seguito dell'esame ad altra seduta, rimette all'ufficio di presidenza la definizione della convocazione del comitato ristretto e delle audizioni richieste dall'onorevole Paglia.

La seduta termina alle 15.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10 alle 15.20.

IV Commissione - Mercoledì 18 maggio 2011


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ALLEGATO 1

5-04758 Rugghia: Sulla campagna di informazione per l'assegnazione della Medaglia d'onore ai cittadini italiani militari e civili deportati nei lager nazisti.

TESTO DELLA RISPOSTA

Si risponde per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, competente nella specifica materia, che ha fornito gli elementi dei quali si dà lettura.
Il «Comitato riconoscimento ex IMI» - richiamato dagli onorevoli interroganti - è stato istituito con legge 27 dicembre 2006, n. 296, articolo 1, commi 1271-1276, concernente la concessione di una medaglia d'onore ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra ed ai familiari dei deceduti.
Premesso che detta normativa prevede che la medaglia d'onore venga concessa, anche alla memoria e, pertanto, consegnata ai familiari di quanti furono deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra, si evidenziano le azioni che rendono accessibile l'informazione sul procedimento in atto presso il Dipartimento - Coordinamento Amministrativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, segnatamente nell'ambito del Comitato.
In primo luogo, collegandosi via Internet al sito del Governo e digitando «Comitato riconoscimento ex IMI» nel motore di ricerca, si trova la pagina dedicata all'argomento «ex IMI», nella quale è possibile consultare la normativa, stampare la modulistica da compilarsi ai fini della presentazione dell'istanza, visionare i decreti del Presidente della Repubblica di conferimento delle onorificenze in parola, nonché leggere le Relazioni informative.
Peraltro, la medaglia d'onore ha evidenza sul web non solo attraverso il sito della Presidenza del Consiglio dei ministri, ma anche utilizzando i principali motori di ricerca (Google, Tiscali, Virgilio), che veicolano su siti (quello della Presidenza del Consiglio dei ministri, ma anche quello dell'Associazione Nazionale Ex Internati) dove sono contenute le notizie di dettaglio in merito alla procedura per ottenere le medaglie.
Si ritiene che contribuisca, altresì, alla conoscenza del procedimento in parola, il risalto dato dai mezzi di informazione alle annuali cerimonie commemorative della Giornata della Memoria, che, il 27 gennaio di ciascun anno, si svolgono sia al Quirinale che presso le Prefetture, nel corso delle quali ha luogo anche la consegna delle medaglie d'onore.
Si fa presente che le Prefetture provvedono alla consegna delle medaglie d'onore agli insigniti delle rispettive Province, non solo in occasione della citata ricorrenza, ma anche nel corso di altre celebrazioni solenni, quali, ad esempio, la Festa della Repubblica il 2 giugno.
Gli organi di informazione nazionali e locali danno ampio risalto a tali eventi, come risulta anche dalle informazioni puntualmente trasmesse dalle Prefetture alla Presidenza del Consiglio dei ministri.
Sulla base delle predette informative, il Dipartimento già da due anni redige una specifica Relazione, anch'essa pubblicizzata sulla menzionata pagina Internet del Governo.
Si evidenzia, infine, che fanno parte del Comitato per la concessione delle medaglie d'onore, rappresentanti dell'Associazione Nazionale Ex Internati (ANEI) e dell'Associazione


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Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall'internamento e dalla Guerra di Liberazione (ANRP), le quali annoverano un rilevante numero di associati e, attraverso proprie Sezioni sul territorio, unitamente ai Patronati, contribuiscono non solo ad inoltrare al Comitato le istanze, su incarico degli interessati, ma anche a divulgare l'informazione attinente al procedimento in parola.
Cito, altresì, l'iniziativa recentemente assunta in sede di Comitato, per fornire ai nuovi insigniti l'opportunità di comunicare il proprio recapito alle Associazioni di categoria per l'invio di copie omaggio delle riviste di settore (da considerarsi come ulteriore veicolo di informazione) e con l'enunciazione dell'intento di favorire una più capillare divulgazione dell'onorificenza attraverso la sensibilizzazione delle Associazioni di categoria in sede dello stesso Comitato.
Da ultimo, si segnala che il Dipartimento, attraverso un costante contatto con il pubblico finalizzato a fornire informazioni e chiarimenti sul procedimento di cui alla legge n. 296/2006, di fatto costituisce un ulteriore veicolo informativo.


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ALLEGATO 2

5-04759 Cicu: Sulle iniziative per la realizzazione a livello interforze di una struttura di coordinamento e controllo in materia di medicina veterinaria.

TESTO DELLA RISPOSTA

Il progetto di riordino della Sanità militare - nell'ambito del più ampio e complesso processo di trasformazione dello strumento militare - si inserisce nel contesto delle iniziative in corso per la razionalizzazione delle attuali strutture, al fine di attualizzarne le procedure per renderle più aderenti alle esigenze operative e alla nuova composizione organica interamente professionale.
In particolare, le tematiche relative al servizio veterinario militare in ambito interforze sono, da qualche anno, oggetto di particolare attenzione da parte del Dicastero.
Già nel 2008 è stata avviata un'attività volta ad uniformare in ambito Difesa le disposizioni inerenti alla sicurezza degli alimenti di origine animale e/o misti.
Tale iniziativa si è concretizzata nella costituzione di un gruppo di lavoro interforze che:
ha effettuato la ricognizione dei regolamenti attualmente in vigore nelle Forze armate in materia di sicurezza degli alimenti;
sta perfezionando una prima bozza di direttiva interforze sui controlli sanitari e sulla sicurezza degli alimenti.

Contestualmente - nella consapevolezza della complessità della materia e della necessità di una trattazione che tenesse conto dei sistemi di controllo e procedurali vigenti in contesti esterni alla Difesa - è stato avviato, con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e con il Ministero della Salute - Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria, Nutrizione e Sicurezza degli alimenti - un tavolo tecnico di cooperazione per individuare soluzioni riferibili ad alcune tematiche veterinarie di comune interesse, sia in campo zooiatrico che in quello della sicurezza degli alimenti.
In campo zooiatrico, grazie a tale cooperazione, è stato realizzato il «Ruolo per le Forze armate nell'ambito della Banca Dati Nazionale dei Codici Aziendali», che ha consentito alla Difesa di ottemperare a specifici disposti normativi nazionali ed europei, mantenendo una gestione in autonomia del database delle aziende zootecniche militari.
Segnalo, inoltre, che presso il Comando Operativo Interforze esiste una Sezione Veterinaria per la pianificazione e la supervisione delle attività veterinarie dei contingenti militari impiegati all'estero.
Quanto alla possibilità di realizzare una «adeguata struttura ordinativa di indirizzo [...]», faccio presente che è attualmente allo studio la realizzazione di una struttura che assicuri la direzione e il coordinamento dell'attività e dei servizi sanitari, in cui è prevista la costituzione di un elemento di organizzazione, di livello ancora da definire, per lo sviluppo ed il coordinamento delle attività in materia di medicina veterinaria militare, in sistema con le Forze Armate e con l'Arma dei Carabinieri.


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ALLEGATO 3

5-04760 Gidoni: Nuove questioni riguardanti il Poligono interforze del Salto di Quirra (CA).

TESTO DELLA RISPOSTA

Preliminarmente, si intende ribadire, ancora una volta, l'attenzione e la sensibilità dell'Amministrazione rispetto alle preoccupazioni e ai dubbi suscitati dalle notizie del presunto impatto delle attività svolte presso il poligono interforze del Salto di Quirra (PISQ) sull'ambiente e sulla popolazione circostante.
Ne è una tangibile conferma l'impegno assunto dal Governo di sospendere le attività addestrative e sperimentali presso il Poligono qualora, dall'analisi comparata dei dati del monitoraggio da parte della Commissione Tecnica di Esperti o da ulteriori indagini disposte anche in concorso dalla Regione Autonoma della Sardegna, dovessero emergere oggettive situazioni di rischio per gli abitanti delle aree circostanti e per il personale della Difesa.
Allo stesso tempo, la Difesa continua a prodigarsi concretamente per fare chiarezza su tale questione, facendo ricorso, già da tempo, ad una serie di iniziative. Tra queste, la campagna di monitoraggio ambientale, avviata nel 2008, per verificare la presenza non soltanto di materiale radioattivo, ma anche di altre sostanze inquinanti.
Al riguardo, il Dicastero ha quindi, costituito, con decreto 28 aprile 2008, il «Comitato misto territoriale per l'indirizzo, l'organizzazione, il coordinamento, la verifica e il confronto delle attività e dei risultati del monitoraggio ambientale condotto nelle aree adiacenti del Poligono Interforze di Salto di Quirra». La documentazione relativa ai risultati finali delle attività di monitoraggio è stata consegnata il 1o febbraio scorso alla Commissione Tecnica di Esperti: è stata esclusa l'influenza delle attività del PISQ e, in generale, di attività antropiche in tutte le matrici indagate (suoli, sedimenti marini e fluviali, acque marine, vegetali, matrici animali, prodotti alimentari, radioattività ambientale, metalli nel particolato atmosferico, nano particelle). Allo stato, i dati sono al vaglio della citata Commissione, che dovrà riferirne il 20 maggio p.v. al predetto Comitato di Indirizzo Territoriale.
Nel contempo, le ulteriori iniziative sono tese a controllare e censire con precisione tutto il materiale utilizzato presso i poligoni.
Cito, in particolare, l'istituzione di «Comitati per la tutela ambientale» e l'elaborazione di un «Disciplinare Ambientale» - adottato nel 2004 in via sperimentale e dal 2008 in maniera definitiva - che regolamenta le procedure per autorizzare le attività all'interno del poligono.
Nel concludere, si ribadisce che:
le attività operative e addestrative della Difesa sono effettuate nel pieno rispetto dell'ambiente circostante, sia fuori dai confini nazionali sia nei poligoni nazionali;
tutti i livelli di Comando della catena gerarchica sono costantemente informati sulla tematica e sono parte attiva nell'applicazione delle misure di prevenzione a tutela del personale;
l'Italia non ha mai impiegato armamento all'uranio depleto e non risulta essere dimostrato da alcuna ricerca, anche in ambito internazionale, la sussistenza di un nesso di causalità tra le patologie


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contratte dai militari impegnati nei teatri operativi, o in servizio presso i poligoni, e l'esposizione all'uranio impoverito.

Richiamando, quindi, quanto già espresso in risposta all'interrogazione citata dall'onorevole interrogante, non si può che attendere con fiducia l'esito dell'attività di indagine della Procura di Lanusei, nella certezza di poter avere presto accesso alle determinazioni del Comitato di Indirizzo Territoriale, che sta valutando i dati dell'indagine effettuata sulle aree del poligono.


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ALLEGATO 4

5-04761 Di Stanislao: Sull'attività militare autorizzata dal Ministero della difesa nel Poligono interforze del Salto di Quirra (CA).

TESTO DELLA RISPOSTA

L'allarme sociale suscitato dalle notizie riguardanti il Poligono Interforze di Salto di Quirra (PISQ), non ha lasciato e non lascia indifferente la Difesa che è impegnata, da tempo, in un'attività a tutto campo finalizzata a fare chiarezza sul presunto impatto delle attività svolte al suo interno.
Come più volte affermato, anche in Legislature precedenti, si ribadisce che l'Italia mai ha impiegato armamento all'uranio depleto e non risulta essere dimostrato da alcuna ricerca, anche in ambito internazionale, la sussistenza di un nesso di causalità tra le patologie contratte dai militari in servizio presso i poligoni e l'esposizione all'uranio impoverito.
Parimenti, non è stata accertata una correlazione tra le attività svolte presso il poligono e l'insorgenza di malattie tumorali e/o di malformazioni genetiche sia nell'uomo, sia nella specie animale.
Nel merito, con riguardo alla presunta «maggiore incidenza di certe patologie nelle aree interessate da attività militari», si deve sottolineare che tale ipotesi non è stata confermata, a suo tempo, dall'apposita Commissione istituita dall'ASL 8 di Cagliari, il cui Direttore Generale aveva indicato che le possibili cause avrebbero potuto essere, invece, ricercate proprio nel passato minerario dell'area, ove da tempi molto remoti, è presente un'ex miniera, gestita dalla Società Rumianca dal 1938 al 1965, anno della sua dismissione.
Alle medesime risultanze è pervenuta l'Università degli Studi di Siena, al termine dell'indagine sistematica sullo stato ambientale del PISQ e delle aree limitrofe - commissionata a tale Ente, nel 2002, dalla Difesa.
Ora si tratterà di attendere il responso della Commissione Tecnica di Esperti, che sta valutando gli esiti dell'attività di monitoraggio ambientale, avviata nel 2008 e condotta da società indipendenti, esterne alla Difesa, nell'auspicio di fare chiarezza sulle numerose informazioni che periodicamente riguardano la parte del territorio della Regione Sardegna interessata dalla presenza della base.
Rammento, infine, che oltre al noto finanziamento di un progetto di ricerca «ad hoc», sotto l'egida del Comitato per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (CPCM), che prevede il «follow-up delle patologie incidenti sul personale militare e civile del Poligono», si è appreso che l'ASL di Lanusei ha avviato la pianificazione per la realizzazione di alcuni mirati interventi, tra cui in particolare un tavolo di lavoro per l'indagine sugli animali, per l'intera provincia e nelle aree adiacenti il Poligono, mentre l'ASL di Cagliari intende promuovere l'avvio di uno studio epidemiologico retrospettivo (caso-controllo) che interessi la popolazione residente nei comuni circostanti il PISQ, con il coinvolgimento dell'ASL di Lanusei, il coordinamento dell'Assessorato dell'igiene e sanità della Regione Sardegna e con la supervisione dell'Istituto Superiore di Sanità.
Con riguardo, infine, al provvedimento giudiziario emesso dal GIP presso il Tribunale di Lanusei in data 12 maggio 2011, sentita anche l'Avvocatura Generale dello Stato, dalla lettura dell'atto non si intravedono perplessità relativamente al prosieguo delle operazioni militari delle Forze armate nel Poligono in questione.


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Si precisa, tra l'altro, che il Giudice ha nominato il Comandante del PISQ, «custode» dell'area sequestrata, ritenendolo il soggetto che possa «agevolmente far vigilare l'area» stessa e «controllare il possesso dei requisiti dei soggetti che devono svolgere attività militari, industriali e commerciali connesse all'attività militare autorizzata».
In conclusione, nell'attesa fiduciosa delle risultanze dell'attività di indagine dell'Autorità Giudiziaria, la Difesa intende continuare a mantenere un atteggiamento di piena e trasparente disponibilità, nell'interesse prioritario di pervenire a risposte precise e definitive alle incertezze che ancora permangono sulla base di dati scientificamente attendibili.

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