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Resoconti delle Giunte e Commissioni

Resoconto delle Commissioni riunite
I (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni) e II (Giustizia)
Commissioni Riunite I e II

SOMMARIO

Mercoledì 29 giugno 2011


UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

SEDE REFERENTE:

Riforma del Titolo IV della Parte II della Costituzione. C. 199 cost. Cirielli, C. 250 cost. Bernardini, C. 1039 cost. Villecco Calipari, C. 1407 cost. Nucara, C. 1745 cost. Pecorella, C. 2053 cost. Calderisi, C. 2088 cost. Mantini, C. 2161 cost. Vitali, C. 3122 cost. Santelli, C. 3278 cost. Versace, C. 3829 cost. Contento e C. 4275 cost. Governo (Seguito dell'esame e rinvio) ... 16

Commissioni Riunite I e II - Resoconto di mercoledì 29 giugno 2011


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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 29 giugno 2011.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.35 alle 14.40.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 29 giugno 2011. - Presidenza del presidente della I Commissione, Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 14.40.

Riforma del Titolo IV della Parte II della Costituzione.
C. 199 cost. Cirielli, C. 250 cost. Bernardini, C. 1039 cost. Villecco Calipari, C. 1407 cost. Nucara, C. 1745 cost. Pecorella, C. 2053 cost. Calderisi, C. 2088 cost. Mantini, C. 2161 cost. Vitali, C. 3122 cost. Santelli, C. 3278 cost. Versace, C. 3829 cost. Contento e C. 4275 cost. Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 23 giugno 2011.

Donato BRUNO, presidente, avverte che nella riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni I e II testé svoltasi si è convenuto di proseguire nella seduta di oggi la discussione di carattere generale e di rinviare ad altra riunione, da tenersi nella prossima settimana, la successiva organizzazione dei tempi di esame del provvedimento, in modo da tenere conto delle decisioni che al riguardo saranno prese dalla conferenza dei presidenti di gruppo che si riunirà domani.

Gianclaudio BRESSA (PD), intervenendo sull'organizzazione dei lavori delle Commissioni, ribadisce la richiesta già formulata, a nome del gruppo, nella precedente seduta di sospendere l'esame del provvedimento in considerazione del clima politico complessivo e degli avvenimenti delle ultime settimane, che, a suo parere, suggeriscono di procedere su questo tema con la massima prudenza. Avverte, inoltre,


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che, in attesa di conoscere le decisioni che, in relazione al provvedimento in esame, saranno assunte dalla conferenza dei presidenti di gruppo che si riunirà domani, i deputati del suo gruppo si asterranno per il momento dall'intervenire.

Pierluigi MANTINI (UdCpTP) premette che il suo gruppo nutre forti riserve su numerosi aspetti del provvedimento in esame, ma è disponibile al confronto sui singoli articoli e concorda sull'opportunità di riflettere su alcuni dei temi toccati dal disegno di legge del Governo, come la responsabilità civile dei magistrati e la individuazione di criteri per l'esercizio prioritario dell'azione penale: ricorda, tra l'altro, che una sua proposta di legge costituzionale (C. 2088) si prefigge di contrastare il correntismo nella magistratura riducendo da due terzi a un terzo il numero dei componenti dell'organo di autogoverno eletti direttamente dai magistrati. Ciò detto, esprime però l'avviso che sia venuta meno nella maggioranza la volontà di portare avanti la riforma e di considerarla una priorità del paese. Se così non è, ritiene che il ministro della giustizia dovrebbe presentarsi alle Commissioni e ribadire la volontà del Governo di andare avanti; diversamente, sarebbe meglio lasciar cadere il disegno di legge e concentrare i lavori su altre riforme, anche costituzionali, la cui importanza è da tempo riconosciuta da tutte le forze politiche.

Giuseppe CALDERISI (PdL) ribadisce quanto detto nella precedente seduta: essendosi conclusa l'indagine conoscitiva sulla materia, la quale è stata tra l'altro di grande qualità e ha fornito numerosi spunti di riflessione, sussistono ormai tutte le condizioni per procedere al dibattito. Con riferimento alla richiesta del gruppo del Partito democratico di sospendere i lavori, fa presente che il regolamento non ammette la questione sospensiva in Commissione. Invita quindi tutti i componenti delle Commissioni ad intervenire, in modo che il confronto possa avvenire sul merito delle proposte del Governo, ricordando come la valutazione politica dei progetti di legge non può fondarsi su altro che sulla discussione, che però non è ancora iniziata. Assicura che la maggioranza intende portare avanti la riforma e che è disponibile al confronto su tutte le proposte, non ritenendo il testo del Governo immodificabile. Rifiutare la discussione stessa è, a suo parere, un segno di chiusura pregiudiziale.

Donatella FERRANTI (PD) dichiara di condividere le osservazioni dell'onorevole Bressa. Nel replicare all'intervento dell'onorevole Calderisi, che le è sembrato provocatorio, sottolinea come la richiesta di sospendere l'esame della riforma in oggetto sia evidentemente motivata dal fatto che tale riforma appare totalmente avulsa dal contesto politico e dalle reali esigenze della giustizia. Rileva, a titolo esemplificativo, come in Commissione giustizia si sia appena concluso l'esame di una interrogazione a risposta immediata presentata dal proprio gruppo, nella quale è stata evidenziata la gravissima situazione di difficoltà in cui versano da anni gli uffici giudiziari della Calabria, dove, oltre alla carenza di personale, talvolta si registra perfino la mancanza di materiale di cancelleria o della benzina per trasportare i detenuti in udienza. Osserva come, anche in questo caso, il Governo abbia fornito una risposta interlocutoria ed insoddisfacente, nella quale fa riferimento ad incontri programmatici ed impegni generici, senza nessuna concreta iniziativa. Precisa quindi come l'opposizione intenda confrontarsi su questi problemi, ovvero sui problemi concreti della giustizia, ritenendo inutile proseguire l'esame di una riforma che non affronta nessuno dei temi prioritari in materia di giustizia, essendo animata non dalla volontà di risolvere i problemi ma da un intento punitivo nei confronti dei magistrati. Sottolinea, infine, come negli stessi calendari delle Commissioni I e II vi siano altri provvedimenti, alcuni di estrema rilevanza, che meriterebbero di essere considerati prioritari per la giustizia.


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Federico PALOMBA (IdV) nel replicare all'onorevole Calderisi, ricorda come la questione relativa alla sospensione dell'esame dei provvedimenti in oggetto abbia una natura politica e non regolamentare. Ritiene opportuno comunque che qualsiasi determinazione in merito all'organizzazione dei lavori delle Commissioni sia subordinata a quanto sarà deciso dalla Conferenza dei Presidenti dei gruppi parlamentari. Auspica peraltro che la riforma in titolo non sia inserita nel calendario del lavori dell'Assemblea nel mese di luglio, anche perché questo ostacolerebbe l'esame di altri importanti provvedimenti previsti nei calendari delle Commissioni I e II.

Raffaele VOLPI (LNP) ritiene che le ragioni per le quali il gruppo del Partito democratico non crede che si possa proseguire nella discussione siano state chiaramente illustrate dall'intervento svolto nella precedente seduta dal deputato Bressa, al quale fa notare che l'argomento dei doppi incarichi non è meritevole di considerazione e che la volontà del Governo in carica è chiara. Aggiunge che il suo gruppo è pronto alla discussione e al confronto, ma constata che il Partito democratico preferisce evitare il confronto, forse perché ha difficoltà ad affrontare questa materia in modo unitario.

Mario TASSONE (UdCpTP) ritiene, d'accordo con il collega Mantini, che un rilancio del provvedimento da parte del Governo sarebbe opportuno e ribadisce la disponibilità del suo gruppo al confronto sulle singole materie. Rileva tuttavia che da parte di tutti, anche della stessa maggioranza, c'è una certa riluttanza ad aprire la discussione e sottolinea che, anche nel dibattito svoltosi in Aula la scorsa settimana nell'ambito della verifica parlamentare della tenuta del Governo, il tema della riforma della giustizia è stato, anche negli interventi del Presidente del Consiglio e del capogruppo del Popolo della libertà, relegato in secondo piano. Invita quindi i deputati del gruppo del Popolo della libertà ad avviare la discussione con propri interventi, assicurando che da parte sua e del suo gruppo non c'è alcuna chiusura pregiudiziale sulle proposte del Governo.

Donato BRUNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.10.

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