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Resoconti stenografici delle indagini conoscitive

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Commissione IV
11.
Mercoledì 15 luglio 2009
INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:

Cirielli Edmondo, Presidente ... 3

INDAGINE CONOSCITIVA SULL'ACQUISIZIONE DEI SISTEMI D'ARMA, DELLE OPERE E DEI MEZZI DIRETTAMENTE DESTINATI ALLA DIFESA NAZIONALE, A VENTI ANNI DALL'ENTRATA IN VIGORE DELLA LEGGE 4 OTTOBRE 1988, N. 436

Audizione del comandante Michele Cosentino, capo della divisione di supporto alla gestione dei programmi dell'Ufficio centrale dell'OCCAR-EA:

Cirielli Edmondo, Presidente ... 3 11
Cosentino Michele, Capo della divisione di supporto alla gestione dei programmi dell'Ufficio centrale dell'OCCAR-EA ... 3 6
Foligno Flaviano, Programme manager del programma FREMM dell'OCCAR-EA ... 6
Gidoni Franco (LNP) ... 6
Villecco Calipari Rosa Maria (PD) ... 6

ALLEGATO: Presentazione consegnata dai rappresentanti dell'OCCAR-EA ... 13
Sigle dei gruppi parlamentari: Popolo della Libertà: PdL; Partito Democratico: PD; Lega Nord Padania: LNP; Unione di Centro: UdC; Italia dei Valori: IdV; Misto: Misto; Misto-Movimento per l'Autonomia: Misto-MpA; Misto-Minoranze linguistiche: Misto-Min.ling.; Misto-Liberal Democratici-MAIE: Misto-LD-MAIE; Misto-Repubblicani; Regionalisti, Popolari: Misto-RRP.

[Avanti]
COMMISSIONE IV
DIFESA

Resoconto stenografico

INDAGINE CONOSCITIVA


Seduta di mercoledì 15 luglio 2009


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PRESIDENZA DEL PRESIDENTE EDMONDO CIRIELLI

La seduta comincia alle 14,15.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.

Audizione del comandante Michele Cosentino, capo della divisione di supporto alla gestione dei programmi dell'Ufficio centrale dell'OCCAR-EA.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale, a venti anni dall'entrata in vigore della legge 4 ottobre 1988, n. 436, l'audizione del comandante Michele Cosentino, capo della divisione di supporto alla gestione dei programmi dell'Ufficio centrale dell'OCCAR-EA.
Do quindi la parola al comandante, che ringrazio per la partecipazione alla seduta odierna.

MICHELE COSENTINO, Capo della divisione di supporto alla gestione dei programmi dell'Ufficio centrale dell'OCCAR-EA. Grazie, presidente. Sono il capitano di vascello Michele Cosentino e, come già ricordato dal presidente, sono il capo della divisione di supporto alla gestione dei programmi dell'Ufficio centrale dell'OCCAR-EA. Con me c'è l'ammiraglio ispettore Flaviano Foligno, anch'egli appartenente all'OCCAR-EA in qualità di Programme manager del programma FREMM, di cui faremo una breve illustrazione nell'ambito della presentazione che mi appresto ad esporvi.
La presentazione che vi è stata adesso distribuita è suddivisa in sette punti, come riportato nella slide riferita al sommario. Gli ultimi tre punti riguardano i tre programmi cui l'Italia attualmente partecipa. Nel corso dell'esposizione, dovrò necessariamente usare qualche acronimo inglese, poiché l'inglese è la lingua di lavoro dell'OCCAR.
L'OCCAR è un'organizzazione multinazionale per la gestione dei programmi di armamento in cooperazione. È stata creata attraverso una convenzione, ratificata dai sei Stati membri (Belgio, Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito). L'Italia ha ratificato la convenzione nel 2000, con la legge n. 348, del 15 novembre 2000.
L'OCCAR è formata oltre che dai sei Stati membri, anche dall'amministrazione esecutiva, che chiamiamo OCCAR-EA. L'OCCAR-EA è, dunque, il braccio esecutivo dell'organizzazione, che si occupa della gestione diretta dei programmi di armamento.
Nella slide riferita alla cronologia viene brevemente illustrato come si sia evoluta l'OCCAR. L'inizio è stato segnato dalla dichiarazione franco-tedesca di Baden Baden, a valle delle missioni di Petersberg del 1992, ossia, in sostanza, dall'attuazione della politica europea di


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sicurezza e difesa. Successivamente sono stati enunciati i princìpi di Baden Baden per quanto riguarda la cooperazione internazionale, che sono stati trasformati nei princìpi dell'OCCAR.
Nel 1996, è stato formato un team precursore per cominciare a lavorare, e nel novembre 1996 si è giunti al primo accordo amministrativo. Terminata la preparazione di tutti i documenti, si è giunti, nel 1998, alla firma della convenzione, che è stata ratificata dai Parlamenti nazionali delle prime quattro nazioni partecipanti. La ratifica nei Parlamenti nazionali si è conclusa nel gennaio del 2001. Nel maggio 2003, ha aderito il Belgio e nel gennaio 2005 ha aderito la Spagna.
I princìpi istituzionali sono cinque: favorire il rapporto costo-efficacia nella gestione delle cooperazioni in materia di programmi di armamento; armonizzare i requisiti delle varie nazioni e le tecnologie disponibili; creare una base industriale competitiva in ambito europeo; rinunciare al principio del «juste retour», ossia all'applicazione del criterio «cost share uguale work share» e l'apertura alle altre nazioni.
Riguardo a tali principi va precisato che sia l'attività di creazione della base industriale europea, sia quella di armonizzazione dei requisiti sono state successivamente trasferite all'Agenzia europea della difesa, costituita nel 2004. Le altre attività, viceversa, rimangono come princìpi seguiti dall'OCCAR nella sua gestione dei programmi di armamento.
Per quanto riguarda la rinuncia al principio del «juste retour», le nazioni partecipanti ai programmi dovrebbero rinunciare all'applicazione del criterio per cui il «cost share» dovrebbe uguagliare il «work share» e applicare questo criterio non al singolo programma, ma a più programmi suddivisi in più anni. Tuttavia, per ragioni di politica industriale, questo principio non viene sempre seguito e per la maggior parte dei programmi OCCAR si continua a usare il principio per cui il finanziamento deve essere uguale al ritorno in termini di lavoro per le industrie nazionali.
Passando alla slide missioni, visioni e valori, va detto che la missione consiste nell'agevolare e gestire i programmi di collaborazione nel campo degli armamenti e dei dimostratori tecnologici in un approccio through life, ossia durante tutta la durata del sistema, dalla definizione alla dismissione e ritiro dal servizio.
La visione dell'OCCAR è così sintetizzabile: essere un centro di eccellenza e la prima organizzazione in Europa, rispetto alle altre similari, nel campo dell'acquisizione in collaborazione dei programmi di armamento.
I valori, infine, sono la fiducia nel futuro dell'Europa; la professionalità del personale, che viene reclutato per competizione fra i vari candidati provenienti dai Paesi aderenti e partecipanti ai programmi; il lavoro di squadra, perché il personale è inquadrato in team multinazionali dove sono raggruppate le culture di più nazioni; l'atteggiamento positivo verso i cambiamenti; e la diversificazione culturale e l'integrazione, perché il personale proveniente da diverse nazioni può apportare differenti contributi culturali, che vengono sfruttati sinergicamente dai team multinazionali.
La slide relativa alla struttura organizzativa dell'OCCAR mostra, nella parte di sinistra, la governance. Essa è costituita da un ufficio centrale a Bonn, numerose divisioni e capi divisione di varie nazionalità. Al di sopra della governance ci sono alcuni comitati specialistici formati dalle sei nazioni partecipanti all'OCCAR.
Il massimo organo decisionale dell'OCCAR è il cosiddetto «Board of Supervisors» formato dai ministri della difesa dei sei Paesi membri che tuttavia ne hanno delegato la partecipazione ai direttori nazionali degli armamenti o ai loro equivalenti.
Nella parte destra sono invece riportate le varie divisioni di programma. Attualmente, abbiamo sette divisioni, ciascuna incaricata di gestire un particolare programma e dislocate in varie località europee


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(Tolosa, Bonn, Parigi, Roma). L'ufficio centrale dell'OCCAR, che si può sostanzialmente assimilare a una sorta di stato maggiore dell'organizzazione, ha sede a Bonn. Tra i capi di divisione, la presenza italiana è abbastanza diffusa e stratificata. L'attuale direttore è di nazionalità francese.
Riguardo ai programmi dirò poche cose, senza dilungarmi. Il Programma A400M per un velivolo a trasporto strategico sta vivendo attualmente una fase molto travagliata. Sono in corso contatti fra le nazioni partecipanti al programma, l'OCCAR e l'industria, in modo da risolvere i nodi attualmente al pettine.
Il Boxer è un veicolo blindato multiruolo a cui partecipano la Germania e l'Olanda, sebbene quest'ultima non aderisca all'OCCAR. Infatti, ai programmi OCCAR possono partecipare anche altre nazioni europee.
Quanto allo sviluppo e alla produzione del Cobra - un sistema radar a controbatteria - ad esso hanno partecipato Francia, Germania e Regno Unito. Il sistema è stato anche usato in combattimento in Iraq e in Libano. Attualmente è in corso di negoziazione l'ingresso della Turchia per la gestione della fase di supporto durante il servizio del programma.
Il programma Fregata Europea Multi-Missione (FREMM) riguarda le fregate multimissione italo-francesi. Descriveremo in dettaglio il programma nel prosieguo della presentazione.
L'European Secure Software Defined Radio (ESSOR) è un programma di comunicazione. Si tratta dell'ultimo programma OCCAR, in ordine temporale, cui oltre a tre nazioni OCCAR, fra cui l'Italia, partecipano anche la Finlandia, la Polonia e la Svezia. Si tratta del primo programma in cui l'European Defence Agency (EDA), poiché lo sponsorizza, svolge un ruolo di osservatore.
Il Tigre è un elicottero da combattimento multiruolo in tre versioni (una per la Francia, una per la Germania e una per la Spagna). L'Australia è interessata in qualità di osservatore, perché, avendo acquisito degli elicotteri, ha interesse a scambiare informazioni con le nazioni partecipanti al programma, in modo da migliorare la propria gestione nazionale. Infine FSAF-PAAMS è un programma missilistico a cui partecipano tre nazioni (Italia, Francia e il Regno Unito). Anche per esso rimando a dopo per i dettagli particolari.
Nella slide che si riferisce alla situazione dei programmi, viene illustrata la situazione complessiva dei diversi programmi in funzione delle varie fasi. In essa è riportata la rappresentazione grafica che in ambito OCCAR usiamo per illustrare le capacità dell'organizzazione nel gestire i programmi dei sistemi lungo tutto il ciclo di vita, tenendo ben presente che ciò che conta è l'impiego sul campo dei vari sistemi, ai quali si deve assicurare il supporto in servizio (service support). Nella parte in basso a destra di questa slide sono riportate le sigle di alcuni programmi di prossima introduzione nell'OCCAR, a cui partecipa anche l'Italia, che illustrerò più avanti.
Nella slide seguente è sintetizzata la consistenza del personale e del portafoglio ordini dell'OCCAR. Il personale dell'OCCAR è formato da 230 persone Si tratta, quindi, di una struttura piccola, leggera. Di queste, 48 più 5 fanno parte del central office, mentre gli altri 177 elementi sono distribuiti fra le sette divisioni di programma.
Nella colonna centrale vi è il budget operativo del 2009, ossia la quantità di danaro che le nazioni partecipanti hanno approvato per il 2009, suddivisa fra i vari programmi. Nella colonna di destra, è riportato il portafoglio complessivo, che supera di poco i 45 miliardi di euro, cifra che rappresenta il costo totale di tutti i programmi in funzione delle singole fasi.
Il riquadro sul lato sinistro, l'overhead (0,9 per cento), indica il rapporto fra il budget operativo e quello amministrativo, ossia il rapporto fra quanto viene speso per il funzionamento dell'OCCAR e quanto viene versato alle industrie per la gestione dei programmi. Tale percentuale è significativamente più bassa rispetto a quella di


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altre organizzazioni europee, come la Nato Maintenance and Supply Agency (NAMSA) o la NATO Eurofighter and Tornado Management Agency (NETMA), che gestiscono altri programmi. Tali organizzazioni, infatti, hanno un overhead che oscilla intorno al 7-8 per cento, mentre il nostro arriva a poco meno dell'1 per cento.

FRANCO GIDONI. Sarebbe il costo della struttura rapportato all'investimento?

MICHELE COSENTINO, Capo della divisione di supporto alla gestione dei programmi dell'Ufficio centrale dell'OCCAR-EA. Esattamente. In sostanza è il budget amministrativo, il costo di funzionamento della struttura, rapportato a quello che l'OCCAR corrisponde alle industrie per l'acquisizione dei vari programmi.

ROSA MARIA VILLECCO CALIPARI. Un po' come il ROE.

FLAVIANO FOLIGNO, Programme manager del programma FREMM dell'OCCAR-EA. È esattamente il rapporto tra il budget amministrativo, ossia il costo dell'OCCAR come struttura, e il budget operativo, che invece è il costo dei programmi che gestisce l'OCCAR.

MICHELE COSENTINO, Capo della divisione di supporto alla gestione dei programmi dell'Ufficio centrale dell'OCCAR-EA. La seconda parte della nostra presentazione riguarda la modalità con cui si integra un programma nell'OCCAR.
Quando un certo numero di nazioni, anche non membri dell'OCCAR, decidono di collaborare fra di loro, magari sotto il coordinamento dell'EDA, esse, prima, realizzano una pianificazione comune di sviluppo del programma e, poi, decidono di assegnare questo programma all'OCCAR. L'integrazione di un nuovo programma richiede la firma di tre documenti: una integration decision, a cura del Board of Supervisors, organo che riunisce i direttori nazionali degli armamenti; un memorandum of understanding, sviluppato non sotto la responsabilità dell'OCCAR, ma sotto quella delle nazioni, anche se l'OCCAR facilita il dialogo fra di esse; infine, il documento più importante per quanto riguarda l'OCCAR, la programme decision. Questa è la decisione legalmente vincolante tutti gli Stati partecipanti al programma, siano o meno Stati membri dell'OCCAR. In essa vengono infatti specificate le obbligazioni fra gli Stati partecipanti e l'OCCAR.
In tempi recenti, si è discusso dell'opportunità di fondere il memorandum of understanding con la programme decision, trattandosi di due documenti analoghi. Le legislazioni interne di alcuni Paesi dell'OCCAR hanno però impedito di giungere a questo passo importante nello snellimento della procedura di integrazione. La legislazione della Germania, infatti, ha bisogno di un memorandum of understanding per procedere con la cooperazione.
Da un punto di vista pratico, la negoziazione del memorandum of understanding e della programme decision procede in parallelo, per cui anche se c'è una duplicazione degli sforzi, alla fine si giunge contemporaneamente alla firma dei due documenti.
Nella programme decision vengono definiti gli obiettivi di alto livello, ossia gli high level objective del programma, con riferimento ai tempi di realizzazione del sistema, ai costi e alle prestazioni tecnico-operative. Oltre a questo, vengono definiti gli elementi organizzativi del programma e la gestione della programme division che, appunto, gestisce quotidianamente il programma.
La programme decision stabilisce inoltre quale sia l'impegno finanziario lungo l'intera durata del programma, indica la procedura contrattuale e i vari livelli di approvazione e, infine, tratta gli aspetti di sicurezza. Essi riguardano la programme security instruction (PSI) e la security classification guide (SCG) che sono documenti allegati alla programme decision e al contratto stipulato con l'industria.
Con riferimento a tali aspetti è importante inoltre ricordare che, attualmente,


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vige un accordo di sicurezza che coinvolge i sei Stati membri dell'OCCAR. Se alcuni Paesi non membri dell'OCCAR partecipano a un programma, è necessario un accordo di sicurezza separato, in modo da permettere la trattazione degli aspetti di sicurezza anche per i Paesi non membri. Questo accordo di sicurezza viene negoziato in parallelo con il memorandum of understanding e con la programme decision.
Durante il processo di integrazione, l'OCCAR si occupa anche della negoziazione del contratto con la controparte industriale. Il documento necessario per gestire un programma è il contratto firmato dal Direttore dell'OCCAR, in nome e per conto delle Nazioni partecipanti, e le controparti industriali.
Come già ricordato, ai programmi possono partecipare anche Stati non membri. La base legale di questa partecipazione è disciplinata nel capitolo X della Convenzione, in cui si afferma che l'OCCAR può cooperare sia con altre organizzazioni e istituzioni internazionali, quali la NAMSA, la NATO, eccetera, sia con Paesi non membri, attraverso la stipula di appositi accordi internazionali ratificati dai Parlamenti di queste Nazioni.
In particolare, per quanto riguarda la NATO, è stato di recente sottoscritto dal Segretario generale della NATO, Jaap De Hoop Scheffer, e dal direttore dell'OCCAR un accordo di sicurezza per lo scambio di informazioni sulla gestione dei programmi OCCAR che potrebbero richiedere l'accesso a informazioni NATO classificate.
Il sistema di gestione dei programmi è basato su un insieme di norme, regolamenti e direttive, che definiamo OCCAR management procedures (OMPs), approvati a suo tempo dal Board of Supervisors. Le OMPs sono dodici procedure gestionali che trattano vari aspetti (gestione dei programmi, integrazione, aspetti legali, procurement, term and condition contrattuali, personale, reclutamento, eccetera). Esse, tuttavia, sono oggetto di revisione periodica, in quanto le lezioni apprese nella gestione dei programmi devono essere sfruttate per migliorare i processi gestionali.
Oltre a queste OCCAR management procedures, vi sono alcuni strumenti di gestione come l'OCCAR business plan, che viene concordato annualmente fra le sei Nazioni e approvato dal Board of Supervisors. Ogni programma ha un suo piano di gestione, altri piani gestionali relativi ad alcuni aspetti particolari, che vengono approvati dal direttore dell'OCCAR, e procedure interne. L'OCCAR, come già accennato, fa ricorso al principio di imparare dalla gestione, per cui la documentazione viene periodicamente sottoposta a revisione e analisi, in modo da migliorare i vari processi di gestione dei singoli programmi.
Nella slide intitolata «Metodi e strumenti» sono riportate alcune informazioni sulla gestione pratica dei programmi. La gestione strategica avviene attraverso un tool, un software di matrice britannica denominato Balanced scorecard, in cui vengono monitorizzati i key performance indicator, ossia i quattro gruppi di parametri prestazionali principali, che riguardano vari aspetti della gestione quotidiana del programma.
L'OCCAR, inoltre, viene annualmente sottoposto a un esame della qualità da parte dell'ente regionale tedesco del Land dove risiede l'ufficio centrale, che certifica la compliance dell'OCCAR alla normativa ISO9001. Altri strumenti riguardano la gestione del rischio, la gestione della configurazione, il supporto logistico, il supporto in vita e il calcolo del costo del ciclo di vita per ogni programma. Come ho già detto parlando dell'organizzazione generale dell'OCCAR, si tratta di aree specialistiche del programme management applicate dalla divisione di programma con il supporto dell'ufficio centrale.
Per quanto concerne le relazioni fra i vari organismi dell'OCCAR e le nazioni, per ogni programma viene indicato il Programme board, che è composto dai direttori nazionali degli armamenti delle nazioni che partecipano al programma e che


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ha la funzione di fornire le direttive strategiche al programma.
Il Programme board è una versione ridotta del Board of Supervisors, perché vi partecipano solamente i direttori nazionali degli armamenti delle nazioni partecipanti a un determinato programma. Ad esempio, al Programme board del programma FREMM partecipano solamente i direttori nazionali degli armamenti di Italia e Francia, poiché a tale programma partecipano solo questi due Paesi.
Al di sotto del Programme board si colloca il Programme committee, l'organismo deputato alla supervisione del programma, formato dai capi del procurement interessato. Sempre in riferimento al programma navale FREMM, per l' Italia, il rappresentante del Programme committee è il direttore generale di Navarma, mentre, per la Francia, è il direttore del Service du programme naval della Délégation Générale de l'Armement.
Il direttore dell'OCCAR è direttamente responsabile verso il comitato di programma. A sua volta, la divisione di programma, a capo della quale vi è il programme manager, come ad esempio l'ammiraglio Foligno, è direttamente responsabile verso il direttore dell'OCCAR.
La divisione di programma è affiancata da un Programme working group, che svolge un ruolo consultivo. Tuttavia, la divisione di programma, a sua volta, può costituire gruppi di esperti nazionali che trattano materie specifiche per la gestione del programma.
Questa, che ho ora riassunto, è l'organizzazione governativa. Chiaramente, l'interfaccia fra le nazioni e l'industria è curata dall'OCCAR, che opera per nome e per conto delle nazioni. L'OCCAR, dunque, attraverso la divisione di programma, gestisce i rapporti quotidiani con la controparte industriale.
Nella slide che schematizza le relazioni tra l'OCCAR e l'industria è riportato il caso del programma A400M. Esso è il più importante per l'OCCAR in termini monetari, perché ha un valore di circa 20 miliardi di euro. L'OCCAR costituisce l'interfaccia fra le sei nazioni partecipanti al programma, fra cui anche la Turchia, e l'industria, l'Airbus military, al di sotto della quale vi sono i vari subcontraenti. Ciascuno di essi è associato alle industrie delle nazioni partecipanti, ma l'OCCAR ha rapporti unicamente con il prime contractor, ovvero Airbus military.
La chiave di tutto è la comunicazione: i contatti frequenti fra gli esperti nazionali di divisione di programma e l'industria; quelli fra il programme manager OCCAR e il responsabile di progetto dell'industria; la partecipazione dei manager dell'industria alle riunioni OCCAR; infine, i contatti occasionali fra il capo dell'industria e il direttore dell'OCCAR. La chiave di tutto è comunicare sempre in maniera bidirezionale, in modo da poter garantire la massima trasparenza e consapevolezza dei problemi che possono sorgere nella gestione di un programma.
Passo ora ad illustrare la slide relativa al ciclo del bilancio. L'OCCAR, poiché opera per nome e per conto delle nazioni, è responsabile della gestione dei fondi. Per quanto riguarda il ciclo del bilancio, si evidenziano tre fasi: nella prima, chiamata fase interna, avviene la preparazione della prima bozza del bilancio, con riunioni di revisione interna e finalizzazione, appunto, di una prima bozza. Questa fase si compie nel primo trimestre di ogni anno.
Nella seconda parte dell'anno, da maggio a luglio, vi è la seconda fase, detta fase esterna. La prima bozza di budget viene inviata alle nazioni, vengono svolte riunioni di revisione esterna, le cosiddette external screening, e, infine, il budget di ogni programma viene finalizzato.
Nella terza fase, dopo la finalizzazione, il budget viene approvato. Il budget operativo viene approvato dai comitati di programma delle singole nazioni, mentre il budget amministrativo di tutti i programmi, più il budget amministrativo dell'ufficio centrale dell'OCCAR viene approvato dal Board of Supervisors. Tale fase si svolge sostanzialmente nell'ultimo trimestre di ogni anno.
Passo ora ad illustrare la slide relativa alla gestione delle risorse finanziarie. Esiste


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una sorta di corrispondenza fra la «chiamata fondi», ossia la richiesta di fondi alle nazioni, e la gestione delle fatture emesse dall'industria, che devono essere pagate. Infatti, la gestione dei fondi è centralizzata e il pagamento alle industrie avviene a cura del central office. Nella colonna di sinistra della slide è riepilogata la procedura per la chiamata fondi: la divisione di programma interessata informa l'ufficio centrale dei fondi da richiedere in maniera informale alle nazioni partecipanti; definiti i dettagli, il central office emette la chiamata fondi (call for funds) alle nazioni partecipanti; infine, i fondi vengono accreditati sui conti correnti OCCAR delle nazioni partecipanti. Questo processo avviene due o tre volte l'anno, in previsione dell'emissione delle fatture.
In parallelo - mi riferisco ora alla colonna a destra -, quando un'industria emette una fattura per prestazioni, essa viene inviata alla divisione di programma, che verifica e valida le prestazioni indicate, dopodiché invia l'autorizzazione del pagamento all'ufficio centrale che, entro sessanta giorni, procede al pagamento. Questo processo avviene due o tre volte all'anno, in funzione dei singoli programmi e in virtù delle specificità di ognuno.
Per quanto riguarda il futuro dei programmi OCCAR e le relazioni con l'European defense Agency (EDA), nella parte destra della cartina della relativa slide sono indicate le sedi attuali delle divisioni di programma OCCAR, nonché dell'ufficio centrale, che si trova a Bonn, in un palazzo che ospita tre divisioni di programma. A Parigi, abbiamo due divisioni di programma, a Roma vi è un satellite di una delle due divisioni di programma di base a Parigi. Infine, a Tolosa, c'è la divisione di programma della A400M, essendo tale sede prossima alle facility industriali dell'Airbus.
Nella parte destra sono riportati i programmi di prossima integrazione dell'OCCAR. In questo momento, stiamo trattando l'integrazione del programma MUSIS (Multinational space-based imaging system), un sistema di sorveglianza satellitare che riunisce cinque nazioni OCCAR (Italia, Francia, Germania, Spagna e Belgio) più la Grecia, allo scopo di sviluppare un sistema di satelliti, che sostituiranno, in Italia, il COSMO-SkyMed e, in Francia e in Germania, i satelliti di osservazione dell'attuale generazione. Per quanto riguarda il MUSIS, sarà compito dell'OCCAR gestire una stazione di controllo a terra comune a tutte le nazioni partecipanti, l'architettura di sistema, le interfacce fra la stazione di controllo a terra e i satelliti, con le componenti nazionali.
Altri due programmi sono UGTV (unmanned ground tactical vehicle), un veicolo tattico non pilotato, terrestre, e BIO EDEP, una famiglia di sistemi per la scoperta di agenti biologici.
Tutti e tre i programmi sono «sponsorizzati» dall'EDA. Recentemente, per normalizzare le relazioni fra l'OCCAR e l'Agenzia europea per la difesa, è stato avviato un negoziato per un accordo amministrativo: una sorta di piccolo accordo internazionale fra OCCAR e EDA per definire l'interazione fra le due organizzazioni e la gestione dei singoli programmi.
Altri due programmi di prossima integrazione sono l'Advanced Unmanned Air Vehicles (A-UAV), programma di cooperazione fra Spagna, Germania e Francia per un aereo non pilotato a grande autonomia, e infine il DIRCM, un sistema di contromisure contro i missili aria-aria sviluppato da Francia e Germania.
Per quanto riguarda la visione dell'OCCAR nelle relazioni con l'EDA, sintetizzando al massimo, occorre dire che l'Agenzia europea per la difesa agisce come gli stati maggiori nazionali, analizzando le capacità e armonizzando i requisiti fra le varie nazioni. Svolta questa funzione, l'EDA assegna la gestione dei programmi all'OCCAR che agisce, quindi, come braccio operativo dell'Agenzia europea per la difesa. Ovviamente tanto prima l'OCCAR è coinvolto in questa fase di definizione del programma e tanto migliore sarà il suo rendimento nell'integrazione


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del programma e nella gestione successiva.
Per quanto riguarda le possibilità di sviluppo dell'OCCAR, ad oggi l'organizzazione vanta un budget operativo di circa 4 miliardi di euro, un personale di 230 elementi (le persone delle industrie con cui si interfaccia sono circa 10.000) e 6 Stati membri. I programmi già integrati sono 7, e in più c'è il MUSIS, il programma satellitare in corso di integrazione.
L'Unione europea, con 26 Stati membri, ha un bilancio di circa 50 miliardi di euro destinati alla difesa, con 20.000 addetti alla parte governativa e circa 150.000 addetti per la parte industriale. Nell'ottica dell'evoluzione della politica europea di sicurezza e difesa, prevediamo che nel 2015-2020 l'OCCAR possa giungere a gestire per conto dell'EDA 10-15 programmi di armamento e, quindi, che possa espandersi in modo da soddisfare i requisiti operativi armonizzati in ambito EDA. Prevediamo inoltre che la gamma di capacità dell'OCCAR sia estesa ai programmi terrestri, aerei, navali, ai programmi satellitari e anche ai dimostratori tecnologici.
Per quanto riguarda il Programma FREMM, il programma per le fregate europee multimissione, le attività sono state avviate nel 2002 fra Italia e Francia. Nel novembre 2005 il programma è stato assegnato all'OCCAR. Lo scopo del programma è quello di produrre 27 fregate multimissione, più il supporto logistico iniziale. Inizialmente, la suddivisione fra le due Nazioni prevedeva 10 fregate per la Marina italiana, in due versioni, e 17 fregate per la Marina francese, in due versioni.
L'integration of decision è stata firmata da tutti i direttori nazionali degli armamenti nel settembre 2005; il primo accordo quadro per la fase 2, quella di sviluppo e produzione, è stato firmato nel novembre 2005 da Francia e Italia; la programme decision nel 2005 e la divisione di programma è stata costituita alla fine del 2005 e potenziata nel maggio 2006, quando l'Italia ha formalmente aderito al programma attraverso la firma della programme decision.
In questo programma, il ruolo dell'OCCAR, ovviamente, attiene alla gestione. L'ammiraglio Foligno è il capo della divisione di programma che è situata a Parigi. Il personale italiano in forza a questa divisione di programma, che conta 26 effettivi, è di 15 persone, di cui 6 a Roma che si occupano del satellite. L'impegno finanziario per l'Italia è di circa 4,9 miliardi di euro, suddivisi secondo un piano di finanziamento cominciato nel 2006 e che dovrebbe concludersi nel 2022. Per l'Italia, sono previste 10 unità navali, di cui 6 già ordinate e confermate, distribuite fra il 2013 e il 2017, e le 4 rimanenti legate alla conferma delle cosiddette tranches conditionelles, ossia le opzioni.
Attualmente, è in corso un negoziato fra l'OCCAR, le nazioni e l'industria. Infatti, a seguito all'emanazione del libro bianco della difesa francese dell'anno scorso e della seguente legge di programmazione militare, la Francia ha deciso di ridurre il numero delle sue unità da 17 a 11. Dunque, è in corso la finalizzazione di una nuova programme decision, ossia di un nuovo vincolo fra le nazioni e l'OCCAR, che tenga conto di tutte le variazioni di programma: il minor numero di unità per la Francia e alcune varianti relative a nuove capacità operative per le unità sia italiane, sia francesi.
L'OCCAR agisce come interfaccia fra le due nazioni, Francia e Italia, e l'industria. Essa è rappresentata da due consorzi: Armaris, che comprende DCNS e Thales, per la Francia e Orizzonte Sistemi Navali, formato da Fincantieri e Finmeccanica, per l'Italia.
Il programma FSAF/PAAMS, nato come programma binazionale nel 1988, è stato assegnato all'OCCAR nel 2003. Tale programma, che riguarda lo sviluppo di una famiglia di sistemi missilistici superficie-aria, idonei per l'impiego da terra e da unità navali, è stato spacchettato in tre componenti: una componente navale italiana, che si chiama SAAM/IT, che si è


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concretizzato nel sistema missilistico della portaerei Cavour; una controparte francese, che è SAAM/FR imbarcato sulla portaerei francese Charles de Gaulle e un sistema terrestre comune superficie-aria, che si chiama SAMP/T.
Questo programma missilistico ha una costola relativa al munizionamento, cioè ai missili, che riguarda un altro programma, il PAAMS, gestito non dall'OCCAR, ma su base trinazionale da Italia, Francia e Regno Unito. A loro volta, i missili vengono usati da un altro programma navale italo-francese, che si chiama Orizzonte 2. Il programma FSAF gestito da OCCAR ha quindi ramificazioni in programmi binazionali e trinazionali attualmente non gestiti dall'OCCAR.
La fase di sviluppo e produzione del programma FSAF è prossima alla conclusione ed è in corso la negoziazione per la fase di supporto in servizio. È stato già deciso dalle nazioni partecipanti, ovvero Italia, Francia e Regno Unito, che la fase di supporto in servizio del programma FSAF e il munizionamento del programma PAAMS verranno gestiti dall'OCCAR, che quindi avrà un programma in più.
L'integrazione in OCCAR del programma FSAF, avviato nel ottobre del 1988, è avvenuta tramite un memorandum of understanding. L'esecuzione contrattuale delle prime due fasi è stata assegnata alla Délégation Générale pour l'Armement (DGA) francese in tempi differenti, a partire dal 1990, e l'OCCAR è subentrato nel 2003 per la fase 3, che comprende alcuni studi complementari del sistema SAMP/T, la produzione dei sistemi di serie e dei missili, nonché alcune attività di supporto iniziale. La programme decision del FSAF è stata firmata nel 2003; quella del PAAMS (soltanto per i missili) nell'ottobre 2003.
La divisione di programma FSAF ha sede a Parigi. Il personale italiano è formato da 14 effettivi su 32. L'impegno finanziario totale per l'Italia è stato di 563 milioni di euro, nella fase 1, 486 milioni di euro nella fase 2 e 941 milioni di euro nell'attuale fase 3 che sta per concludersi.
È in corso di avvio la fase 4 di supporto in servizio, la cui durata è prevista dal 2010 al 2040. Prevediamo di firmare i documenti intergovernativi entro la fine di quest'anno e il contratto a marzo dell'anno prossimo.
Per quanto riguarda infine la struttura industriale FSAF-PAAMS, l'OCCAR funge da interfaccia tra le tre nazioni partecipanti con le varie Forze armate e i consorzi industriali EUROSAM e UKAMS, di cui fanno parte Thales per la Francia e le tre costole francese, italiana e inglese della MBDA.
L'European Secure Software defined Radio (ESSOR), ultimo nato dell'OCCAR essendo stato avviato a fine 2008, è un programma di cooperazione fra tre Nazioni OCCAR (Francia, Italia e Spagna) e tre Paesi partecipanti, Polonia, Svezia e Finlandia. L'obiettivo è lo studio di un'architettura di comunicazione software basata sugli standard americani, che consenta l'interoperabilità fra standard europei e americani, e lo sviluppo di una forma d'onda per lo scambio di informazioni ad alta velocità compatibile con l'architettura di comunicazione.
Questo programma è stato integrato nel giugno 2007. Dal giugno 2007 al dicembre 2008, si è svolto il processo negoziale per la firma del contratto, avvenuta appunto poco prima del Natale 2008. Questa è una piccola divisione di programma con 4 persone, una delle quali italiana. L'impegno finanziario per l'Italia ammonta a circa 32 milioni di euro, per il periodo che va dal 2008 fino al 2013. Il costo totale del programma è di 106 milioni di euro. L'EDA funge da osservatore per la necessaria armonizzazione con le altre attività in campo di software defined radio in ambito europeo.
Infine, l'OCCAR funge da interfaccia con un consorzio la cui base si trova a Parigi, formato dalle componenti industriali delle sei nazioni partecipanti.

PRESIDENTE. Ringrazio il comandante Michele Cosentino per l'esaustività, la capacità di sintesi e l'estrema chiarezza della


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relazione, nonché per la documentazione consegnata, di cui autorizzo la pubblicazione in allegato al resoconto stenografico di questa audizione (vedi allegato). Purtroppo abbiamo esaurito il tempo a disposizione e siamo attesi presso la III Commissione per una riunione congiunta sul rifinanziamento delle missioni internazionali.
Nel ringraziare nuovamente il capo della divisione di supporto alla gestione dei programmi dell'Ufficio centrale del l'OCCAR-EA, dichiaro conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 15,05.

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