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Resoconti stenografici delle indagini conoscitive

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Commissione XIII
11.
Martedì 12 gennaio 2010
INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:

Russo Paolo, Presidente ... 2

INDAGINE CONOSCITIVA SUL FENOMENO DEI DANNI CAUSATI DALLA FAUNA SELVATICA ALLE PRODUZIONI AGRICOLE E ZOOTECNICHE

Audizione di rappresentanti dell'Unione delle province d'Italia (UPI):

Russo Paolo, Presidente ... 2 3 4
Cenni Susanna (PD) ... 3
Di Giuseppe Anita (IdV) ... 3
Dima Giovanni (PdL) ... 3
Lo Fazio Aurelio, Assessore all'agricoltura della provincia di Roma ... 2 3 4
Oliverio Nicodemo Nazzareno (PD) ... 4
Sigle dei gruppi parlamentari: Popolo della Libertà: PdL; Partito Democratico: PD; Lega Nord Padania: LNP; Unione di Centro: UdC; Italia dei Valori: IdV; Misto: Misto; Misto-Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud: Misto-MpA-Sud; Misto-Minoranze linguistiche: Misto-Min.ling.; Misto-Liberal Democratici-MAIE: Misto-LD-MAIE; Misto-Repubblicani; Regionalisti, Popolari: Misto-RRP.

COMMISSIONE XIII
AGRICOLTURA

Resoconto stenografico

INDAGINE CONOSCITIVA


Seduta di martedì 12 gennaio 2010


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PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PAOLO RUSSO

La seduta comincia alle 14,45.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.

Audizione di rappresentanti dell'Unione delle province d'Italia (UPI).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul fenomeno dei danni causati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole e zootecniche, l'audizione di rappresentanti dell'Unione delle province d'Italia (UPI).
Sono presenti il dottor Aurelio Lo Fazio, assessore all'agricoltura della provincia di Roma, e la dottoressa Luisa Gottardi, funzionario dell'UPI.
Do subito la parola al dottor Aurelio Lo Fazio, assessore all'agricoltura della provincia di Roma.

AURELIO LO FAZIO, Assessore all'agricoltura della provincia di Roma. Signor presidente, ringrazio la Commissione per l'invito.
Con la riorganizzazione in atto, l'Unione province italiane sta approfondendo anche il fenomeno dei danni causati dalla fauna selvatica.
La convivenza tra la fauna selvatica e l'uomo può talvolta comportare seri problemi sia per la fauna selvatica sia per le attività umane del luogo, in particolare quelle agricole. Queste quindi devono essere ben organizzate e svolgersi in armonia con la salvaguardia della biodiversità e dell'ambiente.
Nella maggioranza dei casi, i danni causati da fauna selvatica sono addebitabili alla specie degli ungulati. Per quanto riguarda l'intero territorio nazionale e nello specifico la Regione Lazio e la provincia di Roma, si rileva un 70 per cento di danni causati da ungulati, anche se questi non sono gli unici autori dei danni.
È necessario considerare il rapporto non solo con l'esplosione di tale specie, ma anche relativamente al sistema delle aree protette e delle aree in cui è possibile il prelievo venatorio. Anche in quel caso, il dato politico da regolamentare con estrema attenzione è l'esigenza di un flusso unitario di informazioni utili e specifiche e non numerose e discrepanti tra loro, e di una regolamentazione abbastanza scarna, ma anche importante e diretta, in modo che le denunce per danni non subiscano lungaggini.
Le Regioni dovrebbero essere il punto cardine di questo coordinamento, per cui dovremmo avere in tempi brevi questo tipo di programmazione legislativa. Per quanto riguarda la Regione Lazio, una legge del 2009 distingue i danni causati dalla fauna selvatica in agricoltura da quelli causati nelle aree protette. In questo momento, pochissimi mezzi sono disponibili per il ristoro dei danni causati dalla fauna selvatica nelle aree protette, aspetto che speriamo possa essere incentivato.
Per quanto riguarda le province del Lazio, sono state rifatte le linee guida del


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piano faunistico venatorio regionale. La mia provincia ha già dato l'incarico per il piano faunistico venatorio, che è stato approntato a dicembre, per cui ci apprestiamo ad attuare una serie di linee che ci consentano di armonizzare maggiormente questo aspetto dell'attività venatoria e delle attività agricole e quindi della salvaguardia dell'ambiente.
Rimango a vostra disposizione per rispondere a eventuali domande.

PRESIDENTE. Vorrei chiedere il vostro aiuto per comprendere, al di là di una sollecitazione rivolta più a livello regionale, in che misura le province percepiscano questo evento e con quali strumenti, non solo normativi, ritengano arginabile il fenomeno dei danni all'agricoltura provocati da fauna selvatica. Oltre alle sollecitazioni che vorrete rivolgerci sul piano normativo, avete già rilevato nel più ampio panorama, performance positive in relazione a strumenti, esperienze positive e luoghi di eccellenza?

AURELIO LO FAZIO, Assessore all'agricoltura della provincia di Roma. Sono stati siglati numerosi accordi con l'ISPRA (ex INFS), per regolare anche le esplosioni demografiche degli ungulati, ed altro. Con l'ISPRA si realizzano, dunque, censimenti e convenzioni. Nella mia provincia siamo abbastanza in ritardo, ma abbiamo messo a punto un sistema di corsi per divenire selettori e quindi realizzare contenimenti e censimenti, perseguendo questo tipo di politica.

PRESIDENTE. Do la parola ai colleghi che intendano intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni.

SUSANNA CENNI. Vorrei porre solo una domanda perché mi pare che l'assessore, che ringrazio della presenza, ci stia dicendo cose molto simili a quelle precedentemente testimoniate da altre province in audizione.
Poiché lei ha parlato di danni non solo di ungulati, quindi non solo di cinghiali e caprioli, vorrei sapere a cosa si riferisca.

AURELIO LO FAZIO, Assessore all'agricoltura della provincia di Roma. In particolare ai danni all'agricoltura da noi subìti. Voi ci avete chiesto dati di riferimento per il 2008. Abbiamo una forte preoccupazione per la nutria non solo lungo i fiumi, fatto che non vi risulterà strano. Ci vengono segnalati e documentati rilevanti danni causati dai corvidi. Nel 2008, abbiamo erogato 153.000 euro, di cui circa 130.000 provenienti da finanziamenti regionali e 22.000 da finanziamenti provinciali. Questi riguardano danni provati soprattutto da corvidi, cinghiali e storni.
Credo di aprire un capitolo spinoso affermando come oltre agli storni, che danneggiano le colture e anche a Roma sono ormai numerosi, si rilevi «il problema del lupo». Deve essere rivolta estrema attenzione al rinselvatichimento dei cani, dei quali ci viene segnalata l'estrema pericolosità. Con tutte le attenzioni del caso, dobbiamo mettere sotto osservazione questo fenomeno.

PRESIDENTE. Non mettiamo cani a cuocere, assessore, perché questa è già materia delicata in questo Parlamento.

ANITA DI GIUSEPPE. Ringrazio anche io i nostri ospiti per la loro presenza. Sia le province che le regioni svolgono il loro ruolo di informazione, di controllo, di censimento, ma vorrei sapere se vengano formulate richieste di risarcimento dei danni da parte degli agricoltori. Leggevo la notizia di un motociclista andato fuori strada a causa di due caprioli. Vorrei sapere se debba risarcirlo la provincia, la Regione o lo Stato.

GIOVANNI DIMA. Signor presidente, forse mi è sfuggito un particolare all'inizio. Vorrei sapere se abbiamo una tabella riepilogativa di ciascuna provincia, in cui vengano illustrate l'incidenza dei danni complessivi, la tipologia dei danni e degli animali che li producono. Il territorio infatti è vario e ogni realtà ha la sua specificità.

AURELIO LO FAZIO, Assessore all'agricoltura della provincia di Roma. Abbiamo


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i dati provincia per provincia, ma stiamo cercando di razionalizzare in modo da fornire dati non sovrapponibili, utili a tutti noi per avere un elemento di condivisione numerico e anche per specie.
Per quanto riguarda il problema sottopostomi dall'onorevole Di Giuseppe, abbiamo diverse leggi e anche assicurazioni contro animali e cose.
La legge della regione Lazio anche sulle aree protette fa riferimento non soltanto ai danni riferiti alla fauna, ma anche a persone e cose. Ovviamente, questo appesantisce il tutto. Quest'anno, il fondo ambiente della Regione Lazio ha dato 2.000 euro alla provincia di Roma per le aree protette, che nella provincia di Roma sono 6.

NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO. Signor presidente, conosco da tempo l'assessore Lo Fazio, che ha una grande competenza in materia di agricoltura e di fauna selvatica. Desidero quindi complimentarmi per lo spaccato di cultura che ci ha mostrato oggi.

PRESIDENTE. Non solo, ci ha anche dato utili suggerimenti da fornire al prossimo Governo del Lazio.
Ringrazio gli auditi per la cortesia di essere stati qui e per le utili indicazioni fornite. Li pregherei, se possibile, di fornirci in tempi ragionevoli questa mappatura, che sarebbe per noi elemento utile.

AURELIO LO FAZIO, Assessore all'agricoltura della provincia di Roma. Grazie, presidente, lo faremo sicuramente.

PRESIDENTE. Dichiaro conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 15,05.

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