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Temi dell'attività Parlamentare

Sostegno alle attività produttive
E' iniziato l'esame parlamentare del decreto-legge 40/2010 che reca incentivi per il rilancio dei consumi. I "decreti anti-crisi" 185/2008 e 5/2009 hanno già previsto incentivi per l'acquisto di veicoli ed elettrodomestici oltre al rifinanziamento del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.
Incentivi per i consumi

Il decreto-legge 40/2010, in corso di conversione (A.C. 3350), prevede un Fondo incentivi da 300 milioni di euro per il rilancio dei consumi. Come stabilito dal D.M. 26 marzo 2010, con cui sono state definite le modalità di erogazione (mediante contributi) delle risorse del Fondo, beneficiano degli incentivi i seguenti settori: motocicli e moto elettriche, elettrodomestici a basso consumo, cucine, abitazioni ecologiche, rimorchi, gru per l'edilizia, macchine ad uso agricolo, motori nautici, apparecchi per l’efficienza energetica industriale, internet con un bonus dedicato ai giovani. I consumatori e le imprese potranno acquistare i prodotti con gli incentivi a partire dal 15 aprile 2010.

Si ricorda che il decreto-legge 5/2009, convertito dalla legge 33/2009 (A.C. 2187), aveva previsto, fino al 31 dicembre 2009:

  • la concessione di incentivi per la sostituzione di veicoli inquinanti con altri meno inquinanti e l'incremento degli incentivi per l’acquisto di veicoli ecologici e per l’installazione di impianti a GPL e a metano;
  • la concessione di una detrazione IRPEF per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici (v. Risparmio ed efficienza energetica).
Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese

Il decreto-legge 185/2008, convertito dalla legge 2/2009 (A.C. 1972), ha rifinanziato il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese - costituito per fornire una garanzia ai crediti concessi a tali imprese dalle banche e dagli intermediari finanziari - per 450 milioni di euro, in attesa dell’emanazione del decreto ministeriale di definizione delle modalità di funzionamento del Fondo per la finanza d’impresa, istituito dalla legge finanziaria 2007 (legge 296/2006).

Il decreto-legge ha disposto inoltre che gli interventi del Fondo di garanzia, estesi anche alle imprese artigiane, siano assistiti dalla garanzia dello Stato. Viene infine consentito l’incremento della dotazione del Fondo di garanzia mediante versamento di contributi da parte delle banche, delle Regioni e di altri enti e organismi pubblici, ovvero con l'intervento della SACE.

Ulteriori norme riguardanti il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese sono state introdotte dal Parlamento nel corso dell’esame del citato decreto-legge 5/2009.

E’ stato previsto che la dotazione del Fondo di garanzia possa essere incrementata con l'assegnazione di risorse rientranti nella dotazione del Fondo per la finanza d'impresa. E' stato altresì disposto un ulteriore incremento della dotazione del Fondo di garanzia, con corrispondente riduzione delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS).

Il Parlamento ha inoltre previsto la possibilità di estendere gli interventi del Fondo di garanzia alle misure che consentano alle imprese la rinegoziazione dei debiti in essere con il sistema bancario e l’assolvimento degli obblighi tributari e contributivi.

Infine, in attesa della concreta operatività del Fondo per la finanza d'impresa, ha destinato, per il 2009, risorse del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese per non meno di 10 milioni di euro a favore delle imprese dei distretti produttivi del settore della concia, del tessile e del calzaturiero, in cui siano state realizzate opere di smaltimento o riciclo dei rifiuti o di riciclo e depurazione delle acque ad uso industriale.

La legge 191/2009 (A.C. 2936), legge finanziaria 2010, destina, nell'ambito delle risorse del Fondo di garanzia, una quota di 10 milioni di euro agli interventi in favore dei consorzi dei confidi delle province con il più alto tasso di utilizzazione della cassa integrazione.

Altri interventi a favore dell'apparato produttivo

La legge 99/2009 (A.C. 1441-ter) contiene disposizioni volte a promuovere gli interventi di reindustrializzazione sulla base di una approccio innovativo e sistematico che ruota attorno all’accordo di programma quale strumento di regolamentazione concordata alla cui definizione partecipano tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti. Le aree e i distretti in crisi in cui realizzare gli interventi sono individuati con decreto del Ministro per lo sviluppo economico, al quale è affidato il coordinamento dell’accordo di programma, anche avvalendosi, a tal fine, dell’Agenzia per l’attrazione degli investimenti (ex Sviluppo Italia). L’Agenzia, sulla base di direttive emanate dal Ministro, provvede all’attuazione degli interventi agevolativi.

Inoltre, viene delegato il Governo ad effettuare un riordino della disciplina della programmazione negoziata e degli incentivi per lo sviluppo del territorio, degli interventi di reindustrializzazione di aree di crisi, degli incentivi per la ricerca, sviluppo e innovazione. La delega è finalizzata a rilanciare l'intervento dello Stato a sostegno delle aree o distretti in crisi, con particolare riferimento a quelli del Mezzogiorno, in funzione della crescita unitaria del sistema produttivo nazionale.

Si interviene anche in materia di progetti di innovazione industriale (v. Ricerca e innovazione).

La Commissione Attività produttive della Camera ha avviato l'esame della proposta di legge A.C. 2754, che è volta a definire lo status giuridico delle imprese prevedendo misure in grado di favorirne l’avvio, lo sviluppo e la competitività, con particolare riferimento alle micro, piccole e medie imprese, relativamente alle quali si intendono recepire le indicazioni contenute nello Small Business Act adottato a livello comunitario (COM(2008) 394).

La medesima Commissione ha svolto una Indagine conoscitiva sulla situazione e sulle prospettive del sistema industriale e manifatturiero italiano in relazione alla crisi dell’economia internazionale, nell’ambito della quale, il 1° dicembre 2009, ha avuto luogo l'audizione del Ministro dello sviluppo economico .