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Temi dell'attività Parlamentare

Italiani all'estero
Dopo la stagione che ha visto l'affermazione a livello costituzionale e legislativo del diritto di voto per i cittadini italiani residenti all'estero, oramai in condizione di eleggere propri rappresentanti anche nel Parlamento nazionale, le tematiche degli italiani all'estero sono stabilmente al centro dell'attenzione parlamentare, come dimostra anche l'esistenza di appositi organismi sia alla Camera che al Senato. Anche grazie a queste sedi, nella corrente Legislatura si è sviluppato un continuo confronto tra Governo e Parlamento sulle generali problematiche del rapporto dell'Italia con le comunità italiane all'estero, in vista di riforme concernenti le strutture consolari e l'articolazione delle politiche di assistenza e del sistema della rappresentanza. Va altresì segnalato l'emergere di un dibattito in ordine alla riforma della stessa normativa sul voto degli italiani all'estero, che risale alla legge 459 del 2001.
Gli interventi normativi

Sul piano normativo si segnala l'articolo 10, commi 1 e 2, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, che ha operato un rinvio del termine per le elezioni dei COMITES (Comitati degli italiani residenti all’estero), e come conseguenza anche del CGIE (Consiglio generale degli italiani all'estero). Nelle more della discussione parlamentare sulla riforma dei COMITES e del CGIE - ancora in corso presso la Commissione Esteri della Camera alla scadenza della Legislatura - si è ritenuto opportuno operare ulteriori proroghe, dapprima non oltre il 31 dicembre 2012 mediante l’articolo 2, comma 1 del decreto-legge 28 aprile 2010, n. 63; e da ultimo non oltre la fine del 2014, in base all’art. 1, comma 1, del decreto-legge 30 maggio 2012, n. 67.

Si ricorda poi la legge 3 febbraio 2011, n. 13, con la quale sono state apportate modifiche e integrazioni al Decreto legislativo 9 marzo 1948, n. 812, in ordine a una particolare onorificenza – la cui nuova denominazione sarà quella di Ordine della Stella d’Italia -, rivolta tra l’altro anche a cittadini italiani all’estero che  vantino particolari benemerenze nella promozione di rapporti di amicizia e di collaborazione tra l’Italia e gli altri paesi: il relativo regolamento di esecuzione è stato emanato con DPR 15 novembre 2011, n. 221. Si segnala altresì il Decreto legislativo 3 febbraio 2011, n. 71, recante ordinamento e funzioni degli Uffici consolari – con evidenti ricadute sulle collettività italiane all’estero -, scaturito dalla delega conferita con la Legge di semplificazione 2005.

Va altresì ricordato che l’art. 40, commi 3 e 6-9, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, ha dettato disposizioni in materia di carta di identita' e in materia di anagrafe della popolazione residente all'estero e l'attribuzione del codice fiscale ai cittadini iscritti. Sulla stessa materia i commi 1-2 dell’art. 2 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179 hanno previsto ulteriori innovazioni.

Infine, l’art. 1-bis, aggiunto dalla legge di conversione al decreto-legge 18 maggio 2012, n. 63, reca contributi a favore di periodici italiani pubblicati all’estero, e perciò di rilevante interesse per i nostri connazionali ivi residenti.

L'attività parlamentare d'indirizzo e di controllo

Per quanto concerne l’attività non legislativa va ricordato che già nella seduta del 25 settembre 2008 il Comitato permanente sugli italiani all'estero costituito in seno alla Commissione Esteri della Camera aveva avuto un primo orientamento sulle prospettive delle politiche sugli italiani all’estero, con l'audizione del sottosegretario agli affari esteri, Sen. Alfredo Mantica, che dava conto al Comitato permanente dei preparativi e del calendario per lo svolgimento a Roma, all'inizio di dicembre 2008, della Conferenza dei giovani italiani nel mondo, per poi illustrare lo stato di avanzamento del progetto del Museo dell'emigrazione italiana. Il 19 febbraio 2009 il Comitato permanente sugli italiani all’estero tornava ad ascoltare sulle politiche per gli italiani all’estero nel 2009 il Sen. Mantica, il quale si soffermava soprattutto sui temi dell’insegnamento della lingua italiana all’estero, dei livelli di assistenza alle collettività italiane all’estero, confermati rispetto al 2008, e del piano di ristrutturazione della rete consolare. Proprio il tema della razionalizzazione della rete degli uffici all’estero del Ministero degli affari esteri, con i rilevanti effetti sulle attività dei consolati a supporto delle comunità italiane residenti all’estero, è stato al centro delle due ulteriori audizioni del Sen Mantica presso le Commissioni Esteri dei due rami del Parlamento nelle sedute del 10 giugno e del 24 giugno 2009. A seguito dell’esposizione ricordata, la Commissione Affari esteri della Camera aveva discusso il 21 luglio 2009 la risoluzione 7-00193 dell’On.Narducci, approvando la risoluzione conclusiva 8-00050. Sul tema della razionalizzazione degli uffici all’estero, le Commissioni Esteri di Camera e Senato hanno poi nuovamente ascoltato il Sottosegretario agli Affari esteri, Sen. Mantica (seduta del 23 febbraio 2010), che ha fornito una serie di aggiornamenti relativi alle procedure in corso e a quelle a più breve scadenza.

L’attenzione dei competenti Organi parlamentari si era frattanto diretta anche sul tema della riforma degli organismi di rappresentanza degli italiani all’estero, su cui si segnala la seduta del 10 febbraio 2010 del Comitato permanente sugli italiani all’estero della Commissione Esteri, dedicata all’esame istruttorio della Relazione recante le valutazioni del Consiglio generale degli italiani all'estero (CGIE) riferita all'anno 2008 con proiezione triennale per il periodo dal 2009 al 2011 (Doc. CXLIX, n. 1). Nel corso della seduta il presidente del Comitato On. Marco Zacchera si è anche soffermato sullo stato dei lavori, allora al Senato, per la riforma della rappresentanza dei cittadini italiani residenti all'estero. Con specifico riferimento al Consiglio generale degli italiani all’estero, si ricorda che nell'imminenza della prima assemblea plenaria del CGIE del 2010, il Comitato permanente sugli italiani all’estero ha ascoltato comunicazioni del proprio presidente (seduta del 21 aprile 2010): analoga attività il Comitato ha svolto l'8 giugno 2011 in ordine alla prima riunione plenaria del CGIE del 2011.

Nella seduta del 18 novembre 2010 la Commissione Esteri ha poi esaminato uno schema (Atto n. 282) di Decreto legislativo recante ordinamento e funzioni degli uffici consolari, formulando a beneficio della Commissione bicamerale per la semplificazione (sedute del 3 e del 24 novembre 2010) alcuni rilievi: in particolare, la Commissione Esteri ha richiamato l’attenzione sull’importanza delle funzioni consolari per l’anagrafe degli italiani all’estero, con effetti decisivi sul voto dei nostri connazionali; nonché sulla necessità di accelerare l’informatizzazione dei processi amministrativi a carico dei Consolati italiani, che sono di grande importanza per le nostre comunità residenti all’estero.

Nuovamente sul tema della ristrutturazione delle rete degli uffici all’estero del MAE la Commissione Esteri, nella seduta del 26 luglio 2011, ha iniziato la discussione della risoluzione 7-00638 dell’On. Narducci. Peraltro una specifica realtà, quella dell’importante funzione che svolge il Consolato italiano di Rosario (Argentina), era stata oggetto il 7 luglio 2011 della discussione della risoluzione 7-00602 dell’On. Angeli, al termine della quale la Commissione Esteri ha approvato la risoluzione 8-00131.

Sulle procedure per il voto degli italiani all'estero si segnala che nella seduta del 26 settembre 2011 la Camera ha avviato la discussione delle mozioni Garavini ed altri n. 1-00655, Di Biagio ed altri n. 1-00663 e Zacchera ed altri n. 1-00672, concernenti iniziative alla luce delle vicende delle ultime consultazioni referendarie: il 3 novembre 2011 si è conclusa la procedura, con l’approvazione di tutte le mozioni sottoposte al voto. I documenti impegnano il Governo, anzitutto, a un approfondito resoconto alle Camere – anche mediante apposita indagine in loco – sull’andamento del voto all’estero nelle ultime consultazioni referendarie, prevedendo nel contempo le opportune modifiche alla normativa in vigore, onde assicurare nelle prossime consultazioni un livello di esercizio del diritto costituzionale di voto all’estero pari a quello garantito nel territorio nazionale. Le mozioni impegnano inoltre l’esecutivo a superare finalmente il divario tra i dati dell’Anagrafe degli italiani all’estero e quelli degli schedari consolari.

Il 24 ottobre e l'8 novembre 2012 le Commissione Esteri riunite di Camera e Senato hanno svolto l’audizione del nuovo segretario generale della Farnesina, Ambasciatore Michele Valensise, nel corso delle quali anche le questioni relative agli italiani all’estero hanno avuto debita attenzione, soprattutto in rapporto ai profili delle attività a loro favore poste in essere dalla rete diplomatico-consolare e dagli appositi uffici del Ministero degli Affari esteri. Proprio il direttore generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie del MAE, ministro Cristina Ravaglia, veniva ascoltata dal competente Comitato permanente della Commissione Esteri nella seduta del 19 dicembre, nell’ambito della quale il medesimo Comitato procedeva altresì ad esaminare ed approvare uno schema di relazione sulla propria attività nella XVI Legislatura.

Le indagini conoscitive

Si ricordano infine due indagini conoscitive con importanti riflessi sulle tematiche di interesse degli italiani all'estero, e precisamente l’indagine conoscitiva sulla promozione della cultura e della lingua italiana all'estero, deliberata dalle Commissioni Riunite Esteri e Cultura della Camera in data 8 febbraio 2011, e indagine conoscitiva sulla riorganizzazione della rete diplomatico-consolare e sull'adeguatezza e sull'utilizzo delle dotazioni organiche e di bilancio del Ministero degli affari esteri, condotta congiuntamente dalle Commissioni Esteri dei due rami del Parlamento: nessuna delle due indagini conoscitive si è conclusa prima della fine della Legislatura.

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