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Temi dell'attività Parlamentare

Servizi postali
La XVI Legislatura è stata caratterizzata dal recepimento, con il decreto legislativo n. 58/2011, della direttiva 2008/6/CE con la quale è stato portato a compimento il processo di liberalizzazione del mercato dei servizi postali nei paesi della UE. Inoltre, l'articolo 21 del decreto-legge n. 201/2011 ha attribuito all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni la funzione di autorità di regolazione nel settore.

Nel corso della XVI Legislatura si è ulteriormente sviluppato il processo di liberalizzazione dei servizi postali avviato con il decreto legislativo n. 261/1999, adottato in attuazione della direttiva 97/67/CE. In particolare, il decreto legislativo n. 58/2011 ha attuato la direttiva 2008/6/CE. Il provvedimento ha riguardato diversi ambiti quali l'individuazione di un'Autorità indipendente di regolazione (inizialmente costituita dall'Agenzia nazionale di regolamentazione del settore postale, poi soppressa dall'articolo 21 del decreto-legge n. 201/2011, con trasferimento delle relative competenze all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni); l'individuazione del fornitore del servizio universale e dei criteri per l'accesso di altri operatori all'infrastruttura postale; le caratteristiche del servizio universale. Sul relativo schema di decreto legislativo la IX Commissione trasporti della Camera ha approvato un parere nella seduta del 16 febbraio 2011. Al riguardo cfr. sotto il dossier pubblicato sul parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo n. 313 recante attuazione della direttiva 2008/6/CE in materia di servizi postali. 

L'impianto sul quale il decreto legislativo n. 58/2011 è intervenuto prevede, ai sensi del decreto legislativo n. 261/1999, un unico fornitore del servizio universale, con una distinzione, non presente nell'ordinamento comunitario, tra fornitore del servizio e prestatori del medesimo servizio. Il primo fornisce il servizio integralmente su tutto il territorio nazionale; i secondi forniscono prestazioni singole e specifiche.
I compiti di autorità nazionale di regolamentazione venivano attribuiti dal decreto legislativo n. 261/1999 al Ministero delle comunicazioni, mentre la fornitura del servizio universale è affidata a Poste italiane Spa per un periodo di quindici anni a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 58/2011 (e quindi fino al 2026).

L'autorità di regolazione del settore

Il decreto legislativo n. 58/2011 ha affidato i compiti di Autorità nazionale indipendente di regolazione del settore postale all'Agenzia nazionale di regolamentazione del settore postale, che veniva configurata dal provvedimento sul modello delle agenzie fiscali di cui agli articoli 8 e 9 del decreto legislativo n. 300/1999.

Il successivo articolo 21 del decreto-legge n. 201/2011 ha previsto la soppressione dell'Agenzia e il trasferimento delle sue funzioni all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che ha conseguentemente istituito, nel dicembre 2012, la direzione per i servizi postali.

La mancata istituzione di un'Autorità indipendente di regolazione costituiva uno dei rilievi avanzati all'Italia dalla Commissione europea nell'ambito della procedura di infrazione n. 2009/2149; l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni aveva sollecitato, in una segnalazione al Parlamento del 19 febbraio 2010 l'attribuzione alla stessa Autorità della relativa competenza.

 

Le caratteristiche del servizio universale

Il decreto legislativo n. 58/2011 ha inoltre ridefinito il perimetro del servizio universale, escludendone la pubblicità diretta per corrispondenza e consentendo, in presenza di particolari condizioni da comunicare alla Commissione europea, la fornitura del servizio a giorni alterni.
Alla luce delle modifiche introdotte, il servizio universale viene a comprendere: 1) la raccolta, il trasporto, lo smistamento e la distribuzione degli invii postali fino a 2 kg e dei pacchi postali fino a 20 kg 2) i servizi relativi agli invii raccomandati ed agli invii assicurati. 

Il provvedimento ha inoltre significativamente ridotto la parte del servizio universale riservata in via esclusiva al fornitore del servizio stesso (e cioè Poste italiane): questa è ora limitata alle notificazioni e comunicazioni a mezzo posta degli atti giudiziari e alle notificazioni dei verbali delle violazioni del codice della strada (in precedenza la parte riservata comprendeva tutta la corrispondenza relativa a procedure amministrative e giudiziarie e tutta la corrispondenza interna e trasnfrontaliera superiore a 50 grammi).

Dal 1° giugno 2012 è stata esclusa dal servizio universale la pubblicità diretta per corrispondenza.

Gli oneri connessi alla fornitura del servizio universale sono finanziati attraverso trasferimenti a carico del bilancio dello Stato, quantificati  nel contratto di programma, e attraverso il fondo di compensazione alimentato dalle imprese del settore, previsto dall’articolo 10 del decreto legislativo n. 261/1999.

L'individuazione del fornitore del servizio universale e l'accesso all'infrastruttura postale da parte di altri operatori

Il decreto legislativo n. 58/2011 ha disposto che il servizio universale sia affidato a Poste italiane Spa per un periodo di quindici anni dalla data di entrata in vigore del decreto, con possibilità di revoca, ogni quinquennio, qualora la verifica dello stato del rispetto degli obblighi del contratto di programma dia esito negativo. Il fornitore del servizio universale è individuato attraverso una designazione operata dal Ministero dello sviluppo economico sulla base dell’analisi dei costi del servizio e di criteri quali la garanzia della continuità della fornitura del servizio, la redditività degli investimenti, la struttura organizzativa dell’impresa, lo stato economico dell’ultimo triennio, l’esperienza del settore e gli eventuali pregressi rapporti con la pubblica amministrazione nello specifico settore con esito positivo. Il provvedimento ha poi confermato l’obbligo per il fornitore del servizio universale di istituire la separazione contabile distinguendo, fra singoli servizi, i prodotti rientranti nel servizio universale e quelli esclusi.

I rapporti tra lo Stato e il fornitore del servizio universale sono disciplinati dal contratto di programma. Il Contratto di programma tra il Ministero  dello sviluppo economico e Poste Italiane  per il triennio 2009-2011  e' stato approvato con legge 12 novembre 2011, n. 183, fatti salvi gli adempimenti previsti dalla normativa comunitaria. L'efficacia del contratto è stata quindi perfezionata con la decisione della Commissione europea del 20 novembre 2012 C(2012)8230final , che ha approvato i trasferimenti statali verso Poste Italiane a parziale copertura degli oneri connessi con lo svolgimento degli obblighi di servizio postale universale.

Per gli altri operatori è necessaria:

  • una licenza individuale, rilasciata dal Ministero dello sviluppo economico, per le imprese che intendono fornire al pubblico servizi postali non riservati che rientrano nel campo di applicazione del servizio universale;
  • un’autorizzazione generale rilasciata dal Ministero dello sviluppo economico per gli altri operatori.

In entrambi i casi può essere richiesto alle imprese l’adempimento di specifici obblighi del servizio universale ovvero di obblighi di contribuzione al fondo di compensazione finanziaria.