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Temi dell'attività Parlamentare

Le raccomandazioni del Consiglio ECOFIN nell'ambito del semestre europeo 2012
Il 10 luglio 2012, su raccomandazione della Commissione europea e con l'avallo del Consiglio europeo, il Consiglio ha approvato, nell'ambito della procedura del semestre europeo, raccomandazioni specifiche per ciascun Paese, sui rispettivi piani nazionali di riforma (PNR) e sui programmi di stabilità. Le raccomandazioni tengono conto delle cinque grandi priorità fissate dal Consiglio europeo dell'1-2 marzo 2012: portare avanti un risanamento di bilancio differenziato e favorevole alla crescita; ripristinare la normale erogazione del credito all'economia; promuovere la crescita e la competitività; lottare contro la disoccupazione e le conseguenze sociali della crisi; modernizzare la pubblica amministrazione.

La raccomandazione relativa al programma nazionale di riforma e all’aggiornamento del programma di stabilità (2012-2015) dell’Italia opera, nel preambolo, una valutazione della situazione macroeconomica e di finanza pubblica dell’Italia e reca, nel dispositivo, specifiche indicazioni di politica economica e di bilancio.  

Il dispositivo chiede dunque all’Italia di assumere misure per:

  • dare attuazione al piano di consolidamento delle finanze pubbliche;
  • garantire che le misure di attuazione della nuova disposizione costituzionale relativa all’equilibrio di bilancio, inclusi i meccanismi di coordinamento tra i diversi livelli amministrativi e la definizione dei meccanismi di correzione e delle clausole di salvaguardia, siano conformi al diritto dell’UE;
  • perseguire un progresso durevole della qualità e dell’efficienza della spesa pubblica attraverso la prevista spending review;
  • dare attuazione del Piano d’azione coesione al fine di migliorare il tasso di assorbimento dei fondi strutturali europei, in particolare nel meridione;
  • assumere ulteriori iniziative per affrontare la disoccupazione giovanile;
  • promuovere la mobilità del lavoro anche attraverso la generalizzazione del sistema di riconoscimento delle qualifiche professionali;
  • approvare in via definitiva la riforma del mercato del lavoro;
  • prendere misure ulteriori per incentivare la partecipazione delle donne al lavoro, in particolare fornendo servizi all’infanzia e agli anziani;
  • per promuovere la competitività in termini di costi, ancorare i salari, a livello settoriale, alla produttività;
  • assumere iniziative per ridurre l’abbandono scolastico (pari al 18,2%, secondo gli ultimi dati Eurostat) e incrementare la percentuale delle persone che hanno completato l'istruzione terziaria o equivalente;
  • proseguire la lotta contro l’evasione fiscale ed il lavoro nero;
  • ridurre il campo di applicazione delle esenzioni e delle deduzioni fiscali, nonché le aliquote ridotte IVA;
  • procedere in direzione dello spostamento del carico fiscaledal capitale e dal lavoro verso il consumo e i patrimoni, nonché promuovere una tassazione funzionale agli obiettivi ecologici;
  • attuare la nuova legislazione in materia di liberalizzazioni e semplificazione nel settore dei servizi;
  • semplificare ulteriormente il quadro normativo per le imprese e rafforzare la capacità amministrativa;
  • migliorare l‘accesso delle imprese agli strumenti finanziari, in particolare al capitale, per finanziare la crescita dimensionale e l’innovazione;
  • realizzare la riorganizzazione, già pianificata, del sistema giudiziario civile, e promuovere l’uso degli strumenti extra-giudiziali;
  • migliorare l’accesso al mercato nel settore delle reti, migliorare la capacità infrastrutturale e le interconnessioni.
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