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Resoconti stenografici delle audizioni

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Commissione IX
20.
Mercoledì 8 febbraio 2012
INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:

Valducci Mario, Presidente ... 3

Seguito dell'audizione del Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, dottor Mario Ciaccia, sull'attuale situazione dell'autotrasporto (ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento):

Valducci Mario, Presidente ... 3 5 7
Ciaccia Mario, Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti ... 5
Garofalo Vincenzo (PdL) ... 3
Monai Carlo (IdV) ... 3
Sigle dei gruppi parlamentari: Popolo della Libertà: PdL; Partito Democratico: PD; Lega Nord Padania: LNP; Unione di Centro per il Terzo Polo: UdCpTP; Futuro e Libertà per il Terzo Polo: FLpTP; Popolo e Territorio (Noi Sud-Libertà ed Autonomia, Popolari d'Italia Domani-PID, Movimento di Responsabilità Nazionale-MRN, Azione Popolare, Alleanza di Centro-AdC, La Discussione): PT; Italia dei Valori: IdV; Misto: Misto; Misto-Alleanza per l'Italia: Misto-ApI; Misto-Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud: Misto-MpA-Sud; Misto-Liberal Democratici-MAIE: Misto-LD-MAIE; Misto-Minoranze linguistiche: Misto-Min.ling; Misto-Repubblicani-Azionisti: Misto-R-A; Misto-Noi per il Partito del Sud Lega Sud Ausonia: Misto-NPSud; Misto-Fareitalia per la Costituente Popolare: Misto-FCP; Misto-Liberali per l'Italia-PLI: Misto-LI-PLI; Misto-Grande Sud-PPA: Misto-G.Sud-PPA.

COMMISSIONE IX
TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI

Resoconto stenografico

AUDIZIONE


Seduta di mercoledì 8 febbraio 2012


Pag. 3

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MARIO VALDUCCI

La seduta comincia alle 9,05.

Sulla pubblicità dei lavori.

PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

Seguito dell'audizione del Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, dottor Mario Ciaccia, sull'attuale situazione dell'autotrasporto.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento, il seguito dell'audizione del Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, dottor Mario Ciaccia, sull'attuale situazione dell'autotrasporto.
Ricordo che nella seduta del 2 febbraio scorso, dopo lo svolgimento della relazione da parte del Viceministro, era intervenuta l'onorevole Velo.
Do la parola agli altri deputati che intendano intervenire.

CARLO MONAI. Vorrei rappresentare anche in questa sede le esigenze degli autotrasportatori insediati nel nord-est d'Italia, che lamentano da tempo una concorrenza molto agguerrita dei Paesi di nuovo ingresso nell'Unione europea, in ragione del fatto che il cabotaggio in Italia è stato liberalizzato senza le cautele che sono state adottate in altri Paesi (penso alla Francia). Era stata avanzata la richiesta di una sorta di moratoria che, peraltro, non so quanto possa ormai essere percorribile. Di certo, l'intensificazione dei controlli alle frontiere per verificare la conformità delle normative che presidiano il cabotaggio da parte degli operatori stranieri era nelle intenzioni del Governo ed è stata anche in qualche modo rafforzata.
Vorrei conoscere il punto della situazione, se è possibile farlo, con riferimento a queste esigenze che forse sono territoriali ma in qualche modo sono generalizzate, proprio perché, in questo settore e rispetto a quella collocazione geografica, più forte e più pressante si fa la concorrenza di Paesi come Romania e Slovenia che di questo cabotaggio sono diventati i protagonisti. Grazie.

VINCENZO GAROFALO. Innanzitutto ringrazio il Viceministro Ciaccia per essere presente in Commissione in maniera tempestiva su un tema che, di fatto, come si è dimostrato ancora una volta, è nevralgico per il Paese, un Paese - ahimè - fortemente condizionato da questa modalità di trasporto. Nel momento in cui si crea un corto circuito tra i Governi nazionali e, nella fattispecie, regionali purtroppo il Paese ne riceve un enorme condizionamento nella vita quotidiana, al punto da creare anche rilevanti problemi di carattere economico, come di fatto è successo. Se non ricordo male le stime, parliamo di 200 milioni di euro di perdite al giorno per tutto il comparto produttivo e per l'intero Paese.
Ho ascoltato con attenzione il suo intervento nella scorsa seduta e, tra l'altro, avevo seguito dall'inizio la vertenza che stava per aprirsi con gli autotrasportatori.


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Lo scorso 11 gennaio, se non ricordo male, in un incontro estremamente positivo, del quale voglio darle merito in questa occasione, lei aveva rassicurato tutte le associazioni di categoria circa la continuità rispetto al precedente Governo che - mi piace sottolinearlo - aveva tenuto in considerazione questo comparto, anche se ogni tanto alcune critiche sottolineavano come il Governo fosse troppo attento agli autotrasportatori. Questo dimostra che non si è mai troppo attenti, come lei stesso ha confermato con le misure che vuole continuare ad applicare e quelle che intende mettere in campo.
Credevamo tutti che quell'incontro non costituisse l'inizio di un'altra vertenza, che invece si è aperta, purtroppo, con una parte non esigua di autotrasportatori non rappresentati da quelle sigle che avevano invece respinto immediatamente l'ipotesi dello sciopero.
Rispetto a questo, noi le abbiamo chiesto di incontrarci perché credo che sia giusto valutare la necessità di tenere in considerazione anche questa parte notevole del mondo dell'autotrasporto. È una parte che, di fatto, credo sia distribuita in tutta Italia ed è fortemente presente in Sicilia, purtroppo. Dico «purtroppo» da siciliano, perché in Sicilia il Governo regionale li ha tenuti poco in considerazione (e così hanno fatto agenzie di stampa alle quali lo stesso Governo regionale si era rivolto), mentre per alcuni aspetti avrebbe potuto sottolineare quanto lei aveva chiaramente detto l'11 gennaio, ossia che ci sarebbe stata un'immediata accelerazione dei rimborsi delle accise, che tra l'altro sarebbero diventati trimestrali anziché annuali, con immediata velocizzazione delle procedure, come lei stesso ha detto qualche giorno fa.
Lei aveva anche affermato che avevate intenzione di considerare come uno strumento continuativo il finanziamento già messo a bilancio di 400 milioni di euro, 30 dei quali per l'Ecobonus, già previsto dal Governo precedente.
Era giusto sottolineare anche quanto di importante fosse stato fatto in merito al fondo di garanzia per le piccole imprese di autotrasporto, che, sappiamo, hanno difficoltà ad accedere al credito.
Tutto questo, purtroppo, non è stato ricordato da nessuno a questi piccoli autotrasportatori, che peraltro rappresentano la parte debole. Non mi riferisco a lei, come ho già detto, ma al Governo regionale che ha trascurato del tutto questa ventata di protesta che si è allargata a macchia d'olio ad altre categorie.
Le rivolgo alcune domande. In primo luogo, le chiedo se diventerà stabile il dialogo con questa parte del settore, il che credo possa aiutare a rasserenare l'intero comparto.
Inoltre, qualche giorno fa lei ha detto una cosa che mi è piaciuta e che ho sentito dire anche da altri rappresentanti del Governo. In Commissione abbiamo lavorato sui costi minimi dell'autotrasporto e lei sa che, al riguardo, è in corso un dibattito vivace, nel quale Confindustria da sempre si è dichiarata non favorevole. Tuttavia, dobbiamo uscire fuori da questa ipocrisia. Se vogliamo sicurezza sulle strade - peraltro, abbiamo spesso all'ordine del giorno della nostra Commissione argomenti relativi alla sicurezza - dobbiamo anche renderci conto che, al di sotto di un determinato valore (rapportato ai chilometri o ad altro parametro che si sceglie), non si può andare. Ho sentito che su questo il Governo intende andare avanti, dunque le chiedo se ho ben capito. Tra l'altro, come ha detto il collega Monai, la preoccupazione è che aziende che provengono da Paesi con costi del lavoro e sistemi, da un punto di vista dell'organizzazione del lavoro, diversi dai nostri facciano una concorrenza sleale, magari non tenendo in considerazione, ad esempio, le nostre esigenze in termini di sicurezza.
Infine, è stata approvata una risoluzione - io ne sono stato promotore in Commissione - che riguarda il problema della marcia arresto, con riferimento ai tempi che, di fatto, per alcuni autotrasportatori siciliani si rendono critici per l'attraversamento dello Stretto di Messina e per i cantieri aperti sulla Salerno-Reggio Calabria. Con l'assenso del Governo è stata


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approvata questa risoluzione, dunque chiedo se a questo riguardo sono stati fatti passi conseguenti, anche perché si tratta di un tema molto sentito dalle nostre parti. Grazie.

PRESIDENTE. Se non ci sono altri interventi, prima di ridare la parola al Viceministro Ciaccia per la replica - ricordando che tra circa venti minuti dovremo tornare in Aula per alcuni voti procedurali - vorrei ricordare alcuni aspetti.
Il primo è relativo all'importanza di reinserire il tema dei costi minimi nel decreto-legge sulle liberalizzazioni, come lei ha già detto, quindi si tratta solamente di una nota.
Inoltre, cito il tema legato alla cosiddetta «pulizia» delle società che sono iscritte agli albi provinciali dei trasporti, ma che non hanno neanche un mezzo di trasporto. Questo è un tema più volte sollevato dal mondo dell'autotrasporto. Tale azione non solo non comporterebbe alcun onere, ma significherebbe fare ordine e determinerebbe quindi uno snellimento importante del mondo degli autotrasportatori.
In terzo luogo, si dovrebbe valutare se, nella scelta positiva del rimborso trimestrale anziché annuale dell'incremento delle accise, ci siano alcune società che preferiscono il rimborso annuale perché gli oneri amministrativi di rimborsi trimestrali sono più alti dei vantaggi legati al rimborso anticipato. Si dovrebbe valutare, dunque, se ci sia nel decreto-legge sulle liberalizzazioni la possibilità di permettere a chi lo voglia di procedere sulla base annuale, proprio perché i volumi e gli importi attribuiscono valore al maggiore onere amministrativo nel caso di rimborso trimestrale. Grazie.
Do la parola al Viceministro Ciaccia per la replica.

MARIO CIACCIA, Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti. Grazie, presidente e onorevoli deputati. Continuo sulla base di quanto già affermato nel corso della precedente seduta.
Nell'ordine, l'onorevole Velo poneva sostanzialmente una questione specifica per quanto riguarda gli autotrasportatori, ossia il tema della garanzia che la trimestralizzazione non venga incisa sostanzialmente dalle modalità attraverso le quali la norma è stata disposta. Mi pare di aver percepito la preoccupazione che taluno possa ritenere che una norma di tipo procedimentale - che nella fattispecie è anche norma di beneficio, di favor nei confronti dell'autotrasportatore perché consente di ottenere il rimborso anzitempo anziché aspettare l'anno successivo - possa in qualche modo percuotere il diritto sostanziale.
Prendo atto di questa preoccupazione e farò degli approfondimenti al riguardo, perché certamente l'intenzione del Governo non può che essere quella di procedere dal punto di vista della ratio della norma introducendo un elemento di scioltezza e di anticipazione rispetto alla previsione normativa precedentemente disposta. Comunque, se il tema dovesse presentare degli aspetti di criticità, non avremo nessuna difficoltà ad «assestare» la norma nel senso indicato.
Per quanto riguarda - rispondo a lei, presidente, prima di passare agli altri temi - il tema dei costi minimi, certamente, come già dichiarato e in prosecuzione dell'ordine del giorno a suo tempo accolto dal Governo, non c'è motivo di discostarsene, anzi bisognerà approfondire come meglio disciplinare in termini attuativi questa disposizione, anche perché questa, tutto sommato, si associa con i temi posti sia dall'onorevole Monai sia dall'onorevole Garofalo, sia pure con prospettazioni diverse. Mi riferisco al tema del cabotaggio, della concorrenza sleale e quant'altro. Questo è, anzi, uno degli strumenti che, nell'introdurre misure volte a garantire la sicurezza, in realtà garantisce anche una disciplina corretta di mercato, perché questa - se non ricordo male, ma adesso non ho il testo sotto mano - è proprio la rubrica dell'articolo 83-bis. A maggior ragione, noi intendiamo dare attuazione a questa disposizione, con un provvedimento


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rispondente il più possibile alle esigenze sia della committenza che degli autotrasportatori.
Per quanto riguarda la pulizia degli albi provinciali, cui faceva riferimento prima il presidente, essa è già in buona parte realizzata con l'applicazione del regolamento comunitario che disciplina l'accesso alla professione. Nel registro elettronico nazionale delle imprese di autotrasporto non sono, da quello che mi consta, inserite imprese senza veicoli. Entro giugno, comunque, saranno completate le verifiche e la questione dovrebbe essere definitivamente risolta.
Ancora l'onorevole Velo - se ricordo bene, vado a memoria - ha sollevato il tema relativo all'esigenza di una rivisitazione strutturale degli interventi che riguardano gli autotrasportatori, ma mi consenta, onorevole, non solo gli autotrasportatori, perché parliamo di una disciplina delle concessioni autostradali che guardi in un'ottica generale il costo dei pedaggi, così come in generale i costi del gasolio e quant'altro. Questi temi sono all'attenzione del Governo. Ovviamente, senza voler affrontare in questa sede tali temi, anche per ragioni di tempo, si può dire che si tratta di questioni (le prime specialmente) che dovranno essere affrontate dalla istituenda Autorità di regolazione. Dunque, nel disporre le nuove concessioni, i temi da esaminare per disciplinare correttamente la questione non potranno che essere diversi, sebbene comunque temi importanti e corretti.
Seguendo l'ordine degli interventi, onorevole Monai, sulla cosiddetta liberalizzazione senza - mi pare di aver capito - tener conto delle possibili conseguenze, reputo che al riguardo gli interventi che sono stati posti in essere dal punto di vista dei controlli di polizia si siano andati nel tempo rafforzando e direi che, proprio per assicurare l'incremento e la specializzazione delle attività di controllo in una delle regioni a maggiore densità di traffico soprattutto internazionale, quindi il collegamento con la Slovenia in modo particolare, si è prodotto nell'ottobre del 2010 un protocollo d'intesa tra l'amministrazione dei trasporti e il Friuli-Venezia Giulia, le prefetture, le forze di polizia, le capitanerie di porto, l'agenzia delle dogane. È un provvedimento che, da quello che risulta ai miei uffici, è già nella sua fase attuativa e prevede, proprio nell'ottica della implementazione dei controlli, la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti, che ho menzionato, soprattutto le forze dell'ordine, perché anche attraverso la formazione professionale specifica si possa consentire l'attivazione di controlli precisi e mirati. Il tema è importante, non c'è dubbio, perché tocca categorie di lavoratori del nostro Paese, in un clima che può determinare, laddove i controlli non siano continui e incisivi, una concorrenza certamente non conforme ai princìpi del libero mercato.
Onorevole Garofalo, probabilmente - esprimo al riguardo un'opinione a livello personale - quando abbiamo incontrato, presso la Presidenza del Consiglio, il presidente Lombardo con i rappresentanti della regione siciliana, alcune cose a livello territoriale non sono state comunicate in maniera ampiamente diffusa. Personalmente, come metodo, amo prima approfondire le questioni, studiare i provvedimenti e poi ovviamente incontrare le associazioni e gli altri soggetti coinvolti. Le iniziative poste in campo dal Governo, che personalmente ho anche seguito con cura, sono state numerose e impattano fortemente anche sugli operatori siciliani. Peraltro, il cosiddetto Ecobonus li riguarda particolarmente, perché non sono molti i soggetti che fruiscono di questo trasporto su mare.
Continuerò a seguire questo settore con la massima attenzione e poi non mancherò, nelle fasi attuative, di comunicare quanto è dovuto, nel rispetto anzitutto dei cittadini italiani, quindi in primo luogo del Parlamento.
Per quanto riguarda i tempi di riposo, un tema delicato, già dalle notizie che ho reperito - dopo la scorsa audizione, essendo una persona curiosa, mi sono informato - mi risulta che esso sia stato già affrontato a suo tempo per verificare se, sulla base del rispetto delle norme comunitarie,


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potesse in qualche modo derogarsi rispetto alla normativa generale. L'analisi di questa tematica, confrontata con la disciplina europea, ha mostrato che soltanto in casi particolari ed eccezionali potesse procedersi a una deroga che dovesse però essere rafforzata da una motivazione significativa.
A tal riguardo, una sorta di istruttoria era stata aperta con la Regione Siciliana perché indicasse argomentazioni di spessore tale da consentire presso l'Unione europea di fruire di una deroga, anche se la norma mi sembra la preveda solo per periodi limitati, oltre che in casi eccezionali. Ancora non c'è stato un riscontro a questa richiesta a suo tempo avanzata e non c'è dubbio che laddove si dovessero porre delle motivazioni particolarmente significative - dato che il nostro interlocutore, come sappiamo, è l'Europa - non c'è una ragione specifica da parte del ministero e del Governo per non prendere in attenta considerazione la tematica che lei ha sollevato.
Sui punti sollevati, signor presidente, non avrei altro da aggiungere.

PRESIDENTE. Nel ringraziare il Viceministro, dichiaro conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 9,30.

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