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Resoconti Stenografici delle sedi Legislativa, Redigente e Referente

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Commissione VII

16.
Mercoledì 22 giugno 2011
INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:

Aprea Valentina, Presidente ... 3

Sostituzioni:

Aprea Valentina, Presidente ... 3

Proposta di legge (Seguito discussione e approvazione): Levi ed altri: Nuova disciplina del prezzo dei libri (Approvata dalla VII Commissione permanente della Camera e modificata dal Senato) (C. 1257-B):

Aprea Valentina, Presidente ... 3 5 6
Carra Enzo (UdCpTP) ... 6
Goisis Paola (LNP) ... 6
Levi Ricardo Franco (PD), Relatore ... 3 4
Palmieri Antonio (PdL) ... 5
Zazzera Pierfelice (IdV) ... 6

Votazione nominale:

Aprea Valentina, Presidente ... 6

ALLEGATO: Emendamento del relatore ... 8

COMMISSIONE VII
CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE

Resoconto stenografico

SEDE LEGISLATIVA


Seduta di mercoledì 22 giugno 2011


Pag. 3

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE VALENTINA APREA

La seduta comincia alle 14,40.

(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

PRESIDENTE. Avverto che, ai sensi dell'articolo 65, comma 2, del Regolamento, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

Sostituzioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi all'articolo 19, comma 4, del Regolamento, i deputati Bachelet e Giammanco sono sostituiti, rispettivamente, dai deputati Motta e Fontana Vincenzo.

Seguito della discussione della proposta di legge Levi ed altri: Nuova disciplina del prezzo dei libri (approvata dalla VII Commissione permanente della Camera e modificata dal Senato) (C. 1257-B).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione della proposta di legge di iniziativa dei deputati Levi ed altri: «Nuova disciplina del prezzo dei libri» già approvata dalla VII Commissione permanente della Camera nella seduta del 14 luglio 2010 e modificata dal Senato nella seduta del 2 marzo 2011.
Avverto che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha definito l'organizzazione della discussione del provvedimento, stabilendo altresì il tempo disponibile, ripartito ai sensi dell'articolo 25, comma 3, del Regolamento.
Ricordo che la Commissione ha già avviato, in data 8 giugno 2011, la discussione in sede legislativa della proposta di legge in titolo, con l'approvazione in linea di principio dell'emendamento del relatore 3.1. In pari data, il testo della proposta è stato trasmesso per l'espressione del parere alla I Commissione, che in data 14 giugno 2011, ha espresso un parere favorevole con condizione.
Do la parola al relatore, onorevole Levi.

RICARDO FRANCO LEVI, Relatore. Signor presidente, alla luce del parere con condizione espresso dalla I Commissione, proporrei una nuova formulazione dell'emendamento 3.1 tale da recepire la condizione medesima. Se lo consente, presidente, darei lettura dell'emendamento: «All'articolo 3, al comma 3, dopo le parole: "Ministro per i beni e le attività culturali" inserire le seguenti: "e con il Presidente del Consiglio dei ministri ovvero, se nominato, con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'informazione e all'editoria". Conseguentemente, al medesimo comma 3, dopo la parola "trasmettere" aggiungere il seguente periodo: "alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per l'informazione e l'editoria che provvede al successivo inoltro"».
Questa è la formulazione nuova dell'articolo 3, che propongo come emendamento in base al parere espresso dalla I Commissione.

PRESIDENTE. Riprendiamo l'esame dell'articolo 2 nel testo del Senato, accantonato nella precedente seduta.


Pag. 4


Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).

Passiamo all'esame dell'articolo 3 nel testo del Senato e dell'emendamento ad esso riferito (vedi allegato).

Pongo in votazione l'emendamento 3.1 del relatore come riformulato.
(È approvato).

Pongo in votazione l'articolo 3 con le modifiche testé apportate.
(È approvato).

Passiamo alle dichiarazioni di voto sul complesso del provvedimento.

RICARDO FRANCO LEVI, Relatore. Signor presidente, io confido che questo sia l'ultimo nostro appuntamento su questa legge, che dovrà, come sappiamo, tornare per la quarta e ci auguriamo definitiva lettura al Senato.
Essendo dunque questa l'ultima occasione, vorrei fare una dichiarazione di voto complessiva e anche, seppure in un tempo molto ristretto, una riflessione generale.
La prima riflessione è quella che mi porta a rivolgere dei ringraziamenti a tutti noi che abbiamo lavorato insieme, in modo sin dall'inizio concorde, su questo provvedimento. Prima di tutti voglio ringraziare lei, presidente, per la cortesia tra l'altro di avere concesso a un rappresentante dell'opposizione di lavorare quale relatore sul provvedimento. Naturalmente rivolgo un ringraziamento al sottosegretario per i beni e le attività culturali, Francesco Maria Giro e agli uffici che ci hanno sempre seguito con l'abituale competenza e solerzia.
Stiamo parlando di libri, ma non di un libro giallo, dunque non farò misteri: affronterò tre piccoli capitoli: il metodo, il merito e il dopo. Sul metodo, vorrei dire soltanto che abbiamo lavorato ascoltando molto tutti gli operatori del settore, in tutta la lunga storia di questo provvedimento che ha iniziato il suo corso ormai cinque anni fa, nella scorsa legislatura. Abbiamo ascoltato ripetutamente le organizzazioni professionali del settore ma anche tutti coloro che hanno fatto sentire la loro voce in merito.
Questo è stato vero anche, in modo particolare, nel corso dell'ultimo passaggio al Senato che, ancorché in modo qualche volta persino un po' aspro e turbolento, ci ha consentito di approntare un'ultima modifica al testo che l'ha oggettivamente migliorato. Voglio ringraziare di nuovo le organizzazioni dei librai, degli editori e tutti coloro che hanno partecipato al lavoro di ascolto.
Sempre nel metodo, vorrei sottolineare che il testo al quale siamo arrivati attraverso una buona applicazione è, tra l'altro, scritto in buon italiano. Credo che sia una qualità che - soprattutto perché il testo è stato approvato dalla Commissione cultura - è utile sottolinearlo, ma dovrebbe essere anche una qualità permanente della nostra attività legislativa.
Tra l'altro, tengo anche a dire che abbiamo approvato anche un articolo che prevede una verifica delle conseguenze dell'applicazione pratica del provvedimento. Anche questa dovrebbe essere, in fondo, una pratica standard nella legislazione, e il fatto che noi comunque l'abbiamo inserita nel testo della legge credo sia un ulteriore valore del nostro provvedimento.
Infine, nel merito del provvedimento, senza entrare nel dettaglio, possiamo dire che è un testo che consente un buon equilibrio tra le diversissime attese di mondi molto diversi - gli editori, i librai, i lettori consumatori - e, soprattutto, tra i grandi e i piccoli, tra i grandissimi e i piccolissimi operatori del settore.
Riferisco, a titolo di cronaca, che sabato scorso ero al 66o Congresso Nazionale dell'Associazione Librai italiani (ALI), dove erano presenti i più grandi e i più piccoli librai. Tutti insieme hanno espresso grande soddisfazione per questo provvedimento, insieme ai rappresentanti


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degli editori che, anche loro, di nuovo dai più grandi ai più piccoli, si sono espressi favorevolmente.
Infine, la verifica. Questo è il vero punto centrale: come dicono gli inglesi, la prova del budino sarà nel mangiarlo. Tra dodici mesi dovremo andare effettivamente a vedere che cosa ha prodotto questa legge. Noi ci siamo sempre detti che gli obiettivi di questa legge erano sostanzialmente due. Il primo è garantire una dinamica nel controllo dei prezzi dei libri, perché eravamo consapevoli del fatto che una guerra permanente agli sconti si sarebbe poi riflessa, così come si rifletteva nel passato, in un incremento dei prezzi. Dobbiamo verificare che un controllo sulla dinamica degli sconti conduca a una dinamica positiva anche dei prezzi; a questo riguardo gli attori, a partire dagli editori, dovranno fare la loro parte.
Il secondo obiettivo forte di questa legge era quello di garantire il pluralismo all'interno del mercato del libro, ossia il permanere di una pluralità di operatori dai grandi ai più piccoli nel mondo degli editori e dei librai. Anche questo dovrà essere verificato.
La verifica di cui ho parlato prima diventa assolutamente essenziale per capire la qualità della legislazione che noi abbiamo prodotto. Il budino davvero si proverà mangiandolo.
Da ultimo ho detto che avrei affrontato il punto del che fare da qui in avanti. Credo che il che fare di qui in avanti, ancorché non sia stato rapidissimo il percorso per arrivare sin qui, sarà più complesso, nel senso che la grande sfida che ci sta davanti è quella di sostenere la lettura, in tutte le sue forme e articolazioni e con tutte le istituzioni e i soggetti coinvolti nel processo della lettura, a partire dalle scuole per andare alle biblioteche, agli enti locali al ministero con il Centro del libro.
Questo è un capitolo che difficilmente si può affrontare senza approntare risorse a sostegno della lettura, dunque, come è ovvio, è un cammino meno facile. Tuttavia, questa è la grande sfida nostra. Noi ci siamo giustamente battuti, in questa Commissione, per sostenere le risorse a favore del Fondo unico per lo spettacolo (FUS), ma vorrei ricordare che il sostegno a favore della lettura è assolutamente zero nel nostro Paese.
Quella della lettura è la prossima grande frontiera da affrontare. Da questo punto di vista, vorrei invitare i commissari, a partire dai capigruppo, sull'onda anche dell'approvazione, ieri, in forma unanime dall'Aula, di un apposito ordine del giorno (e sottoporrò loro il testo), ad aiutare il processo che porti, nella prospettiva della lettura, a una più agevole normativa sul tema dell'adozione dei libri scolastici. Fermo restando il tema del blocco che noi abbiamo posto a tutela dei bilanci delle famiglie, nel blocco ogni cinque o sei anni dei libri di testo nelle scuole primarie e secondarie, si chiede di spalmare questo blocco consentendo che ogni anno ci sia un poco di flessibilità, così da tutelare libertà degli insegnanti e diritto degli alunni a ottenere il meglio della pubblicistica e dell'editoria, per continuare negli investimenti per l'aggiornamento.
Voglio una volta di più ringraziare tutti i commissari.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Levi, per la passione e anche per la chiarezza nell'illustrare le prospettive future e un grazie anche al rappresentante del Governo.

ANTONIO PALMIERI. Esprimo da parte del gruppo PdL un voto convintamente a sostegno del provvedimento che stiamo approvando. È inutile ripetere quello che ha già detto l'onorevole Levi, che evidentemente condividiamo.
Siamo anche assolutamente favorevoli alla verifica, una pratica che ci piace fare ogni qualvolta ci viene chiesta. Concordo, inoltre, sull'importanza di impegnarci tutti insieme nella promozione della lettura. Ricordo ancora alla Presidenza, per fare un piccolo passo, di riconsiderare la possibilità di audizione del professor Gian Arturo Ferrari, presidente del Centro per il libro e la lettura, che sto chiedendo da più di un anno e che credo possa essere un segno di avvio in questa direzione,


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partendo realisticamente da ciò che esiste. Abbiamo il Centro per il libro e la lettura, che ha una sua autonomia di spesa e un insigne esperto alla guida; verifichiamo, dunque, a un anno dalla sua nomina, cosa è stato fatto e in quale direzione si intende procedere. Da qui possiamo cominciare un percorso insieme.
Ringrazio anch'io l'onorevole Levi e tutti i colleghi di tutte le forze politiche, e sottolineo che per l'ennesima volta in questa Commissione votiamo un provvedimento giusto e utile tutti insieme.

PAOLA GOISIS. Intervengo semplicemente per dire che siamo qui tutti insieme proprio per portare a compimento questo lavoro che, come è stato ricordato, risale ormai a cinque anni fa. Credo che si sia arrivati a questo e tutti d'accordo perché, essendo quasi tutti uomini di scuola, di università, di cultura, siamo preoccupati del rischio che i nostri ragazzi, nel mondo di internet, non sappiano più parlare - detto da me è importante - e scrivere in italiano. Oltre a non conoscere più congiuntivi e condizionali, i ragazzi non sono quasi capaci di mettere insieme un periodo con le varie subordinate o i vari costrutti sintattici.
Pertanto, è importantissimo l'invito a spingere i nostri ragazzi alla lettura; se andiamo avanti in questo modo, andrà a finire che i ragazzi saranno bravissimi con Facebook, Twitter e via dicendo, ma non sapranno più gustare la lettura di un libro.
La posizione mia personale e di tutti i miei colleghi della Lega Nord è quella non solo di esprimere un plauso all'ottimo lavoro che abbiamo svolto, ma anche e soprattutto di formulare l'auspicio che al Senato il provvedimento non venga di nuovo bloccato.
Ribadisco, naturalmente, il voto favorevole mio personale e del gruppo da me rappresentato.

PIERFELICE ZAZZERA. Preannuncio il voto favorevole del gruppo dell'Italia dei Valori e dichiaro di condividere pienamente le considerazioni espresse in precedenza dai colleghi sul testo in esame.

ENZO CARRA. Esprimo il grande compiacimento dell'UdCpTP perché ancora una volta la lettura mette insieme esperienze diverse. Vedere un clima così disteso in questa Commissione è raro, se non talvolta impossibile. Pertanto, diamo merito alla lettura.
Vorrei dire, però, che per leggere bisogna scrivere. In questo senso, aspettiamo - credo che questo valga anche per il collega Levi e per tutti gli altri - prima della fine del mondo una riforma dell'editoria che sia in grado di farci leggere un po' meglio, e che, quindi, produca bene per la lettura.

PRESIDENTE. Mi piace ricordare che questo voto avviene nel giorno in cui i nostri studenti delle superiori hanno affrontato la prima prova degli esami di Stato, la prova di italiano. Per svolgerla bene avranno dovuto studiare molto, leggere molto, trattandosi di una prova colta.
Mi auguro che questa approvazione possa essere di buon auspicio anche per i nostri giovani.
Avverto che la proposta di legge sarà subito votata per appello nominale.
Chiedo, in caso di approvazione, di essere autorizzata a procedere al coordinamento formale del testo, ai sensi dell'articolo 90, comma 2, del Regolamento.
Se non vi sono obiezioni, rimane così stabilito.
(Così rimane stabilito).

Votazione nominale.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale della proposta di legge di cui si è testé concluso l'esame.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:
Proposta di legge Levi ed altri «Nuova disciplina del prezzo dei libri» (Approvata


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dalla VII Commissione permanente della Camera e modificata dal Senato) (C.1257-B):

Presenti e votanti 36
Maggioranza 19
Hanno votato 36

(La Commissione approva).

Hanno votato : Aprea, Barbieri, Carlucci, Carra Enzo, Cavallotto, Ceccacci Rubino, Centemero, Coscia, De Biasi, De Pasquale, De Torre, Di Centa, Farina Renato, Fontana Vincenzo in sostituzione di Giammanco, Frassinetti, Ghizzoni, Giulietti, Goisis, Granata, Grimoldi, Lainati, Levi, Lusetti, Mazzarella, Mazzuca, Motta in sostituzione di Bachelet, Murgia, Nicolais, Palmieri, Parisi, Rivolta, Rossa, Russo, Scalera, Siragusa, Zazzera.

Ricordo che la proposta di legge C. 1257-B è la dodicesima che approviamo in sede legislativa. Auguri e complimenti.
Dichiaro conclusa la seduta.

La seduta termina alle 14,55.


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