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Resoconti Stenografici delle sedi Legislativa, Redigente e Referente

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Commissione XIII

1.
Martedì 18 gennaio 2011
INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:

Russo Paolo, Presidente ... 3

Disegno di legge (Discussione e approvazione):
Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari (Approvato dalla Camera dei deputati e modificato dalla 9a Commissione permanente del Senato) (2260-bis-B):

Russo Paolo, Presidente ... 3 6 7
Carra Marco (PD) ... 6
Beccalossi Viviana (PdL), Relatore ... 3
Brandolini Sandro (PD) ... 6
De Camillis Sabrina (PdL) ... 5
Delfino Teresio (UdC) ... 8
Di Giuseppe Anita (IdV) ... 7
Dima Giovanni (PdL) ... 9
Fogliato Sebastiano (LNP) ... 5 10
Galan Giancarlo, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali ... 4 7
Oliverio Nicodemo Nazzareno (PD) ... 8
Rainieri Fabio (LNP) ... 10
Ruvolo Giuseppe (Misto) ... 5
Zucchi Angelo (PD) ... 4

Missioni e sostituzioni:

Russo Paolo, Presidente ... 10

Votazione nominale:

Russo Paolo, Presidente ... 10

ALLEGATO: Ordini del giorno ... 12

[Avanti]
COMMISSIONE XIII
AGRICOLTURA

Resoconto stenografico

SEDE LEGISLATIVA


Seduta di martedì 18 gennaio 2011


Pag. 3

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PAOLO RUSSO

La seduta comincia alle 14,10.

Sulla pubblicità dei lavori.

PRESIDENTE. Avverto che, ai sensi dell'articolo 65, comma 2, del Regolamento, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Discussione del disegno di legge: Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari (Approvato dalla Camera dei deputati e modificato dalla 9a Commissione permanente del Senato) (2260-bis-B).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge: «Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari», già approvato dalla Camera dei deputati nella seduta del 6 ottobre 2010 e modificato dalla 9a Commissione permanente del Senato nella seduta del 6 dicembre 2010.
Essendo maturati i presupposti in tal senso, la Commissione ha chiesto ai sensi dell'articolo 92, comma 6, del Regolamento, il trasferimento in sede legislativa del disegno di legge, su cui l'Assemblea ha deliberato nella seduta del 12 gennaio 2011.
Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali delle modifiche introdotte al Senato.

VIVIANA BECCALOSSI, Relatore. Grazie, presidente. Stiamo affrontando il disegno di legge 2260-bis-B, provvedimento relativo all'etichettatura che questa Commissione ha valutato in oltre un anno di lavoro, perché ha preso le mosse da un provvedimento presentato dal precedente Ministro Zaia, che era stato approvato dal Consiglio dei Ministri.
Il Senato nel frattempo aveva approvato un altro provvedimento presentato dal Presidente della Commissione agricoltura del Senato, dopodiché noi ci siamo ritrovati a lavorare su questo testo, che inizialmente ha avuto l'ambizione di risolvere altre questioni riguardanti la materia agricola, e che invece poi abbiamo deciso di concentrare solo sulla questione etichettatura.
È stato approvato a larghissima maggioranza dalla Camera dei deputati, rappresentando dunque uno dei pochi provvedimenti legislativi che, come spesso avviene quando si affrontano materie concrete, ha visto l'approvazione di tutti i Gruppi parlamentari, tranne due astenuti tra i Radicali.
Tornato al Senato, non ha subìto grandi cambiamenti, al punto tale che abbiamo potuto permetterci di chiedere la cosiddetta «legislativa». Oggi ci troviamo quindi ad approvare in via definitiva questo testo, che non appare emergenziale a livello di tempistica. Alla luce della grande attesa del mondo agricolo in cui da troppo tempo si parla di etichettatura, considero importante dar vita a questo che non è sicuramente l'eccellenza, perché credo si possa migliorare nel corso dei decreti che i ministri andranno ad emanare filiera per filiera.
Questo è il punto di mediazione più grande che abbiamo toccato, ma credo sia la prima, importante risposta che la politica,


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per una volta tutta insieme, riesce a dare al mondo agricolo prima che al mondo sindacale agricolo.

GIANCARLO GALAN, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. Il Governo ritiene di intervenire semplicemente per ringraziare la Commissione della Camera e anche la Commissione del Senato. Credo che si sia scritta una pagina più che positiva della storia parlamentare di questa legislatura e forse non soltanto di questa.
Da parte del Governo e mio personale rivolgo soprattutto un ringraziamento a Paolo Russo e a Paolo Scarpa per quello che hanno fatto nelle loro Commissioni, ai rappresentanti di maggioranza e di opposizione per il modo in cui hanno lavorato e dulcis in fundo anche al mio predecessore, perché come andrebbe in più casi affermato il merito in questo caso è anche di chi mi ha preceduto, contrariamente a ciò che è avvenuto per i nitrati.
Tutto finisce a seconda della storia: quando la storia è buona, finisce in bene, quando la storia è meno buona, come per la direttiva nitrati, finisce in male. Mi pare che questa sia stata una storia buona e credo di dover ringraziare di questo sia tutti quelli di cui mi sono dimenticato, sia quei pochi che mi sono ricordato di citare.

ANGELO ZUCCHI. Noi voteremo a favore di questo provvedimento come dirà, in fase di dichiarazione di voto, il nostro capogruppo Nicodemo Oliverio.
Come evidenziato dalla relatrice, onorevole Beccalossi, questo è un provvedimento molto atteso, che deve aprire una partita politica in ambito europeo, rappresentando una posizione politica che l'Italia, con voce forte e univoca, porta in Europa, perché il tema dell'etichettatura, dell'indicazione della provenienza di origine di tutti i prodotti e della sicurezza alimentare, non gode della stessa sensibilità italiana in ambito europeo.
Se questo provvedimento, che oggi approviamo, non verrà accompagnato da una forte attività politica di ricerca di allargamento del consenso nei ventisette Paesi europei, rischierà di essere inapplicabile, perché, se lo applicassimo, l'Europa aprirebbe immediatamente un procedimento di infrazione nei nostri confronti.
Rispetto al passato, però, il clima europeo è migliorato anche per quanto riguarda l'accresciuta sensibilità verso queste tematiche, su cui dovremmo fare leva. Peraltro, i recenti casi di presenza di diossina in alcuni alimenti, non ultimo nelle carni di maiale, uno dei settori che non ha indicazioni di origine di provenienza nei prodotti, testimonia quanto questo provvedimento sia attuale e quanto, anche rispetto a una nazione come la Germania, quello che è accaduto possa trovare risposta nella posizione che l'Italia oggi unanimemente si appresta ad adottare.
Noi voteremo a favore anche perché, al di là degli approfondimenti, della discussione e del tempo che è stato necessario per arrivare all'approvazione di questo provvedimento, teniamo a sottolineare come il ruolo del Partito democratico sia stato essenziale perché ha migliorato questo provvedimento inserendo almeno tre elementi che non erano stati inseriti al Senato: l'obbligatorietà dell'etichettatura in tutte le filiere - il provvedimento proveniente dal Senato non prevedeva questa obbligatorietà, perché veniva lasciata alla discrezionalità del Ministero dell'agricoltura la decisione su quali filiere intervenire -, la tracciabilità dei prodotti e l'indicazione di prodotti OGM, che non è secondaria anche rispetto alla sensibilità presente nel nostro Paese.
Questi tre elementi, che il Partito Democratico ha voluto inserire, sono stati accolti favorevolmente dagli altri Gruppi e ci permettono di affermare che questo provvedimento è stato migliorato, consentendoci oggi di votarlo molto convintamente, anche sapendo che è un manifesto politico che consegniamo al Ministro e alla sua capacità di negoziazione in ambito europeo, per riuscire a portare a casa un risultato che lo renda definitivamente applicabile.


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SEBASTIANO FOGLIATO. Anche noi desideriamo intervenire nella discussione di questo provvedimento. Inutile ripercorre tutto l'iter, lungo ma positivo, che ha portato alla definizione di un'esigenza dei cittadini, a un bisogno atteso dalla gente, sia dal mondo della produzione sia dai consumatori che vogliono un consumo consapevole, apprendendo dall'etichetta cosa mangiano e la provenienza dei prodotti.
Ritengo che questo provvedimento farà anche recuperare valore alle nostre produzioni agroalimentari, che sono prodotti eccellenti ma che dobbiamo rendere riconoscibili, lavoro che non finisce oggi qui con la votazione, ma che sarà continuato poi nei decreti attuativi di questa legge, per cui il Governo continuerà sicuramente in questa azione.
Siamo soddisfatti nel constatare come dopo tanto tempo questo provvedimento giunga all'approvazione definitiva in Commissione agricoltura in sede legislativa. Si tratta di un momento di festa sia per i consumatori sia per i nostri agricoltori, che accogliamo con il nostro voto favorevole. Grazie.

SABRINA DE CAMILLIS. Oggi concludiamo con soddisfazione l'iter di questo provvedimento, momento quanto mai utile anche alla luce dell'emergenza diossina. Ritengo che sia un diritto del consumatore riuscire a comprendere con chiarezza quale prodotto acquisti, da dove arrivi la materia prima con cui quel prodotto alimentare è stato fatto, eliminando tutti gli espedienti ingannevoli che spesso si ritrovano nelle etichettature. Faccio riferimento naturalmente a tutte le discussioni svolte durante l'iter di questo provvedimento anche per quanto riguarda l'esempio sempre citato delle miscele dei formaggi grattugiati, che venivano vendute come parmigiano reggiano pur contenendone minime quantità. Si tratta quindi di garantire la tutela della qualità dei prodotti e del diritto del consumatore di sapere cosa porta sulla propria tavola.
Sarà inoltre necessario da parte del Ministro attuare immediatamente le direttive e tutti i provvedimenti consequenziali che a lui spettano, perché soltanto attraverso la veloce attuazione di questa norma riusciremo a dare concretezza agli obiettivi che ci siamo posti.
È necessario poi rivolgere particolare attenzione ad alcune filiere come quella suinicola, cercando anche di comprendere come poter standardizzare i controlli sui prodotti trasformati. Per quanto riguarda la questione della diossina nelle uova tedesche, nonostante le diverse rassicurazioni che ci sono arrivate, non riusciamo ad avere la certezza che quelle uova non siano state utilizzate all'interno di prodotti trasformati, che arrivano nei supermercati e nei sistemi di vendita che la Germania ha in Italia.
Desideriamo quindi comprendere come attraverso un sistema di etichettatura chiaro sia possibile imporre la qualità dei nostri prodotti a livello internazionale.
È arrivato dunque il momento di fare in modo che il sistema europeo diventi anche un modo per valorizzare i nostri prodotti. Il Ministro quindi, come è successo con l'etichettatura per l'olio, si deve far carico di portare a livello europeo un sistema di etichettatura che distingua con chiarezza quali siano e come avvengano le trasformazioni, quali siano i contenuti all'interno dei prodotti trasformati, perché l'attenzione alla salute e alla buona alimentazione deve essere una bandiera da portare alta soprattutto sul tavolo europeo. Grazie.

GIUSEPPE RUVOLO. Anch'io desidero intervenire brevemente. Potrei affermare che finalmente è arrivato a destinazione il provvedimento n. 2260, perché vorrei ricordare ai colleghi e al signor Ministro che questo provvedimento era datato 4 marzo 2009, ma in seguito si sono verificate situazioni diverse e alla fine siamo arrivati a destinazione. Ritengo che questo faccia onore al Governo e a questa Commissione.
Sono tra coloro che avrebbero dovuto dire «no» a questo provvedimento perché sono stati stralciati dal testo due emendamenti approvati dalla Camera dei deputati recanti la mia prima firma.


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Mi rendo conto però della situazione complessiva e della necessità di dare un voto significativamente convinto a questo provvedimento. Certo, non risolveremo tutti i problemi che attanagliano il mondo dell'agricoltura, soprattutto quello di qualità, ma cominceremo a dare qualche risposta concreta.
Saluto, dunque, questo provvedimento come un importante risultato per garantire il consumatore e soprattutto gli agricoltori che producono prodotti di qualità. Sono fermamente convinto della necessità di proseguire celermente e di affidarle la responsabilità che le spetta quale responsabile del Governo in sede europea, facendo valere le ragioni per cui abbiamo fortemente voluto questo provvedimento.

PRESIDENTE. Avverto che consentirò ulteriori interventi richiesti da deputati appartenenti a gruppi già intervenuti nella discussione generale.

SANDRO BRANDOLINI. Anch'io sarò molto breve, ma mi pare di dover dire con franchezza, pur considerando positivo il provvedimento, che oggi sembra l'occasione per festeggiare «a tarallucci e vino», mentre invece sarà così solo quando questo provvedimento potrà essere finalmente attuato.
Da questo punto di vista abbiamo fatto un buon lavoro e, come ricordato dall'onorevole Zucchi, come Partito democratico riteniamo di aver dato un significativo contributo nel migliorare questo provvedimento, che come uscito dal Senato presentava alcuni limiti che abbiamo colmato con il voto di tutta la Commissione.
Oggi, viene approvato un provvedimento con cui il Ministro in prima persona può presentarsi a Bruxelles imprimendo una forte accelerazione al processo e facendo sì che il Pacchetto qualità, recentemente presentato dalla Commissione europea, si concretizzi rapidamente nel processo di etichettatura, che permetta ai prodotti di qualità del settore agricolo-alimentare di essere valorizzati fino in fondo e soprattutto di combattere le contraffazioni e altre questioni come quella della diossina in questi giorni.
Se però questa è la parte positiva del provvedimento, in un'altra parte mi sarei aspettato un maggiore impegno da parte del Governo e del Ministro dell'agricoltura al Senato. L'onorevole Ruvolo ricordava come l'Assemblea avesse approvato due misure a sostegno del mondo agricolo per favorire lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile e la concentrazione delle imprese cooperative in una fase in cui è necessario, per sostenere i settori agricoli in generale, che sono in difficoltà, promuovere soprattutto processi di concentrazione che possano rafforzare il nostro peso contrattuale sia verso la grande distribuzione, sia a livello internazionale.
Così invece non è avvenuto e quindi purtroppo oggi ci troviamo dinanzi a un provvedimento diverso da quello del Ministro Zaia, che affrontava una serie di questioni del mondo agricolo che avevamo anche ampliato con quei due-tre articoli attraverso emendamenti nostri e dell'onorevole Ruvolo.
Personalmente, mi sarei quindi aspettato un maggiore impegno in questa direzione. Ritengo che il provvedimento sia positivo e in quanto tale debba essere accolto, ma vorrei rilanciare l'impegno a riprendere in mano le questioni stralciate, che insieme ad altre devono essere affrontate con rapidità per dare risposte positive a un settore in difficoltà, fatto che richiede indubbiamente provvedimenti che permettano al mondo agricolo di contare maggiormente sulla commercializzazione dei prodotti e di valorizzarne fino in fondo a livello internazionale la qualità. Ci auguriamo che il Ministro intervenga rapidamente a livello europeo perché questa legge possa finalmente entrare in vigore, come si aspettano agricoltori e consumatori, perché c'è bisogno di chiarezza e di trasparenza.

MARCO CARRA. Diversi aspetti sono già stati sostenuti in modo eccellente dall'onorevole Brandolini. A proposito di questo disegno di legge, che era nato con un titolo diverso da quello attuale (recava infatti «Disposizioni per il rafforzamento della competitività del settore agroalimentare»),


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voglio esprimere anch'io il rammarico per l'eliminazione di quelle due parti, che la Camera aveva approvato in prima lettura.
Certo, c'è la soddisfazione legata all'approvazione di questo provvedimento, utile per la nostra agricoltura, ma c'è anche il rammarico per l'eliminazione di quelle due parti, che corrispondevano ad alcune decine di milioni da destinare all'imprenditoria giovanile e all'aggregazione delle imprese cooperative.
La proposta di legge che approviamo oggi è a zero euro per il bilancio dello Stato. Invito il Ministro a intensificare la battaglia all'interno del Consiglio dei Ministri per destinare risorse per il comparto, perché ogni volta che cerchiamo di muovere un euro in direzione del sistema agricolo e agroalimentare non passa più nulla.
Poiché recentemente il Parlamento europeo aveva approvato una norma per alcuni aspetti analoga a questa, si è appreso che nell'ambito del Consiglio dei Ministri della sanità dei Paesi europei il Governo italiano non è stato particolarmente attento e non ha confermato la decisione assunta dal Parlamento europeo in materia.
Il Governo italiano dovrà quindi essere estremamente determinato in sede europea, per fare in modo che questa linea passi, che ciò che approviamo oggi, che è estremamente importante, non resti un puro esercizio filosofico, ma possa diventare qualcosa di estremamente concreto per il nostro sistema agroalimentare e soprattutto per i nostri consumatori visto quanto sta accadendo nel nostro continente. Grazie.

PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di parlare, dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali delle modifiche introdotte al Senato.
Prendo atto che relatore e Governo rinunciano a replicare.
Passiamo all'esame delle modifiche apportate dal Senato.
Ricordo che sono stati acquisiti i pareri delle Commissioni competenti in sede consultiva. In particolare, le Commissioni I, V, VIII e XII hanno espresso parere favorevole, mentre la VI Commissione ha espresso un nulla osta all'ulteriore corso del progetto.
Avverto che, deliberando la Commissione su un testo già approvato in prima lettura dalla Camera e successivamente modificato dal Senato, a norma del comma 2 dell'articolo 70 del Regolamento, la Commissione delibererà soltanto sulle parti modificate dal Senato. Non saranno pertanto posti in votazione gli articoli 1, 3, 4, 6 e 7, in quanto non modificati dal Senato.
Non sarà del pari posto in votazione l'articolo 5, in quanto l'unica modifica in esso contenuta riguarda il mero rinvio interno ad altro articolo, che ha cambiato numerazione a seguito della soppressione disposta al Senato degli articoli 2 e 3 del testo già approvato dalla Camera.
Ricordo infine che l'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi ha convenuto di non fissare un termine per la presentazione degli emendamenti.
Passiamo all'esame dell'articolo 2, modificato nel testo approvato dal Senato, al quale non sono stati presentati emendamenti.
Nessuno chiedendo di parlare, lo pongo in votazione.
(È approvato).

Avverto che sono stati presentati alcuni ordini del giorno (vedi allegato).

GIANCARLO GALAN, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. Il Governo accoglie tutti gli ordini del giorno presentati.

PRESIDENTE. Prendo atto che i presentatori non insistono per la votazione dei rispettivi ordini del giorno.
Passiamo alle dichiarazioni di voto sul complesso del provvedimento.

ANITA DI GIUSEPPE. L'Italia dei Valori voterà a favore di questo provvedimento


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proprio perché tutti i Gruppi hanno dimostrato un alto senso di responsabilità, in quanto si tratta di un provvedimento che tutela sia i consumatori che i produttori.
Oggi, comunque, signor Ministro, bisogna agire a livello europeo, perché un provvedimento che riguardi l'etichettatura a livello di Unione europea richiederà del tempo e l'Italia dovrà farsi promotrice perché fra le mozzarelle blu e le uova alla diossina qualche pensiero ai consumatori italiani è anche venuto.
Ribadiamo che, come abbiamo già detto in Assemblea in occasione della discussione di questo provvedimento, l'etichettatura è fondamentale, ma non basta. Dobbiamo sostenere le imprese agricole che versano in grandi difficoltà, con un reddito al minimo, e fare in modo che i prodotti italiani di qualità continuino ad essere prodotti dalle imprese agricole, che quindi la politica del Governo sia tesa a sostenere le imprese agricole, se si vuole che continuino a produrre qualità.

TERESIO DELFINO. La nostra valutazione sul provvedimento è favorevole, ma non possiamo non rilevare come altri colleghi che le misure introdotte in sede di esame alla Camera per l'imprenditoria giovanile e per il sostegno alle imprese cooperative avrebbero dato quel tocco di concretezza e di attenzione reale che noi vogliamo per il mondo agricolo.
Riteniamo comunque che sia un provvedimento di grande impatto mediatico ed emotivo: è una battaglia storica di alcune organizzazioni professionali diventata patrimonio comune e una norma che noi non riteniamo un manifesto, perché diamo credito alla volontà manifestata dal Governo di esprimere in sede europea tutto il vigore necessario a tutelare pienamente l'efficacia di questa norma, che sicuramente aprirà un confronto articolato e differenziato anche per i singoli prodotti, e ad arrivare a una sua ampia e integrale applicazione.
Riteniamo infatti che questo provvedimento a tutela dei produttori sia uno strumento che consentirà di combattere meglio l'agropirateria, le sofisticazioni, e tutto quanto avviene a danno dei prodotti agricoli, della qualità del made in Italy, e che esso garantirà i consumatori con informazioni puntuali. Il nostro voto favorevole è dovuto al fatto che questo processo si inserisce nell'ottica del cammino positivamente intrapreso per altri prodotti agricoli. Ci auguriamo che esso venga esteso a tutti.
Vorremmo infine sottoporre al Governo la questione dei controlli, per cui deve essere auspicata, sostenuta e incrementata la leale collaborazione tra gli operatori, le associazioni rappresentative, le diverse filiere e gli organi di controllo. Consideriamo la questione dei controlli un'altra partita fondamentale per far sì che questo strumento messo in campo con tanta fatica abbia l'efficacia che auspichiamo.
Pur con queste osservazioni, esprimiamo dunque parere favorevole.

NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO. Il responsabile della salute dell'Unione Europea. John Dalli ha detto all'Agenzia TM-News che «Ciò che sta facendo l'Italia adesso, noi lo faremo probabilmente entro un paio d'anni per tutta l'Unione europea».
Abbiamo ribadito in ogni sede, anche in occasione della dichiarazione di voto finale in prima lettura, che l'approvazione di una normativa sulla etichettatura dei prodotti agricoli non potrà avere nessun valore nemmeno per i produttori italiani, perché questa legge, così come affermato dal Presidente della Commissione agricoltura europea, Paolo De Castro, non è opponibile perché la materia è di competenza dell'Unione europea.
Abbiamo però voluto votare favorevolmente e ci siamo battuti per cambiare questa normativa, perché riteniamo così di poter dare un mandato forte al Governo italiano e in particolare al Ministro, per andare in Europa e tentare di approvare al più presto una normativa sulla etichettatura valida in tutti i Paesi europei. Possiamo infatti diventare l'apripista di


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una normativa sull'etichettatura in cui crediamo e su cui abbiamo investito moltissimo.
Il testo che esce oggi da questa Commissione è completamente diverso da quello che vi era entrato. Noi ci siamo battuti fortemente, l'abbiamo detto ai nostri colleghi, abbiamo tentato di portare alcuni emendamenti e la disponibilità della relatrice e del Ministro ha consentito che questi diventassero legge.
Riteniamo che l'etichettatura sia la carta d'identità dei nostri prodotti, per cui abbiamo chiesto con forza fin dall'inizio, nonostante le perplessità precedentemente dimostrate dall'altro Ministro, che le filiere fossero tutte etichettate. Insieme all'etichettatura abbiamo chiesto di garantire la tracciabilità dei prodotti, per capire da dove nascano e che tipo di prodotto dovremo garantire.
Nello stesso tempo abbiamo chiesto con forza che l'indicazione all'interno delle filiere dei prodotti sottoposti a etichettatura ricevesse il parere favorevole del Parlamento, ribadendo anche qui una centralità forte del Parlamento nel decidere quali prodotti etichettare.
In risposta ad un altro aspetto c'è stato un dibattito molto più approfondito, in cui abbiamo espresso un parere forte : è stato approvato il nostro emendamento per specificare in etichetta se i prodotti contenessero OGM. Questo è un modo per garantire le nostre famiglie di consumatori spesso spaventate per questo problema.
Abbiamo voluto dunque portare con forza questi emendamenti. Ringrazio quindi per la disponibilità questa Commissione, perché questi emendamenti sono stati approvati.
Comprendo che non tutto è compreso in questa legge, che abbiamo limitato soltanto alle etichettature. Alcuni provvedimenti sono stati cancellati dal Senato, ma considero necessario un impegno della nostra Commissione e del ministro per riportarli in un altro provvedimento.
Ora, signor Ministro, inizia un percorso che deve compiere lei, la cui posizione è rafforzata dal voto unanime di questa Commissione e del Parlamento. Così come ha fatto De Castro con riferimento all'olio d'oliva, bisogna fare approvare queste etichettature in Europa.
Qualche perplessità non ideologica resta ancora. Per esempio, il testo prevede per i prodotti trasformati che il Paese di origine sia quello della materia prima prevalente, nonché quello in cui è avvenuta la cosiddetta «ultima trasformazione sostanziale». Questi nuovi obblighi potrebbero anziché fornire elementi di chiarimento in ordine all'origine dell'alimento determinare confusione nel consumatore, ma il Parlamento, che sarà chiamato a dare un parere sull'apposito decreto interministeriale, sicuramente avrà la possibilità di chiarire questo aspetto e di legiferare in modo positivo.
Dobbiamo capire che l'agricoltura ha bisogno di altro. Spesso si afferma che servono risorse e provvedimenti per rilanciare l'agricoltura e per superare la crisi che attanaglia tutto il settore.
Il provvedimento cosiddetto «Milleproroghe» non lascia intravedere alcuna possibilità di risorse per l'agricoltura. Le chiedo, signor Ministro, di farsene carico, garantendole la disponibilità di tutta la Commissione a promuovere una grande battaglia perché l'agricoltura sia considerata non come la Cenerentola, ma come la figlia prediletta di questo Parlamento. Grazie.

GIOVANNI DIMA. Nella mia dichiarazione di voto finale intendo esprimere ovviamente un ringraziamento al Gruppo del PdL e all'intera Commissione per aver favorito questa soluzione unitaria, e alla relatrice che ha promosso nel dibattito questo percorso.
In merito al provvedimento, desidero evidenziare velocemente alcuni aspetti: la forte coesione della Commissione nella consapevolezza che l'Italia su questo versante può rappresentare il battistrada in Europa; il forte mandato ricevuto dal Ministro con l'approvazione unanime di questo provvedimento per favorire quel percorso in sede europea; la sfida da quel momento in poi anche sui territori regionali nazionali, perché su quel terreno


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possiamo favorire questa prospettiva per cui l'Italia è all'avanguardia sulla sicurezza alimentare e sulla trasformazione dei prodotti agricoli. Grazie.

SEBASTIANO FOGLIATO. Esprimo il voto favorevole del Gruppo della Lega, che volle fortemente questa legge, tanto che il Ministro Zaia la portò in Parlamento. Contro questo provvedimento furono scatenate numerose polemiche e l'iter si arenò in Parlamento su varie discussioni.
Oggi, accolgo favorevolmente anche il contributo al voto dei colleghi del centrosinistra, che condividono questo provvedimento. Ringrazio gli uffici della Commissione, l'attuale Ministro che si è fatto carico di promuoverlo, ritenendo una priorità per il comparto dell'agricoltura l'etichettatura, l'origine dei nostri prodotti, fondamentale anche per garantire maggior valore alle nostre produzioni agroalimentari.
Il voto non potrà che essere favorevole, come ho già avuto modo di esprimere ed è un momento di festa, di felicità, ma lo accolgo con un certo stupore, tenuto conto del dibattito che ha visto impegnati i colleghi. Credo che nell'ultima fase del provvedimento alcuni siano stati folgorati dalla positività delle norme in esso contenute, motivo per cui ci rallegriamo e lo votiamo con soddisfazione.

FABIO RAINIERI. Desidero chiedervi solo un minuto per ribadire l'importanza di questo provvedimento e ringraziare tutti coloro che hanno deciso di votare a favore anche come capogruppo della Lega della Commissione parlamentare di inchiesta contro le contraffazioni, e credo anche a nome degli altri membri di questa Commissione.
Dopo aver ascoltato il direttore dell'Agenzia delle dogane e il presidente dell'ICE, Umberto Vattani, abbiamo riscontrato come questo atteso provvedimento possa essere di aiuto nelle situazioni che si stanno verificando nel mondo con i nostri prodotti.
A nome mio e dei colleghi che fanno parte di quella Commissione, ringrazio tutti coloro che hanno portato alla concreta definizione di questo provvedimento.

PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di parlare per dichiarazione di voto finale, il disegno di legge sarà subito votato per appello nominale.
Prima di passare alla votazione, mi permetto di ringraziare le organizzazioni che hanno contribuito al dibattito anche al di fuori di questa Commissione, il Ministro Galan che ci ha sempre sostenuto, il Ministro Zaia, tutti i colleghi della Commissione e dell'Assemblea, il relatore. Accanto a tutti i rappresentanti dei gruppi e ai singoli parlamentari consentitemi di ringraziare gli uffici, che sono stati particolarmente solerti e attenti anche nei momenti di maggiore vivacità e di dibattito particolarmente acceso.
Desidero ricordare che le parti del disegno di legge a suo tempo stralciate sono oggi già parte di un provvedimento pendente innanzi a questa Commissione, sul quale possiamo cominciare a lavorare.

Missioni e sostituzioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento il deputato Sardelli è in missione per incarico del suo ufficio.
Comunico altresì che, ai sensi dell'articolo 19, comma 4, del Regolamento, il deputato D'Ippolito Vitale è sostituito dal deputato Holzmann.

Votazione nominale.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indico la votazione nominale finale sul disegno di legge di cui si è testè concluso l'esame.
(Segue la votazione).


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Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione:
Disegno di legge: «Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari» (2260-bis-B):

Presenti e votanti 29
Maggioranza 15
Hanno votato sì 29.
(La Commissione approva).
Hanno votato
sì: Beccalossi, Brandolini, Callegari, Marco Carra, Catanoso, Cenni, Cuomo, Dal Moro, De Camillis, Delfino, Di Caterina, Di Giuseppe, Dima, Fiorio, Fogliato, Gottardo, Holzmann in sostituzione di D'Ippolito Vitale, Nastri, Negro, Nola, Oliverio, Mario Pepe, Rainieri, Paolo Russo, Ruvolo, Servodio, Taddei, Trappolino e Zucchi.

La seduta termina alle 15,10.

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