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Temi dell'attività Parlamentare

Organizzazione del Servizio sanitario nazionale
In tema di organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale va innanzitutto ricordata l'approvazione della legge recante l'istituzione del Ministero della salute. Il Parlamento ha poi convertito in legge il decreto- legge recante disposizioni urgenti per lo sviluppo del Paese. Si tratta di un provvedimento ampio che ha disciplinato oggetti diversi recependo, in alcune parti, i risultati del lavoro legislativo già svolto dalle due Camere su alcuni temi, quali quelli del governo clinico e della responsabilità professionale del personale sanitario medico e non medico. Rilevanti appaiono anche le disposizioni dirette a disciplinare nuovi servizi e funzioni delle farmacie pubbliche e private.
Istituzione del Ministero della salute

La legge 172/2009 istituisce un autonomo Ministero della salute e ne definisce gli aspetti organizzativi e funzionali.

Vengono attribuite al Ministero della salute le funzioni in materia di tutela della salute umana, di coordinamento del sistema sanitario nazionale, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze per tutti i profili di carattere finanziario, di sanità veterinaria, di tutela della salute nei luoghi di lavoro, di igiene e sicurezza degli alimenti.

Al Ministero dell’economia e delle finanze sono attribuite, tra le altre, le funzioni di coordinamento della spesa pubblica e verifica dei suoi andamenti, ivi incluso il settore della spesa sanitaria. Conseguentemente viene istituito il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. 

Nuove funzioni delle farmacie

La legge n. 69/2009 ha disciplinato, tra l’altro, una delega al Governo per l’attuazione di principi e i criteri volti a definire nuovi servizi e funzioni che le farmacie pubbliche e private devono svolgere nell'ambito del SSN. Tali principi attengono alla partecipazione delle farmacie al servizio di assistenza domiciliare integrata, alla collaborazione delle stesse ai programmi di educazione sanitaria nonché allo svolgimento di campagne di prevenzione, all’espletamento delle attività connesse alla prenotazione e alla riscossione delle quote di partecipazione e al ritiro dei referti di visite ed analisi. La delega comprende anche la revisione dei requisiti di ruralità delle farmacie, ai fini della corresponsione dell'indennità annua di residenza; l’erogazione di quest’ultima infatti viene prevista soltanto in presenza di situazioni di effettivo disagio, in relazione all'ubicazione delle farmacie e all'ampiezza del territorio servito.

In attuazione della delega sopracitata è stato emanato il decreto legislativo n. 153/2009, sul contenuto del quale si sono previamente espresse le competenti commissioni parlamentari. Successivamente, due decreti del 16 dicembre 2010 del Ministero della Salute hanno regolamentato, rispettivamente l'effettuazione, presso le farmacie, di prestazioni analitiche di prima istanza rientranti nell'ambito dell'autocontrollo e l'erogazione di specifiche prestazioni professionali. Infine il decreto 8 luglio 2011 ha stabilito che le farmacie, attraverso una postazione dedicata, possono operare anche come canali di accesso al Sistema CUP per prenotare prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale presso le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, provvedere al pagamento dei ticket a carico del cittadino e ritirare i relativi referti.

Le Regioni hanno il compito di regolamentare lo svolgimento delle attività mediante l’emanazione di Linee guida e di provvedimenti che stabiliscano anche i requisiti di qualità.

Disposizioni urgenti per lo sviluppo del paese

Nell'ottobre 2012 è stato definitivamente approvato dai due rami del Parlamento, il D.L. 158/2012 (A.C. 5440) che reca incisivi e rilevanti interventi per garantire un più alto livello di tutela della salute, mediante una riorganizzazione di alcuni fondamentali aspetti del Servizio sanitario Nazionale. Tale riassetto presenta carattere di urgenza a seguito del profondo ridimensionamento dell’offerta assistenziale di tipo ospedaliero e, più in generale, della contrazione delle risorse destinate al SSN, derivante dai provvedimenti legislativi degli ultimi anni e, più recentemente, dalle disposizioni del decreto legge n. 95/2012.

A tal fine sono adottate misure finalizzate ad assicurare e garantire la continuità, la funzionalità e lo svolgimento delle particolari attività connesse ai bisogni di salute, di qualità e appropriatezza delle cure ed economicità nell'impiego delle risorse.

Le norme contenute nel provvedimento dettano nuovi princìpi in tema di cure primarie e assistenza territoriale, di professione e responsabilità dei medici, di dirigenza sanitaria e governo clinico, di garanzia dei livelli essenziali di assistenza per le persone affette da malattie croniche e rare nonché da dipendenza da gioco con vincita di denaro, di norme tecniche per le strutture ospedaliere, per promuovere corretti stili di vita, nonché di interventi in materia di sicurezza alimentare e di emergenze veterinarie, di farmaci e di servizio farmaceutico, di sperimentazione clinica dei medicinali, di razionalizzazione di alcuni enti sanitari e di trasferimento alle regioni delle funzioni di assistenza sanitaria al personale navigante. 

Modifiche al decreto legislativo 502/1992

Nel corso della XVI legislatura la XII Commissione affari sociali, in sede referente, ha avviato, senza concluderlo, l'esame di una proposta di legge (A.C.4269) diretta a novellare il testo vigente degli articoli 8-quater, 8-quinquies e 8-sexies del D.Lgs. 502/1992. Nelle intenzioni del proponente tali modifiche intendono sopperire alle aporie normative lasciate insolute dal D.L. 112/2008, introducendo un meccanismo di responsabilizzazione delle regioni e delle aziende sanitarie locali nell'utilizzo delle risorse pubbliche, attraverso la sostanziale parificazione tra strutture pubbliche e private nel meccanismo dei tetti di spesa.

Sperimentazione clinica e riforma delle professioni sanitarie

 

Nella seduta del 28 settembre 2011 l'Assemblea della Camera ha approvato, in prima lettura, il disegno di legge del Governo, A.C. 4274. L'iter del provvedimento, trasmesso al Senato, a causa della fine della legislatura, non si è potuto concludere presso l'altro ramo del Parlamento. Il disegno di legge è finalizzato ad assicurare una maggiore funzionalità del SSN, adottando misure incisive e significative in diversi settori. Tra le misure proposte, si ricordano: l'introduzione di una riforma del sistema della sperimentazione clinica dei medicinali, il riordino degli albi e degli ordini professionali e la messa a punto di una disciplina unitaria del fascicolo sanitario elettronico.

 

 

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