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Temi dell'attività Parlamentare

Promozione dello sport
Nella XVI legislatura il Parlamento ha intrapreso varie iniziative legislative per il sostegno, anche economico, dello sport e per la realizzazione di impianti sportivi ed ha svolto una indagine conoscitiva sullo sport di base e dilettantistico. Inoltre, nell'ottobre 2012 è stato adottato il Piano nazionale per la promozione dell'attività sportiva, mentre nel maggio 2011 il Consiglio UE ha approvato il primo piano di lavoro UE per lo sport.
Premessa

Il ruolo dell'UE nello sport è quello di sostenere, integrare e coordinare le azioni degli Stati membri e di sviluppare una dimensione europea dello sport (art. 165 TFUE).

In tale quadro, nel maggio 2011 il Consiglio dell'UE ha approvato la risoluzione 2011/C 162/01 su un piano di lavoro dell'UE per lo sport per il 2011-2014. La risoluzione, riconosciuto che lo sport può contribuire alla realizzazione degli obiettivi della strategia Europa 2020 ai fini di una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, include fra i settori prioritari d'intervento i valori sociali dello sport (salute, inclusione sociale, educazione).

In data 8 novembre 2011 la Commissione UE ha approvato il finanziamento di dodici progetti transnazionali volti ad affrontare, da un lato, il problema della violenza e dell'intolleranza nello sport e, dall'altro, il rafforzamento dell'organizzazione dello sport in Europa. Le sovvenzioni (da 125 mila a 200 mila euro a progetto) rientrano nell'ambito di un insieme di "azioni preparatorie" propedeutiche all'avvio di un sottoprogramma UE per lo sport destinato anche alla promozione, al livello di base, dell'attività fisica, all'inclusione sociale attraverso lo sport e alla lotta contro il doping. L'Italia ha partecipato a 5 progetti.

Il piano nazionale per la promozione dell'attività sportiva e il Fondo per lo sviluppo e la capillare diffusione della pratica sportiva

Il 29 ottobre 2012 è stato firmato il decreto ministeriale che approva il Piano nazionale per la promozione dell'attività sportiva, firmato il 26 settembre 2012. Il Piano, frutto dell’esercizio avviato il 7 marzo 2012 con la costituzione del "Tavolo nazionale per la governance nello sport” – TANGOS, istituito con DPCM 28 ottobre 2011 e presieduto dal Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport, raccoglie il contributo dei soggetti cui l'ordinamento attribuisce competenze in materia di sport e si propone quale strumento utile per ottimizzare, sia a livello centrale che territoriale, l'utilizzo delle risorse. Esso fa seguito alle linee guida adottate con DPCM 3.11.2011 ed esplica efficacia per 12 mesi.

Le direttrici di intervento riguardano infanzia (progetti di alfabetizzazione motoria e diffusione di corretti stili di vita), adolescenti e giovani (giochi sportivi studenteschi, promozione dello sport nelle università, sport e legalità nella scuola, sport negli istituti penitenziari per minori), persone con disabilità e categorie deboli (avviamento allo sport), anziani (prevenzione della non autosufficienza). Presentando il Piano il 30 gennaio 2013, il Ministro ha fatto presente che a sostegno delle azioni previste dallo stesso sono stati stanziati circa 36 milioni di euro, di cui 23 saranno destinati alla costruzione e alla riqualificazione di impianti sportivi localizzati in particolare nelle regioni del Mezzogiorno. Dovrebbe trattarsi dei 23 milioni di euro stanziati, per l'anno 2012, dall'art. 64 del D.L. 83/2012, che ha istituito il Fondo per lo sviluppo e la capillare diffusione della pratica sportiva a tutte le età e tra tutti gli strati della popolazione, finalizzato alla realizzazione di nuovi impianti sportivi, o alla ristrutturazione di quelli esistenti.

Nell'ambito del Piano nazionale, inoltre, il 18 ottobre 2012 è stato firmato un protocollo di intesa per la promozione dell'attività fisica fra le persone con disabilità. Il protocollo prevede l'impegno di 400 mila euro, di cui 300 messi a disposizione dal Dipartimento per gli Affari regionali - Ufficio per lo Sport e 100 dal Comitato italiano paralimpico (CIP).

L'attività sportiva nelle scuole

Nell'agosto 2009 il Governo ha emanato le Linee guida per le attività di educazione fisica, motoria e sportiva nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, che sottolineano come lo sport in ambito scolastico ha il compito di sviluppare una nuova cultura sportiva e di contribuire ad aumentare il senso civico degli studenti, migliorare l'aggregazione, l’integrazione e la socializzazione, e ridurre le distanze fra lo sport maschile e lo sport femminile. Da un punto di vista organizzativo, le linee guida suggeriscono l'istituzione dei Centri sportivi scolastici.

Il 2 dicembre 2009 è stato poi presentato un progetto pilota per l'alfabetizzazione motoria nella scuola primaria, nato dalla collaborazione fra Presidenza del Consiglio dei Ministri, MIUR e CONI, con il supporto del CIP, la cui terza annualità si svolge nell'a.s. 2012-2013. 

Sull'argomento, la 7^ Commissione del Senato - che aveva già svolto un’indagine conoscitiva sullo sport di base e dilettantistico - aveva avviato l'esame - non concluso entro la fine della legislatura - dell'A.S. 1728, volto anche ad istituire nuovi Giochi della gioventù. Inoltre, nel documento conclusivo dell'indagine conoscitiva, approvato il 14 giugno 2011, aveva auspicato un protocollo di intesa con ANCI e UPI per l'utilizzo in orari extrascolastici delle strutture sportive degli istituti scolastici.

Alla Camera, invece, la VII Commissione il 6 aprile 2011 ha approvato la risoluzione 8-00116 che, in relazione alla mancata partecipazione degli alunni disabili ad alcune finali nazionali dei giochi sportivi studenteschi, ha impegnato il Governo a intervenire sugli accordi con i partner istituzionali per ovviare ad una situazione discriminatoria. In precedenza, il 24.11.2009, l'Assemblea aveva approvato il testo modificato nel corso della seduta delle mozioni nn. 1-00222, 1-00274 e 1-00286, concernenti iniziative a favore delle associazioni sportive che promuovono le formazioni giovanili e per la tutela dei c.d. "vivai nazionali", pervenendo ad un progressivo contenimento dell'utilizzo degli atleti extracomunitari negli sport di squadra.

Infine, il 5 ottobre 2011 é stato siglato tra i Ministri della difesa, della gioventù e delle pari opportunità ed il Presidente del CONI un Protocollo d’intesa “Sport e legalità”, finalizzato a contrastare criminalità e disagio sociale attraverso la pratica sportiva, in particolare realizzando poli di aggregazione giovanile in infrastrutture sportive militari. Il primo progetto pilota interessa il quartiere napoletano di Scampia.

Impianti sportivi

Le Camere hanno esaminato vari progetti di legge di iniziativa parlamentare in materia di impiantistica sportiva.

In particolare, con L. 65/2012 è stata disposta la destinazione delle risorse finanziarie residue assegnate all'Agenzia per lo svolgimento dei Giochi olimpici «Torino 2006», al netto di quelle necessarie alla chiusura dei contenziosi e al pagamento degli oneri a carico della gestione liquidatoria, all'esecuzione di interventi di manutenzione e riqualificazione degli impianti sportivi indicati nell'all. 1 della L. 285/2000, tra cui, prioritariamente, quelli siti nei territori montani interessati dai Giochi olimpici invernali «Torino 2006».

Inoltre, il 23 febbraio 2011 la VII Commissione della Camera, dopo aver svolto una indagine conoscitiva, aveva approvato un ulteriore nuovo testo dell' A.C. 2800, relativo ai c.d. "grandi impianti", già approvato dal Senato. Allo stesso testo erano poi stati riferiti emendamenti, approvati nella seduta dell'11 aprile 2012. Tornato al Senato, tuttavia, il nuovo testo A.S. 1193-b e abb. non è stato approvato entro la fine della legislatura.

Il provvedimento era finalizzato ad accelerare, attraverso la semplificazione delle procedure amministrative, il processo di realizzazione e ristrutturazione di impianti sportivi con almeno 7.500 posti a sedere allo scoperto o 4.000 al coperto, secondo criteri di sicurezza, fruibilità e redditività, con lo scopo di prevenire fenomeni di violenza e migliorare l’immagine dello sport in Italia, anche in vista della candidatura per manifestazioni di carattere internazionale.

Inoltre, la 7^ Commissione del Senato aveva avviato l'esame dell'A.S. 1813 e abb., relativo agli impianti di minori dimensioni, anch'esso non concluso.

Nel corso della legislatura è stato, tuttavia, ricostituito l’Osservatorio nazionale per l’impiantistica sportiva, previsto dall'art. 2, co. 564, della L. 244/2007 (DPCM 23 giugno 2009 e, a seguire, DPCM 8 novembre 2011).

Eventi sportivi

Con la L. 47/2009, di iniziativa parlamentare, il Parlamento ha inteso favorire la candidatura dell’Italia come Paese ospitante della Coppa del mondo di rugby  del 2015 e 2019, concedendo una garanzia dello Stato. Tuttavia, il Consiglio dell’International Rugby Board ha indicato quali sedi delle due edizioni l’Inghilterra e il Giappone.

Un’ulteriore garanzia dello Stato, per il 2009, è stata concessa dal D.L. 185/2008 per gli impegni assunti dalle Federazioni sportive nazionali per l'organizzazione di grandi eventi sportivi correlati all'Expo Milano 2015.

Inoltre, l'art. 23, co. 21-bis, del D.L. 78/2009, ha stanziato 10 milioni di euro per il 2010 a favore del Fondo per gli eventi sportivi di rilevanza internazionale.

Il Governo ha, poi, autorizzato il Dipartimento della protezione civile a trasferire al Comitato organizzatore mondiali di nuoto “Roma 2009” la somma di 500 mila euro, al fine di consentire il complessivo funzionamento organizzativo dell’evento (Ordinanza Presidente del Consiglio dei ministri n. 3791 del 15 luglio 2009).

Infine, a seguito dell'ordine del giorno 9/2187-A/14, accolto dal Governo alla Camera il 6 aprile 2009, sono stati stati destinati ai XVI giochi del Mediterraneo 12 milioni di euro, provenienti dal Fondo per le esigenze urgenti e indifferibili. I giochi si sono tenuti a Pescara dal 26 giugno al 5 luglio 2009, coinvolgendo 23 nazioni.

Sostegno economico al CONI e al CIP

Le risorse destinate al finanziamento del CONI sono allocate sul cap. 1896 dello stato di previsione del MEF. In base alla L. 229/2012, per il 2013 al CONI sono destinati 403,8 milioni di euro.

Inoltre, il CONI fruisce di una quota delle entrate erariali ed extraerariali derivanti dai giochi pubblici ed assegna contributi agli altri organismi sportivi. Da ultimo, l’art. 30-bis, co. 4, del D.L. 185/2008 ha fissato in € 470 mln la quota riservata all'ente per ciascuno degli esercizi 2009 e 2010 ed ha previsto che, a decorrere dal 2011, l’importo è determinato con decreto del MEF.

Il finanziamento del CIP disposto dall'art. 1, co. 580, della L. 266/2005, è stato incrementato negli anni successivi fino al triennio 2008-2010 (art. 63, co. 9-bis, del D.L. 112/2008).

Sia il CONI che il CIP sono stati inclusi, per il triennio 2010-2012, tra i destinatari delle risorse del Fondo per le esigenze urgenti ed indifferibili istituito dall'art. 7-quinquies del D.L. 5/2009 (art. 1, co. 23-ter  e 23-octiesdecies, lett. b), del D.L. 194/2009). Con risoluzione 8-00117 del 7.4.2011, la V Commissione della Camera ha impegnato il Governo a destinare al CIP 6 milioni di euro nell'ambito delle risorse del Fondo stanziate dalla legge di stabilità 2011.

Identica cifra è stata destinata al CIP, per il 2012, dall'art. 4, co. 5, del D.L. 5/2012 e, per il 2013, dall'art. 1, co. 276, della L. 228/2012 (legge di stabilità 2013).

Ulteriori iniziative legislative non concluse

Il 14 giugno 2011 le Commissioni VII e XI della Camera hanno approvato un nuovo testo delle proposte di legge A.C. 4019-1286-3655-A, che intendeva garantire alle atlete pari opportunità, aiutandole a conciliare sport e maternità, anche attraverso la corresponsione di una indennità giornaliera di maternità. L'esame del testo A.S. 2829 non è stato concluso dal Senato.

Inoltre, la VII Commissione della Camera aveva avviato l'esame dell' A.C. 3019, per l'adeguamento dell'organizzazione del CONI in senso federalista, regionale e provinciale.

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