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Temi dell'attività Parlamentare

Tutela della salute
Tra le misure più significative, in tema di tutela della salute, approvate dal Parlamento nel corso della XVI Legislatura, vanno segnalate le disposizioni riguardanti le cure palliative, per i pazienti affetti da malattie di cui la morte è diretta conseguenza, le norme recanti l'istituzione e la disciplina del registro nazionale e dei registri regionali degli impianti protesici mammari, e la legge diretta a consentire di disporre a titolo gratuito di parti di polmone, pancreas e intestino al fine esclusivo del trapianto tra persone viventi.
Le Commissioni parlamentari di inchiesta

Sul tema della tutela della salute, data la rilevanza che negli anni più recenti ha assunto il capitolo della sicurezza delle cure, va in primo luogo ricordata l’istituzione, presso la Camera dei deputati, della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali, deputata ad indagare sulle cause e sulle responsabilità degli errori sanitari nelle strutture pubbliche e private e sulle cause e responsabilità in tema di disavanzi sanitari regionali . Nel corso della sua attività la Commissione ha approvato alcune relazioni relative allo stato della sanità nella Regione Calabria (Doc. XXII-bis, n. 1), ai punti nascita (Doc. XXII-bis, n. 3), al disavanzo della ASL 1 di Massa Carrara (Doc. XXII-bis, n. 4) e allo stato di sanità nella Regione Liguria (Doc. XXII-bis, n. 5). Un’analoga Commissione di inchiesta per valutare l’efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario nazionale è stata istituita presso il Senato.

Le cure palliative

Particolarmente attuale appare il settore delle cure palliative, vale a dire delle cure multidisciplinari per i pazienti affetti da una malattia che non risponde più a trattamenti specifici, e di cui la morte è diretta conseguenza. Su questo tema il Parlamento ha approvato la legge n. 38/2010 (A.C. 624 ed abb.). Il provvedimento garantisce il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore, nell'ambito dei livelli essenziali di assistenza, definite quali obbiettivi prioritari del Piano sanitario nazionale. Esso prevede una definizione, da parte del Ministero della salute, delle linee guida per il coordinamento degli interventi regionali in tale ambito, individua specifici percorsi formativi per il personale che opera nelle due reti, dispone l’attivazione, presso il Ministero, di un monitoraggio relativo alle caratteristiche e al funzionamento delle reti per le cure palliative e per la terapia del dolore. Viene introdotto l'obbligo di riportare la rilevazione del dolore all'interno della cartella clinica e viene prevista la realizzazione di campagne istituzionali di comunicazione destinate ad informare i cittadini sulle modalutà di accesso alle prestazioni ed ai programmi. E' stata poi trasmessa al Parlamento la Relazione del Ministro della salute concernente lo stato di attuazione della legge relativamente all'anno 2011: la XII Commissione affari sociali della Camera ne ha concluso l'esame il 3 luglio 2012 mediante l'approvazione di una risoluzione (n. 8-00184 approvata il 3 luglio 2012), nella quale si evidenzia la persistenza di alcune criticità e si invita il Governo ad adottare le iniziative necessarie per superarle.

Impianti protesici mammari

Un rilievo importante rivestono anche le disposizioni contenute nella legge n. 86/2012 (A.C. 3703 ed abb.) recanti l'istituzione e la disciplina del registro nazionale e dei registri regionali degli impianti protesici mammari. Negli ultimi anni si è registrato un continuo aumento del numero delle donne che decidono di ricorrere a protesi mammarie, nonostante la ricerca abbia evidenziato che il ricorso a tali impianti può comportare conseguenze sulla salute della donna. Il provvedimento in esame pertanto introduce disposizioni più severe a garanzia dei requisiti di sicurezza delle protesi mammarie e a tutela del diritto all’informazione delle pazienti. 

Essa prevede e disciplina l'istituzione del registro nazionale e dei registri regionali degli impianti protesici mammari effettuati in Italia, nell'ambito della chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica. I registri sono istituiti per finalità di monitoraggio clinico delle persone impiantate ed epidemiologico a scopo di studio e ricerca scientifica e di programmazione, gestione, controllo e valutazione dell'assistenza sanitaria, e raccolgono, tra l'altro, i dati relativi alla tipologia e durata degli impianti e agli effetti collaterali ad essi connessi, nel rispetto della vigente normativa in materia di protezione dei dati personali.

La legge vieta l'impianto di protesi mammaria a soli fini estetici sulle minorenni. L'inosservanza del divieto da parte degli operatori sanitari che provvedono all'esecuzione dell'impianto è punita con il pagamento di sanzione amministrativa pecuniaria nonché con la sanzione della sospensione dalla professione per tre mesi.
Il divieto non si applica nei casi di gravi malformazioni congenite certificate da un medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale o da una struttura sanitaria pubblica.

Trapianto parziale di polmone pancreas e intestino

E' stata recentemente approvata dal Parlamento anche la legge 167/2012 (A.C. 4003 ed abb.) diretta a consentire, in deroga al divieto di cui all’articolo 5 del codice civile, di disporre a titolo gratuito di parti di polmone, pancreas e intestino al fine esclusivo del trapianto tra persone viventi.  Il provvedimento intende recepire le importanti acquisizioni delle tecniche scientifiche e chirurgiche ed è diretto a colmare il divario tra norma e progresso scientifico, poiché consentendo nuovi progressi nel settore dei trapianti rende possibile la cura di importanti patologie, anche pediatriche. A tal fine vengono richiamate, in quanto compatibili, le disposizioni della legge 26 giugno 1967, n. 458 diretta a consentire il trapianto del rene tra persone viventi e del relativo regolamento attuativo, salvaguardando quindi le precauzioni e le garanzie contenute nelle citate disposizioni.

Riconoscimento della sindrome post-polio

Presso la XII Commissione affari sociali della Camera si è svolto, ma non concluso, l'esame, in sede referente, di una proposta di legge (A.C. 3367) volta al riconoscimento della sindrome post polio (PPS) come malattia cronica e invalidante. Infatti, pur essendo stata – grazie al vaccino - la poliomelite nel nostro paese debellata da tempo, vi è un numero elevato di persone, sopravvissute ad essa, che ne hanno subito e ne patiscono tuttora gli esiti. Si tratta di persone affette dagli “effetti tardivi della polio”, colpite da sintomi muscolari ed articolari, che non trovano una giusta risposta sanitaria ed istituzionale essendo stati dismessi da tempo i diversi centri di ricerca, di recupero e riabilitazione. Oltre all'inserimento della patologia nell'elenco delle malattie croniche e invalidanti, il provvedimento prevede l'individuazione delle strutture sanitarie pubbliche deputate alla diagnosi e riabilitazione e dispone un censimento dei soggetti che hanno contratto la poliomelite. La XII Commissione ha concluso la fase dell'esame degli emendamenti riferiti al testo.

Etichettatura farmaci contenenti gliadina

Inoltre è pressoché giunto a conclusione presso la XII Commissione l'esame, in sede referente, di una proposta di legge (A.C. 4894) recante disposizioni concernenti l'etichettatura dei farmaci contenenti gliadina e l'indicazione della presenza di lattosio, a tutela delle persone affette dal morbo celiaco. Vengono posti alcuni obblighi a carico delle aziende produttrici dei medicinali citati e viene rimesso a disposizioni attuative, da emanare con un regolamento ministeriale, la definizione dei simboli convenzionali da apporre sulle confezioni dei medicinali e all'interno del foglietto illustrativo allegato alla confezione. 

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