I tre temi principali che hanno caratterizzato il dibattito e le decisioni dell’Alleanza Atlantica negli ultimi anni riguardano:
I Vertici di Lisbona (novembre 2010) e di Chicago (maggio 2012) hanno definito e confermato la exit strategy dall’Afghanistan: il ritiro delle truppe della missione ISAF sarà completato entro il dicembre 2014, quando sarà concluso il graduale trasferimento in corso delle responsabilità per la sicurezza del paese dalle truppe ISAF alle Forze di sicurezza afghane. Gli alleati continueranno a sostenere l’Afghanistan nella marcia verso la sua autonomia in materia di sicurezza, verso una migliore governance ed uno sviluppo economico e sociale. Al Governo afghano è contestualmente richiesta la conferma della sua determinazione a perseguire i principi del buon governo, della lotta alla corruzione e del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, compresa la parità tra uomini e donne, nonché la trasparenza e la regolarità delle elezioni.
Per quanto riguarda le capacità di difesa, durante i medesimi summit, la NATO ha individuato il cuore del nuovo approccio alle capacità dell'Alleanza, in una prospettiva che abbraccia il decennio in corso, fino al 2020, nella Smart Defence, all’insegna della massima sinergia possibile fra paesi alleati, imposta dalla critica situazione finanziaria internazionale. Il concetto di Smart defence rappresenta una rinnovata visione d’insieme della cooperazione tra gli alleati, alla ricerca di economie di scala necessarie per la realizzazione e il mantenimento di programmi troppo costosi per ogni singolo Stato. In questo ambito il vertice conferma la centralità della sinergia fra Nato e UE.
Nell’ambito delle decisioni approvate dal Vertice si collocano una serie di misure per garantire la reattività e l'efficacia dell'Alleanza nello svolgimento dei compiti previsti dal Concetto strategico, dallaDichiarazione di Lisbona e dalla Dichiarazione sulle capacità di difesa rivolta al 2020. Sono previste:
L'Italia ha sempre sostenuto l'esigenza di aggiornare il concetto di sicurezza di riferimento della NATO: la ridefinizione del ruolo dell'Alleanza, in linea con l'approccio multilaterale dell'Italia, implica a sua volta un ulteriore aggiornamento del nostro modello di difesa ed uno sforzo finanziario nel settore della difesa in controtendenza rispetto alle tendenze degli ultimi anni.
In vista del vertice NATO di Chicago, la Commissione Esteri della Camera ha effettuato, il 23 aprile 2012, una missione a Bruxelles (su cui i membri della delegazione hanno riferito nella seduta del successivo 30 maggio), mentre i Ministri degli esteri e della difesa hanno svolto, il 15 maggio 2012, comunicazioni alle Commissioni riunite esteri e difesa della Camera e del Senato sulle posizioni che il Governo italiano avrebbe rappresentato al vertice di Chicago del 20 e 21 maggio, sui temi dell'Afghanistan, delle capacità strategiche di cui l'Alleanza dovrà dotarsi nel 2020 nel quadro del nuovo concetto strategico, e dei rapporti fra la NATO e i partner esterni.
Nella seduta del 15 maggio 2012 l’Assemblea della Camera dei deputati ha inoltre approvato a larghissima maggioranza alcune mozioni, in merito alle iniziative per il disarmo e la non proliferazione nucleare proprio in vista del vertice di Chicago.
Tra gli eventi di maggior rilievo emerse durante la legislatura si segnala la questione dell’allargamento della base militare americana di Vicenza, sulla quale il Sottosegretario alla difesa, Crosetto, in risposta all’interpellanza urgente Bosi ed altri n. 2-00060 nella seduta del 3 luglio 2008, ha espresso gli orientamenti del Governo. L’interpellanza traeva spunto dal pronunciamento del TAR del Veneto, che aveva ritenuto insufficienti gli atti relativi all'ampliamento della base Dal Molin, e chiedeva di conoscere in quali modi il Governo intendesse procedere per mantenere l’impegno precedentemente assunto con gli USA di consentire all’ampliamento.
Nella sua risposta, il sottosegretario Crosetto ha specificato innanzitutto che, poiché la richiesta americana di ampliamento della base di Vicenza rientra nell’ambito dell’Accordo tecnico aereo Italia-Usa del 1954 (in quanto non prevede una modificazione della natura dell’insediamento), essa risulta coerente con la politica estera e militare del nostro Paese; inoltre, ha ricordato la nomina del professor Paolo Costa quale Commissario straordinario di Governo da parte del precedente Governo Prodi. Il Commissario è l'interlocutore principale delle amministrazioni interessate, delle istituzioni locali e delle comunità territoriali, con le quali tiene aperto un costante confronto sulla realizzazione dell'ampliamento della base, al fine di garantire il rispetto dell'impegno internazionale assunto dal nostro paese e – allo stesso tempo - delle istanze provenienti dalla realtà locale.
Il Sottosegretario sottolineava inoltre che il Governo intende adoperarsi, con il massimo impegno, nella direzione di una soluzione idonea a superare le obiezioni, in punto di diritto, che appaiono a fondamento dell’ordinanza del TAR del Veneto ed ha ribadito che il Governo italiano ritiene comunque necessario mantenere fede ad un impegno assunto con un Paese alleato.
Strettamente collegato a tale tema, quello della sicurezza dei siti militari italiani che ospitano armi nucleari statunitensi. Sulla base di informazioni comparse sul sito web della Federation of American Scientists, due interrogazioni (3-00095 Mogherini Rebesani e 3-00139 Ferrari e Corsini) hanno sollevato dubbi in merito al rispetto degli standard internazionali di sicurezza. A tali interrogazioni il governo in Aula il 23 settembre 2008. Il Sottosegretario alla difesa, Giuseppe Cossiga, ha dichiarato che le denunce riportate nelle due interrogazioni non trovano riscontro ufficiale in alcun documento, nonostante le fonti indicate dal sito web citato siano il Dipartimento della difesa ed il Governo americano. Sia per quanto concerne la base militare di Ghedi, che dal 1951 è sede del 6° stormo dell'Aeronautica militare, sia per la base di Aviano, Cossiga ha rassicurato che, sulla base degli elementi forniti dai competenti organi tecnico-militari, la cooperazione nelle attività del personale statunitense e italiano, nonché le infrastrutture della base e gli equipaggiamenti utilizzati, rispondono pienamente agli standard richiesti dalle direttive NATO e dalle regolamentazioni nazionali vigenti.
Inoltre, il rappresentante del Governo ha richiamato il concetto strategico dell’Alleanza atlantica che definisce come politico l'obiettivo fondamentale delle forze nucleari degli alleati in Europa e il fatto che è concorde l’orientamento dei Paesi NATO di mantenere una capacità nucleare in Europa che, così come è oggi configurata, rappresenta un valido effetto deterrente.
In materia di rapporti con gli Stati Uniti, nel corso della legislatura il Parlamento ha autorizzato la ratifica dei seguenti accordi:
E’ inoltre stato sottoscritto un Memorandum d’intesa tra USA e Italia sul reciproco procurement per la difesa (Washington, 20 ottobre 2008), che non richiede ratifica parlamentare e che è entrato in vigore dal 3 maggio 2009.