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Temi dell'attività Parlamentare

Centri d'istruzione per gli adulti
Il 25 febbraio 2013 è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale il DPR 263/2012, recante norme generali per la ridefinizione dell'assetto organizzativo-didattico dei Centri di istruzione per gli adulti, compresi i corsi serali. Il DPR, adottato in adempimento del Piano programmatico predisposto sulla base dell'art. 64 del decreto-legge 112/2008, era stato oggetto di esame parlamentare nel 2010.
L'iter dello schema di regolamento: in particolare, i pareri parlamentari

Nell’ambito della riorganizzazione della scuola, il 3 marzo 2010 era stato presentato alle Camere lo schema di regolamento relativo alla ridefinizione dell’assetto organizzativo-didattico dei Centri di istruzione per gli adulti (Atto n. 194), di cui si prevedeva l'avvio dall’anno scolastico 2010-2011.

La 7a Commissione del Senato aveva espresso parere favorevole con condizioni il 20 ottobre 2010. In particolare, aveva chiesto che l'età per l'accesso ai Centri fosse abbassata a 15 anni e che fosse possibile conseguire altri diplomi di istruzione liceale, oltre a quello di liceo artistico.

La VII Commissione della Camera aveva approvato un parere favorevole con condizioni e osservazione il 10 novembre 2010.

Tra le condizioni, era stata segnalata la necessità di:

  • assicurare centralità all'acquisizione delle competenze di base connesse all'adempimento dell'obbligo di istruzione;
  • realizzare i percorsi di secondo livello attraverso accordi di rete con le scuole presso le quali funzionano i percorsi di istruzione secondaria di II grado;
  • prevedere misure di accompagnamento che comprendessero l'aggiornamento del personale scolastico;
  • stabilire la cessazione del previgente ordinamento al 31 agosto 2013.

Il DPR è stato approvato definitivamente dal Consiglio dei Ministri nella riunione del 4 ottobre 2012 ed è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 25 febbraio 2013.

Il DPR 263/2012

Nella premessa del DPR si evidenzia che le condizioni contenute nei pareri delle Commissioni parlamentari sono state accolte compatibilmente con i vincoli imposti dalla finanza pubblica.

Tempi della ridefinizione dell’assetto organizzativo-didattico dei Centri di istruzione degli adulti

La ridefinizione dell’assetto organizzativo-didattico dei Centri di istruzione degli adulti, compresi i corsi serali, si attua gradualmente, a partire dall’a.s. 2013/2014 e, comunque, entro l’a.s. 2014/2015: in particolare, le nuove disposizioni si applicano, a partire dall’a.s. 2013/2014, alle classi prime, seconde, terze e quarte dei corsi serali dell’istruzione tecnica, dell’istruzione professionale e dei licei artistici, al fine di rendere conformi gli ordinamenti di tali corsi con quelli dei corsi diurni in vigore per le citate quattro classi nello stesso a.s.

Il passaggio al nuovo ordinamento è definito da linee guida approvate con decreto interministeriale (per la cui emanazione non è indicato un termine) ed è accompagnato da misure di sistema per l’aggiornamento di dirigenti, docenti e personale amministrativo, tecnico ed ausiliario dei Centri. Altre misure di sistema saranno destinate a favorire gli opportuni raccordi fra le diverse tipologie di percorsi (v. infra).

I nuovi percorsi per l’istruzione degli adulti

Per effetto della ridefinizione, i percorsi di istruzione degli adulti sono riorganizzati in:

a) percorsi di primo livello, finalizzati al conseguimento del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione e della certificazione attestante l’acquisizione delle competenze di base connesse all’obbligo di istruzione;

b) percorsi di secondo livello, finalizzati al conseguimento del diploma di istruzione tecnica, professionale e artistica;

c) percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana, finalizzati al conseguimento del titolo di conoscenza della lingua italiana corrispondente almeno al livello A2.

I percorsi di cui alle lett. a) e c) sono realizzati dai Centri per l’istruzione degli adulti, mentre quelli di cui alla lett. b) sono realizzati dalle istituzioni scolastiche presso le quali funzionano i percorsi di istruzione tecnica, professionale e liceale artistica. Le istituzioni scolastiche presso le quali funzionano i percorsi di istruzione liceale possono prevedere la realizzazione di percorsi finalizzati al conseguimento di diplomi ulteriori rispetto a quello di liceo artistico, nei limiti delle risorse finanziarie ed umane disponibili.

I percorsi per il conseguimento del diploma conclusivo del primo ciclo si svolgono in 400 ore, incrementabili fino ad un massimo di altre 200 ore.

Gli altri percorsi hanno un orario complessivo obbligatorio pari al 70% di quello previsto dai corrispondenti ordinamenti.

I percorsi sono organizzati in modo personalizzato, sulla base del patto formativo individuale, che costituisce anche la base della valutazione. L’obiettivo è la valorizzazione di tutte le competenze acquisite dall’adulto nel corso della vita.

Specifiche disposizioni riguardano gli organi collegiali dei Centri e le dotazioni organiche.

Utenza

Ai Centri per l’istruzione degli adulti possono iscriversi:

a) gli adulti, anche stranieri, che non hanno assolto l’obbligo di istruzione o non sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione, nonché – con riferimento ai percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana e ai fini del superamento del test necessario per il rilascio del permesso di soggiorno di lungo periodo – gli adulti stranieri in età lavorativa, anche se in possesso di titoli di studio conseguiti nel paese di origine;

b) coloro che hanno compiuto 16 anni e che non sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione. A seguito di accordi specifici fra regioni e uffici scolastici regionali, possono iscriversi, in presenza di particolari e motivate esigenze, e nei limiti dell’organico assegnato, anche coloro che hanno compiuto 15 anni.

Alle istituzioni scolastiche possono iscriversi:

a) gli adulti, anche stranieri, che sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione;

b) coloro che hanno compiuto 16 anni e che, già in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione, dimostrano di non poter frequentare il corso diurno.

Monitoraggio e rapporto alle Camere

Il sistema sarà costantemente monitorato da parte del MIUR, anche attraverso l’INDIRE, e i risultati di apprendimento saranno periodicamente valutati dall’INVALSI.

Ogni tre anni il Ministro presenterà al Parlamento un rapporto sui risultati del monitoraggio e della valutazione.