Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

Cerca nel sito

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Per visualizzare il contenuto multimediale è necessario installare il Flash Player Adobe e abilitare il javascript

Strumento di esplorazione della sezione Comunicazione Digitando almeno un carattere nel campo si ottengono uno o più risultati con relativo collegamento, il tempo di risposta dipende dal numero dei risultati trovati e dal processore e navigatore in uso.

salta l'esplora

Mostre, concerti, convegni, conferenze

Conferenza “Diritti umani e politica estera”

Si svolgerà a Torino, presso il Centro Congressi Torino Incontra dal 13 al 14 dicembre 2012 la Conferenza "Diritti umani e politica estera" seguita dalla riunione della Commissione affari politici e democrazia dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa organizzata dalla Commissione diritti umani del Senato, dalla Commissione politica del Consiglio d'Europa, insieme alla Camera dei deputati.

A questi primi Stati Generali dell'Europa sui diritti umani prenderanno parte otre 120 parlamentari dei 47 paesi del Consiglio d'Europa, alcuni degli esponenti più significativi dell'azione per i diritti umani nel campo delle istituzioni e della società civile, tra gli altri, il presidente dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa Jean-Claude Mignon, il ministro del Lavoro e delle politiche sociali Elsa Fornero, il presidente della Commissione esteri del Senato Lamberto Dini, la segretaria generale aggiunta del CdE Gabriella Battaini-Dragoni, il rappresentante speciale per i diritti umani dell'unione Europea Stavros Lambrinidis, l'Ombudsman della Federazione russa Vladimir Lukin, il coordinatore delle national institution Unit OHCHR Gianni Magazzeni il direttore del Bureau presso le istituzioni europee di Amnesty International Nicolas J. Beger, il gesuita italiano fondatore della comunità Deir Mar Musa in Siria Padre Paolo Dall'Oglio.

La ridefinizione dei rapporti tra le Nazioni, con il progressivo trasferimento di prerogative e poteri alle istituzioni sovranazionali, impone una riflessione profonda sul rapporto esistente tra diritti umani, politiche estere e impegno per la pace. Occorre riconoscere e discutere la tensione strutturale tra principi e realpolitik, tra valori e interessi. E' necessario che i diritti umani, enunciati nelle Dichiarazioni e nelle Carte, conquistino uno spazio maggiore nella prassi delle relazioni internazionali e, come anche le primavere arabe dimostrano, pure nelle molte contraddizioni, stato di diritto e diritti umani tornino a camminare sulle gambe dei popoli e della dialettica democratica.

La questione dei diritti umani sugli scenari mondiali si presenta costantemente nelle forme delle crisi e dell'emergenze umanitarie costringendo spesso la comunità internazionale ad alternative drammatiche. La Commissione diritti umani del Senato ha svolto nei mesi scorsi un ciclo di audizioni, poi raccolte nella pubblicazione, "Diritti umani e politiche estere, tra principi e realpolitik", a cui hanno partecipato personalità che hanno avuto responsabilità di governo in Italia e in Europa, rappresentanti della diplomazia, studiosi ed esponenti della cultura e della società civile mondiale.

Negli stessi mesi ha affrontato il tema la Commissione affari politici e democrazia dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, e lo scorso ottobre sono state approvate dall'Assemblea una risoluzione e una raccomandazione.

Consulta l'archivio