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Temi dell'attività Parlamentare

Legge finanziaria per il 2010

La legge finanziaria per il 2010 (Legge 23 dicembre 2009, n. 191) reca, rispetto al testo iniziale del provvedimento, numerose modificazioni, che hanno determinato una ricomposizione del quadro contabile delle voci di entrata e di spesa di ammontare significativo, pur mantenendo sostanzialmente invariati gli effetti sui saldi di finanza pubblica rispetto al testo presentato dal Governo.

 

Il testo iniziale del disegno di legge finanziaria, presentato dal Governo al Senato, era circoscritto ai suoi contenuti essenziali. Esso fissava il livello massimo del saldo netto da finanziare e del ricorso al mercato; definiva gli importi da corrispondere a titolo di adeguamento Istat per taluni trattamenti pensionistici; prorogava le vigenti norme in materia di detrazioni fiscali IRPEF per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, disponendo anche la messa a regime dell’IVA agevolata per talune prestazioni di servizi relative ai medesimi interventi; quantificava le risorse destinate ai rinnovi contrattuali del pubblico impiego per il triennio 2010-2012; stabiliva gli importi da iscrivere nelle tabelle allegate al disegno di legge, dettando altresì specifiche procedure per l’utilizzo delle risorse derivanti dalla regolarizzazione dei capitali detenuti all’estero, ossia dal c.d. “scudo fiscale”.

Nel corso dell’esame in prima lettura al Senato sono state introdotte talune modificazioni, che hanno sostanzialmente confermato l’impostazione del provvedimento in termini di impatto sui saldi di finanza pubblica.

Tra le disposizioni introdotte al Senato si ricordano: le deroghe dai vincoli del patto di stabilità interno in favore degli enti locali dei territori dalla regione Abruzzo colpiti dal terremoto dell’aprile 2009; lo stanziamento di risorse per incrementare i trattamenti economici del personale appartenente al comparto sicurezza-difesa, per lo svolgimento di progetti da parte del Consiglio nazionale delle ricerche e dell’ENEA, per il sostegno del made in Italy del settore agricolo, nonché per la proroga al luglio 2010 di alcune agevolazioni contributive per la previdenza agricola; l’istituzione della società “Difesa servizi” spa e la previsione di specifici benefici nei riguardi delle vittime del terrorismo.

Le modifiche introdotte nel corso dell'esame presso la Camera

Nel corso dell’esame in seconda lettura alla Camera sono state introdotte numerose modificazioni, che hanno determinato una ricomposizione del quadro contabile delle voci di entrata e di spesa di ammontare significativo, pur mantenendo sostanzialmente invariati gli effetti sui saldi di finanza pubblica rispetto al testo approvato dal Senato.

Nel complesso, le rimodulazioni delle poste di entrata e di spesa del conto consolidato della PA effettuate nel corso dell’esame in sede referente presso la Commissione bilancio sono state pari, per il 2010, a circa 9,2 miliardi di euro in termini di saldo netto da finanziare del Bilancio dello Stato e a circa 5,6 miliardi di euro in termini di indebitamento netto delle Pubbliche Amministrazioni.

Nel dettaglio, prendendo a riferimento il saldo netto da finanziare, tra gli interventi introdotti recanti maggiori spese o minori entrate per l’esercizio 2010, si segnalano:

  • il rifinanziamento del Fondo sanitario nazionale (584 milioni), del  Fondo per le non autosufficienze (400 milioni) e del Fondo Politiche sociali (150 milioni);
  • l’anticipazione di liquidità - pari a 1.000 milioni di euro – da parte dello Stato alle regioni interessate dai Piani di rientro dai disavanzi sanitari;
  • la proroga della disciplina inerente la detassazione dei contratti di produttività (800 milioni);
  • le misure in materia di agevolazioni contributive per i datori di lavoro che assumono lavoratori beneficiari dell’indennità di disoccupazione che abbiano almeno 50 anni (120 milioni), di contribuzione figurativa per i lavoratori con almeno 35 anni di anzianità che accettino un’offerta di lavoro con un livello retributivo inferiore (40 milioni) e di inserimento o reinserimento di determinate categorie di lavoratori svantaggiati (65 milioni);
  • la riduzione d’imposta ai fini IRPEF per il trattamento economico accessorio del personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico (60 milioni);
  • l’incremento dell’autorizzazione di spesa per il credito d'imposta per i costi sostenuti per attività diricerca industriale e di sviluppo precompetitivo (200 milioni);
  • il rifinanziamento del Fondo per le missioni di pace (750 milioni);
  • l’integrazione dello stanziamento ai fini del rimborso ai comuni delle minori entrate derivanti dall’ICI a seguito dell’esenzione dall’imposta dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale (1.676  milioni);
  • la deroga al blocco del turn over per i corpi di polizia ed il corpo nazionale dei vigili del fuoco (115 milioni);
  • il rifinanziamento del Fondo solidarietà incentivi assicurativi in agricoltura (52 milioni;
  • il differimento dei termini di pagamento dei versamenti fiscali e contributivi sospesi per il periodo 6 aprile-30 novembre 2009 a seguito del sisma in Abruzzo (170 milioni) e la previsione di una agevolazione fiscale sui redditi di locazione di immobili ubicati nella provincia de L’Aquila (1,5 milioni);
  • la costituzione della Banca del Mezzogiorno s.p.a. e la previsione di specifiche agevolazioni fiscali volte a sostenere le iniziative imprenditoriali canalizzando il risparmio privato nelle regioni del Sud d’Italia (9,2 milioni).

Nell’elenco 1 allegato al disegno di legge si prevede, inoltre, che le risorse affluite all’apposito Fondo per esigenze urgenti ed indifferibili (articolo 7-quinquies, comma 1, del decreto-legge n. 5 del 2009) siano destinate, negli importi complessivi pari a 2.214 milioni nel 2010, 213 milioni nel 2011 e 160 milioni nel 2012, alle diverse finalità indicate nel medesimo elenco.

L’elenco prevede, indicando le autorizzazioni di spesa da rifinanziare, le seguenti finalizzazioni:

  • 130 milioni, per il rifinanziamento, nel 2010, di alcune autorizzazioni di spesa volte all’adempimento degli impegni dello Stato italiano derivanti dalla partecipazione a banche e fondi internazionali;
  • 400 milioni, per il rifinanziamento nel 2010 riferito alla proroga della devoluzione della quota del 5 per mille IRPEF;
  • 103 milioni nel 2010 per interventi diretti ad assicurare la gratuità parziale dei libri di testo scolastici;
  • 100 milioni per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, per interventi in agricoltura finalizzati al rifinanziamento del Fondo di solidarietà;
  • 400 milioni, per l’incremento nel 2010 della dotazione finanziaria del fondo per il finanziamento delle università;
  • 130 milioni nel 2010 per il sostegno alle scuole non statali;
  • 400 milioni per il rifinanziamento nel 2010 di alcune autorizzazioni di spesa per il sostegno del settore dell’autotrasporto;
  • 370 milioni per la stabilizzazione occupazionale dei lavoratori impiegati in attività socialmente utili;
  • 181 milioni nel 2010, 123 milioni nel 2011 e 60 milioni nel 2012, per interventi finalizzati a misure di riequilibrio socio-economico, nonché di garanzia della stabilità dell’equilibrio finanziario degli enti locali danneggiati dal sisma dell’Abruzzo dell’aprile 2009, nonché in materia di adempimenti comunitari per gli enti locali e funzionalità del sistema giustizia.
Il reperimento delle risorse

Le risorse per coprire i predetti interventi sono state reperite attraverso:

  • l’utilizzo, per un importo pari a circa 3,9 miliardi di euro, delle disponibilità del citato Fondo esigenze urgenti e indifferibili, in larga parte conseguenti al differimento di parte dell’acconto IRPEF 2009 all’esercizio 2010 disposto dal D.L. 168/2009; l’onere per le minori entrate del 2009 è stato coperto con le maggiori entrate derivanti dal c.d. scudo fiscale.
  • il versamento, da parte dell'INPS, in apposito capitolo dell'entrata del bilancio dello Stato, delle risorse accertate del Fondo per l’erogazione ai lavoratori dipendenti del settore privato dei TFR (3.100 milioni);
  • le economie di spesa ascrivibili ad una revisione dell’ordinamento finanziario delle province autonome di Trento e Bolzano e della regione autonoma Trentino- Alto Adige (1000 milioni);
  • la riapertura dei termini per la rideterminazione dei valori di acquisto dei terreni edificabili e con destinazione agricola e delle partecipazioni ai fini del pagamento delle relative imposte sostitutive (350 milioni);
  • misure in materia alienazione di immobili di proprietà dello Stato (250 milioni);
  • la riduzione di taluni fondi, quali il Fondo sociale per l’occupazione (100 milioni), il Fondo per le aree sottoutilizzate (200 milioni) e del Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale (120 milioni);
  • misure in materia di accertamento delle frodi per invalidità civile (50 milioni), riduzioni di spesa delle autonomie locali (48 milioni) e dei contribuiti delle comunità montane e dei piccoli comuni (10 milioni), nonché misure di riduzione degli accrediti alle Agenzie (9,2 milioni).

Approvato dalla Camera nella seduta del 17 dicembre 2009, il provvedimento è stato poi trasmesso all'altro ramo del Parlamento per la terza lettura, conclusasi con l'approvazione definitiva nella seduta del 22 dicembre 2009. Il disegno di legge, a seguito della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, è ora divenuto la legge 23 dicembre 2009, n.191.