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Temi dell'attività Parlamentare

Programma 2010 della Commissione europea

Il 13 luglio si è concluso alla Camera l'esame del programma di lavoro della Commissione europea per il 2010 e del programma di diciotto mesi dell'UE, presentato dalle Presidenze spagnola, belga e ungherese del Consiglio dell'UE per il periodo gennaio 2010 - giugno 2011.

A partire dal 2000, la Camera dei deputati esamina il programma legislativo e di lavoro della Commissione unitamente agli strumenti di programmazione politica e legislativa del  Consiglio sulla base di una procedura definita dalla Giunta per il regolamento.

Tale procedura prevede:

  • l’esame da parte di tutte le Commissioni permanenti (per i profili ricadenti nell’ambito delle rispettive competenze), che nominano un relatore incaricato di riferire alla Commissione Politiche dell’UE;
  • l’esame generale da parte della Commissione Politiche dell’UE (anche con l’audizione degli europarlamentari italiani), che presenta una relazione all’Assemblea;
  • la discussione in Assemblea con votazione di eventuali strumenti di indirizzo.

La Camera ha inoltre avanzato in numerose sedi interparlamentari la proposta di rendere istituzionale a livello europeo l’esame nei Parlamenti nazionali del programma legislativo della Commissione anche attraverso un esame simultaneo da parte dei parlamenti nazionali.

L'8 luglio 2010, la Commissione Politiche dell'UE, in esito all'esame del programma 2010 presso tutte le Commissioni di merito, ha approvato la relazione il cui esame da parte dell'Assemblea, il 13 luglio, si è concluso con l'approvazione di una risoluzione.  

Il programma di lavoro per il 2010 (COM(2010)135) è il primo strumento di programmazione politica e legislativa presentato dalla nuova Commissione dopo il suo insediamento nel febbraio 2010. Secondo quanto indicato nell’introduzione, il documento terrebbe conto degli orientamenti politici presentati alle Istituzioni dell’UE (nonché ai parlamenti nazionali) dal Presidente Barroso nel settembre 2009, all’atto della sua candidatura per la rielezione alla Presidenza della Commissione e del dibattito che ne è conseguito.

Il documento, pur indicando alcuni obiettivi a lungo termine, riconducibili soprattutto alla strategia UE 2020 per la crescita e l’occupazione, non reca tuttavia orientamenti e priorità riferiti all’intero mandato quinquennale della Commissione europea; si limita invece ad enunciare 34 iniziative strategiche per il 2010, (elencate nell’allegato I) e, in modo non esaustivo, le eventuali iniziative strategiche e prioritarie per il 2010 e per gli anni successivi (281 in tutto, di cui 130 iniziative legislative). Questa scelta, secondo la Commissione, pur assicurando la “prevedibilità strategica” della propria azione per il Parlamento europeo, il Consiglio e le parti interessate, garantirebbe la flessibilità necessaria per adeguarsi alle mutate circostanze.

Il programma indica quattro temi prioritari per l’azione della Commissione nel 2010, alla cui attuazione sono rivolte le iniziative strategiche:

  • affrontare la crisi e sostenere l'economia sociale di mercato europea: sono preannunciate, per un verso, misure (in parte già presentate) per rafforzare il coordinamento delle politiche economiche, ripristinare la sostenibilità delle finanze pubbliche e migliorare la governance nell'area dell'euro. Per altro verso, sono prospettati interventi per garantire la stabilità e la responsabilità dei mercati finanziari, attuare le sette iniziative “faro” contemplate dalla strategia “Europa 2020” e per il rilancio del mercato unico;
  • definire un'agenda dei cittadini che metta la persona al centro delle priorità: il programma preannuncia anzitutto interventi per la lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo e in materia di immigrazione illegale. Sono quindi indicate iniziative in materia di diffusione delle nuove tecnologie, le conseguenze del cambiamento climatico e la pressione dell'invecchiamento della popolazione (incluso il futuro delle pensioni);
  • definire un programma di azione esterna ambizioso e coerente, che abbia portata mondiale: la Commissione proporrà di consolidare la rappresentanza europea nelle istituzioni finanziarie internazionali e presenterà una strategia commerciale per “Europa 2020” finalizzata all'apertura degli scambi per i settori del futuro come prodotti e servizi ad alta tecnologia, tecnologie e servizi ambientali e standardizzazione internazionale;
  • modernizzare gli strumenti e i metodi di lavoro dell'UE:  la  Commissione  si impegna a predisporre una valutazione d'impatto per tutte le proprie iniziative aventi un'incidenza considerevole, comprese (elemento di assoluta novità) le proposte di atti delegati e di esecuzione. Sarà rafforzata l'analisi dell'impatto occupazionale e sociale, di particolare importanza nella situazione economica attuale. Ulteriore elemento di forte novità è costituito dall’intenzione della Commissione di svolgere anche una  valutazione sistematica ex-post della legislazione vigente, che diventerebbe obbligatoria per la revisione di atti legislativi importanti da includere nei futuri programmi di lavoro della Commissione. Nell’ambito di questo obiettivo il programma contempla 46 iniziative di semplificazione, riportate nell’allegato III e preannuncia il ritiro di 58 proposte, indicate nell’allegato IV.

Il programma per il 2010 riserva, infine, una specifica attenzione alla riforma del bilancio dell'UE, in quanto strumento decisivo per promuovere gli obiettivi strategici dell'Unione: la Commissione presenterà nel corso dell’anno un riesame del bilancio onde riflettere su come modificare l'equilibrio, le priorità e le procedure di bilancio, impostando la definizione del quadro finanziario pluriennale post 2013.