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Temi dell'attività Parlamentare

Mali - Attività parlamentare

Il rapimento di Rossella Urru

La crisi nel Mali è stata portata all’attenzione del Parlamento con la vicenda della cooperante italiana Rossella Urru, rapita insieme a due colleghi spagnoli nel campo saharawi di Rabuni, nel sud-ovest dell'Algeria, il 22 ottobre 2011. Solo successivamente, tuttavia, è stato reso noto che i sequestratori erano militanti dell’allora neonato gruppo islamico Mujao. Il 9 novembre 2011, infatti, la Commissione esteri della Camera ha posto all’ordine del giorno l’interrogazione dell’on. Motta n. 5-05636, vertente su tale argomento, alla quale ha fornito risposta il sottosegretario agli esteri, Stefania Craxi. Ancora in assenza di sviluppi, il sottosegretario Craxi aveva in quell’occasione rassicurato circa la pronta attivazione del Ministero degli esteri nei confronti dei governi di Spagna e Algeria e verso tutte le ambasciate dell’area saheliana. L’on. Craxi aveva riferito anche che nei giorni precedenti, l’on. Boniver, Inviato Speciale del Ministero degli esteri per le crisi, le emergenze umanitarie e le situazioni di vulnerabilità, si era recata in missione proprio in Mali (e in Burkina Faso), dove aveva ricevuto il Primo Ministro, signora Cissè Mariani Kaidama Sidibè, ampie rassicurazioni circa la volontà di massima collaborazione con il governo italiano.

La crisi maliana nell'analisi di Demba Traoré

Nell’ambito dell’Indagine conoscitiva su diritti umani e democrazia svolta dal Comitato permanente sui diritti umani all’interno della Commissione esteri della Camera, il 24 luglio 2012 è stato sentito l’on. Demba Traoré, Segretario generale del Partito radicale nonviolento, transnazionale e transpartito. L’on. Traoré ha riferito sulla difficile situazione in Mali, reso fragile dal colpo di stato del marzo precedente, sul quadro composito dei gruppi ribelli che occupano la cui metà settentrionale del paese, e sugli ostaggi europei detenuti in varie aree del Sahara.

La posizione del Governo italiano

Un aggiornamento sullo sviluppo della situazione in Mali è stato fornito dai Ministri degli esteri e della difesa, Terzi e Di Paola, intervenuti presso le Commissioni Riunite Esteri e Difesa della Camera e del Senato il 16 gennaio 2013 per riferire sullo stato delle missioni in corso e degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione.

Da ultimo, il 22 gennaio 2013, le stesse commissioni riunite Esteri e Difesa della Camera e del Senato hanno dedicato un’apposita seduta ai recenti sviluppi della situazione in Mali, nella quale sono intervenuti nuovamente i due ministri competenti: il ministro degli affari esteri, Terzi, e il ministro della difesa, Di Paola. Il ministro Terzi ha inquadrato la crisi maliana in un contesto regionale caratterizzato da una forte presenza di gruppi terroristi e criminali, che dal Sahel minacciano di espandersi in tutto il Nord Africa, con il rischio di influenzare molto negativamente i processi di transizione dei paesi interessati delle cosiddette “primavere arabe”.

Il finanziamento della missione UE in Mali

Il Decreto Legge 28 dicembre 2012, n. 227, Proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione, autorizza, all’art. 1, comma 17, a decorrere dal 1° gennaio 2013 e fino al 30 settembre 2013, la spesa di euro 1.900.524 per la partecipazione di personale militare alla missione dell'Unione europea denominata EUCAP Sahel Niger e alle iniziative dell'Unione europea per il Mali.

Il Ministro della difesa Giampaolo di Paola, nell’audizione del 22 gennaio 2013, ha affermato che l'Italia contribuirà alla missione europea con circa 15 unità estendibili fino a 24, come previsto dal D.L. n. 227 del 2012.