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Temi dell'attività Parlamentare

La logistica

Le linee guida del piano nazionale della logistica

Le linee guida del piano nazionale della logistica presentate dal Governo nel gennaio 2011 individuavano i seguenti obiettivi: 1) riorganizzare la portualità e l’interportualità; 2) riequilibrare il sistema modale sulle grandi direttrici di traffico 3) alleggerire la mobilità nelle aree urbane 4) mettere in sicurezza il sistema 5) sburocratizzare il settore attraverso una forte semplificazione normativa (rientra in questo ambito il tema dello sportello unico doganale) 5) ridurre la fiscalità sul costo del lavoro e porre attenzione alla fiscalità internazionale.

Le linee guida individuano anche le seguenti piattaforme logistiche: 1) la piattaforma logistica del Nord Ovest 2) la piattaforma logistica del Nord Est 3) la piattaforma logistica tirrenico adriatica nord 4) la piattaforma logistica tirrenico adriatica centrale 5) la piattaforma logistica tirrenico sud; la piattaforma logistica adriatica sud 6) la piattaforma logistica Mediterraneo sud.

L'Allegato infrastrutture alla nota di aggiornamento al DEF 2012

L’Allegato infrastrutture prospetta poi i seguenti ambiti di intervento:

- favorire la diffusione di servizi infrastrutturali e applicazioni delle tecnologie dell’informazione interoperabili per ottimizzare l’operatività aziendale (consolidando ad esempio le piattaforme telematiche avviate come la piattaforma logistica nazionale affidata a UIRNet Spa; l’Albo autotrasporto, il Sistri);

- favorire l’outsourcing e l’aggregazione di servizi (mediante sperimentazione e diffusione di contratti di rete);

- favorire la crescita dell’imprenditorialità logistica (mediante ad esempio aggregazioni di imprese di trasporto);

- favorire la multimodalità e consolidare scelte di trasporto intermodali allo scopo di fidelizzare la domanda verso modalità (mare e ferrovia) che richiedono concentrazione di volumi (ad esempio attraverso la stabilizzazione di misure di incentivazione come l’ecobonus per il trasporto marittimo e l’introduzione del ferro bonus per il trasporto ferroviario);

- sostenere la concorrenzialità delle imprese, ad esempio attraverso la riduzione del costo del lavoro per le aziende di autotrasporto e la riduzione degli oneri sociali del cluster portuale.

La piattaforma logistica nazionale

Nel corso della Legislatura alcune disposizioni hanno inteso accelerare la realizzazione della piattaforma logistica nazionale.

 L’articolo 61-bis del decreto-legge n. 1/2012 ha ripristinato la spesa di un milione di euro l’anno per il triennio 2012-2014, per il miglioramento delle condizioni operative dell'autotrasporto e l'inserimento dei porti nella sperimentazione della Piattaforma logistica nazionale nell'ambito del progetto di UIRNet S.p.A., soggetto attuatore unico della Piattaforma logistica nazionale.

 La piattaforma logistica nazionale, come già si è accennato, costituisce uno degli elementi fondamentali del Piano Nazionale della Logistica 2011-2020, elaborato dalla Consulta generale per l’autotrasporto. In questo quadro, la piattaforma logistica nazionale è definita come un’infrastruttura di comunicazione digitale per lo scambio di informazioni logistiche (nell’ambito della quale cioè gli operatori della logistica potranno scambiare informazioni per concordare, verificare, programmare lo scambio della merce).

La società UIRNet è stata costituita in data 9 settembre 2005 per la progettazione, la realizzazione e l'esercizio di un sistema che permetta la interconnessione dei nodi di interscambio modale (interporti) e per le attività nell'ambito della sicurezza.

Si ricorda che tra i soci di UIRNet S.p.A. vi sono le società italiane degli interporti, alcune società operanti nei settori trasporti e telecomunicazioni quali Telespazio S.p.A., Autostrade per l'Italia S.p.A, Telecom Italia S.p.A. Selex Elsag S.p.A, Fondazione Slala, nonché associazioni di categoria e sindacali del settore

 Da ultimo, l’articolo 1, comma 221 della legge di stabilità 2013 (legge n. 228/2012) ha affida alla società Uirnet Spa, in quanto soggetto attuatore dell’articolo 61-bis del decreto-legge n. 1/2012 (c.d. “DL liberalizzazioni”), il completamento della piattaforma logistica nazionale, anche nell’ambito dell’Agenda digitale italiana. La piattaforma logistica nazionale è qualificata come “sistema di rete infrastrutturale aperto” a cui si collegano le piattaforme ITS (Intelligent Transport System) locali, di proprietà o in uso ai nodi logistici, porti, centri merci e piastre logistiche. La disposizione consente inoltre alle autorità portuali di acquisire una partecipazione diretta nella società, fermo restando che la maggioranza del capitale sociale dovrà essere detenuta da interporti ed autorità portuali. Si prevede infine l’inserimento della piattaforma logistica nazionale nel programma delle infrastrutture strategiche di cui alla legge n. 443/2001.