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Il referendum per l'indipendenza del Sudan meridionale

Tra il 9 e il 15 gennaio 2011 si è tenuto in Sudan il referendum che ha deciso l’indipendenza del Sudan del Sud secondo la volontà della stragrande maggioranza degli elettori, recatisi in massa alle urne, come dimostrano le tabelle a seguire.

 

SI’

3.792.518

98,83%

NO

44.888

1,17%

 

Elettori Registrati:

3.947.676

 

Votanti:

3.851.994

97,58%

Schede valide:

3.837.406

99,62%

Schede nulle o bianche:

14.588

0,38%

I dati definitivi del referendum sulla secessione del Sudan meridionale dal resto del Paese africano confermano il trionfo dei sì all'indipendenza, con il 98,83% dei voti espressi. Il processo di registrazione degli elettori si è svolto non solo nel Sud del Sudan, ma anche nel Nord dove risiedevano centinaia di migliaia di profughi, e in altri paesi in cui è presente la diaspora sud sudanese: Australia, Canada, Stati Uniti, Regno Uniti, Egitto, Etiopia, Uganda e Kenya.

Lo svolgimento di un referendum per l’indipendenza del Sud, faceva parte del pacchetto di accordi (Comprehensive Peace Agreement) siglato il 9 gennaio 2005 tra il governo del Sudan e l’SPLM (Sudan People’s Liberation Movement) al termine di un conflitto tra il nord e il sud del paese durato più di venti anni. L’Onu calcola che nel conflitto siano morte 2 milioni di persone, mentre 4 milioni sono state strappate dalle loro terre. 600 mila persone, inoltre, hanno trovato rifugio oltre confine, in paesi altrettanto poveri e instabili.

Il CPA si compone di sei accordi, firmati negli anni precedenti. Fra questi, il Protocollo di Machakos (Kenya, 2002) con cui le parti delineavano il quadro normativo con il quale si sarebbero stabiliti i principi di governo, il processo della transizione e le strutture di governo, così come il diritto all’autodeterminazione per le regioni meridionali del paese.

Il CPA prevedeva anche un referendum della regione di Abyei, da tenere in parallelo con quello del 9 gennaio. Nello specifico il referendum chiede se la regione sudanese deve mantenere lo status amministrativo speciale come parte del Nord, o se dovesse entrare a far parte del Sud. La mancanza di accordo fra le popolazioni che hanno diritto a votare ha fatto sì che la data del referendum sia slittata a data da destinarsi.