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La disciplina della riserva militare in Germania

Non esiste una definizione giuridica del termine “riservista”. In linea di principio, qualsiasi adulto tedesco maggiorenne di sesso maschile, se non esentato dal servizio militare, fino al quarantacinquesimo anno di età (60 anni per ufficiali e sottufficiali), fa parte della Riserva. Le donne, che in Germania prestano servizio militare dal 2000 solo su base volontaria, fanno parte della Riserva a condizione che siano state in precedenza militari. La riforma delle forze armate, varata nel 2003, ha toccato anche la Riserva, che ora in concreto è quasi esclusivamente su base volontaria, mirando ad accrescere la preparazione e la fungibilità dei militari riservisti, oltre che a diminuirne il numero.

Secondo dati resi noti nel 2007, le Forze armate tedesche sono composte da circa 246.000 militari in servizio attivo, mentre la Riserva è composta da circa 162.000 ex-militari.

Gli scopi della Riserva militare sono sostanzialmente tre:

  1. offrire un sostegno ai militari attivi nel caso di attacco convenzionale;
  2. offrire una discreta platea di potenziali volontari per sopperire alle necessità derivanti da emergenze domestiche e internazionali, compresi i disastri naturali;
  3. sostituire e integrare le forze militari impegnate in missioni all’estero.

I riservisti possono essere richiamati per cicli di formazione e aggiornamento fino a 15 giorni all’anno. La formazione avviene più frequentemente per gli ex-militari caratterizzati da alte competenze specifiche, mentre quelli scarsamente qualificati vengono richiamati più di rado. Normalmente gli ufficiali sono sottoposti ad un periodo di richiami formativi periodici di 10 anni, i sottoufficiali 7 anni, il resto del personale 4 anni, anche se per specifiche qualifiche il periodo può essere più lungo. Nel budget del Ministero della Difesa sono previsti dei fondi specifici per la formazione, calcolati in giorni/formazione individuali. Ad esempio nel 2004 sono stati previsti circa 800.000 giorni/formazione.

La Konzeption für Reservistinnen und Reservisten, adottata dal Ministero della Difesa a settembre 2003, distingue tre tipi di Riserva (§ 1004): la riserva di rinforzo (Verstärkungsreserve), composta dagli ex-militari soprattutto volontari adatti ad assegnazioni generiche, la riserva personale (Personalreserve), composta da specialisti, tutti volontari, che coprono posti temporaneamente vacanti e altre assegnazioni brevi, e la riserva generale (Allgemeinereserve) che include tutti i riservisti non assegnati. Un’ulteriore categoria di riservisti è quella dei riservisti operativi (Einsatzreservisten), che hanno prestato almeno 72 giorni di servizio militare nel corso degli ultimi 3 anni e che sono stati preparati in modo da poter essere immediatamente impiegati per rinforzare i militari in attività, sia per l’impegno in patria che per le missioni all’estero. I riservisti sono assegnati ad una determinata categoria non appena concludono il periodo di servizio attivo, utilizzando in linea di principio gli stessi criteri selettivi utilizzati per le forze attive.

Il Ministero della Difesa si impegna, da un lato, a favorire l’integrazione dei militari attivi con i riservisti, dall’altro a promuovere l’integrazione dei riservisti nella società civile, nella quale molte loro qualifiche sono meglio valorizzate.

Ciascun riservista viene rimborsato in base al proprio grado per i giorni di servizio prestati. I riservisti inquadrati nella riserva di rinforzo e nella riserva di personale possono avere un rimborso supplementare se sono stati impegnati per almeno 24 giorni nell’anno solare. Nel caso l’impegno abbia superato i 72 giorni nel triennio, verranno accordati 24 giorni di bonus. Gli ex-militari che decidono di rimanere attivi come riservisti, ricevono una pensione pari al 100% del loro ultimo stipendio (contro la normale pensione del 75%). Per i riservisti impegnati nelle missioni umanitarie o di pace è previsto un rimborso analogo a quello dei militari attivi.

 Il dibattito sulla riforma del servizio militare

Più in generale, sulla materia del servizio militare, merita ricordare che, da ultimo, la Legge di modifica delle disposizioni relative al servizio militare e civile ( Gesetz zur Änderung wehr- und zivildienstrechtlicher Vorschriften 2010 (Wehrrechtsänderungsgesetz 2010 – WehrRÄndG 2010 ), del 31 luglio 2010, ha ridotto da 9 a 6 i mesi del servizio militare obbligatorio ( Grundwehrdienst ) e il servizio civile. Le nuove disposizioni sono entrate in vigore il 1° dicembre 2010. La fine del servizio di leva obbligatorio è stata proposta dal ministro federale della difesa Karl-Theodor zu Guttenberg ed attualmente è al centro del dibattito politico in materia di difesa; fino ad oggi, sul punto non sono state presentate proposte di legge di modifica.  

Su questo argomento si veda, altresì, l'approfondimento: La revisione dello strumento militare in Gran Bretagna, Francia e Germania, pubblicato nell'ambito del tema: "La revisione dello strumento militare: la legge n. 244 del 2012".