- La disciplina del procedimento amministrativo
- La riduzione degli oneri amministrativi
- Semplificazioni per i cittadini
Il 12 febbraio 2010 il Governo presentava alla Camera dei deputati un disegno di legge in materia di semplificazione dei rapporti della Pubblica Amministrazione con cittadini e imprese (A.C. 3209). In seguito, la Presidenza della Camera ha comunicato all'Assemblea nella seduta del 2 marzo 2010, lo stralcio di alcune parti dell’originario disegno di legge governativo, che recavano disposizioni estranee all'oggetto, riguardanti l'Istituto diplomatico, l'ordinamento della carriera diplomatica e disposizioni relative agli uffici all'estero del Ministero degli affari esteri (parti che sono poi confluite nell’A.C. 3209-ter).
Alla Camera dei deputati il ddl 3209-bis, dopo l’esame della Commissione Affari costituzionali in sede referente, è stato approvato dall’Assemblea il 9 giugno 2010 con numerose modifiche rispetto al testo originario.
In Senato, il disegno di legge (A.S. 2243) è stato assegnato alla Commissione 1° Affari costituzionali in sede referente. Nella seduta del 7 giugno 2011, il Governo ha presentato in Commissione due proposte di stralcio: la prima, concernente gli artt. da 1 a 40 e l’art. 44 (a seguito dello stralcio A.S. 2243-bis), è stata motivata con la circostanza che molte disposizioni sono state inserite nel decreto-legge sullo sviluppo in quel momento all’esame del Senato (D.L. 13 maggio 2011 n. 70); la seconda, riguardante gli artt. 41 e 42 (che sono confluiti, a seguito dello stralcio, nell’A.S. 2243-ter), è stata giustificata con la volontà di ricondurre ad un disegno di legge specifico la delega per l’emanazione della Carta dei doveri delle amministrazioni pubbliche.
Dei numerosi progetti di legge, derivanti dagli stralci di Camera e Senato, solo uno ha concluso il proprio iter parlamentare ed è divenuto legge (A.S. 2243). Degli altri, che non sono giunti all’approvazione, ci si limita a riferire il contenuto.
Il Senato, in data 28 giugno 2011, ha approvato il disegno di legge A.S. 2243, ridotto, dopo gli stralci, ad un articolo unico contenente unicamente la delega al Governo per la predisposizione di una codificazione in materia di pubblica amministrazione. Il testo, approvato dalla Camera, è divenuto la L. 174/2011.
In particolare, si prevede di raccogliere con uno o più decreti legislativi in appositi codici o testi unici la normativa vigente nelle materie disciplinate da alcuni provvedimenti nominati, quali:
Il comma 2 stabilisce i principi e i criteri direttivi che l’Esecutivo è tenuto a rispettare nell’esercizio della delega. Essi riguardano:
La delega, che doveva essere esercitata entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, è scaduta il 17 dicembre 2012.
Il 25 ottobre 2011 il Senato ha approvato la delega al Governo per la predisposizione della «Carta dei doveri delle amministrazioni pubbliche» (A.S. 2243-ter). Il testo è stato trasmesso alla Camera (A.C. 3209-bis-B/ter), dove l’iter si è interrotto.
Il testo approvato, all’articolo 1, delega il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi recanti la "Carta dei doveri delle amministrazioni pubbliche", tesi a definire i doveri generali delle amministrazioni pubbliche e dei loro dipendenti nei confronti dei cittadini. La delega deve essere esercitata entro dodici mesi, senza oneri a carico della finanza pubblica, in conformità ai principi e criteri direttivi dettati dall’articolo 2 del provvedimento.
Ai sensi del comma 2, i decreti legislativi devono individuare:
Il comma 3 prevede che entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore dei decreti legislativi, possono essere emanate, con uno o più decreti legislativi, disposizioni integrative o correttive.
Il comma 4 specifica che gli schemi sono essere adottati previa intesa in Conferenza Stato-Regioni e sentito il Garante per la protezione dei dati personali, in ordine ai profili di sua competenza, nonché devono essere corredati della relazione tecnica e ricevere il parere sia delle commissioni parlamentari competenti per materia sia di quelle competenti per le conseguenze di carattere finanziario.
L’articolo 2 del provvedimento individua i princìpi e criteri direttivi per l’esercizio della delega:
Infine, le amministrazioni pubbliche adottano direttive che contemplano il "dovere di cortesia e di disponibilità", sulla base delle linee guida emanate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica.