II Commissione - Giovedì 20 novembre 2008


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ALLEGATO 1

5-00505 Paolini: sulla rimessione in libertà di un imputato per reato di violenza sessuale di gruppo.

TESTO DELLA RISPOSTA

In risposta all'interrogazione dell'onorevole Paolini si fa presente che, considerata la gravità dei fatti dedotti nell'atto di sindacato ispettivo, sono stati richiesti elementi informativi al competente Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria.
Dalle informazioni acquisite è emerso che Costantin Pelin è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria il 2 settembre 2007 in relazione al delitto di violenza carnale di gruppo; il successivo 6 settembre, a seguito della convalida del fermo, il G.I.P. del Tribunale di Arezzo ha applicato nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere. Il 29 febbraio 2008, ultimate le indagini preliminari, è stato emesso l'avviso di conclusione delle stesse e, esaurite le operazioni di notifica, in data 9 maggio 2008 - quattro mesi prima della scadenza del termine per la custodia cautelare - è stata depositata la richiesta di rinvio a giudizio.
L'udienza preliminare per la discussione della richiesta di rinvio a giudizio dell'indagato, tuttavia, è stata fissata solo per il 6 novembre 2008. Il G.I.P. del Tribunale di Arezzo, dunque, alla data del 2 settembre 2008, si è visto costretto a disporre la scarcerazione del Pelin, per l'intervenuta decorrenza del termine di fase, come sopra ricordato.
Le informazioni acquisite presso il Tribunale di Arezzo hanno messo in luce, al riguardo, che l'episodio menzionato sarebbe riconducibile alla grave situazione di organico in cui versa l'ufficio giudiziario.
È stato segnalato, infatti, che la carenza di organico relativa al personale di cancelleria, tenuto conto dell'assenza del dirigente, di tutti i cancellieri con qualifica C3 e di cinque su sei cancellieri C2, avrebbe determinato l'impossibilità di fissare più di due udienze preliminari alla settimana e che il numero dei magistrati addetti all'ufficio G.I.P. è inferiore a quello previsto tabellarmente, essendone presenti due su tre. Tutto ciò, secondo le precisazioni fornite dall'ufficio, comporta che tra il deposito di una richiesta di rinvio a giudizio da parte del pubblico ministero e l'udienza preliminare per la discussione della stessa passino, in media, circa sei mesi, come avvenuto nel caso di specie. Né - è stato evidenziato - è stato possibile agire diversamente in considerazione della delicatezza del procedimento da trattare, atteso che le sei udienze preliminari già fissate in date antecedenti al 2 settembre 2008 (ove l'eventuale inserimento del procedimento a carico del Pelin avrebbe potuto scongiurare la sua scarcerazione) erano già gravate dalla presenza di procedimenti di eguale delicatezza, con altri numerosi imputati in stato di custodia cautelare. Ne costituisce la riprova il fatto che anche il procedimento relativo all'omicidio di Gabriele Sandri - seguito, come è noto, con particolare attenzione dalla stampa e dall'opinione pubblica è stato trattato con i medesimi tempi.
Il Presidente del Tribunale facente funzioni ha, peraltro, tempestivamente e reiteratamente informato il Consiglio Superiore della Magistratura della situazione relativa alle carenze riscontrabili presso il Tribunale di Arezzo, acuitasi proprio nel corso del 2008. In tale anno, infatti, si è verificata anche la vacanza del posto di


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Presidente del Tribunale e la pratica relativa al conferimento di detto ufficio direttivo è attualmente all'esame della competente Commissione del C.S.M. chiamata a designare i candidati proposti e a darne comunicazione al Ministro della giustizia per il previsto concerto.
Inoltre, nello stesso arco di tempo vi è stato il sopravvenire di una serie di procedimenti di rilievo e delicatezza non usuali per detto ufficio giudiziario tanto che l'organo di autogoverno, con provvedimento del 6 novembre 2008, ha deciso di limitare la proroga dell'applicazione extradistrettuale presso la Corte di Appello di Catanzaro - disposta in data 7 maggio 2008 - della dottoressa Anna Maria Saullo, giudice in servizio, appunto, presso il Tribunale di Arezzo.
Tali risultanze - acquisite, come già detto, presso il Tribunale di Arezzo e sin qui evidenziate - sono tuttavia meritevoli di ulteriore approfondimento da parte delle competenti articolazioni ministeriali.
In tale ottica il Ministro della giustizia, in data odierna, ha disposto, per il tramite dell'Ispettorato Generale, accertamenti preliminari diretti a verificare la sussistenza di possibili condotte disciplinarmente rilevanti.
All'esito di detti accertamenti si valuterà, altresì, l'opportunità di disporre un'inchiesta amministrativa.


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ALLEGATO 2

Introduzione nell'ordinamento del delitto di molestie insistenti.
C. 1440 Governo, C. 35 Brugger, C. 407 Contento, C. 667 Lussana, C. 787 Codurelli, C. 856 Pisicchio, C. 966 Mura, C. 1171 Santelli, C. 204 Cirielli, C. 1231 Pollastrini, C. 1233 Samperi, C. 1261 Bertolini e C. 1252 Mussolini

EMENDAMENTO APPROVATO

Al comma 1, capoverso Art. 612-bis, primo comma, dopo le parole: incolumità propria inserire le seguenti: o di un prossimo congiunto.
1. 300.Il Relatore.
(Approvato)