VII Commissione - Resoconto di marted́ 26 gennaio 2010


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INTERROGAZIONI

Martedì 26 gennaio 2010. - Presidenza del vicepresidente Luigi NICOLAIS. - Intervengono il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Giuseppe Pizza, ed il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 11.30.

5-02174 Vannucci: Rafforzamento dell'organico presso il plesso scolastico di Carpegna facente capo all'Istituto comprensivo di Macerata Feltria (PU).

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Massimo VANNUCCI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta ricevuta, rilevando innanzitutto che l'accorpamento delle classi terza e quarta non è conforme alla normativa vigente, anche in considerazione del fatto che vi è un alunno con disabilità.
Sottolinea inoltre che di fatto non viene data alcune risposta, in quanto nella risposta si fa esclusivamente un'analisi generale, senza soffermarsi sul caso specifico.
Sottolinea, in conclusione, che è stata sprecata un'occasione importante al fine di dare un'interpretazione uniforme alle norme riguadanti la tematica oggetto dell'interrogazione.

5-01864 Ghizzoni: Sulla situazione della scuola dell'infanzia nella provincia di Modena.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Manuela GHIZZONI (PD), replicando, si dichiara ammutolita oltre che insoddisfatta della risposta ricevuta, rilevando che non è più accettabile che non vengano fornite di fatto risposte alle proprie interrogazioni. Auspica che il sottosegretario intervenga al fine di porre fine a tale situazione. Sottolinea che nella risposta non si dà nessuna indicazione rispetto al fatto che 180 bambini non hanno trovato posto nella scuola dell'infanzia nella provincia di Modena. Segnala che nella risposta non ci sofferma su tale questione e si danno invece altri ragguagli. Aggiunge altresì che la provincia di Modena ha fatto investimenti importanti per la scuola dell'infanzia, auspicando infine che episodi del genere non si ripetano più.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA si riserva di fornire ulteriori elementi di risposta integrativi.

5-01951 Garagnani: Dichiarazioni rese dai dirigenti delle scuole XXI Aprile e Cremonini di Bologna sulla «riforma Gelmini».

Luigi NICOLAIS, presidente, constata l'assenza dell'onorevole Garagnani, si intende abbia rinunciato all'interrogazione in titolo.


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5-02059 De Pasquale: Sul caso di un alunno dell'Istituto comprensivo di Vicchio del Mugello.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Rosa DE PASQUALE (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta ricevuta, segnalando che per quel che riguarda la prima parte dell'interrogazione si è effettivamente provveduto per 9 ore con riferimento alla scuola di Vicchio. Rileva peraltro che ciò è avvenuto dopo la presentazione della propria interrogazione e che in ogni caso la misura prevista non sarà sufficiente. Non è invece soddisfatta della seconda parte della risposta, in quanto per la Regione Toscana a fronte di 600 alunni in più sono stati assegnati solo 2 docenti di sostegno in più. Riterrebbe quindi opportuno che il Governo spiegasse in base a quali criteri sono stati assegnati i 500 posti in organico in più per quel che riguarda i docenti di sostegno.

5-02091 Giulietti: Sulla nascita della holding «The space cinema».

Luigi NICOLAIS, presidente, informa che l'onorevole Giulietti ha fatto pervenire una nota nella quale informa di non poter essere presente alla seduta odierna, chiedendo il rinvio dell'interrogazione all'ordine del giorno. Rinvia quindi lo svolgimento dell'interrogazione in titolo ad altra seduta.

5-02106 Marco Carra: Sull'approvazione del progetto di ristrutturazione di un'abitazione da parte del Comune di Mantova.

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Marco CARRA (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta ricevuta, rilevando che ancora una volta viene addebitata agli enti locali la mancata realizzazione di un progetto importante. Sottolinea, in particolare, che andrebbe sempre trovata una sintesi efficace tra l'esigenza di tutelare il patrimonio culturale di Mantova e quella di incentivare importanti investimenti e interventi in materia di fonti rinnovabili.

5-02115 Bachelet: Questioni relative all'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT).

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Giovanni Battista BACHELET (PD), replicando, si dichiara totalmente insoddisfatto. Rileva come l'esistenza del rapporto commissionato nel 2007 dal Ministro pro tempore Padoa Schioppa in materia di valutazione dell'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) sia stata confermata dagli estensori stessi del rapporto, da lui interpellati, nonché dallo stesso Professor Padoa Schioppa. Sia gli estensori che l'ex Ministro hanno confermato che il Rapporto era stato stilato per essere trasmesso al Governo e, quindi, l'unico soggetto competente a divulgarlo è l'Esecutivo stesso, a cui era stato trasmesso per competenza nel momento della successione. Stigmatizza il fatto che il Governo nella risposta dichiari di non avere questo rapporto. Quindi rileva che ci si trova in una situazione paradossale in cui gli estensori dichiarano di averlo consegnato e che solo il Governo ha l'autorità per divulgarlo mentre l'Esecutivo dichiara di non possederlo. Osserva che è difficile capire cosa significhi questa risposta cioè se essa voglia sottolineare che nella burocrazia si perdono documenti rilevanti oppure se si voglia operare una burla nei confronti del deputato interrogante. Per quello che riguarda l'altro punto dell'interrogazione sottolinea che ci si intendeva


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riferire ad una Commissione di valutazione di pari non nominata dagli stessi che devono essere valutati. Rileva invece come il panel in questione sia stato nominato dalla stessa Fondazione che doveva essere valutata. Sottolinea come il Governo ricorda inoltre di non voler acquisire ulteriori strumenti di valutazione rispondenti agli standard internazionali, a causa di carenze economiche. Ritiene che anche questa risposta contenga dei profili umoristici in quanto del grande finanziamento ricevuto per un totale di 518 milioni di euro da parte dello Stato risulta che l'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) ne abbia spesi fino ad ora solo un centinaio. Per quello che riguarda la posizione del professor Cingolani nella risposta si rileva che non nello stesso momento il professore sia stato direttore del National Nanotechnology laboratory (NNL) di Lecce e dell'IIT, ma fino al 2004 direttore di NNL e successivamente dell'IIT. Sembrerebbe essere trascurato quindi un aspetto particolare in quanto contemporaneamente lo stesso Cingolani ricopriva il ruolo di direttore transitorio dell'Istituto di Fisica della materia. Osserva come, per quello che riguarda il ruolo di Fund Agency, esso è riconducibile alla funzione di istituto. Ricorda come con la legge n. 133 del 2008 il mandato di costruzione di una rete di laboratori nazionali è stato ribadito. Sottolinea come nella interrogazione chiedeva modalità di erogazione dei fondi intendendosi ovviamente da chi questi fondi vengono decisi o attribuiti. Sottolinea come per l'IIT non esistono regole standard di regolazione in quanto l'istituto non è valutato dal CIVR e non è valutato dall'ANVUR. Osserva come non essendovi panel esterni preposti a questa funzione ne deduce che la ripartizione dei fondi è affidata alla discrezionalità del professor Cingolani e Grilli. Sottolinea che dopo un anno basato sulla discrezionalità forse per questo istituto strategico si poteva pensare ad una valutazione di livello internazionale non diversamente da quanto avviene negli istituti internazionali come ad esempio nel Max Planck Institue, organismo di ricerca da lui ben conosciuto avendovi collaborato per diversi anni.

5-02122 Bragantini: Questioni inerenti la riscossione di tributi dei diritti connessi a quello d'autore da parte del consorzio SCF.

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

Matteo BRAGANTINI (LNP), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto. Ritiene la risposta almeno in parte competente. Rileva però che per la seconda parte non risulta chiara la posizione del consorzio SCF. Ricorda come il consorzio in oggetto sia formato da privati e nonostante tale natura sembra utilizzare costantemente la Guardia di Finanza per la riscossione dei tributi inerenti ai diritti connessi al diritto d'autore. Ribadisce quindi la non comprensione di come un consorzio privato di tipo mutualistico possa servirsi della Guardia di Finanza che è un'Istituzione dello Stato.

5-02160 Mazzuca: Reperimento delle risorse necessarie per il restauro della basilica di Santo Stefano a Bologna.

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

Giancarlo MAZZUCA (PdL), replicando, si dichiara soddisfatto. Sottolinea coma abbia apprezzato molto la risposta del ministero laddove si evince lo stanziamento per il 2010 di 1 milione di euro in favore della Basilica di Santo Stefano a Bologna. Esprime quindi piena soddisfazione per l'intervento del ministro Bondi volto a dare nuova vita a un gioiello storico e artistico come la Basilica di Santo Stefano.


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Luigi NICOLAIS presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 12.05.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 26 gennaio 2010. - Presidenza del vicepresidente Luigi NICOLAIS. - Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 12.30.

Schema di decreto ministeriale diretto a consentire il ricorso al Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente, conseguenti all'utilizzo, mediante operazioni di attualizzazione, dei contributi da parte di ARCUS Spa per la realizzazione di interventi a favore delle attività culturali e dello spettacolo.
Atto n. 178.

(Esame ai sensi dell'articolo 143, comma 4 del regolamento e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore, ricorda preliminarmente che lo schema di decreto in esame è adottato ai sensi dell'articolo 4, comma 177-bis, della legge finanziaria 2004 (legge n. 350 del 2003) e dell'articolo 6, comma 2, del decreto-legge n. 154 del 2008, convertito dalla legge n. 189 del 2008. Sottolinea che il comma 177-bis dell'articolo 4 della legge finanziaria 2004 (introdotto dall'articolo 1, comma 512, della legge finanziaria 2007) prevede che, in sede di attuazione di disposizioni legislative che autorizzano contributi pluriennali, il relativo utilizzo, anche mediante attualizzazione, è disposto con decreto del Ministro competente, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa verifica dell'assenza di effetti peggiorativi sul fabbisogno e sull'indebitamento netto rispetto a quelli previsti dalla legislazione vigente. In caso si riscontrino effetti finanziari non previsti a legislazione vigente, gli stessi possono essere compensati a valere sulle disponibilità del Fondo per la compensazione degli effetti conseguenti all'attualizzazione dei contributi pluriennali. Tale Fondo è stato istituito dall'articolo 6, comma 2, del decreto-legge 154 del 2008 nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (cap. 7593/u.p.b.1.2.8) anche se era stato previsto, limitatamente all'anno 2007, dall'articolo 1, comma 511, della legge finanziaria per il 2007. Ricorda che esso è, appunto, finalizzato a compensare gli effetti negativi scaturenti in termini di cassa da specifici contributi di importo fisso costante con onere a carico dello Stato, concessi in virtù di autorizzazioni legislative. All'utilizzo del Fondo si provvede con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, da trasmettere al Parlamento, per il parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari, nonché alla Corte dei conti. Il Fondo, inizialmente dotato di 435 milioni di euro per l'anno 2010 e di 175 milioni di euro per l'anno 2011, è stato successivamente rifinanziato. Pertanto, il preambolo allo schema di decreto n. 178 in esame indica le disponibilità del suddetto Fondo come pari 547 milioni di euro per l'anno 2010. Il Fondo, sulla base delle norme citate in nota, reca anche disponibilità pari a 131,5 milioni di euro per il 2011 e a 54 milioni di euro per il 2012.
Sottolinea che l'utilizzo del Fondo disposto dallo schema di decreto in esame è pari a 68,2 milioni di euro milioni di euro per il 2010. La dotazione del Fondo residua risulterebbe, pertanto, pari a 478,9 milioni per il 2010. Segnala peraltro che è in corso di esame presso la Camera lo schema di decreto n. 179, il quale -scontando gli utilizzi del Fondo previsti per il 2010 dallo schema di decreto ministeriale n. 178 - dispone un ulteriore utilizzo del Fondo, pari a 434,6 milioni di euro per il 2010 e a 40,2 milioni per il 2011 al fine di compensare l'attualizzazione di contributi pluriennali per la realizzazione di interventi


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infrastrutturali nei settori trasporti, stradali, portuali e ferroviari, rientranti nel Programma delle infrastrutture strategiche (PIS). Al netto di tale ulteriore utilizzo, la dotazione del Fondo residua risulta pari a 44,2 milioni per il 2010, 91,3 milioni per il 2011 e a 54 milioni per il 2012. Va infine segnalato che con due decreti legge intervenuti a fine anno, ed in corso di conversione (decreto-legge n. 194 del 2009, articolo 1, comma 23, e decreto-legge n. 195 del 2009, articolo 18, comma 1, lett. a), le dotazioni del Fondo sono state ulteriormente ridotte di 43,9 milioni per il 2010 e di 8,7 milioni per il 2011, mentre sono state incrementate di 35,3 milioni per il 2012. Le disponibilità residuali del Fondo risulterebbero pertanto pari a 0,3 milioni di euro per il 2010, a 82,6 milioni di euro per il 2011 ed a 89,3 milioni di euro per il 2012. Ricorda che lo schema di decreto in esame stabilisce che per la compensazione degli effetti negativi sul fabbisogno e sull'indebitamento netto conseguenti all'utilizzo, mediante attualizzazione, dei contributi pluriennali da parte di ARCUS S.p.A. per la realizzazione di interventi di restauro e recupero del patrimonio culturale e di altri interventi a favore delle attività culturali e dello spettacolo, pari a 68,2 milioni di euro per il 2010, si provvede a valere sulle disponibilità del Fondo di cui all'articolo 6, comma 2, del decreto-legge n. 154 del 2008. La relazione illustrativa specifica che i contributi pluriennali il cui utilizzo ha determinato l'effetto peggiorativo in termini di fabbisogno e di indebitamento netto per l'importo sopra indicato e per l'anno 2010 sono quelli derivanti dall'autorizzazione di spesa recata dall'articolo 1, comma 78, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006). La disposizione citata ha autorizzato un contributo annuale di 200 milioni di euro per quindici anni a decorrere dal 2007 per una serie di interventi infrastrutturali appositamente elencati. Ai sensi dell'articolo 1 del decreto del Ministro delle infrastrutture, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, 4 marzo 2008, la quota di tale contributo da destinare ad interventi a favore dei beni e delle attività culturali è stata, quindi, determinata in euro 7.163.500 annui per quindici anni. Sempre la relazione illustrativa evidenzia che gli interventi mirano sia alla riqualificazione che alla valorizzazione dei siti culturali, e sottolinea che con le risorse in questione sono state finanziate anche iniziative per la tutela del paesaggio e per attività culturali e di spettacolo, con l'adeguamento delle strutture e con la promozione di investimenti in manifestazioni ed eventi.
Precisa inoltre che gli effetti in esame possono prodursi, come nel caso che si è determinato per i contributi pluriennali in questione, in relazione ai differenti criteri che disciplinano l'iscrizione delle poste contabili nei tre saldi di finanza pubblica. Rammenta in proposito che mentre il saldo netto da finanziare (SNF) registra le poste di spesa secondo il criterio della competenza finanziaria, vale a dire con riferimento al momento in cui le risorse escono dalla disponibilità dello Stato e vengono imputate nei corrispondenti capitoli di bilancio, il fabbisogno, invece, misura i pagamenti nel momento in cui le risorse escono dalla tesoreria; l'indebitamento netto, a sua volta, segue un diverso criterio di contabilizzazione, quello della competenza economica (c.d. Sec95), registrando le operazioni quando se ne manifestano gli effetti economici, anziché (come per il SNF) quando la spesa è decisa formalmente ovvero allorché (come per il fabbisogno) essa dà luogo a flusso di fondi. Ne consegue che mentre l'ammontare di spesa iscritto nel saldo netto da finanziare ha carattere dispositivo, l'iscrizione delle poste contabili nei saldi di fabbisogno e di indebitamento ha invece natura previsionale, potendo di conseguenza verificarsi andamenti non coincidenti con quanto inizialmente previsto. È questa la situazione che si è verificata per i contributi pluriennali oggetto del provvedimento in esame, a seguito del procedimento di «attualizzazione» dei contributi medesimi. In base a tale procedimento, in sostanza, il beneficiario viene autorizzato a porre in essere un mutuo, o altra operazione finanziaria,


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il cui onere di rimborso è posto a totale o parziale carico dello Stato a valere sul contributo pluriennale: in tal modo, attraverso l'utilizzo del ricavo netto del mutuo - consistente nel «tiraggio» effettivo sullo stanziamento disposto, in base allo stato di avanzamento lavori (SAL) - il beneficiario dispone nei tempi dovuti, nel corso del periodo di realizzazione dell'opera, dei finanziamenti necessari al pagamento dei SAL. Aggiunge che l'utilizzo dei contributi pluriennali per il tramite dell'attualizzazione comporta sui saldi i seguenti effetti: sul saldo netto da finanziare viene contabilizzato annualmente l'importo del contributo stabilito dalla norma; sul fabbisogno e sull'indebitamento (che per le spese di conto capitale, come quelle in questione, registrano effetti pressoché coincidenti) viene registrato annualmente un importo pari alla previsione di «tiraggio» del mutuo in relazione ai SAL stimati. In relazione all'effettivo andamento delle opere cui sono destinati i contributi in questione può quindi determinarsi un effetto sui saldi di fabbisogno ed indebitamento che può risultare superiore a quanto inizialmente previsto, con la conseguente necessità di attingere al Fondo di cui all'articolo 6, comma 2, del decreto-legge n. 154 del 2008.
Rileva quindi in merito alla Società per lo sviluppo dell'arte, della cultura e dello spettacolo - ARCUS Spa - che la stessa è stata istituita dall'articolo 2 della legge n. 291 del 2003 per il sostegno finanziario, tecnico-economico ed organizzativo degli interventi per la tutela dei beni culturali e per le attività culturali e lo spettacolo. La medesima disposizione ha previsto che annualmente il Ministro per i beni e le attività culturali presenta al Parlamento una relazione sull'attività svolta dalla società, mentre la Corte dei conti esercita il controllo sulla gestione finanziaria. Sempre ai sensi della disposizione citata, per lo svolgimento delle sue funzioni la società può contrarre mutui a valere sulle risorse da individuare ai sensi dell'articolo 60, comma 4, della legge n. 289 del 2002 (legge finanziaria 2003), nei limiti delle quote già preordinate come limiti d'impegno, secondo criteri definiti da un regolamento del Ministro per i beni e le attività culturali, adottato di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Ricorda, in proposito, che l'articolo da ultimo richiamato ha riservato il 3 per cento degli stanziamenti per le infrastrutture ad interventi a favore dei beni e delle attività culturali rinviando, appunto, per la definizione dei criteri al regolamento interministeriale. Nelle more dell'adozione del regolamento, l'articolo 3 del decreto-legge n. 72 del 2004, convertito dalla legge n. 128 del 2004, ha poi introdotto una disciplina transitoria disponendo che con decreto interministeriale fossero indicati i limiti di impegno relativi agli esercizi 2003 e 2004 sui quali effettuare il computo della quota del 3 per cento. Il medesimo decreto-legge ha, inoltre, previsto l'adozione (con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti) di un programma degli interventi da finanziare a favore delle attività culturali e dello spettacolo; ha poi affidato ad una convenzione, da stipulare tra ARCUS ed i Ministeri per i beni e le attività culturali e delle infrastrutture e dei trasporti, la definizione dei criteri per la realizzazione degli interventi. Ricorda che la disciplina transitoria è stata poi prorogata, con successive disposizioni, fino al 31 dicembre 2008. Al riguardo, ricorda che per gli esercizi finanziari dal 2005 al 2007 ai progetti di intervento sui beni e le attività culturali è stato destinato un ulteriore 2 per cento. I criteri e le modalità per l'utilizzo degli stanziamenti previsti per le infrastrutture sono quindi stati adottati con il decreto ministeriale 24 settembre 2008, n. 182, entrato in vigore il 3 dicembre 2008. Ai sensi del decreto ministeriale n. 182 del 2008, entro il 31 gennaio di ciascun anno il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il Ministro per i beni e le attività culturali, individua gli stanziamenti per le infrastrutture per i quali va calcolato il 3 per cento da destinare a interventi a


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favore dei beni e delle attività culturali; a sua volta, il Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con i Ministri interessati e sentito il Ministro per i beni e le attività culturali, individua gli ulteriori stanziamenti per infrastrutture iscritti in stati di previsione diversi da quello del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per i quali va parimenti calcolato il 3 per cento per interventi a favore dei beni e delle attività culturali. Gli interventi ammessi al finanziamento sono inclusi in un apposito programma annuale, approvato dal Ministro per i beni e le attività culturali, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Entro il 28 febbraio di ciascun anno, con atto di indirizzo del Ministro per i beni e le attività culturali e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sono indicati gli obiettivi di prioritario interesse e i criteri per la selezione degli interventi nell'ambito di specifiche finalità, ossia: promuovere interventi di sostegno e riqualificazione del patrimonio culturale in misura non inferiore al 50 per cento delle risorse disponibili; assicurare interventi di tutela paesaggistica per la conservazione dei caratteri peculiari del paesaggio in misura non inferiore al 30 per cento delle risorse disponibili; promuovere interventi a favore delle attività culturali e dello spettacolo in misura non superiore al 20 per cento delle risorse disponibili; assicurare idonee forme di compartecipazione di altri soggetti pubblici o privati per l'integrazione delle risorse finanziarie necessarie. Le proposte di intervento devono pervenire ad ARCUS S.p.A. Il programma degli interventi finanziabili è approvato entro il 30 giugno di ciascun anno il Ministero per i Beni e le attività culturali presenta annualmente al Parlamento una relazione sugli interventi realizzati.
Precisa ancora che il decreto prevede, infine, che per la realizzazione degli interventi ARCUS S.p.A. può chiedere al Ministero per i Beni e le attività culturali l'avvio del procedimento di cui all'articolo 4, comma 177-bis, della legge n. 350 del 2003, e successive modificazioni, volto a disporre l'utilizzo mediante attualizzazione dei contributi pluriennali. Per completezza ricorda che, quanto al reperimento delle risorse, ed agli strumenti tramite i quali garantirne un costante afflusso, in base all'articolo 3, comma 5, dello statuto13, ARCUS «può compiere tutte le attività necessarie o utili per il conseguimento degli scopi sociali, fra cui operazioni immobiliari, mobiliari, industriali, commerciali e finanziarie, ivi compresa la concessione di garanzie reali o personali, rilasciate nell'interesse della società, per obbligazioni sia proprie che di terzi, con esclusione della raccolta del risparmio tra il pubblico, l'esercizio del credito e le operazioni rientranti nell'attività bancaria e degli intermediari finanziari, nonché delle altre attività riservate dalla legge a particolari enti o subordinate a determinate autorizzazioni». Inoltre, in base a quanto si prevede nell'articolo 3, comma 4, dello statuto, ARCUS può promuovere la costituzione o assumere sia direttamente sia indirettamente interessenze, quote o partecipazioni in altre imprese, società, consorzi ed enti in genere, il tutto in via strumentale ed in misura non prevalente rispetto alle attività che costituiscono l'oggetto sociale. Segnala, infine, che con riferimento alla formulazione del testo, all'articolo 1 sembrerebbe opportuno sostituire l'espressione «Fondo compensativo» con l'espressione «Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente conseguenti all'attualizzazione di contributi pluriennali».
Si riserva in conclusione di presentare una proposta di parere nel seguito dell'esame.

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO ricorda che la legge n. 289 del 2002 prevede che il 3 per cento degli stanziamenti previsti nel bilancio del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per la realizzazione di opere infrastrutturali di preminente interesse nazionale, cosiddetta legge obbiettivo, è destinato alla spesa per la tutela e gli interventi sui beni e le attività culturali. Sottolinea che il MiBAC assegna tali risorse alla Società ARCUS


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S.p.A che provvede al finanziamento di appositi progetti inseriti in un programma annuale approvato con decreto interministeriale MiBAC - MIT. Ricorda che le risorse in questione, iscritte in apposito capitolo di bilancio del MiBAC, consistono in contributi pluriennali, in genere quindicennali, che ARCUS utilizza mediante l'attualizzazione dei contributi medesimi quale risultato dell'accensione di mutui con istituti bancari, il cui rimborso, per quota capitale e interessi, avviene ad opera del Ministero medesimo. Rileva quindi che la pertinente normativa in materia di contributi pluriennali (articolo 4, comma 177-bis della legge n. 350 del 2003 e successive modificazioni) prevede che l'utilizzo dei contributi medesimi è autorizzato con decreto del Ministro competente, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa verifica dell'assenza di effetti peggiorativi sul fabbisogno e sull'indebitamento netto conseguenti all'accensione dei mutui suddetti. Sottolinea che dalle verifiche effettuate dai competenti uffici del Ministero dell'economia e delle finanze - Ragioneria generale dello Stato - è risultato che l'utilizzo, mediante operazioni di attualizzazione, di quota parte delle risorse trasferite dal MIT al MiBAC e destinate ad ARCUS, comporta un effetto peggiorativo in termini di fabbisogno e di indebitamento netto pari ad euro 68,2 milioni, è stato predisposto il presente decreto, all'esame delle competenti commissioni parlamentari, con il quale si fornisce la copertura finanziaria dell'onere suddetto, posta a carico dello specifico fondo istituito nello stato di previsione del MEF.
Aggiunge inoltre che a seguito dell'emissione del parere da parte delle Commissioni parlamentari e della conseguente firma da parte del Ministro dell'economia e delle finanze si potrà procedere all'adozione del citato provvedimento interministeriale per l'autorizzazione alla stipula dei mutui. Ricorda come al decreto sia allegato il programma degli interventi da finanziare attraverso l'ARCUS. Tale protocollo con le linee guida ha individuato i criteri ai quali si deve attenere l'ARCUS nella fase istruttoria nel finanziare in progetti in quanto nel passato è accaduto che sono stati finanziati progetti non particolarmente rilevanti. Sottolinea quindi che è stato operato un grande sforzo in quanto si trattava di valutare una mole di progetti lasciati anche dal pregresso Governo, di cui peraltro alcuni validi che sono stati infatti confermati. Ritiene quindi che questa fase istruttoria complessa sia stata agevolata nell'iter dalla presenza delle linee guida. Segnala, infine, che l'Amministrazione non ritenga sussistano motivi ostativi all'ulteriore corso del provvedimento.

Emilia Grazia DE BIASI (PD) sottolinea che considerazioni positive possono essere espresse quando si tratta di finanziamenti alla cultura. Ritiene però importante aggiungere che occorre essere consci che l'ARCUS è uno strumento complesso e difficile da gestire. Ritiene importante poter acquisire nella giornata di domani il testo del protocollo comprendente le linee guida; osservando che in mancanza di tale strumento sia difficile comprendere quali siano i nuovi criteri istruttori. Rammenta come nel discutere in Comitato ristretto la nuova legge sullo spettacolo dal vivo è emerso con chiarezza come l'ARCUS non possa più finanziare la spesa corrente, cosa che invece oggi avviene, come evidenziato dalla relazione. Osserva quindi che finanziare con un fondo per le infrastrutture manifestazioni ed eventi appare strano, anche se rileva che tale comportamento è stato seguito anche da altri Governi. Ribadisce che i finanziamenti dell'ARCUS devono essere usati per investimenti strutturali ed invece per quello che riguarda le manifestazioni e gli eventi culturali deve essere il FUS a provvedere. Sottolinea l'importanza della relazione annuale che deve essere presentata alle Camere, comprendente la definizione degli interventi, senza la quale è difficile entrare nel merito. Aggiunge che la valutazione dei criteri può essere oggetto di molte discussioni da parte del Parlamento che ha diritto ad intervenire in


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materia; attualmente il Parlamento invece non sembra avere alcuna prerogativa nella redazione delle linee guida. Ribadisce ancora una volta che le osservazioni critiche sono espresse comunque nell'ambito di una valutazione positiva sullo stanziamento inerente il provvedimento in oggetto. Vi è una primazia del ministero dell'economia rispetto agli interventi che si possono sviluppare nel Parlamento. Chiede di poter acquisire agli atti i documenti indicati dal rappresentante del Governo prima di procedere alla conclusione del provvedimento in titolo. Auspica in ogni caso che si possa trovare una condivisione sugli stanziamenti e sulle finalità a vantaggio delle attività culturali e dello spettacolo in Italia.

Luigi NICOLAIS presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.

INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 26 gennaio 2010. - Presidenza del presidente Valentina APREA, indi del vicepresidente Luigi NICOLAIS.

La seduta comincia alle 13.

Sullo stato della ricerca in Italia.
Audizione di rappresentanti di INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), CIVR (Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca) e CNVSU (Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario).

(Svolgimento e conclusione).

Valentina APREA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata, oltre che mediante impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati. Introduce, quindi, i temi dell'audizione.

Svolgono una relazione, sui temi oggetto dell'audizione, il dottore Guido FIEGNA, componente del Comitato nazionale valutazione sistema universitario (CNVSU) e il professore Franco CUCCURULLO, presidente del Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca (CIVR).

Intervengono, per porre quesiti e svolgere osservazioni, i deputati Luigi NICOLAIS (PD), Giovanni Battista BACHELET (PD), Manuela GHIZZONI (PD), Emerenzio BARBIERI (PdL) e Valentina APREA, presidente.

Rispondono il professor Franco CUCCURULLO e il dottor Guido FIEGNA, fornendo ulteriori elementi di valutazione e osservazione.

Valentina APREA, presidente, autorizza la pubblicazione in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna, della relazione presentata dal professor Cuccurullo.

Ringrazia gli auditi e introduce l'audizione del professore Roberto Petronzio, presidente dell'Istituto nazionale di Fisica Nucleare (INFN).

Il professore Roberto PETRONZIO, presidente dell'Istituto nazionale di Fisica Nucleare (INFN), svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Interviene, per porre quesiti e svolgere osservazioni, Giovanni Battista BACHELET (PD).

Risponde il professor Roberto PETRONZIO, fornendo ulteriori elementi di valutazione e osservazione.

Luigi NICOLAIS, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 14.30.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.


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SEDE REFERENTE

Martedì 26 gennaio 2010. - Presidenza del presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 15.

Abrogazione dell'equipollenza del diploma di laurea in scienze motorie al diploma di laurea in fisioterapia.
C. 2131, approvata dalla 7a Commissione permanente del Senato, C. 1192 Siliquini e C. 2317 Evangelisti.

(Seguito dell'esame e rinvio - Adozione di un nuovo testo elaborato dal Comitato ristretto, adottato come testo base).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 20 gennaio 2010.

Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore, illustra il nuovo testo della proposta di legge in esame elaborato nell'ambito del Comitato ristretto (vedi allegato 8). Propone quindi di fissare un termine breve per la presentazione degli emendamenti, per esempio alle ore 16 di oggi, preannunciando fin da adesso la disponibilità del proprio gruppo al trasferimento in sede legislativa del provvedimento in esame.

Sabina ROSSA (PD) valuta positivamente il provvedimento, ricordando che lo stesso costituisce una sintesi delle varie questioni esaminate nell'ambito del Comitato ristretto. Sottolinea altresì che la legge in esame rappresenta una occasione importante da non sprecare.

Valentina APREA, presidente, alla luce della proposta formulata dal collega Barbieri, propone di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti al nuovo testo della proposta di legge C. 2131, adottata come testo base, alle ore 16 di oggi.

La Commissione concorda.

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per la valorizzazione del patrimonio archivistico, librario, artistico e culturale dell'Abbazia di Montecassino e per il recupero e il restauro del Monastero di San Benedetto in Subiaco.
Nuovo testo C. 2165 Anna Teresa Formisano.

(Seguito dell'esame e rinvio - Abbinamento della proposta di legge C. 2550 Reguzzoni).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 5 novembre 2009.

Valentina APREA, presidente, avverte che è stato richiesto dai deputati Goisis ed altri l'abbinamento della proposta di legge Reguzzoni ed altri n. 2550, recante: «Istituzione di un Fondo per la valorizzazione storica, culturale, turistica e ambientale di Volandia - Museo dell'aeronautica in Vizzola Ticino, alla proposta di legge n. 2165 Anna Teresa Formisano, della quale la Commissione ha già avviato l'esame, modificando il testo originario.
Propone pertanto l'abbinamento, ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento, della proposta di legge n. 2550 Reguzzoni ed altri alla proposta di legge C. 2165.

La Commissione delibera quindi l'abbinamento della proposta di legge n. 2550 Reguzzoni ed altri alla proposta di legge n. 2165.

Valentina APREA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.20.


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AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Modifiche alla legge 3 febbraio 1963, n. 69, in materia di ordinamento della professione di giornalista.
C. 2393 Pisicchio.

Dichiarazione di monumento nazionale e contributo per l'esecuzione dei restauri interni ed esterni della Basilica di San Petronio in Bologna.
C. 2955 Garagnani.

ATTI COMUNITARI

Libro verde: Promuovere la mobilità dei giovani per l'apprendimento.
COM(2009)329 def.

Relazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Consiglio delle Regioni: Relazione sui progressi in tema di certificazione della qualità nell'istruzione superiore COM(2009)487 def.