IV Commissione - Mercoledì 12 dicembre 2012


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ALLEGATO 1

5-04421 Zazzera: Sulla dinamica dell'incidente che ha provocato la morte del caporal maggiore scelto Francesco Saverio Positano.

TESTO DELLA RISPOSTA

In relazione alla questione affrontata con l'atto in esame relativa all'evento nel quale ha perso la vita il 23 giugno 2010 in Afghanistan il Caporal Maggiore Scelto Francesco Saverio Positano, faccio osservare che successivamente alla richiamata archiviazione del caso sono state riaperte le indagini a cura dell'Autorità Giudiziaria competente, che risultano tuttora in corso.
Pertanto, in merito ai quesiti posti dall'Onorevole interrogante, non posso che rimandare alle conclusioni cui perverrà la predetta Autorità giudiziaria.


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ALLEGATO 2

5-07479 Maurizio Turco: Sulle iniziative ispettive del Governo in ordine alla condotta del delegato del COCER dell'Arma dei carabinieri Giuseppe La Fortuna.

TESTO DELLA RISPOSTA

Sulle questioni riguardanti l'attività dell'Associazione Carabinieri in servizio «Podgora», con particolare riferimento alla gestione dei distributori automatici installati presso le caserme della Legione Carabinieri «Lazio», il Governo ha già fornito, presso questa stessa Commissione in data 26 settembre 2012, ampia ed articolata risposta, relativamente all'interrogazione n. 5-07480, a firma dello stesso Onorevole interrogante.
Si rimanda, pertanto, integralmente ai contenuti di quella risposta.
Con riferimento, invece, alle altre questioni va rappresentato, in premessa, che non risulta «vi siano state indebite pressioni da parte di esponenti dell'Arma dei Carabinieri direttamente o per interposta persona», nei confronti del militare dell'Arma citato nell'atto.
In ragione di tale asserzione, il Governo si trova nella oggettiva impossibilità di poter riferire sulle peculiari questioni, sollevate con l'interrogazione in esame, sia relativamente ai «doveri legati all'istituzione», che avrebbero impedito all'interessato di lasciare il gruppo consiliare in cui era stato eletto, sia relativamente ai «progetti citati nell'articolo» e ad una loro presunta riferibilità all'Associazione «Podgora».
Più in generale, si deve osservare come non risponde al vero l'affermazione in base alla quale i fatti riferiti all'associazione in argomento, «siano rimasti tutti senza riscontro».
Va infatti sottolineato, in questa sede, con ogni consentita fermezza, come il Governo non si sia mai sottratto al dovere istituzionale di fornire compiuto e dettagliato riscontro ai numerosi atti di sindacato ispettivo presentati dall'Onorevole interrogante, sia sullo specifico argomento, sia su altre questioni, come peraltro facilmente accertabile dai dati enucleabili dal sito della Camera dei Deputati, da cui risulta per tabulas che la percentuale di risposta del Dicastero agli atti di indirizzo e di controllo, nel periodo compreso tra il 17 novembre 2011 ed il 10 dicembre 2012, è stata del 101,67 per cento.
Al riguardo, per consentirne un'immediata fruizione all'Onorevole interrogante nonché agli altri componenti la Commissione, si fornisce alla Segreteria copia del prospetto contenente i dati riferiti al Ministero della Difesa ed a tutti gli altri Dicasteri.
Pertanto, in considerazione di quanto sopra esposto, non si ritiene possibile porre in atto quanto richiesto dall'interrogante.


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ALLEGATO 3

5-07724 Maurizio Turco: Sugli impianti di potabilizzazione istallati sulle unità navali militari di ultima generazione.

TESTO DELLA RISPOSTA

Si conferma, in primo luogo, che sulle unità navali classe Orizzonte, Doria e Duilio, è installato un impianto di potabilizzazione e gradevolizzazione dell'acqua dolce, in grado di controllare e di trattare sia l'acqua prodotta dai dissalatori di bordo che quella imbarcata dalla rete di terra, mediante controllo dei corretti valori del pH e del Cloro libero attivo; impianti similari sono installati anche sulle unità Cavour e sulle FREMM.
Tale impianto, dopo aver ulteriormente purificato l'acqua, già potabile, tramite un dispositivo di micro filtratura e averla fatta transitare attraverso un debatterizzatore a lampada UV-C, permette di erogarla, a scelta dell'utente. Tutti gli impianti installati a bordo delle unità navali sono conformi alla normativa vigente (decreto legislativo n. 31 del 2001 e successive modifiche ed integrazioni), essendo stati progettati e installati nel rispetto del «requisito operativo» stabilito dallo Stato Maggiore della Marina nel dicembre 2004 e risulta abbiano sempre funzionato in modo pienamente soddisfacente.
Sulle unità navali sono disposti controlli periodici - di massima, con cadenza semestrale - dell'acqua destinata al consumo umano; in particolare, sono previsti controlli di routine della potabilità microbiologica dell'acqua e del cloro residuo che tengono conto delle modalità di produzione autonoma e di approvvigionamento dell'acqua, nonché del trattamento e del controllo operato dall'impianto di potabilizzazione di bordo.
Tali controlli, effettuati presso i laboratori militari certificati, sono sempre risultati sostanzialmente conformi alla normativa e, tra l'altro, nel caso in cui si sospettino concentrazioni superiori al relativo valore di riferimento, possono essere inseriti ulteriori parametri di controllo, eventualmente da affidare a laboratori terzi.
Da precisare che, sebbene sia stata riscontrata, in alcune situazioni occasionali, una modesta fluttuazione di cloro residuo, è sempre intervenuto, comunque, il sistema di controllo dell'impianto di potabilizzazione che entra in funzione, bloccando l'erogazione dell'acqua, nei casi in cui il parametro relativo alla presenza di cloro non sia rispondente ai valori di riferimento.
Non sono previsti - come si evince dalla Tabella A, Allegato II, del decreto legislativo n. 31 del 2001 - controlli di routine sui parametri trialometani (composti chimici che si formano dalla reazione tra il cloro utilizzato per la disinfezione e le sostanze organiche naturalmente presenti nell'acqua) e idrocarburi, né su batteri, quali la legionella, anche se possono essere richiesti, qualora ritenuto necessario.
I controlli totali di verifica vengono richiesti in occasione di grandi lavori di manutenzione o di trasformazione, partenza o rientro da lunghe navigazioni, dopo lunghi periodi di inattività dell'impianto o, comunque, ogni qual volta il Comando ne ravvisi la necessità, facendone specifica richiesta.
Per quanto riguarda «eventuali anomalie finora riscontrate», presumibilmente l'Onorevole interrogante si riferisce implicitamente


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ad alcune notizie apparse sulla stampa, con particolare riguardo ad un evento verificatosi su nave Duilio.
Nel merito, si fa presente che il Comando di Nave Duilio, nel novembre 2011, su indicazione del servizio sanitario di bordo e a seguito di qualche segnalazione di non gradevolezza dell'acqua destinata al consumo umano, ha fatto effettuare le analisi sui parametri chimico-fisici, ai sensi del richiamato decreto legislativo n. 31 del 2001.
In attesa dei risultati è stato, ovviamente, sospeso l'uso dell'acqua per uso umano e somministrata acqua minerale, informando l'equipaggio delle problematiche in corso.
Le analisi hanno rivelato valori conformi al decreto legislativo n. 31 del 2001 per i parametri presi in esame - trialometani pari a 12 µg/l, a fronte del valore di riferimento <30 µg/l - mentre è stata segnalata la presenza di alcuni idrocarburi volatili.
Conseguentemente, è stato eseguito sia il lavaggio (riempimenti e svuotamenti) di tutte le casse di bordo che il controllo degli impianti di produzione, stivaggio e trattamento dell'acqua.
In seguito, sono state ripetute le analisi, le cui risultanze hanno evidenziato l'assenza di idrocarburi volatili e la presenza di trialometani nei campioni prelevati dalla cucina (valore pari a 41 µg/l) e dalle casse di deposito (valore pari a 38 µg/l).
Le analisi dei campioni prelevati in banchina e nel quadrato Ufficiali sono risultate, invece, nella norma: rispettivamente, 4 µg/l e <1 µg/l.
Ulteriori analisi, hanno, successivamente, fornito risultati del tutto negativi, confermando, quindi, che l'evento, del tutto occasionale, non è in alcun modo correlabile a presunti malfunzionamenti degli impianti.
La notizia - anch'essa riportata dalla stampa - della presenza della legionella a bordo, è invece riconducibile ad un evento verificatosi su nave Bergamini, ma prima di essere consegnata alla Marina militare, sulla quale era stata riscontrata, durante i controlli, una positività a tale batterio: il problema è stato prontamente risolto dalla Società Fincantieri.
I controlli e le manutenzioni ordinarie agli impianti di produzione, potabilizzazione e gradevolizzazione dell'acqua di bordo sono affidati allo stesso personale di bordo; le eventuali sospensioni vengono sempre comunicate a tutto l'equipaggio.
Con riferimento, in ultimo, al quesito rivolto al Ministro della salute, il Dicastero ha segnalato che non ritiene necessario, al momento, realizzare ulteriori specifiche iniziative d'informazione e comunicazione sui rischi derivanti da contaminanti disciolti nelle acque.


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ALLEGATO 4

5-08148 Contento: Sull'istanza presentata dal comune di Maniago per l'utilizzazione di una parte del terreno demaniale dell'area del condominio Baldassarre.

TESTO DELLA RISPOSTA

In data 25 gennaio 2012, il comune di Maniago ha presentato al 12o Reparto Infrastrutture l'istanza volta ad ottenere in concessione un'aliquota del condominio «Baldassarre», appartenente al Patrimonio indisponibile dello Stato ed in uso governativo all'Amministrazione militare, allo scopo di soddisfare l'esigenza di ampliare l'area sportiva comunale adibita a scuola calcio e gestita da due società calcistiche locali.
Il menzionato organo tecnico militare, in data 9 marzo 2012, considerato che l'area richiesta non rivestiva interesse per i fini istituzionali del Dicastero, ne proponeva la dismissione definitiva unitamente ad un'ulteriore aliquota attigua a quella in argomento.
Successivamente, in data 23 marzo, dopo alcuni approfondimenti volti alla precisa individuazione dell'area interessata, il Comando Infrastrutture Nord comunicava al proprio Vertice d'area parere di concordanza con quanto proposto dall'organo tecnico, anche in considerazione del fatto che la cessione delle due aliquote non avrebbe pregiudicato la funzionalità del compendio immobiliare destinato ad alloggi.
Da quella data, quindi, sono state poste in essere tutte le azioni finalizzate all'acquisizione dei pareri da parte delle competenti articolazioni tecniche ed operative e, da ultimo, lo Stato Maggiore della Difesa, in data 31 ottobre 2012, ha formalmente comunicato alla competente Direzione Generale dei Lavori e del Demanio che le aliquote dei beni in esame non rivestono alcun interesse operativo per la Difesa.
Quest'ultima provvederà, a breve, ad assumere la determinazione di dismissione definitiva dei relativi cespiti.


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ALLEGATO 5

5-08403 Burtone: Sull'adeguamento dell'organico della stazione dei carabinieri di Picerno.

TESTO DELLA RISPOSTA

Non si può che ribadire, in questa sede, quanto già rappresentato in risposta alla precedente interrogazione dello stesso Onorevole interrogante.
Il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri ha confermato, infatti, che la dotazione organica della Stazione Carabinieri di Picerno risulta in linea con quella dei paritetici reparti presenti in ambito provinciale, fermo restando che con la recente manovra di potenziamento delle Stazioni della provincia di Potenza, è stato determinato l'incremento organico di 12 presidi con 24 unità complessive, privilegiando le Stazioni che sono poste a distanze elevate - oltre 25 chilometri - dal capoluogo lucano.
Allo stato, non vi sono le condizioni per incrementare l'organico della Stazione Carabinieri di Picerno, considerato anche che i dati riferiti all'andamento della delittuosità nel territorio di competenza della Stazione in questione, riferito al primo semestre dell'anno in corso rispetto all'analogo periodo del 2011, confermano la validità del dispositivo territoriale istituzionale e tenuto conto, inoltre, degli attuali livelli di «forza operativa».
In particolare, si è registrato:
una diminuzione dei reati consumati nel comune di Picerno (da 64 a 37) e, in particolare, il calo dei furti (da 22 a 18) e l'assenza di rapine;
un'adeguata azione di contrasto da parte della locale Stazione;
una situazione degli indici di criminalità inferiori a quelli nazionali, regionali e provinciali.

Il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri ha, altresì, confermato di aver recentemente provveduto all'assegnazione di una seconda autovettura alla Stazione Carabinieri di Picerno che già dispone di un'autovettura a trazione integrale.


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ALLEGATO 6

5-08479 Cannella: Sulle iniziative per riconfigurare il dipartimento militare di medicina legale di Palermo.

TESTO DELLA RISPOSTA

La questione sollevata con l'atto in discussione rientra nel più ampio quadro del processo di ristrutturazione e snellimento dell'organizzazione militare, caratterizzato da vari provvedimenti di soppressione, accorpamento e riorganizzazione delle strutture, avviato da alcuni anni e tuttora in divenire, in attuazione di una serie di atti normativi, tesi a meglio modulare le Forze armate alle nuove esigenze.
Tale processo è volto ad ottimizzare tutte le componenti delle Forze armate, ossia quelle di vertice, dell'area operativa-logistica, dell'organizzazione territoriale e della formazione.
In sostanza, s'intende perseguire soluzioni tese ad ottenere un migliore rapporto costo/efficacia, attraverso la soppressione di strutture ormai non più funzionali, nonché la ridefinizione delle funzioni di Comandi/Enti e il loro accorpamento, per quanto possibile, in chiave interforze e, comunque, di non sovrapponibilità funzionale e territoriale.
Nell'ambito della più ampia revisione dello Strumento Militare, il riordino della Sanità militare riveste particolare importanza, trattandosi di un settore strategico ad alta valenza operativa per l'assolvimento delle missioni internazionali.
Sulla base delle specifiche esigenze, emerse nel corso dei lavori del Gruppo di Studio Interforze e di riunioni con i Vertici delle Forze armate/Arma dei Carabinieri, nonché sulla base delle proposte di riordino già allo studio, sin dall'anno 2005, in ambito Difesa, è stato predisposto un Progetto di riordino che individua e riassume, per aree funzionali, i provvedimenti e/o gli obiettivi da perseguire.
Lo scopo principale è quello di riorganizzare le strutture sanitarie attraverso la loro razionalizzazione in senso interforze, onde aumentarne l'efficienza e - come già detto - il rapporto costo/efficacia.
Come preannunciato dal Signor Ministro della difesa nel corso dell'audizione «Sulle linee programmatiche del Dicastero», tenutasi il 1o dicembre 2011 presso le Commissioni congiunte 4a Senato e IV Camera, «Bisogna intervenire sullo strumento militare per un ulteriore passo di riconfigurazione che non potrà non investire il suo dimensionamento, le sue strutture e il suo assetto organizzativo [....] Si tratta di una linea che deve essere condivisibile proprio perché portata avanti con rigore, ma anche con equità e trasparenza».
In particolare, l'area della medicina legale è interessata da un complesso ridimensionamento.
Tra i provvedimenti delineati è previsto che i Dipartimenti Militari di Medicina Legale (DMML) di Torino e di Palermo vengano riconfigurati in modo tale che uno dei due, ancora da scegliere, dovrà divenire un polo diagnostico e ambulatoriale e l'altro entrerà a far parte delle strutture di aderenza sanitaria (poliambulatori, laboratori ecc.).
Per completezza d'informazione, si rende noto, altresì, che nell'ambito del riordino della Sanità militare è previsto il mantenimento a Palermo del Centro di Selezione per il Reclutamento per continuare ad assicurare un polo di riferimento,


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in un'area dove il numero delle adesioni ai concorsi per l'immissione nelle Forze armate rimane significativo.
Peraltro, com'è consuetudine della Difesa nell'affrontare le delicate tematiche connesse alla riorganizzazione delle proprie strutture ordinative, anche la questione relativa al futuro del Dipartimento Militare di Medicina Legale di Palermo, è stata oggetto di opportuna valutazione.
Nello specifico, per il personale militare, in analogia con quanto esperito per le soppressioni/riconfigurazioni sino ad oggi attuate, verranno adottati gli opportuni provvedimenti affinché siano contemperate le aspettative del personale interessato con quelle istituzionali, esaminando, comunque, tutte le situazioni personali/familiari che saranno rappresentate.
Analogamente, si procederà nei riguardi del personale civile, nell'ambito delle procedure di reimpiego previste dalle vigenti disposizioni normative e contrattuali.