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PDL 1274

XVI LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 1274



PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

GRIMOLDI, ALLASIA, SALVINI

Istituzione della corte d'appello di Monza

Presentata il 10 giugno 2008


      

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Onorevoli Colleghi! - La revisione della geografia giudiziaria è tema dibattuto da molti anni, la cui trattazione viene continuamente rimandata a causa soprattutto delle forti resistenze locali, che dissuadono qualsiasi forza politica dall'assumere con impegno questo obiettivo come prioritario nel miglioramento dell'amministrazione della giustizia. Nel momento presente, il Ministro della giustizia ha dichiarato che rientra tra i suoi intendimenti di governo la revisione della geografia giudiziaria al fine di razionalizzare la distribuzione degli uffici giudiziari nel territorio dello Stato. Come è noto, infatti, la geografia giudiziaria presente nel nostro Paese risale per la gran parte al periodo post-unitario, per cui si rende quanto mai necessario ridisegnarne la distribuzione e la struttura secondo modelli organizzativi adeguati ai tempi, al sistema delle comunicazioni, alla varietà dei bacini di utenza e della relativa domanda, agli indici di produttività. Tuttavia, nel perseguire il lodevole obiettivo della razionalizzazione specifica degli uffici giudiziari bisogna tenere conto di molti fattori, alcuni dei quali di recente emersione. Se infatti, da un lato, l'esigenza di sopprimere le sedi di esigue dimensioni, in ragione magari di un limitato flusso di lavoro, deve necessariamente conciliarsi con l'altra esigenza di non privare il territorio di una certa giustizia vicina al cittadino - esigenza altrettanto plausibile rispetto alla prima - da altro punto di vista gli uffici di vaste dimensioni presentano inconvenienti speculari e sono causa di disorientamento per il cittadino utente. Nella regione Lombardia esistono due corti di appello, quella di Milano e quella di Brescia. Il distretto della corte di appello di Milano è molto esteso e comprende i circondari di Busto Arsizio, Como, Lecco, Lodi, Monza, Pavia, Sondrio, Varese, Vigevano e Voghera, oltre la stessa Milano; mentre gli uffici compresi nel distretto della corte di appello di Brescia si trovano nei circondari di Bergamo, Brescia, Crema, Cremona e Mantova. La regione è la quarta in Italia per estensione territoriale, con una superficie di 23.861 chilometri quadrati, divisa tra dodici province e 1.546 comuni, che la rendono la regione con più province e comuni in Italia. Con i suoi oltre nove milioni di residenti, la Lombardia è la regione più popolosa d'Italia e tra le prime in Europa; di poco inferiore alla popolazione del Belgio e doppia rispetto alla Norvegia, è molto vicina a quella delle «grandi» regioni europee della Nordrhein-Westfalen, Bayern, Ile de France e Baden-Württemberg che superano di poco i dieci milioni di abitanti. I Lombardi costituiscono il 16,1 per cento della popolazione nazionale e vivono sul 7,9 per cento del territorio italiano, dando origine ad una densità demografica di 394 abitanti per chilometro quadrato (rispetto ai 194 della media italiana) seconda solo a quella della Campania. La provincia più popolata è Milano, con circa quattro milioni di abitanti; seguono Bergamo e Brescia. La presenza umana sul territorio è caratterizzata da una grande disuniformità, in quanto è fortemente concentrata nella fascia pedemontana tra le province di Varese, Como, Lecco, Milano e Bergamo - territorio, questo, che comprende più di 6,5 milioni di abitanti - caratterizzato da una fitta urbanizzazione, mentre cala lentamente in densità andando verso la bassa pianura e, più bruscamente, verso la montagna, ma non nelle maggiori vallate alpine. Il 12 maggio 2004 è stata ufficialmente istituita la provincia di Monza e della Brianza che dovrebbe avere oltre 800.000 abitanti, con capoluogo in Monza, che rappresenta la terza città della Lombardia con circa 120.000 abitanti.
      Il tribunale di Monza, inoltre, è oggi uno dei primi in Italia sia per l'ampiezza della sua giurisdizione - che si estende su quasi un milione di abitanti e un numero sterminato di aziende - sia per la qualità dei procedimenti che giungono ogni anno sulle scrivanie dei magistrati del presidio giudiziario. Un carico di lavoro elevatissimo anche dal punto di vista qualitativo - in ordine statistico il tribunale si colloca tra il sesto e il settimo posto - dato che il bacino di competenza coincide con uno dei motori economici del Paese. Una domanda di giustizia pressante, costretta a fare i conti con tutti i problemi logistici che affliggono la giustizia del Paese - ricollegabili principalmente a mancanza di risorse, di organico e di strutturare - che supera egregiamente la prova solo grazie allo spirito di abnegazione degli operatori del settore
      Da quanto esposto, è di tutta evidenza come la creazione di una nuova corte di appello con sede in Monza consentirebbe una prima razionalizzazione e un alleggerimento delle due sedi capoluogo, in un'area territoriale che tende sempre più ad avere una crescente difficoltà delle comunicazioni a causa del congestionamento del traffico e che registra la presenza di diversi milioni di persone. È indubbio che la posizione geografica, di assoluta centralità, della città di Monza all'interno del nuovo circondario interregionale avvantaggia tanto gli utenti quanto gli operatori della giustizia, in virtù delle caratteristiche dei collegamenti, che consentono di raggiungere l'istituenda corte di appello dimezzando i tempi e le distanze occorrenti per recarsi alle corti di appello di Milano e Brescia. Il nuovo distretto avrebbe giurisdizione anche per i circondari di Lecco, Como e Sondrio, in ragione della sua posizione centrale rispetto alle citate province. Nel complesso si tratta di un'area con dimensioni territoriali e demografiche superiori a quelle di competenza di numerose corti di appello e sezioni distaccate delle stesse già esistenti, che richiede una nuova configurazione e razionalizzazione delle strutture esistenti per non disattendere le legittime attese dei cittadini.


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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. È istituita la corte d'appello di Monza, con giurisdizione sul territorio compreso nel circondario dei tribunali di Monza, Como, Lecco e Sondrio.
      2. Il Ministro della giustizia, con proprio decreto, apporta le necessarie modificazioni alle tabelle A e B annesse all'ordinamento giudiziario, di cui al regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, e successive modificazioni, conseguenti all'istituzione della corte d'appello ai sensi del comma 1 del presente articolo.

Art. 2.

      1. Il Ministro della giustizia determina, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, l'organico del personale necessario al funzionamento della corte d'appello di Monza, rivedendo le piante organiche degli uffici nell'ambito delle esistenti dotazioni dei ruoli del Ministero della giustizia.

Art. 3.

      1. Il Ministro della giustizia stabilisce, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, la data di inizio del funzionamento della corte d'appello di Monza.

Art. 4.

      1. Alla data di inizio del funzionamento della corte d'appello di Monza, stabilita ai sensi dell'articolo 3, gli affari pendenti davanti alle corti d'appello di Milano e di Brescia e appartenenti, ai sensi della presente legge, alla competenza della corte d'appello di Monza, sono devoluti d'ufficio alla cognizione di tale corte.
      2. La disposizione di cui al comma 1 non si applica alle cause civili nelle quali sono già state precisate le conclusioni ai sensi dell'articolo 352 del codice di procedura civile, ai procedimenti penali per i quali è stato emesso il decreto che dispone il giudizio e agli affari di volontaria giurisdizione in corso alla data di inizio del funzionamento della corte d'appello di Monza stabilita ai sensi dell'articolo 3 della presente legge.


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