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Seduta del 17/11/2009


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Audizione del sottosegretario al Ministero dell'economia e delle finanze, Daniele Molgora.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento della Camera dei deputati, l'audizione del sottosegretario al Ministero dell'economia e delle finanze, Daniele Molgora, che riferirà alla Commissione sulle recenti vicende societarie che hanno interessato la SOGEI.
Ringrazio l'onorevole Molgora, al quale cedo la parola, con la riserva, per me e per i colleghi, di rivolgergli, al termine del suo intervento, alcune ulteriori domande e di formulare talune osservazioni.

DANIELE MOLGORA, Sottosegretario al Ministero dell'economia e delle finanze. Le recenti vicende societarie che hanno interessato SOGEI traggono origine dall'articolo 19 del decreto legge n. 78 del 2009, convertito nella legge n. 102 del 3 agosto 2009. Il comma 11 dell'articolo 19 prevede che il Ministro dell'economia ridefinisca l'indirizzo strategico per i compiti e le funzioni di SOGEI e del Poligrafico. Il comma 12 stabilisce che, entro 45 giorni dalla data di emanazione dei relativi atti di indirizzo strategico, i consigli di amministrazione delle società siano conseguentemente rinnovati nel numero di cinque consiglieri per ogni società, senza prevedere per i consiglieri uscenti il diritto di percepire indennizzi per la loro cessazione anticipata. Si prevede, inoltre, che gli statuti delle società siano modificati in coerenza con gli atti di indirizzo emanati dal ministero.
I due atti di indirizzo sono stati emanati dal Ministero dell'economia e delle finanze con decreto del 3 settembre 2009 e hanno portato a due provvedimenti distinti, uno per SOGEI, l'altro per il Poligrafico. Per quanto riguarda SOGEI, si fissano due ulteriori particolari missioni: una è relativa all'aspetto dell'integrazione delle banche dati fiscali e tributarie, soprattutto in prospettiva dell'attuazione del federalismo fiscale, l'altra riguarda il sistema informativo concernente in particolare i documenti elettronici del cittadino (carta di identità elettronica, codice fiscale), che devono essere sviluppati in collaborazione con il Poligrafico dello Stato. Entro 120 giorni dall'atto del ministro, si prevede l'emanazione di un nuovo piano industriale adeguato alle nuove indicazioni date dal ministro.
Analogamente per il Poligrafico dello Stato: ad esso sono state demandate le funzioni relative ai documenti elettronici del cittadino e anche nel suo caso entro 120 giorni si dovrà emanare il piano industriale per lo svolgimento delle nuove funzioni attribuite.


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La carta di identità elettronica, ad esempio, è un progetto sul quale si è lavorato senza alcun risultato per molti anni: questa collaborazione dovrebbe, invece, portare a risultati concreti, in modo tale da diffondere, al di là di una piccola sperimentazione oggi in atto, la carta di identità elettronica su tutto il territorio nazionale.
Questa è la nuova grande missione che è stata attribuita ai due organismi.
In seguito alla modifica degli obiettivi stabiliti anche per SOGEI, si è ritenuto di modificare la composizione del consiglio d'amministrazione, adeguandola dunque ai nuovi compiti e alle nuove finalità della società.

PRESIDENTE. Grazie, Sottosegretario Molgora.
Do la parola ai colleghi che intendono intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni.

LUCIO ALESSIO D'UBALDO. L'illustrazione del Sottosegretario Molgora è formalmente limpida, e sotto questo profilo non ci sono rilievi da fare. Tuttavia, le questioni che si pongono ai nostri occhi sono legate alle ragioni sostanziali delle scelte compiute dal Governo. Non c'è dubbio che vi è piena legittimità negli atti predisposti: c'è stato un mutamento dell'ordinamento legislativo e un mutamento conseguente degli atti di indirizzo e del piano industriale. Ci troviamo, però, di fronte a un fatto in qualche misura sorprendente: dopo un anno si manda a casa l'intero management.
La nostra Commissione ha una competenza che si è arricchita negli ultimi tempi; tuttavia il cuore del nostro impegno rimane quello di garantire la vigilanza sull'attività connessa a tutti i servizi legati all'anagrafe tributaria. È chiaro, quindi, che per noi la SOGEI è l'interlocutore operativo più diretto.
Come dicevo, dopo un anno ci troviamo di fronte a un cambio di tutta la dirigenza, e soprattutto dell'amministratore delegato. Abbiamo avuto - non dovrei ricordarlo io, essendo circostanze abbastanza note - per un biennio o poco più, con il Governo Prodi, un assetto manageriale; poi è cambiato il Governo e, legittimamente, è stato modificato quell'assetto. A distanza di un anno, o poco più, però, ecco che il Governo lo cambia nuovamente.
Credo, onorevole Molgora, che la Commissione abbia necessità di conoscere le ragioni sostanziali di questo mutamento, che non può essere giustificato semplicemente dal fatto che sono cambiate le regole generali. O meglio, il motivo può essere anche quello, ma la spiegazione deve essere più approfondita. Perché si è voluto cambiare l'amministratore delegato e tutta la struttura manageriale?
Come potrà vedere - se vuole, le lascio anche la documentazione per brevità di approfondimento - leggendo gli atti di questa Commissione, quando recentemente abbiamo audito il dottor Befera, in questa sede, egli ha chiarito bene quali sono i rapporti tra l'Agenzia delle entrate e la SOGEI. Noi ci troviamo di fronte a un quadro nel quale il maggiore acquirente di servizi della SOGEI è esattamente l'Agenzia delle entrate e, viceversa, il maggior cliente della SOGEI è l'Agenzia delle entrate. Chi entra nel consiglio di amministrazione di SOGEI? Il dottor Befera. In altre parole, la persona che incarna l'operatività dell'Agenzia delle entrate, che è il soggetto che chiede alla SOGEI la fornitura di servizi, entra a sua volta nel consiglio di amministrazione di SOGEI.
Ferma restando la stima che nutriamo tutti, maggioranza e opposizione, nei confronti del dottor Befera - in senso lato, possiamo definirlo un grand commis de l'Etat, poiché ha servito l'amministrazione e oggi svolge un ruolo molto più definito sotto il profilo manageriale - e quindi al netto delle considerazioni sulle qualità dell'uomo, credo che ci troviamo di fronte a un fatto che non può essere giudicato se non con una certa prudenza.
È opportuno che chi rappresenta l'Agenzia delle entrate faccia parte del consiglio di amministrazione della SOGEI? Secondo me non lo è e si dovrebbero distinguere nettamente i ruoli. Potete verificare che, con scelte anche in questo caso non contestabili in via formale, il


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dottor Befera - per le sue qualità, indubbiamente - ha assommato diverse funzioni, tutte legate all'intreccio (almeno fino ad oggi) tra Agenzia delle entrate e INPS, per l'interscambio che negli ultimi anni è cresciuto, grazie a Dio, tra Sogei e INPS.
Nel momento in cui parliamo del rapporto stretto tra Agenzia delle entrate e SOGEI, credo che sia inopportuno che nel consiglio d'amministrazione della SOGEI venga nominato impropriamente un dirigente del valore e del peso del dottor Befera.
L'ultima considerazione riguarda il futuro di SOGEI che, come sappiamo, svolge tante attività, che non sono messe in discussione. In più - lo sappiamo noi senatori perché lo abbiamo già affrontato, mentre oggi il problema è all'esame dei colleghi della Camera - nella riforma della contabilità c'è un nodo sostanziale che riguarda lo svolgimento della funzione di gestione della banca dati verso cui affluiscono tutti i dati, anche quelli dei comuni. Parliamo, dunque, di una funzione molto delicata.
È naturale che la SOGEI sia dentro questo sistema, per ovvie ragioni. Il problema è sapere se questi dati vengano organizzati e gestiti facendo della SOGEI lo strumento - poi andrà individuato un qualche livello di coordinamento che credo debba prevedere la presenza dei comuni, visto che i dati provengono anche da loro - oppure lasciamo (al Senato abbiamo fatto rilievi a questo riguardo) che tutto rifluisca immediatamente, senza passaggi intermedi, alla Ragioneria generale dello Stato, assegnando a questo livello un potere senza limiti.
Passare tutto il potenziale di conoscenza e la forza di organizzazione dei dati alla Ragioneria, senza un minimo di dialettica infraistituzionale, penso - come Partito democratico contribuiremo a definire meglio questo giudizio nel prosieguo - che possa creare disfunzioni. Un eccesso di accentramento, se immediatamente può dare vita a maggiore efficienza, a lungo andare genera distorsioni.
Signor Sottosegretario, delle questioni che ho posto la più importante sotto il profilo politico e istituzionale è l'ultima. Tuttavia, ribadisco che a me pare inadeguato, allo stato della discussione, un confronto tra Parlamento e Governo in cui quest'ultimo si limita a dirci che il cambio di guardia in SOGEI è avvenuto sulla base delle disposizioni di legge. Non era questo l'elemento che mettevamo in discussione, semmai era ed è nostra cura sapere perché è maturato un giudizio di merito in ordine al quale il Governo si è deciso a modificare l'intero assetto dirigente e il management della SOGEI.

GIAMPAOLO FOGLIARDI. Faccio mie le osservazioni testé enunciate dal senatore D'Ubaldo. Quando abbiamo espresso l'esigenza di un'audizione per avere dei chiarimenti, non era tanto per l'aspetto squisitamente legale, perché da questo punto di vista non ce ne sarebbe stato neanche bisogno.
Rimangono dubbi, perplessità e punti interrogativi relativamente a questa vicenda che, per quanto mi riguarda, non può essere limitata a un aspetto squisitamente tecnico, ma potrebbe avere anche altre valutazioni. Considerata la funzione che questa Commissione è chiamata a svolgere, sarebbe bene che, da questo punto di vista, altri motivi fossero portati alla sua conoscenza e valutazione. Non nascondiamo che, anche nelle audizioni precedenti, abbiamo avuto modo di osservare la delicatezza dei compiti, dei passaggi e delle funzioni.
Ringrazio il Sottosegretario Molgora per la sua presenza e per quanto ci ha detto, ma questo non può ritenersi soddisfacente, non tanto per una questione squisitamente di contrapposizione politica - non è certamente questo il motivo - ma dal punto di vista dell'assolvimento istituzionale in base al quale la Commissione di vigilanza sull'anagrafe tributaria è chiamata a svolgere il proprio ruolo.

PRESIDENTE. Do la parola al Sottosegretario Molgora per la replica.

DANIELE MOLGORA, Sottosegretario al Ministero dell'economia e delle finanze.


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Non sono molte le ulteriori considerazioni da fare, se non il fatto che la prospettiva del federalismo fiscale e la circostanza di avere una raccolta di dati che possono essere valutati e analizzati in SOGEI è una delle motivazioni per cui probabilmente è opportuno che il direttore generale dell'Agenzia delle entrate sia anche in SOGEI.
La valutazione di questi dati che arrivano dai vari enti locali impone la necessità di costruire un quadro generale. Tengo a precisare che il presidente della SOGEI, Sandro Trevisanato, è rimasto lo stesso, pertanto, la modifica di assetto è legata soprattutto alle nuove finalità che sono state attribuite a SOGEI.

LUCIO ALESSIO D'UBALDO. Il vecchio management era incapace?

DANIELE MOLGORA, Sottosegretario al Ministero dell'economia e delle finanze. No. Sono stati aggiunti nuovi compiti, quindi i nuovi membri evidentemente sono più adeguati alle necessità che ne derivano, cosa che avevo sottolineato all'inizio.

LUCIO ALESSIO D'UBALDO. Se lei dice questo, mi onoro dell'amicizia del nuovo amministratore delegato. Lo conosco, so che è una persona perbene. Scorrendo il suo curriculum, si accorgerà che è stato, per esempio, direttore generale dell'ASL Roma D (Ostia), quindi ha svolto un mestiere legato all'attività sanitaria.
Lo conosco bene perché per mia ventura sono anche presidente dell'agenzia di sanità pubblica della regione Lazio, quindi so quanto è apprezzabile sotto questo profilo. È stato, inoltre, presidente della FIASO, Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere. Poi è passato a fare il direttore generale del Formez, centro studi che tutti conosciamo.
Se, sulla base di questo curriculum apprezzabile per tanti aspetti, lei sostiene che avete scelto un manager adeguato a gestire una macchina che prende i suoi dati dalle dichiarazioni dei redditi, non credo che questo sia un curriculum che giustifichi questa scelta.
Allora, un conto è sostenere che avete scelto il nuovo amministratore delegato di SOGEI per un motivo politico, sebbene sia manager stimabile per cento altri motivi; che lei invece venga a dirci che serviva un manager con questo profilo, non è congruo: può trovare una giustificazione diversa, ma questa non regge. Mi permetta l'osservazione.

PRESIDENTE. Ringrazio l'onorevole Molgora e dichiaro conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 14,40.

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