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Seduta del 25/10/2012


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Audizione dei componenti del consiglio di amministrazione della Sogei.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione dei componenti del consiglio di amministrazione della Sogei. Sono presenti l'ingegner Cristiano Cannarsa, presidente e amministratore delegato della Sogei, il dottor Giuseppe Peleggi, consigliere e direttore generale dell'Agenzia delle dogane, e la dottoressa Anna Scafuri, responsabile dell'ufficio relazioni istituzionali e comunicazione della Sogei.
L'audizione è finalizzata ad acquisire elementi conoscitivi sullo sviluppo dei sistemi informativi dell'Anagrafe tributaria al fine di adeguarli ai nuovi strumenti di contrasto all'evasione fiscale previsti dal legislatore nonché sulle misure di sicurezza adottate a protezione dei dati.
Cedo la parola all'ingegner Cannarsa, con la riserva, per me e per i colleghi, di rivolgere, al termine del suo intervento, ulteriori domande e di formulare osservazioni.

CRISTIANO CANNARSA, presidente e amministratore delegato della Sogei. Vista la natura dell'audizione e la presenza del consigliere Peleggi, che vorrà intervenire per qualsiasi necessità di integrazione, esporrò una relazione che abbiamo elaborato insieme, parlando pertanto a nome della società.
Ci siamo già incontrati e abbiamo parlato del tema oggetto dell'audizione, per cui ometterò alcuni elementi per illustrarvi invece un quadro aggiornato del ruolo che Sogei sta svolgendo nella conduzione, lo sviluppo e l'integrazione del sistema informativo della fiscalità alla luce delle nuove norme che sono intervenute di recente, in particolare sul contrasto all'evasione.
Un elemento fondamentale, che Sogei riscontra nella quotidianità della sua azione, consiste nel possesso delle informazioni o, meglio, dei dati che si trasformano in informazioni una volta che si riesce a utilizzarli attraverso correlazioni semantiche. L'afflusso dei dati al sistema informativo della fiscalità è uno dei punti centrali per la lotta all'evasione, pertanto tutte le norme più recenti hanno contribuito a integrare la base di informazioni e di dati a disposizione del sistema stesso. L'aspetto centrale nel contrasto all'evasione è proprio la disponibilità di dati e l'obbligo di invio degli stessi da parte degli enti e delle amministrazioni che sono in loro possesso e che li possono trasferire a un unico soggetto a livello centrale. Tale soggetto è, appunto, Sogei, che gestisce le banche dati con criteri di altissima affidabilità e sicurezza, sia per quanto riguarda l'utilizzo delle informazioni sia per la loro conservazione; come sapete, i temi di disaster recovery sono alla base della gestione del sistema informativo.


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Il secondo aspetto rilevante è la possibilità di utilizzare tali dati per la lotta all'evasione: innanzitutto bisogna disporre dei dati e poi bisogna poterli utilizzare in modo appropriato. Svolgerò un veloce passaggio - vista la necessità di essere brevi - su alcuni elementi essenziali. Il primo è lo «spesometro», introdotto con il decreto-legge n. 78 del 2010; come sapete, esso regola l'afflusso di informazioni relative a spese superiori a certi limiti, che in parte sono state già acquisite dall'anagrafe centrale di Sogei, e in parte devono esserlo ancora. Un flusso di informazioni regolato da questa norma è in normale attività di acquisizione e di gestione; una parte è stata acquisita nell'aprile 2012 e un'altra lo sarà tra la fine dell'anno e il 2013.
Un altro punto fondamentale è il ruolo attribuito all'Agenzia del territorio: oltre all'Agenzia delle entrate, anch'essa interviene nell'attivazione dell'Anagrafe immobiliare integrata, che è una nuova piattaforma che consente la consultazione integrata dei dati catastali e dei dati di pubblicità immobiliare. I lavori sono già in fase di analisi prototipale per 116 comuni e sono in corso di sviluppo per l'estensione a tutti i comuni d'Italia.
Il decreto-legge n. 98 del 2012 ha introdotto la mediazione tributaria obbligatoria, che, in realtà, è uno strumento deflattivo del contenzioso tributario; in questo caso, Sogei ha svolto l'informatizzazione di tutto il procedimento di gestione.
Com'è noto, un elemento importante è l'afflusso di tutti i dati relativi ai conti correnti, ovvero i saldi e i movimenti regolati dal decreto-legge n. 138 del 2011, che ha dato la possibilità all'Agenzia delle entrate di controllare i conti correnti dei contribuenti anche in forma preventiva e non solo in caso di avvio di un accertamento. Come sapete, nell'aprile 2012 è stato anche emanato un provvedimento del Garante per la privacy e stiamo predisponendo un nuovo canale telematico per gestire in modo sicuro l'afflusso dei dati al sistema informativo della fiscalità. Ovviamente, si tratta di moli enormi di dati, tra l'altro particolarmente sensibili; l'attenzione del Garante è ampiamente giustificata, ma ciò non costituisce un problema per Sogei - dal punto di vista tecnico - vista la sua ampia esperienza nella gestione di flussi di dati di notevole quantità.
Un altro punto importante è relativo proprio all'Agenzia delle dogane, che ha introdotto la gestione informatizzata dei registi delle accise con il decreto-legge n. 16 del 2012. Ciò consente di predisporre accertamenti dell'imposta unica verso i soggetti privi di autorizzazione, che tuttavia rientrano sempre in un ambito di emersione, attività e flussi non precedentemente rilevabili con l'attivazione di forme di gestione informatica di determinate procedure, quali, ad esempio, il registro stesso.
Con riferimento alla spesa sanitaria, il DM del 2009 ha introdotto, nell'ambito del monitoraggio della spesa sanitaria, la possibilità di certificare ex ante anche il diritto all'esenzione, ovviamente senza ledere i diritti degli assistiti; anche questo è stato gestito a livello informatico da Sogei attraverso il sistema informativo della fiscalità.
Un altro punto è rappresentato dall'Albo degli operatori dei giochi, con riferimento al settore degli apparecchi da intrattenimento. La possibilità di avere un albo unico degli operatori abilitati consente - attraverso lo sviluppo di nuovi servizi di business intelligence, che Sogei ha attivato per conto dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato - di analizzare volumi territoriali della raccolta di gioco per individuare i proprietari di esercizi sui quali indirizzare l'azione di verifica in loco ai fini dell'emersione di fenomeni elusivi o di illegalità. Sempre nell'ambito del gioco illegale, si presenta un altro elemento, che, in effetti, è un disincentivo: l'incremento dal 120 al 240 per cento della sanzione amministrativa per chi sottrae basi imponibili all'imposta unica sui concorsi pronostici o sulle scommesse. Sogei ha automatizzato il flusso procedurale di emissione e gestione dell'avviso di accertamento e dell'atto di irrogazione delle sanzioni tributarie.


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La stessa legge n. 220 del 2010 ha anche esteso alla Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato la possibilità di effettuare indagini finanziarie per l'individuazione degli operatori illegali, conferendo al Monopolio un potere ulteriore. Sogei ha fornito il supporto informatico nell'ambito delle iniziative con l'Associazione bancaria italiana proprio per la definizione degli interventi integrativi e delle linee guida di gestione delle richieste sulle indagini finanziarie per i contribuenti oggetto di controllo, e ha reso disponibili soluzioni relative alle indagini finanziarie e all'interrogazione dell'archivio dei rapporti.
Il decreto-legge n. 201 del 2010 ha riorganizzato, tra le altre cose, le disposizioni in materia di ruralità degli immobili e ha istituito il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi a decorrere dal primo gennaio 2013. A questo riguardo, abbiamo realizzato dei servizi web proprio per consentire agli utenti di presentare le relative domande di riconoscimento della ruralità, che è stato possibile gestire attraverso il colloquio con i comuni interessati dalle attività di accertamento e aggiornamento catastale.
Lo stesso decreto ha previsto, per l'Agenzia del territorio, l'attribuzione di una superficie convenzionale alle unità immobiliari prive di planimetrie - i cosiddetti «immobili fantasma» - alle quali è stata attribuita una rendita presunta. L'individuazione degli immobili fantasma è stata eseguita mediante applicazioni realizzate da Sogei in ambito cartografico e attraverso lo sviluppo di sistemi di analisi delle ortofoto e delle cartografie catastali.
Un punto in particolare che riguarda le accise - e, di conseguenza, anche il mondo delle dogane - consiste nel potenziamento dei controlli incrociati tra dichiarazioni doganali di esportazione e documenti di accompagnamento in ambito di accise al fine di riscontrare la corrispondenza delle informazioni relative ai due regimi e di prevenire situazioni di frode sulla circolazione delle merci in regime di imposta sospesa per le accise.
In ambito più strettamente doganale, è proseguita l'attuazione di quanto previsto nel contesto specifico dello sportello unico (in particolare, con il DPCM n. 242 del 2010) con il Ministero della salute, il Ministero degli affari esteri e - sempre secondo il paradigma della cooperazione, con l'approccio single window - il Ministero delle politiche agricole e forestali. Oltre a semplificare gli adempimenti a carico degli operatori corretti, tali implementazioni consentiranno una migliore compliance grazie a una maggiore qualità dei dati, rendendo i controlli sempre più mirati ed efficaci.
I dati, come vedete, sono sempre al centro dell'attenzione e rappresentano lo strumento fondamentale nell'ambito del contrasto all'evasione.
In collaborazione con lo stesso ministero, è stato recentemente sviluppato un servizio fruibile in tempo reale per la consultazione, da parte degli ispettori che effettuano i controlli su strada, dei dati delle dichiarazioni di accompagnamento delle merci soggette ad accisa (vino e alcol).
Per quanto concerne il comparto del gioco pubblico, l'azione di Sogei a supporto dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato vede tra i suoi principali obiettivi il contrasto al gioco illegale o irregolare, con un'attività che ha consentito, nel corso degli anni, non solo di offrire maggiori garanzie ai giocatori, ma anche di recuperare flussi ingenti di denaro altrimenti destinati a un mercato non regolamentare e privo di autorizzazione.
Inoltre, l'Agenzia del territorio ha costituito, con il contributo dei comuni, l'Archivio nazionale degli stradari e dei numeri civici e, attraverso il portale dell'Agenzia del territorio, i comuni hanno certificato e aggiornato gli stradari. Sogei sta realizzando i primi servizi di consultazione della banca dati destinata alle pubbliche amministrazioni per rispondere all'esigenza di disporre di uno stradario nazionale di riferimento.
Per quanto riguarda i provvedimenti in materia di controllo della spesa, gli strumenti tecnologici oggi a disposizione sono molto ampi. In particolare, la diffusione


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della moneta elettronica e l'utilizzo di registratori di cassa potrebbero, in collegamento con il sistema informativo della fiscalità, costituire un'offerta tecnologica per alimentare il sistema informativo in modo capillare. Insieme alla fatturazione elettronica, questo ambito tecnologico rappresenta, per la pubblica amministrazione, un potenziamento fondamentale del tracciamento di tutte le operazioni svolte sul territorio.
Per quanto riguarda la fatturazione elettronica in particolare, come sapete il contesto normativo è maturo. Recentemente si è avuto il parere positivo nel Consiglio di Stato, per cui si attende solo, come ultimo atto formale, l'approvazione del Consiglio dei ministri per la pubblicazione del decreto ministeriale previsto all'articolo 1 della legge n. 244 del 2007.
Tutto quello che abbiamo detto ha come fattore comune la centralizzazione dei dati; i dati e le informazioni che gli strumenti normativi stabiliscono di inviare alla Sogei sono l'aspetto rilevante della centralizzazione delle banche dati, che avviene in modo omogeneo secondo criteri di sicurezza e qualità del trattamento dati attraverso processi tecnologici ormai consolidati e rigorosi. Questo consente la cooperazione informatica e il grado di interoperabilità tra le banche dati e altri sistemi della pubblica amministrazione, che costituisce il punto centrale e il massimo elemento di rafforzamento della lotta all'evasione. Gli stessi dati, gestiti in banche dati tra loro non interoperabili o non interrogabili in modo trasversale, infatti, non avrebbero la stessa efficacia, che in questo modo è assolutamente garantita.
Un altro punto che vorrei sottolineare e che riguarda gli enti territoriali è la norma che ha coinvolto i comuni nella partecipazione all'accertamento fiscale incentivando al cento per cento la quota ad essi riconosciuta delle maggiori somme relative ai tributi statali su quelle riscosse a titolo definitivo senza la collaborazione degli enti territoriali. Sogei potrebbe farsene carico incentivando l'approccio utilizzato nella realizzazione del portale per il Dipartimento delle finanze, che già fornisce alcuni servizi agli enti locali, quali le statistiche sulle dichiarazioni fiscali, la dinamica delle partite IVA e i dati della fiscalità immobiliare.
Tali informazioni - nonché le anomalie evidenziate ed evidenziabili attraverso incroci e comparazioni - sono le leve più significative di cui i comuni potranno e dovranno disporre nel loro ruolo attivo in ambito di accertamento.
Il contrasto all'evasione e all'elusione fiscale richiede la massima circolarità delle informazioni tra i diversi enti che a vario titolo intervengono in processi di controllo; mettere a disposizione dati e informazioni garantisce che il patrimonio informativo sia uniformemente utilizzato dalle altre amministrazioni centrali e locali per aumentarne la capacità di controllo, stante un contesto tecnico-organizzativo in cui ogni ente abbia sviluppato i propri processi amministrativi in modo autonomo.
Come ho detto precedentemente, il grado di utilizzo delle informazioni è direttamente proporzionale alla fruibilità delle stesse, che diviene massima qualora i processi automatizzati provvedano alla loro integrazione nei processi di gestione. Il punto centrale consiste proprio nell'integrazione dei processi di gestione delle banche dati, perché vi è l'esigenza di disporre di servizi informatici progettati in modo strutturato e organico per supportare gli enti nello svolgimento dei propri compiti istituzionali.

LUCIO ALESSIO D'UBALDO. Vorrei intervenire sull'ordine dei lavori. Siccome abbiamo la solita difficoltà dell'orario - che purtroppo ci assilla ogni volta che svolgiamo le audizioni - e poiché questa relazione mi sembra molto importante (non so se anche i colleghi la valutino alla stessa maniera), dopo un periodo «consistente» in cui in sede legislativa sono avvenute molte cose, con ricadute anche per l'azienda, vorrei proporre di recuperare una procedura che questa Commissione ha utilizzato solo all'inizio del suo ciclo di attività con una visita presso Sogei. Ovviamente, ciò andrebbe fatto il lunedì o


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il venerdì, per evitare di ritrovarci nelle stesse condizioni di oggi, per affrontare in modo organico e diffuso tutti i problemi di cui si è discusso; diversamente, credo che questa mattina, con soli cinque minuti per le domande e cinque per le risposte, non saremo in condizione di svolgere un lavoro dignitoso e adeguato alla complessità dei problemi qui rappresentati.

PRESIDENTE. Penso che la sua proposta sia interessante; bisognerebbe sapere se sono d'accordo anche i colleghi.

CRISTIANO CANNARSA, presidente e amministratore delegato della Sogei. Noi operiamo ventiquattr'ore su ventiquattro, quindi possiamo organizzare anche una visita in notturna; mi fa piacere potervi ospitare. Possiamo organizzare una visita e una presentazione di alcuni strumenti e applicazioni che stiamo utilizzando con l'Agenzia delle entrate, la Guardia di finanza e l'Agenzia delle dogane proprio nell'ambito del contrasto all'evasione. Si tratta di strumenti di business intelligence particolarmente evoluti.

PRESIDENTE. Pare che vi sia consenso sulla proposta.

ROSARIO GIORGIO COSTA. So quanto sia utile anche per i parlamentari rendersi conto de visu di questo importante apparato che è la Sogei. Avendone visto nascere la prima convenzione, la guardo con religioso rispetto; ne ho seguito i progressi e il divenire, e oggi, nel mio immaginario, considero l'istituzione tanto pregevole e meritevole quanto la Banca d'Italia. Si tratta dell'immaginario di un parlamentare, perché c'è asetticità e non vi è discrezionalità nel comportamento; occorre solo verificarne l'utilità e l'efficienza. Inoltre, la pubblicità dell'istituzione giova anche al morale degli italiani perché è un'altra cosa che ha il nostro Paese.
Sarebbe utile formulare anche un invito alla Commissione antimafia, se questa non ha mai visitato Sogei per rendersi conto del suo funzionamento. La Commissione si articola in tredici comitati (di cui coordino personalmente quello con la mission «mafia, sviluppo economico del Mezzogiorno e quantificazione della diseconomia»); se il presidente Pisanu non dovesse ritenere opportuno inviare l'intera Commissione, certamente si potrebbe invitare il Comitato per i giochi, che ha svolto un lavoro notevole e si è applicato molto. Il Comitato è presieduto dal senatore Lauro, pertanto la richiesta e l'invito vanno formulati a lui.
Ritengo che la visita sarebbe utile anche ed essenzialmente a loro perché, essendo penetrati in questo mondo ed essendo agitati per le tematiche e i problemi posti dalla ludopatia e dall'infiltrazione della criminalità organizzata, anche nella rete dei concessionari, il problema è molto serio. Per chi conosce i lavori svolti in Commissione antimafia, implementare le sue conoscenze mediante la conoscenza della strumentazione della Sogei giova all'Italia, alla Commissione e alla Sogei stessa.
Mi piace vedere la Sogei non solo in funzione della lotta all'evasione (che oggi è pure di moda) ma anche come servizio di grande utilità sociale e civica, reso, tra gli altri, ai comuni d'Italia. Alla pagina 18 della sua relazione, l'ingegner Cannarsa parla di 5.000 enti; poiché i comuni sono 8.000, mi piace pensare che 3.000 abbiano già risolto i loro problemi di colleganza con voi. Ora, aiutare i nostri amati comuni - che conosco bene, per passione civile e per averli sempre seguiti - è opera santa, ma occorre anche cominciare a formare il personale, e non è scritto da nessuna parte che non possiate svolgere anche tale azione di supporto iniziale, per farli partire. Spesso non partono perché l'impiegato non c'è, non vuole qualificarsi o non vuole avere strumentazione elettronica; se voi, anche di concerto con l'ANCI, riusciste a eseguire un reclutamento ai fini di una formazione accelerata per rendere lo strumento praticabile anche ai capillari dell'apparato pubblico, vale a dire ai comuni, sarebbe molto importante.
La presenza del dottor Peleggi - che è come il Re Sole, perché sulla sua terra non tramonta mai il sole, tra dogane e quant'altro - mi dà l'occasione di parlare


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anche di Equitalia, che è anch'esso uno strumento pregevole che avete fabbricato voi. C'è la fiscalità degli enti locali e sui giornali si sente parlare del fallimento di queste aziende, allora mi chiedo perché queste cose non succedevano quando l'Italia era povera e aveva solo gli esattori. Non succedeva mai che qualcuno rubasse tanti soldi, e se qualcuno toccava anche solo una lira, il giorno dopo gli scadeva la concessione e doveva scappare, perché bisognava intervenire per supplirlo. Oggi si ruba e si fa man bassa, ma non c'è nessuno che sostituisca chi fa tutto questo.
C'è stata questa moda; il Parlamento ha molto silentemente legiferato anche sulla facoltà di appaltare il servizio della riscossione e via dicendo, ma è una questione delicata. I Comuni vanno alla ricerca di ogni centesimo per sopravvivere e poi si fanno imbrogliare così? A questo riguardo esprimete un'opinione e date un'azione di supporto al legislatore; sì, è stata introdotta una fideiussione da 4 centesimi, ma in questo ambito bisogna garantire. Non è possibile che si verifichi quello che si sta verificando, ossia che c'è chi ruba i soldi dei comuni d'Italia. Non so perché ma vi state ritraendo, forse non tenete più la fiscalità locale, per cui dove scadono i contratti tornate indietro. Siete entrati con tanta veemenza e ci si chiede come sia possibile che certi individui si debbano portar via tutti i soldi e non ci sia nessuno a sostituirli.

PRESIDENTE. No, ma lui non è in Equitalia.

ROSARIO GIORGIO COSTA. Mi scuso, allora riferite quanto ho detto a chi di dovere.
La questione dei comuni è una funzione sociale molto importante: qualificarli e aiutarli a qualificarsi significa aiutare il Paese a progredire. Ho iniziato dicendo che vi guardo quasi con la stessa simpatia che merita la Banca d'Italia, tendete lì, siete su quella strada: dopo la Banca d'Italia, adesso vedo voi, con gli occhi di una persona che da quarantacinque anni conosce la pubblica amministrazione, con gli occhi dell'amministratore.

CRISTIANO CANNARSA, La ringrazio, senatore Costa. Approfitto per svolgere un'osservazione importante sulla cooperazione con i comuni. Con la carta d'identità elettronica si rafforza ulteriormente il rapporto e la cooperazione tra Sogei, l'Istituto poligrafico dello Stato e i comuni; infatti, essa costituisce uno strumento offerto ai cittadini attraverso i comuni presso i quali si dovranno comunicare i dati (dati biometrici, fotografia e impronte digitali), che verranno inviati telematicamente a Sogei, che a propria volta certificherà la loro qualità confrontandola sia con l'Anagrafe tributaria sia con l'Indice nazionale delle anagrafi. Questo processo di integrazione si rafforza ulteriormente attraverso lo strumento della carta d'identità elettronica sia per creare dei canali di invio di dati sia, soprattutto, per la creazione di servizi sui quali l'esperienza che Sogei ha acquisito negli anni può essere anche applicata nell'ambito dell'azione dell'Agenzia digitale. Infatti, possiamo fornirle suggerimenti e il nostro punto di vista nell'ambito tecnologico dell'informatica pubblica e partecipare in maniera attiva al completamento dell'Agenda digitale. L'Agenda digitale, come sapete, è già nel sistema informativo della fiscalità: è ampiamente attuata, in tutti i quindici temi introdotti dal nuovo C.A.D. (decreto legislativo 235/2010), quindi è molto avanti. Nel suo ruolo di partner tecnologico, Sogei si offre anche di dare un contributo ai lavori dell'Agenzia digitale per favorire l'estensione e l'ampliamento dell'Agenda digitale a tutti gli ambiti della pubblica amministrazione.

PRESIDENTE. Anche se non è questa la sede, il senatore Costa ha chiesto anche un approfondimento sulle tematiche legate all'attività di riscossione degli enti locali. Una delega è all'esame del Senato, al momento, dove verranno risolti alcuni problemi, ivi compreso quello del versamento diretto in tesoreria del comune senza transito per le casse delle concessionarie. Confidiamo in voi affinché tale denaro possa tornare da noi.

GIAMPAOLO FOGLIARDI. Concordando con la proposta del senatore


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D'Ubaldo, credo che non si possa che valutare positivamente la relazione che ci è stata esposta e che avremo modo di riscontrare.
Perché rimanga agli atti, vorrei ribadire la questione della crisi verso la quale deve procedere il legislatore: se il problema finale è anche quello di far ripartire il Paese con la sua macchina produttiva e con il rilancio economico, un'organizzazione di questo tipo, sicuramente efficiente, sul piano della lotta all'evasione e delle irregolarità, deve anche farci riflettere da un punto di vista psicologico. Da operatore professionale, ritengo che essa sia anche una macchina che mette in serie difficoltà: come ho già detto - non perché si debba derogare o alimentare mercati sotterranei, extralegali o simili - credo che nessun Paese arrivi a un'efficienza e a un controllo capillare, anche nell'ambito della privacy, di questo tipo.
C'è anche un risvolto che deve far riflettere, ma questo non lo dico a voi, che lavorate anche sugli strumenti che vi dà il legislatore. Spesso, infatti, mi trovo anche in difficoltà: su cosa dovremmo criticarvi? Cos'altro dovreste fare? Siamo noi che dovremmo porci alcuni problemi, anche dal punto di vista del movimento del mercato. Ad esempio, a cosa serve la verifica sulle fatture da 3.000 euro? Magari conteggiamo che la pensionata, il vecchietto o lo sprovveduto abbia derogato a questo adempimento o si sia sbagliato, ma nel frattempo ci sfuggono la grande evasione e i grandi problemi transfrontalieri, extraeuropei e via discorrendo.
Come ho già detto, si tratta di una riflessione personale, più che rivolta a voi, che non potete certamente darmi delle risposte. Recentemente, in occasione della delega fiscale, la Commissione e il Presidente Leo hanno avuto modo di dibattere su alcune questioni e, su alcune di esse - che dovrebbero dare anche il via, al di là della regole e del controllo - servirebbero anche meccanismi che permettano di muoversi con maggiore tranquillità.
Alla lunga, l'oppressione creata dalla questione del denaro contante, ad esempio, sta creando un blocco dei mercati spiccioli: la gente non spende o spende meno di prima. Pensiamo sempre a noi stessi, ai più emancipati che possono disporre della carta di credito, ma non pensiamo alla miriade di persone nel Paese che non hanno questi strumenti; lo verifico tutti i giorni e sicuramente è un freno, sul piano dell'economia. Più che in Commissione vigilanza, questa riflessione andrebbe svolta in Commissione finanze o in Commissione attività produttive e mi rendo conto che non è molto pertinente al nostro ruolo; tuttavia, per quanto mi riguarda, è un dato che emerge sempre più. Per quanto riguarda, invece, il lavoro che la Sogei sta svolgendo - e che avremo modo di verificare - non si può che fare tanto di cappello.

PRESIDENTE. Anche io mi complimento per il vostro lavoro; avremo sicuramente modo di approfondire queste tematiche.
Dichiaro conclusa l'audizione.

La seduta termina alle 9,20.

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