XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 4 di martedì 13 maggio 2008

Pag. III

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 10,10.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 7 maggio 2008.

I deputati in missione sono tre.

Annunzio della formazione del Governo e del conferimento di incarichi a Ministri.

PRESIDENTE. Dà lettura della lettera inviatagli dal Presidente del Consiglio, nella quale si comunica la formazione del Governo ed il conferimento di incarichi a Ministri (vedi resoconto stenografico pag. 1).

Annunzio della nomina dei sottosegretari di Stato.

PRESIDENTE. Dà lettura della lettera inviatagli dal Presidente del Consiglio nella quale si comunica la nomina dei sottosegretari di Stato (vedi resoconto stenografico pag. 2).

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Ricorda che nel pomeriggio, alle 16, si svolgerà la cerimonia per intitolare la Sala gialla della Camera dei deputati all'onorevole Aldo Moro.

Comunicazioni del Governo.

SILVIO BERLUSCONI, Presidente del Consiglio dei Ministri. Rende all'Assemblea le dichiarazioni programmatiche del Governo da lui presieduto (vedi resoconto stenografico pag. 3).

PRESIDENTE. Ricorda che, secondo quanto stabilito in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo, nella seduta odierna si svolgerà la discussione sulle comunicazioni del Governo. Domani, alle 10, avranno luogo la replica del Presidente del Consiglio e, quindi, le dichiarazioni di voto e la votazione per appello nominale.
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per la discussione sarà pubblicato in calce al resoconto della seduta odierna.

La seduta, sospesa alle 10,45, è ripresa alle 11,35.

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle comunicazioni del Governo.

ROBERTO ROLANDO NICCO (Misto-Min. ling.). Nell'auspicare che nella legislatura in corso sia avviato un processo riformatore in senso federalista che conduca, tra l'altro, ad una modifica degli statuti speciali e all'attribuzione di seggi nel Parlamento europeo alle regioni ed alle province autonome, ritiene necessario varare una nuova legge sulle aree montane nella quale siano più compiutamente recepite le esigenze delle popolazioni interessate. Si riserva, quindi, di valutare i provvedimenti che saranno presentati dal Governo.

GIANLUCA BUONANNO (LNP). Nell'auspicare il ripristino di un sostanziale rapporto di fiducia tra i cittadini e le istituzioni, sottolinea la necessità di adeguare la dotazione infrastrutturale delPag. IVNord del Paese, di migliorare il sistema della giustizia e di avviare un effettivo federalismo.
Ritiene necessario, inoltre, conferire poteri più incisivi agli amministratori locali e garantire un più adeguato sostegno alle forze dell'ordine.

PIERO FASSINO (PD). Nell'esprimere apprezzamento per il tono sobrio e rispettoso delle opinioni di tutte le forze politiche insito nelle dichiarazioni rese dal Presidente del Consiglio, ricorda il proficuo contributo fornito dal Partito Democratico al rasserenamento del clima politico.
Sottolinea, quindi, l'esigenza di dare vita ad un sistema politico moderno che favorisca la crescita del Paese e migliori l'efficienza dei servizi resi dallo Stato ai cittadini. Nel ritenere, inoltre, che le scelte del Governo non potranno prescindere dal necessario rigore sul piano del risanamento dei conti pubblici, auspica che si possa pervenire alle intese necessarie per varare condivise riforme istituzionali.
Preannunzia, infine, che la sua parte politica, pur negando la fiducia al Governo, assumerà un atteggiamento non pregiudizialmente ostile, ma aperto al dialogo ed al confronto.

BARBARA SALTAMARTINI (PdL). Nell'esprimere apprezzamento per la composizione del Governo, all'interno del quale appare complessivamente valorizzata la presenza femminile, ritiene necessario adottare concrete misure a sostegno della famiglia e della maternità, nonché realizzare nuove e compiute politiche per la sicurezza dei cittadini.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel preannunziare che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo, giudica non credibili le promesse fatte nel corso della campagna elettorale del Presidente del Consiglio, il quale, nelle sue precedenti esperienze governative, ha promosso leggi ad personam e provvedimenti volti a favorire le imprese di cui è titolare.
Manifesta, comunque, disponibilità al dialogo in tema di riforme istituzionali e di modifica della legge elettorale purché sia prevista l'ineleggibilità di chi è condannato con sentenza passata in giudicato.

BRUNO TABACCI (UdC). Pur riconoscendo il tono garbato delle dichiarazioni rese dal Presidente del Consiglio, preannunzia che non potrà concedere la fiducia al Governo, paventando, tra l'altro, l'intendimento di esaltare il potere esecutivo a scapito della funzione legislativa.
Nel riservarsi di giudicare le concrete iniziative che saranno assunte dall'Esecutivo, segnatamente in tema di sicurezza, di liberalizzazioni e di federalismo fiscale, auspica che il percorso riformatore, che sarà presumibilmente avviato, non si traduca in un modello bipartitico.

LUCIANO DUSSIN (LNP). Rilevato che la fiducia accordata dagli elettori alla compagine di Governo impegna quest'ultima ad una netta inversione di rotta in materia di sicurezza, federalismo fiscale, infrastrutture e semplificazione normativa, lamenta l'incremento della pressione fiscale ed i tagli agli enti locali operati dal precedente Governo. Ritiene, inoltre, che un'efficace politica per la sicurezza dei cittadini non possa prescindere da una compiuta assunzione di responsabilità da parte della magistratura relativamente alla garanzia della certezza della pena. Preannunzia, infine, che il suo gruppo concederà la fiducia al Governo.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Nel rilevare che le ultime elezioni politiche hanno drasticamente semplificato il quadro politico, riducendo l'eccessiva frammentazione dei partiti, sottolinea la necessità che alla svolta determinatasi seguano comportamenti coerenti capaci di influenzare l'intera legislatura. In tale prospettiva, preannunzia la volontà dell'opposizione, la quale è pronta a collaborare alle riforme costituzionali e parlamentari delle quali il Paese ha bisogno, di esercitare una funzione propulsiva ed alternativa, assumendo iniziative ispirate ai valori democraticiPag. Vdella centralità del Parlamento e della garanzia dei diritti e dei doveri individuali.

GIUSEPPE CALDERISI (PdL). Nel sottolineare l'importanza dell'ammodernamento del sistema costituzionale e del reciproco riconoscimento fra le diverse forze politiche, ritiene che le recenti elezioni politiche abbiano segnato una svolta in direzione di un opportuno bipolarismo, che deve essere ulteriormente consolidato ed accompagnato da un sano federalismo solidale. Auspica, quindi, una rivisitazione dell'attuale legge elettorale ed una riforma dei Regolamenti parlamentari che rafforzi il ruolo del Governo in Parlamento, definisca lo statuto dell'opposizione e contrasti la frammentazione dei gruppi parlamentari. Ritiene inoltre necessario riconsiderare la disciplina della sessione di bilancio.

FRANCESCO BARBATO (IdV). Manifesta netta contrarietà alle prime scelte preannunziate dal Governo Berlusconi con riferimento all'emergenza rifiuti in Campania, sottolineando la necessità di elaborare e di perseguire, con il concorso di sindaci ed amministratori locali, soluzioni che rifiutino logiche spartitorie e collusioni con la criminalità organizzata. Preannunzia, al riguardo, un'attenta vigilanza sull'operato dell'Esecutivo e l'assunzione di iniziative di mobilitazione nei territori interessati.

LUCIANO MARIO SARDELLI (Misto-MpA). Nel giudicare pienamente condivisibile l'analisi svolta dal Presidente del Consiglio, manifesta particolare apprezzamento per l'impronta riformatrice e per la ricerca del dialogo desumibili dalle sue dichiarazioni programmatiche.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

LUCIANO MARIO SARDELLI (Misto-MpA). Nell'auspicare che il prospettato processo riformatore consideri prioritari i temi della giustizia sociale e dell'ammodernamento del Paese, invita il Governo ad adoperarsi fattivamente per lo sviluppo del Mezzogiorno, anche attraverso lo stanziamento di adeguate risorse finanziarie che consentano di realizzare il ponte sullo stretto di Messina e di potenziare la rete infrastrutturale del Meridione prevedendo, nel contempo, una reale fiscalità di vantaggio per le suddette aree.

TERESIO DELFINO (UdC). Nell'osservare che il voto espresso dai cittadini nelle recenti elezioni politiche ha premiato, pur nel mutato scenario, la specificità dell'UdC, partito radicato nella società civile, rileva che nelle dichiarazioni programmatiche rese dal Presidente del Consiglio è mancato un adeguato riferimento a valori profondamente sentiti dai cittadini e recentemente sottolineati dal Presidente della Repubblica, il quale ha evidenziato la necessità di un rinnovato impegno a favore delle famiglie. Preannunzia quindi che il gruppo dell'UdC, esercitando un'opposizione attenta ma non alternativa, critica ma non ideologica, contribuirà ad una riforma della Costituzione ispirata al federalismo solidale e voterà a favore di tutti i provvedimenti che risulteranno in linea con il suo programma elettorale.

JOLE SANTELLI (PdL). Nel sottolineare la difficile situazione, in termini economici, culturali e politici, in cui versa il Paese, giudica assolutamente prioritario intervenire in materia di sicurezza. Nel merito, auspica la riorganizzazione delle forze dell'ordine, rivalutando e specificando il loro ruolo, nonché la rivisitazione di alcuni strumenti processuali e del sistema delle pene. Nel rilevare altresì il sostanziale scarto evidenziato nell'attività dei comparti giustizia e sicurezza, ritiene che il fenomeno dell'immigrazione non vada esclusivamente subito ma, al contrario, gestito in modo più efficace.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Sottolinea l'urgenza di affrontare in maniera seria i problemi della giustizia, soprattutto a fronte di comportamenti dei magistrati volti a delegittimare Governo e Parlamento.Pag. VIIn tale ottica, pur riconoscendo la necessità di preservare l'indipendenza della magistratura, ritiene indispensabile fare chiarezza relativamente alle attribuzioni ed alle responsabilità di un ordine che tende impropriamente a caratterizzarsi come potere, nonostante la mancanza di qualsivoglia investitura popolare.

MATTEO COLANINNO (PD). Nel preannunziare che il suo gruppo negherà la fiducia all'Esecutivo, sottolinea l'importanza del «Governo ombra» che eserciterà un severo controllo sull'operato dell'Esecutivo e contribuirà con proposte costruttive alla soluzione dei problemi dei cittadini. Nell'esprimere, quindi, apprezzamento per il tono delle dichiarazioni programmatiche rese dal Presidente del Consiglio, evidenzia il forte bisogno, presente nella società, di un ceto politico che assicuri al Paese una responsabile guida morale.

BENEDETTO FABIO GRANATA (PdL). Nel ritenere che il Governo, al quale il suo gruppo concederà la fiducia, stia creando i presupposti per la realizzazione di una compiuta semplificazione del quadro politico, sottolinea la necessità di costruire una identità nazionale condivisa fondata su valori quali il senso dello Stato, la tutela del patrimonio culturale e il contrasto della criminalità organizzata.

LUCIO BARANI (PdL). Nel preannunziare che i socialisti riformisti, ormai parte integrante del Popolo delle Libertà, garantiranno un convinto sostegno al Governo, esprime apprezzamento per le dichiarazioni programmatiche rese dal Presidente del Consiglio, segnatamente con riferimento al valore del capitale umano come punto di partenza per riformare politica e società. Sottolinea, altresì, la forte e sincera apertura all'opposizione per la realizzazione delle riforme istituzionali.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, rivolge un augurio di buon lavoro al Vicepresidente della Camera, Antonio Leone, che per la prima volta sta presiedendo l'Assemblea.

PRESIDENTE. Rinvia il seguito della discussione al prosieguo della seduta.

La seduta, sospesa alle 14, è ripresa alle 15,35.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono tre.

Su un lutto del deputato Luciano Rossi.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore del deputato Luciano Rossi, colpito da un grave lutto: la perdita del padre.

Nomina dei componenti la Commissione speciale per l'esame di disegni di legge di conversione di decreti-legge e annunzio della sua costituzione.

PRESIDENTE. Comunica che, a seguito delle designazioni da parte dei gruppi, la Commissione speciale per l'esame di disegni di legge di conversione di decreti-legge risulta composta dai seguenti deputati: Alfano Gioacchino, Amici, Baldelli, Bocchino, Borghesi, Ciccanti, Conte, Della Vedova, D'Ippolito Vitale, Dussin Luciano, Formisano Anna Teresa, Gozi, Leone, Lussana, Marchi, Margiotta, Mariani, Martinelli, Mazzocchi, Meta, Milanato, Moffa, Molteni, Motta, Santelli, Sardelli, Tenaglia, Zaccaria, Zorzato e Zucchi.
Comunica inoltre che nella seduta del 7 maggio 2008 la Commissione ha proceduto alla propria costituzione, che è risultata la seguente: presidente, Marino Zorzato; vicepresidenti, Marco Martinelli e Sesa Amici; segretari, Carolina Lussana e Anna Teresa Formisano.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Comunica che nella riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo dello scorso 8 maggio, si è convenuto che mercoledì 14 maggio avrà luogoPag. VIIla votazione per l'integrazione dell'Ufficio di Presidenza, ai sensi dell'articolo 5, comma 4, del Regolamento.
È stata altresì definita la seguente organizzazione dei lavori nella settimana 19-23 maggio: lunedì 19 maggio avrà luogo la discussione generale dei seguenti disegni di legge di conversione di decreti-legge: Segretezza dell'espressione del voto nelle consultazioni elettorali e referendarie (A.C. 5); Attuazione di obblighi comunitari ed esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee (A.C. 6); Disposizioni finanziarie urgenti in materia di trasporti ferroviari regionali (A.C. 7); Disposizioni finanziarie urgenti in materia di protezione civile (A.C. 8). Il seguito dell'esame dei disegni di legge di conversione avrà luogo a partire da martedì 20 maggio.

Si riprende la discussione.

AMEDEO LABOCCETTA (PdL). Nell'esprimere apprezzamento per la decisione del Governo di tenere la prima riunione del Consiglio dei ministri a Napoli, che dimostra una particolare sensibilità nei confronti del meridione, giudica significativa la presenza femminile e giovanile nell'Esecutivo, il quale intende opportunamente affrontare le emergenze collegate alla sicurezza ed all'elevato livello dei prezzi.
Auspica, inoltre, l'avvio di un processo costituente e l'adozione di idonee iniziative tese a superare la sfiducia dei cittadini nei confronti della politica.

RAFFAELLO VIGNALI (PdL). Nell'esprimere apprezzamento per il programma di Governo, improntato ad una reale sussidiarietà, sottolinea la necessità di ridurre la pressione fiscale che grava sulle famiglie e sulle imprese. Nel rilevare, quindi, l'esigenza di una forte valorizzazione della funzione educativa svolta dagli insegnanti, auspica che l'opposizione si mostri disponibile al dialogo per realizzare riforme condivise.

GABRIELE CIMADORO (IdV). Pur apprezzando alcune considerazioni svolte dal Presidente del Consiglio, preannunzia che non potrà accordare la fiducia al Governo, riservandosi di giudicarne l'operato sulla base delle misure che saranno concretamente adottate.

ANTONIO MILO (Misto-MpA). Nell'auspicare un costruttivo dialogo con l'opposizione per realizzare le riforme istituzionali e per superare l'attuale situazione di stagnazione economica, rileva che lo sviluppo del Mezzogiorno rappresenta la condizione essenziale per il progresso dell'intero Paese.
Nel sottolineare, quindi, la necessità di contrastare la criminalità organizzata, di rinnovare le classi dirigenti e di prevedere adeguati investimenti infrastrutturali nelle aree meridionali manifesta la disponibilità della sua parte politica ad impegnarsi per garantire prospettive nuove al Paese.

PIETRO LAFFRANCO (PdL). Nel sottolineare che la maggioranza parlamentare ampia ed omogenea scaturita dalla competizione elettorale garantisce finalmente il superamento della frammentazione del quadro politico ed il consolidamento del sistema bipolare, preannunzia che il suo gruppo concederà la fiducia al Governo, giudicando condivisibile, tra l'altro, l'intendimento di riaffermare valori che costituiscono parte integrante dell'identità nazionale.

LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Lamenta l'assenza, nelle dichiarazioni programmatiche rese dal Presidente del Consiglio, di concreti riferimenti alle politiche per le famiglie, per la scuola e per i giovani, nonché in tema di bioetica. Invita, quindi, l'Esecutivo a promuovere la ratifica della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e ad adottare misure basate, tra l'altro, sul meccanismo del quoziente familiare. Preannunzia, infine, l'intendimento di proporre un'indagine conoscitiva sull'attuazione della legge n. 194 del 1978.

MAURIZIO FUGATTI (LNP). Richiamata l'avversa congiuntura nella quale haPag. VIIIoperato il precedente Governo di centrodestra, rileva che l'attuale Esecutivo dovrà porre rimedio a scelte errate compiute nella scorsa legislatura, allorché non sono stati arginati gli effetti più deleteri prodotti dalla globalizzazione e l'incremento delle entrate fiscali è stato destinato a finanziare spese clientelari, anziché alla riduzione della pressione tributaria e al sostegno delle categorie produttive. Ritiene, quindi, necessario realizzare un effettivo federalismo fiscale, tenendo conto delle esigenze delle aree montane.

CARLO MONAI (IdV). Nel preannunziare l'intendimento di esprimere un giudizio sull'operato del Governo sulla base delle scelte concrete e senza avanzare critiche preconcette, invita l'Esecutivo ad adoperarsi fattivamente per fornire risposte equilibrate e tempestive alle legittime aspettative dei cittadini. Osservato quindi che la regione Friuli-Venezia-Giulia rappresenta un esempio di riscatto economico per l'intero Paese, lamenta l'esiguità dei suoi rappresentanti nella compagine governativa.

CAROLINA LUSSANA (LNP). Sottolinea la necessità di riprendere, con ottimismo, senso di responsabilità e nuovo slancio, il percorso riformista avviato nella XIV legislatura ed interrotto dalla fallimentare parentesi del Governo Prodi, rivelatosi incapace di risolvere i problemi del Paese. Lamentata, in particolare, la mancata assunzione, da parte del precedente Governo, di iniziative in sede europea volte a regolamentare l'immigrazione rumena, ritiene indispensabile - auspicando al riguardo un costruttivo dialogo con un'opposizione responsabile - approvare le nuove disposizioni contenute nel disegno di legge di conversione in materia di sicurezza, promuovere finalmente la riforma in senso federalista dello Stato, anche a vantaggio del Mezzogiorno, dettare nuove norme contro la violenza sessuale e riformare il sistema giudiziario, al fine di renderlo più efficiente.

ANNA MARIA BERNINI (PdL). Nel sottolineare le problematiche di ordine economico e sociale presenti nel Paese, giudica condivisibili le dichiarazioni programmatiche rese dal Presidente del Consiglio, ispirate a realismo e buon senso, ritenendo peraltro necessario ristabilire un adeguato livello di sicurezza, un controllo efficiente dell'immigrazione e la certezza della pena. Manifestato apprezzamento, in particolare, per l'intendimento del Governo di avviare opportune riforme istituzionali con il consenso fattivo dell'opposizione, preannunzia che concederà la fiducia all'Esecutivo.

PIERFELICE ZAZZERA (IdV). Lamentata l'assenza di una strategia volta ad affrontare con fermezza e chiarezza il problema del conflitto di interessi del Presidente del Consiglio, condizione essenziale per una reale evoluzione del Paese in senso moderno e liberale, preannunzia che il suo gruppo attuerà un'opposizione determinata ed incisiva, scevra da preconcetti ma inflessibilmente finalizzata ad assicurare il rispetto delle regole. Auspica quindi che partiti ed istituzioni cooperino efficacemente al fine di porre termine alla drammatica emergenza delle morti sul lavoro, da affrontare con priorità assoluta, nonché di neutralizzare, mediante idonei interventi reddituali e agevolazioni fiscali, i deleteri effetti sociali prodotti dal lavoro precario.

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Nel giudicare condivisibili le dichiarazioni programmatiche rese dal Presidente del Consiglio, ritiene che l'auspicata riforma della legge elettorale possa costituire un banco di prova per andare incontro alle legittime aspettative dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Espresso altresì apprezzamento per l'intendimento del Governo di affrontare e risolvere la questione meridionale, manifesta un orientamento favorevole all'introduzione di un federalismo fiscale solidale.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Nell'ascrivere, infine, alla responsabilitàPag. IXdel governo regionale di centrosinistra della Campania il deprecabile fenomeno dell'emergenza rifiuti, auspica il ritorno ad una gestione ordinaria, con la contestuale provincializzazione del ciclo dei rifiuti.

MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP). Espresso apprezzamento per le dichiarazioni programmatiche rese dal Presidente del Consiglio, ispirate ai principi del liberismo, dell'autonomia e del federalismo, giudica condivisibile, in particolare, l'intendimento di non derogare, in relazione alla vicenda Alitalia, alle regole proprie del mercato e di rendere meno gravosi i vincoli burocratici per l'attività delle imprese; auspica inoltre che si possa avviare, con il contributo dell'opposizione, un processo riformatore che consenta di pervenire ad un effettivo federalismo, dal quale trarrà vantaggio anche il Meridione.

MAURIZIO LUPI (PdL). Nel ritenere ormai superato il periodo storico in cui si assisteva alla continua delegittimazione dell'avversario politico, esprime totale fiducia circa l'avvio di una nuova fase della vita parlamentare che tenderà a valorizzare i talenti e a promuovere la meritocrazia. Nel giudicare altresì pienamente condivisibili le dichiarazioni programmatiche rese dal Presidente del Consiglio, ispirate, tra l'altro, alla necessità di tutelare la famiglia, promuovere il federalismo e potenziare la rete infrastrutturale del Paese, reputa opportuno esimersi dal formulare giudizi sui singoli componenti della compagine governativa, esprimendo invece valutazioni sul complessivo operato dell'Esecutivo.

CATIA POLIDORI (PdL). Nel sottolineare l'importanza del mondo delle imprese, che ha significativamente contribuito alla vittoria elettorale del centrodestra, ritiene necessaria una decisa inversione di rotta rispetto alle scelte operate dal precedente Governo per il predetto settore. Rilevata, quindi, l'esigenza di un dibattito franco e senza pregiudizi sul sistema fiscale italiano, reputa opportuno garantire al Mezzogiorno una forte crescita accompagnata dal dovuto rigore, che contribuirà allo sviluppo ed al benessere dell'intero Paese.

AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Nel lamentare l'assenza nelle dichiarazioni programmatiche rese dal Presidente del Consiglio di precisi e compiuti riferimenti alle problematiche relative agli italiani residenti all'estero, alla ricerca scientifica e tecnologica e al Mezzogiorno, che necessita di importanti interventi che ne garantiscano il reale sviluppo, sottolinea la necessità di contrastare con fermezza tutte le forme di criminalità organizzata e di adottare un piano di prevenzione del rischio sismico.

RENATO FARINA (PdL). Rilevato che dalle dichiarazioni rese dal Presidente del Consiglio si evince la volontà di porre fine al clima di scontro che ha determinato una forte sfiducia dei cittadini nei confronti della politica, sottolinea la necessità di fare appello alle migliori risorse ideali del Paese anche per superare la grave emergenza che investe il settore educativo.

ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL). Nell'esprimere perplessità in ordine ai criteri seguiti nella formazione del Governo, segnatamente con riferimento alla esigua presenza femminile, auspica che l'Esecutivo riesca finalmente a risolvere l'emergenza rifiuti esistente a Napoli. Preannunzia comunque il suo convinto sostegno al nuovo Governo.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Lamentata l'assenza, nelle dichiarazioni programmatiche rese dal Presidente del Consiglio, di proposte di soluzioni concrete ai problemi del Paese, stigmatizza che il riferimento al dialogo con l'opposizione appariva rivolto al solo Partito Democratico. Rileva, quindi, che il suo gruppo si riserva di valutare le singole iniziative governative, con particolare riferimento a temi quali il conflitto di interessi, l'informazione e le riforme istituzionali. Preannunzia, infine, una ferma opposizione a qualunque tentativo di minare l'autonomia e l'indipendenza della magistratura.

Pag. X

MAURIZIO BIANCONI (PdL). Espresso apprezzamento per la rapidità della procedura di insediamento e per la ridotta consistenza numerica del Governo, che ne favorirà l'efficienza anche attraverso una precisa imputazione di responsabilità in capo al Presidente del Consiglio, preannunzia che concederà con convinzione la fiducia all'Esecutivo.

MARIO TASSONE (UdC). Rilevato che il suo gruppo non assumerà alcuna posizione pregiudiziale rispetto alle singole iniziative governative, ritiene necessario che sia recuperato il primato della politica e che nel funzionamento delle istituzioni prevalga l'interesse generale. Sottolineata, quindi, l'esigenza di armonizzare la Costituzione con il sistema elettorale, considera prioritario l'impegno di tutto il Parlamento per superare gli squilibri territoriali ed attuare una seria politica infrastrutturale, di difesa della famiglia e di contrasto della criminalità organizzata.

VIVIANA BECCALOSSI (PdL). Espresso apprezzamento per i toni pacati che hanno connotato le dichiarazioni programmatiche rese dal Presidente del Consiglio, nelle quali è emersa una chiara volontà di dialogo con l'opposizione, giudica pienamente condivisibili gli obiettivi dell'Esecutivo, segnatamente con riferimento alla soluzione dell'emergenza rifiuti a Napoli, nonché alle problematiche in materia di sicurezza e di politiche ambientali. Preannunzia, quindi, che accorderà convintamente la fiducia al Governo.

ERMETE REALACCI (PD). Espresso apprezzamento per i toni utilizzati dal Presidente del Consiglio, molto diversi da quelli della campagna elettorale, lamenta l'assenza nelle dichiarazioni programmatiche di temi essenziali come l'ambiente. Rilevato, quindi, che è necessaria un'azione comune nell'interesse del Paese, ritiene che per affrontare l'emergenza rifiuti in Campania occorra un atteggiamento diverso di tutta la politica, restituendo ai cittadini di quell'area la piena fiducia nelle istituzioni. Manifesta, altresì, la disponibilità della sua parte politica ad una collaborazione costruttiva su provvedimenti che tendano ad un'Italia più giusta e più equa, salvaguardando il capitale umano e tutelando la qualità della produzione.

BENEDETTO DELLA VEDOVA (PdL). Esprime apprezzamento per le dichiarazioni programmatiche rese dal Presidente del Consiglio, il quale ha opportunamente evidenziato che la straordinarietà e la positività della nuova fase politica aperta dalle recenti elezioni politiche - in occasione delle quali i cittadini hanno inteso porre termine alla deriva politico-istituzionale del Paese - impegnano le forze presenti in Parlamento ad elaborare politiche parametrate sui reali bisogni dei cittadini. Sottolinea quindi la necessità di abbandonare le politiche paternalistiche e statalistiche perseguite dal precedente Governo, privilegiando scelte programmatiche basate sull'analisi della realtà ed incentrate sui principi della libertà economica, dell'apertura dei mercati e della riduzione della burocrazia. Preannunzia infine il pieno sostegno al Governo da parte della maggioranza, la quale è pronta ad assumere, all'occorrenza, un ruolo di richiamo e di pungolo.

LANFRANCO TENAGLIA (PD). Nel ritenere che la crisi della fiducia nei confronti delle istituzioni derivi dall'incapacità della politica di decidere e di rispondere alle legittime aspettative dei cittadini, ricorda il proficuo contributo fornito dal Partito Democratico all'ammodernamento del sistema politico del Paese. Pur apprezzando i toni dell'intervento del Presidente del Consiglio e l'intendimento di promuovere il dialogo con l'opposizione nell'avvio delle prospettate riforme istituzionali, giudica non condivisibili le sue dichiarazioni programmatiche, in particolare, per quanto concerne i temi della giustizia e della sicurezza, poiché l'Esecutivo non ha offerto concrete indicazioni sul modo con cui intende affrontare tali questioni. Nel sottolineare, infine, la necessità di riformare il sistema processuale e affrontare il nodo cruciale della ragionevole durata deiPag. XIprocessi, nonché di garantire l'effettività delle espulsioni e la certezza della pena, preannunzia che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo.

MARCO MARSILIO (PdL). Nel preannunziare che accorderà la fiducia al Governo, sottolinea la necessità, al fine di rilanciare il Paese, di promuovere investimenti a favore dei giovani, auspicando altresì che sia data attuazione al patto relativo al distretto di Roma federale, stipulato dal Presidente Berlusconi e dal sindaco Alemanno.

Testo sostituito con errata corrige volante MARINA SERENI (PD). Nell'esprimere apprezzamento per il tono sobrio con cui il Presidente del Consiglio ha reso le sue dichiarazioni programmatiche, auspica che con l'avvio di una nuova fase politica, caratterizzata dal rispetto reciproco fra le opposte forze parlamentari, si possa pervenire alle intese necessarie per varare condivise riforme istituzionali e dei regolamenti parlamentari. Nel ricordare che il provvedimento sull'abbattimento dell'ICI sulla prima casa era già stato deliberato dal precedente Governo di centrosinistra, sottolinea la necessità di alleggerire il peso finale sui lavoratori dipendenti, ritenendo peraltro insufficienti le prospettate misure relative alla detassazione degli straordinari, e di aumentare gli investimenti nel comparto della scuola. Auspica, infine, la presenza più assidua del Presidente del Consiglio all'attività parlamentare del question time. MARINA SERENI (PD). Nell'esprimere apprezzamento per il tono sobrio con cui il Presidente del Consiglio ha reso le sue dichiarazioni programmatiche, auspica che con l'avvio di una nuova fase politica, caratterizzata dal rispetto reciproco fra le opposte forze parlamentari, si possa pervenire alle intese necessarie per varare condivise riforme istituzionali e dei regolamenti parlamentari. Nel ricordare che il provvedimento sull'abbattimento dell'ICI sulla prima casa era già stato deliberato dal precedente Governo di centrosinistra, sottolinea la necessità di alleggerire il peso fiscale sui lavoratori dipendenti, ritenendo peraltro insufficienti le prospettate misure relative alla detassazione degli straordinari, e di aumentare gli investimenti nel comparto della scuola. Auspica, infine, la presenza più assidua del Presidente del Consiglio all'attività parlamentare del question time.

MARGHERITA BONIVER (PdL). Ricordata la proficua politica internazionale realizzata dai precedenti Governi di centrodestra, improntata al rispetto dei criteri di coraggio, coerenza e continuità, al fine di garantire la compiuta attuazione dei principi democratici in ogni parte del mondo, segnatamente nell'ex Birmania, nel Darfur, in Israele e in Afghanistan, auspica che l'Italia possa confermarsi protagonista responsabile delle scelte che dovranno connotare la politica estera.

PIERLUIGI CASTAGNETTI (PD). Nel manifestare apprezzamento per il tono rispettoso del ruolo del Parlamento e delle opinioni di tutte le forze politiche insito nelle dichiarazioni rese dal Presidente del Consiglio, esprime scetticismo sul programma di Governo e su talune considerazioni formulate da alcuni esponenti dell'Esecutivo. Sottolineata quindi la necessità di intervenire in materia di sicurezza, auspica l'adozione di misure idonee a garantire la certezza della pena e l'effettiva espulsione degli immigrati clandestini. Nel ritenere che per i cittadini sia prioritario potenziare la rete infrastrutturale del Paese, preannunzia, infine, che il suo gruppo, anche per rispetto degli elettori, negherà la fiducia al Governo.

ENRICO COSTA (PdL). Rivolto un augurio di buon lavoro al Presidente del Consiglio ed ai membri dell'Esecutivo, ai quali spetta il difficile compito di soddisfare le aspettative dei cittadini, dopo averne meglio comprese le esigenze, giudica una novità di portata storica e un passo fondamentale per costruire uno Stato più moderno ed efficiente l'istituzione del Ministero per la semplificazione normativa, virtuosa e coerente prosecuzione del programma di semplificazione legislativa ed amministrativa già avviato nella XIV legislatura.

PIER LUIGI BERSANI (PD). Preannunzia l'intendimento di condurre un'opposizione seria, civile ed attenta alle reali esigenze dei cittadini, rilevando che il Governo trarrà inevitabili vantaggi dalla proficua azione di risanamento dei conti pubblici attuata dal precedente Esecutivo.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

PIER LUIGI BERSANI (PD). Nel manifestare dubbi in ordine alla possibilità che gli interventi preannunciati dal Governo possano determinare un effettivo incremento del potere d'acquisto dei salari, osserva che il Presidente del Consiglio non ha fatto riferimento ai cambiamenti necessari per risolvere i problemi strutturaliPag. XIIdel Paese, tra cui l'adozione di politiche fiscali finalizzate alla redistribuzione del reddito ed all'equità sociale. Preannunzia, infine, che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo, pur dimostrando disponibilità ad un costruttivo confronto con la maggioranza.

GIOVANNI DIMA (PdL). Nel richiamare i profondi mutamenti intervenuti nel contesto storico, politico e culturale, auspica che il nuovo clima, dichiaratamente incentrato sul dialogo e sul confronto possa favorire il rilancio dell'economia; sottolinea inoltre la necessità di adeguare la dotazione infrastrutturale del Paese, di promuovere la ricerca e l'innovazione e di assumere idonee iniziative a favore dei giovani.

DOMENICO SCILIPOTI (IdV). Nel giudicare condivisibili le considerazioni svolte dal Presidente del Consiglio circa la necessità di affrontare in tempi rapidi i numerosi problemi del Paese, rileva peraltro che le proposte avanzate dal suo gruppo saranno sempre alternative al programma di Governo. Preannunzia, al riguardo, un'attenta vigilanza sull'operato di un Esecutivo la cui composizione è stata caratterizzata da una mera logica spartitoria.

RITA BERNARDINI (PD). Preannunzia che i deputati radicali eletti nelle liste del Partito Democratico incalzeranno il Governo affinché siano varate le necessarie riforme di stampo liberale del sistema elettorale e del settore della giustizia; invita inoltre l'Esecutivo a rifuggire da impostazioni isolazionistiche e nazionaliste, a favorire l'affermazione del federalismo europeo, nonché a promuovere, in ambito internazionale, il rispetto dei diritti umani e civili e l'esecutività della moratoria universale della pena di morte.

MARIO VALDUCCI (PdL). Nel manifestare sorpresa per l'arroganza e la supponenza che hanno connotato l'intervento del deputato Bersani, ricorda che il precedente Governo, imploso a causa delle lacerazioni interne alla maggioranza che lo sosteneva, ha perseguito una politica di risanamento dei conti pubblici - i quali versano in una situazione tutt'altro che rosea - basata sullo svuotamento delle tasche dei cittadini a vantaggio di banchieri e petrolieri. Giudicate quindi totalmente condivisibili le dichiarazioni programmatiche rese dal Presidente del Consiglio, le quali costituiscono una sorta di codice deontologico della terza Repubblica, ribadisce la necessità di riformare la Costituzione, le leggi elettorali e i Regolamenti parlamentari, nonché di attuare una politica concreta che riavvicini la società civile alle istituzioni e migliori la qualità della vita dei cittadini.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Nel sottolineare l'importanza del cambiamento prodotto dal nuovo sistema politico imperniato su un opportuno modello bipolare, auspica una revisione dei Regolamenti parlamentari e una più assidua partecipazione del Presidente del Consiglio allo svolgimento del question time. Nel rilevare, quindi, il ruolo del «Governo ombra», che eserciterà un severo controllo sull'operato dell'Esecutivo, ritiene necessario avviare una costruttiva dialettica parlamentare su temi di particolare rilievo, quali la sicurezza, la giustizia, il potenziamento della rete infrastrutturale del Paese e l'avvio del federalismo fiscale, che dovrà essere sempre accompagnato dal principio di sussidiarietà. Preannunzia, infine, che negherà la fiducia al Governo.

GIORGIO JANNONE (PdL). Nel rivendicare al Parlamento ed ai gruppi parlamentari un ruolo centrale nei processi di riforma da avviare al fine di dare soluzioni urgenti e possibilmente condivise ai problemi del Paese, peraltro maggiormente avvertiti proprio dalla fasce più deboli della popolazione, invita a preservare gli equilibri consacrati nella Carta costituzionale e ad evitare, nell'attività parlamentare, contrapposizioni ideologiche e pregiudiziali.

MICHAELA BIANCOFIORE (PdL). Nel giudicare di altissimo profilo istituzionalePag. XIIIl'intervento del Presidente del Consiglio, manifesta particolare apprezzamento per la parte delle dichiarazioni programmatiche concernente la valorizzazione del merito e la volontà di realizzare quanto promesso nel corso della recente campagna elettorale. Sottolinea quindi la necessità di avviare, con il contributo dell'opposizione, un proficuo processo riformatore che consenta di pervenire ad un effettivo federalismo, garantendo al contempo l'unità della Repubblica ed evitando sperequazioni tra le varie regioni.

ANNA PAOLA CONCIA (PD). Nel ricordare i numerosi episodi di violenza a danno di omosessuali e transessuali verificatisi nel nostro Paese, preannunzia la presentazione di una proposta di legge contro la violenza di genere e in tema di omofobia, nonché di un atto di indirizzo vertente sulla medesima materia. Rivolge quindi un appello al senso di responsabilità dei deputati cattolici affinché abbraccino anch'essi, in obbedienza agli insegnamenti cristiani, la causa dei diritti umani e civili.

FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL). Rilevato che nelle dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio le tematiche relative alla giustizia sono state affrontate con pacatezza, ottimismo e coerenza, sottolinea la necessità di un costante monitoraggio del predetto settore, al fine di valutarne il livello di efficienza; auspica inoltre la depenalizzazione di alcuni reati minori che non suscitano allarme sociale.

SIMONE BALDELLI (PdL). Nel giudicare pienamente condivisibile il progetto politico emerso dalle dichiarazioni programmatiche rese dal Presidente del Consiglio, sottolinea la necessità di avviare una profonda riforma della pubblica amministrazione e del mercato del lavoro; sollecita, in particolare, una rivisitazione della disciplina dei contratti di lavoro e degli ammortizzatori sociali, nonché la detassazione degli straordinari, ritenendo peraltro opportuno introdurre il principio della meritocrazia e garantire una maggiore efficienza del comparto pubblico. Auspica, infine, la ricerca del dialogo tra le diverse forze politiche al fine di rispondere alle legittime aspettative dei cittadini.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle comunicazioni del Governo.
Avverte che è stata presentata la mozione di fiducia Cicchitto ed altri n. 1-00003.
Rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 14 maggio 2008, alle 10.

(Vedi resoconto stenografico pag. 110).

La seduta termina alle 21.