XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 42 di giovedì 24 luglio 2008

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

La seduta comincia alle 10,10.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono cinquantasette.

Annunzio di petizioni.

DONATO LAMORTE (PdL), Segretario. Dà lettura del sunto delle petizioni pervenute alla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 1).

Sull'ordine dei lavori.

AMEDEO LABOCCETTA (PdL). Espresso apprezzamento per la decisione del tribunale di sorveglianza di Napoli di autorizzare la scarcerazione del dottor Bruno Contrada, ribadisce la necessità di verificare se in tale vicenda giudiziaria vi sia stato un pieno rispetto delle regole.

MATTEO MECACCI (PD). Informa la Presidenza che dalla giornata di ieri il deputato Beltrandi sta occupando l'aula della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi in segno di protesta per la mancata elezione del suo presidente. Nel dare atto alle Presidenze di Camera e Senato delle iniziative assunte per superare tale situazione di stallo, preannunzia che i deputati radicali eletti nelle file del Partito Democratico proseguiranno nella loro protesta fino all'effettiva costituzione del predetto organo parlamentare.

PRESIDENTE. Ricorda che la Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi è stata nuovamente convocata per la propria costituzione alle 14 di oggi.

Trasferimento a Commissione in sede legislativa di proposte di legge.

PRESIDENTE. Propone il trasferimento alla I Commissione in sede legislativa della proposta di legge n. 1406 ed abbinate, recanti istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.

(Così rimane stabilito).

Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 112 del 2008: Sviluppo economico, semplificazione, competitività, stabilizzazione della finanza pubblica e perequazione tributaria (A.C. 1386-A).

Nella seduta del 23 luglio 2008 si è conclusa la trattazione degli ordini del giorno.

(Dichiarazioni di voto finale)

MICHELE VENTURA (PD). Stigmatizzato che il ricorso da parte del Governo alla decretazione d'urgenza e alla questione di fiducia ha reso impossibile un Pag. VIcostruttivo confronto su una manovra economica rilevante, ritiene che l'Italia debba farsi promotrice di azioni finalizzate alla governabilità dei processi in atto a livello internazionale, anche attraverso un più incisivo ruolo dell'Europa. Evidenzia, quindi, la necessità di un impegno comune, oltre che per realizzare il federalismo fiscale e le riforme costituzionali, per un più efficace contrasto della criminalità organizzata, segnatamente quella che si registra nelle regioni meridionali.

IGNAZIO MESSINA (IdV). Nell'esprimere un giudizio fortemente critico sul complesso del provvedimento d'urgenza in esame, manifesta contrarietà anzitutto al previsto taglio degli stanziamenti destinati alle Forze dell'ordine - cui rivolge un sentito ringraziamento per la meritoria opera svolta quotidianamente - paventando il rischio che tale scelta si traduca in un inefficace contrasto alla corruzione ed alla criminalità, anche organizzata. Lamentata parimenti la prevista riduzione dei fondi destinati alla scuola ed alla ricerca, che comporterà presumibilmente un abbassamento del livello culturale medio del Paese, stigmatizza le affermazioni recentemente rese da esponenti della Lega Nord riguardo gli insegnanti nativi del Sud d'Italia, invitando il Governo a scusarsi e a prendere le distanze. Nel ritenere, infine, che la manovra economica sia seriamente penalizzante per il Meridione, giudica inutile, se non controproducente, la prevista istituzione di una Banca per il Sud.

SERGIO ANTONIO D'ANTONI (PD). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione del decreto-legge in esame, che giudica inadeguato e dannoso, ritiene necessario avviare una politica di concertazione volta ad assumere decisioni condivise su un progetto idoneo a superare la crisi del Paese. Manifesta, quindi, netta contrarietà ad una manovra economica che non prevede misure concrete per contrastare le speculazione, né liberalizzazioni volte a favorire la concorrenza, operando tagli indiscriminati in settori delicati. Giudica indispensabile, inoltre, concentrare le risorse per sostenere i redditi medio-bassi contrastando efficacemente l'inflazione e prevedendo una seria politica per lo sviluppo del Paese, segnatamente del Meridione.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Nell'evidenziare preliminarmente la crisi economica che sta attraversando il Paese, con particolare riferimento al grave indebolimento del potere d'acquisto delle famiglie ed al diminuito interesse per i titoli di Stato, nonché al progressivo calo di fiducia nell'Esecutivo, al quale ascrive la volontà di tutelare esclusivamente gli interessi personali del Presidente del Consiglio, ricorda i positivi risultati conseguiti dal Governo Prodi in termini di risanamento del bilancio e di creazione del cosiddetto extragettito.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

RENATO CAMBURSANO (IdV). Espresso dunque un giudizio fortemente critico su alcune misure varate dal precedente Esecutivo Berlusconi, fra le quali lo «scudo fiscale» e i reiterati condoni - sanzionati peraltro dalla Corte di giustizia europea - stigmatizza l'intendimento del Governo di abrogare gli strumenti di lotta all'evasione fiscale individuati dal Governo Prodi, nonostante i positivi risultati raggiunti, nonché l'ingente riduzione delle risorse destinate ai comparti della sicurezza e della scuola, in spregio alle promesse fatte in campagna elettorale.

MARCO MINNITI (PD). Nel manifestare un giudizio critico sul provvedimento d'urgenza in esame, esprime particolare contrarietà agli indiscriminati ed ingenti tagli previsti per il comparto della sicurezza che determineranno un'inevitabile contrazione delle capacità funzionali delle Forze armate e delle forze di polizia, nonché una minore tranquillità per i cittadini. Ricordato che il Governo in campagna elettorale aveva promesso interventi Pag. VIIdi ben altro tenore, che appaiono dunque disattesi, auspica che l'Esecutivo dia compiuta attuazione agli impegni assunti con l'accoglimento dell'ordine del giorno Veltroni n. 273, volto a garantire maggiori tutele all'intero settore della sicurezza.

AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Nell'evidenziare preliminarmente come la riduzione delle risorse, delineata nella manovra economica in esame, che giudica affrettata, crei un forte scontento in tutte le Forze dell'ordine, stigmatizza il fatto che l'attività del Governo sia volta a tutelare unicamente gli interessi del Presidente del Consiglio. Ricordato altresì che il provvedimento d'urgenza in esame non definisce una politica economica efficace, né pone le basi per uno sviluppo economico duraturo, sottolinea che la mancanza di confronto ha impedito di apportarvi miglioramenti ed esprime infine un giudizio fortemente critico sulle misure relative alle infrastrutture, all'istruzione, alla giustizia ed al cosiddetto Piano casa, che giudica sostanzialmente inefficaci e inconcludenti.

ROSY BINDI (PD). Nel dichiarare il convinto voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, che rappresenta un vero e proprio vulnus per le prerogative parlamentari, atteso che si è introdotta una surrettizia modifica delle procedure di bilancio, ritiene che la manovra economica varata dal Governo penalizzi gravemente i settori sanitario, della scuola e della ricerca e sia ispirata ad una logica di svalutazione del lavoro, segnatamente del pubblico impiego.
Esprime, inoltre, un giudizio fortemente critico in ordine alle disposizioni relative alla cosiddetta social card, che non assicurano un effettivo sostegno per le famiglie.

PIERLUIGI CASTAGNETTI (PD). Nel ritenere preliminarmente che sarebbe stata opportuna la presenza in aula del Ministro Tremonti, evidenzia la totale assenza, nel provvedimento d'urgenza in esame, di misure volte a favorire la crescita economica del Mezzogiorno, che considera invece una priorità per l'intero Paese, anche al fine di contrastare più efficacemente la criminalità organizzata.
Richiamate inoltre le negative performance in termini di crescita economica delle regioni italiane più deboli rispetto alle aree più svantaggiate delle altre nazioni europee, esprime un giudizio fortemente critico sulla manovra economica varata dal Governo, che sottrae trenta miliardi di euro ad importanti settori per destinarli a fondi per investimenti infrastrutturali, senza delineare una loro precisa ripartizione a livello regionale; ritiene che in tale contesto il prospettato federalismo fiscale rischi di tradursi in un'ulteriore grave penalizzazione per il Mezzogiorno.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per le votazioni elettroniche.

CESARE DAMIANO (PD). Nell'esprimere preliminarmente solidarietà ai lavoratori delle agenzie delle entrate, che manifestano per protestare contro il taglio delle risorse destinate al contrasto dell'evasione fiscale, giudica sbagliata la manovra varata dal Governo, che non favorisce lo sviluppo, l'equità e la crescita ed è espressione di una controriforma rispetto alle positive iniziative assunte dal precedente Governo, tra cui il Protocollo sul welfare.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

CESARE DAMIANO (PD). Sottolinea, inoltre, l'atteggiamento assunto dall'Esecutivo nei rapporti con le parti sociali, che di fatto ha comportato un progressivo svilimento della contrattazione collettiva e della concertazione.

FRANCESCO NUCARA (Misto-LD-R). Nel dichiarare il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione del decreto-legge in esame, Pag. VIIIche giudica positivamente, in quanto improntato ad una politica di rigore ed equità, manifesta apprezzamento per le disposizioni del provvedimento volte ad istituire la Banca per il Sud. Ritiene, quindi, inevitabili i dolorosi tagli previsti in alcuni settori, già provati dalla crisi economica, evidenziando la necessità di procedere con maggiore speditezza al riordino dei poteri locali.

KARL ZELLER (Misto-Min.ling.). Nel giudicare positivamente talune misure introdotte nel provvedimento d'urgenza in esame, segnatamente quelle volte a disciplinare in maniera più restrittiva i servizi erogati agli immigrati, ritiene che la manovra economica del Governo sia inidonea a ridurre la pressione fiscale per i nuclei familiari a reddito medio-basso e rechi misure scarsamente incisive per ridurre gli oneri per le piccole e le medie imprese. Dichiara quindi l'astensione della sua componente politica.

ANTONIO MILO (Misto-MpA). Nel dichiarare il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame, manifesta apprezzamento per l'anticipo al periodo estivo di larga parte della manovra di bilancio e per la proiezione triennale delle misure in essa contenute, volte a rispettare gli impegni assunti dall'Italia relativamente all'andamento dei conti pubblici. Invita, quindi, il Governo a prevedere, già a partire dalla legge finanziaria per il 2009, incisivi interventi volti alla completa ripresa economica del Mezzogiorno attraverso l'adozione di un sistema di fiscalità di vantaggio, di adeguati incentivi per l'occupazione, nonché di un piano organico per le infrastrutture, giudicando positivamente la previsione di una Banca per il Sud.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Lamentata preliminarmente l'assenza del Presidente del Consiglio, ritiene espressione di servilismo il sostegno assicurato dai deputati della maggioranza all'approvazione di un ulteriore provvedimento, varato frettolosamente dal Governo, che reputa non dettato da esigenze emergenziali bensì da meri interessi di parte. Giudica quindi iniqua e del tutto irrazionale la manovra economica in esame, con particolare riguardo ai tagli apportati alle risorse destinate a forze dell'ordine, scuola e pubblica amministrazione, ritenendo che essa sia emblematica della volontà del Governo di non contrastare lo spreco di denaro pubblico, l'evasione fiscale e la corruzione, di non incentivare l'affermazione di una cultura della legalità e di favorire i ceti sociali più abbienti a scapito delle fasce più deboli della popolazione. Dichiara pertanto il voto contrario del suo gruppo.

GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Nel ritenere che la presunta perequazione tributaria richiamata dal Ministro Tremonti si traduca, in realtà, in un aumento della pressione fiscale, manifesta netta contrarietà alla previsione della cosiddetta Robin Hood tax, i cui oneri saranno inevitabilmente traslati sui consumatori, nonché alle misure riguardanti i servizi pubblici locali, ricordando le perplessità espresse dal suo gruppo riguardo all'abolizione dell'ICI sull'abitazione principale. Giudica, quindi, negativamente i tagli previsti per i fondamentali settori della sicurezza e dell'istruzione, che contraddicono gli impegni assunti dal Governo e non contribuiscono in modo efficace alla pur necessaria riduzione della spesa pubblica. Manifesta, inoltre, la disponibilità del suo gruppo a contribuire all'individuazione di una soluzione alle problematiche della società Alitalia, a condizione che non vengano scaricate sui cittadini le conseguenze delle inefficienze gestionali dell'azienda.

ROBERTO COTA (LNP). Sottolineate le modalità più celeri e trasparenti con cui viene varata con congruo anticipo una significativa manovra economica volta a razionalizzare la finanza pubblica, salvaguardando i servizi assicurati ai cittadini, giudica non veritiere e strumentali le dichiarazioni rese dagli esponenti dell'opposizione nel corso del dibattito, segnatamente in relazione a presunti tagli ai settori della sanità e delle Forze dell'ordine. Pag. IXRicordato altresì il fattivo contributo offerto dalla sua parte politica, anche al fine di impedire che alle amministrazioni comunali sia sottratta la gestione delle reti di somministrazione di acqua e gas, invita il Governo a proseguire con coraggio nella lotta agli sprechi ed ai privilegi, in vista dell'attuazione dell'imprescindibile riforma del sistema fiscale in senso federalista.

ANTONELLO SORO (PD). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione del provvedimento d'urgenza in esame, che considera inadeguato a risolvere i problemi dei cittadini e delle imprese, manifesta netta contrarietà ai tagli indiscriminati apportati dal Governo, in modo affrettato ed approssimativo, alle risorse destinate a settori delicati come la sicurezza, mentre sarebbe stato opportuno ridurre la spesa pubblica eliminando sprechi ed inefficienze. Evidenziato, quindi, che il provvedimento d'urgenza non reca alcuna riduzione della pressione fiscale, come promesso in campagna elettorale, giudica la manovra contraddittoria, depressiva e priva di un'adeguata politica per la crescita, considerando grave la rinuncia a promuovere la concorrenza, nonché un efficace sviluppo del Mezzogiorno.

FABRIZIO CICCHITTO (PdL). Nel rammentare le ragioni di necessità ed urgenza per le quali il Governo ha ritenuto di affrontare immediatamente i nodi cruciali della situazione economico-finanziaria del Paese in un contesto di avanzata globalizzazione, ricorda i provvedimenti adottati dall'Esecutivo dall'inizio della legislatura, confermando la rilevanza strategica e la portata storica dell'obiettivo prefissato dal Governo di conseguire entro il 2011 il pareggio di bilancio. Sottolineata inoltre la propedeuticità del risanamento dei conti pubblici rispetto alla ripresa del ciclo economico nel Paese, rileva come nel DPEF recentemente varato dalle Camere il riferimento ad un bilancio preventivo triennale risulti per la prima volta non meramente teorico bensì vincolante ed effettivo. Richiamato il contenuto del provvedimento d'urgenza in esame, si riserva di sottoporre prossimamente al Governo la valutazione di stanziare eventuali ulteriori risorse per il Mezzogiorno e le Forze dell'ordine, in attesa della riforma del sistema fiscale in senso federalista. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo.

GIANCARLO LEHNER (PdL). Parlando per fatto personale, contesta il carattere strumentale di talune affermazioni rese dal deputato Di Pietro, che giudica inaccettabili.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Ringrazia il sottosegretario Vegas per la serietà con la quale ha seguito il dibattito sul provvedimento d'urgenza in esame.

MARINO ZORZATO (PdL), Relatore per la V Commissione. Ringrazia i componenti delle Commissioni riunite V e VI e gli uffici della Camera per il proficuo lavoro svolto.

GIORGIO JANNONE (PdL), Relatore per la VI Commissione. Si associa alle espressioni di ringraziamento formulate dal deputato Giachetti e dal relatore Zorzato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 1386-A.

Sull'ordine dei lavori.

ANTONELLO SORO (PD). Esprime solidarietà al deputato Fassino in relazione alle notizie sul suo conto pubblicate da organi di stampa.

PIERO FASSINO (PD). Nel ringraziare tutti coloro che gli hanno espresso solidarietà, sottolinea la necessità che i comportamenti siano sempre ispirati al principio di responsabilità

Pag. X

Discussione del disegno di legge S. 735, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 97 del 2008: Disposizioni urgenti in materia di monitoraggio e trasparenza dei meccanismi di allocazione della spesa pubblica, nonché in materia fiscale e di proroga termini (approvato dal Senato) (A.C. 1496) (Esame e votazione di una questione pregiudiziale).

PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata la questione pregiudiziale Zaccaria n. 1.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Illustra la sua questione pregiudiziale n. 1, ricordando preliminarmente l'eccessivo ricorso alla decretazione d'urgenza che ha caratterizzato la fase iniziale dell'attuale legislatura; lamenta inoltre lo spregiudicato inserimento nel provvedimento d'urgenza in esame dei contenuti di altri due decreti-legge, che altera radicalmente l'equilibrato sistema delle fonti normative, pregiudica le prerogative costituzionali attribuite al Parlamento e al Presidente della Repubblica e compromette di fatto il principio della certezza del diritto.

MAURIZIO BIANCONI (PdL). Ritiene che il provvedimento d'urgenza in esame non determini alcuna delle violazioni del dettato costituzionale paventate nella questione pregiudiziale Zaccaria n. 1, sulla quale dichiara il voto contrario del suo gruppo, anche alla luce del fatto che in relazione alle norme inserite nel decreto-legge nel corso dell'iter al Senato era già stata accertata la sussistenza dei prescritti requisiti di straordinaria necessità ed urgenza.

MARIO TASSONE (UdC). Evidenziato preliminarmente come il meccanismo della decretazione d'urgenza comporti un eccessivo trasferimento del potere legislativo dal Parlamento al Governo, esprime perplessità e dubbi sulla sussistenza dei requisiti di straordinaria necessità ed urgenza di alcune disposizioni presenti nel decreto-legge n. 97 del 2008; dichiara quindi l'astensione del suo gruppo sulla questione pregiudiziale Zaccaria n. 1.

LUCIANO DUSSIN (LNP). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla questione pregiudiziale Zaccaria n. 1, ritenendo che il decreto-legge n. 97 del 2008 rivesta un carattere di effettiva urgenza.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Nel dichiarare preliminarmente il voto favorevole del suo gruppo sulla questione pregiudiziale Zaccaria n. 1, lamenta l'eccessiva compressione delle prerogative parlamentari da parte dell'Esecutivo, nonché lo stravolgimento del sistema delle fonti normative e degli assetti costituzionali derivante dalla procedura seguita nel corso dell'iter del decreto-legge n. 97 del 2008.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge la questione pregiudiziale Zaccaria n. 1.

PRESIDENTE. Avverte che la discussione sulle linee generali avrà luogo nella seduta del 28 luglio 2008.

Seguito della discussione congiunta del conto consuntivo della Camera dei deputati per il 2007 e del progetto di bilancio della Camera dei deputati per il 2008 (Doc. VIII, nn. 1 e 2).

Nella seduta del 23 luglio 2008 si è svolta la discussione congiunta.

GABRIELE ALBONETTI (PD), Questore. Nel ringraziare, a nome del Collegio dei questori, i deputati intervenuti nella discussione, evidenzia che i documenti di bilancio in esame sono improntati al contenimento delle spese, il cui incremento, inferiore al tasso d'inflazione programmata, risente anche dei costi straordinari connessi alla fase iniziale della legislatura.

Pag. XI

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

GABRIELE ALBONETTI (PD), Questore. Rileva inoltre come il necessario contenimento dei costi della politica richieda interventi di natura strutturale, quali le auspicate riforme costituzionali, in particolare la riduzione del numero dei parlamentari. Fornisce quindi chiarimenti in ordine alle questioni sollevate nel corso del dibattito, con particolare riferimento alla politica del personale, alla disciplina dei vitalizi, alle forme di integrazione funzionale tra Camera e Senato, alla gestione dei servizi di ristorazione e all'accesso di esterni nei locali della Camera.
Evidenzia, infine, che, anche a fronte di un orientamento prevalente nell'opinione pubblica, l'attività del Collegio dei questori è ispirata all'urgenza di rendere la politica più sobria e conseguentemente più autorevole.

(Trattazione degli ordini del giorno)

PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibile l'ordine del giorno Iannaccone n. 17.

ANTONIO MAZZOCCHI (PdL), Questore. Accetta gli ordini del giorno Giachetti n. 3, Stucchi n. 4, Bernardini n. 13, Lombardo n. 15 e Quartiani n. 21; accetta inoltre, purché riformulati, gli ordini del giorno Osvaldo Napoli n. 1, Nucara n. 2, Antonione n. 5, Rosato n. 6 e Iannuzzi n. 14. Accoglie quindi come raccomandazione, purché riformulato, l'ordine del giorno Bernardini n. 12 ed invita al ritiro degli ordini del giorno Belcastro n. 16, Lo Monte n. 18 e Commercio n. 19. Accoglie, infine, come raccomandazione i restanti documenti di indirizzo.

RITA BERNARDINI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, nel giudicare offensivo nei confronti dell'istituzione parlamentare e dei cittadini il modo in cui si sta svolgendo l'esame dei documenti relativi al bilancio della Camera, chiede alla Presidenza di sospendere la seduta, al fine di evitare che i deputati allontanatisi dall'Aula per partecipare all'elezione del presidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi siano chiamati ad esprimere il voto sui predetti documenti senza avere cognizione del dibattito svoltosi sugli stessi.

MARIO VALDUCCI (PdL). Si associa alle considerazioni espresse dal deputato Bernardini, nonché alla richiesta di sospensione dei lavori dell'Assemblea, auspicando per il futuro una organizzazione più razionale dell'attività delle Commissioni.

PRESIDENTE. Accedendo alla richiesta formulata, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 14,10, è ripresa alle 14,45.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono cinquantotto.

PRESIDENTE. Avverte che sono stati ritirati gli ordini del giorno La Morte n. 18 e Sardelli n. 20.

ANTONIO MAZZOCCHI (PdL), Questore. Precisa ulteriormente il parere espresso sugli ordini del giorno Osvaldo Napoli n. 1, Nucara n. 2, Rosato n. 6 e Quartiani n. 21, avvertendo che quest'ultimo si intende accettato, purché riformulato.

Intervengono i deputati RITA BERNARDINI (PD), ANTONIO BORGHESI (IdV) ed il questore, ANTONIO MAZZOCCHI (PdL), nonché il deputato ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Bernardini n. 7.

Pag. XII

Interviene il deputato RITA BERNARDINI (PD), nel corso del cui intervento il Presidente richiama all'ordine il deputato Dozzo.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Bernardini n. 8.

Intervengono i deputati RITA BERNARDINI (PD), MANUELA DAL LAGO (LNP) (sull'ordine dei lavori), ETTORE PIROVANO (LNP), EMANUELE FIANO (PD) e GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO (PdL).

PRESIDENTE. Assicura che la Presidenza si attiene al rispetto delle disposizioni regolamentari.

Intervengono, altresì, i deputati PIER FERDINANDO CASINI (UdC), ANTONIO BORGHESI (IdV), CLAUDIO D'AMICO (LNP), RITA BERNARDINI (PD), GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (PdL) e ROBERTO GIACHETTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli ordini del giorno Bernardini nn. 9 e 10.

Interviene il deputato RITA BERNARDINI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Bernardini n. 11.

(Dichiarazioni di voto)

SILVANA MURA (IdV). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo della sua dichiarazione di voto in calce al resoconto della seduta odierna.

PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Nell'esprimere pieno consenso ed apprezzamento per il lavoro svolto dal Collegio dei questori, che invita a sostenere quanto dichiarato nella relazione relativamente ad una più contenuta dinamica delle spese per gli anni 2009 e 2010, auspica l'unificazione dei servizi bilancio di Camera e Senato. Nel rivolgere, quindi, un ringraziamento al personale della Camera, al Collegio dei questori ed alla Presidenza, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sui documenti di bilancio in esame.

GIACOMO STUCCHI (LNP). Nel richiamarsi alle considerazioni svolte nel corso della discussione sulle linee generali dei documenti di bilancio, giudica irrazionali ed antieconomiche le misure previste dall'ordine del giorno Bernardini n. 9 in materia di spese telefoniche.

GIOACCHINO ALFANO (PdL). Nel condividere le considerazioni positive espresse dai deputati intervenuti, preannunzia il voto favorevole del suo gruppo.

ANGELO COMPAGNON (UdC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sui documenti di bilancio in esame, esprimendo stima e gratitudine al Collegio dei deputati questori.

RITA BERNARDINI (PD). Nel ringraziare il Presidente ed il Collegio dei questori per l'attenzione rivolta agli ordini del giorno presentati, dichiara di non condividere le modalità organizzative con le quali si è svolta la discussione dei documenti di bilancio, che a suo avviso avrebbero meritato maggiore attenzione. Preannunzia, infine, che la componente radicale eletta nel Partito Democratico si asterrà dalla votazione.

PRESIDENTE. Ricordato che l'organizzazione del dibattito del conto consuntivo e del progetto di bilancio della Camera è stata decisa in seno alla Conferenza dei presidenti di gruppo, precisa che i documenti di bilancio all'ordine del giorno sono il risultato di precedenti delibere adottate dal Collegio dei questori e dall'Ufficio di Presidenza - del quale peraltro fanno parte tutti i gruppi parlamentari - Pag. XIIIdella scorsa legislatura e che pertanto non può dirsi che non siano stati debitamente analizzati.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva il doc. VIII, n. 1 ed il doc. VIII n. 2.

Sull'ordine dei lavori.

GIANNI FARINA (PD). Richiamati numerosi casi di incidenti mortali sul lavoro, tra cui la tragedia della galleria del Lötschberg della quale ricorre oggi il centesimo anniversario, sottolinea la necessità di un ulteriore impegno per contrastare tale drammatico fenomeno, segnatamente attraverso la diffusione di una cultura della prevenzione e la garanzia di adeguati standard di sicurezza nei luoghi di lavoro.

LUCA GIORGIO BARBARESCHI (PdL). Lamenta che non è stato ancora possibile procedere alla costituzione della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, evidenziando le gravi conseguenze che tale situazione potrebbe determinare per la RAI; sottolinea altresì la necessità di contrastare con fermezza il fenomeno della pirateria nel mercato dei prodotti audiovisivi.

ANDREA ORSINI (PdL). Ritiene che il comportamento di taluni deputati, che hanno affermato di rivolgersi direttamente ai cittadini utenti di Radio Radicale, sia irrispettoso nei confronti della Presidenza e dell'intera Assemblea.

MARCO ZACCHERA (PdL). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Gianni Farina, esprime apprezzamento per la scarcerazione del dottor Bruno Contrada.

AMALIA SCHIRRU (PD). Lamenta la reiterata indisponibilità del Governo a fornire risposta ad una interpellanza urgente da lei presentata.

PRESIDENTE. Precisa che il Governo è tenuto a rispondere alle interpellanze iscritte all'ordine del giorno.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Ritiene che debba essere oggetto di unanime riconoscimento la meritoria attività svolta da Radio Radicale al fine di garantire un'ampia diffusione dei lavori della Camera.

SIMONE BALDELLI (PdL). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Orsini, ritiene che simili discussioni rientrino comunque in una fisiologica dialettica parlamentare ed evidenzia come la Presidenza si sia attenuta in maniera scrupolosa al proprio ruolo. Stigmatizza quindi l'assenza del deputato Bernardini durante la discussione sulle linee generali del bilancio della Camera ed auspica che tutti si attengano ad un comportamento improntato a buon senso e serietà, finalizzato ad un maggiore rispetto delle istituzioni.

GIANLUCA BUONANNO (LNP). Richiama talune espressioni da lui precedentemente rivolte al deputato Bernardini, che ritiene abbia assunto atteggiamenti non consoni alla dignità dell'istituzione parlamentare ed alla credibilità della classe politica.

PRESIDENTE. Precisa che, al di là delle opinioni proprie di ciascun deputato, espressioni come quelle pronunciate dal deputato Buonanno sono assolutamente da stigmatizzare.
In ordine alla questione della pubblicità dei lavori e quindi della trasparenza dell'attività parlamentare, rileva che le disposizioni in materia contenute nell'articolo 64 della Costituzione sono recepite nell'articolo 63 del Regolamento.

DONATA LENZI (PD). Auspica che in una successiva occasione il deputato Bernardini possa replicare alle espressioni che le sono state rivolte dal deputato Buonanno.

Pag. XIV

Svolgimento di interpellanze urgenti.

FRANCESCO LARATTA (PD). Illustra la sua interpellanza n. 2-00078, sulle dichiarazioni del sottosegretario Giovanardi in merito al presunto consumo di stupefacenti da parte di parlamentari.

CARLO GIOVANARDI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 74) - Replica il deputato FRANCESCO LARATTA (PD), il quale si dichiara insoddisfatto per una risposta che giudica elusiva.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Illustra l'interpellanza Soro n. 2-00082, sulle iniziative per la modifica dei recenti provvedimenti del Presidente del Consiglio dei ministri in relazione agli insediamenti di comunità nomadi, con particolare riferimento alla scolarizzazione e all'integrazione sociale dei bambini appartenenti a tali comunità.

CARLO GIOVANARDI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 80) - Replica il deputato MARIA LETIZIA DE TORRE (PD), che, nel dichiararsi insoddisfatta della risposta, manifesta preoccupazione per il clima che si è creato nel Paese a seguito dei provvedimenti del Governo evocati nell'atto di sindacato ispettivo.

TERESIO DELFINO (UdC). Illustra la sua interpellanza n. 2-00091, sulle procedure di alienazione del patrimonio disponibile dell'Ordine mauriziano.

CARLO GIOVANARDI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 87) - Replica il deputato TERESIO DELFINO (UdC), che esprime soddisfazione per la piena disponibilità, manifestata dal rappresentante del Governo, ad assumere iniziative urgenti, anche di tipo legislativo, volte a rendere possibile l'esercizio del diritto di prelazione da parte degli affittavoli.

FABIO GARAGNANI (PdL). Illustra la sua interpellanza n. 2-00085, sugli orientamenti del Governo in merito alla soppressione delle province coincidenti con le aree metropolitane.

MICHELINO DAVICO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 89) - Replica il deputato FABIO GARAGNANI (PdL), che, nel dichiararsi parzialmente soddisfatto, invita il Governo a procedere sollecitamente ad una valutazione differenziata delle singole realtà provinciali.

MAURO LIBÈ (UdC). Illustra l'interpellanza Casini n. 2-00092, sulle iniziative per garantire risorse e mezzi adeguati alle forze di polizia, con particolare riferimento alla situazione dell'ordine pubblico nella provincia di Ravenna.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

MICHELINO DAVICO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 92) - Replica il deputato MAURO LIBÈ (UdC), il quale si dichiara insoddisfatto della risposta, che conferma l'inadeguatezza degli organici delle forze di polizia nella provincia di Ravenna.

AMEDEO LABOCCETTA (PdL). Illustra la sua interpellanza n. 2-00099, sulle iniziative in relazione a presunti comportamenti irregolari di esponenti della polizia di Stato di Ischia.

MICHELINO DAVICO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 97) - Replica il deputato AMEDEO LABOCCETTA (PdL), che, nel ringraziare il sottosegretario, Pag. XVsi dichiara parzialmente soddisfatto per una risposta che giudica di stampo burocratico.

MARINA SERENI (PD). Illustra la sua interpellanza n. 2-00101, sulla crisi industriale dell'azienda Merloni.

MICHELINO DAVICO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 99) - Replica il deputato MARINA SERENI (PD), che prende atto di una risposta che conferma la preoccupante crisi occupazionale oggetto dell'atto ispettivo, della quale invita il Governo a farsi carico.

GIANNI VERNETTI (PD). Illustra la sua interpellanza n. 2-00094, sulle iniziative per il finanziamento del programma nazionale di ricerche in Antartide.

GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 101) - Replica il deputato GIANNI VERNETTI (PD), che, pur ringraziando il sottosegretario per la puntuale risposta, si dichiara parzialmente soddisfatto.

EMANUELE FIANO (PD). Illustra la sua interpellanza n. 2-00093, sulle iniziative per la liberazione del signor Elkassim Britel, attualmente detenuto in Marocco.

GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 105) - Replica il deputato EMANUELE FIANO (PD), che non si dichiara soddisfatto ed invita il Governo ad assumere ulteriori iniziative per la liberazione del signor Elkassim Britel.

PRESIDENTE. Avverte che lo svolgimento dell'interpellanza Franzoso n. 2-00076 è rinviato ad altra seduta.

MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI (PD). Illustra la sua interpellanza n. 2-00090, sui controlli della Ragioneria generale dello Stato in ordine al recente decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente i nuovi livelli essenziali di assistenza e il nuovo nomenclatore delle protesi e degli ausili.

GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 107) - Replica il deputato MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI (PD), che ringrazia il sottosegretario per la risposta, della quale rileva, tuttavia, l'eccessiva genericità.

PRESIDENTE. Avverte che lo svolgimento dell'interpellanza Carlucci n. 200097 è rinviato ad altra seduta.

AMALIA SCHIRRU (PD). Illustra la sua interpellanza n. 2-00058, sulle iniziative a sostegno dell'operato della regione Sardegna per il rispetto dei vincoli paesaggistici.

GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Risponde all'interpellanza (vedi resoconto stenografico pag. 110) - Replica il deputato GUIDO MELIS (PD), che si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta.

Per fatto personale.

RITA BERNARDINI (PD). Contesta le espressioni che le sono state rivolte dai deputati Dozzo e Buonanno nel corso dell'esame del bilancio interno della Camera, che ritiene riconducibili al risentimento suscitato dal contenuto degli ordini del giorno presentati dai deputati radicali, i quali stanno svolgendo un'attività politica non violenta che si traduce in forme di disobbedienza civile in relazione alle vigenti leggi proibizionistiche in materia di uso di sostanze stupefacenti. Ribadisce, altresì, l'eccessiva ristrettezza dei tempi riservati all'esame del bilancio interno della Camera.

PRESIDENTE. Precisa che rientra nella discrezionalità dei gruppi parlamentari decidere in quale misura avvalersi del tempo assegnato loro nell'ambito del contingentamento.

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Approvazione in Commissione.

PRESIDENTE. Comunica che nella riunione odierna la I Commissione ha approvato, in sede legislativa, la proposta di legge n. 1406, recante istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, con conseguente assorbimento delle abbinate proposte di legge.

Nuova convocazione della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi per la sua costituzione.

PRESIDENTE. Comunica che, nella seduta odierna, la Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi non ha potuto procedere alla propria costituzione. D'intesa con il Presidente del Senato, la predetta Commissione è stata pertanto nuovamente convocata per martedì 29 luglio 2008, alle 14.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Lunedì 28 luglio 2008, alle 11.

(Vedi resoconto stenografico pag. 114).

La seduta termina alle 19,15.