XVI LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di giovedì 18 settembre 2008

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 18 settembre 2008.

Albonetti, Barbieri, Berlusconi, Bonaiuti, Bossi, Brambilla, Brancher, Brugger, Brunetta, Caparini, Carfagna, Casero, Colucci, Cosentino, Cota, Craxi, Crimi, Crosetto, D'Amico, Donadi, Fitto, Frattini, Gelmini, Gibelli, Alberto Giorgetti, Giancarlo Giorgetti, Giro, La Russa, Leone, Lo Monte, Lucà, Lupi, Malgeri, Mantini, Mantovano, Maroni, Martini, Mazzocchi, Mecacci, Melchiorre, Meloni, Menia, Miccichè, Migliori, Molgora, Pescante, Picchi, Prestigiacomo, Roccella, Romani, Ronchi, Scajola, Soro, Stefani, Stucchi, Tremonti, Urso, Vegas, Vito.

Annunzio di proposte di legge.

In data 17 settembre 2008 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa dei deputati:
BIAVA: «Modifiche alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, recante norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio» (1652);
LUCÀ: «Modifiche alla legge 11 agosto 1991, n. 266, in materia di organizzazioni di volontariato» (1653);
MURA: «Disposizioni in favore dei soggetti affetti da sensibilità chimica multipla» (1654);
PAGLIA: «Modifica all'articolo 38 del decreto legislativo 30 dicembre 1997, n. 490, in materia di avanzamento degli ufficiali appartenenti ai ruoli tecnici e degli specialisti delle Forze armate» (1655);
RAINIERI e ALESSANDRI: «Disposizioni per la celebrazione del secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi» (1656);
MANNUCCI: «Modifiche al codice penale in materia di sequestro di minorenne» (1657);
CONCIA ed altri: «Modifiche alla legge 13 ottobre 1975, n. 654, e al decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 1993, n. 205, in materia di reati commessi per finalità di discriminazione o di odio fondati sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere» (1658);
SPECIALE ed altri: «Disposizioni relative al personale delle Forze armate e delle Forze di polizia e delega al Governo per il riordino dei ruoli del medesimo personale» (1659);
PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE ANNA TERESA FORMISANO ed altri: «Modifica all'articolo 116 della Costituzione. Istituzione della regione autonoma del Lazio» (1660);
CIOCCHETTI ed altri: «Istituzione e ordinamento della città metropolitana di Roma, capitale della Repubblica» (1661);
MIGLIORI: «Modifica all'articolo 5 della legge 12 marzo 1999, n. 68, in materia di esoneri dall'assunzione obbligatoria di lavoratori disabili» (1662);
TOTO: «Disposizioni in materia di perentorietà dei termini» (1663);
PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE GIDONI: «Distacco del comune di Sappada dalla regione Veneto e sua aggregazione alla regione Friuli Venezia Giulia, ai sensi dell'articolo 132, secondo comma, della Costituzione» (1664).

Saranno stampate e distribuite.

Annunzio di un disegno di legge.

In data 17 settembre 2008 è stato presentato alla Presidenza il seguente disegno di legge:
dal ministro degli affari esteri:
«Ratifica ed esecuzione dell'Emendamento alla Convenzione di Basilea del 22 marzo 1989 sul controllo dei movimenti transfrontalieri pericolosi, approvato dalla Terza Conferenza delle Parti con decisione III/1 del 22 settembre 1995» (1665).

Sarà stampato e distribuito.

Adesione di deputati a proposte di legge.

La proposta di legge DE CORATO ed altri: «Modifica dell'articolo 639 del codice penale in materia di deturpamento e imbrattamento di cose altrui» (571) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Biancofiore.
La proposta di legge DE CORATO ed altri: «Modifiche al codice penale e alla legge 7 giugno 2000, n. 150, in materia di reati commessi ai danni di persone di età superiore a settanta anni» (572) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Biancofiore.
La proposta di legge DE CORATO ed altri: «Introduzione dell'articolo 5-bis della legge 13 dicembre 1989, n. 401, in materia di servizi di sicurezza presso gli impianti sportivi in occasione di manifestazioni sportive» (575) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Biancofiore.
La proposta di legge DE CORATO ed altri: «Disposizioni in materia di indennizzo in favore degli esercenti attività economiche danneggiati dall'esecuzione di lavori di pubblica utilità» (576) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Barba.
La proposta di legge costituzionale DE CORATO ed altri: «Modifica all'articolo 31 della Costituzione in materia di tutela della persona anziana» (577) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Biancofiore.
La proposta di legge SERVODIO ed altri: «Disposizioni per la promozione del recupero di biomasse e della produzione e dell'impiego di biocarburanti di origine agricola» (1139) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Lusetti.
La proposta di legge SERVODIO ed altri: «Disposizioni in favore degli agrumeti caratteristici delle fasce costiere di particolare pregio paesaggistico e a rischio di dissesto idrogeologico» (1140) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Lusetti.
La proposta di legge costituzionale RENATO FARINA ed altri: «Modifica dell'articolo 68 della Costituzione concernente le immunità dei membri del Parlamento» (1509) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Pizzolante.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

A norma del comma 1 dell'articolo 72 del regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

I Commissione (Affari costituzionali):
ZELLER ed altri: «Modifica dell'articolo 52 della legge 10 febbraio 1953, n. 62, in materia di composizione della Commissioneparlamentare per le questioni regionali» (28) Parere della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE CIRIELLI ed altri: «Modifica dell'articolo 27 della Costituzione in materia di responsabilità penale» (198) Parere della II Commissione;
PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE CIRIELLI ed altri: «Modifica all'articolo 111 della Costituzione in materia di tutela delle vittime di reati e delle persone danneggiate da reati» (199) Parere della II Commissione;
CONCIA ed altri: «Norme contro le discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere» (1069) Parere delle Commissioni II (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI, VII, XI, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
GIBELLI e COTA: «Disposizioni concernenti la realizzazione di nuovi edifici destinati all'esercizio dei culti ammessi» (1246) Parere delle Commissioni V, VII, VIII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE PECORELLA: «Modifiche alla Costituzione per la piena attuazione del giusto processo» (1598) Parere della II Commissione.

II Commissione (Giustizia):
GIBELLI: «Modifiche agli articoli 16, 17 e 51 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 3 novembre 2000, n. 396, in materia di celebrazione e trascrizione di matrimoni contratti all'estero e di adempimenti relativi alle richieste di pubblicazione di matrimonio» (1243) Parere delle Commissioni I e III.

III Commissione (Affari esteri):
ZELLER ed altri: «Ratifica ed esecuzione della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, fatta a Strasburgo il 5 novembre 1992» (38) Parere delle Commissioni I, II, V, VI, VII, IX, XI, XII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE: «Trattati internazionali, basi e servitù militari» (1629) Parere delle Commissioni I, IV (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento), V, VII, VIII, IX, XI, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
«Ratifica ed esecuzione dell'Emendamento alla Convenzione di Basilea del 22 marzo 1989 sul controllo dei movimenti transfrontalieri pericolosi, approvato dalla Terza Conferenza delle Parti con decisione III/1 del 22 settembre 1995» (1665) Parere delle Commissioni I, VIII e XIV.

V Commissione (Bilancio):
CARLUCCI: «Norme in favore delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale che operano nel campo del recupero e del reinserimento sociale degli ex detenuti» (777) Parere delle Commissioni I, II, VI, XI, XII (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento) e XIV.

VI Commissione (Finanze):
PANIZ: «Introduzione dell'articolo 283-bis e modifica all'articolo 286 del codice delle assicurazioni private, di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, in materia di risarcimento dei danni causati da animali selvatici a carico del Fondo di garanzia per le vittime della strada» (750) Parere delle Commissioni I, II, V e IX;
D'IPPOLITO VITALE: «Istituzione della zona franca di Gioia Tauro» (939) Parere delle Commissioni I, V, VIII, IX, X, XI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, relativamente alle disposizioni in materia previdenziale), XII, XIII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
RAISI ed altri: «Agevolazioni fiscali per le donazioni di beni non alimentari» (1008) Parere delle Commissioni I, V, X, XII e XIV;
LUCIANO ROSSI ed altri: «Detassazione delle erogazioni effettuate dal CONI in favore degli atleti vincitori di medaglie durante le Olimpiadi e le Paralimpiadi» (1534) Parere delle Commissioni I, V e VII.

VII Commissione (Cultura):
BORDO: «Istituzione del Parco archeologico e culturale della Daunia nel territorio della provincia di Foggia» (1014) Parere delle Commissioni I, V, X e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
BARBIERI: «Equiparazione dei diplomi universitari triennali alle corrispondenti lauree di primo livello» (1154) Parere delle Commissioni I, V e XI;
GRIMOLDI ed altri: «Nuove norme in materia di pagamento delle tasse di iscrizione e dei contributi universitari» (1276) Parere delle Commissioni I, V e VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria);
GRIMOLDI ed altri: «Istituzione del Museo storico dei motori e della locomozione» (1278) Parere delle Commissioni I, V, IX e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

IX Commissione (Trasporti):
GRIMOLDI ed altri: «Nuova disciplina delle targhe degli autoveicoli» (1277) Parere delle Commissioni I e V;
GRIMOLDI ed altri: «Disciplina della circolazione dei veicoli a motore su strade a fondo naturale e fuori strada nonché disposizioni in materia di impianti fissi per lo svolgimento di manifestazioni motoristiche sportive» (1341) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), IV, V, VII, VIII, XIII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

X Commissione (Attività produttive):
BORDO: «Norme per l'installazione di distributori di idrogeno e di metano per autotrazione sul territorio nazionale» (1016) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VIII e XIV.
NACCARATO: «Princìpi fondamentali per la tutela dell'ambiente e dell'ecosistema in relazione alle attività estrattive di materiali lapidei nelle cave e nelle torbiere e di materiali inerti negli alvei dei fiumi, dei torrenti e dei canali, nelle zone golenali e nelle fasce costiere lacustri e marine» (1115) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI, VIII (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento), IX, XI, XII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

XI Commissione (Lavoro):
CARLUCCI: «Disposizioni per l'integrazione al trattamento minimo pensionistico» (774) Parere delle Commissioni I, II e V;
D'IPPOLITO VITALE: «Norme per favorire il lavoro dei detenuti» (937) Parere delle Commissioni I, II, V e X;
POLI ed altri: «Delega al Governo per il riassetto della disciplina in materia previdenziale finalizzato alla tutela dei lavoratori che svolgono attività usuranti» (1599) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, IX e XII.

XII Commissione (Affari sociali):
SANTELLI e CECCACCI RUBINO: «Modifiche alla legge 14 agosto 1991, n. 281, in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo» (1172) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria),VII, VIII, IX, X, XI, XIII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
MANCUSO ed altri: «Assegnazione di un contributo all'Associazione nazionale privi della vista e ipovedenti per il funzionamento del Centro europeo per la ricerca, la formazione, l'integrazione e la riabilitazione» (1178) Parere delle Commissioni I e V;
DE ANGELIS ed altri: «Norme in materia di uso di sostanze psicotrope su bambini e adolescenti» (1414) Parere delle Commissioni I, II, III, V, VII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Commissioni riunite III (Affari esteri) e VII (Cultura):
NACCARATO: «Istituzione dell'Istituto internazionale di ricerca per la pace e la risoluzione dei conflitti» (1114) Parere delle Commissioni I, IV, V e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissione da Ministeri.

I Ministeri competenti hanno dato comunicazione dei decreti ministeriali recanti variazioni di bilancio autorizzate ai sensi delle sottoindicate disposizioni legislative:
articolo 3, comma 5, del decreto legislativo 7 agosto 1997, n. 279;
articolo 23, comma 1, della legge 27 dicembre 2002, n. 289;
articolo 22, comma 19, della legge 24 dicembre 2007, n. 245.

Tali comunicazioni sono trasmesse alla V Commissione (Bilancio), nonché alle Commissioni competenti per materia.

Atti di controllo e di indirizzo.

Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZE URGENTI

A)

Problematiche relative all'affidamento in concessione di servizi oil e non oil in autostrada - 2-00107

I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dello sviluppo economico, per sapere - premesso che:
l'affidamento in concessione di servizi oil e non oil in autostrada avviene con procedure ad evidenza pubblica;
i contratti conferiscono il diritto di gestire determinati servizi in apposite aree, a fronte del pagamento di un canone, corrisposto al concessionario, e di una serie di investimenti che il gestore si impegna ad effettuare nelle aree interessate;
il mercato della ristorazione autostradale è in forte sviluppo, con un giro di affari di circa 1.050 milioni di euro; nei prossimi tre anni saranno assegnate tramite gare circa 270 concessioni autostradali relative ad altrettanti punti di ristoro, pari al 60 per cento dei siti;
i dati sugli incassi conseguiti dalle società di gestione per i servizi oil e non oil evidenziano, tuttavia, che negli anni i canoni corrisposti alle società concessionarie hanno subito un incremento notevolissimo;
in riferimento alle aree di Campiolo, Plose est, Villanova e Brennero, i canoni sulle concessioni non oil sono passati da una media del 4,50 per cento negli anni ottanta ad una dell'11,50 per cento negli anni novanta, fino ad arrivare ad una media del 28,51 per cento nel 2008, rispetto agli incassi conseguiti dalle società di gestione;
i notevoli incrementi della differenza tra le royalties post-gara rispetto a quelle pre-gara, pretese dalle società concessionarie, implicano il rischio che gli stessi possano essere trasferiti sui prezzi al pubblico dei carburanti;
appare opportuno realizzare un attento controllo sull'andamento dei canoni di concessione autostradale per i settori della ristorazione e del market, anche per tutelare gli utenti del servizio, attraverso la garanzia di un'offerta che risulti qualitativamente efficiente -:
se sia nelle intenzioni dei Ministri interpellati avviare, nell'ambito delle proprie competenze, opportune verifiche al fine di chiarire quali siano i motivi che sono alla base del considerevole aumento dei canoni di concessione di cui alle premesse;
se i Ministri interpellati non intendano intervenire, nell'ambito della definizione della convenzione unica di cui all'articolo 2, commi 82 e seguenti, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, al fine di stabilire criteri uniformi per la determinazione dei canoni, di cui alle premesse, che tengano conto dei principi di trasparenza e proporzionalità a tutela dei consumatori finali;
se non intendano prevedere appositi meccanismi di controllo sui prezzi dei carburanti alla pompa, affinché non si realizzi una traslazione dei costi sostenuti dai gestori dei servizi oil sui consumatori finali.
(2-00107)
«Stefani, Cota, Reguzzoni, Polledri».
(24 luglio 2008)

B)

Interventi del Governo per risolvere i problemi di viabilità causati dalla chiusura al traffico del ponte di Picerno, sul raccordo autostradale Potenza-Sicignano - 2-00113

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere - premesso che:
la chiusura al traffico del ponte di Picerno in entrambe le direzioni lungo il raccordo autostradale Potenza-Sicignano rappresenta un durissimo colpo al sistema infrastrutturale dell'intera regione Basilicata;
il raccordo autostradale in oggetto infatti rappresenta il principale snodo di collegamento del Paese tra Tirreno e Jonio in quanto attraverso la strada statale 407 Basentana si collegano la A3 Salerno-Reggio Calabria e la strada statale 106 Jonica a Metaponto;
la chiusura al traffico decisa a seguito di un cedimento strutturale del ponte si prospetta di lungo periodo e pone seri problemi al sistema viario locale;
la strada statale 94 che dall'uscita di Picerno consente il reinserimento lungo il raccordo autostradale all'altezza di Tito è assolutamente inadeguata a sopportare il traffico di un raccordo autostradale;
la strozzatura ha di fatto infartuato il sistema di viabilità lucano e anche di più ampio raggio per l'intero Mezzogiorno -:
quali interventi il Governo intenda adottare per risolvere il problema in oggetto, quali siano i tempi previsti di realizzazione e quali interventi intenda adottare nell'immediato per affrontare l'emergenza venutasi a creare che non riguarda solo la Basilicata ma l'intero Mezzogiorno.
(2-00113)
«Margiotta, Luongo, Cuomo, Cuperlo, D'Antoni, Bratti, Dal Moro, Fedi, Garavini, Calgaro, Bucchino, Laganà Fortugno, Farinone, Ginefra, Boccia, Corsini, Bocci, Cesario, Boffa, Vico, Merloni, Bersani, Zunino, Bellanova, Losacco, Giacomelli, Fluvi, Migliavacca, Nannicini, Nicolais, Lovelli, Mosca, Oliverio, Marantelli».
(4 agosto 2008)

C)

Iniziative per un'attività di monitoraggio dei collegamenti tra le isole minori e le regioni d'appartenenza in vista del processo di privatizzazione della Tirrenia navigazione spa - 2-00115

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere - premesso che:
il decreto-legge 28 giugno 2008, n. 112, ha previsto che su richiesta delle regioni interessate, da effettuarsi entro 120 giorni dall'entrata in vigore del provvedimento, l'intera partecipazione detenuta dalla società Tirrenia navigazione s.p.a. nelle società Caremar, Saremar, Toremar e Siremar sia trasferita, a titolo gratuito rispettivamente alle regioni Campania, Sardegna, Toscana e Sicilia;
la Tirrenia navigazione s.p.a. rientra tra quelle società indirettamente controllate dallo Stato, in quanto è soggetta all'attività di direzione e di coordinamento di Fintecna s.p.a. Roma e, per suo tramite, del ministero dell'economia e delle finanze;
il Governo, con la disposizione predetta, ha confermato la volontà di attivare un processo di privatizzazione della società, ma, nel caso specifico, le modalità di cessione devono essere analizzate con particolare attenzione, in quanto si tratta di società esercente un pubblico servizio che garantisce servizi marittimi di continuità territoriale tra l'Italia continentale e le sue principali isole, nonché il cabotaggio merci sulle dorsali adriatica e tirrenica -:
se non ritenga opportuno, al fine di assicurare la continuità territoriale in regioniad alto rischio sismico e vulcanologico e fronteggiare adeguatamente i fabbisogni degli utenti, intraprendere, almeno fino a quando la procedura di privatizzazione sarà completata, un'attività di monitoraggio tesa a garantire l'effettivo mantenimento dei collegamenti tra le isole minori e le regioni d'appartenenza, al fine di rispettare il principio costituzionale di uguaglianza e assicurare in tal modo, anche alle popolazioni isolane efficienti servizi di collegamento non solo sotto il profilo meramente commerciale e turistico, ma anche sotto il profilo emergenziale e di protezione civile.
(2-00115)
«Fallica, Stagno D'Alcontres, Moles, Germanà, Pugliese, Bernardo, Cesaro, Bertolini, Cirielli, Cicu, La Loggia, De Angelis, Holzmann, Gregorio Fontana, Ruben, Pagano, Mazzoni, Speciale, Picchi, Pianetta, Ceccacci Rubino, Antonione, Orsini, De Girolamo, Lo Presti, Bernini Bovicelli, Distaso, Porcu, Testoni, Lazzari, Raisi, Giudice, Torrisi, Savino, Vitali, Giammanco, Minardo, Ravetto, Milanato, Milanese, Mussolini, Paglia, Garofalo».
(4 agosto 2008)

D)

Problematiche conseguenti alla soppressione da parte di Trenitalia di numerosi treni intercity ed eurocity nelle regioni Lazio, Toscana e Umbria e misure a favore dei lavoratori pendolari - 2-00118

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere - premesso che:
dal 15 giugno 2008 Trenitalia ha provveduto al taglio di 20 treni intercity ed eurocity. Successivamente, a seguito di incontri tra ministero dei trasporti e regione Toscana sono stati ripristinati 6 treni sulla dorsale tirrenica;
la Roma-Firenze risulta essere la tratta più colpita dai tagli di Trenitalia, specialmente in relazione al numero di pendolari che, quotidianamente, usano il servizio ferroviario per raggiungere il posto di lavoro;
secondo quanto affermato da autorevoli rappresentanti di Trenitalia i pendolari avrebbero impropriamente occupato la direttissima. Tuttavia, l'assetto delle interconnessioni smentisce clamorosamente tale ipotesi;
infatti, a differenza della nuova Roma-Napoli, la linea Roma-Firenze ha ben 6 interconnessioni, create appunto per i collegamenti delle relative zone. Interconnessioni che hanno largamente incentivato il traffico pendolare;
la possibilità di poter usufruire di un collegamento ragionevolmente efficiente, ha consentito all'Umbria, e in particolar modo all'Umbria sud-occidentale, di recuperare un ritardo nello sviluppo e di porsi nell'orbita dei grandi flussi dello sviluppo;
in particolare, l'infrastruttura ferroviaria dotata di collegamenti efficienti ha rappresentato un asse dello sviluppo sociale ed economico di questo territorio grazie al quale migliaia di lavoratori hanno scelto, nonostante i disagi del pendolarismo, di continuare a risiedere nelle città e nei piccoli borghi dell'Umbria, mantenendo alta la coesione sociale e garantendo la permanenza di un presidio culturale e civico;
più volte il sindaco della città di Orvieto e gli altri sindaci dell'orvietano, assieme ai rappresentanti istituzionali della regione dell'Umbria e della provincia di Terni, hanno richiamato l'attenzione su una marginalizzazione che vanifica anni di programmazione pubblica e una politica della sostenibilità di quelle «zone interne» che ha permesso di mantenere alti standard di qualità della vita e dell'abitare; e l'area interessata da questo grave disagio non è solo l'orvietano (13 comuni) ma anche l'alto Lazio e numerosi paesi dell'amerino-narnese;
il previsto spostamento, nel 2009, del traffico dei pendolari dalla linea veloce a quella lenta - allorché entreranno in funzione i servizi di alta velocità - aumenta in misura considerevole i tempi di percorrenza. Se prima da Orvieto a Roma si impiegava circa un'ora, con la nuova organizzazione veicolare ce ne vorranno due. Praticamente, questa vasta area dell'Umbria torna, di fatto, ai tempi di percorrenza risalenti al primo dopoguerra;
il raddoppio dei tempi di percorrenza e i disagi crescenti dei pendolari di detta area dell'Umbria non potranno non riverberarsi sul territorio e sulla tenuta economica, sociale e culturale di città e paesi che hanno saputo opporsi ai processi di spopolamento grazie a collegamenti ferroviari efficienti e ragionevolmente rapidi;
tale mutamento, un vero e proprio «declassamento infrastrutturale», viene a configurarsi come un effettivo depauperamento che colpisce sia la qualità della vita dei pendolari, sia un intero territorio che si vede marginalizzato a seguito di decisioni che, pur generandosi da considerazioni economiche, non possono prescindere dagli effetti complessivi specie sotto il profilo della capacità e delle opportunità di sviluppo;
in questa ampia zona dell'Umbria sud-occidentale la possibilità di poter usufruire di collegamenti efficienti e agevoli ha un effetto diretto sul movimento turistico che rappresenta un assetto strategico del territorio sia in termini di quantità sia in termini di qualità dello sviluppo. I forti investimenti sulle infrastrutture turistiche, sui beni culturali, ambientali e artistici e lo sviluppo di servizi turistici a supporto di tutto questo rischiano una drammatica erosione in termini di attrattività e sviluppo -:
se intenda adoperarsi per convocare il tavolo di concertazione al fine di esaminare, con le regioni interessate e in particolare con le regioni Lazio, Toscana e Umbria, il problema dei treni soppressi anche nella prospettiva che più regioni possano costruire un «piano tampone» che consenta di arrivare alla fine di quest'anno, e perlomeno al 2009, quando entreranno in funzione i servizi di alta velocità e si libereranno binari, quindi infrastrutture, sulle quali si potranno organizzare servizi alternativi rispetto alla soppressione degli intercity;
se intenda impegnarsi al fine di scongiurare il rischio della marginalità dei territori e il disagio dei lavoratori pendolari attraverso un nuovo assetto che prefiguri nuove categorie di servizi di lunga percorrenza su tratti interregionali;
se intenda impegnarsi al fine di concorrere, attraverso un confronto con Trenitalia e Regioni interessate, all'individuazione di alcune «finestre» sulla linea ad alta velocità per consentire il transito dei treni pendolari sia in una fascia mattutina sia pomeridiano-serale.
(2-00118)
«Trappolino, Verini, Sereni, Bonavitacola, Cenni, Brandolini, Vannucci, Zucchi, De Micheli, Berretta, Bachelet, Barbi, Agostini, Farina Coscioni, Maurizio Turco, Calvisi, Madia, Servodio, Sbrollini, Barbato, Monai, Aniello Formisano, Fiano, Graziano, Fiorio, Martella, Corsini, Gatti, De Pasquale, Causi, Amici, Touadi, Ceccuzzi, Morassut, Leoluca Orlando, Favia, Porfidia, Cambursano, Razzi, Scilipoti, Di Giuseppe, Marco Carra».
(5 agosto 2008)

E)

Iter del procedimento amministrativo relativo al nuovo sistema di differenziazione tariffaria da introdurre lungo l'autostrada Napoli-Pompei-Salerno - 2-00119

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere - premesso che:
fin dal 2001 si è sviluppato un forte sinergico impegno dell'amministrazioneprovinciale di Salerno, dei sindaci di diversi comuni salernitani e napoletani per sostituire il meccanismo del pedaggio forfettario ed indifferenziato lungo l'autostrada Napoli-Pompei-Salerno con il più equilibrato e giusto sistema della tariffa differenziata, che commisura, invece, le tariffe autostradali ai chilometri effettivamente percorsi;
tale modifica tariffaria è particolarmente urgente ed utile, tenuto conto che gli elevati livelli di congestione, ormai insostenibili, della viabilità ordinaria rendono sempre più indispensabile l'utilizzazione delle tratte autostradali;
la nuova disciplina tariffaria favorisce giustamente gli utenti delle autostrade che effettuano lunghe percorrenze;
a tal fine è stata condotta una lunga e complessa trattativa con Anas ed Autostrade meridionali, con un forte impegno dei parlamentari campani e, in particolare, dell'onorevole Andrea Annunziata, anche nella veste di Sottosegretario al ministero dei trasporti nel Governo presieduto da Romano Prodi;
in data 1o ottobre 2007, l'Anas, con nota CDG-0115837-8, ha comunicato al Ministro dei trasporti il contenuto e le modalità della proposta, relativa alla ridefinizione del pedaggio per gli utenti della classe A (gli utenti che effettuano brevi percorrenze) che si avvalgono del sistema di esazione telepass, con riduzioni delle tariffe secondo fasce di percorrenza prestabilite;
l'intervallo del pedaggio, oscillando fra 0,60 ed 1,80 euro, con scaglioni di 0,20 euro per ogni 5 chilometri percorsi, è più aderente ai reali percorsi effettuati;
in data 26 settembre 2007, su tale proposta conclusiva di modulazione del pedaggio il ministero dei trasporti ha espresso il suo avviso favorevole;
ad oggi non si conosce lo stato effettivo del procedimento amministrativo per introdurre il nuovo meccanismo tariffario, che, fra l'altro, per il primo anno di attuazione avrà carattere sperimentale -:
quale sia la situazione effettiva del predetto procedimento e quali siano le ragioni che si frappongono ed hanno impedito ad oggi la concreta attivazione, così attesa dalle popolazioni interessate, del nuovo sistema di differenziazione tariffaria da introdurre finalmente lungo la Napoli-Pompei-Salerno, affidata in concessione alla società Sam spa.
(2-00119)
«Vaccaro, Iannuzzi, Lusetti, Piccolo, Mazzarella, Graziano, Ginefra, Milo, Bonavitacola, Vassallo, Ventura, Cuomo, Nicolais, Sarubbi, Recchia, Calgaro, Oliverio, Mario Pepe (PD), Dal Moro, Garavini, Mosella, Cesario, Boccia, Melis, Madia, Losacco, Pedoto, Pistelli, Picierno, Samperi».
(16 settembre 2008)

F)

Iniziative di carattere normativo per consentire alle donne di arruolarsi nel corpo militare della Croce rossa italiana - 2-00117

I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri della difesa e del lavoro, della salute e delle politiche sociali, per sapere - premesso che:
il regio decreto 10 febbraio 1936, n. 484, disciplina lo stato giuridico, il reclutamento, l'avanzamento ed il trattamento economico ed amministrativo del personale della Croce rossa italiana;
l'articolo 5 del citato regio decreto implicitamente esclude le donne dall'arruolamento nei ruoli del corpo militare della Croce rossa, in quanto dispone che l'iscrizione in tali ruoli abbia luogo, tra l'altro, in funzione della posizione degli interessati rispetto agli obblighi di leva;
al tempo stesso, il regio decreto 12 maggio 1942, n. 918, disciplina il corpodelle infermiere volontarie, costituito da sole donne, nell'ambito della stessa Croce rossa;
la recente evoluzione normativa che ha condotto, da un lato, all'istituzione del servizio militare femminile su base volontaria e, dall'altro, alla professionalizzazione del servizio militare richiede la modifica delle disposizioni del regio decreto 10 febbraio 1936, n. 484, almeno nella parte in cui dettano prescrizioni sulla posizione nei confronti degli obblighi militari degli interessati all'arruolamento nel corpo militare della Croce rossa -:
se intendano adottare ogni utile iniziativa di carattere normativo che - nel ridefinire la completa disciplina sullo stato giuridico, il reclutamento, l'avanzamento ed il trattamento economico ed amministrativo del personale della Croce rossa italiana - preveda anche per le donne la possibilità di arruolamento nel corpo militare della Croce rossa italiana, eliminando l'attuale vincolo relativo alla posizione dei soggetti interessati rispetto agli obblighi di leva.
(2-00117)
«Vico, Sereni, Villecco Calipari, Sbrollini, Braga, Servodio, Siragusa, Graziano, Losacco, Rampi, Ginefra, Marchioni, Marco Carra, Zucchi, Velo, Froner, Portas, Fiorio, Trappolino, Coscia, Madia, Rossa, Pizzetti, Murer, Naccarato, Nannicini, Mosca, Amici, Rosato, Schirru, Mastromauro, Mariani, Pedoto, Rossomando, Ria».
(5 agosto 2008)

G)

Iniziative per destinare risorse finanziarie alla messa in sicurezza dell'area colpita dal dissesto idrogeologico nel comune di Lesina Marina (Foggia) - 2-00114

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere - premesso che:
persistono da qualche anno nel territorio di Lesina Marina, provincia di Foggia, dei gravi fenomeni di cedimento del terreno che provocano particolari fenomeni di dissesto idrogeologico;
il territorio è caratterizzato geologicamente da presenza di rocce gessose, ricoperte da sabbia marina, nelle quali si presentano numerosi fenomeni carsici con accertata formazione di cavità sia in superficie che in profondità, dando luogo a crolli improvvisi;
nel corso degli anni e in particolare di recente si sono verificati numerosi episodi di cedimento del suolo e frane che hanno costretto all'evacuazione dalle abitazioni residenziali che sorgono adiacenti;
il tutto è peggiorato da quando negli anni novanta sono stati eseguiti lavori di consolidamento delle sponde dei canali ivi presenti sostituite con gabbionate;
in data 14 febbraio 2008 i fenomeni hanno addirittura interessato il centro del comune con aperture di fosse di diametro anche superiore ai 4 metri;
il tavolo tecnico di lavoro istituito per fronteggiare l'emergenza, che comprende il prefetto di Foggia, il sindaco di Lesina con i tecnici del comune e dell'amministrazione provinciale, ato della regione Puglia, Vigili del fuoco e Protezione civile regionale, riunitosi in data 29 maggio 2008, si è espresso nel senso dell'aggravamento della pericolosità invitando l'amministrazione ad assumere ordinanze di sgombero delle abitazioni interessate adottando in primis i provvedimenti che tutelino in via principale la pubblica incolumità;
alla luce di quanto esposto risulta di evidente emergenza la situazione, e risulterebbe opportuno effettuare continue attività di monitoraggio atte a definire una puntuale mappatura del rischio nonché il reperimento di risorse finanziarie da destinarea lavori di messa in sicurezza dell'intera area e in particolare dell'abitato esistente;
l'amministrazione di Lesina da sola non riuscirebbe a coprire i costi molto elevati delle operazioni e può soltanto disporre piccoli interventi di mitigazione che non risultano necessari alla risoluzione definitiva della problematica -:
se siano a conoscenza della critica situazione attualmente in atto nel comune di Lesina Marina e quali iniziative in loro potere intendano adottare in particolare per destinare risorse finanziarie che permettano la completa realizzazione delle opere in messa in sicurezza dell'area colpita dal dissesto idrogeologico.
(2-00114) «Cera, Vietti».
(4 agosto 2008)

H)

Iniziative per parametrare i finanziamenti alle università in rapporto alla capacità dimostrata dai singoli atenei di rispettare i parametri di efficienza e produttività - 2-00116

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere - premesso che:
con l'approvazione dell'emendamento Dis 1.1. interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria (A.C. 1386), il Governo ha creato le condizioni perché si determini una situazione di grave disagio e difficoltà per il sistema universitario italiano, fino a comprometterne secondo gli interpellanti la stessa capacità di sopravvivenza e, conseguentemente, il venir meno del ruolo istituzionale che esso svolge per l'avanzamento culturale, civile e sociale del Paese;
nel suddetto provvedimento, tra l'altro, si concretizza una pesante riduzione del fondo di finanziamento ordinario degli atenei e un altrettanto negativo congelamento del turn-over, previsto nella misura del 20 per cento, che comporterà un gravissimo impoverimento della didattica, della ricerca e dei servizi amministrativi delle università;
tale effetto si presenta fortemente penalizzante in quanto non ha tenuto conto dell'andamento virtuoso che alcune università hanno fatto registrare nella gestione delle proprie attività, risultati a fronte dei quali, nonostante fossero in linea con i parametri stabiliti dal ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, è corrisposto un pesante sottofinanziamento degli stessi atenei;
è sostanziale e generica l'unitarietà «concettuale» del richiamato decreto, che non tiene in alcun conto le differenti posizioni e le diverse performance fatte registrare dagli atenei italiani evitando di operare, come invece sarebbe stato necessario e corrispondente a principi di correttezza valutativa, efficacia e efficienza, una distinzione delle posizioni in questione con la previsione di misure e interventi dipendenti da tale posizione;
tale situazione, in particolare, colpisce l'università della Calabria che, in questi anni, nonostante il raggiungimento di risultati di assoluto rilievo quali-quantitativo riconosciuti dagli organi preposti alla valutazione delle attività didattiche e scientifiche nazionali, si è vista in realtà corrispondere solo parte delle risorse ad essa dovute;
tale situazione, solo nel 2007, a fronte di una valutazione che per l'UniCal si è attestata sull'1,74 per cento (fondo di finanziamento ordinario) in realtà si è concretizzata in un riconoscimento per lo stesso ateneo del solo 1,40 per cento (fondo di finanziamento effettivo);
per la suddetta università il divario tra fondo di finanziamento ordinario e fondo di finanziamento effettivo è cronico e risulta crescente a partire dal 2003, con un conseguente mancato introito perl'UniCal fortemente penalizzante, quantificato in circa 107 milioni di euro;
tale andamento in «controtendenza» della misurazione effettiva delle performance, di fatto contraddice e smentisce il Patto per l'università e la ricerca presentato il 2 agosto 2007 dai Ministri dell'economia e delle finanze e dell'università e della ricerca, fondato sulla valutazione «incentivante» delle performance ottenute dalle università più virtuose, le quali avevano visto in questa iniziativa la possibilità di ottenere un riconoscimento economico per gli sforzi compiuti in passato, sia per quanto riguarda il perseguimento dell'eccellenza didattica e della ricerca che nella buona gestione delle risorse pubbliche;
è pesante il disagio e sono forti le ripercussioni negative che tale - per gli interpellanti - distorto approccio ha causato e determina per questo ateneo -:
come intenda operare per ottenere una diversificazione dell'ambito applicativo dei propri provvedimenti, in rapporto alla capacità dimostrata dai singoli atenei di rispettare i parametri di efficienza e produttività e, in definitiva, di riuscire a raggiungere adeguati standard quali-quantitativi;
cosa intenda fare per quelle università statali nelle quali il rapporto tra studenti in corso e docenti equivalenti è inferiore alla media nazionale rilevata dal competente ministero, affinché queste ultime non risultino danneggiate dal provvedimento legislativo richiamato in premessa.
(2-00116)
«Laratta, Occhiuto, Lo Moro, Misiti, Laganà Fortugno, Cesario, Ciriello, Strizzolo, Gozi, Farinone, Pierdomenico Martino, Berretta, Tassone, Cera, Galletti, Romano, Iannuzzi, Losacco, Oliverio, Cesare Marini, Villecco Calipari, Carella, Tidei, Trappolino, Lusetti, Grassi, Viola, Margiotta, Minniti, Fadda, Touadi, Melis, Tullo, Ferrari, Fogliardi, Codurelli».
(5 agosto 2008)

I)

Iniziative normative per ripristinare le originarie fattispecie e le pene relative ai reati di attentato contro la Costituzione, di attentati contro l'integrità, l'indipendenza e l'unità dello Stato e di attentato contro gli organi costituzionali e contro le assemblee regionali - 2-00125

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che:
in tempi non sospetti Vittorio Alfieri scriveva: «Tirannide indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzione delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.»;
gli insegnamenti degli antichi non dovrebbero mai essere dimenticati ed anzi possono a buon diritto essere considerati sentinelle, campanelli di allarme, moniti per la salvaguardia di quei valori che devono essere sempre salvaguardati e difesi;
sulla natura della democrazia, sui suoi possibili sviluppi, evoluzioni, trasformazioni ed eventualmente anche degenerazioni, l'Occidente riflette da sempre, ad esempio non può certo essere dimenticato l'ammonimento di Tocqueville proprio sulle possibili degenerazioni della democrazia moderna;
per chi ha a cuore la democrazia e la Repubblica quale sua massima forma di espressione governativa, ragionare anche sui metodi di formazione del consenso non è affatto questione peregrina;
proprio i metodi di formazione del consenso democratico, in particolare il peso dei mezzi di informazione che lo determinano, sono uno degli aspetti cruciali su cui le democrazie occidentali sistanno in questi anni interrogando, in un processo di analisi che va ben al di là dei nostri confini nazionali;
ogni singola scelta legislativa non può considerarsi estranea, svincolata da una determinata concezione della democrazia;
con la legge n. 85 del 2006, «Modifiche al codice penale in materia di reati di opinione», il Parlamento ha fatto una scelta precisa che sottintende chiaramente ad una determinata concezione della democrazia, una concezione di democrazia debole;
in particolare, si è voluto modificare l'articolo 283 del codice penale (come anche gli articoli 241 e 289) inserendo ai fini della punibilità la condotta violenta e, contemporaneamente, abbattendo le sanzioni: all'articolo 283 (attentato contro la Costituzione dello Stato) si prevede ora una pena non inferiore a 5 anni, mentre prima era da 5 a 12 anni; all'articolo 241 (attentato contro l'integrità, l'indipendenza e l'unità dello Stato) si prevede ora una pena non inferiore a 12 anni, mentre prima era previsto l'ergastolo; all'articolo 289 (attentato contro gli organi costituzionali e contro le assemblee regionali) si prevede ora una pena da 1 a 5 anni, mentre prima era prevista una pena non inferiore a dieci anni;
in linea di principio generale si potrebbe anche comprendere la volontà di stigmatizzare la condotta violenta, scelta doverosa se si fosse trattato di considerarla come aggravante delle fattispecie in esame; facendone, invece, un requisito esclusivo le si attribuisce un carattere incongruamente restrittivo: in questo modo si esclude la rilevanza di altre forme di illiceità (abuso, usurpazione, frode, corruzione) molto spesso più utili allo scopo, come parte della dottrina ha evidenziato, della stessa violenza. Ciò in particolare quando tali reati o, più in generale, il tentativo di indebolire la democrazia avvenga, come spesso accade, e la storia lo insegna, dall'interno piuttosto che dall'esterno, il requisito della violenza rispetto a tali reati meglio si attaglia alla minaccia esterna, ignorando ogni forma di degenerazione quanto non di criminalità intranea ai meccanismi del sistema democratico;
a quanto pare chi oggi volesse mutare o tendere a mutare la costituzione dello Stato o la forma di Governo con la frode, o con abuso, non commetterebbe più il reato di cui all'articolo 283;
a chi, come gli interpellanti, si ispira ad una concezione liberale della democrazia appare chiaro come questa sia stata una scelta che ha inciso direttamente sulla tutela stessa del nostro ordinamento, accedendo invece ad una concezione di «democrazia debole» -:
se non intenda adottare iniziative normative volte a ripristinare al più presto, nella loro forma originaria, nel rispetto dei valori autentici della Costituzione, il reato di attentato contro la Costituzione dello Stato, di cui all'articolo 283 del codice penale, il reato di attentato contro l'integrità, l'indipendenza e l'unità dello Stato, di cui all'articolo 241 del codice penale, ed il reato di attentato contro gli organi costituzionali e contro le assemblee regionali, di cui all'articolo 289 del codice penale.
(2-00125) «Di Pietro, Donadi».
(16 settembre 2008)