XVI LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di martedì 23 settembre 2008

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 23 settembre 2008.

Albonetti, Alessandri, Angelino Alfano, Barbieri, Berlusconi, Bindi, Bonaiuti, Bossi, Brambilla, Brancher, Brugger, Brunetta, Buttiglione, Carfagna, Casero, Colucci, Cosentino, Cossiga, Cota, Craxi, Crimi, Crosetto, D'Amico, Donadi, Fitto, Frattini, Gelmini, Alberto Giorgetti, Giro, La Russa, Leone, Lombardo, Lo Monte, Lupi, Mantini, Mantovano, Maran, Maroni, Martini, Mecacci, Melchiorre, Meloni, Menia, Miccichè, Migliori, Picchi, Prestigiacomo, Roccella, Romani, Ronchi, Rotondi, Soro, Stefani, Tremonti, Urso, Vegas, Vito.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta).

Albonetti, Alessandri, Angelino Alfano, Barbieri, Berlusconi, Bindi, Bonaiuti, Bossi, Brambilla, Brancher, Brugger, Brunetta, Buttiglione, Carfagna, Casero, Colucci, Cosentino, Cossiga, Cota, Craxi, Crimi, Crosetto, D'Amico, Donadi, Fitto, Frattini, Gelmini, Alberto Giorgetti, Giro, La Russa, Leone, Lombardo, Lo Monte, Lupi, Mantini, Mantovano, Maran, Maroni, Martini, Mecacci, Melchiorre, Meloni, Menia, Miccichè, Migliori, Picchi, Prestigiacomo, Roccella, Romani, Ronchi, Rotondi, Soro, Stefani, Tremonti, Urso, Vegas, Vito.

Annunzio di proposte di legge.

In data 18 settembre 2008 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa dei deputati:
ZACCARIA ed altri: «Disciplina e organizzazione del servizio pubblico radiotelevisivo» (1666);
BERNARDO: «Disposizioni in favore dei soggetti affetti da sensibilità chimica multipla (MCS)» (1667);
CATANOSO: «Istituzione del Nucleo operativo agroalimentare e forestale del Corpo forestale dello Stato» (1668);
MACCANTI ed altri: «Modifica all'articolo 2 della legge 15 dicembre 1999, n. 482, in materia di tutela della lingua storica piemontese» (1669);
PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE BIANCOFIORE: «Modifica all'articolo 19 dello Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige per l'introduzione dell'insegnamento paritetico nelle lingue italiana e tedesca nelle scuole della provincia autonoma di Bolzano» (1670).

In data 19 settembre 2008 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa dei deputati:
FOGLIARDI ed altri: «Modifica all'articolo 3 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, in materia di allestimenti mobili per il pernottamento» (1671);
VELTRONI ed altri: «Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale per la lotta contro la pedofilia e lo sfruttamento sessuale dei minori, nonché per la tutela dei minori nei procedimenti penali» (1672).

In data 22 settembre 2008 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa dei deputati:
DI CAGNO ABBRESCIA: «Disposizioni per il sostegno della partecipazione femminile al lavoro e all'attività sociale in Puglia» (1673);
BALDELLI: «Disposizioni per la destinazione delle somme derivanti dalle sanzioni per violazioni accertate con apparecchi di rilevamento della velocità al Fondo di garanzia per le vittime della strada» (1674);
BALDELLI: «Istituzione del buono "salute-prevenzione" per i giovani» (1675).

Saranno stampate e distribuite.

Modifica del titolo di proposte di legge.

La proposta di legge n. 1077, d'iniziativa dei deputati BOBBA ed altri, ha assunto il seguente titolo: «Delega al Governo per la revisione del trattamento tributario della famiglia secondo il metodo del quoziente familiare e misure a sostegno del coniuge superstite».
La proposta di legge n. 1346, d'iniziativa del deputato BRIGUGLIO, ha assunto il seguente titolo: «Nuova disciplina in materia di case da gioco. Riapertura di una casa da gioco nel comune di Taormina».

Adesione di deputati a proposte di legge.

La proposta di legge LUSETTI ed altri: «Norme in materia di pluralismo informatico e di incentivazione allo sviluppo di formati open standard» (562) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Servodio.
La proposta di legge LUSETTI ed altri: «Modifica all'articolo 72 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di dispositivi di sicurezza contro gli incendi automobilistici» (563) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Servodio.
La proposta di legge BOBBA ed altri: «Norme sul riconoscimento e sulla promozione del diritto alla formazione e allo sviluppo professionale» (1079) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Ria.
La proposta di legge SALTAMARTINI ed altri: «Delega al Governo per incentivare l'adozione di statuti partecipativi delle imprese» (1548) è stata successivamente sottoscritta dai deputati Catanoso, De Corato, Minasso, Mistrello Destro, Paglia, Siliquini e Vella.

Assegnazione di progetti di legge
a Commissioni in sede referente.

A norma del comma 1 dell'articolo 72 del regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

I Commissione (Affari costituzionali):
NACCARATO: «Disposizioni in materia di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile a carico dei possessori o detentori di armi» (1019) Parere delle Commissioni II (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), IV, V e VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento);
CAMBURSANO: «Modifica all'articolo 10 del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei deputati, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, in materia di ineleggibilità» (1217) Parere delle Commissioni II e X;
GRIMOLDI ed altri: «Nuove disposizioni concernenti l'acquisto, la detenzionee l'uso personale di nebulizzatori contenenti sostanze irritanti o urticanti» (1272) Parere della II Commissione;
GREGORIO FONTANA: «Modifica delle circoscrizioni territoriali dei comuni di Torre Pallavicina e di Soncino nonché delle province di Bergamo e Cremona» (1320) Parere delle Commissioni V e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

II Commissione (Giustizia):
BORDO: «Istituzione in Foggia di sezioni distaccate della corte d'appello e della corte di assise d'appello di Bari, nonché del tribunale per i minorenni» (1012) Parere delle Commissioni I, V e XI;
BERNARDINI ed altri: «Norme in materia di correzione dell'attribuzione di sesso» (1066) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VII, XII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
CAMBURSANO: «Modifica all'articolo 416-ter del codice penale in materia di scambio elettorale politico-mafioso» (1218) Parere della I Commissione;
GRIMOLDI ed altri: «Disposizione per favorire la ricerca dei minori scomparsi» (1273) Parere delle Commissioni I e XII;
GRIMOLDI ed altri: «Istituzione della corte d'appello di Monza» (1274) Parere delle Commissioni I, V e XI;
FARINA COSCIONI ed altri: «Istituzione di un fondo destinato al parziale rimborso delle spese sostenute dalle coppie per l'espletamento della procedura di adozione internazionale» (1309) Parere delle Commissioni I, V e XII;
CONCIA ed altri: «Modifiche alla legge 13 ottobre 1975, n. 654, e al decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 1993, n. 205, in materia di reati commessi per finalità di discriminazione o di odio fondati sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere» (1658) Parere della I Commissione.

IV Commissione (Difesa):
TOMMASO FOTI: «Modifica all'articolo 5 della legge 8 agosto 1990, n. 231, in materia di trattamento economico degli ufficiali delle Forze armate appartenenti ai ruoli normali del servizio permanente a nomina diretta» (1110) Parere delle Commissioni I e V.

VI Commissione (Finanze):
MIGLIORI: «Interpretazione autentica dell'articolo 1, comma 25, della legge 24 dicembre 1993, n. 560, in materia di estinzione del diritto di prelazione sugli alloggi di edilizia residenziale pubblica» (700) Parere delle Commissioni I, II, V e VIII;
BOBBA ed altri: «Delega al Governo per la revisione del trattamento tributario della famiglia secondo il metodo del quoziente familiare e misure a sostegno del coniuge superstite» (1077) Parere delle Commissioni I, II, V, VII, XI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, relativamente alle disposizioni in materia previdenziale) e XII;
CERA e OCCHIUTO: «Modifica all'articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di detrazione di imposta per spese sostenute dalle famiglie presso strutture alberghiere» (1169) Parere delle Commissioni I, V, X e XII;
CAMBURSANO: «Disposizioni in materia di contenimento della pressione fiscale attraverso la neutralizzazione del cosiddetto drenaggio fiscale» (1219) Parere delle Commissioni I e V.

VII Commissione (Cultura):
NACCARATO: «Disciplina della ricerca, dell'estrazione e della raccolta di campioni di fossili» (1021) Parere delleCommissioni I, II, V, VI, VIII, X e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
NACCARATO: «Disposizioni per la promozione di una cultura della pace e della non violenza» (1164) Parere delle Commissioni I, III, V, XII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
IANNUZZI: «Disposizioni per la valorizzazione dell'Abbazia della Santissima Trinità di Cava de' Tirreni» (1230) Parere delle Commissioni I, V, VIII, X e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

VIII Commissione (Ambiente):
PAROLI: «Disposizioni per la promozione delle attività delle associazioni di protezione ambientale e per garantire la pubblicità dei servizi loro affidati dallo Stato» (1126) Parere delle Commissioni I, V, VI, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
GRIMOLDI e ALLASIA: «Disposizioni per il recupero e la valorizzazione del patrimonio ambientale, storico e artistico del territorio della provincia di Monza e della Brianza» (1340) Parere delle Commissioni I, V, VII, X, XIII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

IX Commissione (Trasporti):
MIGLIORI e BIANCONI: «Modifica all'articolo 131 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di violazioni commesse da agenti diplomatici e consolari esteri» (701) Parere delle Commissioni I, II e III (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento).

X Commissione (Attività produttive):
PAROLI: «Istituzione di una casa da gioco stagionale nei comuni di San Pellegrino Terme e Gardone Riviera» (1127) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), IV, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), XI e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
ANGELA NAPOLI: «Istituzione dell'Osservatorio nazionale per il sostegno dei brevetti» (1332) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI, VII, XI, XII, XIII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
BRIGUGLIO: «Nuova disciplina in materia di case da gioco. Riapertura di una casa da gioco nel comune di Taormina» (1346) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VII, VIII, XI, XII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

XI Commissione (Lavoro):
SCHIRRU ed altri: «Adeguamento dei trattamenti pensionistici ed estensione dell'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria in favore dei coniugi superstiti e degli orfani dei grandi invalidi di guerra» (987) Parere delle Commissioni I, IV, V, XII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
SCHIRRU ed altri: «Disposizioni in materia di assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare» (988) Parere delle Commissioni I, IV, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria) e XII;
BORDO: «Norme per l'attuazione della mobilità volontaria dei lavoratori» (1017) Parere delle Commissioni I, IV, V e XII;
NACCARATO: «Disposizioni in materia di assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare» (1020) Parere delle Commissioni I, IV, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria) e XII;
MANCUSO ed altri: «Disposizioni in materia di collocamento al lavoro e di rapporto di lavoro dei centralinisti e operatori della comunicazione privi della vista» (1176) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), X, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
GRIMOLDI e ALLASIA: «Disposizioni per la stabilizzazione degli insegnanti di sostegno e in materia di valutazione del servizio prestato quale insegnante di sostegno» (1339) Parere delle Commissioni I, V, VII e XII;
RIGONI ed altri: «Provvidenze in favore dei grandi invalidi di guerra e per servizio, delle vedove e degli orfani dei medesimi» (1347) Parere delle Commissioni I, IV, V e XII;
RIGONI ed altri: «Disposizioni in materia di assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare o dell'accompagnatore del servizio civile in favore dei grandi invalidi di guerra o per servizio» (1348) Parere delle Commissioni I, IV, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria) e XII.

XII Commissione (Affari sociali):
MIGLIORI e BIANCONI: «Modifiche all'articolo 3 della legge 25 febbraio 1992, n. 210, concernenti la soppressione dei termini per l'ottenimento dell'indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati» (703) Parere delle Commissioni I, V e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
PAROLI e FUCCI: «Istituzione della figura professionale del medico stomatologo» (1128) Parere delle Commissioni I, II, V, VII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
MANCUSO ed altri: «Assegnazione di un contributo all'Associazione nazionale privi della vista e ipovedenti, con destinazione al Centro nazionale di documentazione e agli uffici provinciali di segretariato sociale» (1177) Parere delle Commissioni I e V;
MANCUSO ed altri: «Istituzione del Registro nazionale degli impianti protesici mammari» (1179) Parere delle Commissioni I, II, V, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
MANCUSO ed altri: «Disciplina delle attività e delle terapie assistite dagli animali» (1180) Parere delle Commissioni I, II, V, VII, XI, XIII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
MANCUSO ed altri: «Modifiche alla legge 14 agosto 1991, n. 281, in materia di trattamento degli animali di affezione e di identificazione dei cani» (1236) Parere delle Commissioni I, II, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), XIII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
MANCUSO ed altri: «Legge quadro in materia di prevenzione e di contenimento del fenomeno della proliferazione e della diffusione delle specie nocive di zanzare» (1240) Parere delle Commissioni I, V e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

XIII Commissione (Agricoltura):
CATANOSO: «Disposizioni per il recupero, il ripristino, la manutenzione e la salvaguardia dei limoneti di Acireale» (1153) Parere delle Commissioni I, V, VII, VIII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e XII (Affari sociali):
CATANOSO: «Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno delle comunitàgiovanili» (1151) Parere delle Commissioni II, V, VII, X, XIII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Commissioni riunite VIII (Ambiente) e IX (Trasporti):
CARLUCCI: «Istituzione dell'Agenzia nazionale per la sicurezza stradale e altre disposizioni per la sicurezza della circolazione e per l'assistenza alle vittime della strada» (1026) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), XI, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Assegnazione di proposte di inchiesta parlamentare a Commissioni in sede referente.

A norma del comma 1 dell'articolo 72 del regolamento, le seguenti proposte di inchiesta parlamentare sono assegnate, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:
II Commissione (Giustizia):
VOLONTÈ e LIBÈ: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla diffusione di pratiche abusive di accesso a banche dati, intercettazioni illecite e schedature telefoniche illegali» (doc. XXII, n. 3) - Parere delle Commissioni I, V e IX.
XII Commissione (Affari sociali):
LAURA MOLTENI ed altri: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dei disavanzi sanitari regionali relativi al periodo 2001-2005» (doc. XXII, n. 4) - Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissioni dalla Corte dei conti.

La Corte dei conti - sezione regionale di controllo per la Calabria - con lettera in data 16 settembre 2008, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 3, comma 6, della legge 14 gennaio 1994, n. 20, copia dell'indagine sui contributi pubblici al settore turismo della regione Calabria, deliberata dalla sezione regionale stessa in data 28 febbraio 2008.

Questa documentazione è trasmessa alla V Commissione (Bilancio) e alla X Commissione (Attività produttive).

La Corte dei conti - sezione delle autonomie - con lettera in data 22 settembre 2008, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 3, comma 6, della legge 14 gennaio 1994, n. 20, la deliberazione n. 13 del 2008, emessa dalla sezione stessa nell'adunanza del 16 settembre 2008, e la relativa relazione concernente lo stato dei controlli della Corte dei conti sugli organismi partecipati dagli enti locali.

Questa documentazione è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla V Commissione (Bilancio).

Trasmissione dal ministro dell'economia e delle finanze.

Il ministro dell'economia e delle finanze, con lettera ricevuta in data 23 settembre 2008, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 13, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, e successive modificazioni, la relazione sulle operazioni di cessione e cartolarizzazione dei crediti contributivi dell'INPS, aggiornata al mese di luglio 2008 (doc. CXIV, n. 1).

Questo documento - che sarà stampato - è trasmesso alla V Commissione (Bilancio) e alla XI Commissione (Lavoro).

Annunzio di provvedimenti concernenti amministrazioni locali.

Il Ministero dell'interno, con lettere in date 17 e 18 settembre 2008, ai sensidell'articolo 141, comma 6, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, dì cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ha dato comunicazione dei decreti del Presidente della Repubblica di scioglimento dei consigli comunali di Copertino (Lecce), Teramo, Giulianova (Teramo), Scorzè (Venezia), San Michele di Serino (Avellino), Gravina in Puglia (Bari), Battipaglia (Salerno), Telgate (Bergamo), Rivello (Potenza), Caselle Lurani (Lodi), Montanaro (Torino), Morano Calabro (Cosenza), Lequile (Lecce), Striano (Napoli), Exilles (Torino) e Sabaudia (Latina).

Questa documentazione è depositata presso il Servizio per i Testi normativi a disposizione degli onorevoli deputati.

Comunicazione di nomine ministeriali.

Il Ministero dello sviluppo economico, con lettera in data 10 settembre 2008, ha dato comunicazione, ai sensi dell'articolo 9 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, della nomina del dottor Riccardo Garrè in rappresentanza del settore degli industriali e del signor Gianluigi Livellara in rappresentanza del settore dei commerci di importazione a membri del consiglio di amministrazione della Stazione sperimentale del Vetro in Murano (Venezia).

Tale comunicazione è trasmessa alla X Commissione (Attività produttive).

Richiesta di parere parlamentare su una proposta di nomina.

Il ministro per i beni e le attività culturali, con lettera in data 17 settembre 2008, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina del professor Giordano Bruno Guerri a presidente della fondazione «Il Vittoriale degli italiani» (17).

Tale richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del regolamento, alla VII Commissione (Cultura).

Richieste di parere parlamentare su atti del Governo.

Il ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 19 settembre 2008, ha trasmesso, ai sensi degli articoli 1 e 15 della legge 25 febbraio 2008, n. 34, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante norme modificative delle disposizioni relative alla materia valutaria in attuazione del regolamento (CE) n. 1889/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 ottobre 2005, relativo ai controlli sul denaro contante in entrata nella Comunità o in uscita dalla stessa (22).
Tale richiesta, in data 19 settembre 2008, è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del regolamento, alle Commissioni riunite II (Giustizia) e VI (Finanze) e alla V Commissione (Bilancio), nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea). Tali Commissioni dovranno esprimere il prescritto parere entro il 29 ottobre 2008.

Il ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 19 settembre 2008, ha trasmesso, ai sensi degli articoli 1 e 27 della legge 25 febbraio 2008, n. 34, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante disciplina delle modalità di finanziamento dei controlli sanitari ufficiali di cui al regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004 (23).
Tale richiesta, in data 19 settembre 2008, è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del regolamento, alla XII Commissione (Affari sociali) e alla V Commissione (Bilancio), nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea). Tali Commissioni dovranno esprimere il prescritto parere entro il 29 ottobre 2008.

Il ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 19 settembre2008, ha trasmesso, ai sensi degli articoli 1 e 20 della legge 25 febbraio 2008, n. 34, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante modifiche al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 196, concernente attuazione della direttiva 2002/59/CE relativa all'istituzione di un sistema comunitario di monitoraggio e di informazione sul traffico navale (24).
Tale richiesta, in data 19 settembre 2008, è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del regolamento, alla IX Commissione (Trasporti), nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea). Tali Commissioni dovranno esprimere il prescritto parere entro il 29 ottobre 2008.

Il ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 18 luglio 2008, integrata da successiva documentazione pervenuta in data 19 settembre 2008, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 17, comma 4-bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e dell'articolo 13, comma 2, della legge 15 marzo 1997, n. 59, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di regolamento di organizzazione del Ministero dello sviluppo economico (25).

Tale richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del regolamento, alla I Commissione (Affari costituzionali), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 23 ottobre 2008. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro l'8 ottobre 2008.

Il ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 18 luglio 2008, integrata da successiva documentazione pervenuta in data 19 settembre 2008, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 17, comma 4-bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e dell'articolo 13, comma 2, della legge 15 marzo 1997, n. 59, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del ministro dello sviluppo economico (26).

Tale richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del regolamento, alla I Commissione (Affari costituzionali), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 23 ottobre 2008. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro l'8 ottobre 2008.

Il ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 19 settembre 2008, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 17, comma 4-bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e dell'articolo 13, comma 2, della legge 15 marzo 1997, n. 59, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di regolamento di organizzazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (27).

Tale richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del regolamento, alla I Commissione (Affari costituzionali), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 23 ottobre 2008. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che, dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro l'8 ottobre 2008.

Il ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 19 settembre 2008, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 17, comma 4-bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e dell'articolo 13, comma 2, della legge 15 marzo 1997, n. 59, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca (28).

Tale richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del regolamento, alla I Commissione (Affari costituzionali), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 23 ottobre 2008. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro l'8 ottobre 2008.

Il ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 19 settembre 2008, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 4, lettera b), della legge 15 marzo 1997, n. 59, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante revisione della rete stradale di interesse nazionale nella regione Liguria (29).

Tale richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del regolamento, alla VIII Commissione (Ambiente), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 13 ottobre 2008.

Il ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 23 settembre 2007, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 17, comma 4-bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e dell'articolo 13, comma 2, della legge 15 marzo 1997, n. 59, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di regolamento di organizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (30).

Tale richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del regolamento, alla I Commissione (Affari costituzionali), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 23 ottobre 2008. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro l'8 ottobre 2008.

Il ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 23 settembre 2008, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 17, comma 4-bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e dell'articolo 13, comma 2, della legge 15 marzo 1997, n. 59, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del ministro delle infrastrutture e dei trasporti (31).

Tale richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del regolamento, alla I Commissione (Affari costituzionali), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 23 ottobre 2008. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro l'8 ottobre 2008.

Atti di controllo e di indirizzo.

Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERROGAZIONI

Misure di sostegno a favore del polo tecnologico di Catania, con particolare riferimento al progetto di realizzazione dello stabilimento M6 - 3-00011

A)

BURTONE, BERRETTA e SAMPERI. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
nell'ambito del polo industriale ad alta tecnologia di Catania da tempo si attende l'avvio della produzione delle memorie flash su dimensione 12 pollici;
lo stabilimento, denominato M6, che doveva affiancare l'M5 della Stm Microlectronics, avrebbe dovuto già essere in funzione;
si parla del 2010 come data di avvio della lavorazione;
l'ultimo incontro avuto tra sindacati e Numonyx, società costituita da Stm, Intel e altri partner, che ha competenza per la realizzazione dello stabilimento M6, ha suscitato non poche preoccupazioni tra i lavoratori;
gli accordi tra sindacati e azienda del luglio 2007 prevedevano che la nascita del modulo 6 avrebbe dovuto sostituire alcune linee di produzione che la multinazionale sta spostando in Asia;
detti accordi prevedevano ben 1.000 posti di lavoro e il consolidamento dell'Etna valley come polo tecnologico d'eccellenza mondiale, considerate le produzioni ad alto contenuto d'innovazione;
questo clima d'incertezza sul futuro dell'M6 sta creando non poche preoccupazioni tra i lavoratori, gli operatori economici dell'indotto e il tessuto sociale del comprensorio catanese -:
se il Governo intenda attivare immediatamente un tavolo ministeriale di confronto tra le parti al fine di tradurre operativamente gli accordi sottoscritti per l'M6;
quali altre misure di sostegno intenda varare per rafforzare il polo tecnologico di Catania. (3-00011)
(27 maggio 2008)

Iniziative per favorire la ripresa dell'attività produttiva dello stabilimento Cesame di Catania e per la salvaguardia dei livelli occupazionali - 3-00012

B)

BURTONE, BERRETTA e SAMPERI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
l'attività produttiva della Cesame di Catania è ferma dal 21 dicembre 2007, con i lavoratori che non percepiscono salario da ben 5 mesi;
le vicissitudini dell'azienda sono complesse, essendo stata già in amministrazione straordinaria ai sensi della «legge Prodi»;
era stato attivato un tavolo ministeriale per affrontare una crisi di natura societaria e non di mercato;
la decisione di ricondurre la crisi in sede ministeriale è stata dovuta all'emergere di una serie di problemi di gestione dell'azienda e al mancato rispetto di una serie di impegni già assunti;
il periodo elettorale ha di fatto sospeso l'attività del tavolo;
le organizzazioni sindacali pochi giorni fa hanno rinnovato la richiesta di incontro al Ministro interrogato alla luce dell'insediamento del nuovo Governo -:
quali iniziative intenda attivare il Governo nei prossimi giorni considerata la gravità della situazione che vive la Cesame, al fine di promuovere un nuovo incontro tra le parti interessate e individuare le soluzioni più utili per la ripresa dell'attività di produzione e la salvaguardia dei livelli occupazionali. (3-00012)
(27 maggio 2008)

Presunte irregolarità di una procedura d'appalto bandita da Consip relativa alla prestazione del servizio di gestione integrata della sicurezza sui luoghi di lavoro negli immobili in uso alle pubbliche amministrazioni - 3-00074

C)

GALLETTI, POLI e RUGGERI. - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
con bando inviato in data 4 giugno 2008 per la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, la Consip ha indetto una procedura aperta per la prestazione del servizio di gestione integrata della sicurezza sui luoghi di lavoro negli immobili in uso alle pubbliche amministrazioni, ai sensi dell'articolo 26 della legge n. 488 del 1999 e dell'articolo 58 della legge n. 388 del 2000, da aggiudicarsi, ai sensi dell'articolo 83 del decreto legislativo n. 163 del 2006, con il metodo dell'offerta economicamente più vantaggiosa, attribuendo ben 400 punti su 1.000 al ribasso percentuale sui prezzi delle singole attività indicati come base d'asta;
successivamente, all'apertura delle buste ed alla valutazione delle offerte economiche, si è rilevato che la quasi totalità dei concorrenti aveva offerto ribassi fino al 95 per cento;
il sistema di aggiudicazione prevedente l'attribuzione del 40 per cento del punteggio complessivo di gara al ribasso di prezzo si pone, secondo gli interroganti, in contrasto con le norme di cui all'articolo 26 del decreto legislativo n. 81 del 2008 e agli articoli 87 e 131 del decreto legislativo n. 163 del 2006, nonché della determinazione dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture del 5 marzo 2008, n. 3;
le norme relative ad oneri connessi alla sicurezza non consentono ribassi d'asta, tanto più se trattasi, come avvenuto nel caso concreto, di abbattimento per la quasi totalità dei prezzi base;
ciò appare, inoltre, in aperto contrasto con l'odierno allarme sociale generato dall'aumento crescente di infortuni sul lavoro, spesso con esiti drammatici, senza contare che tali ribassi incidono anche sul costo delle prestazioni sanitarie, ponendolo ben al di sotto della soglia prevista dalle tabelle ministeriali e dalle tariffe minime degli ordini dei medici, risalenti al 1991 -:
se, al fine di garantire la tutela e la sicurezza nel mondo del lavoro, non ritenga di intervenire urgentemente su Consip, al fine di annullare un bando che presenta evidenti vizi di forma e sostanza e riconducendo le procedure suddette nell'alveo delle norme contenute nel decreto legislativo n. 81 del 2008.
(3-00074)
(3 luglio 2008)

Condizioni di sicurezza dei siti militari italiani che ospitano armi nucleari statunitensi - 3-00095 e 3-00139

D)

MOGHERINI REBESANI. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
la Federation of American scientists ha recentemente pubblicato il rapporto Blue ribbon review of nuclear weapons policies and procedures dell'U.S. Air force, parzialmente declassificato dopo che già nel febbraio 2008 ne era stata diffusa una sintesi sommaria;
il Blue ribbon review of nuclear weapons policies and procedures fornisce il resoconto dell'indagine svolta dall'U.S. Air force per accertare le condizioni di sicurezza dei siti europei che ospitano armi nucleari statunitensi;
il rapporto segnala come la maggior parte dei siti visitati non soddisfino gli standard di sicurezza previsti dal dipartimento della difesa Usa. In particolare, si sottolineano criticità relative al personale non sufficientemente formato, alle strutture non messe in sicurezza, alla carenze di illuminazione, a recinzioni inadeguate ed insufficienti;
secondo una dichiarazione pubblicata dal sito dell'U.S. Air force, i citati problemi di sicurezza non interesserebbero le basi di Kleine Brogel in Belgio o di Volkel in Olanda, bensì «altri siti», suggerendo che possa trattarsi delle basi di Buchel in Germania o di Ghedi in Italia;
la Federation of American scientists ha dato notizia della decisione del dipartimento della difesa Usa di voler pianificare il ritiro del 704o Munition support squadron - reparto americano specificamente preposto alla sorveglianza dei depositi nucleari - dalla base italiana di Ghedi e di voler procedere al concentramento delle testate nucleari presso la base militare Usa di Aviano;
la Federation of American scientists ha, inoltre, divulgato la notizia, non confermata da fonti ufficiali, del ritiro delle testate nucleari americane dalla Raf Lakenheath air base, base britannica a 70 miglia da Londra, ponendo così fine al dispiegamento di armi nucleari statunitensi in Gran Bretagna durato oltre 50 anni;
tale iniziativa farebbe seguito alle precedenti operazioni di ritiro di armi nucleari americane, che hanno interessato nel 2005 la Ramstein air base in Germania e in precedenza la Grecia nel 2001;
dopo il ritiro americano operato dalla base britannica di Lakenheath, la dislocazione all'estero di armi nucleari statunitensi interesserebbe solo due basi militari americane - Aviano in Italia e Incirlik in Turchia - e quattro altre basi nazionali europee in Belgio, Germania, Olanda e Italia - la già citata base militare di Ghedi - per un totale di testate nucleari B61 tra le 150 e le 240 unità, di cui 2/3 collocate nelle basi italiane e turche;
la relazione generale sulla «Riduzione della minaccia nucleare nel mondo» discussa all'Assemblea parlamentare della Nato nella sessione primaverile a Berlino (23-27 maggio 2008) indica l'obiettivo di «proseguire ed accelerare sulla strada di un disarmo nucleare completo dei cinque membri permanenti», nonché la «possibilità di eliminare le armi nucleari tattiche statunitensi dall'Europa». Invita, inoltre, la Nato a «prendere parte alle discussioni sul disarmo e la non proliferazione nucleari»;
in occasione del 40o anniversario del Trattato di non proliferazione nucleare, il 18 luglio 2008 ha avuto luogo a Bruxelles una conferenza internazionale dei parlamentari europei per presentare la proposta di negoziato per una «Convenzione internazionale sulle armi nucleari», che ne decreti la definitiva messa al bando -:
se il Governo confermi le notizie citate, con particolare riferimento allabase militare italiana di Ghedi, in relazione alle condizioni di sicurezza del sito e dei depositi di armi nucleari statunitensi ivi presenti, al ritiro del 704oMunition support squadron statunitense, nonché al possibile trasferimento delle testate nucleari presso la base militare Usa di Aviano;
quali iniziative il Governo intenda assumere per garantire condizioni di sicurezza dei siti militari citati, nell'interesse dei cittadini residenti nei territori circostanti.(3-00095)
(22 luglio 2008)

FERRARI e CORSINI. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
notizie di stampa riferiscono che sul sito web della Federation of American scientists è stato divulgato un rapporto del dipartimento della difesa degli Stati Uniti d'America relativo alle misure di sicurezza nelle strutture militari controllate dagli Usa in Europa, dove sono presenti delle testate nucleari;
dal citato documento del dipartimento della difesa americano si segnala che la base Nato in territorio italiano di Ghedi (Brescia) non sarebbe in linea con gli standard di sicurezza previsti dalle autorità statunitensi;
da ulteriore notizia presente sul sito della Federation of American scientists, il Governo statunitense intenderebbe trasferire le testate nucleari, ivi presenti, nella base di Aviano (Pordenone) sotto il controllo statunitense -:
se il Governo italiano sia a conoscenza del rapporto del dipartimento della difesa degli Stati Uniti d'America, in particolare per la parte relativa agli standard di sicurezza delle basi con testate nucleari presenti nel territorio italiano;
se il Governo sia a conoscenza dell'intenzione delle autorità statunitensi di trasferire le testate nucleari ivi presenti, secondo il citato rapporto, dalla base di Ghedi (Brescia) alla base di Aviano (Pordenone);
quali iniziative il Governo italiano intenda porre in atto a tutela della sicurezza dei cittadini, in particolare delle popolazioni che vivono in prossimità delle citate basi.(3-00139)
(18 settembre 2008)
(ex 4-00595 del 10 luglio 2008)

MOZIONI DAMIANO ED ALTRI N. 1-00034, CAZZOLA ED ALTRI N. 1-00038, DELFINO ED ALTRI N. 1-00039 E LO MONTE ED ALTRI N. 1-00040 SULLE INIZIATIVE PER IL RECUPERO DEL POTERE D'ACQUISTO DELLE RETRIBUZIONI E DELLE PENSIONI

Mozioni

La Camera,
premesso che:
dall'inizio degli anni 2000, le dinamiche relative alla crescita delle retribuzioni, delle pensioni, della produttività e la stessa distribuzione della ricchezza prodotta in Italia evidenziano che siamo in presenza di un grave problema di decrescente e insufficiente potere d'acquisto delle famiglie;
tale situazione è determinata, in primo luogo, dal rallentamento degli incrementi delle retribuzioni e delle pensioni reali, sia contrattuali che «di fatto», sia lorde che nette, soprattutto se confrontate con quelle dei maggiori Paesi europei. Oggi il nostro Paese è in una situazione di crescita zero, di aumento dell'utilizzo della cassa integrazione e di un vistoso calo dei consumi;
i dati Istat, relativi all'andamento del prodotto interno lordo italiano nel secondo trimestre, rilevano una diminuzione dello 0,3 per cento, rispetto al trimestre precedente, e dello 0,1 per cento, rispetto al corrispondente trimestre 2007;
oltre 14 milioni di lavoratori, secondo recenti indagini, guadagnano meno di 1.300 euro netti al mese. Nei dati dell'ultima indagine dell'Istat sulla condizione economica delle famiglie si evidenzia che:
a) il 14,6 per cento arriva con grande difficoltà a fine mese;
b) il 28,4 per cento non riesce a far fronte a una spesa imprevista;
c) il 9,3 per cento è in arretrato nel pagamento delle bollette;
d) il 10,4 per cento non riscalda adeguatamente la casa;
e) il 4,2 per cento non ha soldi per le spese alimentari;
f) il 10,4 per cento non ha soldi per le spese mediche;
g) il 16,4 per cento non ha soldi per le spese per l'abbigliamento;
le cause di questa situazione sono molteplici: lo scarto tra inflazione programmata e inflazione effettiva; il ritardo nel rinnovo dei contratti di lavoro, che mediamente si attesta oltre i 12 mesi ed è causa di una mancata crescita delle retribuzioni di uno/due punti percentuali; la mancata restituzione del drenaggio fiscale e l'assenza di una politica fiscale a sostegno dei redditi; l'inadeguata ridistribuzione della produttività attraverso la contrattazione di azienda e di territorio; l'aumento dell'incidenza percentuale del numero dei lavoratori con contratti atipici, precari e ad orario ridotto;
tra il 1992 e il 2007, in Italia, su una crescita complessiva, pur modesta, di 17 punti percentuali, soltanto due sono andati a vantaggio del lavoro. Questa emergenza salariale ha richiamato più volte l'esigenza di una nuova politica dei redditi che impegnasse Governo e parti sociali. Nel documento di programmazione economico-finanziaria 2009-2013 e nel decreto-legge n. 112 del 2008 sulla manovra economica, l'attuale Governo non ha preso in considerazione, nonostante le promesse elettorali, il problema dell'innalzamento del potere d'acquisto delle retribuzioni e delle pensioni, che potrebbe contribuire ad una ripresa dei consumi e, di conseguenza, allo sviluppo del Paese;
negli ultimi due decenni, il crescente divario sociale, frutto di un sempre più accentuato squilibrio nella distribuzione della ricchezza a tutto scapito del fattore lavoro e dei percettori di redditi fissi - così come evidenziato dalle più serie e circostanziate analisi, quali quelle della Banca d'Italia - oltre a rappresentare un inaccettabile elemento di iniquità, costituisce una delle cause della intrinseca debolezza del sistema economico e produttivo, stante l'ormai conclamata e prolungata debolezza della domanda interna;
la ripresa e la competitività dell'economia italiana non potrà non poggiare che sul recupero di valore del fattore lavoro, sotto il profilo economico, sociale, giuridico e culturale, e pertanto sarà necessario imprimere una decisa inversione di tendenza nell'azione di governo, rispetto alla filosofia che ha caratterizzato i primi provvedimenti di questa legislatura,

impegna il Governo:

ad aprire con le parti sociali un tavolo di concertazione, volto in particolare a superare l'irrealistico tasso di inflazione programmata, fissato all'1,7 per cento, che rappresenta la pianificazione della perdita del potere d'acquisto delle retribuzioni a fronte di un'inflazione media reale del 4 per cento in Italia (contro una stima per la zona euro pari al 3,6 per cento), mentre questo tasso andrebbe innalzato al livello che verrà definito dalle parti sociali, al termine della trattativa in corso sul rinnovo del modello contrattuale, anche al fine di evitare che si determinino due livelli di inflazione, una per il pubblico impiego e l'altra per il lavoro privato;
ad avviare una progressiva e incisiva diminuzione della pressione fiscale sulle retribuzioni medio-basse (fino a 30 mila euro lordi annui), attraverso detrazioni fiscali, revisioni delle aliquote o restituzione del drenaggio fiscale, prevedendo il conseguimento dell'obiettivo di una riduzione del prelievo fino a 100 euro mensili, nell'arco del prossimo triennio 2009-2011;
a incentivare la contrattazione decentrata, continuando l'azione prevista dal protocollo del 23 luglio 2007, attraverso: la decontribuzione del salario di produttività, aumentando la dotazione dell'apposito fondo, su cui sono attualmente stanziati 650 milioni di euro all'anno e che consente una diminuzione dei contributi del 25 per cento e la pensionabilità di tale retribuzione; la sua detassazione a vantaggio dei lavoratori, rendendo strutturale l'attuale fondo di 150 milioni, stanziati dal Governo Prodi per il 2008, e prevedendone il suo raddoppio;
a rivedere la norma varata dall'attuale Governo in materia di straordinari e di incrementi di produttività, eliminando la possibilità di incentivare le erogazioni unilaterali delle aziende;
ad avviare un confronto con le parti sociali, così come previsto dal decreto del Governo Prodi emanato nel dicembre del 2007, per l'estensione progressiva della quattordicesima (già erogata nell'ottobre 2007 e nel luglio 2008 ad oltre 3 milioni di pensionati, che hanno un assegno pensionistico fino a 700 euro mensili) alle pensioni di importo fino a 1.000-1.200 euro mensili;
a procedere, entro il 31 dicembre 2008, all'emanazione delle misure che rendano esercibile il diritto al pensionamento anticipato per i lavoratori impegnati inattività usuranti, in conformità a quanto previsto dal protocollo del 23 luglio 2007.
(1-00034)
«Damiano, Letta, Soro, Sereni, Bressa, Berretta, Bellanova, Rampi, Codurelli, Mosca, Madia, Bobba, Gatti, Gnecchi, Schirru, Miglioli, Boccuzzi, Mattesini, Santagata».
(16 settembre 2008)

La Camera,
premesso che:
nel documento di programmazione economico-finanziaria il Governo aveva previsto un aggravamento della congiuntura economica internazionale e, di conseguenza, il prodursi di effetti preoccupanti anche per il nostro Paese. In coerenza con tale previsione il Governo - con l'anticipo della manovra di bilancio predisposta unitamente al documento di programmazione economico-finanziaria - ha voluto garantire alla comunità nazionale la «messa in sicurezza» del bilancio dello Stato nella prospettiva del pareggio nell'arco del prossimo triennio;
le previsioni del Governo si sono rilevate, purtroppo, corrette, dal momento che le ultime stime del Fondo monetario internazionale (conformi a quelle di altri organismi ed osservatori nazionali ed internazionali) indicano una stagnazione del prodotto interno lordo nel 2008 ed una crescita (+0,1 per cento) assolutamente modesta nel 2009, a fronte, rispettivamente dello 0,2 per cento e dello 0,3 per cento delle stime di aprile 2008. In termini di sviluppo, secondo il Fondo monetario internazionale, l'Italia presenta performance peggiori dell'area euro (1,4 per cento nel 2008) e dei più importanti Paesi partner (1 per cento Francia, 2 per cento Germania, 1,5 per cento Spagna, 1,4 per cento Regno Unito). Si conferma, pertanto, anche nel quadro della contrazione complessiva degli incrementi del prodotto interno lordo per quasi tutti i sistemi-Paese, un differenziale, ormai strutturale, tra il nostro tasso di crescita e quello degli altri;
spinta soprattutto da fattori di carattere internazionale, è ripresa 1'inflazione con tassi ormai allineati con quelli dell'area euro;
in tale scenario critico va sottolineata - seppur con andamenti meno brillanti di quelli degli anni scorsi - una sostanziale tenuta dei livelli di occupazione. Infatti, nonostante la congiuntura economica molto depressa, persino il 2007 (secondo il rapporto del Cnel presentato il 15 luglio 2008) «è stato per l'Italia un altro anno caratterizzato da una buona espansione dell'occupazione, che ha portato ad un nuovo lieve incremento del tasso di occupazione. La domanda di lavoro è stata sostenuta da una crescita economica a ritmi prossimi al potenziale e dal permanere di condizioni favorevoli sul versante del costo del lavoro. L'aumento dei livelli occupazionali - prosegue il rapporto - è stato condiviso dai maggiori settori dell'economia». Subito dopo tali considerazioni di sintesi il Cnel ha messo in evidenza, nuovamente, che tali risultati hanno confermato «il posizionamento dell'economia italiana lungo una traiettoria caratterizzata da una elevata crescita dell'occupazione in assenza di incrementi significativi del prodotto» e, pertanto, «a fronte di un modesto incremento della produttività del lavoro». Fino a concludere, quindi, con la seguente considerazione: «il fatto che i tassi di variazione - la notazione è importante - restino positivi è però anche un sintomo del fatto che i livelli occupazionali per questa componente sono ancora un trend di espansione, legato a fattori di natura strutturale più che a fattori legati al ciclo economico»;
in tale contesto contraddittorio il Governo, nei suoi «primi cento giorni», ha portato avanti con coerenza una strategia per cui - ferma restando la scelta del risanamento finanziario del Paese - fossero avviate anche misure di riforma di quei settori il cui riordino avrebbe potuto comportare un forte recupero di efficienza e di efficacia del Paese e di maggior competitività dell'insieme delle sue strutture;
in particolare, il Governo ha mantenuto la promessa di non mettere le mani in tasca agli italiani (ai quali si sono ridistribuite, invece, riduzioni fiscali pari a 1,7 miliardi di euro in conseguenza dell'abolizione dell'ici e 650 milioni di euro per la detassazione dei premi e degli straordinari);
parte del gettito fiscale sarà restituito ai cittadini che versano in più gravi condizioni, attraverso la cosiddetta social card, che servirà per acquistare prodotti alimentari e pagare bollette;
la manovra anticipata col decreto- legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, ha definito, secondo un ragionevole equilibrio, gli interventi di risanamento e di riduzione della spesa corrente (affrontando con coraggio i nodi della pubblica amministrazione e dell'impiego pubblico, a partire dalla scuola) insieme con importanti misure di sviluppo attraverso un rilancio della politica delle infrastrutture;
le misure di semplificazione e di deregolazione del lavoro, nell'invarianza delle tutele sociali e sindacali, hanno sicuramente fornito non solo dei consistenti risparmi da parte delle imprese, con tutte le conseguenze del caso, ma anche favorito l'occupazione, mediante un miglioramento sostanziale degli aspetti formali burocratici e sanzionatori;
la ripresa dell'economia italiana non potrà non poggiare sulla difesa del rigore nel portare avanti l'opera di risanamento, accrescendo la competitività del sistema mediante le riforme, promuovendo interventi di carattere inclusivo e selettivo nei confronti di quei settori di popolazione che presentano maggiori difficoltà. La ripresa dell'economia non potrà sicuramente conseguire da politiche che incrementino le tensioni inflazionistiche (peraltro in buona parte importate) o che estranino il nostro Paese da una strategia di risalita comune a tutta l'Unione europea e coerente con i suoi principi fondativi;
va poi considerato che efficaci politiche di sostegno per il recupero del potere d'acquisto delle famiglie non possono prescindere da una complessiva revisione della disciplina del lavoro che riguarda le donne, con particolare riferimento alle problematiche della conciliazione tra i diversi ruoli in cui la donna è impegnata. È sull'aspetto della conciliazione che vanno concentrate le politiche di sostegno, secondo due grandi gruppi:
a) quelle che intervengono sulla flessibilità del regime di organizzazione del lavoro, tra cui spicca una più ampia diffusione del part time (nell'Unione europea l'occupazione femminile è più elevata laddove è più ampio il ricorso al tempo parziale);
b) quelle che sono di ausilio alle famiglie con bambini piccoli, in particolare per quanto riguarda l'accesso ai servizi,

impegna il Governo:

a proseguire con coerenza nelle politiche fino ad ora portate avanti e, in particolare, in quelle economiche e sociali a sostegno delle retribuzioni e delle pensioni e, in tale ambito, a realizzare i nuovi obiettivi indicati - a partire dal federalismo - con la medesima capacità decisionale ed operativa fino ad ora dimostrata;
a verificare con le parti sociali la possibilità di pervenire al più presto ad un'intesa sulla struttura della contrattazione che sia in grado di accompagnare l'impiego delle risorse economiche destinate ai miglioramenti retributivi e ad un forte recupero di produttività del lavoro e delle imprese; a rendere, pertanto, permanente (e gradualmente ad estendere) le norme sulla detassazione delle ore straordinarie e dei premi di produttività;
a tener conto - ferme restando le indicazioni contenute nel documento di programmazione economico-finanziaria circa il tasso di inflazione programmato - di quanto potrà emergere dal tavolo del negoziato interconfederale per la definizione dei parametri a cui riferire il recuperodel potere d'acquisto delle retribuzioni e delle pensioni, attraverso la contrattazione collettiva;
a varare al più presto - e in modo conforme alla delega - la disciplina per la tutela dei lavori usuranti, una volta approvata la relativa norma di sostanziale riapertura dei termini;
ad incrementare il lavoro delle donne con politiche attente ai problemi della conciliazione tra i diversi ruoli in cui la donna è impegnata.
(1-00038)
«Cazzola, Caparini, Saglia, Baldelli, Antonino Foti, Briguglio, Ceccacci Rubino, Di Biagio, Vincenzo Antonio Fontana, Formichella, Giacomoni, Giammanco, Mannucci, Mottola, Pelino, Mariarosaria Rossi, Saltamartini, Sammarco, Taglialatela, Munerato, Fedriga, Bonino».
(23 settembre 2008).
(Mozione non iscritta all'ordine del giorno ma vertente su materia analoga).

La Camera,
premesso che:
il 16 luglio 2008 la Camera dei deputati ha approvato, con una larga maggioranza, una mozione che impegnava il Governo ad inserire tra i suoi obiettivi prioritari l'introduzione in Italia di misure fiscali incisive in favore delle famiglie, a partire dall'adozione di un sistema fiscale in cui il reddito imponibile viene ad essere calcolato non solo in base al reddito percepito, ma anche in base al numero dei componenti della famiglia;
secondo il centro studi di Confindustria, che ha fornito le ultime stime sui principali indicatori dell'economia italiana, «le famiglie italiane hanno tagliato i consumi e l'anno si chiuderà con un calo dello 0,1 per cento, in netto contrasto con il +1,4 per cento del 2007», un dato verificatosi solo due volte dal dopoguerra ad oggi, dopo quello del 1993;
questo calo conferma come si sia assistito nell'arco di un decennio ad una costante erosione del potere di acquisto delle famiglie, a fronte di una dinamica delle retribuzioni e dei trattamenti pensionistici che non ha consentito un loro allineamento costante tra l'inflazione programmata e quella effettiva;
il 15 gennaio 2008 è stato nominato il Garante per la sorveglianza dei prezzi, figura introdotta dalla legge finanziaria per il 2008, la cui attività di controllo, tuttavia, alla luce delle dinamiche dei prezzi, soprattutto dei beni di prima necessità, non sempre giustificate da motivazioni reali quanto piuttosto da manovre speculative, non sembra aver inciso in maniera rilevante e significativa;
nonostante le condizioni di vita delle famiglie italiane si siano aggravate rispetto ai dati, già drammatici, rilevati dall'Istat nel 2007, nel documento di programmazione economico-finanziaria e nell'anticipo della manovra votata questa estate non si sono potuti notare grandi interventi in questa direzione;
misure come l'invio di una carta prepagata ad un milione e duecentomila pensionati con mensili minimi e insufficienti per l'acquisto di cibo ed il pagamento di utenze, non possono rappresentare la risposta alle criticità emerse in questi ultimi mesi e con cui hanno a che fare le lavoratrici e i lavoratori italiani;
dall'indagine esplorativa presentata recentemente dalle Acli emerge che, dal 2005 al 2008, il popolo della quarta settimana è cresciuto del 14 per cento a dimostrazione del clima di incertezza sociale ed economica in Italia, dove rispetto a 5 anni fa sentono peggiorata la loro condizione economica il 61 per cento dei cittadini (soprattutto pensionati, operai, artigiani e piccoli esercenti);
sempre secondo tale indagine, la prima preoccupazione circa il lavoro èlegata al reddito: il fatto di non riuscire a guadagnare abbastanza per arrivare alla fine del mese è il primo pensiero per il 42 per cento degli intervistati; la precarietà è l'incubo per il 36 per cento degli italiani; il 20 per cento sono preoccupati di non riuscire ad ottenere un impiego continuativo e sicuro ed il 16 per cento vive con la paura di perdere il lavoro;
l'indebolimento sociale ed economico della famiglia genera un impoverimento nelle relazioni e nella stessa coesione sociale e non si può parlare di crescita e di sviluppo se il valore economico delle famiglie non viene correttamente colto e se mancano azioni responsabili a suo sostegno;
il rallentamento economico del nostro Paese pone il problema di varare interventi a sostegno dei redditi per aumentare il potere d'acquisto di salari e pensioni, fortemente eroso negli ultimi anni dal mancato recupero del fiscal drag, dall'aumento della pressione fiscale e da un'incontrollata corsa dei prezzi, e sostenere in tal modo la domanda interna;
sarebbe, pertanto, necessario agire sulla pressione fiscale, attraverso le aliquote irpef e le detrazioni per sostenere i nuclei familiari più numerosi, unitamente ad un controllo dei prezzi;
nel corso di un'audizione presso la Commissione finanze della Camera dei deputati, il Ministro Tremonti ha affermato che la pressione fiscale rimarrà ai livelli attuali e che, stante l'attuale crisi economico-finanziaria, un calo potrebbe realizzarsi solo nell'arco dell'intera legislatura;
sono incerti i riflessi che la grande crisi finanziaria statunitense (che nell'arco di poche settimane ha portato al salvataggio in extremis dei colossi americani dei mutui Fanniee Freddie, al fallimento della banca di investimento Lehman Brothers e forti pressioni sul grande gruppo assicurativo Aig) potrà avere in Italia e, in particolare, sul «popolo» dei mutui;
lo stesso provvedimento sulla detassazione degli straordinari, oltre ad essere di entità talmente piccola che si fa fatica ad immaginarlo come lo strumento per aiutare i salari, oltre a non introdurre valore aggiunto per unità di prodotto, servendo solo ad aumentare il prodotto in certe situazioni e non la produttività complessiva, come sarebbe utile oggi per il nostro Paese, contiene troppi elementi di disparità, perché esclude dai benefici della detassazione una larga parte dei lavoratori, milioni di giovani e persone che lavorano con contratti atipici, oltre a penalizzare sicuramente le donne;
non solo, con tale misura si è introdotta una modifica che mette in discussione un'architettura contrattuale, che è estremamente importante e significativa,

impegna il Governo:

a procedere nella direzione indicata dalla mozione accolta il 16 luglio 2008 dall'Esecutivo, relativa all'introduzione nel sistema fiscale italiano di una tassazione che tenga conto del numero dei figli e ridia forza al potere di acquisto delle famiglie;
a prevedere ogni iniziativa utile che possa ridare slancio alla domanda interna quale condizione indispensabile per la crescita dell'economia italiana;
a monitorare attentamente l'impatto della crisi finanziaria internazionale in corso e ad adottare gli eventuali provvedimenti atti ad evitare pesanti ricadute sulle famiglie italiane;
a procedere ad una revisione della disciplina sulla detassazione sugli straordinari, al fine di eliminare le criticità su esposte, collegandola alla riforma della contrattazione e alla valorizzazione del secondo livello, territoriale o aziendale e a valutare, in alternativa, per sostenere i redditi da lavoro l'opzione delle detrazioni fiscali;
a prevedere un potenziamento dell'attività di controllo del Garante per la sorveglianza dei prezzi, senza il quale la sua presenza potrebbe rilevarsi inutile aifini della lotta al controllo delle dinamiche dei prezzi, valutando, altresì, l'opportunità di prevedere anche forme estreme di tutela del potere di acquisto delle famiglie, attraverso la creazione di un paniere di prodotti e beni di prima necessità su cui applicare prezzi imposti;
ad assumere nuove iniziative che sostengano i livelli retributivi di lavoratori e pensionati, che rischiano altrimenti di rimanere relegati ai margini della società.
(1-00039)
«Delfino, Cesa, Poli, Vietti, Ciccanti, Compagnon, Volontè, Naro».
(23 settembre 2008).
(Mozione non iscritta all'ordine del giorno ma vertente su materia analoga).

La Camera,
premesso che:
nel documento di programmazione economico-finanziaria il Governo aveva precisato che le previsioni economiche per il 2008 dovevano essere riviste al ribasso in misura consistente rispetto a quelle formulate nel documento di programmazione economico-finanziaria del 2007, in conseguenza dell'evoluzione dello scenario internazionale;
in questo scenario è estremamente preoccupante il permanere del divario di sviluppo territoriale tra le aree del Paese (nel 2007 crescita del prodotto interno lordo pari all'1,6 per cento nel Centro-Nord ed allo 0,9 per cento nel Mezzogiorno) che penalizza fortemente il Mezzogiorno, a testimonianza della necessità di dotare il Sud dell'Italia di un sistema di infrastrutture e di servizi che consenta allo stesso di «competere» ad armi pari con il resto del Paese, al fine di non rendere vani gli sforzi prodotti in tal senso dalle popolazioni locali, dagli imprenditori, dai giovani e dagli enti locali, tesi a rendere autonoma e competitiva l'economia locale;
l'aumento dell'inflazione sta riducendo drasticamente il potere di acquisto delle famiglie italiane: in modo particolare tale fenomeno investe le famiglie numerose e le popolazioni del Mezzogiorno da sempre afflitte da maggiori tassi di disoccupazione e lavoro precario, soprattutto femminile;
la criticità della situazione economica pesa in maggiore misura sui pensionati al minimo e sulle famiglie che vedono la presenza nel proprio nucleo familiare di anziani e portatori di handicap non autosufficienti;
quanto alle politiche del Governo per ridurre il divario territoriale, secondo il rapporto Svimez, presentato di recente, nel 2008 il prodotto interno lordo del Mezzogiorno è cresciuto dello 0,8 per cento, a fronte di una crescita media dell'Italia dell'1,2 per cento; se si esclude il 2007, erano sette anni che la dinamica di crescita del Mezzogiorno non era inferiore a quella del resto del Paese; il divario di prodotto per abitante si mantiene superiore ai quaranta punti percentuali, cui corrisponde in termini monetari una differenza di oltre 10.000 euro: l'incremento del divario Nord-Sud verificatosi nel 2007, sebbene di solo due decimi di punto, un fatto che non si registrava dalla metà degli anni '90;
a determinare tale differenza, secondo la Svimez, è una più accentuata riduzione della spesa pubblica nelle regioni meridionali (questa si è ridotta, nel 2007, a meno di un terzo rispetto al 2006) e si unisce al deciso rallentamento della spesa delle famiglie meridionali, che hanno dovuto ridurre quella per consumi primari e non durevoli;
sul mercato del lavoro, il Mezzogiorno, dopo aver creato, nel corso del triennio 2003-2006 di espansione dell'occupazione, ben 478 mila posti di lavoro aggiuntivi, nell'ultimo biennio manifesta perfino difficoltà a mantenere lo stock di occupazione creato nel periodo precedente: tra il 2006 e il 2008 gli occupati a tempo indeterminato sono calati di oltre 56 mila unità e questo nonostante il positivo andamento della produttività dell'area;
le imprese del Meridione, soprattutto nei settori del manifatturiero tradizionale, vivono un momento difficile, ulteriormente aggravato da problemi di natura strutturale, con evidente perdita di competitività;
incentivare le politiche per lo sviluppo del Mezzogiorno e il sostegno alle famiglie rappresenta, conseguentemente, un'opportunità di progresso economico per l'intero Paese, non solo perché il Sud possiede le maggiori potenzialità di crescita produttiva, spazi fisici ed economici, le risorse materiali e immateriali, ma anche perché ha le più importati potenzialità per accrescere il livello di competitività di tutta l'Italia;
il Governo nei primi «cento giorni» si è impegnato sul fronte del risanamento e della riduzione della spesa corrente, puntando al rilancio del Paese ed ad una sua maggiore competitività;
permane a tutt'oggi la necessità di definire, in particolare per il Mezzogiorno, un piano più articolato per il rilancio della politica delle infrastrutture, unica garanzia di ripresa e di rilancio economico,

impegna il Governo:

a promuovere una maggiore coesione ed equità sociale finalizzata a favorire un modello di sviluppo economico, con politiche di sostegno delle retribuzioni e delle pensioni, che coinvolga l'intero Paese e, in particolare, a sostenere le aree più svantaggiate, con la necessaria attenzione, stante l'attuale divario economico, nei riguardi del Mezzogiorno;
ad avviare, entro la fine del 2008, un confronto con le parti sociali finalizzato, compatibilmente con la ripresa economica e delle risorse da essa derivanti, a determinare aumenti retributivi atti a contrastare il crescente aumento del costo della vita;
ad avviare politiche di sostegno per le famiglie che vedono la presenza al proprio interno di anziani e portatori di handicap non autosufficienti e a prevedere un percorso che porti ad un adeguamento congruo, rispetto all'aumento del costo della vita, dei trattamenti pensionistici, a partire dalle pensioni minime;
a porre in essere, per quanto riguarda il Mezzogiorno, valutati i profili di compatibilità con la disciplina dell'Unione europea, la fiscalità di vantaggio per promuovere l'insediamento di imprese operanti nel Mezzogiorno, al fine di favorire il tessuto produttivo meridionale, unica garanzia concreta per lo sviluppo economico e dunque per il sostegno e l'incremento dell'occupazione al Sud;
ad incrementare ulteriormente politiche a favore delle famiglie, soprattutto numerose, che, stante il livello di inflazione e l'inadeguatezza dei salari, rischiano di vedere ulteriormente peggiorate le loro condizioni di vita, con particolare riferimento al Mezzogiorno, dove disoccupazione e lavoro precario rendono più difficile sostenere gli attuali aumenti dei prezzi, anche attraverso un più forte articolato controllo dei prezzi al consumo.
(1-00040)
«Lo Monte, Belcastro, Commercio, Iannaccone, Latteri, Lombardo, Milo, Sardelli, Brugger».
(23 settembre 2008).
(Mozione non iscritta all'ordine del giorno ma vertente su materia analoga).