XVI LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di venerdì 10 ottobre 2008

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 10 ottobre 2008.

Albonetti, Alessandri, Angelino Alfano, Aprea, Berlusconi, Bindi, Bonaiuti, Boniver, Bossi, Brambilla, Brugger, Brunetta, Buonfiglio, Buttiglione, Calderisi, Caparini, Carfagna, Casero, Casini, Cicchitto, Cirielli, Colucci, Conte, Cosentino, Cossiga, Cota, Craxi, Crimi, Crosetto, D'Ippolito Vitale, Dal Lago, Donadi, Duilio, Fallica, Fitto, Gregorio Fontana, Frattini, Gelmini, Gibelli, Alberto Giorgetti, Giancarlo Giorgetti, La Russa, Leone, Lo Monte, Mantovano, Maroni, Martini, Mazzocchi, Melchiorre, Meloni, Miccichè, Milanato, Molgora, Palumbo, Prestigiacomo, Roccella, Romani, Ronchi, Rotondi, Scajola, Soro, Stefani, Stradella, Strizzolo, Stucchi, Taddei, Tremonti, Urso, Valducci, Vegas, Vernetti, Vito.

Annunzio di proposte di legge.

In data 9 ottobre 2008 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge di iniziativa dei deputati:
GOISIS ed altri: «Modifiche al testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, in materia di adozione e sostituzione dei libri di testo e loro integrazione con libri e materiali informatici interattivi via internet» (1763);
COTA e POLLEDRI: «Disposizioni a tutela della vita nella fase terminale e in materia di terapie del dolore» (1764);
PAGANO ed altri: «Modifiche alla disciplina in materia di credito al consumo, di mediazione creditizia e di autenticazione di sottoscrizioni» (1765);
GIAMMANCO: «Modifiche agli articoli 186 e 187 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di omicidio commesso a causa della guida in stato di ebbrezza o di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti» (1766);
OCCHIUTO e TASSONE: «Modifiche alla legge 31 maggio 1965, n. 575, in materia di divieto di svolgimento di propaganda elettorale nei confronti delle persone appartenenti ad associazioni mafiose e sottoposte alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza» (1767);
CASSINELLI e SCANDROGLIO: «Disposizioni per la perequazione degli inquadramenti dei funzionari del Corpo di polizia penitenziaria, della Polizia di Stato e del Corpo forestale dello Stato» (1768);
CALEARO CIMAN: «Istituzione della "Giornata della non-violenza e del dialogo"» (1769);
DI PIETRO ed altri: «Disposizioni per la razionalizzazione e l'accelerazione del processo civile» (1770);
BORDO: «Modifiche all'articolo 25 del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, in materia di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni, anche prive di personalità giuridica, per il delitto di favoreggiamentopersonale riferito a reati riconducibili ad associazioni di tipo mafioso» (1771).

Saranno stampate e distribuite.

Trasmissione dal Senato.

In data 10 ottobre 2008 il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza il seguente disegno di legge:
S. 1018. - «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 16 settembre 2008, n. 143, recante interventi urgenti in materia di funzionalità del sistema giudiziario» (approvato dal Senato) (1772).

Sarà stampato e distribuito.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

A norma del comma 1 dell'articolo 72 del regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

I Commissione (Affari costituzionali):
CONSOLO: «Disposizioni per migliorare la redazione e la comprensibilità dei testi normativi» (895) Parere della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
BORGHESI ed altri: «Disposizioni per la riduzione dei costi della politica, il contenimento della spesa pubblica e la riduzione del debito pubblico» (969) Parere delle Commissioni III, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VII, X, XI e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

II Commissione (Giustizia):
ROSSA ed altri: «Modifiche alla legge 27 dicembre 1956, n. 1423, e altre disposizioni concernenti il divieto di svolgimento di propaganda elettorale per le persone sottoposte a misure di prevenzione» (783) Parere della I Commissione;
DI PIETRO ed altri: «Disposizioni per la destinazione di risorse finanziarie, giacenti nei depositi giudiziari, in favore del Ministero della giustizia» (1316) Parere delle Commissioni I, V e VI;
CONCIA: «Disciplina del patto civile di solidarietà» (1637) Parere delle Commissioni I, III, IV, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), XI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, relativamente alle disposizioni in materia previdenziale), XII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

IV Commissione (Difesa):
ASCIERTO: «Disposizioni per la concessione di una promozione a titolo onorifico agli ufficiali e sottufficiali delle Forze armate collocati nella riserva o in congedo assoluto» (845) Parere delle Commissioni I, V e XI.

VII Commissione (Cultura):
CRISTALDI ed altri: «Disposizioni concernenti la promozione di iniziative per lo sviluppo dei rapporti tra le università dei Paesi del Mediterraneo» (1434) Parere delle Commissioni I, III e V.

XII Commissione (Affari sociali):
VOLONTÈ: «Interpretazione autentica dell'articolo 81, comma 1, del decreto legislativo 6 aprile 2006, n. 193, in materia di incarichi di dipendenza o collaborazione esercitati dai medici veterinari responsabili dei depositi di farmaci» (1443) Parere delle Commissioni I, V, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissione dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.

La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 2 ottobre 2008, hatrasmesso, ai sensi dell'articolo 8, comma 4, della legge 12 giugno 1990, n. 146, copia di una ordinanza, emessa dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti in data 24 settembre 2008, relativa allo sciopero proclamato per il giorno 26 settembre 2008 riguardante il personale dipendente del gruppo F.S.

Questa documentazione è trasmessa alla IX Commissione (Trasporti) e alla XI Commissione (Lavoro).

Trasmissioni da consigli regionali.

Il presidente del consiglio regionale dell'Emilia-Romagna, con lettera in data 1o ottobre 2008, ha trasmesso il testo di un voto, approvato dal consiglio regionale stesso nella seduta del 23 settembre 2008, concernente l'invito rivolto al Parlamento ad approvare una legge contro le discriminazioni e le violenze a base omofobica.

Questa documentazione è stata trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla II Commissione (Giustizia).

Il consiglio regionale della regione autonoma Sardegna, con lettera in data 2 ottobre 2008, ha trasmesso un voto, approvato dal consiglio regionale stesso nella seduta del 1o ottobre 2008, concernente il tema delle leggi elettorali relative al Parlamento europeo e al Parlamento nazionale.

Questa documentazione è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali).

Comunicazioni di nomine ministeriali.

Il ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con lettera in data 6 ottobre 2008, ha dato comunicazione, ai sensi dell'articolo 9 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, della nomina del dottor Silvio Vetrano a commissario straordinario dell'Ente parco nazionale della Sila.
Tale comunicazione è trasmessa alla VIII Commissione (Ambiente).

La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 8 ottobre 2008, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19, comma 9, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, la comunicazione relativa al conferimento, ai sensi del comma 4 del medesimo articolo 19, dell'incarico di livello dirigenziale generale di coordinatore dell'ufficio I «Gestione degli interventi finanziari per la gioventù e affari generali», nell'ambito del dipartimento della gioventù della Presidenza del Consiglio dei ministri, al dottor Gennaro Pelella.

Tale comunicazione è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali).

Atti di controllo e di indirizzo.

Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

DISEGNO DI LEGGE: DELEGA AL GOVERNO IN MATERIA DI LAVORI USURANTI E DI RIORGANIZZAZIONE DI ENTI, MISURE CONTRO IL LAVORO SOMMERSO E NORME IN TEMA DI LAVORO PUBBLICO E CONTROVERSIE DI LAVORO (GIÀ ARTICOLI 23, 24, 32, DA 37 A 39 E DA 65 A 67 DEL DISEGNO DI LEGGE N. 1441, STRALCIATI CON DELIBERAZIONE DALL'ASSEMBLEA IL 5 AGOSTO 2008) (A.C. 1441-quater-A)

A.C. 1441-quater-A - Questione pregiudiziale

QUESTIONE PREGIUDIZIALE

La Camera,
premesso che:
la delega legislativa prevista dall'articolo 23, comma 2, in materia di disciplina di misure di tutela a favore di alcune categorie di lavori autonomi e di appartenenti alle Forze dell'ordine, risulta palesemente in contrasto con l'articolo 76 della Costituzione, sia per la inadeguatezza della definizione dell'oggetto della delega, sia per quanto riguarda la totale assenza dei principi e dei criteri direttivi fissati per l'attuazione della stessa;
l'articolo 37, comma 5, prevedendo che nella formazione delle graduatorie relative ai concorsi pubblici per il reclutamento del personale, a parità di punteggio, costituisce titolo preferenziale la residenza nella regione per i posti ivi banditi, appare chiaramente in contrasto con l'articolo articolo 51, primo comma (parità di accesso di tutti i cittadini ai pubblici uffici), e con l'articolo 3 (principio di uguaglianza, in raccordo con il criterio di ragionevolezza) della Costituzione. La Corte Costituzionale, infatti, sin dalla sentenza n. 15 del 1960, ha rilevato che, con riferimento alle previsioni degli articoli 3 e 51 della Costituzione, il legislatore non potrebbe, in linea generale, disporre che ai pubblici uffici siano ammessi o ne siano esclusi i residenti in determinate zone del territorio nazionale o i cittadini che siano in determinate condizioni, salvo che tale requisito costituisca indice di una maggiore attitudine ad un determinato ufficio o servizio; parimenti la previsione dell'irrilevanza del punteggio del titolo di studio ai fini della formazione delle graduatorie, si pone in contrasto con il principio di eguaglianza, ragionevolezza, buon andamento ed imparzialità della Pubblica amministrazione di cui all'articolo 97 della Costituzione, in quanto l'assetto complessivo della prova concorsuale non risulterebbe più consono alla sua funzione costituzionale di mezzo di selezione dei candidati più meritevoli e capaci;
l'articolo 65, disponendo che il controllo giudiziale sulla ricorrenza dei presupposti previsti dalle «clausole generali» contenute nelle norme di legge relative ai rapporti di lavoro subordinato e parasubordinato deve limitarsi esclusivamente all'accertamento del presupposto di legittimità e non può estendersi al sindacato di merito sulle valutazioni tecniche, organizzative e produttive che spettano al datoredi lavoro o al committente, appare in contrasto con il principio costituzionale della soggezione del giudice soltanto alla legge, consacrato dall'articolo 101, secondo comma della Costituzione, ma anche con il principio di cui all'articolo 24 della medesima Carta costituzionale, posto che il diritto delle parti di un rapporto di lavoro di adire il giudice per far valere i diritti che per loro derivano da tale rapporto, implica logicamente il loro diritto a che il giudice riconosca loro i diritti attribuiti dalla legge;
il comma 3 dell'articolo 65, infine, disponendo che il giudice, nel valutare le motivazioni poste alla base del licenziamento, deve tener conto delle tipizzazioni di giusta causa e di giustificato motivo presenti nei contratti collettivi di lavoro, ovvero nei contratti individuali di lavoro, se stipulati con l'assistenza delle commissioni di certificazione, risulta in contrasto con l'articolo 101 della Costituzione, laddove tale previsione voglia intendersi come condizionante e vincolante ai fini dell'esercizio della sua determinazione,

delibera

di non procedere oltre nell'esame del disegno di legge n. 1441-quater-A.
N. 1. Damiano, Amici, Ferranti, Sereni, Bressa.

INTERPELLANZE URGENTI

A)

Dati e iniziative con riferimento all'esposizione delle aziende pubbliche, dei ministeri e dei piccoli risparmiatori in relazione al fallimento della banca d'affari Lehman Brothers - 2-00132.

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:
la banca d'affari Lehman Brothers ha avviato le procedure di amministrazione controllata in base all'articolo 11 della legge fallimentare statunitense;
la stessa banca ha stipulato contratti swap ancora aperti aventi come controparte aziende di Stato italiane, ministeri e la stessa Repubblica italiana inerenti operazioni di cartolarizzazione avviate a partire dal 2002 dall'allora Ministro dell'economia Giulio Tremonti;
il Ministro Tremonti, a seguito del crack della banca statunitense, ha più volte affermato che la posizione dell'Italia è priva di rischio in quanto controparte debitrice della stessa banca;
da informazioni assunte risulterebbe invece che la posizione mark to market nei confronti di Lehman Brothers potrebbe essere positiva. Solo così potrebbe essere spiegata la dichiarazione del direttore generale del tesoro nella conferenza stampa conclusiva dell'Ecofin del 14 settembre 2008 quando dichiarava: «La prima cosa che ci chiediamo è se la nostra controparte (Lehman) è solida» -:
quale sia il numero e l'ammontare finanziario dei contratti swap aventi come controparte Lehman Brothers stipulati da aziende pubbliche italiane, ministeri e Repubblica italiana con particolare riferimento a quelli riconducibili alle operazioni di cartolarizzazione realizzate dal precedente Governo Berlusconi;
a quanto ammonti il mark to market e quale sia il segno, positivo o negativo, relativo a tali contratti con particolare riferimento alle seguenti operazioni decorrenti dall'anno 2003:
a) Scic Research, ministero dell'università e ricerca per 460 milioni di euro;
b) Cdp portafoglio Aem per 195 milioni di euro class A1 e 75 milioni class A2;
c) Cdp portafoglio Poste per 308 milioni di euro;
d) Cdp portafoglio Tav per 495 milioni di euro;
e) Cdp portafoglio P1 per 787 milioni di euro class A2 e 300 milioni di euro class A1;
f) Swap su Fip;

quali misure e iniziative intenda adottare in tema di regolamentazione dei contratti swap con particolare riferimento alla loro possibilità di utilizzo da parte di enti pubblici, allo stato soltanto sospesaper un anno dall'articolo 62 del decreto-legge n. 112 del 25 giugno 2008, convertito dalla legge n. 133 del 6 agosto 2008;
a quanto ammonti l'esposizione dei piccoli risparmiatori italiani nei confronti dei bond Lehman e quali misure intenda adottare a loro tutela considerato che le agenzie di rating continuavano ad attribuire a Lehman Brothers un rating «A+»;
qualora i dati riportati risultassero confermati, quali misure intendano adottare al fine di prevenire possibili squilibri sui bilanci degli enti e delle amministrazioni dello Stato.
(2-00132)
«Boccia, Ginefra, Genovese, Concia, Corsini, Dal Moro, Bordo, De Micheli, Iannuzzi, Graziano, Bersani, Damiano, Capano, Calvisi, Boccuzzi, Berretta, Mosca, Mastromauro, Zampa, Baretta, Garavini, Ventura, Misiani, Duilio, Gaglione, Vico, Letta, D'Antoni, Causi, Fluvi, Nannicini, Servodio, Vannucci, Bellanova, Marantelli, Grassi, Binetti, Bocci, Cuperlo, Margiotta».
(23 settembre 2008)

B)

Iniziative anche di carattere normativo per tutelare tutti i «testimoni di giustizia» e misure per incentivare le testimonianze delle persone offese dai reati commessi dalla criminalità organizzata - 2-00162.

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
i testimoni di giustizia sono persone non provenienti da ambienti malavitosi, del tutto incensurati e perfettamente inseriti nella normale vita economica e sociale, spesso con avviate attività imprenditoriali; sono commercianti e imprenditori che hanno avuto il coraggio di denunciare i boss della malavita; persone che non hanno nulla di cui «pentirsi», se non forse di aver avuto fiducia nello Stato;
costoro sono diventati «testimoni di giustizia» per aver assistito a gravi eventi criminosi e per aver reso testimonianza, decisiva, che ha consentito l'individuazione dei colpevoli e la loro condanna penale, oppure per essere parti offese di reati, operatori economici vittime del racket delle estorsioni o di attività usuraie;
il valore di queste collaborazioni eleva vertiginosamente il rischio per la sicurezza personale, familiare e aziendale, sino al punto che le autorità locali non possono garantire misure di sicurezza compatibili con la prosecuzione di una normale attività;
l'inizio della collaborazione coincide necessariamente con l'allontanamento dalla località di origine ed altre misure di cautela, nonché con l'interruzione dell'attività lavorativa; per questi motivi, nella vigente legislazione si parla di misure di protezione e di assistenza che prevedono anche la corresponsione di un mensile da parte dello Stato;
tuttavia il mantenimento erogato, molto spesso è nettamente inferiore al tenore di vita che i soggetti con le loro famiglie hanno avuto in precedenza; non solo, il loro mantenimento equivale a quello dato ai «pentiti» o addirittura minori;
la delibera che assegna le condizioni di protezione e mantenimento deve essere accettata, pena il decadimento di tutti i diritti di protezione;
Pino Masciari, ex imprenditore calabrese e testimone di giustizia dal 1997, in particolare, è stato poi protagonista di vicende particolarmente incresciose frutto di comportamenti omissivi tenuti da parte delle istituzioni preposte alla sua protezione, dei quali la più grave è certamente stata la revoca, da parte dello Stato, del programma di protezione, ma anche il mancato reinserimento lavorativo suo e disua moglie, medico odontoiatra, incongruenze nel fornire le nuove generalità, errori nella gestione della sua sicurezza che lo hanno costretto, alcune volte, a rinunciare a fornire la sua testimonianza;
su tale vicenda è pendente da quasi quattro anni un ricorso di Masciari presso il tribunale amministrativo regionale del Lazio contro le decisioni adottate per sancire la sua fuoriuscita dal programma di protezione;
inoltre, risulta agli interpellanti che alla richiesta di protezione e di rimborso spese da parte di Pino Masciari, per un viaggio a Roma nel mese di settembre finalizzato all'incontro con istituzioni locali, ragazzi delle scuole di tutti Italia, associazioni antimafia e gruppi sociali, il servizio locale di protezione di Roma abbia revocato sia la scorta che il rimborso spese per i movimenti richiesti;
tale decisione appare ingiusta e contraddittoria: da una parte non considera più i rischi che gravano su un testimone di giustizia e dall'altro autorizza gli spostamenti dello stesso come se la sua vita potesse essere decisa da chi invece dovrebbe garantirne la protezione -:
se il Ministro non ritenga opportuno esaminare la posizione dei «testimoni di giustizia» ed il loro trattamento, e come intenda procedere, anche con iniziative di carattere normativo, per garantire tutti i «testimoni di giustizia», ed incentivare le testimonianze delle persone offese dai vari reati commessi dalla criminalità organizzata;
se il Ministro non ritenga opportuno fornire chiarimenti con riferimento al trattamento di Pino Masciari e della sua famiglia, precisando quanto abbia fatto finora il Governo per la loro protezione ed il loro reinserimento sociale, nonché le iniziative che intende adottare in futuro per la tutela del testimone di giustizia calabrese.
(2-00162) «Di Pietro, Donadi».
(7 ottobre 2008)

C)

Iniziative relative al danno ambientale causato dal cattivo funzionamento del depuratore nel comune di Castellaneta - 2-00145.

I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, del lavoro, della salute e delle politiche sociali e per i rapporti con le regioni, per sapere - premesso che:
in data 6 settembre 2008 il quotidiano locale Corriere del Giorno, alla pagina 17, riportava con grande risalto un'intervista fatta dal capo redattore, dottor Michele Cristella, al signor Antonello Montaruli, vice coordinatore di «Progetto Comune» (movimento civico presente con propria lista alle elezioni amministrative del 2007 nel comune di Castellaneta, provincia di Taranto);
nella citata intervista (dal titolo in grande: «Il depuratore inquinante» e dal sottotitolo: «Denuncia di Antonello Montaruli, di progetto comune. A Castellaneta Marina le acque depurate male, sversate in un canale dello Stornara e Tara, sfociano nel Lato, poi nel mare»), scaturita a seguito di una denuncia fatta dal Montaruli al comando della polizia provinciale sul cattivo funzionamento del depuratore, intervistato ed intervistatore presentavano un quadro allarmante della situazione, chiamando pesantemente in causa il gestore del depuratore, gli organi preposti al controllo (azienda sanitaria locale e agenzia ambientale della regione) e il comune di Castellaneta, con accuse ben precise e circostanziate, come parzialmente di seguito riportato: «Montaruli: (...) ho preso due contenitori sterili, li ho riempiti e li ho fatti analizzare per vedere che quantitativo di ossigeno contenessero; Cristella: Perché l'ossigeno? Montaruli: i depuratori sono regolamentati dal decreto legislativo n. 152 del 2006, tabella 3, allegato 5, i valori da controllare sono parecchi, io hochiesto un controllo solo batteriologico, perché dove l'ossigeno è alto, lì c'è fermentazione. Cristella: E allora cosa ha trovato? Montaruli: che l'ossigeno da dover essere 40, secondo il decreto legislativo numero 152 del 2006, è 120, tre volte più alto. Ma non basta all'analisi quelle acque son risultate piene di entorococchi e escherichia coli. Cristella: Traduco io: puppù. Montaruli: Esatto. Cristella: Aggiungo: chi si fa il bagno nei pressi della foce del fiume Lato se lo fa in una quasi latrina. Montaruli: diciamo tra coliformi fecali»;
tali pesanti denunce, com'era prevedibile, hanno destato grandissime preoccupazioni tra i cittadini e gli operatori turistici che, oltre a vedere ridursi di colpo le presenze nell'ultimo scorcio di una stagione balneare che, dato il permanere del bel tempo, prometteva di durare più a lungo degli anni passati, temono un forte calo per il prossimo anno;
fino a questo momento, a parte alcune notizie rassicuranti fornite informalmente per telefono al sottoscritto, primo firmatario della presente interpellanza, nessuno dei soggetti (gestore del depuratore, responsabili dell'azienda sanitaria locale e dell'agenzia ambientale della regione, sindaco di Castellaneta) cui erano state rivolte le accuse di inadempienza, ha ritenuto di smentire quanto riportato in quell'intervista, nessuno di loro si è preoccupato di rendere pubblica la documentazione tecnica necessaria per dimostrare la regolare funzionalità del depuratore «incriminato», dimostrando l'infondatezza delle accuse, difendendo la propria immagine e il ruolo istituzionale ricoperto e utilizzando tutti i mezzi consentiti per evitare che argomenti così delicati come quelli relativi alla salute dei cittadini, possano essere strumentalizzati in maniera scandalistica per speculazioni di tipo politico -:
di quali elementi dispongano i Ministri interpellati con riferimento al monitoraggio delle acque di balneazione nell'area interessata;
se non ritenga il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare indispensabile disporre un'ispezione dei carabinieri del nucleo operativo ecologico per appurare quanto indicato in premessa, anche a tutela della salute pubblica;
se non ritenga il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di assumere ogni iniziativa di competenza per fare fronte al grave danno ambientale cagionato.
(2-00145)
«Patarino, Divella, Sbai, Franzoso, Lamorte, Di Virgilio, Bellotti, Consolo, Catanoso, Saglia, Raisi, Caldoro, De Angelis, Lazzari, Valducci, Porcu, Cristaldi, Castellani, De Corato, Lisi, Scapagnini, Ciccioli, Saltamartini, Scelli, Nola, Proietti Cosimi, Beccalossi, Landolfi, Biava, Dima, Angela Napoli, Bocciardo, Garofalo, Barani, De Luca».
(29 settembre 2008)

D)

Chiarimenti in merito alle modalità di esercizio delle funzioni di pubblica sicurezza da parte del sindaco della città di Parma, con particolare riferimento all'episodio denunciato dal giovane Bonsu Emmanuel Foster - 2-00158.

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
secondo quanto riportato da diversi organi di stampa lunedì 29 settembre 2008 sette agenti della polizia municipale di Parma avrebbero inseguito, aggredito ed ammanettato presso il parco cittadino ex Eridania, Bonsu Emmanuel Foster, uno studente ghanese di 22 anni, che era in attesa di iniziare le lezioni della scuola serale alla quale è iscritto;
secondo la denuncia rilasciata ai carabinieri il giorno seguente, il giovane,scambiato per uno spacciatore nel corso di una operazione antidroga, è stato trasferito, senza alcuna spiegazione, al comando dei vigili urbani, dove è stato picchiato ripetutamente, umiliato e fatto oggetto di insulti razzisti. Solo sei ore più tardi Emmanuel viene rimesso in libertà con un occhio tumefatto, diversi ematomi e contusioni sul corpo - come documentato dal referto dei medici dell'ospedale al quale il giovane si è recato subito dopo il rilascio - e con una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale consegnatagli dentro una busta con sopra scritto «Emmanuel negro»;
già un mese fa un'operazione antiprostituzione dei vigili urbani di Parma è stata oggetto di attenzione di tutti i media nazionali per le modalità con le quali si era svolta e sulla stessa è ora in corso una inchiesta della magistratura -:
se non ritenga, per quanto di sua competenza, di acquisire con la massima urgenza informazioni dettagliate sull'episodio denunciato dal giovane Bonsu Emmanuel Foster;
se il Ministro intenda verificare, nella città di Parma, le modalità di esercizio delle funzioni di pubblica sicurezza attribuite al sindaco dal decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, convertito dalla legge 24 luglio 2008, n. 125.
(2-00158)
«Motta, Touadi, Sereni, De Biasi, Argentin, Sposetti, Tenaglia, Ferranti, D'Antoni, Lolli, Zampa, Strizzolo, Enzo Carra, Brandolini, Corsini, Concia, Capano, Vico, Duilio, Colaninno, Codurelli, Farinone, Rampi, Coscia, Ghizzoni, Melis, Schirru, Bellanova, Viola, Mariani, Braga, Sbrollini, Murer, Gatti, Fontanelli, Pollastrini, Fiano, Cuperlo, Giorgio Merlo, Recchia, Lo Moro, Ferrari, Gozi, Garavini, Rubinato, Miotto, Naccarato, La Forgia».
(2 ottobre 2008)

E)

Intendimenti del Governo in ordine all'inserimento del sito di Mantova nell'elenco che individua i siti contaminati da reindustrializzare - 2-00164.

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere - premesso che:
il 30 settembre 2008 si è appreso che la Polimeri Europa spa (società del gruppo Eni) ha deciso, in riferimento allo stabilimento di Mantova, la chiusura di un impianto, il Pr5, nel quale lavorano quindici persone;
contestualmente è stato deciso il blocco delle assunzioni per tutto il 2008, la riorganizzazione della logistica, dei laboratori e della programmazione delle produzioni mentre appalti ad approvvigionamenti vengono trasferiti all'Eni;
tali complessive decisioni hanno determinato una diffusa e motivata preoccupazione tra i dipendenti della Polimeri Europa spa, i quali, unitamente alle organizzazioni sindacali e di categoria hanno proclamato uno sciopero di otto ore;
l'industria chimica deve considerarsi strategica nelle politiche industriali del Paese e vanno, quindi, scongiurate ipotesi di ridimensionamento degli impianti, a partire da quello di Mantova;
qualche anno fa, è stato siglato un accordo di programma tra il ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e gli enti locali mantovani sul quale pende un ricorso al tribunale amministrativo regionale di Brescia delle aziende insediate nel polo chimico di Mantova, tra cui la Polimeri Europa spa;
tale situazione sta bloccando tutti gli investimenti previsti anche sui suoli puliti, compresa la realizzazione del centro ricerche della Polimeri Europa spa -:
se il Governo consideri l'industria chimica strategica per il Paese e, in caso affermativo, se intenda attivarsi affinché il sito di Mantova sia inserito nell'elenco previsto dal decreto interministeriale che individua i siti contaminati da reindustrializzare, ai sensi dell'articolo 252-bis del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modifiche ed integrazioni.
(2-00164)
«Marco Carra, Velo, Froner, Corsini, Marrocu, Trappolino, Dal Moro, Servodio, Sani, Gasbarra, Pizzetti, Benamati, Zucchi, Fiorio, Agostini, Oliverio, Vico, Nannicini, Bellanova, Boccuzzi, Colaninno, Berretta, Antonino Russo, Castagnetti, Carella, Causi, Tidei, Cenni, Meta, Ciriello, Cavallaro, Capodicasa, Gentiloni Silveri, Fogliardi, Mantini, Bachelet, Baretta, Lovelli, Bobba, Calearo Ciman, Cardinale».
(7 ottobre 2008)