XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 85 di giovedì 13 novembre 2008

Pag. VII

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 9,40.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono sessantatré.

Seguito della discussione del disegno di legge: Legge finanziaria 2009 (A.C. 1713).

Nella seduta del 12 novembre 2008 si è concluso l'esame degli articoli.

(Trattazione degli ordini del giorno)

PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibili gli ordini del giorno: D'Amico n. 19, Garofalo n. 27, Brugger n. 41, Frassinetti n. 47, Messina n. 51, Monai n. 55, Mario Pepe (PdL) n. 61, Belcastro n. 91, Carlucci n. 92, Centemero n. 93, Repetti n. 94, Capano n. 111, Mantini n. 116, Cavallaro n. 117, Tenaglia n. 121, Calgaro n. 128, Mariani n. 142, Recchia n. 152, Federico Testa n. 158, Vernetti n. 191, Buttiglione n. 207 e Nunzio Testa n. 213.

Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati GIULIANO CAZZOLA (PdL), CLAUDIO D'AMICO (LNP), BENEDETTO DELLA VEDOVA (PdL), GIANNI FARINA (PD), ANGELO COMPAGNON (UdC) e MARIO TASSONE (UdC).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

Intervengono altresì per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati ANTONINO SALVATORE GERMANÀ (PdL), ANTONIO BORGHESI (IdV), PIERFELICE ZAZZERA (IdV), IVAN ROTA (IdV), IGNAZIO MESSINA (IdV), DOMENICO SCILIPOTI (IdV), AURELIO SALVATORE MISITI (IdV), RENATO CAMBURSANO (IdV), IDA D'IPPOLITO VITALE (PdL), MARIO PEPE (PD), FABIO EVANGELISTI (IdV), CLAUDIO BARBARO (PdL), ENRICO LA LOGGIA (PdL), TERESIO DELFINO (UdC), LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC) e ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA).

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Intervengono quindi per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati LUCIANO MARIO SARDELLI (Misto-MpA), VINCENZO ANTONIO FONTANA (PdL), ANTONIO MILO (Misto-MpA), ROBERTO OCCHIUTO (UdC), VALENTINA APREA (PdL), MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP), ALESSANDRO MONTAGNOLI (LNP), MARIO PEPE (PdL), ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO (Misto-MpA) e GIAN LUCA GALLETTI (UdC).

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Accetta gli ordini del giorno Raisi n. 3, Di Biagio n. 4, Ravetto n. 6, Cenni n. 8, Mario Pepe (PD) n. 9, Caparini n. 10, Migliavacca n. 13, Rossa n. 14, Cicu n. 18, Bucchino n. 21, Dal Lago n. 22, Fallica n. 23, StagnoPag. VIIID'Alcontres n. 24, Ascierto n. 25, Pagano n. 30, La Loggia n. 31, Barbaro n. 33, Contento n. 34, Mazzoni n. 35, Alessandri n. 37, Togni n. 38, Margiotta n. 40, Vannucci n. 45, Zazzera n. 48, Palagiano n. 49, Donadi n. 52, Scilipoti n. 53, Misiti n. 54, Cambursano n. 57, Aniello Formisano n. 59, Mario Pepe (PdL) n. 61, nella parte ammissibile, Di Centa n. 63, Gaglione n. 64, Bragantini n. 65, Forcolin n. 66, Follegot n. 71, Fedriga n. 73, Pini n. 74, Negro n. 75, Genovese n. 77, Nicco n. 78, Quartiani n. 80, Pizzetti n. 81, Costa n. 89, Lovelli n. 99, Iannaccone n. 102, Latteri n. 103, Ceccuzzi n. 109, Concia n. 119, Pedoto n. 125, Narducci n. 153, Fedi n. 166, Picierno n. 170, De Biasi n. 172, De Pasquale n. 174, Bobba n. 177 e Gnecchi n. 179 (limitatamente alla prima parte del dispositivo, le cui restanti parti sono accolte come raccomandazione), Sereni n. 183, Morassut n. 184, Siragusa n. 186, Merlo n. 190 (limitatamente alla seconda parte del dispositivo, la cui prima parte è accolta come raccomandazione), Naro n. 202, Delfino n. 204, Mannino n. 205, Tassone n. 209, Compagnon n. 211, Occhiuto n. 212, Vietti n. 214 (limitatamente alla prima parte del dispositivo, la cui restante parte invita al ritiro), Poli n. 215, Capitanio Santolini n. 216, De Micheli n. 217, Verini n. 219, Antonino Russo n. 220, Agostini n. 221, Marinello n. 223, Franzoso n. 224, Bocci n. 232, Buonanno n. 242, Della Vedova n. 243 e Colucci n. 245.
Accetta, purché riformulati, gli ordini del giorno Scandroglio n. 1, Zeller n. 5, Froner n. 7, Villecco Calipari n. 11, Rugghia n. 12, Pelino n. 17, D'Amico n. 19, Bernardini n. 20, Moles n. 26, Garofalo n. 27, Germanà n. 28, Minardo n. 29, Vanalli n. 32, Calearo Ciman n. 36, Catanoso n. 39, Zamparutti n. 42, Beltrandi n. 43, Mecacci n. 44, Brandolini n. 46, Rota n. 50, Bitonci n. 67, Pastore n. 68, Fugatti n. 69, Montagnoli n. 72, Sanga n. 76, Graziano n. 83, Vico n. 85, Cesare Marini n. 88, Ruben n. 96, Lombardo n. 101, Iannuzzi n. 108, Naccarato n. 110, Gianni Farina n. 118, Rossomando n. 120, Argentin n. 132, Touadi n. 162, Gozi n. 163, Garavini n. 164, Levi n. 168, Ghizzoni n. 169, Lolli n. 173, Damiano n. 175, Codurelli n. 176, Bellanova n. 178, Zucchi n. 187, Oliverio n. 193, Galletti n. 206, Ruvolo n. 208, Ciocchetti n. 210, Peluffo n. 218, Andrea Orlando n. 222, Pezzotta n. 225, Fogliardi n. 226, Bachelet n. 230, Aprea n. 231 e Marantelli n. 234.
Accoglie come raccomandazione purché riformulati, gli ordini del giorno Evangelisti n. 56, Comaroli n. 70, Melis n. 113, Corsini n. 155, Laganà Fortugno n. 160 e Coscia n. 171.
Invita quindi al ritiro degli ordini del giorno Cazzola n. 2 e D'Antoni n. 199 (che altrimenti non accetta). Non accetta gli ordini del giorno Farina Coscioni n. 227, Maurizio Turco n. 228 e Cuomo n. 236. Accoglie infine come raccomandazione i restanti documenti di indirizzo.

Interviene il deputato GIULIANO CAZZOLA (PdL), che ritira il suo ordine del giorno n. 2.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

Intervengono i deputati SUSANNA CENNI (PD), ROSA MARIA VILLECCO CALIPARI (PD), che non accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 11, e SALVATORE CICU (PdL).

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Villecco Calipari n. 11.

Intervengono i deputati ANTONIO RUGGHIA (PD) e RITA BERNARDINI (PD), che accettano le riformulazioni proposte dei rispettivi ordini del giorno nn. 12 e 20, SABINA ROSSA (PD), ELISA MARCHIONI (PD), LUCIANO ROSSI (PdL), nonché i deputati PIER PAOLO BARETTA (PD) e ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD), che accettano le riformulazioni proposte deiPag. IXrispettivi ordini del giorno nn. 36 e 42, SALVATORE MARGIOTTA (PD) e PIERFELICE ZAZZERA (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Zazzera n. 48.

Interviene il deputato DOMENICO SCILIPOTI (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno Scilipoti n. 53.

Intervengono i deputati ANTONIO BORGHESI (IdV) e DANIELA CARDINALE (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Cardinale n. 60.

Interviene il deputato GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Burtone n. 62.

Intervengono i deputati ETTORE ROSATO (PD) e CARLO MONAI (IdV), nonché il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze GIUSEPPE VEGAS, che accetta l'ordine del giorno Rosato n. 79, purché riformulato; intervengono altresì i deputati ETTORE ROSATO (PD), che non accetta la riformulazione proposta, ISIDORO GOTTARDO (PdL) e DAVID FAVIA (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno Rosato n. 79.

Intervengono i deputati STEFANO GRAZIANO (PD), che accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 83, e AMERICO PORFIDIA (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Porfidia n. 84.

Interviene il deputato ANDREA LULLI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Lulli n. 86.

Intervengono i deputati IVANO STRIZZOLO (PD), CESARE MARINI (PD), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 88, TERESIO DELFINO (UdC), STEFANO ESPOSITO (PD), ANTONIO MISIANI (PD) e ANTONIO BOCCUZZI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Boccuzzi n. 98.

Intervengono i deputati MARIO LOVELLI (PD) e COSTANTINO BOFFA (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Boffa n. 100.

Intervengono i deputati TINO IANNUZZI (PD), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 108, ANNA ROSSOMANDO (PD), che prospetta un'ulteriore riformulazione del suo ordine del giorno n. 120, accettata dal Governo, ORIANO GIOVANELLI (PD) e LUISA BOSSA (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Bossa n. 124.

Interviene il deputato DELIA MURER (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Murer n. 126.

Intervengono i deputati VITTORIA D'INCECCO (PD), il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze GIUSEPPE VEGAS, che si rimette all'Assemblea sull'ordine del giorno Argentin n. 132, nonché il deputato ILEANA ARGENTIN (PD).Pag. X

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'ordine del giorno Argentin n. 132.

Interviene il deputato SANDRA ZAMPA (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Zampa n. 135.

Intervengono i deputati DONATA LENZI (PD) e GIAN LUCA GALLETTI (UdC).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Lenzi n. 136.

Interviene il deputato MIMMO LUCÀ (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Lucà n. 137.

Intervengono i deputati STEFANO ESPOSITO (PD) e ALESSANDRO BRATTI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Bratti n. 140.

Intervengono i deputati ERMETE REALACCI (PD), MARGHERITA ANGELA MASTROMAURO (PD), CHIARA BRAGA (PD) e MICHELE POMPEO META (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Meta n. 147.

Interviene il deputato MARIO TULLO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Tullo n. 148.

Intervengono i deputati FULVIO BONAVITACOLA (PD), che prospetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 149, accettata dal Governo, FRANCESCO BOSI (UdC) e SILVIA VELO (PD), nonché il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze GIUSEPPE VEGAS, che accetta l'ordine del giorno Velo n. 150, purché riformulato. Intervengono altresì i deputati CARMEN MOTTA (PD), ANTONIO LA FORGIA (PD), ROBERTO GIACHETTI (PD) e il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze GIUSEPPE VEGAS.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno La Forgia n. 159.

Intervengono i deputati LAURA GARAVINI (PD), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 164, e MARIA LETIZIA DE TORRE (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno De Torre n. 167.

Interviene il deputato MANUELA GHIZZONI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Ghizzoni n. 169.

Interviene il deputato MARIA COSCIA (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Coscia n. 171.

Intervengono i deputati CESARE DAMIANO (PD) e LUCIA CODURELLI (PD), che accettano la riformulazione dei rispettivi ordini del giorno nn. 175 e 176, LUIGI BOBBA (PD), che prospetta un'ulteriore riformulazione del suo ordine del giorno n. 177, che il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze GIUSEPPE VEGAS accetta; intervengono altresì i deputati TERESA BELLANOVA (PD), che non accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 178, e ANNA TERESA FORMISANO (UdC).

Pag. XI

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Bellanova n. 178.

Intervengono i deputati MARIALUISA GNECCHI (PD), IVANO MIGLIOLI (PD), MARIA GRAZIA GATTI (PD), ROBERTO MORASSUT (PD), ANNA TERESA FORMISANO (UdC) e STEFANO GRAZIANO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Pompili n. 185.

Interviene il deputato GIUSEPPINA SERVODIO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Servodio n. 188.

Interviene il deputato RODOLFO GIULIANO VIOLA (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Viola n. 192.

Intervengono i deputati NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO (PD), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 193, RENATO CAMBURSANO (IdV), MASSIMO FIORIO (PD), MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC), MARIA GRAZIA GATTI (PD), SIMONETTA RUBINATO (PD), nonché il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze GIUSEPPE VEGAS, che invita al ritiro dell'ordine del giorno Rubinato n. 195 e il deputato LINO DUILIO (PD), al quale rende precisazioni il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze GIUSEPPE VEGAS.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Duilio n. 196.

Intervengono i deputati MARCO CAUSI (PD) e SERGIO ANTONIO D'ANTONI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno D'Antoni n. 199.

Intervengono i deputati PIER PAOLO BARETTA (PD), il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze GIUSEPPE VEGAS, nonché i deputati ANNA TERESA FORMISANO (UdC), GIAN LUCA GALLETTI (UdC), ANDREA LULLI (PD) e ANTONIO BORGHESI (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Galletti n. 206.

Intervengono il deputato MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC), il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze GIUSEPPE VEGAS, che accetta l'ordine del giorno Vietti n. 214, nonché i deputati NEDO LORENZO POLI (UdC), PAOLA DE MICHELI (PD), ANTONIO PEPE (PdL), VINICIO GIUSEPPE GUIDO PELUFFO (PD), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 218, SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV), MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL), WALTER VERINI (PD), ANTONINO RUSSO (PD), GIUSEPPINA SERVODIO (PD), ANNA TERESA FORMISANO (UdC), IDA D'IPPOLITO VITALE (PdL), ANDREA ORLANDO (PD), PIETRO FRANZOSO (PdL), VINCENZO GAROFALO (PdL), FRANCESCO COLUCCI (PdL), SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV), MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP), IVAN ROTA (IdV), AMEDEO CICCANTI (UdC), GIUSEPPE PALUMBO (PdL), SAVINO PEZZOTTA (UdC), ANTONIO MISIANI (PD), CAROLINA LUSSANA (LNP), GIANNI FARINA (PD), GIACOMO ANTONIO PORTAS (PD), GABRIELE CIMADORO (IdV), GIACOMO STUCCHI (LNP), GABRIELLA CARLUCCI (PdL), GREGORIO FONTANA (PdL), GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-R), CLAUDIO D'AMICO (LNP), VINCENZO GIBIINO (PdL); intervengono altresì il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze GIUSEPPE VEGAS, che propone un'ulteriore riformulazione dell'ordine del giorno Pezzotta n. 225, accettata dal presentatore, ed ilPag. XIIdeputato GIAMPAOLO FOGLIARDI (PD), che accetta la riformulazione del suo ordine del giorno n. 226.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Farina Coscioni n. 227.

Interviene il deputato MAURIZIO TURCO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Maurizio Turco n. 228.

Interviene il deputato ANTONIO CUOMO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Cuomo n. 236.

Interviene il deputato FRANCESCO LARATTA (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Laratta n. 238.

Interviene il deputato ANTONELLO GIACOMELLI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Giacomelli n. 241.

Interviene il deputato BRUNO CESARIO (PD).

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.

Per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo.

ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD). Sollecita la risposta ad atti di sindacato ispettivo da lei presentati.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.

Sull'ordine dei lavori.

MARIO PESCANTE (PdL). Richiamate le dichiarazioni rese dal Ministro degli esteri francese sul Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, chiede quali conseguenze intenda trarne la moglie del Presidente della Repubblica francese.

MARIO TASSONE (UdC). Reitera la richiesta di definire una organizzazione dei lavori che garantisca uno spazio adeguato alle attività delle Commissioni.

La seduta, sospesa alle 14,30, è ripresa alle 15,05.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantatré.

Si riprende la discussione.

(Dichiarazioni di voto finale)

SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min. ling.). Osservato che la scelta dell'Esecutivo di presentare al Parlamento una manovra finanziaria «leggera» si è tradotta nella definizione di documenti di bilancio inidonei ad affrontare l'emergenza economica in atto, lamenta l'accoglimento soltanto parziale delle proposte emendative presentate ed il carattere sostanzialmente immodificabile del disegno di legge finanziaria in esame, sul quale la sua componente politica esprimerà voto contrario.

DANIELA MELCHIORRE (Misto-LD-R). Lamentati preliminarmente i continui rinvii del Governo nell'adozione di adeguate misure per fronteggiare l'attuale crisi finanziaria internazionale, ricorda che sarebbe stato più opportuno intervenire sul versante della domanda e rafforzare il meccanismo degli ammortizzatori sociali al finePag. XIIIdi porre i soggetti più deboli al riparo dalle ripercussioni della difficile situazione economica in atto. Stigmatizzata infine la politica degli annunci del Governo, dichiara che i deputati Liberal Democratici esprimeranno voto contrario, mentre i deputati Repubblicani esprimeranno voto favorevole sul disegno di legge finanziaria.

ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO (Misto-MpA). Manifestata l'indisponibilità della sua parte politica ad accettare scelte di politica economica che penalizzano il Mezzogiorno, quali quelle operate dall'Esecutivo in tema di opere infrastrutturali e di Fondo per le aree sottoutilizzate, dichiara il voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge finanziaria in esame, sottolineando peraltro che il Governo è palesemente venuto meno agli impegni assunti nei confronti del Sud del Paese.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Nel lamentare preliminarmente l'atteggiamento del Presidente del Consiglio, che continua ad umiliare il Parlamento con la sua assenza, stigmatizza anche la scarsa partecipazione ai lavori dell'Assemblea sul disegno di legge finanziaria da parte dei deputati della maggioranza, che pure sono risultati presenti alle votazioni, per evitare di perdere la diaria prevista. Richiamate quindi talune proposte presentate dal suo gruppo ma non accolte, volte a tagliare i costi della politica, giudica criticamente l'atteggiamento di chiusura della maggioranza, che ha sostanzialmente blindato la manovra di finanza pubblica. Evidenziato altresì il carattere ingannevole di una politica fatta solo di annunci, ricorda come l'Esecutivo non abbia previsto alcuno stanziamento per le infrastrutture, appropriandosi indebitamente di provvedimenti varati dal precedente Governo.
Nel richiamare infine il conflitto di interessi che caratterizza la vicenda Alitalia e le norme volte a salvaguardare la posizione giudiziaria di alcuni grandi manager, dichiara con convinzione il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge finanziaria in esame.

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Osserva preliminarmente che la palese inidoneità del disegno di legge in esame ad affrontare i principali problemi della società italiana è da ricondurre alla frettolosa approvazione, nell'estate scorsa, di una manovra anticipata predisposta senza tenere conto dell'emergenza finanziaria in procinto di abbattersi sull'economia mondiale. Esprime quindi profonda insoddisfazione per i contenuti della complessiva manovra di finanza pubblica che, nel perseguire una incongrua politica di rigorosi tagli lineari nei settori della scuola, della finanza locale e della sicurezza, non attribuisce carattere prioritario alla soluzione dei gravissimi problemi che affliggono le famiglie, i ceti sociali più poveri e le imprese.
Dichiara infine il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge finanziaria in esame.

MASSIMO BITONCI (LNP). Nel richiamare il proficuo lavoro svolto dalla V Commissione e dal suo presidente, il cui impegno ha consentito di evitare il ricorso alla posizione della questione di fiducia, esprime soddisfazione per il previsto stanziamento di risorse volte a rafforzare gli ammortizzatori sociali, nonché per le novità introdotte in materia di Patto di stabilità interno, che comporteranno notevoli vantaggi per i comuni italiani, eccessivamente penalizzati dai vincoli comunitari. Nel sottolineare quindi la portata innovativa dell'intera manovra economico-finanziaria, fortemente limitata nei contenuti normativi, di cui richiama gli aspetti più qualificanti, auspica l'avvio di una politica di maggior rigore in alcune regioni del Sud, segnatamente in Sicilia, al fine di mantenere sotto controllo i conti pubblici. Nel prendere atto, infine, attesa l'attuale crisi internazionale, del fallimento di un certo concetto di mercato finanziario, auspica una riforma dei meccanismi di controllo e del ruolo della Banca centrale europea, in attesa della concreta attuazione del cosiddetto federalismo fiscale.

MARINA SERENI (PD). Denunzia preliminarmente il gravissimo strappo cui haPag. XIVdato luogo la maggioranza arrogandosi il diritto di scegliere il candidato dell'opposizione alla presidenza della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Espresso quindi un giudizio molto severo sul disegno di legge finanziaria in esame, a suo avviso connotato da scelte di politica economica inique, pericolose ed irrealistiche, invita l'Esecutivo ad assumere iniziative meno propagandistiche e più efficaci in direzione della qualificazione della spesa e del contrasto all'evasione fiscale, al fine di reperire risorse per sostenere adeguatamente le famiglie, i lavoratori precari e le imprese. Nel rivendicare alla sua parte politica il merito di avere determinato l'estensione ai precari degli ammortizzatori sociali, nonché una più equa configurazione del Patto di stabilità interno, auspica, infine, che l'Esecutivo desista dal tentativo di dividere le organizzazioni sindacali e i lavoratori e garantisca, in futuro, un più corretto svolgimento del rapporto dialettico con il Parlamento.

MASSIMO ENRICO CORSARO (PdL). Espresso preliminarmente apprezzamento per la decisione del Governo di non ricorrere alla posizione della questione di fiducia, che ha consentito lo svolgimento di un proficuo dibattito parlamentare su un disegno di legge finanziaria che, unitamente ai provvedimenti ad esso collegati, costituisce un quadro coerente ed organico per fare fronte alle emergenze del Paese, giudica positivamente l'anticipo al periodo estivo di larga parte della manovra economica, nonché la sua proiezione triennale. Ricordate, quindi, le iniziative prontamente assunte dall'Esecutivo per sostenere il potere d'acquisto delle famiglie, quali l'abolizione dell'ICI sulla prima abitazione e la rinegoziazione dei mutui, rileva che il provvedimento in esame, sul quale dichiara il convinto voto favorevole del suo gruppo, crea i presupposti per un effettivo risanamento dei conti pubblici, senza alcun incremento della pressione fiscale.

Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati ALESSANDRO SARO ALFONSO PAGANO (PdL), GIORGIO LA MALFA (Misto-LD-R), SERGIO ANTONIO D'ANTONI (PD) e MARIO BACCINI (Misto).

GIANCARLO GIORGETTI (LNP), Presidente della V Commissione. Ringrazia il Governo e tutte le forze politiche, sia della maggioranza sia dell'opposizione, per il contributo fornito allo svolgimento di un dibattito costruttivo che ha caratterizzato l'esame dell'intera manovra di bilancio.

PIER PAOLO BARETTA (PD), Relatore di minoranza. Consapevole della necessità che il Parlamento mantenga un profilo alto sul metodo e sul merito pur nella diversità delle opinioni di ciascuno, auspica che le difficoltà incontrate nel corso dell'esame del disegno di legge finanziaria siano per tutti monito per un corretto svolgimento del rapporto dialettico in Parlamento.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge n. 1713.

PRESIDENTE. Avverte che, in attesa che il Governo trasmetta la nota di variazioni al bilancio dello Stato, la seduta sarà sospesa fino alle 16,45.

Sull'ordine dei lavori.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Chiede che il Governo riferisca alla Camera sulla vicenda relativa all'avviso di garanzia emanato nei confronti di alcuni ragazzi che hanno occupato pacificamente un istituto scolastico a Bologna.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO (PdL). Giudicata gravissima la pubblicazione da parte di organi di informazionePag. XVdi dettagliate indicazioni relative alle residenze del Ministro Brunetta, chiede che il Ministro dell'interno riferisca sollecitamente alla Camera su tale vicenda.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.

DONATA LENZI (PD). Lamenta l'eccessivo rigore applicato nei confronti delle iniziative di protesta contro la riforma della scuola, anche in considerazione del fatto che il medesimo rigore non è stato applicato a fronte di azioni ben più gravi.

LUCA VOLONTÈ (UdC). Nell'associarsi alle espressioni di solidarietà rivolte al Ministro Brunetta, invita il Governo a dare attuazione agli impegni assunti, anche a seguito dell'approvazione di appositi atti di indirizzo, in relazione ad una serie di tematiche che attengono al rispetto dei diritti umani ed alla libertà religiosa.

MARCO ZACCHERA (PdL). Esprime sentimenti di cordoglio per la scomparsa dell'onorevole Nino Colucci, ricordandone la figura di insigne protagonista della vita politica ed istituzionale del Paese.

PRESIDENTE. Si associa alle espressioni di cordoglio per la scomparsa dell'onorevole Nino Colucci.

FABIO GARAGNANI (PdL). Manifestata anch'egli solidarietà al Ministro Brunetta, ritiene inopportuna la difesa aprioristica, da parte di alcuni deputati, di veri e propri atti intimidatori posti in essere nei confronti dei docenti e degli studenti da coloro che aderiscono alle proteste in atto contro la riforma della scuola.

MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI (PD). Auspica la sollecita calendarizzazione del progetto di legge recante la ratifica della Convenzione ONU sulla tutela dei diritti delle persone disabili.

ALESSANDRO MONTAGNOLI (LNP). Auspica l'assunzione di iniziative volte alla riduzione delle spese sostenute dall'Amministrazione della Camera per il riscaldamento e per la fornitura di energia elettrica.

PRESIDENTE. Assicura che la questione sollevata dal deputato Montagnoli sarà sottoposta al Collegio dei Questori.

La seduta, sospesa alle 16,35, è ripresa alle 17,15.

PRESIDENTE. Avverte che il Governo non ha ancora trasmesso alla Camera la nota di variazioni al bilancio dello Stato.

LUCA VOLONTÈ (UdC). Stigmatizza il protrarsi del ritardo nella ripresa dei lavori dell'Assemblea dovuto alla non tempestiva presentazione da parte del Governo della nota di variazioni al bilancio di previsione.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Giudica irresponsabile il comportamento del Governo, il quale, alla luce della difficoltà nel licenziare il disegno di legge di bilancio, lede i diritti e le prerogative dell'opposizione.

PRESIDENTE. Avverte che il Governo ha testè trasmesso alla Presidenza la nota di variazioni al bilancio dello Stato.

GIANCARLO GIORGETTI (LNP), Presidente della V Commissione. Chiede alla Presidenza l'assegnazione alla V Commissione di un congruo termine per procedere alla valutazione della nota di variazioni al bilancio di previsione.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Riterrebbe opportuno prevedere un termine più congruo per consentire alla V Commissione di esaminare la nota di variazioni al bilancio dello Stato.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Rende noto che il Consiglio dei ministri ha tempestivamente emanato la nota di variazioni al bilancio dello Stato.

Pag. XVI

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Lamenta il ritardo con il quale il rappresentante del Governo ha comunicato il licenziamento della nota di variazioni al bilancio di previsione e l'assegnazione alla V Commissione per il relativo esame.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Stigmatizzate le dichiarazioni rese dal Ministro per i rapporti con il Parlamento, chiede alla Presidenza di fissare un congruo termine per l'esame della nota di variazioni al bilancio da parte della V Commissione.

ANDREA SARUBBI (PD). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Quartiani.

PRESIDENTE. Ritiene di poter sospendere la seduta per un'ora, salvo verificare successivamente la necessità di un termine più congruo per l'esame della nota di variazioni da parte della V Commissione.

La seduta, sospesa alle 17,30, è ripresa alle 18,40.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

PRESIDENTE. Avverte che nella seduta odierna si concluderà l'esame dei documenti di bilancio e che la trattazione dei restanti punti iscritti all'ordine del giorno sarà rinviata ad altra seduta.

Seguito della discussione del disegno di legge: Bilancio di previsione dello Stato per il 2009 e bilancio per il triennio 2009-2011 (A.C. 1714); Nota di variazioni (A.C. 1714-bis).

Nella seduta del 10 novembre 2008 si è svolto l'esame degli articoli.

CHIARA MORONI (PdL), Relatore per la maggioranza. Rileva che le modificazioni derivanti dall'approvazione del disegno di legge finanziaria hanno determinato, in una logica di conferma degli obiettivi fissati con il Documento di programmazione economico-finanziaria, un lieve miglioramento dei saldi di bilancio.

ALDO DI BIAGIO (PdL). Richiama il contenuto del suo ordine del giorno n. 8.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la nota di variazioni al bilancio di previsione dello Stato (1714-bis).

(Trattazione degli ordini del giorno)

Interviene per l'illustrazione del suo ordine del giorno n. 11 il deputato SIMONETTA RUBINATO (PD).

ANTONIO BORGHESI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di fornire chiarimenti circa la procedura seguita nell'esame della nota di variazioni al bilancio.

PRESIDENTE. Precisa che dopo l'intervento del deputato Di Biagio, da intendersi riferito alla nota di variazioni, e la votazione di quest'ultima, si è passati alla trattazione degli ordini del giorno.

CARLO MONAI (IdV). Dichiara di voler sottoscrivere l'ordine del giorno Rubinato n. 11.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, espressa perplessità per l'irritualità della procedura seguita, chiede alla Presidenza di ripetere la votazione della nota di variazioni, anche per consentire lo svolgimento di eventuali interventi al riguardo.

PRESIDENTE. Ritiene di non poter accedere alla richiesta del deputato Quartiani, considerata l'assoluta regolarità della procedura seguita.

Pag. XVII

TERESIO DELFINO (UdC). Giudica condivisibile la parte dispositiva dell'ordine del giorno Toccafondi n. 1, che dichiara di voler sottoscrivere.

Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati ENRICO FARINONE (PD), FRANCESCO SAVERIO GAROFANI (PD), RODOLFO GIULIANO VIOLA (PD), MARCO FEDI (PD), FABIO PORTA (PD), GIANNI FARINA (PD) e DOMENICO SCILIPOTI (IdV).

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Accetta gli ordini del giorno Toccafondi n. 1, Fedi n. 5, Di Biagio n. 8, Faenzi n. 9 e Garagnani n. 12, nonché, purché riformulati, gli ordini del giorno Franzoso n. 4, Lupi n. 6, Zacchera n. 7 e Rubinato n. 11 (limitatamente al secondo capoverso del dispositivo, la cui prima parte è accolta come raccomandazione); accoglie, infine, come raccomandazione i restanti ordini del giorno.

Intervengono i deputati ENRICO FARINONE (PD), SANDRO GOZI (PD), DANIELA SBROLLINI (PD), GIULIO SANTAGATA (PD), CARMEN MOTTA (PD), GIOVANNI BATTISTA BACHELET (PD), CARLO EMANUELE TRAPPOLINO (PD), CHIARA BRAGA (PD), SUSANNA CENNI (PD), FRANCO CECCUZZI (PD), LUCIA CODURELLI (PD), EMILIA GRAZIA DE BIASI (PD), ANNA MARGHERITA MIOTTO (PD), DONATA LENZI (PD), LAURA FRONER (PD), ANTONELLO GIACOMELLI (PD), BRUNO CESARIO (PD), FURIO COLOMBO (PD), ORIANO GIOVANELLI (PD) e CLAUDIO D'AMICO (LNP).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Farinone n. 2.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, rileva che nonostante i reiterati atti di arroganza consumati dalla maggioranza e dal Governo, l'opposizione sta responsabilmente contribuendo in misura determinante a garantire la sussistenza del numero legale.

MASSIMO DONADI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Quartiani, ritiene che l'opposizione denoti un profondo senso di responsabilità garantendo da giorni il numero legale. Giudica, quindi, particolarmente gravi i fatti inerenti l'elezione del Presidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, che confermano le dichiarazioni rese in merito dal Presidente del Consiglio in sfregio a condivise regole democratiche.

Intervengono i deputati FRANCESCO SAVERIO GAROFANI (PD), MARCO FEDI (PD), NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO (PD) e ANITA DI GIUSEPPE (IdV).

GIANPAOLO DOZZO (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza quali siano le conseguenze a, termini del Regolamento della mancata presenza in Aula del presentatore di un ordine del giorno nel momento in cui viene interpellato dalla Presidenza.

PRESIDENTE. Precisa che, se il presentatore di un ordine del giorno non è presente in Aula nel momento in cui viene interpellato, perde il diritto a chiedere che il suo documento di indirizzo sia posto in votazione.

(Dichiarazioni di voto finale)

ROBERTO SIMONETTI (LNP). Chiede che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo della sua dichiarazione di voto finale in calce al resoconto della seduta odierna.

PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Evidenziati gli annunci propagandistici del Governo sul presunto intendimento di affrontarePag. XVIIIle gravi condizioni in cui versano le famiglie e le fasce più deboli della popolazione, sottolinea l'inadeguatezza della politica economica varata dall'Esecutivo, connotata a suo avviso, da tagli indiscriminati. Stigmatizza, quindi, l'atteggiamento di netta chiusura a qualsiasi forma di confronto con l'opposizione, confermato dal mancato recepimento delle proposte emendative presentate dal suo gruppo, finalizzate, tra l'altro, al reperimento di adeguate risorse finanziarie. Dichiara infine il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di bilancio.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Nel ritenere che l'esame dei disegni di legge finanziaria e di bilancio si siano dimostrati una occasione perduta per la Camera per fornire risposte concrete alle reali e pressanti esigenze del Paese, auspica una sollecita revisione delle procedure parlamentari in materia. Ricordato come la manovra di finanza pubblica si sia basata essenzialmente su tagli lineari, esprime preoccupazione per la riduzione delle entrate tributarie e per il forte decremento delle spese previste in conto capitale, paventando il rischio di una sensibile riduzione degli investimenti con gravi ripercussioni per la crescita del Paese nel medio periodo.

GIOACCHINO ALFANO (PdL). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in esame.

TERESIO DELFINO (UdC). Dichiara il voto contrario del suo gruppo.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge n. 1714.

Sull'ordine dei lavori.

FULVIO BONAVITACOLA (PD). Esprime sentimenti di cordoglio per la scomparsa dell'onorevole Nino Colucci.

MASSIMO POLLEDRI (LNP). Esprime riprovazione per il responso della Corte di cassazione in relazione al caso Englaro, sottolineando la netta contrarietà ad ogni forma di eutanasia.

LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Si associa, manifestando immenso dolore, alle considerazioni svolte dal deputato Polledri con riferimento alla vicenda di Eluana Englaro, sottolineando altresì la necessità di riaffermare l'assoluta indisponibilità della vita umana.

BARBARA SALTAMARTINI (PdL). Si associa alle considerazioni dei deputati Polledri e Capitanio Santolini, esprimendo apprezzamento per la convergenza di esponenti della maggioranza e dell'opposizione in una battaglia in difesa del diritto alla vita. Nell'auspicare l'avvio di una iniziativa legislativa in materia, giudica grave ed inaccettabile la decisione assunta in relazione al caso Englaro.

LAURA MOLTENI (LNP). Giudica sconvolgente l'esito della vicenda giudiziaria relativa al caso di Eluana Englaro, sottolineando l'unanime convincimento manifestato dai deputati presenti in Aula circa la necessità di contrastare ogni tentativo di introdurre l'eutanasia nel nostro ordinamento.

ROSY BINDI (PD). Ricordato il suo orientamento contrario al ricorso per conflitto di attribuzioni fra poteri dello Stato da parte della Camera, sottolinea la delicatezza e la complessità di numerose questioni di merito attinenti alla vicenda Englaro. Evidenziate quindi le lacune nell'ordinamento in relazione ai temi dell'eutanasia e dei limiti dell'attività terapeutica, auspica l'avvio di un condiviso percorso di riflessione in grado di condurre il legislatore ad esprimersi sui suddetti temi.

RITA BERNARDINI (PD). Nell'esprimere apprezzamento per le considerazioni svolte dal deputato Bindi, ritiene che la sentenza pronunziata oggi dalla Corte diPag. XIXcassazione sia pienamente aderente allo spirito e alla lettera delle vigenti disposizioni costituzionali.

ANDREA ORSINI (PdL). Esprime rammarico per la sentenza della Corte di cassazione sul caso Englaro, atteso che la vita è un diritto indisponibile.

SAVINO PEZZOTTA (UdC). Esprime anch'egli sconcerto per il modo in cui si è concluso il procedimento giurisdizionale relativo al caso di Eluana Englaro, giudicando inaccettabile la perdurante insussistenza di norme atte a garantire un adeguato sostegno ai nuclei familiari che sono costretti a fare fronte a simili penose vicende.

RENATO FARINA (PdL). Invita ad affrontare i delicati temi sottesi alla vicenda di Eluana Englaro senza orientamenti pregiudiziali.

GABRIELLA MONDELLO (PdL). Giudica inaccettabile che la sentenza della Corte di cassazione sul caso Englaro rappresenti una vera e propria condanna a morte.

RAFFAELLO VIGNALI (PdL). Giudica non condivisibile la considerazione del corpo umano in stato vegetativo come oggetto, nonché incongrue le argomentazioni addotte da taluni deputati a sostegno dell'iniziativa giurisdizionale assunta dal padre di Eluana Englaro.

PAOLA GOISIS (LNP). Ritiene assolutamente disumano l'esito della vicenda di Eluana Englaro.

FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL). Ritiene che la sentenza della Corte di cassazione sul caso Englaro non sia coerente con l'impianto del vigente ordinamento giuridico.

ALESSANDRO SARO ALFONSO PAGANO (PdL). Ritiene inaccettabile l'esito del procedimento giurisdizionale che ha avuto ad oggetto la vicenda di Eluana Englaro.

Annunzio dell'elezione del presidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.

PRESIDENTE. Comunica che la Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi ha proceduto, nella odierna seduta pomeridiana, all'elezione del proprio presidente. È risultato eletto il senatore Riccardo Villari.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Venerdì 14 novembre 2008, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 135).

La seduta termina alle 21.