XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 110 di mercoledì 7 gennaio 2009

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PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 18,30.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 5 gennaio 2009.

I deputati in missione sono cinquantotto.

Modifica nella composizione di gruppi parlamentari.

PRESIDENTE. Comunica che il deputato Americo Porfidia, già iscritto al gruppo parlamentare Italia dei Valori, ha aderito al gruppo parlamentare Misto.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Rilevato che in quasi tutti i banchi dell'Aula sono stati installati i terminali predisposti per il nuovo sistema di votazione, rende precisazioni in ordine alle modalità di funzionamento dei medesimi terminali in attesa del completamento delle operazioni volte a garantire l'operatività del nuovo sistema.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 1197, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 180 del 2008: Diritto allo studio, valorizzazione del merito e qualità del sistema universitario e della ricerca (approvato dal Senato) (A.C. 1966).

Nella seduta del 5 gennaio 2009 il Governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato.

(Dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia)

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Ribadisce l'intendimento della sua componente politica di continuare a sostenere l'azione riformatrice del Presidente del Consiglio e del Governo, ai quali va ascritto il merito di avere conseguito importanti risultati, a vantaggio anche del Mezzogiorno, nei campi del contrasto alla criminalità organizzata, dell'emergenza rifiuti in Campania, del sostegno alle famiglie in difficoltà e ai lavoratori senza occupazione, delle infrastrutture, nonché della politica estera. Manifestata quindi condivisione per le disposizioni contenute nel provvedimento d'urgenza in esame, che reca rilevanti misure in tema di diritto allo studio, di valorizzazione del merito e di qualità del sistema universitario e della ricerca, dichiara che la sua componente politica confermerà con convinzione la fiducia al Governo.

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AURELIO SALVATORE MISITI (IdV). Giudicato il decreto-legge in esame debole ed inefficace, nonostante le modifiche migliorative apportate dal Senato, ritiene che le misure da esso recate siano improvvisate e di stampo dirigistico, sottolineando che non valorizzano la qualità della formazione della ricerca e non recepiscono le istanze di rinnovamento dell'università italiana. Nel valutare inadeguate, quindi, le scelte dell'Esecutivo in materia di svolgimento dei concorsi per il reclutamento dei docenti, che non danno seguito alla parte più condivisibile della legge Moratti, dichiara che il suo gruppo negherà con convinzione la fiducia al Governo.

LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UdC). Nel ritenere grave l'atteggiamento del Governo, che ha posto la questione di fiducia su un provvedimento che incide su un settore importante come l'università, non condivide il ricorso, alla decretazione d'urgenza, che ha compresso eccessivamente i tempi del dibattito parlamentare e nell'ambito del quale l'Esecutivo non ha affrontato compiutamente i problemi strutturali del sistema universitario, essendosi limitato ad emanare misure tampone parzialmente condivisibili, ma eccessivamente generiche e sostanzialmente inapplicabili. Nell'auspicare, quindi, l'approvazione di una riforma organica idonea a risolvere i problemi che non hanno trovato soluzione con il decreto-legge in esame, dichiara che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo.

PAOLA GOISIS (LNP). Nel rilevare la difficile situazione nella quale versano le università italiane, riconducibile, a suo avviso, alla scarsità dei fondi disponibili, nonché alla vigenza di una normativa che, consentendo un uso perverso dell'autonomia, incentivava comportamenti opportunistici, a scapito della qualità della formazione, ritiene che il provvedimento d'urgenza in esame, proponendo un sistema di finanziamento volto a premiare l'efficienza e l'efficacia degli atenei, un aggiornato modello di governance, misure atte a garantire in maniera più adeguata il diritto allo studio dei meno abbienti, nonché un meccanismo più trasparente di reclutamento della docenza, riequilibri l'intero sistema dell'istruzione superiore, determinando, tra l'altro, il superamento di talune sperequazioni verificatesi a danno degli atenei del Nord. Dichiara quindi che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo.

EUGENIO MAZZARELLA (PD). Stigmatizzato preliminarmente l'ennesimo ricorso del Governo alla decretazione d'urgenza ed alla questione di fiducia, che recano un vulnus alle prerogative del Parlamento, sottolinea la mancata coerenza del decreto-legge in esame con le linee guida governative in materia di università, rilevando, inoltre, l'assenza di una visione organica dei problemi dell'università e della ricerca, la cui soluzione richiederebbe la consapevolezza della grave situazione di sottofinanziamento del settore. Nel preannunziare, quindi, il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione, manifesta contrarietà, tra l'altro, alle norme del provvedimento d'urgenza concernenti lo svolgimento dei concorsi, nonché il finanziamento per il solo 2009 degli interventi a favore del diritto allo studio.

PAOLA FRASSINETTI (PdL). Sottolineata l'assoluta opportunità del ricorso alla questione di fiducia, manifesta apprezzamento per le misure recate dal decreto-legge in esame, che palesa una chiara volontà di rinnovamento e riqualificazione del sistema universitario, da raggiungere mediante il perseguimento degli obiettivi del merito, della trasparenza e della qualità. Dichiara, pertanto, che il suo gruppo confermerà con convinzione e determinazione la fiducia al Governo.

PRESIDENTE. Indìce la votazione per appello nominale sull'articolo unico del disegno di legge di conversione, nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato, sulla cui approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, il Governo ha posto la questione di fiducia.
(Segue la votazione).

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PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

PRESIDENTE. Comunica il risultato della votazione:

Presenti 532
Votanti 530
Astenuti 2
Maggioranza 266
Hanno risposto 302
Hanno risposto no 228
(La Camera approva).

Avverte che si intendono conseguentemente respinte tutte le proposte emendative presentate.
Rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.

Sull'ordine dei lavori.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Lamentata la ristrettezza dei tempi riservati all'esame in Commissione del decreto-legge recante misure anticrisi, manifesta la disponibilità dell'opposizione a lavorare per raggiungere soluzioni condivise, attesa la gravità della crisi economica in atto, auspicando che il Governo non presenti un maxiemendamento non suscettibile di modifiche.

GIANCARLO GIORGETTI (LNP), Presidente della V Commissione. Assicura che i lavori delle Commissioni V e VI saranno organizzati in modo tale da garantire un proficuo esame del provvedimento d'urgenza recante misure anticrisi, con l'intento di addivenire a soluzioni condivise tra maggioranza ed opposizione.

EMANUELE FIANO (PD). Giudica vergognose le inefficienze che nella giornata odierna hanno di fatto bloccato tutti i voli aerei in partenza dalla città di Milano.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 8 gennaio 2009, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 22).

La seduta termina alle 21.