XVI LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di martedì 27 gennaio 2009

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 27 gennaio 2009.

Albonetti, Alessandri, Angelino Alfano, Antonione, Balocchi, Barbi, Bergamini, Berlusconi, Bindi, Bocchino, Bonaiuti, Bongiorno, Bosi, Bossi, Brambilla, Brancher, Brugger, Brunetta, Buonfiglio, Buttiglione, Caparini, Carfagna, Casero, Cicchitto, Cirielli, Colucci, Cossiga, Cota, Craxi, Crimi, Crosetto, De Biasi, Donadi, Dozzo, Gianni Farina, Renato Farina, Fassino, Fitto, Frattini, Galati, Gelmini, Gibelli, Alberto Giorgetti, Giancarlo Giorgetti, Giro, La Malfa, La Russa, Leone, Lo Monte, Lupi, Malgieri, Mantovano, Maroni, Martini, Mazzocchi, Melchiorre, Meloni, Menia, Miccichè, Molgora, Pescante, Prestigiacomo, Rigoni, Roccella, Romani, Ronchi, Rotondi, Scajola, Soro, Stefani, Stucchi, Tremonti, Urso, Vegas, Vitali, Vito, Volontè, Zacchera.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta)

Albonetti, Alessandri, Angelino Alfano, Antonione, Balocchi, Barbi, Bergamini, Berlusconi, Bindi, Bocchino, Bonaiuti, Bongiorno, Bosi, Bossi, Brambilla, Brancher, Brugger, Brunetta, Buonfiglio, Buttiglione, Caparini, Carfagna, Casero, Cicchitto, Cirielli, Colucci, Conte, Cossiga, Cota, Craxi, Crimi, Crosetto, De Biasi, Donadi, Dozzo, Gianni Farina, Renato Farina, Fassino, Fitto, Gregorio Fontana, Frattini, Galati, Gelmini, Gibelli, Alberto Giorgetti, Giancarlo Giorgetti, Giro, La Malfa, La Russa, Leone, Lo Monte, Lucà, Lupi, Malgieri, Mantovano, Maroni, Martini, Mazzocchi, Melchiorre, Meloni, Menia, Miccichè, Molgora, Pescante, Prestigiacomo, Rigoni, Roccella, Romani, Ronchi, Rotondi, Scajola, Soro, Stefani, Stucchi, Tremonti, Urso, Vegas, Vitali, Vito, Volontè, Zacchera.

Annunzio di proposte di legge.

In data 26 gennaio 2009 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
GRAZIANO: «Soppressione della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi e disposizioni concernenti la nomina e le funzioni del consiglio di amministrazione della società RAI - Radiotelevisione italiana Spa» (2106);
MARAN: «Disposizioni concernenti il procedimento per la ratifica dei trattati internazionali» (2107).

Saranno stampate e distribuite.

Annunzio di una proposta di legge d'iniziativa popolare.

In data 26 gennaio 2009 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge:
PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE: «Modifiche alle normeper l'elezione della Camera dei deputati e reintroduzione del voto di preferenza» (2108).

Sarà stampata, previo accertamento della regolarità delle firme dei presentatori, ai sensi della legge 25 maggio 1970, n. 352, e distribuita.

Adesione di un deputato ad una proposta di legge.

La proposta di legge MESSINA ed altri: «Modifiche agli articoli 147, 148, 151 e 166 e abrogazione dell'articolo 150 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, nonché modifiche all'articolo 23-bis del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, in materia di gestione del servizio idrico integrato e dei consorzi di bonifica e irrigazione» (1951) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Paladini.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

A norma del comma 1 dell'articolo 72 del regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:
II Commissione (Giustizia):
CASSINELLI ed altri: «Modifica all'articolo 544-ter del codice penale, in materia di maltrattamento degli animali durante la pratica dell'accattonaggio» (1920) Parere delle Commissioni I e XII;
BRIGANDÌ ed altri: «Modifiche alla legge 13 aprile 1988, n. 117, in materia di responsabilità civile dei magistrati» (1956) Parere delle Commissioni I e V;
VIETTI e RAO: «Introduzione dell'articolo 340-bis del codice penale, concernente il reato di oltraggio nei confronti di alcune figure di pubblico ufficiale» (1969) Parere della I Commissione.
VI Commissione (Finanze):
LOSACCO ed altri: «Modifiche al testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1o settembre 1993, n. 385, e al codice del consumo di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, in materia di credito al consumo» (1619) Parere delle Commissioni I, II, V, VIII, X e XIV;
MARAN ed altri: «Disposizioni in materia di garanzia dello Stato sui crediti vantati da cittadini, enti e società italiani per beni forniti, lavori effettuati e servizi prestati in Libia dal 1o gennaio 1970 al 28 ottobre 2002» (1979) Parere delle Commissioni I, III, V, X e XI.
VIII Commissione (Ambiente):
CAPARINI ed altri: «Soppressione dei consorzi tra i comuni compresi nei bacini imbriferi montani» (1960) Parere delle Commissioni I, V, X, XI e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
IX Commissione (Trasporti):
SERVODIO ed altri: «Istituzione di un servizio di assistenza sanitaria sui treni viaggiatori a lunga percorrenza» (1254) Parere delle Commissioni I, V, XII (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento) e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
X Commissione (Attività produttive):
REALACCI ed altri: «Disposizioni per la promozione del commercio equo e solidale» (58) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), III (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento), V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VII, VIII, XI, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Comunicazione di una nomina ministeriale.

Il ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con lettera in data 20 gennaio 2009, ha dato comunicazione, ai sensi dell'articolo 9 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, della conferma dell'avvocato Giandonato Morra a commissario straordinario dell'Ente Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Tale comunicazione è trasmessa alla VIII Commissione (Ambiente).

Richiesta di parere parlamentare su una proposta di nomina.

Il ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con lettera in data 20 gennaio 2009, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina dell'avvocato Amilcare Troiano a presidente dell'Ente Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano (31).
Tale richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del regolamento, alla VIII Commissione (Ambiente).

Atti di controllo e di indirizzo.

Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZE ED INTERROGAZIONI

A) Interpellanza

Prevista riduzione di organico del personale docente in Molise e iniziative relative all'offerta formativa - 2-00048

La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere - premesso che:
il ministero della pubblica istruzione con circolare n. 19 del 1o febbraio 2008 ha trasmesso lo schema di decreto interministeriale, da emanare di concerto col ministero dell'economia e delle finanze, recante disposizioni, per l'anno scolastico 2008-2009, in ordine alla rilevazione delle dotazioni di organico del personale docente, alla relativa quantificazione a livello nazionale e regionale, ai criteri di riparto da adottare con riferimento alle diverse realtà provinciali e alle singole istituzioni scolastiche;
nella regione Molise, nel prossimo anno scolastico, in attuazione del decreto è prevista una riduzione di organico pari a 215 docenti rispetto a quelli assegnati in organico di diritto per l'anno scolastico 2007-2008. Di questi, 102 interessano le scuole primarie, 23 le secondarie di primo grado, 90 le secondarie di secondo grado, cosicché oltre 30 classi non potranno essere autorizzate;
tale taglio si concentrerà nei «piccoli comuni» delle aree interne, alcuni dei quali fanno parte dell'area del cratere sismico del 2002 ed oggi stanno faticosamente organizzando la propria «ricostruzione» con un impiego considerevole di risorse finanziarie dello Stato e della regione Molise;
questa situazione preoccupa le famiglie, i dirigenti scolastici ed i docenti, nonché le organizzazioni sindacali le quali si sono autoconvocate per assumere impegni a promuovere azioni di sensibilizzazione attraverso incontri mirati con i rappresentanti del governo locale, regionale e del Governo nazionale;
i suddetti «tagli» produrranno:
a) l'effetto di costituzione di classi più numerose e il cambio di istituto di centinaia d'insegnanti soprannumerari, a scapito della continuità didattica;
b) la soppressione di interi corsi ed il ricorso a classi articolate con l'inevitabile sconvolgimento del percorso curriculare previsto al momento della iscrizione da parte dello studente e delle famiglie;
il diritto allo studio, sancito dagli articoli 33 e 34 della Costituzione, presuppone l'efficienza dell'organizzazione scolastica -:
se e come intenda provvedere ad una migliore organizzazione della scuola pubblica in Molise e se non ritenga che l'attuazione del programma di Governo non possa prescindere dal garantire almeno l'efficienza di base del servizio pubblico scolastico e, quindi, imponga di scongiurare i conseguenti annunciati tagli del personale docente e non;
se il Ministro interpellato intenda promuovere, di concerto con la regione Molise, le autorità locali interessate e le organizzazioni sindacali, una pausa di riflessione affinché si affrontino in un tavolo tecnico le questioni relative alla elaborazione di un sistema unico dell'offerta formativa del Molise, partendo:
a) dal dato concreto della popolazione scolastica;
b) dal bisogno di una formazione corrispondente al nuovo contesto europeo, entro il quale i nostri giovani si troveranno ad operare;
c) dalla necessità di non abbandonare il patrimonio immobiliare e di attrezzature di cui allo stato dispone il sistema scolastico molisano;
d) dalla opportunità di creare un'offerta diversificata e di qualità, capace di offrire ai nostri giovani una istruzione pubblica ed una formazione più rispondente alle propensioni di ognuno ed utile per accompagnare lo sviluppo del Molise.
(2-00048)«Di Giuseppe».

B) Interrogazione

Dichiarazioni del provveditore agli studi di Bari - 3-00227

GINEFRA. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
il provveditore agli studi di Bari, Giovanni Lacoppola, il 5 novembre 2008 ha rilasciato un'intervista al Quotidiano regionale Puglia nella quale ha esternato una serie di dubbi secondo l'interrogante immotivati e valutazioni opinabili, gravi ed assolutamente contestabili rispetto alla scuola, ai docenti, al personale amministrativo, tecnico e ausiliario e agli studenti;
ha dichiarato, tra le altre cose, che la scuola così com'è non va perché si studia poco e male, colpa anche della passata contestazione sessantottina, episodio di quarant'anni fa, che ha fatto dell'attuale scuola un porto franco di fannulloni, somari e bulli e che la scuola è un gran caos, con le solite, nobili eccezioni, e in essa non c'è disciplina, non c'è controllo, non c'è ordine;
a proposito della riduzione e dell'accorpamento degli istituti scolastici con un numero di studenti non adeguato, secondo il provveditore non si vuole fare altro che rispettare i parametri definiti dal decreto del Presidente della Repubblica n. 233 del 1998, ossia il regolamento per il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche e la definizione degli organici funzionali dei singoli istituti, a norma dell'articolo 21 della legge Bassanini n. 59 del 1997, ed è questo il motivo per cui la sinistra è scesa in piazza sfruttando e strumentalizzando gli studenti, irritando alti esponenti della stessa sinistra quali gli ex Ministri Franco Bassanini e Luigi Berlinguer;
Lacoppola, continuando nella sua intervista, afferma di augurarsi che il «centrodestra» tenga duro e che non decida, così come si paventa, di lasciar libera ogni scuola, in nome del federalismo e dell'autonomia scolastica, di fare come vuole;
sempre secondo il suo pensiero se questa decisione sarà varata, allora si potrà decretare il definitivo sfacelo della scuola pubblica, lasciata senza guida, senza una organica gestione e termina augurandosi che queste circostanze non si verifichino mai;
dopo tali esternazioni i dirigenti, i docenti ed il personale amministrativo, tecnico e ausiliario hanno espresso la loro preoccupazione telefonando in maniera massiccia a tutte le organizzazioni sindacali, esterrefatti per il fatto che chi coordina le diverse realtà scolastiche della provincia di Bari, si è inopinatamente scagliato non solo contro il personale della scuola, ma anche contro gli studenti che mostrano di essere giustamente preoccupati per il loro futuro;
inoltre, proprio poche ore dopo un incontro nel quale il provveditore si eraimpegnato con tutte le componenti scolastiche a praticare maggior prudenza nelle esternazioni pubbliche delle sue comunicazioni, ci si è ritrovati con ben due missive, dal contenuto politico peraltro secondo l'interrogante discutibilissimo, inviate proprio agli organi di stampa;
tali dichiarazioni possono facilmente essere interpretate come forme velate d'ammonimento poiché dietro le «libere» associazioni mentali di tali dichiarazioni si nasconde, di fatto, un preciso progetto politico che si traduce in richiesta di ordine e disciplina da praticare con spirito soldatesco e militaresco, prima ancora che scolastico;
se, fino a ieri, sembrava di poter cogliere negli interventi del provveditore sfumature di risentimento verso un corpo docente inteso come casta di fannulloni, oggi le sfumature sono diventate vere e proprie accuse dalle quali fa discendere affermazioni sconcertanti che non fanno certo onore a chi dichiara: «tutta colpa del sessantotto!»;
fa seguito, naturalmente la preoccupazione perché è essenziale salvaguardare la neutralità delle pubbliche istituzioni dalla competizione politica cui il sistema dello spoils-system le ha destinate;
quando un dirigente dello Stato scende nell'agone politico mediatico con esternazioni del tipo «la sinistra sfrutta e strumentalizza gli studenti» oppure «mi auguro che il centrodestra tenga duro e non decida di lasciar libera ogni scuola in nome del federalismo e dell'autonomia scolastica» allora il ruolo istituzionale di quel dirigente dello Stato è già gravemente inficiato;
tale dirigente, nell'interesse di tutti, farebbe bene a prendere atto dell'incompatibilità assoluta tra ruolo politico, testimoniato per giunta dalle recenti esternazioni pubblicate sui giornali, e ruolo istituzionale da lui ricoperto per risolvere in modo chiaro e definitivo l'ambiguità entro cui si è volontariamente collocato;
l'interrogante aveva già rappresentato preoccupazioni in merito alla sollevazione di alcuni dirigenti scolastici della Puglia mediante l'interrogazione 5-00433, presentata al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca in data 9 ottobre 2008 -:
come il Ministro interrogato intenda risolvere una situazione evidentemente insostenibile rispetto al comportamento di una figura istituzionale che dovrebbe essere super partes e rappresentare tutte le compenti scolastiche senza alcuna distinzione. (3-00227)

C) Interpellanza

Intendimenti del Governo in merito alla politica energetica nazionale con particolare riferimento all'utilizzo dell'energia nucleare - 2-00057

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere - premesso che:
il Ministro interpellato ha annunciato il ritorno al programma di produzione di energia nucleare nel nostro Paese, indicando la fine dell'attuale legislatura quale orizzonte entro il quale verrebbe posta la prima pietra per la costruzione di un gruppo di centrali di nuova generazione;
anche in ragione del recente allarme destato dall'incidente nella centrale di Krsko (Slovenia), la notizia riapre, con una forte eco, il tema dell'utilità e della sicurezza dell'energia nucleare, dibattito sostanzialmente fermo a partire dall'esito del referendum del 1987;
le misure da ultimo annunciate dal Governo non paiono dipanare in maniera esaustiva le questioni più controverse connesse allo sviluppo del programma nucleare;
per la sua natura, la questione nucleare è un tema da affrontare con estrema cautela e per il quale sarebbe opportuno condividere con chiarezza -tanto in sede parlamentare come nella pubblica opinione - gli indirizzi e le determinazioni fondamentali che corrispondono ai punti più sensibili del programma, con particolare riguardo all'individuazione dei siti, alle misure per la messa in sicurezza delle scorie di ogni livello, alle risorse per realizzare gli impianti;
l'Italia necessita di una politica energetica in grado di assistere i processi di sviluppo economico nel Paese, garantendo, al tempo stesso, la tutela dell'ambiente e la sicurezza e l'economicità degli approvvigionamenti, tanto ai privati cittadini quanto alle imprese;
a sollecitare, in chiave domestica, una simile impostazione è la stessa Unione europea, che, tra i suoi obiettivi, ha posto l'elaborazione di una politica energetica ed ambientale integrata, basata su indirizzi chiari e su un calendario di impegni volto alla riduzione dell'impiego dei combustibili fossili, alla promozione del risparmio energetico e allo sviluppo delle fonti energetiche alternative -:
quali siano gli elementi caratterizzanti il piano di sviluppo delle centrali nucleari nel nostro Paese, con particolare riguardo all'individuazione dei siti, alla messa in sicurezza delle scorie e al reperimento delle risorse per finanziare il progetto;
quali siano gli intendimenti del Governo in merito alla elaborazione di un'organica politica energetica nazionale che sia a servizio dello sviluppo del Paese e che prenda in considerazione l'utilizzo dei combustibili fossili, ma, soprattutto, lo sfruttamento delle fonti rinnovabili di cui l'Italia potrebbe avvalersi;
se non sia il caso di promuovere e di sostenere programmi di alta ricerca, al fine di acquisire le conoscenze scientifiche idonee a sviluppare fonti energetiche pulite, sicure e competitive.
(2-00057)«Mosella».

D) Interrogazione

Tempi di adozione dei decreti attuativi delle disposizioni della legge finanziaria per il 2008 in materia di tariffe onnicomprensive per impianti a fonti rinnovabili di piccola potenza - 3-00064

BARBIERI. - Ai Ministri dello sviluppo economico e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
i commi da 143 a 149 dell'articolo 2 della legge finanziaria per il 2008 hanno introdotto un innovativo e semplice sistema di incentivi che riconosce tariffe onnicomprensive per impianti a fonti rinnovabili di piccola potenza;
tuttavia, per rendere operative le tariffe, il comma 150 dell'articolo 2 della legge finanziaria per il 2008 stabilisce che: «Con decreti del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sono stabilite le direttive per l'attuazione di quanto disposto dai commi da 143 a 149»;
la perdurante assenza di tali decreti sta penalizzando tutti gli impianti ad energia rinnovabile di piccola taglia e, in particolare, il minieolico;
a seguito di tale ritardo numerose aziende non sono in grado di avviare nuovi programmi di investimento che sviluppino il potenziale tecnologico e di mercato di questa fonte energetica, con conseguenze negative in termini industriali ed occupazionali;
anche la comunità scientifica internazionale ha riconosciuto l'importanza del contributo che i piccoli sistemi eolici possono dare alle reti elettriche di bassa tensione, in particolare rurali, sia in terminidi riduzione delle perdite che di miglioramento del livello di tensione elettrica -:
se non ritengano di procedere in tempi rapidi all'emanazione dei citati decreti, soprattutto alla luce della crescita esponenziale del greggio. (3-00064)

E) Interrogazione

Iniziative per evitare la chiusura dello stabilimento Caffaro di Torviscosa (Udine) e intendimenti del Governo per il rilancio del comparto chimico nazionale - 3-00129

STRIZZOLO. - Ai Ministri dello sviluppo economico, del lavoro, della salute e delle politiche sociali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
con un provvedimento di sequestro degli impianti di produzione di cloro-soda della Caffaro di Torviscosa (Udine), adottato dall'autorità giudiziaria per la presunta violazione di norme in materia ambientale, si è interrotta la produzione presso la medesima azienda, lasciando senza lavoro 270 lavoratori;
la cessazione dell'attività, oltre a comportare il ridimensionamento occupazionale presso le industrie Caffaro, rischia di determinare una situazione di crisi anche per altre aziende collegate per tipo di produzione: la Bracco spa (con 140 dipendenti a Torviscosa), la Serichim, la Lavanderia adriatica, il Consorzio depurazione laguna, la Caffaro di Brescia, Undesa Bologna e altre ancora, per un totale, tra diretto e indotto, di circa 1000 dipendenti;
il polo chimico di Torviscosa è fra i più importanti del nostro Paese ed ha già subito, negli anni scorsi, un pesante ridimensionamento sul piano occupazionale, con negativi riflessi economico-sociali sulla bassa friulana e sulla provincia di Udine;
è auspicabile la costituzione di un tavolo di concertazione, con la partecipazione dei ministeri competenti, della regione Friuli-Venezia Giulia, della provincia di Udine, dei rappresentanti dei lavoratori e della direzione delle industrie Caffaro, per ricercare - nel rispetto delle indagini della magistratura - le possibili soluzioni per evitare la chiusura irreversibile dello stabilimento e delle attività indotte;
è necessario che sia ridefinito un progetto di sviluppo nazionale del comparto chimico, che tenga conto delle opportunità di sviluppo di attività produttive ad alto contenuto innovativo e della tutela della salute e dell'ambiente -:
quali iniziative urgenti intendano assumere i Ministri interrogati al fine di:
a) evitare la chiusura dello stabilimento della Caffaro di Torviscosa e le pesanti ricadute occupazionali che interessano non solo il Friuli-Venezia Giulia, ma anche altre unità produttive collegate, ubicate in altre regioni;
b) ridisegnare un progetto strategico per il comparto chimico del Paese compatibile con l'obiettivo di tutela della salute e dell'ambiente. (3-00129)

DISEGNO DI LEGGE: CONVERSIONE IN LEGGE DEL DECRETO-LEGGE 22 DICEMBRE 2008, N. 200, RECANTE MISURE URGENTI IN MATERIA DI SEMPLIFICAZIONE NORMATIVA (A.C. 2044-A)

A.C. 2044-A - Parere della V Commissione

PARERE DELLA V COMMISSIONE SUL TESTO DEL PROVVEDIMENTO E SULLE PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

Sul testo del provvedimento elaborato dalla Commissione di merito:

PARERE FAVOREVOLE

Sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea:

PARERE CONTRARIO

sugli emendamenti 1.20 e 1.21, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura;

NULLA OSTA

sui restanti emendamenti.

A.C. 2044-A - Articolo unico

ARTICOLO UNICO DEL DISEGNO DI LEGGE DI CONVERSIONE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE

1. Il decreto-legge 22 dicembre 2008, n. 200, recante misure urgenti in materia di semplificazione normativa, è convertito in legge con le modificazioni riportate in allegato alla presente legge.
2. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

ARTICOLI DEL DECRETO-LEGGE NEL TESTO DEL GOVERNO

Art. 1.
(Banca dati pubblica e gratuita della normativa vigente).

1. Sulla base delle intese già acquisite tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e le Presidenze della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, il Ministro per la semplificazione normativa promuove, assume e coordina le attività volte a realizzare l'informatizzazione e la classificazione della normativa vigente per facilitarne la ricerca e la consultazione gratuita da parte dei cittadini. Assicura, altresì, la convergenza presso il Dipartimento degli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri di tutti i progetti di informatizzazione e di classificazione della normativa statale e regionale in corso di realizzazione da parte delle amministrazioni pubbliche.
2. Al fine di assicurare la piena convergenza delle attività connesse all'attuazione del programma di cui al comma 1 e la massima efficienza nell'utilizzo delle relative risorse, il Ministro per la semplificazione normativa adotta, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, uno o più decreti finalizzati:
a) alla razionalizzazione, sentito il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, delle attività degli organismi e degli enti operanti nell'ambito delle materie di cui al comma 1 e alla individuazione delle modalità di utilizzo del personale delle pubbliche amministrazioni già impegnato nel programma di cui al comma 1;
b) al coordinamento con le attività in corso per l'attuazione dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246;
c) alla determinazione, di concerto con il Ministro della giustizia, dei criteri per l'adozione delle procedure connesse alla pubblicazione telematica degli atti normativi nella prospettiva del superamento dell'edizione a stampa della Gazzetta Ufficiale, anche ai sensi di quanto disposto dall'articolo 27, comma 2, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.

3. Le attività del programma sono finanziate con le risorse del fondo istituito ai sensi dell'articolo 107 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, ed iscritte nel corrispondente capitolo di spesa del bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
4. Il comma 584 dell'articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e successive modificazioni, è abrogato.

Articolo 2.
(Abrogazioni espresse).

1. A decorrere dal sessantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto, sono abrogate le disposizioni elencate nell'Allegato 1.
2. Il Governo individua, con atto ricognitivo, le disposizioni di rango regolamentare implicitamente abrogate in quanto connesse esclusivamente alla vigenza degli atti legislativi inseriti nell'Allegato 1.
(Per il testo dell'Allegato 1, si veda lo stampato atto Camera n. 2044)

Articolo 3.
(Modifiche all'Allegato A del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112).

1. Sono soppresse dall'Allegato A del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, le disposizioni elencate nell'Allegato 2.
(Per il testo dell'Allegato 2, si veda lo stampato atto Camera n. 2044)

A.C. 2044-A - Modificazioni

MODIFICAZIONI APPORTATE DALLA COMMISSIONE

All'articolo 1:
al comma 1:

al primo periodo sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «, secondo le finalità di cui all'articolo 107 della legge 23 dicembre 2000, n. 388»;
al secondo periodo, la parola: «Assicura» è sostituita dalle seguenti: «Le Amministrazioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, sulla base delle medesime intese, collaborano per l'attuazione delle suddette iniziative. Il Ministro per la semplificazione normativa assicura»;
è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Per quanto riguarda la normativa regionale, la convergenza è realizzata in cooperazione con la Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome»;
al comma 2, lettera a), dopo le parole: «degli enti» è inserita la seguente: «statali»e dopo le parole: «pubbliche amministrazioni» è inserita la seguente: «statali»;
al comma 3 è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Non è in alcun caso consentito il finanziamento, a carico di bilanci pubblici, di progetti di classificazione e di accesso alla normativa vigente non rientranti nell'ambito delle attività coordinate ai sensi del presente decreto».

All'articolo 2, il comma 1 è sostituito dai seguenti:

«1. A decorrere dal 16 dicembre 2009 sono o restano abrogate le disposizioni elencate nell'Allegato 1 salva l'applicazione dei commi 14 e 15 dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246.
1-bis. Entro il 30 giugno 2009, il Ministro per la semplificazione normativa trasmette alle Camere una relazione motivata relativa all'impatto delle abrogazioni previste dal comma 1 sull'ordinamento vigente, con riferimento ai diversi settori di competenza dei singoli Ministeri».

All'articolo 3:
alla rubrica, le parole: «del decreto-legge» sono sostituite dalle seguenti: «annesso al decreto-legge» e sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133»;
al comma 1, le parole: «del decreto-legge» sono sostituite dalle seguenti: «annesso al decreto legge»,
è aggiunto, in fine, il seguente comma:
«1-bis. Con decorrenza dalla data di entrata in vigore del presente decreto, all'Allegato A annesso al decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, sono altresì soppresse:
a) la voce n. 526, relativa alla legge 4 aprile 1935, n. 911;
b) la voce n. 974, relativa al decreto legislativo 5 maggio 1948, n. 1242;
c) la voce n. 1076, relativa alla legge 23 maggio 1950, n. 253;
d) la voce n. 1123, relativa alla legge 14 febbraio 1951, n. 144;
e) la voce n. 1179, relativa alla legge 11 gennaio 1952, n. 33;
f) la voce n. 1406, relativa al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1954, n. 1510;
g) la voce n. 1832, relativa alla legge 28 luglio 1961, n. 830;
h) la voce n. 2878, relativa alla legge 29 aprile 1976, n. 178;
i) la voce n. 2904, relativa alla legge 18 dicembre 1976, n. 859».

A.C. 2044-A - Proposte emendative

PROPOSTE EMENDATIVE RIFERITE AGLI ARTICOLI DEL DECRETO-LEGGE

ART. 1.
(Banca dati pubblica e gratuita della normativa vigente).

Sostituire i commi 1, 2 e 3 con i seguenti:
Art. 1. - 1. A decorrere dal 1o marzo 2009 il servizio informativo on-line dell'Istituto poligrafico e Zecca dello Stato denominato Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana telematica, in breve GURITEL, è accessibile al pubblico gratuitamente tramite la rete Internet.
2. Al fine di semplificare le modalità di accesso, ampliare l'offerta di servizi informativi, implementare le funzionalità di coordinamento e di raccordo delle norme con la giurisprudenza, il Ministro per la semplificazione normativa adotta, entro centottanta giorni dalla data di entrata invigore della legge di conversione del presente decreto, uno o più decreti finalizzati:
a) all'organizzazione di un tavolo tecnico con rappresentanti del Ministero della giustizia ed esperti di università ed enti di ricerca per la predisposizione di un programma di riorganizzazione dei servizi attualmente distribuiti dal Centro elettronico di documentazione della Corte di cassazione, dall'Istituto poligrafico e Zecca dello Stato e dalle amministrazioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica;
b) alla definizione dei tempi e delle modalità per il trasferimento dei dati in base a quanto stabilito in sede di riorganizzazione.

3. Le attività del programma sono finanziate con le risorse del fondo istituito ai sensi dell'articolo 107 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, ed iscritte nel corrispondente capitolo di spesa del bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri.
1. 20. Vietti, Volontè, Tassone, Mannino, Rao.

Al comma 1, primo periodo, dopo le parole: il Ministro aggiungere le seguenti: con delega.

Conseguentemente:
al medesimo comma, terzo periodo, dopo le parole:
il Ministro aggiungere le seguenti: con delega;
al comma 2, alinea, dopo le parole: il Ministro aggiungere le seguenti: con delega;
all'articolo 2, comma 1-bis, dopo le parole: il Ministro aggiungere le seguenti: con delega.
1. 2. Lanzillotta.

Al comma 1, terzo periodo, aggiungere, in fine, le parole: che a tal fine sono tenute a comunicare al predetto Dipartimento le attività in essere e a conformarle agli standard di classificazione ed informatici adottati ai sensi del presente decreto.
1. 4. Lanzillotta.

Al comma 2, sostituire la lettera c) con la seguente:
c) a consentire anche con gradualità e comunque entro il 2009 l'accesso gratuito tramite la rete internet al servizio informativo on-line dell'Istituto poligrafico e Zecca dello Stato denominato Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana telematica, in breve GURITEL.
1. 21. Vietti, Volontè, Tassone, Mannino, Rao.

Al comma 2, lettera c), dopo le parole: Gazzetta Ufficiale aggiungere le seguenti:, da realizzare entro il 31 dicembre 2012.
1. 6. Lanzillotta.

ART. 2.
(Abrogazioni espresse).

Al comma 1, Allegato 1, sopprimere le seguenti voci: n. 156, n. 164, n. 367, n. 447, n. 454, n. 468, n. 606, n. 641, n. 686, n. 707, n. 720, n. 722, n. 732, n. 905, n. 943, n. 977, n. 1157, n. 1629, n. 1955, n. 2002, n. 2052, n. 2132, n. 2192, n. 2294, n. 2384, n. 2525, n. 2840, n. 3062, n. 3386, n. 4220, n. 4353, n. 4520, n. 4563, n. 4935, n. 5373, n. 6414, n. 6688, n. 6823, n. 7116, n. 7495, n. 7507, n. 7601, n. 7762, n. 8033, n. 8457, n. 8609, n. 9144, n. 9850, n. 9859, n. 9861, n. 9865, n. 9871, n. 9932, n. 10178, n. 10183, n. 10188, n. 10259, n. 10285, n. 10371, n. 10423, n. 10513, n. 10518, n. 10569, n. 10646, n. 10735, n. 10736, n. 10737, n. 10738, n. 10740, n. 10741, n. 10744, n. 10881, n. 11039, n. 11123, n. 11140, n. 11163, n. 11237, n. 11456, n. 11582, n. 11958, n. 11968, n. 12014,n. 12191, n. 12304, n. 12378, n. 13249, n. 13455, n. 13866, n. 13906, n. 14000, n. 14294, n. 14369, n. 14730, n. 15011, n. 15189, n. 15213, n. 15218, n. 15505, n. 15506, n. 15583, n. 15801, n. 15895, n. 15985, n. 16155, n. 15802, n. 16412, n. 16544, n. 16567, n. 16636, n. 16613, n. 16824, n. 16924, n. 16962, n. 17420, n. 17580, n. 17654, n. 17781, n. 17831, n. 17854, n. 17971, n. 18133, n. 18567, n. 18772, n. 18809, n. 19010, n. 19142, n. 19548, n. 19769, n. 19812, n. 19874, n. 19884, n. 19970, n. 20006, n. 20115, n. 20238, n. 20346, n. 20455, n. 20530, n. 21467, n. 21776, n. 21797, n. 21816, n. 21817, n. 21976, n. 22003, n. 22023, n. 22097, n. 22124, n. 22377, n. 22445, n. 22510, n. 22523, n. 22611, n. 22629, n. 22773, n. 22793, n. 22818, n. 22884, n. 22986, n. 23105, n. 23144, n. 23177, n. 23316, n. 23336, n. 23340, n. 23362, n. 23402, n. 23494, n. 23715, n. 23736, n. 23887, n. 24214, n. 24262, n. 24288, n. 24447, n. 24475, n. 24528, n. 24538, n. 24771, n. 24868, n. 24931, n. 24982, n. 25122, n. 25150, n. 25153, n. 25178, n. 25275, n. 25361, n. 25417, n. 25478, n. 25508, n. 25531, n. 25557, n. 25624, n. 25687, n. 25709, n. 25716, n. 25728, n. 25732, n. 25749, n. 25750, n. 25759, n. 25774, n. 25790, n. 25798, n. 25812, n. 25813, n. 25820, n. 25829, n. 25947, n. 25977, n. 26168, n. 26228, n. 26262, n. 26335, n. 26362, n. 26416, n. 26514, n. 26555, n. 26670, n. 26671, n. 26672, n. 26673, n. 26675, n. 26676, n. 26677, n. 26680, n. 26681, n. 26688, n. 26689, n. 26690, n. 26696, n. 26697, n. 26735, n. 26736, n. 26750, n. 26751, n. 26752, n. 26753, n. 26754, n. 26755, n. 26756, n. 26757, n. 26758, n. 26759, n. 26760, n. 26761, n. 26762, n. 26763, n. 26764, n. 26765, n. 26766, n. 26767, n. 26768, n. 26769, n. 26770, n. 26771, n. 26772, n. 26773, n. 26774, n. 26776, n. 26777, n. 26778, n. 26779, n. 26780, n. 26781, n. 26782, n. 26783, n. 26784, n. 26785, n. 26786, n. 26787, n. 26788, n. 26789, n. 26790, n. 26791, n. 26792, n. 26793, n. 26794, n. 26795, n. 26796, n. 26797, n. 26798, n. 26799, n. 26800, n. 26801, n. 26802, n. 26803, n. 26804, n. 26805, n. 26806, n. 26856, n. 26874, n. 26875, n. 26876, n. 26877, n. 26878, n. 26879, n. 26893, n. 26894, n. 26895, n. 26896, n. 26897, n. 26898, n. 26899, n. 26900, n. 26901, n. 26902, n. 26903, n. 26904, n. 26905, n. 26906, n. 26907, n. 26908, n. 26909, n. 26910, n. 26911, n. 26912, n. 26913, n. 26914, n. 26915, n. 26916, n. 26917, n. 26918, n. 26919, n. 26920, n. 26921, n. 26922, n. 26923, n. 26924, n. 26925, n. 26926, n. 26927, n. 26928, n. 26977, n. 26981, n. 26987, n. 26988, n. 26989, n. 26990, n. 26991, n. 26992, n. 26993, n. 26994, n. 27008, n. 27138, n. 27140, n. 27141, n. 27142, n. 27143, n. 27144, n. 27145, n. 27146, n. 27147, n. 27148, n. 27149, n. 27150, n. 27151, n. 27152, n. 27154, n. 27155, n. 27157, n. 27219, n. 27222, n. 27224, n. 27258, n. 27267, n. 27268, n. 27269, n. 27270, n. 27272, n. 27274, n. 27295, n. 27366, n. 27367, n. 27368, n. 27369, n. 27370, n. 27371, n. 27372, n. 27373, n. 27374, n. 27375, n. 27376, n. 27377, n. 27378, n. 27379, n. 27476, n. 27477, n. 27478, n. 27479, n. 27480, n. 27481, n. 27482, n. 27483, n. 27493, n. 27494, n. 27495, n. 27496, n. 27497, n. 27499, n. 27513, n. 27514, n. 27515, n. 27547, n. 27569, n. 27570, n. 27608, n. 27609, n. 27610, n. 27625, n. 27635, n. 27640, n. 27719, n. 27740, n. 27741, n. 27742, n. 27785, n. 27786, n. 27801, n. 27807, n. 27878, n. 27879, n. 27880, n. 27881, n. 27882, n. 27883, n. 27898, n. 27899, n. 27900, n. 27901, n. 27902, n. 27912, n. 27924, n. 27943, n. 27946, n. 27949, n. 27977, n. 27996, n. 28004, n. 28063, n. 28065, n. 28066, n. 28067, n. 28068, n. 28069, n. 28070, n. 28071, n. 28072, n. 28075, n. 28076, n. 28078, n. 28079, n. 28080, n. 28081, n. 28088, n. 28096, n. 28097, n. 28098, n. 28099, n. 28121, n. 28145, n. 28146, n. 28193, n. 28195, n. 28226, n. 28228, n. 28229, n. 28230, n. 28231, n. 28232, n. 28233, n. 28274, n. 28275, n. 28276, n. 28279, n. 28291, n. 28292, n. 28386, n. 28401, n. 28404, n. 28405, n. 28406, n. 28407, n. 28422, n. 28445, n. 28529, n. 28531, n. 28532, n. 28533, n. 28534, n. 28535, n. 28538, n. 28539, n. 28540, n. 28541, n. 28542, n. 28543,n. 28544, n. 28545, n. 28546, n. 28548, n. 28549, n. 28568, n. 28573, n. 28576, n. 28577, n. 28578, n. 28579, n. 28580, n. 28581, n. 28582, n. 28583, n. 28584, n. 28585, n. 28586, n. 28587, n. 28588, n. 28599, n. 28623, n. 28624, n. 28625, n. 28626, n. 28627, n. 28637, n. 28638, n. 28639, n. 28640, n. 28641, n. 28642, n. 28643, n. 28644, n. 28648, n. 28670, n. 28673, n. 28674, n. 28676, n. 28705, n. 28731, n. 28732, n. 28733, n. 28734, n. 28735, n. 28736, n. 28737, n. 28738, n. 28739, n. 28813, n. 28814, n. 28815, n. 28816, n. 28817, n. 28818, n. 28819, n. 28822, n. 28823, n. 28830, n. 28831 e n. 28867.
2. 100 Governo.
(Approvato)

Al comma 1, Allegato 1, sopprimere le seguenti voci: n. 156, n. 367, n. 447, n. 454, n. 468, n. 686, n. 707, n. 943, n. 977, n. 1157, n. 1629, n. 1955, n. 2052, n. 2192, n. 2294, n. 2384, n. 3062, n. 3386, n. 4220, n. 4353, n. 4520, n. 4563, n. 4935, n. 6823, n. 7116, n. 7495, n. 7601, n. 7762, n. 8033, n. 8457, n. 9850, n. 9859, n. 9861, n. 9865, n. 9932, n. 10188, n. 10285, n. 10646, n. 11456, n. 11582, n. 11968, n. 12014, n. 15985, n. 16155, n. 17420, n. 17781, n. 22023, n. 22097, n. 22629, n. 22884, n. 23340, n. 24214, n. 24538, n. 24771, n. 25557, n. 25687, n. 25709, n. 25716, n. 25732, 25749, n. 25750, n. 25774, n. 25813, n. 25829, n. 27807, n. 27943, n. 27949, n. 28121 e n. 28599.
2. 23. Zaccaria.

Al comma 1, Allegato 1, sopprimere le seguenti voci: n. 156, n. 686, n. 707, n. 1157, n. 9865, n. 17420, n. 17781, n. 23340, n. 24538, n. 24771, n. 25557, n. 25687, n. 25709, n. 25716, n. 25732, n. 25750, n. 25774, n. 25813, n. 25820, n. 25829, n. 27949, n. 28121 e n. 28599.
2. 3. Donadi.

Al comma 1, Allegato 1, sopprimere le seguenti voci: n. 905, n. 7507, n. 9871, n. 10518, n. 10569, n. 13455, n. 14369, n. 14730, n. 15189, n. 15218, n. 15895, n. 18809, n. 19142, n. 19548, n. 19970, n. 20455, n. 20530, n. 22003, n. 23316, n. 23402, n. 24288, n. 25790, n. 25798, n. 25829, n. 25977, n. 26228, n. 26856, n. 27008, n. 27640 e n. 28422.
2. 21. Lo Presti.

Al comma 1, Allegato 1, aggiungere le seguenti voci:
n. 4279-bis - Regio decreto 3 settembre 1906, n. 622 - Che approva il regolamento per i servizi di polizia, d'igiene e per le scuole rurali dell'Agro romano;
n. 4772-bis - Legge 9 luglio 1908, n. 445 - Concernente i provvedimenti a favore della Basilicata e della Calabria;
n. 5226-bis - Legge 13 aprile 1911, n. 311 - Conversione in legge del regio decreto-legge 18 settembre 1910, n. 684 per le Puglie e per autorizzazione di spese e provvedimenti urgenti per lavori pubblici;
n. 5848-bis - Regio decreto 25 settembre 1913, n. 998 - Approvazione delle norme per assicurare il buon governo igienico nei cantieri delle grandi opere pubbliche;
n. 9841-bis - Regio decreto 30 settembre 1922, n. 1290 - Contenente le tabelle degli stipendi nonché le relative norme di carriera per il personale contemplato dalla legge 13 agosto 1921, n. 1080, sulla riforma dell'amministrazione dello stato, la semplificazione dei servizi e la riduzione del personale;
n. 9961-bis - Regio decreto 31 dicembre 1922, n. 1809 - Provvedimenti sulla riforma dei servizi nel Ministero dei lavori pubblici;
n. 10136-bis - Regio decreto 29 marzo 1923, n. 800 - Lezione ufficiale dei nomidei comuni e di altre località dei territori annessi, convertito dalla legge 17 aprile 1925, n. 473;
n. 10227-bis - Regio decreto 26 giugno 1923, n. 1413 - Norme per l'applicazione del regio decreto 6 maggio 1923, n. 1054, relativo all'ordinamento della istruzione media e dei convitti nazionali;
n. 10362-bis - Regio decreto 30 settembre 1923, n. 2102 - Ordinamento della istruzione superiore;
n. 10765-bis - Regio decreto 6 aprile 1924, n. 674 - Approvazione del regolamento generale universitario;
n. 10936-bis - Regio decreto 3 giugno 1924, n. 969 - Approvazione del regolamento per l'istruzione industriale in applicazione del regio decreto 31 ottobre 1923, n. 2523;
n. 11089-bis - Regio decreto 2 ottobre 1924, n. 1625 - Approvazione dello statuto del Consiglio nazionale di ricerche, in Roma;
n. 11245-bis - Regio decreto 27 novembre 1924, n. 2367 - Regolamento sullo stato dei presidi, dei professori e del personale assistente, di segreteria e subalterno dei regi istituti medi d'istruzione;
n. 11248-bis - Regio decreto 11 dicembre 1924, n. 2174 - Modificazioni al regolamento 3 giugno 1924, n. 969, sull'istruzione industriale;
n. 11577-bis - Regio decreto 4 maggio 1925, n. 653 - Regolamento sugli alunni, gli esami e le tasse negli istituti medi di istruzione;
n. 11691-bis - Regio decreto 28 maggio 1925, n. 1190 - Approvazione del regolamento sull'istruzione media commerciale;
n. 11707-bis - Regio decreto 06 giugno 1925, n. 1084 - Regolamento per gli istituti privati e pareggiati di istruzione media e per la creazione, regificazione e trasformazione di scuole;
n. 12583-bis - Regio decreto 25 febbraio 1926, n. 422 - Norme per il trasferimento all'amministrazione dei lavori pubblici di taluni servizi di competenza del genio militare;
n. 12591-bis - Regio decreto 4 marzo 1926, n. 650 - Modificazioni al regolamento 3 giugno 1924, n. 969, per l'istruzione industriale;
n. 13086-bis - Regio decreto 9 dicembre 1926, n. 2480 - Regolamento per i concorsi a cattedre dei regi istituti medi d'istruzione e per le abilitazioni all'esercizio professionale dell'insegnamento medio;
n. 13437-bis - Regio decreto 5 maggio 1927, n. 740 - Modificazioni alle norme contenute nel regio decreto 6 maggio 1923, n. 1054, relative agli esami negli istituti medi d'istruzione;
n. 13437-ter - Regio decreto 5 maggio 1927, n. 741 - Modificazioni al regolamento 4 maggio 1925, n. 653, sugli alunni, gli esami e le tasse negli istituti medi d'istruzione;
n. 14683-bis - Regio decreto 1o novembre 1928, n. 2653 - Disposizioni per l'applicazione del regio decreto 25 febbraio 1926, n. 422, contenente norme per il passaggio all'amministrazione dei lavori pubblici di taluni servizi di competenza del genio militare;
n. 15198-bis - Regio decreto 18 aprile 1929, n. 673 - Norme per gli esami di maturità classica e scientifica e per quelli di abilitazione magistrale e tecnica;
n. 15231-bis - Regio decreto 14 giugno 1929, n. 960 - Norme per la riassunzione da parte dell'Amministrazione della guerra dei lavori di stabilità e grande trasformazione dei fabbricati militari;
n. 15362-bis - Legge 2 luglio 1929, n. 1272 - Provvedimenti per l'istruzione magistrale;
n. 15534-bis - Regio decreto 21 novembre 1929, n. 2049 - Modificazioni alregolamento sugli esami per gli istituti medi d'istruzione, circa la suddivisione dell'anno scolastico;
n. 15567-bis - Regio decreto 23 dicembre 1929, n. 2392 - Riordinamento degli istituti pubblici di educazione femminile;
n. 15663-bis - Regio decreto 17 marzo 1930, n. 727 - Modificazioni ed aggiunte al testo unico delle leggi sulla istruzione elementare, post-elementare e sulle sue opere integrative, approvato con regio decreto 5 febbraio 1928, n. 577;
n. 15809-bis - Regio decreto 15 maggio 1930, n. 1170 - Norme per il pareggiamento degli istituti musicali;
n. 15942-bis - Regio decreto 10 luglio 1930, n. 1015 - Approvazione dei programmi per l'insegnamento della religione nelle scuole medie;
n. 16276-bis - Regio decreto 23 marzo 1931, n. 707 - Approvazione del testo unico delle leggi sul monte pensioni per gli insegnanti elementari;
n. 16329-bis - Regio decreto 9 aprile 1931, n. 425 - Preferenza, dopo gli orfani di guerra, ai figli dei mutilati ed invalidi di guerra, per l'iscrizione nelle scuole medie;
n. 16471-bis - Legge 15 giugno 1931, n. 889 - Riordinamento dell'istruzione media tecnica;
n. 16520-bis - Regio decreto 25 giugno 1931, n. 945 - Disposizioni in materia d'istruzione elementare;
n. 16608-bis - Regio decreto 1o ottobre 1931, n. 1312 - Approvazione delle norme modificative, integrative ed interpretative del regio decreto 23 dicembre 1929, n. 2392, concernente il riordinamento degli istituti pubblici di educazione femminile;
n. 16641-bis - Regio decreto 13 novembre 1931, n. 1747 - Passaggio di insegnanti delle scuole di avviamento al lavoro ad altri istituti d'istruzione media e viceversa;
n. 16860-bis - Regio decreto 3 marzo 1932, n. 304 - Modificazioni all'articolo 40 del regolamento 1o settembre 1925, n. 2009, sui convitti nazionali, relativo alla composizione delle commissioni giudicatrici dei concorsi ai posti di istitutore, di maestro elementare e di vice-economo;
n. 17109-bis - Regio decreto 18 luglio 1932, n. 946 - Abrogazione del secondo comma dell'articolo 126 del regolamento 27 novembre 1924, n. 2367, sullo stato giuridico dei presidi e professori delle scuole medie.
n. 17109-ter - Regio decreto 18 luglio 1932, n. 1045 - Sostituzione dei vincitori rinunziatari nei concorsi a cattedre di scuole medie;
n. 17139-bis - Regio decreto 27 agosto 1932, n. 1127 - Disposizioni per le scuole elementari della Venezia Tridentina;
n. 17163-bis - Regio decreto 24 settembre 1932, n. 1335 - Cambiamento di denominazione dell'Associazione nazionale fascista per le biblioteche delle scuole italiane in ente nazionale per le biblioteche popolari e scolastiche e trasferimento della sede in Roma;
n. 17177-bis - Regio decreto 27 ottobre 1932, n. 1451 - Estensione ad alcuni istituti privati di istruzione delle disposizioni dell'articolo 51 del regolamento 4 maggio 1925, n. 653, sugli alunni, gli esami e le tasse negli istituti medi di istruzione;
n. 17226-bis Regio decreto 15 dicembre 1932, n. 1821 - Regolamento per il personale dell'amministrazione centrale dell'educazione nazionale e dell'amministrazione scolastica regionale;
n. 17400-bis - Regio decreto 27 gennaio 1933, n. 153 - Approvazione del regolamento per i concorsi ai posti di direttore, insegnante ed istruttore pratico nelle regie scuole e nei regi corsi secondari di avviamento professionale;
n. 17504-bis - Legge 13 aprile 1933, n. 298 - Modificazioni di aggiornamento eperfezionamento alla legge sull'opera nazionale per la protezione della maternità e dell'infanzia;
n. 17561-bis - Regio decreto 29 maggio 1933, n. 687 - Disposizioni per i trasferimenti del personale delle scuole e dei corsi secondari di avviamento professionale;
n. 17574-bis - Regio decreto 1o giugno 1933, n. 828 - Esenzione dalle tasse postali col sistema del canone all'ente nazionale per le biblioteche popolari e scolastiche;
n. 17677-bis - Regio decreto 1o luglio 1933, n. 786 - Passaggio allo stato delle scuole elementari dei comuni autonomi;
n. 17709-bis - Regio decreto 29 luglio 1933, n. 1150 - Riapertura dei termini per la presentazione delle domande intese ad ottenere il riconoscimento della qualifica di specialista nei vari rami professionali;
n. 17719-bis - Regio decreto 11 agosto 1933, n. 1286 - Modificazioni ed aggiunte al testo unico delle leggi sulla istruzione elementare circa l'ordinamento degli istituti per la formazione delle insegnanti per le scuole del grado preparatorio;
n. 17725-bis - Regio decreto 24 agosto 1933, n. 1306 - Organizzazione e funzionamento del Consiglio nazionale delle ricerche;
n. 17728-bis - Regio decreto 31 agosto 1933, n. 1885 - Approvazione del nuovo statuto dell'Ente nazionale per le biblioteche popolari e scolastiche;
n. 18159-bis - Regio decreto 5 febbraio 1934, n. 439 - Modificazioni alle disposizioni sui concorsi a posti di direttore didattico governativo contenute nel regolamento generale nei servizi della istruzione elementare;
n. 18437-bis - Regio decreto 5 luglio 1934, n. 1185 - Regolamento per i concorsi a cattedre nelle regie scuole e nei regi istituti d'istruzione media tecnica;
n. 18468-bis - Regio decreto 12 luglio 1934, n. 1307 - Istituzione di economati scolastici da parte dell'Opera nazionale balilla;
n. 18476-bis - Regio decreto 20 luglio 1934, n. 1186 - Programmi per i concorsi a cattedre di regie scuole e di regi istituti d'istruzione tecnica;
n. 18484-bis- Regio decreto 20 luglio 1934, n. 1536 - Approvazione del regolamento per l'amministrazione dei patronati scolastici;
n. 18530-bis - Regio decreto 28 settembre 1934, n. 1680 - Norme per la nomina dei presidi e direttori dei regi istituti e delle regie scuole d'istruzione media tecnica;
n. 18568-bis - Regio decreto 11 ottobre 1934, n. 2107 - Norme circa i passaggi dei presidi, direttori e professori dei regi istituti d'istruzione media tecnica alle presidenze e alle cattedre dei regi istituti medi d'istruzione classica, scientifica e magistrale, e viceversa;
n. 18569-bis - Regio decreto 16 ottobre 1934, n. 1840 - Norme per l'assunzione del personale tecnico amministrativo e di vigilanza nei regi istituti e nelle regie scuole d'istruzione media tecnica;
n. 18580-bis - Regio decreto 18 ottobre 1934, n. 1808 - Disposizioni per la nomina a scelta dei direttori nelle scuole secondarie di avviamento professionale;
n. 18771-bis - Regio decreto 7 febbraio 1935, n. 131 - Modifica dell'articolo 52 del regio decreto 26 aprile 1928, n. 1297, concernente la facoltà di scelta per la presidenza della commissione giudicatrice nei concorsi a posti di direttore didattico governativo;
n. 18826-bis - Regio decreto 21 marzo 1935, n. 1118 - Nuove norme per la nomina dei professori di ruolo nelle scuole medie pareggiate;
n. 19366-bis - Regio decreto 12 settembre 1935, n. 1776 - Approvazione del nuovo statuto dell'ente nazionale per le biblioteche popolari e scolastiche;
n. 22065-bis - Regio decreto 17 maggio 1938, n. 998 - Modificazioni al regio decreto 6 aprile 1924-IV n. 674, che approva il regolamento generale universitario;
n. 22251-bis - Regio decreto 23 giugno 1938, n. 1224 - Regolamento per i servizi di ragioneria dei regi provveditorati agli studi;
n. 22997-bis - Regio decreto 9 maggio 1939, n. 1373 - Approvazione del nuovo statuto dell'ente nazionale per le biblioteche popolari e scolastiche;
n. 23468-bis - Regio decreto 14 marzo 1940, n. 248 - Istituzione di borse di studio presso le facoltà di magistero delle regie università di Cagliari, Firenze, Messina, Roma e Torino;
n. 23575-bis - Regio decreto 15 aprile 1940, n. 462 - Modificazioni all'articolo 92 del regolamento per la direzione, contabilità e collaudazione dei lavori di Stato;
n. 24891-bis - Regio decreto 26 maggio 1942, n. 738 - Estensione agli orfani di guerra o di caduti per la causa nazionale dei benefici previsti dai vigenti regolamenti per i concorsi a cattedre negli istituti d'istruzione media e superiore, a favore degli ex combattenti e categorie assimilate;
n. 24891-ter - Regio decreto 26 maggio 1942, n. 739 - Modificazione del numero dei membri delle commissioni giudicatrici dei concorsi-esami di stato per l'insegnamento negli istituti dell'ordine medio e degli ordini superiori tecnico e classico;
n. 25063-bis - Regio decreto 18 settembre 1942, n. 1661 - Regolamento per il funzionamento delle scuole per l'insegnamento pratico delle lingue straniere moderne;
n. 25153-bis - Regio decreto 23 novembre 1942, n. 1609 - Regolamento concernente le scuole di perfezionamento e di specializzazione in medicina e chirurgia;
n. 25395-bis - Regio decreto 22 aprile 1943, n. 438 - Modificazione delle tabelle nn. 2, 3, 4 annesse al regio decreto 1o ottobre 1931-IX, n. 1312, concernente il riordinamento degli istituti pubblici di educazione femminile;
n. 25395-ter - Regio decreto 22 aprile 1943, n. 478 - Approvazione delle nuove tabelle organiche del personale insegnante dei regi conservatori di musica, delle regie accademie di belle arti e dei regi licei artistici;
n. 25430-bis - Regio decreto 17 maggio 1943, n. 648 - Istituzione presso la regia università di Milano di un posto di professore di ruolo riservato all'insegnamento della biblioteconomia e bibliografia.
2. 101. Governo.
(Approvato)

Al comma 1, Allegato 1, dopo la voce n. 10136, aggiungere la seguente:
n. 10136-bis - Regio decreto-legge 29 marzo 1923, n. 800 - Lezione ufficiale dei nomi dei comuni e di altre località dei territori annessi.
2. 4. Zeller, Brugger, Nicco.

Al comma 1, Allegato 1, dopo la voce n. 10174, aggiungere la seguente:
n. 10174-bis - Regio decreto-legge 6 maggio 1923, n. 1054 - Ordinamento dell'istruzione media e dei convitti nazionali.
2. 5. Zeller, Brugger, Nicco.

Al comma 1, Allegato 1, sopprimere le seguenti voci:
n. 10423 - Regio decreto-Legge 31 ottobre 1923, n. 2604 - Convenzione postale fra il Regno d'Italia e la Repubblica di San Marino;
n. 23340 - Legge 23 novembre 1939, n. 1966 - Disciplina delle società fiduciarie e di revisione;
n. 24538 - Legge 14 novembre 1941, n. 1442 - Istituzione di elenchi autorizzati degli spedizionieri;
n. 25759 - Decreto legislativo luogotenenziale 21 settembre 1944, n. 315 - Soppressione dei Consigli e degli Uffici provinciali dell'economia e istituzione delle Camere di commercio, industria e agricoltura, nonché degli Uffici provinciali del commercio e dell'industria.
2. 22. Abrignani.

Al comma 1, Allegato 1, dopo la voce: n. 12067 aggiungere la seguente:
n. 12067-bis. - Regio decreto-legge 15 ottobre 1925, n. 1796 - Obbligo dell'uso della lingua italiana in tutti gli uffici giudiziari del Regno, salve le eccezioni stabilite nei trattati internazionali per la città di Fiume.
2. 9. Zeller, Brugger, Nicco.

Al comma 1, Allegato 1, sopprimere la seguente voce: n. 15985 - Regio decreto-legge 28 agosto 1930 n. 1345 - Norme per la costruzione e l'esercizio dell'acquedotto del Monferrato.
2. 25. Lovelli.

Al comma 1, Allegato 1, dopo la voce: n. 17139 aggiungere la seguente:
17139-bis. - Regio decreto 27 agosto 1932, n. 1127 - Disposizioni per le scuole elementari della Venezia Tridentina.
2. 11. Zeller, Brugger, Nicco.

Al comma 1, Allegato 1, sopprimere la seguente voce: n. 17420 - Regio decreto-legge 2 marzo 1933, n. 201 - Provvedimenti a favore del Comune di Campione.
2. 12. Lanzillotta.

Al comma 1, Allegato 1, sopprimere le seguenti voci:
n. 23316 - Legge 23 novembre 1939, n. 1815 - Disciplina giuridica degli studi di assistenza e di consulenza;
n. 25829 - Decreto legislativo luogotenenziale 23 novembre 1944, n. 382 - Norme sui Consigli degli ordini e collegi e sulle Commissioni centrali professionali.
2. 24. Monai.

Al comma 1, Allegato 1, sopprimere la seguente voce: n. 23340 - Legge 23 novembre 1939, n. 1966 - Disciplina delle società fiduciarie e di revisione.
2. 13. Berretta.

Al comma 1, Allegato 1, sopprimere la seguente voce: n. 25749 - Decreto legislativo luogotenenziale 14 settembre 1944, n. 288 - Provvedimenti relativi alla riforma della legislazione penale.
*2. 14. Zeller, Brugger, Nicco.

Al comma 1, Allegato 1, sopprimere la seguente voce: n. 25749 - Decreto legislativo luogotenenziale 14 settembre 1944, n. 288 - Provvedimenti relativi alla riforma della legislazione penale.
*2. 15. Donadi.

Al comma 1, Allegato 1, sopprimere la seguente voce: n. 27274 - Decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 23 dicembre 1946, n. 532 - Devoluzione alla Valle d'Aosta di alcuni servizi.
2. 17. Nicco, Brugger, Zeller.
Al comma 1, Allegato 1, sopprimere la seguente voce: n. 27943 - Decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 30 giugno 1947, n. 567 - Norme transitorieper l'attuazione dello statuto della Regione Siciliana.
2. 26. Lo Monte, Commercio, Latteri, Lombardo, Belcastro, Iannaccone, Milo, Sardelli.

Dopo il comma 1 aggiungere il seguente:
1.1. Ai fini dell'adozione dei decreti legislativi di cui all'articolo 14, comma 14, della legge 28 novembre 2005, n. 246, il Ministro per la semplificazione normativa, sentito il Ministro dell'economia e delle finanze, verifica la natura e le finalità dei soggetti che ricevono finanziamenti a carico del Bilancio dello Stato. Ai fini di tale verifica, il Ministro per la semplificazione normativa può chiedere ai singoli soggetti indicazioni puntuali circa l'utilizzo di tali fondi. All'esito di tali verifiche, il Ministro per la semplificazione normativa, d'intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze, tiene conto di tali risultanze in sede di adozione dei decreti legislativi di cui al primo periodo
2. 27. Volpi.
(Approvato)

Dopo il comma 1-bis aggiungere il seguente:
1-ter. Al comma 1-bis dell'articolo 24 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi: «L'atto ricognitivo di cui al presente comma, da adottare entro il 16 dicembre 2009, è trasmesso alle Camere corredato di una relazione volta ad illustrare i criteri adottati nella ricognizione ed i risultati della medesima con riferimento ai diversi settori di competenza dei singoli Ministeri. Nella relazione sono elencate le disposizioni regolamentari incluse nell'atto ricognitivo adottate previo parere parlamentare».

Conseguentemente, al comma 2, aggiungere, in fine, i seguenti periodi: L'atto ricognitivo di cui al precedente periodo, da adottare entro il 16 dicembre 2009, è trasmesso alle Camere corredato di una relazione volta ad illustrare i criteri adottati nella ricognizione ed i risultati della medesima con riferimento ai diversi settori di competenza dei singoli Ministeri. Nella relazione sono elencate le disposizioni regolamentari incluse nell'atto ricognitivo adottate previo parere parlamentare.
2. 20. Zaccaria.

Dopo il comma 1-bis aggiungere il seguente:
1-ter. Al comma 1-bis dell'articolo 24 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi: «L'atto ricognitivo di cui al presente comma, da adottare entro il 16 dicembre 2009, è trasmesso alle Camere corredato di una relazione volta ad illustrare i criteri adottati nella ricognizione ed i risultati della medesima con riferimento ai diversi settori di competenza dei singoli Ministeri.

Conseguentemente, al comma 2, aggiungere, in fine, i seguenti periodi: L'atto ricognitivo di cui al precedente periodo, da adottare entro il 16 dicembre 2009, è trasmesso alle Camere corredato di una relazione volta ad illustrare i criteri adottati nella ricognizione ed i risultati della medesima con riferimento ai diversi settori di competenza dei singoli Ministeri.
2. 20.(Testo modificato nel corso della seduta)Zaccaria.
(Approvato)

Al comma 2, dopo le parole: atto ricognitivo aggiungere le seguenti: di natura regolamentare.
2. 18. Lanzillotta.

ART. 3.
(Modifiche all'Allegato A annesso al decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133).

Al comma 1, Allegato 2, apportare le seguenti modificazioni:
dopo la voce n. 11, aggiungere la seguente:
numerazione ex d.l. 112/08: 526 - Nuova numerazione: 11-bis - legge 4 aprile 1935, n. 911 - Conversione in legge del regio decreto-legge 11 ottobre 1934, n. 1948, concernente l'approvazione di nuove condizioni e tariffe per il trasporto delle persone sulle ferrovie dello Stato;
dopo la voce n. 21, aggiungere la seguente: numerazione ex d.l. 112/08: 835 - Nuova numerazione: 21-bis - legge 9 febbraio 1942, n. 96 - Conversione in legge, con modificazioni del regio decreto-legge 25 ottobre 1941 n. 1148, concernente la nominatività obbligatoria dei titoli azionari;
dopo la voce n. 24, aggiungere la seguente: numerazione ex d.l. 112/08: 974 - Nuova numerazione: 24-bis - decreto legislativo 5 maggio 1948, n. 1242 - Modificazioni ai decreti legislativi 24 febbraio 1948, n. 114, contenente provvidenze a favore della piccola proprietà contadina, e 5 marzo 1948, n. 121, contenente provvedimenti a favore di varie regioni dell'Italia meridionale e delle isole;
dopo la voce n. 26, aggiungere le seguenti:
numerazione ex d.l. 112/08: 1076 - Nuova numerazione: 26-bis - legge 23 maggio 1950, n. 253 - Disposizioni per le locazioni e sublocazioni di immobili urbani;
numerazione ex d.l. 112/08: 1123 - Nuova numerazione: 26-ter - legge 14 febbraio 1951, n. 144 - Modificazione degli articoli 1 e 2 del decreto legislativo luogotenenziale 27 luglio 1945, n. 475, concernente il divieto di abbattimento di alberi di olivo;
numerazione ex d.l. 112/08: 1179 - Nuova numerazione: 26-quater - legge 11 gennaio 1952, n. 33 - Miglioramenti delle prestazioni economiche dell'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali;
dopo la voce n. 29, aggiungere la seguente: numerazione ex d.l. 112/08: 1406 - Nuova numerazione: 29-bis - decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1954, n. 1510 - Modificazioni dell'articolo 2 del regolamento per l'ordinamento e l'esercizio dei magazzini generali, approvato con regio decreto 16 gennaio 1927, n. 126;
dopo la voce n. 33, aggiungere la seguente: numerazione ex d.l. 112/08: 1832 - Nuova numerazione: 33-bis - legge 28 luglio 1961, n. 830 - Disposizioni in materia di previdenza per gli addetti ai pubblici servizi di trasporto in concessione e miglioramenti per alcune categorie di pensionati del fondo istituito con l'articolo 8 del regio decreto-legge 19 ottobre 1923, n. 2311;
dopo la voce n. 47, aggiungere le seguenti:
numerazione ex d.l. 112/08: 2878 - Nuova numerazione: 47-bis - legge 29 aprile 1976, n. 178 - Ulteriori norme per la ricostruzione delle zone del Belice distrutte dal terremoto del gennaio 1968;
numerazione ex d.l. 112/08: 2904 - Nuova numerazione: 47-ter - legge 18 dicembre 1976, n. 859 - Regolarizzazione delle posizioni contributive dei lavoratori di Campione d'Italia nelle assicurazioni contro la tubercolosi e per l'invalidità, la vecchiaia ed i superstiti.

Conseguentemente, sostituire il comma 1-bis con il seguente:
1-bis. Le leggi abrogate ai sensi dell'articolo 24 del decreto-legge 25 giugno 2008,n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, inserite nell'Allegato 2 annesso al presente decreto dalla legge di conversione, riacquistano efficacia a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto.
3. 22. Zaccaria.

Al comma 1-bis, lettera a), premettere le seguenti:
0a)
la voce n. 224, relativa al Regio Decreto 30 aprile 1924, n. 965;
0a-bis) la voce n. 328, relativa al Regio Decreto 5 febbraio 1928, n. 577;
0a-ter)la voce n. 423, relativa alla Legge 15 dicembre 1930, n. 1798";
0a-quater)la voce n. 431, relativa alla Legge 16 febbraio 1931, n. 188.

Conseguentemente:
dopo la lettera
a) aggiungere la seguente:
a-bis) la voce n. 835 relativa alla legge 9 febbraio 1942, n. 96;
dopo la lettera g) aggiungere la seguente:
g-bis) la voce n. 2021, relativa al Decreto del Presidente della Repubblica 23 maggio 1964, n. 655.
3. 100. Governo.
(Approvato)

Al comma 1-bis, lettera a), premettere le seguenti:
0a)
la voce n. 423, relativa alla Legge 15 dicembre 1930, n. 1798;
0a-bis) la voce n. 431, relativa alla Legge 16 febbraio 1931, n. 188.
3. 20. Lo Presti.

A.C. 2044-A - Ordine del giorno

ORDINE DEL GIORNO

La Camera,
premesso che:
secondo quanto riportato nella relazione illustrativa - la motivazione principale del provvedimento risulta essere «la creazione in Italia di una banca dati unitaria, pubblica e gratuita della normativa statale vigente» e che l'esigenza di procedere ad un'opera di abrogazione di circa 29.000 provvedimenti si considera un passaggio «strettamente connesso al completamento di tale progetto»;
l'intervento di riduzione dello stock di leggi esistenti e l'azione di rilancio del progetto di informatizzazione dell'ordinamento rispondono a finalità apprezzabili e pienamente condivisibili;
in questo contesto risultano tuttora aperti i termini di esercizio della delega legislativa nota come taglia-leggi (di cui all'articolo 14 della legge n. 246 del 2005), finalizzata al duplice obiettivo di ridurre il numero delle leggi in vigore nonché di provvedere alla semplificazione o al riassetto di ciascuna materia interessata al riassetto normativo;
ribadita la necessità di utilizzare, per il futuro, strumenti volti al riordino legislativo non aventi carattere di urgenza, affinché essi possano essere elaborati sulla base di indirizzi e criteri predefiniti dal legislatore parlamentare e secondo procedure che assicurino il pieno coinvolgimento di quest'ultimo, come era appunto statuito dal citato articolo 14 della legge n. 246;
la Commissione di merito - allo scopo di consentire un corretto esercizio della suddetta delega, anche in funzione di integrazione del provvedimento in esame - ha inteso far coincidere il termine in cui si determina l'effetto abrogativo delle disposizioni elencate nell'Allegato 1 con iltermine di scadenza della citata delega legislativa,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità - nelle more dell'attuazione della delega legislativa conferita dall'articolo 14 della legge n. 246 del 2005 - di rinnovare l'adempimento fissato dal comma 12 del predetto articolo, procedendo alla trasmissione alle Camere di un aggiornamento della relazione (già presentata dal precedente Governo il 14 dicembre 2007) concernente la ricognizione delle disposizioni legislative statali vigenti e le eventuali incongruenze e antinomie riscontrate nell'attività di verifica.
9/2044-A/1.Zaccaria.

COMUNICAZIONI DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA SULL'AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA, AI SENSI DELL'ARTICOLO 86 DEL REGIO DECRETO 30 GENNAIO 1941, N. 12, COME MODIFICATO DALL'ARTICOLO 2, COMMA 29, DELLA LEGGE 25 LUGLIO 2005, N. 150.

Risoluzioni

La Camera,
udite le comunicazioni del Ministro della giustizia,
le approva ed indica i seguenti punti quali priorità necessarie a rendere efficiente il servizio giustizia e ad assicurare ad ogni cittadino sicurezza e libertà:
a) sarà elemento cardine dell'attività del Governo tutelare il precetto costituzionale dell'indipendenza della magistratura, inteso come indipendenza dei singoli magistrati, soggetti soltanto alla legge e non asserviti, nella loro funzione, a logiche correntizie finalizzate alla progressione di carriera. Così come la politica, sia del Governo che del Parlamento, non può ingerirsi nell'attività dei giudici, altrettanto deve fare la politica oggettivamente presente nella magistratura attraverso le sue correnti;
b) è primaria l'attuazione delle riforme ordinamentali e processuali per consolidare il principio del giusto processo, che, pur essendo enunciato nella Costituzione, non fa ancora parte del quotidiano esercizio della giurisdizione. Nel processo penale è oramai improcrastinabile restituire efficienza e celerità al sistema e deve essere oltremodo assicurata - ferme restando le esigenze di tutela della collettività - l'effettiva parità tra accusa e difesa e la reale terzietà del giudice; nel processo civile, per il quale va implementato il ricorso all'informatica, deve essere garantita la certezza di una decisione in tempi ragionevoli e vanno individuate le soluzioni idonee ad eliminare il gigantesco macigno dei procedimenti arretrati; da ultimo, ma non per ultimo occorre unificare il rito civile ed amministrativo in ogni stato e grado, prevedendo esclusivamente un rito ordinario ed uno d'urgenza;
c) devono essere codificati un sistema di controlli in grado di verificare - nel rispetto dei principi di autonomia ed indipendenza - la professionalità dei magistrati, calibrato sull'esaltazione della capacità, dell'equilibrio e della diligenza e che risulti libero dai frequenti protagonismi dei singoli nonché un meccanismo funzionale all'individuazione e selezione dei magistrati chiamati a dirigere gli uffici, che tenga conto della loro effettiva capacità organizzativa e gestionale e non già della loro appartenenza ad una corrente;
d) occorre predisporre un puntuale ed efficace sistema di valutazione della responsabilità disciplinare dei magistrati, che serenamente - ma senza indulgenza corporativa - sappia garantire la credibilità che l'ordine giudiziario deve continuare a possedere. In questa ottica non può non pensarsi ad una riforma del Consiglio superiore della magistratura, sia in ordine alla sua composizione, riportando ad un maggiore equilibrio le diverse rappresentanze al suo interno, sia in ordine alla sua funzione in materia disciplinare; ciò valga anche per la valutazione delle professionalità;
e) deve essere data attuazione alla funzione organizzativa che l'articolo 110 della Costituzione affida al Ministrodella giustizia, consentendo dunque al Ministro della giustizia - senza pensare strumentalmente ad anomali controlli sulle attività giurisdizionali - di monitorare con immediata capacità di accesso ai dati l'andamento del servizio reso ai cittadini e di intervenire per recuperare l'efficienza eventualmente perduta;
f) deve darsi definitivo corso all'enunciato protocollo d'intesa per la realizzazione di programmi di innovazione digitale, per il miglior funzionamento degli uffici, da attuare con il completo ammodernamento delle infrastrutture e delle reti di trasmissione dei dati informatizzati. In questa ottica vanno razionalizzati i costi sostenuti dall'amministrazione della giustizia, non ultima, anche nella materia delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, ed è necessario rendere operativo il fondo unico della giustizia;
g) è auspicabile continuare a contrastare, senza tentennamenti - sulla scia delle iniziative già adottate dal Governo - ogni forma di aggressione alla sicurezza e libertà dei cittadini: ciò sia rendendo effettivo il principio di certezza della pena, sia garantendo che attraverso l'irrogazione della sanzione penale possano essere recisi i legami con le organizzazioni criminali. Non deve essere poi abbandonata la strada già intrapresa sul versante dell'aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati, allo scopo di privare le associazioni mafiose di ogni possibile risorsa finanziaria;
h) è auspicabile riformare la magistratura onoraria che, concepita per fini onorifici, è ormai diventata parte integrante e essenziale della giurisdizione, riconoscendo anche ai magistrati onorari una posizione economica che tenga conto della dignità della funzione svolta, rafforzando il collegamento tra. le comunità territoriali e la stessa.
(6-00011)
«Costa, Brigandì, Belcastro, Baldelli, Dal Lago, Lo Monte, Pecorella, Sisto».
(27 gennaio 2009)

La Camera,
udite le comunicazioni del Ministro della giustizia sull'amministrazione della giustizia e premesso che:
è un dato oggettivo e non più un'opinione di alcuni che lo stato della giustizia nel nostro Paese ha raggiunto livelli di inefficienza assolutamente intollerabili, sconosciuti in altri Paesi democratici, per i quali l'Italia versa, da anni ed in modo permanente, in una situazione di sostanziale illegalità, tale da aver generato numerosissime condanne da parte della Corte europea dei diritti dell'uomo;
l'enorme numero di processi pendenti sia nel settore civile che in quello penale e l'impossibilità che questi siano definiti in tempi ragionevoli hanno ormai determinato una sfiducia generalizzata dei cittadini nel sistema giustizia, tale da rendere sempre più concreto il pericolo, per un verso che si ricorra a forme di esercizio arbitrario delle proprie ragioni e per altro verso che si incrementi il numero di reati a causa di una sostanziale impunità;
rispetto a tale situazione la stessa introduzione della cosiddetta «legge Pinto», strumentalmente approvata al solo fine di evitare continue condanne da parte della Corte europea dei diritti dell'uomo, ha ulteriormente sovraccaricato i ruoli delle corti di appello e, d'altra parte, per quanto è stato autorevolmente affermato, se tutti gli aventi diritto dovessero agire nei confronti dello Stato sulla base della cosiddetta «legge Pinto», lo Stato stesso sarebbe costretto a dichiarare bancarotta;
in tale situazione occorre predisporre un piano di riforme organiche e strutturali del sistema giustizia; occorrono provvedimenti in grado di garantire un più equilibrato rapporto fra i poteri dello Stato, uscendo da logiche emergenziali o d'occasione, che da un lato lasciano aipubblici ministeri la piena discrezionalità sull'uso dei mezzi di indagine e sull'esercizio dell'azione penale e dall'altro all'arbitrio dei giudici la scelta dei processi da rinviare;
a causa delle difficoltà di bilancio del nostro Paese, a rendere più drammatico il quadro del sistema è anche intervenuto il taglio dei fondi destinati alla giustizia;
lo stesso Ministro Alfano, intervenendo al convegno organizzato dall'Unione delle camere penali il 15 luglio 2008, sul tema delle riforme per la giustizia, ha dichiarato che «occorre intervenire sulla giustizia con una riforma organica, in tempi rapidi e non con una legislazione alluvionale, ma con interventi mirati che non vanno contro qualcuno sui processi e sull'asse istituzionale e costituzionale; per una giustizia al servizio del cittadino»;
analoghe affermazioni sulla necessità di radicali modifiche del sistema della giustizia sono state espresse dal Presidente del Consiglio dei ministri;
il segretario del più grande partito di opposizione, Walter Veltroni, già in campagna elettorale, dalle colonne de Il Riformista, ha posto in discussione il principio dell'obbligatorietà dell'azione penale, affermando la necessità di «un procedimento che veda la partecipazione di Parlamento, Csm e procuratori della Repubblica nella fissazione dei criteri di priorità nell'esercizio dell'azione penale»;
l'amministrazione della giustizia e la difesa della legalità costituiscono oggi una vera e propria «questione sociale nazionale», la cui soluzione non è più rinviabile;
i ripetuti interventi legislativi attuati sul processo penale, come su quello civile, non hanno portato i risultati che si attendevano e possono perciò considerarsi dei semplici provvedimenti tampone privi di efficacia risolutiva;
pertanto, è giunto il momento di affrontare con decisione il tema della giustizia e di porre mano a riforme che costituiscano reale attuazione del principio di rispetto delle regole;
dette riforme non devono peraltro procedere nel senso di determinare, nel processo penale, una diminuzione delle garanzie difensive dell'imputato, né dette garanzie, come pure è stato proposto, debbono essere sacrificate sull'altare della ragionevole durata del processo, posto che quest'ultima è essa stessa un diritto dell'imputato;
dette riforme devono invece procedere nel senso di garantire un'effettiva parità tra accusa e difesa, con un giudice che sia effettivamente terzo tra le due parti, con una reale responsabilizzazione, anche disciplinare, dei magistrati inquirenti e giudicanti, riservando la risposta penale dello Stato a quei soli fatti che, offendendo in concreto beni giuridici non altrimenti presidiabili, rivestono un rilevante disvalore sociale, come tale percepito dalla collettività,

impegna il Governo

a presentare in tempi brevi, con il più ampio confronto con le forze politiche presenti in Parlamento, una riforma strutturale e organica del sistema della giustizia, che preveda:
a) l'abolizione dell'obbligatorietà dell'azione penale, con la previsione di un procedimento per la fissazione dei criteri per l'uso dei mezzi di indagine e per l'esercizio dell'azione penale; un procedimento che veda la partecipazione dei pubblici ministeri e di altri soggetti istituzionali, che individui un soggetto istituzionalepoliticamente responsabile di fronte al Parlamento per la loro effettiva ed uniforme implementazione a livello operativo;
b) la separazione delle carriere dei magistrati, con modalità tali da garantire l'assoluta indipendenza del giudice;
c) la responsabilizzazione del pubblico ministero per l'osservanza delle priorità fissate ed al contempo la creazione di meccanismi atti ad evitare che chi è politicamente responsabile per l'implementazione delle politiche pubbliche nel settore criminale possa indebitamente condizionare, su singoli casi, l'attività del pubblico ministero, deviandolo dal rispetto delle priorità prefissate;
d) la revisione della composizione e del sistema elettorale del Consiglio superiore della magistratura; la fissazione dei suoi compiti in via tassativa; l'eventuale creazione di un consiglio per il pubblico ministero e di un organismo che garantisca un efficiente sistema disciplinare per tutti i magistrati;
e) la reintroduzione di severi vagli della professionalità dei magistrati nel corso dei 40-45 anni della loro permanenza in carriera, vagli di professionalità in grado di evidenziare sia i magistrati più qualificati - per competenza e produttività - a conseguire le promozioni ed il relativo trattamento economico, sia quelli che sono più qualificati per coprire le molteplici funzioni cui giudici e pubblici ministeri possono essere destinati;
f) la modifica della legge sulla responsabilità civile dei magistrati, con modalità tali da garantire ai cittadini ingiustamente danneggiati da provvedimenti del giudice o del pubblico ministero, di ottenere il risarcimento integrale dei danni direttamente dal magistrato, pur con la previsione di meccanismi volti ad eliminare il pericolo di azioni intimidatorie e strumentali;
g) la revisione delle modalità di collocamento fuori ruolo dei magistrati e di attribuzione degli incarichi extragiudiziari, salvaguardando le contrapposte esigenze di non disperdere «forza lavoro» né, per contro, preziose professionalità;
h) l'incompatibilità tra la permanenza nell'ordine giudiziario e l'assunzione di incarichi, elettivi e non, in rappresentanza di formazioni politiche, ciò anche al fine di rendere credibile l'indipendenza di chi esercita funzioni giudiziarie agli occhi del cittadino;
i) la promozione di una modernizzazione tecnologica degli uffici giudiziari in cui i programmi di innovazione prevedano la fissazione delle tappe dell'innovazione e la verifica in itinere dei risultati conseguiti, verifiche effettuate con la partecipazione di esperti esterni;
l) l'adeguamento degli organici del personale anche amministrativo, non solo e non tanto per ciò che concerne la loro consistenza numerica, quanto per ciò che concerne la promozione di qualificazioni professionali atte a facilitare la modernizzazione tecnologica ed organizzativa dell'amministrazione della giustizia, anche ai fini di una sostituzione progressiva dei molti magistrati che ora occupano posizioni direttive a tutti i livelli nel ministero della giustizia;
m) la modifica della natura dei termini processuali, con la previsione generalizzata di termini perentori e di sanzioni disciplinari per la loro inosservanza da parte dei magistrati;
n) la radicale semplificazione delle modalità di notifica degli atti giudiziari;
o) la definizione di tempi standard dei procedimenti civili e penali e di politiche di case management (gestione dei casie dei carichi di lavoro), coerenti con le indicazioni fornite dalla Commissione per l'efficienza della giustizia del Consiglio d'Europa;
p) la modifica delle procedure di nomina dei capi degli uffici e un potenziamento del ruolo gestionale del dirigente amministrativo dell'ufficio;
q) una forte depenalizzazione ed una razionalizzazione delle fattispecie criminose.
(6-00012)
«Bernardini, Maurizio Turco, Zamparutti, Farina Coscioni, Mecacci».
(27 gennaio 2009)