XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 139 di martedì 24 febbraio 2009

Pag. V

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 11,15.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono settantasei.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 1305, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 207 del 2008: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni finanziarie urgenti (approvato dal Senato) (A.C. 2198).

Nella seduta del 19 febbraio 2009 è iniziata la trattazione degli ordini del giorno.

(Ripresa trattazione degli ordini del giorno)

Intervengono i deputati SABINA ROSSA (PD), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 11 (Nuova formulazione), ANTONIO PALAGIANO (IdV) e ANDREA SARUBBI (PD).

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
Per consentire l'ulteriore decorso dei termini regolamentari di preavviso, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 11,25, è ripresa alle 11,40.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Palagiano n. 24.

Intervengono i deputati ANTONIO PALAGIANO (IdV) e GIOVANNI PALADINI (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Paladini n. 28.

Interviene il deputato ANTONIO BORGHESI (IdV).

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Borghesi n. 30 e Misiti n. 32.

Interviene il deputato FABIO EVANGELISTI (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Evangelisti n. 34.

Intervengono i deputati FABIO EVANGELISTI (IdV) e CARMEN MOTTA (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Motta n. 44.

Interviene il deputato DONATA LENZI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Lenzi n. 46.

Pag. VI

Intervengono il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze ALBERTO GIORGETTI, che accetta l'ordine del giorno Lovelli n. 47, nonché i deputati MARIO LOVELLI (PD), SILVIA VELO (PD) e ANTONIO RUGGHIA (PD). Intervengono successivamente il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze ALBERTO GIORGETTI, nonché il deputato ANTONIO RUGGHIA (PD), che ritira il suo ordine del giorno n. 50, e EMILIA GRAZIA DE BIASI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Levi n. 51.

Interviene il deputato ALESSANDRA SIRAGUSA (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Siragusa n. 53.

Intervengono i deputati CATERINA PES (PD), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 54, e ANTONINO RUSSO (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Antonino Russo n. 56.

PRESIDENTE. Ricordato che nella seduta del 19 febbraio scorso il deputato Giachetti ha sollevato un'obiezione relativa all'eccessiva portata modificativa della riformulazione proposta dal Governo dell'ordine del giorno Renato Farina n. 61, precisa che la Presidenza ritiene ammissibile tale riformulazione, che non aggiunge elementi nuovi rispetto al contenuto del documento di indirizzo ma si limita a proporne una rimodulazione.

Interviene il deputato MANUELA DI CENTA (PdL).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Ceccuzzi n. 68.

Intervengono i deputati MARIO TASSONE (UdC), PIERLUIGI MANTINI (PD), SILVIA VELO (PD), MARCO CAUSI (PD) e ERMETE REALACCI (PD), nonché il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze ALBERTO GIORGETTI ed il deputato MANUELA DAL LAGO (LNP).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Tassone n. 71.

Intervengono i deputati ANGELO COMPAGNON (UdC), GIUSEPPE RUVOLO (UdC), TERESIO DELFINO (UdC) e SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Ruvolo n. 75.

Intervengono il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze ALBERTO GIORGETTI, che accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Realacci n. 87, e i deputati ERMETE REALACCI (PD) e ANNA MARGHERITA MIOTTO (PD).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

Intervengono i deputati ANTONIO MISIANI (PD) e MARCO CAUSI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Miotto n. 92.

Intervengono i deputati LIVIA TURCO (PD) e RODOLFO GIULIANO VIOLA (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Viola n. 94.

Intervengono il deputato NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO (PD), il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze ALBERTO GIORGETTI, che accetta, purché riformulato, l'ordine del giorno Servodio n. 98 (Nuova formulazione), e il Pag. VIIdeputato GIUSEPPINA SERVODIO (PD) che accetta la riformulazione proposta. Intervengono altresì i deputati SUSANNA CENNI (PD), GIULIO SANTAGATA (PD), MARCO CAUSI (PD), CARMEN MOTTA (PD), DOMENICO SCILIPOTI (IdV) e ANTONIO MISIANI (PD).

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Causi n. 101.

Intervengono i deputati ETTORE ROSATO (PD), che accetta la riformulazione proposta dell'ordine del giorno Strizzolo n. 102, e RITA BERNARDINI (PD).

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.

Sull'ordine dei lavori.

MARIO TASSONE (UdC). Nella convinzione di interpretare i sentimenti dell'intera Camera dei deputati, esprime profondo cordoglio per la scomparsa dell'avvocato Gianluigi Marrone, già capo dell'Avvocatura della Camera dei deputati, di cui ricorda le insigni doti di umanità, disponibilità e professionalità.

PRESIDENTE. Nell'associarsi ai sentimenti di cordoglio espressi dal deputato Tassone, ricorda le elevatissime qualità personali e professionali dell'avvocato Gianluigi Marrone, che ha prestato la sua attività per venticinque anni al servizio dell'istituzione parlamentare.

LUCA VOLONTÈ (UdC). Espresso apprezzamento per il rilascio delle suore italiane rapite in Africa, reitera la richiesta che il Governo riferisca alla Camera sull'utilizzo delle risorse finanziarie il cui stanziamento è stato preannunziato dal Presidente del Consiglio.

GIANLUCA BUONANNO (LNP). Ricorda la figura del giornalista Candido Cannavò, recentemente scomparso, che fu tra l'altro insigne direttore del quotidiano La Gazzetta dello Sport.

PRESIDENTE. Si associa al cordoglio per la scomparsa del giornalista Candido Cannavò.

RENATO FARINA (PdL). Nel prendere atto degli sviluppi delle indagini relative al grave attacco terroristico di Mumbai, auspica la sollecita calendarizzazione dell'esame di una sua proposta di legge volta ad istituire una Commissione parlamentare di inchiesta sul terrorismo internazionale e le sue basi e connessioni in Italia.

Annunzio della presentazione di un disegno di legge di conversione e sua assegnazione a Commissione in sede referente.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Consiglio dei ministri ha presentato alla Presidenza il disegno di legge n. 2232, di conversione del decreto-legge n. 11 del 2009, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori.
Il disegno di legge è assegnato alla II Commissione in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del Regolamento.

La seduta, sospesa alle 13,05, è ripresa alle 16.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantacinque.

Pag. VIII

Si riprende la discussione del disegno di legge di conversione n. 2198.

(Dichiarazioni di voto finale)

SIEGFRIED BRUGGER (Misto-Min.ling.). Nel rilevare che il ricorso allo strumento fiduciario ha precluso l'esame nel merito di talune proposte emendative, relative agli aspetti di maggiore criticità del provvedimento d'urgenza in esame, la cui approvazione avrebbe consentito di migliorare ulteriormente un testo che giudica nel complesso condivisibile, esprime apprezzamento, in particolare, per le disposizioni in tema di ICI per i fabbricati rurali. Nel ritenere necessario, quindi, avviare una riflessione in ordine all'esigenza di mettere a regime le norme la cui vigenza viene periodicamente prorogata, al fine di garantire organicità e certezza alla legislazione, dichiara l'astensione della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame.

FRANCESCO NUCARA (Misto-LD-R). Nel manifestare preliminarmente stupore per le critiche rivolte dall'opposizione ad un provvedimento di proroga di termini, strumento cui tutti i Governi hanno sempre fatto ricorso, stigmatizza la mancata attenzione da parte della maggioranza e dell'Esecutivo alle esigenze del quotidiano La Voce repubblicana, del quale richiama la prestigiosa storia. Dichiara quindi il voto favorevole dei deputati Repubblicani sul disegno di legge di conversione in esame.

ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO (Misto-MpA). Nel rilevare il carattere sostanzialmente necessitato dei provvedimenti d'urgenza recanti proroga di termini previsti da disposizioni legislative, ai quali sono conseguentemente costretti a ricorrere tutti i Governi, auspica che nel corso della legislatura tale anomala pratica possa essere superata, segnatamente al fine di consentire un esame più attento delle proposte emendative finalizzate a garantire un adeguato sostegno alle fasce più deboli della popolazione e alle aree svantaggiate del Paese. Ribadisce quindi il sostegno della sua componente politica all'Esecutivo, pur ritenendo indispensabile aprire un confronto nella maggioranza in ordine all'attuazione del piano straordinario di interventi infrastrutturali nel Mezzogiorno, previsto dal programma di Governo. Dichiara infine il convinto voto favorevole della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Nell'osservare preliminarmente che il reiterato ricorso alla decretazione d'urgenza e alla questione di fiducia lede le prerogative del Parlamento, sottolinea il danno di immagine causato a livello internazionale al nostro Paese dalla politica attuata dall'Esecutivo di centrodestra. Nel denunziare quindi il carattere eterogeneo delle disposizioni recate dal decreto-legge in esame, esprime un giudizio fortemente critico segnatamente su quelle concernenti la sanatoria per le affissioni in campagna elettorale ed il rinvio dell'entrata in vigore delle norme in materia di infortuni sul lavoro e di class action, che penalizza le imprese già in regola e i piccoli risparmiatori vittime di truffe finanziarie. Nel dichiarare infine un voto convintamente contrario sul disegno di legge di conversione in esame, ricorda che la sua parte politica si batterà sempre a difesa della democrazia, sia in Parlamento sia promuovendo consultazioni referendarie su norme incostituzionali come il provvedimento in materia di intercettazioni.

BRUNO TABACCI (UdC). Osserva che l'eterogeneità di contenuto del provvedimento d'urgenza in esame - negativamente connotato, a suo avviso, da una pluralità sconnessa di disposizioni di proroga di termini, dalla mancanza di un legame diretto, in molti casi, tra le norme introdotte e quelle da prorogare, nonché dalla molteplicità diffusa ed ingiustificata di disposizioni ordinamentali - è stata riconosciuta dagli stessi relatori, i quali Pag. IXhanno addotto argomentazioni a sostegno delle misure da esso recate che giudica non convincenti. Sottolinea quindi l'eccessiva ristrettezza dei tempi riservati all'esame del provvedimento sia in sede referente sia in Assemblea, la quale non ha consentito di apportare miglioramenti ad un testo inficiato da palesi contraddizioni e dalla carenza di una cultura di governo responsabile. Dichiara infine il voto decisamente contrario del suo gruppo sul relativo disegno di legge di conversione.

LUCIANO DUSSIN (LNP). Nel ribadire la necessità di un provvedimento di proroga di termini, attese talune inefficienze della pubblica amministrazione prevalentemente ereditate dai Governi di centrosinistra, esprime apprezzamento per la semplificazione normativa promossa dal Ministro Calderoli. Sottolineata quindi la necessità di modificare il Regolamento della Camera, al fine di garantire tempi certi per l'approvazione dei provvedimenti, anche d'urgenza, necessari per far fronte alle emergenze del Paese, valuta positivamente le misure recate nel decreto-legge in esame, che giudica idonee, tra l'altro, a riattivare il mercato delle opere pubbliche. Auspicata infine l'approvazione di alcune fondamentali riforme, quali il federalismo fiscale, la riduzione del numero dei parlamentari e la creazione di un Senato federale, stigmatizza i continui attacchi offensivi cui è sottoposto il Presidente del Consiglio, che denotano mancanza di rispetto per i cittadini che lo hanno votato.

ANTONELLO SORO (PD). Dichiara il convinto voto contrario dei deputati del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, le cui disposizioni si configurano come l'ennesima mortificazione dell'istituzione parlamentare e dei cittadini onesti. Osserva quindi che l'abnorme ricorso da parte del Governo alla decretazione d'urgenza, nel dare vita ad un flusso di provvedimenti solo apparentemente necessari ed urgenti, tradisce l'incapacità dell'Esecutivo - che appare non deciso, ma confuso e perennemente in affanno - di governare i processi, nonché l'inettitudine dello stesso a svolgere con equilibrio l'azione politica ed amministrativa. Giudica dubbia, in particolare, la legittimità di talune misure recate dal provvedimento in esame, quali le provvidenze a favore della stampa (settore nel quale dilaga senza alcun freno la discrezionalità del Governo), le concessioni autostradali e la liquidazione del patrimonio relativo alle operazioni di cartolarizzazione effettuata dalla società SCIP. In generale, ritiene che mediante il ricorso alla decretazione d'urgenza e allo strumento fiduciario l'Esecutivo si stia progressivamente appropriando della funzione legislativa, lacerando il tessuto della Carta fondamentale - che sistematicamente e consapevolmente ignora - e alterando il profilo della nostra democrazia.

LAURA RAVETTO (PdL). Sottolinea preliminarmente che l'adozione di provvedimenti recanti proroga di termini è caratteristica di tutti i Governi e che il ricorso alla questione di fiducia è dovuto all'urgenza con la quale occorre affrontare le emergenze del Paese, a fronte dell'inadeguatezza dei Regolamenti parlamentari. Espresso quindi un giudizio positivo sulle misure recate dal decreto-legge in esame, segnatamente quelle concernenti la deroga al Patto di stabilità per i comuni più virtuosi, l'ICI sugli immobili rurali, nonché le disposizioni relative alla cartolarizzazione degli immobili pubblici, avviata peraltro dal Governo di centrosinistra, dichiara il voto convintamente favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione n. 2198.

RAFFAELE VOLPI (LNP), Relatore per la I Commissione. Ringrazia gli uffici della Camera per il proficuo lavoro svolto.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 2198.

Sull'ordine dei lavori.

MANUELA DI CENTA (PdL). Esprime soddisfazione per la vittoria di un'atleta italiana ai campionati mondiali di sci di fondo.

Pag. X

Seguito della discussione delle mozioni Realacci n. 1-00110, Piffari n. 1-00117, Ghiglia n. 1-00118 e Libè n. 1-00119: Iniziative per favorire uno sviluppo ambientale sostenibile.

Nella seduta del 9 febbraio 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate la mozione Alessandri n. 1-00122 e la risoluzione Zamparutti n. 6-00016.

ROBERTO MENIA, Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare. Esprime parere favorevole sulla mozione Alessandri n. 1-00122. Si rimette all'Assemblea sulla mozione Libè n. 1-00119 ed invita al ritiro dei restanti documenti di indirizzo.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

ERMETE REALACCI (PD). Ritira la sua mozione n. 1-00110, esprimendo un orientamento favorevole alla mozione Alessandri n. 1-00122.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Ritira la sua mozione n. 1-00117.

AGOSTINO GHIGLIA (PdL). Ritira la sua mozione n. 1-00118.

ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD). Ritira la sua risoluzione n. 6-00016.

(Dichiarazioni di voto)

ANGELO ALESSANDRI (LNP). Espressa soddisfazione per il fatto che è stato possibile pervenire all'adozione di un documento di indirizzo unitario, sottolinea la necessità di coniugare le esigenze di tutela dell'ambiente con quelle dello sviluppo economico.

SALVATORE MARGIOTTA (PD). Esprime soddisfazione per l'ampia convergenza registratasi su un documento di indirizzo unitario che sancisce un incisivo impegno per il Governo su tematiche ambientali non più rinviabili, come la necessità di fronteggiare i preoccupanti cambiamenti climatici e la crisi economica e finanziaria in atto, prendendo spunto da quanto sta facendo la nuova amministrazione statunitense; richiama quindi l'importanza del processo di modernizzazione tecnologica improntato alla compatibilità ambientale, che rappresenta una garanzia per le future generazioni e per la stessa economia nazionale.

MAURO LIBÈ (UdC). Pur non manifestando contrarietà al documento di indirizzo sottoscritto dagli altri gruppi, sul quale dichiara l'astensione, sottolinea che la decisione della sua parte politica di non ritirare la propria mozione deriva dalla convinzione che la materia dello sviluppo ambientale richieda l'adozione di scelte concrete e coraggiose, scevre da qualsiasi approccio ideologico.

CHIARA BRAGA (PD). Nel richiamare preliminarmente l'iniziativa del suo gruppo, che per primo ha promosso l'esame di una mozione sulle tematiche ambientali, consentendo di pervenire ad un testo ampiamente condiviso, giudica di fondamentale importanza, anche per fronteggiare adeguatamente la crisi economica e finanziaria in atto, adottare un modello di sviluppo sostenibile.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

CHIARA BRAGA (PD). Nell'auspicare quindi che la prossima Presidenza italiana del G8 rappresenti l'occasione per dare nuovo impulso agli obiettivi di Kyoto, ritiene che la sfida energetica possa essere affrontata solo attraverso il ricorso sempre più massiccio alle energie rinnovabili, la riduzione degli sprechi di risorse idriche, gli incentivi all'edilizia ecocompatibile, la Pag. XIriduzione della produzione di rifiuti e l'attuazione di nuove e migliori politiche per il loro smaltimento. Dichiara infine il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Alessandri n. 1-00122.

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Nel dichiarare il voto favorevole della sua componente politica sulla mozione Alessandri n. 1-00122, invita il Governo a stanziare adeguate risorse finanziarie ed organizzative per una strategia di sviluppo sostenibile, che favorisca, tra l'altro, la crescita dell'occupazione, ponendo al centro della politica ambientale la dignità della persona umana.

ALESSANDRO BRATTI (PD). Nel dichiarare il convinto voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Alessandri n. 1-00122, sottolinea la necessità di affrontare la crisi economica in atto definendo un modello di sviluppo del sistema produttivo compatibile con le esigenze di tutela ambientale; giudicato discutibile, al riguardo, l'eventuale ricorso all'energia nucleare, invita il Governo ad adottare misure finalizzate, tra l'altro, alla riduzione delle emissioni di sostanze inquinanti da parte degli autoveicoli.

SERGIO MICHELE PIFFARI (IdV). Nel sottolineare preliminarmente le gravi conseguenze in termini di perdita di posti di lavoro derivanti dalla crisi economica e finanziaria in atto ed i cambiamenti climatici sempre più incombenti, ritiene che una efficace risposta a tali problematiche potrebbe giungere da un nuovo modello di sviluppo sostenibile. Rilevate quindi le notevoli difficoltà registratesi nel raggiungimento degli obiettivi fissati dal Protocollo di Kyoto, giudica possibile abbattere in maniera rilevante le emissioni nocive con il ricorso a carburanti alternativi e meno inquinanti. Nel reputare infine preferibile sostenere la produzione di energia da fonti rinnovabili piuttosto che ricorrere al nucleare, peraltro di vecchia generazione, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Alessandri n. 1-00122, pur ritenendola caratterizzata da un approccio non sufficientemente coraggioso.

ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD). Nel sottolineare la necessità di definire una nuova strategia per lo sviluppo sostenibile che persegua quale obiettivo prioritario quello dell'efficacia energetica, manifesta rammarico per il parere espresso dal Governo sulla sua risoluzione n. 6-00016, che recepiva richieste provenienti anche dal mondo imprenditoriale. Dichiara, infine, voto favorevole sulla mozione Alessandri n. 1-00122.

DOMENICO SCILIPOTI (IdV). Nell'esprimere apprezzamento per il dibattito in corso, manifesta netta contrarietà alla scelta che prevede l'utilizzo di fonti di approvvigionamento energetico di tipo nucleare, frutto di una impostazione neoimperialista, nonché di una società cartesiana e meccanicista che non è disposta a prestare ascolto alle ragioni ecologiste. Nel paventare quindi i rischi per la salute dei cittadini connessi alla predetta opzione - che sembrerebbe essersi tradotta in un accordo stipulato dai Governi italiano e francese - invita i parlamentari a documentarsi prima di esprimere il loro orientamento in ordine ai provvedimenti concernenti tale delicata materia.

AGOSTINO GHIGLIA (PdL). Nel ringraziare preliminarmente il presidente dell'VIII Commissione per il proficuo lavoro di mediazione che ha condotto all'adozione di un testo largamente condiviso che, prescindendo da qualsiasi posizione ideologica, impegna il Governo alla realizzazione di obiettivi concreti in materia di sviluppo sostenibile, auspica il perseguimento di una nuova politica in materia di energia nucleare. Dichiara, infine, che esprimerà un convinto voto favorevole sulla mozione Alessandri n. 1- 00122 e che si asterrà sulla mozione Libè n. 1-00119.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge la mozione Libè n. 1-00119 ed approva la mozione Alessandri n. 1-00122.

Seguito della discussione del disegno di legge di ratifica S. 1073: II Protocollo relativo alla Convenzione dell'Aja del 1954 per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato (approvato dal Senato) (A.C. 1929-A).

Nella seduta del 20 febbraio 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali. Pag. XII
Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.

(Esame degli articoli)

PRESIDENTE. Avverte che le Commissioni hanno presentato l'emendamento 12.1 sul quale, secondo quanto risulta alla Presidenza, i gruppi hanno rinunziato al termine per la presentazione di eventuali subemendamenti.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli da 1 a 11, ai quali non sono riferiti emendamenti.

ANTONINO LO PRESTI (PdL), Relatore per la II Commissione. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 12.1 delle Commissioni, del quale richiama le finalità.

ENZO SCOTTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Lo accetta.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento 12.1 delle Commissioni, l'articolo 12, nel testo emendato, nonché gli articoli da 13 a 17, ai quali non sono riferiti emendamenti.

(Dichiarazioni di voto finale)

ALESSANDRO MARAN (PD). Sottolineata la rilevanza del Protocollo in esame, auspica l'approvazione del relativo disegno di legge di ratifica.

LEOLUCA ORLANDO (IdV). Anche in qualità di relatore per la III Commissione, auspica l'approvazione del disegno di legge di ratifica in esame.

ANTONINO LO PRESTI (PdL). Nell'esprimere apprezzamento per il costruttivo confronto con il Governo che ha connotato l'iter in sede referente, nel corso del quale sono stati apportati al testo del provvedimento taluni importanti miglioramenti, dichiara il voto favorevole del gruppo del Popolo della libertà sul relativo disegno di legge di ratifica.

GIANLUCA PINI (LNP). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di ratifica n. 1929-A.

Seguito della discussione del disegno di legge di ratifica S. 1279: Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (approvato dal Senato) (A.C. 2121 ed abbinata).

Nella seduta del 20 febbraio 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali.
Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.

(Esame degli articoli)

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli 1 e 2, ai quali non sono riferiti emendamenti.

Intervengono sul complesso degli emendamenti riferiti all'articolo 3 i deputati MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI (PD), SILVANA MURA (IdV) e ILEANA ARGENTIN (PD).

GIUSEPPE PALUMBO (PdL), Presidente della XII Commissione. In sostituzione del relatore, esprimere parere contrario su tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 3.

Pag. XIII

ENZO SCOTTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Concorda, invitando al ritiro di tutti gli emendamenti presentati.

TERESIO DELFINO (UdC). Nel condividere pienamente l'istituzione dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, dichiara voto contrario sull'emendamento Farina Coscioni 3.7.

MATTEO MECACCI (PD). Manifesta un orientamento favorevole all'emendamento Farina Coscioni 3.7, volto a sopprimere una disposizione che non è conforme agli obblighi previsti dalla Convenzione oggetto di ratifica.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Farina Coscioni 3.7 e Mura 3.1.

MATTEO MECACCI (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Farina Coscioni 3.6.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Farina Coscioni 3.6 e Maran 3.12.

MATTEO MECACCI (PD). Richiama le finalità sottese all'emendamento Farina Coscioni 3.8, evidentemente ispirato ad una logica di riduzione del danno.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Farina Coscioni 3.8..

TERESIO DELFINO (UdC). Chiede al rappresentante del Governo di riconsiderare il parere espresso sull'emendamento Mura 3.2.

ENZO SCOTTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Manifesta la disponibilità del Governo ad accettare un ordine del giorno di contenuto analogo a quello dell'emendamento Mura 3.2.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Ritira l'emendamento Mura 3.2.

MATTEO MECACCI (PD). Richiama le finalità dell'emendamento Farina Coscioni 3.9.

ENZO SCOTTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Ribadisce le ragioni che l'hanno indotto ad esprimere parere contrario sull'emendamento Farina Coscioni 3.9.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Farina Coscioni 3.9.

MATTEO MECACCI (PD). Richiama le finalità sottese all'emendamento Farina Coscioni 3.10.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Farina Coscioni 3.10, Mura 3.3, Farina Coscioni 3.11, Maran 3.13, nonché gli identici emendamenti Mura 3.4 e Farina Coscioni 3.5; approva quindi l'articolo 3, nonché l'articolo 4, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Trattazione degli ordini del giorno)

ENZO SCOTTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Accetta l'ordine del giorno Mura n. 2, nonché i primi due capoversi del dispositivo dell'ordine del giorno Miotto n. 1, del quale accoglie come raccomandazione la restante parte.

Intervengono i deputati ANNA MARGHERITA MIOTTO (PD), MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI (PD) e TERESIO DELFINO (UdC).

(Dichiarazioni di voto finale)

LAURA MOLTENI (LNP). Sottolinea la rilevanza del disegno di legge in esame, la Pag. XIVcui approvazione consentirà al nostro Paese - il primo tra quelli dell'Unione europea a ratificare la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità - di conseguire un superiore grado di civiltà, contribuendo a creare le condizioni per il pieno ed effettivo riconoscimento dei diritti dei predetti soggetti, in un contesto idoneo a salvaguardarne la dignità e le pari opportunità. Ribadisce quindi l'impegno sociale e politico del suo gruppo, che esprimerà voto favorevole sul disegno di legge di ratifica in esame, a vigilare affinché sia data attuazione agli impegni previsti dalla menzionata Convenzione ONU.

IGNAZIO MESSINA (IdV). Nel sottolineare l'importanza di riconoscere l'individualità della persone disabili, abbandonando un approccio eccessivamente burocratico alla loro tutela, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame, pur manifestando perplessità per la mancata correzione di alcune distorsioni recate dall'articolo 3.

LUISA BOSSA (PD). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame, volto a garantire la piena realizzazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali delle persone con disabilità, ricordando che soltanto la prematura conclusione della XV legislatura ha impedito al Governo Prodi di portare a compimento tale importantissimo adempimento.

TERESIO DELFINO (UdC). Evidenzia il positivo contributo fornito dall'Italia alla elaborazione della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, del cui processo di integrazione sottolinea l'importanza, auspicando che ad esso il Governo destini adeguate risorse; dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.

CARMELO PORCU (PdL). Sottolinea la portata storica della ratifica della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, che rappresenta un atto di giustizia e di civiltà, ponendo l'Italia al livello dei Paesi più progrediti del mondo sul piano dell'integrazione sociale dei disabili.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di ratifica n. 2121.

PRESIDENTE. Dichiara assorbita l'abbinata proposta di legge.

Seguito della discussione del disegno di legge di ratifica: Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione con la Repubblica dell'Iraq (A.C. 2037-A).

Nella seduta del 23 febbraio 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali.
La V Commissione ha espresso il prescritto parere.

(Esame degli articoli)

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli da 1 a 4, ai quali non sono riferiti emendamenti.

(Trattazione dell'unico ordine del giorno)

ENZO SCOTTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Accetta, purché riformulato, l'ordine del giorno Mecacci n. 1.

Interviene il deputato MATTEO MECACCI (PD), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 1.

(Dichiarazioni di voto finale)

FABIO EVANGELISTI (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame, che giudica riparatorio sotto il profilo della responsabilità, ascrivibile anche al nostro Paese, per i disastri provocati dall'intervento militare in Iraq; ribadisce inoltre le Pag. XVforti critiche espresse riguardo al consistente taglio dei fondi destinati alla cooperazione allo sviluppo.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di ratifica n. 2037-A.

Seguito della discussione del disegno di legge di ratifica: Accordo di cooperazione relativo ad un sistema globale di navigazione satellitare civile (GNSS) tra la Comunità europea e i suoi Stati membri e l'Ucraina (A.C. 2013).

Nella seduta del 23 febbraio 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali.

(Esame degli articoli)

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli 1, 2, e 3, ai quali non sono riferiti emendamenti; approva quindi, con votazione finale elettronica, il disegno di legge di ratifica n. 2013.

Seguito della discussione del disegno di legge di ratifica: a) Strumento così come contemplato dall'articolo 3 (2) dell'Accordo di estradizione tra gli Stati Uniti d'America e l'Unione europea; b) Strumento così come contemplato dall'articolo 3 (2) dell'Accordo sulla mutua assistenza giudiziaria tra gli Stati Uniti d'America e l'Unione europea (A.C. 2014).

Nella seduta del 23 febbraio 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali.

(Esame degli articoli)

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli 1, 2 e 3, ai quali non sono riferiti emendamenti.

(Trattazione dell'unico ordine del giorno)

ENZO SCOTTI, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Accetta l'ordine del giorno Mecacci n. 1.

(Dichiarazioni di voto finale)

MATTEO MECACCI (PD). Nell'esprimere apprezzamento per l'accettazione del suo ordine del giorno n.1, evidenzia la necessità di procedere ad un'attenta valutazione della compatibilità con i principi sanciti dalla Carta costituzionale e dal diritto internazionale delle disposizioni recate dai disegni di legge di ratifica, ricordando la vicenda di un cittadino italiano il quale, in procinto di essere estradato negli USA, ottenne dalla Consulta la declaratoria di illegittimità costituzionale della norma del codice di procedura penale all'epoca vigente, nella parte in cui consentiva l'estradizione in Paesi i cui ordinamenti contemplano la pena di morte.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Ricordato che gli atti internazionali di cui si propone la ratifica si pongono l'obiettivo di una più efficace lotta alla criminalità internazionale ed al terrorismo, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in esame.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di ratifica n. 2014.

Sull'ordine dei lavori.

EMANUELE FIANO (PD). Stigmatizza la diffusione con mezzi telematici di deliranti messaggi di stampo xenofobo e razzista, che costituiscono un inaccettabile incitamento all'odio ed alla violenza.

PRESIDENTE. Nell'associarsi all'esecrazione espressa dal deputato Fiano, ricorda che l'ordinamento della Repubblica italiana non consente l'incitamento all'odio razziale.

Pag. XVI

LUCA VOLONTÈ (UdC). Reitera la richiesta che il Governo riferisca alla Camera sul modo in cui intende impiegare le risorse destinate ad interventi anticrisi. Invita altresì l'Esecutivo ad attivarsi in sede internazionale affinché in India sia garantita ai cristiani la libertà di professare liberamente il proprio credo religioso.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Chiede che il Governo riferisca alla Camera circa la possibilità di applicare la cosiddetta legge Mancino in relazione alla fattispecie precedentemente denunziata dal deputato Fiano.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera, perché interessi il Governo, le richieste formulate dai deputati Volontè e Quartiani.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 25 febbraio 2009, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 86).

La seduta termina alle 19,50.