XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 147 di martedì 17 marzo 2009

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

La seduta comincia alle 14.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 9 marzo 2009.

I deputati in missione sono settantuno.

Sull'ordine dei lavori.

SIMONE BALDELLI (PdL). Precisa di aver evidenziato, in un intervento svolto nella seduta di ieri, l'esigenza di evitare un'interpretazione eccessivamente estensiva dell'articolo 42, comma 2, del Regolamento.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Precisa che con il suo intervento svolto al termine della seduta di ieri intendeva sottolineare come spetti esclusivamente alla Presidenza garantire la corretta interpretazione ed applicazione delle norme regolamentari.

Seguito della discussione delle mozioni Franceschini n. 1-00123, Donadi n. 1-00134, Galletti n. 1-00135 e Cicchitto n. 1-00138: Iniziative in merito alla situazione economico-finanziaria degli enti locali.

Nella seduta del 16 marzo 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali.

PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate riformulazioni delle mozioni Franceschini n. 1-00123, Galletti n. 1-00135 e Cicchitto n. 1-00138.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

GIUSEPPE VEGAS, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Nel ringraziare tutti i deputati intervenuti nella discussione sulle linee generali, sottolinea che la situazione di grave crisi economica e finanziaria nella quale versano i comuni deriva da una erronea impostazione conferita al Patto di stabilità interno dal precedente Governo, che l'attuale Esecutivo ha inteso confermare per esigenze di continuità istituzionale; ritiene pertanto necessario adottare iniziative che premino gli enti virtuosi mediante un adeguato sostegno agli investimenti. Esprime, infine, parere favorevole sulle mozioni Franceschini n. 1-00123 (Nuova formulazione) e Cicchitto n. 1-00138 (Nuova formulazione), nonché sulle mozioni Galletti n. 1-00135 (Nuova formulazione) e Donadi n. 1-00134, purché riformulate.

(Dichiarazioni di voto)

GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Non accetta la proposta di riformulazione avanzata dal Governo della sua mozione n. 1-00135 (Nuova formulazione), che fissa direttive effettivamente utili al superamento dello stallo economico-finanziario di molti comuni, giudicando invece un inefficace compromesso al ribasso il dettato eccessivamente generico di cui alle mozioni Franceschini n. 1-00123 (Nuova formulazione) e Cicchitto 1-00138 (Nuova formulazione). Ritenuta illogica e deleteria la scelta di molte amministrazioni comunali di rinunciare ad avviare procedure di affidamento di lavori pubblici, anche di Pag. IVcontenuta entità, pur di non superare i limiti posti dal Patto di stabilità interno, stigmatizza l'individuazione di una soluzione derogatoria per il comune di Roma e ribadisce invece la necessità di avviare l'indotto economico relativo alla realizzazione delle opere pubbliche per contribuire al superamento della recessione che affligge il Paese.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Accetta la riformulazione proposta dal Governo della mozione Donadi n. 1-00134, sottolineando la necessità di fornire adeguate risposte alla grave ed insostenibile situazione di crisi economica degli enti territoriali, anche mediante l'adozione di specifiche iniziative di sostegno alle imprese. Dichiara, quindi, voto favorevole sulle mozioni Franceschini n. 1-00123 (Nuova formulazione) e Galletti n. 1-00135 (Nuova formulazione).

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Nel ritenere la discussione svoltasi sulle mozioni all'ordine del giorno un ulteriore tassello al mosaico degli interventi ritenuti utili per affrontare e superare la grave crisi economica e finanziaria che investe il Paese, reputa fondamentale che gli enti territoriali siano messi nelle condizioni di svolgere fino in fondo il proprio ruolo nell'ambito di una cooperazione istituzionale tra interventi del Governo nazionale e interventi dei governi locali, per fornire risposte efficaci ai bisogni delle comunità. Nell'evidenziare la necessità che la Cassa depositi e prestiti proceda ad un modifica della circolare n. 1250/03 relativa al fondo rotativo per la progettualità, dichiara che la sua componente politica esprimerà un voto conforme al parere del rappresentante del Governo sui documenti di indirizzo in esame.

MASSIMO BITONCI (LNP). Esprime, anche a nome del suo gruppo, contrarietà ed insoddisfazione per l'eccessiva rigidità dei dettami del Patto di stabilità interno e per il permanere di gravi restrizioni sulle amministrazioni comunali per effettuare investimenti in opere e lavori pubblici, che reputa invece necessari per incrementare le economie locali e contribuire alla ripresa del ciclo economico generale. Stigmatizzata la scelta di prevedere regimi finanziari derogatori e di favore per ripianare, tra l'altro, i dissesti finanziari delle amministrazioni comunali di Roma e Catania, rammenta come la fondamentale riforma del federalismo fiscale si ispiri al principio di responsabilizzazione degli amministratori locali prevedendo all'uopo appositi meccanismi sanzionatori.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

MASSIMO BITONCI (LNP). Auspica infine un fattivo impegno del Governo volto, tra l'altro, a rimodulare i termini del Patto di stabilità interno, coordinandolo con i principi del federalismo fiscale, a premiare le amministrazioni locali virtuose e ad individuare categorie di spesa pubblica da incentivare.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Evidenziato che la condizione preliminare per una effettiva realizzazione del federalismo fiscale è il superamento dell'attuale stato di crisi economico-finanziaria degli enti territoriali, invita il Governo ad adottare idonee iniziative che consentano il superamento del centralismo fiscale attualmente vigente, segnatamente allentando i vincoli derivanti dal Patto di stabilità interno e consentendo alle amministrazioni locali di abbattere il debito, di sostenere la spesa per investimenti e di utilizzare gli avanzi di amministrazione per la spesa in conto capitale.

OSVALDO NAPOLI (PdL). Manifestata preliminarmente soddisfazione per il clima di dialogo costruttivo che ha connotato l'iter dei documenti di indirizzo in discussione, richiama le cause sottese alle difficoltà in cui versano gli enti locali, giudicando fortemente penalizzanti, tra l'altro, le misure di politica economica varate dal Governo Prodi, come il taglio ai trasferimenti erariali ai comuni e la mancata Pag. Vcopertura finanziaria del taglio dell'ICI sull'abitazione principale. Nel richiamare, quindi, le finalità della mozione Cicchitto n. 1-00138 (Nuova formulazione), ritiene che l'Esecutivo si sia attivato nei confronti delle legittime aspettative delle amministrazioni territoriali nel rispetto delle regole del Patto di stabilità interno, osservando che la riforma in materia di federalismo fiscale potrebbe favorire il reperimento di risorse aggiuntive da utilizzare in modo mirato, ad esempio, per il completamento di opere infrastrutturali a livello locale. Auspica, infine, l'adozione di riforme istituzionali ampiamente condivise dalle forze politiche.

Su un lutto del deputato Luigi Lazzari.

PRESIDENTE. Rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le espressioni della partecipazione al dolore del deputato Luigi Lazzari, colpito da un grave lutto: la perdita della madre.

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva le mozioni Franceschini n. 1-00123 (Nuova formulazione) e Donadi n. 1-00134, nel testo riformulato e nella parte non assorbita, e respinge la mozione Galletti n. 1-00135 (Nuova formulazione), nella parte non assorbita; approva, altresì, la mozione Cicchitto n. 1-00138 (Nuova formulazione), nella parte non assorbita.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 1117: Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione (approvato dal Senato) (A.C. 2105-A ed abbinate).

Nella seduta del 16 marzo 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali.

(Esame e votazione di una questione pregiudiziale)

PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata la questione pregiudiziale per motivi di costituzionalità Vietti n. 1.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Illustra la sua questione pregiudiziale n.1, evidenziando i numerosi profili di incostituzionalità del disegno di legge delega in esame e soffermandosi in particolare, sull'indeterminatezza di principi e criteri direttivi, anche in relazione alle cosiddette deleghe correttive, sulla mancanza di una chiara individuazione dei principi fondamentali cui le regioni devono attenersi nell'esercizio della potestà legislativa in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici e di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario, sulla prevista applicazione di sanzioni a carico degli enti locali senza tenere conto delle differenze strutturali esistenti sul territorio nazionale, nonché sulla violazione della normativa di favore dettata dagli statuti speciali e dell'obbligo di copertura di cui all'articolo 81 della Costituzione. Rileva, altresì, l'ulteriore profilo di incostituzionalità consistente nell'attribuzione alla istituenda Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica di funzioni che ledono le prerogative del Parlamento.

MAURIZIO FUGATTI (LNP). Richiama le ragioni per le quali giudica infondate le motivazioni addotte a sostegno della questione pregiudiziale Vietti n. 1 - segnatamente con riferimento alla prospettata violazione degli articolo 3, 5, 76, 117 e 119 della Costituzione - sulla quale dichiara voto contrario.

MARINA SERENI (PD). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla questione pregiudiziale Vietti n. 1, ricordando che nel corso dell'esame in sede referente sono state introdotte al testo del disegno di legge delega in esame, in accoglimento di proposte emendative presentate dalla sua Pag. VIparte politica, talune modifiche migliorative che hanno reso conformi al dettato costituzionale le disposizioni oggetto dei prospettati rilievi di incostituzionalità.

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA). Ritiene che la riforma in materia di federalismo fiscale possa valorizzare e responsabilizzare le amministrazioni territoriali, favorendo un processo di superamento del divario esistente fra le varie aree del Paese nel pieno rispetto dei principi di solidarietà e perequazione. Dichiara, quindi, voto contrario sulla questione pregiudiziale presentata.

LEOLUCA ORLANDO (IdV). Dichiara il voto contrario del gruppo dell'Italia dei Valori sulla questione pregiudiziale in esame, pur ritenendo le posizioni addotte dall'UDC a sostegno della stessa meritevoli di attenzione, ma non attinenti alla costituzionalità del disegno di legge n. 2105-A. Nel ricordare di aver già sollevato alcune perplessità in merito alla paventata esclusione del Parlamento dalla fase dell'esercizio delle delega, richiama l'attenzione dell'Esecutivo sugli interventi in materia di finanziamento delle regioni a statuto speciale, affinché venga garantito il principio fondamentale della responsabilità dei governi locali.

ANNA MARIA BERNINI BOVICELLI (PdL). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla questione pregiudiziale Vietti n. 1, giudicando infondate le obiezioni sollevate in merito a presunti profili di illegittimità costituzionale del disegno di legge in esame, che appare, tra l'altro, pienamente rispettoso delle prerogative regionali e delle specificità degli enti territoriali; sottolinea, in particolare, l'assoluta correttezza del ricorso allo strumento della delega legislativa.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge la questione pregiudiziale per motivi di costituzionalità Vietti n. 1.

La I Commissione ha espresso il prescritto parere.

PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata una nuova formulazione dell'emendamento 3.500 del Governo.
Avverte altresì che la Commissione ha presentato ulteriori proposte emendative: il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è fissato per le 18.

(Esame dell'articolo 1)

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

Intervengono sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 1 i deputati ROBERTO ROLANDO NICCO (Misto-Min.ling.) e RENATO CAMBURSANO (IdV).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

Intervengono altresì sul complesso delle proposte emendative riferite all'articolo 1 i deputati FRANCESCO BOCCIA (PD), IVANO STRIZZOLO (PD) e PIERLUIGI MANTINI (PD).

ANTONIO PEPE (PdL), Relatore per la VI Commissione. Accetta l'emendamento 1.500 del Governo; esprime quindi parere favorevole sull'emendamento Cesare Marini 1.2, purché riformulato; invita al ritiro degli emendamenti Zorzato 1.7 e Marinello 1.10 ed esprime parere contrario sulle restanti proposte emendative.

ALDO BRANCHER, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Concorda.

PRESIDENTE. Secondo le intese intercorse tra i gruppi, rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 18 marzo 2009, alle 9.

(Vedi resoconto stenografico pag. 37).

La seduta termina alle 16,55.