XVI LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di mercoledì 25 marzo 2009

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 25 marzo 2009.

Albonetti, Alessandri, Angelino Alfano, Aprea, Balocchi, Barbieri, Berlusconi, Bindi, Bonaiuti, Bongiorno, Bossi, Brambilla, Brancher, Brugger, Brunetta, Buonfiglio, Buttiglione, Carfagna, Casero, Cicchitto, Cirielli, Colucci, Cossiga, Cota, Craxi, Crimi, Crosetto, D'Amico, Donadi, Gianni Farina, Renato Farina, Fassino, Fitto, Gregorio Fontana, Frassinetti, Frattini, Gelmini, Gibelli, Alberto Giorgetti, Giancarlo Giorgetti, Giro, La Russa, Leone, Lo Monte, Lombardo, Lupi, Mantini, Mantovano, Maroni, Martini, Mazzocchi, Mecacci, Melchiorre, Meloni, Menia, Messina, Miccichè, Migliavacca, Migliori, Milanato, Molgora, Palumbo, Pescante, Picchi, Prestigiacomo, Rigoni, Roccella, Romani, Ronchi, Rotondi, Scajola, Soro, Stefani, Tremonti, Urso, Valducci, Vegas, Vito, Zacchera, Zeller.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta)

Albonetti, Alessandri, Angelino Alfano, Balocchi, Barbieri, Berlusconi, Bindi, Bonaiuti, Bongiorno, Bossi, Brambilla, Brancher, Brugger, Brunetta, Bruno, Buonfiglio, Buttiglione, Carfagna, Casero, Cicchitto, Cirielli, Colucci, Conte, Cosentino, Cossiga, Cota, Craxi, Crimi, Crosetto, D'Amico, Donadi, Gianni Farina, Renato Farina, Fassino, Fitto, Gregorio Fontana, Frattini, Gelmini, Gibelli, Alberto Giorgetti, Giancarlo Giorgetti, Giro, La Russa, Leone, Lo Monte, Lombardo, Lupi, Mantini, Mantovano, Maroni, Martini, Mazzocchi, Mecacci, Melchiorre, Meloni, Menia, Messina, Miccichè, Migliavacca, Migliori, Milanato, Molgora, Mura, Pescante, Picchi, Prestigiacomo, Rigoni, Roccella, Romani, Ronchi, Rotondi, Scajola, Soro, Stefani, Tremonti, Urso, Vegas, Vito, Zacchera, Zeller.

Annunzio di proposte di legge.

In data 24 marzo 2009 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
FEDERICO TESTA: «Diritto allo studio: detrazioni fiscali per l'acquisto di libri e materiali scolastici» (2327);
ALESSANDRI: «Delega al Governo per il riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze di polizia» (2328);
CAPANO: «Riforma dell'ordinamento della professione di avvocato e delega al Governo per l'emanazione di un testo unico delle disposizioni concernenti l'ordinamento della medesima professione» (2329);
GARAVINI: «Disposizioni per incentivare l'assunzione di ricercatori operanti all'estero da parte delle università italiane e istituzione della Fondazione denominata "Per una ricerca italiana del merito e dell'eccellenza" (PRIME)» (2330);
BOCCI: «Modifica all'articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di detrazione d'imposta per spese sostenute per la realizzazione di giardini pensili nelle aree urbane» (2331).

Saranno stampate e distribuite.

Annunzio di proposte di legge d'iniziativa regionale.

In data 24 marzo 2009 sono state presentate alla Presidenza, ai sensi dell'articolo 121 della Costituzione, le seguenti proposte di legge:
PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO: «Diritto allo studio: detrazioni fiscali per l'acquisto di libri e materiale scolastici» (2332);
PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO: «Modifica dell'articolo 32 del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero di cui al decreto legislativo del 25 luglio 1998, n. 286, in materia di soggiorno per i minori stranieri affidati, al compimento della maggiore età» (2333).

Saranno stampate e distribuite.

Adesione di un deputato ad una proposta di legge.

La proposta di legge RAZZI ed altri: «Introduzione dell'insegnamento dell'educazione alimentare nei programmi scolastici» (2071) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Gozi.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

A norma del comma 1 dell'articolo 72 del regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:
I Commissione (Affari costituzionali):
PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE PISICCHIO: «Modifiche al Titolo V della parte seconda della Costituzione, nonché agli Statuti speciali della Regione siciliana e delle regioni Sardegna e Friuli Venezia Giulia, in materia di soppressione delle province, e disposizioni per la destinazione delle risorse rese disponibili al finanziamento di iniziative per promuovere l'occupazione giovanile» (2264) Parere delle Commissioni VII, X, XI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, relativamente alle disposizioni in materia previdenziale), XIII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
S. 1107 - «Modifica della legge 5 ottobre 1993, n. 409, di approvazione dell'intesa tra il Governo della Repubblica italiana e la Tavola valdese, in attuazione dell'articolo 8, terzo comma, della Costituzione» (approvato dalla 1a Commissione permanente del Senato) (2321) Parere delle Commissioni V e VI.
II Commissione (Giustizia):
CASSINELLI: «Interpretazione autentica degli articoli 415 e 435 del codice di procedura civile in materia di termini per la notificazione di atti nelle controversie di lavoro» (2080) Parere delle Commissioni I e XI;
SCANDROGLIO ed altri: «Modifica all'articolo 18 della legge 8 luglio 1986, n. 349, in materia di responsabilità processuale delle associazioni di protezione ambientale» (2271) Parere delle Commissioni I e VIII (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento).
IV Commissione (Difesa):
CALABRIA: «Modifiche all'articolo 8 del decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 198, in materia di riammissione in servizio del personale dell'Arma dei carabinieri cessato dal servizio permanente» (2261) Parere delle Commissioni I e V.
VII Commissione (Cultura):
SORO ed altri: «Modifiche all'articolo 49 del testo unico della radiotelevisione, di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177. Riforma della disciplina relativa gli organi di governo della società RAI - Radiotelevisione italiana Spa» (2196) Parere delle Commissioni I, II, V, IX, XI, XII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
FRASSINETTI e GRANATA: «Disposizioni per promuovere lo sport attraverso la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi» (2251) Parere delle Commissioni I, V, VI, VIII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
BELCASTRO ed altri: «Istituzione della Giornata nazionale dello studente» (2254) Parere delle Commissioni I, V e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
XII Commissione (Affari sociali):
SCILIPOTI ed altri: «Delega al Governo per l'adozione di nuove norme in materia di impiego di additivi tossici per la preparazione di cibi e bevande destinati all'alimentazione umana» (1473) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), X, XIII e XIV;
PEZZOTTA ed altri: «Disposizioni in favore della ricerca sulle malattie rare, della loro prevenzione e cura, per l'istituzione di un fondo a ciò destinato nonché per l'estensione delle indagini diagnostiche neonatali obbligatorie» (2017) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VII, X, XI, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
LAGANÀ FORTUGNO ed altri: «Disposizioni in materia di provvidenze in favore degli hanseniani e dei loro familiari» (2191) Parere delle Commissioni I, II, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), XI e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissione dalla Corte dei conti.

La Corte dei conti - sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato - con lettera in data 23 marzo 2009, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 3, comma 6, della legge 14 gennaio 1994, n. 20, la deliberazione n. 4 del 2009, emessa dalla sezione stessa nell'adunanza del 13 marzo 2009, e la relativa relazione concernente l'indagine sulla gestione delle strutture di missione della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Questa documentazione è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla V Commissione (Bilancio).

Trasmissione dal ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione.

Il ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, con lettere in data 18 e 20 marzo 2009, ha trasmesso un aggiornamento della rilevazione dei distacchi e dei permessi sindacali nel pubblico impiego, prevista dall'articolo 50, commi 3 e 4, del decreto legislativo 30 marzo 2000, n. 165, riferita all'anno 2007 (doc. XIII, n. 1-ter, Allegato/Agg.).

Il suddetto documento - allegato alla relazione sullo stato della pubblica amministrazione, per l'anno 2007 (doc. XIII, n. 1-ter) - è trasmesso alla I Commissione (Affari costituzionali), alla V Commissione (Bilancio) e alla XI Commissione (Lavoro).

Trasmissione dal consiglio regionale del Piemonte.

Il presidente del consiglio regionale del Piemonte, con lettera in data 17 marzo 2009, ha trasmesso il testo di un voto, approvato dal consiglio regionale stesso nella seduta del 10 marzo 2009, concernente alcune modifiche da apportare al decreto-legge 5 febbraio 2009, n. 4, recante misure urgenti in materia di produzione lattiera e rateizzazione del debito nel settore lattiero-caseario (Atto Camera n. 2263).

Questa documentazione è trasmessa alla XIII Commissione (Agricoltura).

Trasmissione dal consiglio regionale della Liguria.

Il presidente del consiglio regionale della Liguria, con lettera in data 24 marzo 2009, ha trasmesso il testo di un voto, approvato dal consiglio regionale stesso nella seduta del 24 marzo 2009, concernente la richiesta che le questioni relative alle pensioni dei lavoratori dell'Autorità portuale di Genova siano affrontate in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, recante misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi (Atto Camera n. 2187).

Questa documentazione è trasmessa alla VI Commissione (Finanze), alla X Commissione (Attività produttive) e alla XI Commissione (Lavoro).

Atti di controllo e di indirizzo.

Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

ERRATA CORRIGE

Nell'Allegato A al resoconto della seduta del 24 marzo 2009, alla pagina 45, prima colonna, sostituire la trentacinquesima riga con la seguente: (articolo 11 della legge costituzionale); alla pagina 46, prima colonna, sostituire la decima riga con la seguente: (articolo 11 della legge costituzionale).

DISEGNO DI LEGGE: S. 1367 - CONVERSIONE IN LEGGE, CON MODIFICAZIONI, DEL DECRETO-LEGGE 5 FEBBRAIO 2009, N. 4, RECANTE MISURE URGENTI IN MATERIA DI PRODUZIONE LATTIERA E RATEIZZAZIONE DEL DEBITO NEL SETTORE LATTIERO-CASEARIO (APPROVATO DAL SENATO) (A.C. 2263-A)

A.C. 2263-A - Parere della I Commissione

PARERE DELLA I COMMISSIONE SULLE PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

NULLA OSTA

sugli emendamenti e gli articoli aggiuntivi contenuti nel fascicolo n. 1, nonché sugli emendamenti 6.200, 6-ter.200, 6-quater.200, 1.200, 1.201, 1.202, 3.200, 3.201, 4.200, 4.201, 4.202, 4.203, 4.204 e sui subemendamenti 0.6.200.1, 0.6-ter.200.1, 0.6-ter.200.2, 0.6-quater.200 e 0.6.200.200 della Commissione.

A.C. 2263-A - Parere della V Commissione

PARERE DELLA V COMMISSIONE SUL TESTO DEL PROVVEDIMENTO E SULLE PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

Sul testo del provvedimento elaborato dalla Commissione di merito:

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione:
All'articolo 3, sostituire il comma 1 con il seguente:
1. Al fine di consolidare la vitalità economica a lungo termine delle imprese, accelerare le procedure di recupero obbligatorio degli importi del prelievo latte dovuti dai produttori e deflazionare il relativo contenzioso, il produttore agricolo, che vi abbia interesse, può richiedere la rateizzazione dei debiti iscritti nel Registro nazionale di cui all'articolo 2 derivanti dai mancati pagamenti del prelievo latte per i quali si sia realizzato l'addebito al bilancio nazionale da parte della Commissione europea;

all'articolo 4, sopprimere il comma 8-quater;

sia approvato l'emendamento 6.200 della Commissione;

sia approvato l'emendamento 6-ter.200 della Commissione;

sia approvato l'emendamento 6-quater.200 della Commissione;

sopprimere l'articolo 6-quinquies;

e con la seguente ulteriore condizione:
all'articolo 6, sopprimere il comma 1-ter;

sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea:

PARERE CONTRARIO

Sugli emendamenti 1.3, 1.4, 1.6, 1.9, 1.10, 1.13, 1.15, 1.26, 127, 1.33, 1.36, 1.37, 1.40, 1.60, 1.64, 1.66, 1.67, 1.76, 1.78, 1.79, 1.80, 1.81, 1.86, 1.87, 1.88, 2.3, 2.4, 3.2, 3.3, 3.4, 3.10, 3.60, 3.62, 3.63. 4.4, 4.9, 4.12, 4.13, 4.19, 4.20, 421, 4.24, 4.29, 4.35, 4.68, 4.74, 4.76, 4.83, 4.84, 6.3, 6.4, 6.5, 6.6, 6.8, 6.9, 6.22, 6.62, 6.64, 6.65, 6.66, 6.67, 6.68, 6-ter.1, 6-quater.13 e sugli articoli aggiuntivi 1.060, 6-ter.04, 6-ter.012, 6-ter.014, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura;

NULLA OSTA

sui restanti emendamenti.

A.C. 2263-A - Articolo unico

ARTICOLO UNICO DEL DISEGNO DI LEGGE DI CONVERSIONE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE

Art. 1.

1. Il decreto-legge 5 febbraio 2009, n. 4, recante misure urgenti in materia di produzione lattiera e rateizzazione del debito nel settore lattiero-caseario, è convertito in legge con le modificazioni riportate in allegato alla presente legge.
2. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

ARTICOLI DEL DECRETO-LEGGE NEL TESTO DEL GOVERNO

Art. 1.
(Disposizioni in materia di quote latte).

1. Dopo il comma 4 dell'articolo 9 del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119, sono inseriti i seguenti:
«4-bis. L'esclusione, dalla restituzione del prelievo pagato in eccesso, dei produttori non titolari di quota e dei produttori che abbiano superato il cento per cento del proprio quantitativo di riferimento individuale, come indicato dal comma 4, non si applica per il periodo 2008-2009.
4-ter. A decorrere dal periodo 2009-2010, qualora le restituzioni di cui al comma 3 non esauriscano le disponibilità dell'importo di cui al medesimo comma, il residuo viene ripartito tra le aziende produttrici che hanno versato il prelievo, secondo i seguenti criteri e nell'ordine:
a) alle aziende che non hanno superato il livello produttivo conseguito nel periodo 2007-2008, purché non abbiano successivamente ceduto quota ai sensi dell'articolo 10, comma 10, tenendo conto dei mutamenti di conduzione di cui all'articolo 10, comma 18;
b) alle aziende che non abbiano superato di oltre il 6 per cento il proprio quantitativo disponibile individuale.

4-quater. Le somme residue confluiscono nel fondo per gli interventi nel settore lattiero-caseario istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.».

2. Dopo l'articolo 10 del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119, è inserito il seguente:
«Art. 10-bis. - (Assegnazione quote latte). - 1. Gli aumenti del quantitativo nazionale garantito di latte di cui al regolamento (CE) n. 248/2008 del Consiglio, del 17 marzo 2008, ed al Documento del Consiglio dell'Unione europea n. 16049/08 del 20 novembre 2008, sono attribuiti alla riserva nazionale per essere assegnati prioritariamente alle aziende che nel periodo 2007/2008 hanno realizzato consegne di latte non coperte da quota, che risultino ancora in produzione nella campagna di assegnazione, nei limiti del quantitativo prodotto in esubero nel periodo 2007/2008 e al netto del quantitativo oggetto di vendita di sola quota effettuata con validità nei periodi dal 1995/1996 al periodo di assegnazione della quota.
2. In caso di vendita di azienda con quota con validità successiva al periodo 2007/2008, la quota è assegnata anche al nuovo proprietario in proporzione alla quota di azienda rilevata.
3. In caso di affitto di azienda con quota vigente al momento dell'assegnazione, la quota è resa disponibile anche all'affittuario in proporzione alla quota di azienda affittata; alla scadenza del contratto la quota torna nella disponibilità del titolare dell'azienda.
4. Le assegnazioni di cui al comma 1 vengono effettuate rispettando le seguenti priorità:
a) aziende che hanno subìto la riduzione della quota "B" ai sensi del decreto-legge 23 dicembre 1994, n. 727, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 1995, n. 46, nei limiti del quantitativo ridotto che risulta effettivamente prodotto nel periodo 2007/2008 ed al netto dei quantitativi già riassegnati;
b) aziende ubicate in zone di pianura e svantaggiate, che abbiano prodotto oltre la propria quota in misura superiore al 5 per cento;
c) aziende ubicate in zone di pianura e svantaggiate che, nel periodo 2007/2008, abbiano coperto con affitti di quota ai sensi dell'articolo 10, commi 15 e 16, la produzione realizzata in misura superiore al 5 per cento della quota posseduta.

5. Per la determinazione dei quantitativi oggetto di assegnazione, le consegne di latte non coperte da quota sono calcolate come differenza tra il quantitativo consegnato nel periodo 2007/2008, adeguato in base al tenore di materia grassa, e la quota individuale. Ai fini del presente comma l'adeguamento in base al tenore di materia grassa è calcolato con le seguenti modalità:
a) il tenore medio di grassi del latte consegnato dal produttore viene raffrontato al tenore di riferimento di grassi;
b) ove si constati un divario positivo, il quantitativo di latte consegnato viene maggiorato dello 0,09 per cento per ogni 0,1 g di grassi in più per chilogrammo di latte;
c) ove si constati un divario negativo, il quantitativo di latte consegnato viene diminuito dello 0,18 per cento per ogni 0,1 g di grassi in meno per chilogrammo di latte.

6. I quantitativi non assegnati ai sensi dei commi da 1 a 5 sono utilizzati secondo le disposizioni di cui all'articolo 10, comma 22.
7. Le assegnazioni di cui al presente articolo sono comunicate dalle regioni e dalle province autonome di Trento e di Bolzano alle aziende produttrici con le modalità ed i termini di cui all'articolo 2, comma 2-bis, a valere per il periodo 2009/2010.
8. I quantitativi assegnati ai sensi del comma 4, lettere b) e c), non possono essere oggetto di vendita o affitto di sola quota fino al 31 marzo 2015. In caso di cessazione dell'attività tali quantitativi confluiscono nella riserva nazionale per essere riassegnati con le modalità di cui all'articolo 3, comma 3.».
Il comma 3 dell'articolo 2 del decreto-legge 24 giugno 2004, n. 157, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2004, n. 204, è abrogato a decorrere dal 1o aprile 2009.

Art. 2.
(Istituzione del Registro nazionale dei debiti).

1. Il rapporto giuridico tra ciascun produttore che eserciti attività agricola ai sensi dell'articolo 2, primo paragrafo, lettera c), del regolamento (CE) n. 1782/2003 del Consiglio, del 29 settembre 2003, e l'Unione europea, è unico nell'ambito delle misure di finanziamento della Politica agricola comune di cui al regolamento (CE) n. 1290/2005 del Consiglio, del 21 giugno 2005.
2. Ai fini dell'applicazione del regolamento (CE) n. 885/2006 della Commissione, del 21 giugno 2006, così come integrato dal Regolamento (CE) n. 1034/2008 della Commissione, del 21 ottobre 2008, e del comma 16 dell'articolo 01 del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 2, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 marzo 2006, n. 81, e successive modificazioni, è istituito presso l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) il Registro nazionale dei debiti, in cui sono iscritti, mediante i servizi del Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN), tutti gli importi accertati come dovuti dai produttori agricoli risultanti dai singoli registri debitori degli organismi pagatori riconosciuti, istituiti ai sensi dell'allegato 1, paragrafo 2, lettera e), del regolamento (CE) n. 885/2006, nonché quelli comunicati dalle regioni e dalle province autonome di Trento e di Bolzano, connessi a provvidenze e aiuti agricoli dalle stesse erogati.
3. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, ad integrazione della procedura di cui all'articolo 1, comma 9, del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119, iscrivono gli importi dovuti a titolo di prelievo latte nel Registro di cui al comma 2, mediante i servizi del SIAN.
4. L'iscrizione del debito nel Registro di cui al comma 2 degli importi accertati come dovuti ai produttori agricoli, equivale all'iscrizione al ruolo ai fini della procedura di recupero.
5. In sede di erogazione di provvidenze e di aiuti agricoli comunitari, connessi e cofinanziati, nonché di provvidenze e di aiuti agricoli nazionali, gli organismi pagatori, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano verificano presso il Registro di cui al comma 2 l'esistenza di importi a carico dei beneficiari e sono tenuti ad effettuare il recupero, il versamento e la contabilizzazione nel Registro del corrispondente importo, ai fini dell'estinzione del debito.
6. Al comma 16 dell'articolo 01 del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 2, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 marzo 2006, n. 81, e successive modificazioni, nel secondo periodo, dopo le parole: «gli organismi pagatori sono autorizzati a compensare tali aiuti» sono inserite le seguenti: «, ad eccezione di quelli derivanti da diritti posti precedentemente in pegno ai sensi dell'articolo 18 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, e successive modificazioni,».
7. L'AGEA definisce con propri provvedimenti le modalità tecniche per l'attuazione dei commi da 1 a 6, con particolare riguardo ai meccanismi di estinzione dei debiti relativi agli aiuti agricoli comunitari da parte degli organismi pagatori.
8. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze è data attuazione alle disposizioni di cui agli articoli 5-bis e 5-ter del regolamento (CE) n. 885/2006, così come integrato dal regolamento (CE) n. 1034/2008, in relazione alla disciplina del pagamento e della riscossione di crediti di modesto ammontare da parte delle pubbliche amministrazioni.

Art. 3.
(Rateizzazione dei debiti relativi alle quote latte).

1. Al fine di consolidare la vitalità economica a lungo termine delle imprese, accelerare le procedure di recupero obbligatorio degli importi del prelievo latte dovuti dai produttori e deflazionare il relativo contenzioso, il produttore agricolo, che vi abbia interesse, può richiedere la rateizzazione dei debiti iscritti nel Registro nazionale di cui all'articolo 2 derivanti dai mancati pagamenti del prelievo latte per i quali si sia realizzato l'addebito al bilancio nazionale da parte della Commissione europea.
2. La rateizzazione di cui al comma 1 è consentita:
a) per somme non inferiori a 25 mila euro;
b) per una durata non superiore a dieci anni per i debiti inferiori a 100 mila euro;
c) per una durata non superiore a venti anni per i debiti compresi fra 100 mila e 300 mila euro;
d) per una durata non superiore a trenta anni per i debiti superiori a 300 mila euro.

3. Sul debito di cui è richiesta la rateizzazione si applica il seguente tasso d'interesse:
a) per le rateizzazioni di durata non superiore a dieci anni, il tasso di riferimento di base valido per l'Italia, calcolato dalla Commissione europea in conformità alla propria Comunicazione (2008/C 14/02), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea n. C 14/6 del 19 gennaio 2008, e successive modificazioni, maggiorato di 60 punti base;
b) per le rateizzazioni di durata superiore a dieci anni e non superiore a venti anni, il tasso di riferimento di base valido per l'Italia, calcolato dalla Commissione europea in conformità alla propria Comunicazione (2008/C 14/02) e successive modificazioni, maggiorato di 160 punti base;
c) per le rateizzazioni di durata superiore a venti anni e non superiore a trenta anni, il tasso di riferimento di base valido per l'Italia, calcolato dalla Commissione europea in conformità alla propria Comunicazione (2008/C 14/02), e successive modificazioni, maggiorato di 260 punti base.

4. La misura del tasso di riferimento di base di cui al comma 3 è sostituita fino al 31 dicembre 2012 dal tasso di riferimento di base previsto dal paragrafo 4.4.2 della Comunicazione della Commissione (2009/C 16/01), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea n. C 16/1 del 22 gennaio 2009.

Art. 4.
(Disposizioni integrative per la rateizzazione in materia di debiti relativi alle quote latte).

1. L'AGEA, entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, intima a ciascun debitore il versamento delle somme che risultino esigibili.
2. Il produttore interessato può presentare all'AGEA, entro sessanta giorni dal ricevimento della intimazione di cui al comma 1, la richiesta di rateizzazione; a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino alla scadenza del suddetto termine sono sospese le procedure di recupero per compensazione, di iscrizione a ruolo, nonché le procedure di recupero forzoso e sono interrotti i termini di impugnazione. L'AGEA provvede alla tempestiva comunicazione a Equitalia S.p.A. per gli adempimenti di competenza.
3. Le sospensioni e le interruzioni di cui al comma 2 proseguono per i produttori che presentano la richiesta di rateizzazione fino alla scadenza del termine di cui al comma 6.
4. Per le somme che divengono successivamente esigibili, l'AGEA procede ai sensi del comma 1; entro i sessanta giorni successivi alla ricezione dell'intimazione gli interessati possono chiederne la rateizzazione.
5. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, è nominato fino al 31 dicembre 2010 un Commissario straordinario, che, avvalendosi degli uffici competenti di AGEA, assegna le quote di cui all'articolo 1, comma 2, e definisce le modalità di applicazione degli articoli 3 e 4. Sulle richieste di rateizzazione il Commissario provvede entro tre mesi dalla presentazione delle richieste di rateizzazione in merito al loro accoglimento e entro trenta giorni dalla ricezione della comunicazione della decisione il debitore comunica l'accettazione della rateizzazione. Con il decreto di nomina è stabilito il compenso del Commissario straordinario a valere sugli stanziamenti recati annualmente dalla legge finanziaria per le finalità di cui al decreto legislativo 27 maggio 1999, n. 165; a decorrere dal 1o gennaio 2011 sulle competenze di cui al presente comma provvede l'AGEA.
6. Le quote assegnate ai sensi dell'articolo 10-bis del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119, sono revocate con la decorrenza prevista dall'articolo 3, comma 6, del citato decreto-legge nei seguenti casi:
a) mancato pagamento del prelievo latte;
b) omessa presentazione della richiesta di rateizzazione nel termine di cui al comma 2;
c) rigetto della richiesta di rateizzazione di cui al comma 2;
d) rinuncia o mancata accettazione da parte del richiedente, entro il termine di trenta giorni dalla ricezione della comunicazione delle determinazioni del Commissario straordinario di cui al comma 5.

7. La mancata effettuazione del versamento, anche per una sola rata, determinata ai sensi del comma 5, comporta la decadenza dal beneficio della rateizzazione e dalle quote di cui l'interessato sia titolare assegnate ai sensi dell'articolo 1, comma 2, ad eccezione dei casi individuati con regolamento da adottare ai sensi dell'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400.
8. Nei casi di mancata tempestiva presentazione della richiesta di rateizzazione e in quelli di decadenza dal beneficio della dilazione, nonché in caso di interruzione del pagamento anche di una sola rata, l'AGEA provvede alla riscossione coattiva ai sensi del testo unico delle disposizioni di legge relative alla riscossione delle entrate patrimoniali dello Stato di cui al regio decreto 14 aprile 1910, n. 639.

Art. 5.
(Disposizioni finali).

1. Le disposizioni degli articoli 3 e 4 sono applicabili per l'intero periodo della campagna lattiera 2008-2009.

Art. 6.
(Disposizioni finanziarie).

1. Le somme versate dai produttori di latte, ai sensi del presente decreto, affluiscono ad apposito conto di tesoreria, per essere destinate all'estinzione delle anticipazioni di tesoreria utilizzate in favore dell'AGEA, in relazione alla mancata riscossione dei crediti del settore agricolo. Le eventuali residue disponibilità del predetto conto di tesoreria, eccedenti rispetto alla integrale complessiva estinzione delle anticipazioni di cui al precedente periodo, per la parte corrispondente alla differenza tra gli interessi applicati e i rendimenti lordi dei buoni del Tesoro poliennali con vita residua superiore ad un anno, sono versate dal predetto conto di tesoreria all'entrata del bilancio dello Stato per la successiva riassegnazione allo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e sono destinate ad interventi nel settore lattiero-caseario, rivolti alle operazioni di ristrutturazione del debito, all'accesso al credito di cui all'articolo 17, del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, e a misure di accompagnamento per il settore. Le ulteriori eventuali risorse residue sono versate e restano acquisite all'entrata del bilancio dello Stato. Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, con proprio decreto, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, definisce i criteri e le modalità per l'utilizzo delle risorse. Con successivo decreto del Ministro dell'economia e delle finanze sono stabilite le modalità di funzionamento del conto di tesoreria di cui al presente articolo.

Art. 7.
(Entrata in vigore).

1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.

A.C. 2263-A - Modificazioni del Senato

MODIFICAZIONI APPORTATE DAL SENATO

All'articolo 1:
al comma 1, capoverso 4-bis, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Tali produttori, ai fini della restituzione del prelievo, si collocano dopo i produttori di cui alla lettera c) del medesimo comma 4»;
al comma 2, capoverso «Art. 10-bis»:
al comma 1, le parole: «ed al Documento del Consiglio dell'Unione europea n. 16049/08 del 20 novembre 2008» sono sostituite dalle seguenti: «ed al regolamento (CE) n. 72/2009 del Consiglio, del 19 gennaio 2009»;
al comma 4, lettera a), le parole: «nel periodo 2007-2008» sono sostituite dalle seguenti: «calcolato sulla media degli ultimi cinque periodi» ed è aggiunto, in fine, il seguente periodo «. La quota attribuita in applicazione del presente articolo comporta la corrispondente diminuzione della predetta quota "B" ridotta»;
al comma 4, la lettera b) è sostituita dalla seguente:
«b)
aziende ubicate in zone di pianura, montagna e svantaggiate di cui al comma 1 ed aziende, ubicate nelle stesse zone, che, nel periodo 2007-2008, abbiano coperto con affitti di quota ai sensi dell'articolo 10, commi 15 e 16, la produzione realizzata in esubero rispetto alla quota posseduta»;
al comma 4, la lettera c) è soppressa;
al comma 4, è aggiunta, in fine, la seguente lettera:
«c-bis)
aziende ubicate in zone di montagna e svantaggiate condotte da giovani imprenditori agricoli, anche non titolari di quota»;
il comma 7 è soppresso;
dopo il comma 2, è inserito il seguente:

«2-bis. Le assegnazioni di cui al presente articolo sono comunicate ai beneficiari, a valere dal periodo 2009-2010, dal Commissario straordinario di cui all'articolo 4, comma 5»;
dopo il comma 2, le parole: «Il comma 3 dell'articolo 2» sono sostituite dalle seguenti: «3. Il comma 3 dell'articolo 2».

All'articolo 2:
al comma 1, le parole:
«regolamento (CE) n. 1782/2003 del Consiglio, del 29 settembre 2003» sono sostituite dalle seguenti: «regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio, del 19 gennaio 2009»;
al comma 2, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Alla istituzione e alla tenuta del Registro di cui al presente comma si provvede nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie già previste a legislazione vigente»;
il comma 4 è sostituito dal seguente:
«4. L'iscrizione del debito nel Registro di cui al comma 2 degli importi accertati come dovuti dai produttori agricoli equivale all'iscrizione al ruolo ai fini della procedura di recupero».

All'articolo 3, i commi 2 e 3 sono sostituiti dai seguenti:
«2. La rateizzazione di cui al comma 1 è consentita:
a) per somme non inferiori a 25.000 euro;
b) per una durata non superiore a tredici anni per i debiti inferiori a 100.000 euro;
c) per una durata non superiore a ventidue anni per i debiti compresi fra 100.000 e 300.000 euro;
d) per una durata non superiore a trenta anni per i debiti superiori a 300.000 euro.

3. Sul debito di cui è richiesta la rateizzazione si applica il seguente tasso d'interesse:
a) per le rateizzazioni di durata non superiore a tredici anni, il tasso di riferimento di base valido per l'Italia, calcolato dalla Commissione europea in conformità con la Comunicazione 2008/C 14/02 e successivi aggiornamenti, maggiorato di 60 punti base;
b) per le rateizzazioni di durata superiore a tredici anni e non superiore a ventidue anni, il tasso di riferimento di base valido per l'Italia, calcolato dalla Commissione europea in conformità con la Comunicazione 2008/C 14/02 e successivi aggiornamenti, maggiorato di 140 punti base;
c) per le rateizzazioni di durata superiore a ventidue anni e non superiore a trenta anni, il tasso di riferimento di base valido per l'Italia, calcolato dalla Commissione europea in conformità con la Comunicazione 2008/C 14/02 e successivi aggiornamenti, maggiorato di 220 punti base».

All'articolo 4:


al comma 1, è aggiunto, in fine, il seguente periodo:
«Sono da considerare esigibili anche le imputazioni di prelievo non sospese in sede giurisdizionale»;
dopo il comma 2, è inserito il seguente:
«2-bis. In caso di accettazione della domanda di rateizzazione di cui all'articolo 3 da parte del Commissario straordinario, i produttori devono esprimere la rinuncia espressa ad ogni azione giudiziaria eventualmente pendente dinanzi agli organi giurisdizionali amministrativi e ordinari»;
al comma 4, dopo le parole: «successivamente esigibili» sono inserite le seguenti: «sempreché riferite ai periodi precedenti al 2009-2010»;
al comma 5, nel primo periodo, le parole: «un Commissario straordinario, che,» sono sostituite dalle seguenti: «un Commissario straordinario, scelto tra i dirigenti del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e degli enti vigilati dallo stesso Ministero e delle relative società controllate, il quale,» e, nel terzo periodo, le parole: «; a decorrere dal 1o gennaio 2011 sulle competenze di cui al presente comma provvede l'AGEA» sono soppresse;
al comma 6, l'alinea è sostituito dal seguente:

«Le quote assegnate ai sensi dell'articolo 10-bis del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119, sono revocate con decorrenza dal periodo in corso al momento della comunicazione agli interessati del relativo provvedimento nei seguenti casi:»;
dopo il comma 6, è inserito il seguente:
«6-bis. Per i produttori che hanno richiesto la rateizzazione, le provvidenze e gli aiuti agricoli comunitari, connessi e cofinanziati, nonché le provvidenze e gli aiuti agricoli nazionali erogati dagli organismi pagatori sono recuperati per compensazione fino alla concorrenza dell'importo della prima rata»;
al comma 7, le parole: «, ad eccezione dei casi individuati con regolamento da adottare ai sensi dell'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400» sono soppresse;
dopo il comma 8, sono aggiunti i seguenti:

«8-bis. Al fine di garantire la corretta e tempestiva esecuzione del presente articolo e degli adempimenti connessi all'applicazione del regime comunitario delle quote latte, all'articolo 6, comma 5, del decreto legislativo 27 maggio 1999, n. 165, e successive modificazioni, relativo agli incarichi dirigenziali dell'AGEA, le parole: "con contratti a tempo determinato rinnovabili per una sola volta" sono sostituite dalle seguenti: "con contratti a tempo determinato, rinnovabili due volte".
8-ter. L'AGEA può rinnovare i contratti di cui al comma 8-bis nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente nell'ambito del proprio bilancio».

All'articolo 6, dopo il comma 1 è aggiunto il seguente:

«1-bis. Alle misure di accesso al credito, di cui all'articolo 17 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, è assegnata per l'anno 2009 la somma di euro 35 milioni, da destinare prioritariamente ai produttori che hanno acquistato quote latte successivamente al periodo di applicazione del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119. Al relativo onere si provvede, quanto a 20 milioni di euro, mediante riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 1084, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e, quanto a 15 milioni di euro, mediante corrispondente riduzione della dotazione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307, e successive modificazioni».

Dopo l'articolo 6, sono inseriti i seguenti:
«Art. 6-bis. - (Interpretazione autentica dell'articolo 3, terzo comma, della legge 8 agosto 1972, n. 457). - 1. Il terzo comma dell'articolo 3 della legge 8 agosto 1972, n. 457, si interpreta nel senso che il termine ivi previsto del 30 ottobre per la rilevazione della media tra le retribuzioni per le diverse qualifiche previste dai contratti collettivi provinciali di lavoro ai fini della determinazione della retribuzione media convenzionale da porre a base per le prestazioni pensionistiche e per il calcolo della contribuzione degli operai agricoli a tempo determinato è il medesimo di quello previsto al secondo comma dell'articolo 3 della citata legge n. 457 del 1972 per gli operai a tempo indeterminato.
Art. 6-ter. - (Proroga di agevolazioni previdenziali). - 1. All'articolo 1-ter, comma 1, del decreto-legge 3 novembre 2008, n. 171, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 dicembre 2008, n. 205, le parole: "31 marzo 2009" sono sostituite dalle seguenti: "31 dicembre 2009".
2. Al relativo onere, pari a 154,5 milioni di euro per l'anno 2009, si provvede, quanto a 51,5 milioni di euro, mediante riduzione lineare di tutti gli stanziamenti di parte corrente iscritti nella tabella C allegata alla legge 22 dicembre 2008, n. 203, e quanto a 51,5 milioni di euro, mediante riduzione lineare degli stanziamenti per acquisto di beni e servizi iscritti negli stati di previsione dei singoli Ministeri ai fini del bilancio triennale 2009-2011. Alla restante parte dell'onere, pari a 51,5 milioni di euro, si provvede mediante riduzione lineare degli stanziamenti iscritti nei capitoli di bilancio per il 2009 recanti trasferimenti alle imprese, che affluiscono al Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307, che viene conseguentemente ridotto in misura corrispondente.
3. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio».

A.C. 2263-A - Modificazioni della Commissione

MODIFICAZIONI APPORTATE DALLA COMMISSIONE

All'articolo 1:
al comma 1, capoverso 4-bis, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Tali produttori, ai fini della restituzione del prelievo, si collocano dopo i produttori di cui alla lettera c) del medesimo comma 4»;
al comma 1, capoverso 4-ter, lettera a), dopo le parole: «di cui all'articolo 10, comma 18», sono aggiunte, in fine, le seguenti: «e di un limite di tolleranza pari al 5 per cento»;
al comma 2, capoverso «Art. 10-bis»:
al comma 1, le parole: «ed al Documento del Consiglio dell'Unione europea n. 16049/08 del 20 novembre 2008» sono sostituite dalle seguenti: «ed al regolamento (CE) n. 72/2009 del Consiglio, del 19 gennaio 2009»;
al comma 4, lettera a), le parole: «nel periodo 2007-2008» sono sostituite dalle seguenti: «calcolato sulla media degli ultimi cinque periodi» e sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi: «. Sono inclusi i quantitativi coperti da affitti di quota ai sensi dell'articolo 10, commi 15 e 16, stipulati nel corso del periodo 2007/2008. Per tutte le aziende si considera completamente restituita la quota "B" ridotta»;
al comma 4, la lettera b) è sostituita dalla seguente:
«b)
aziende ubicate in zone di pianura, montagna e svantaggiate di cui al comma 1 ed aziende, ubicate nelle stesse zone, che, nel periodo 2007-2008, abbiano coperto con affitti di quota ai sensi dell'articolo 10, commi 15 e 16, la produzione realizzata in esubero rispetto alla quota posseduta»;
al comma 4, la lettera c) è soppressa;
al comma 4, è aggiunta, in fine, la seguente lettera:
«c-bis)
aziende ubicate in zone di montagna e svantaggiate condotte da giovani imprenditori agricoli, anche non titolari di quota»;
il comma 7 è soppresso;
al comma 8, le parole:
«lettere b) e c)» sono sostituite dalle seguenti: «lettere b) e c-bis)»;
dopo il comma 2, è inserito il seguente:
«2-bis. Le assegnazioni di cui al presente articolo sono comunicate ai beneficiari, a valere dal periodo 2009-2010, dal Commissario straordinario di cui all'articolo 4, comma 5, entro il 15 aprile 2009»;
dopo il comma 2, le parole: «Il comma 3 dell'articolo 2» sono sostituite dalle seguenti: «3. Il comma 3 dell'articolo 2».
Dopo l'articolo 1, è inserito il seguente:

«Art. 1-bis. - (Comunicazione di dati all'AGEA). - 1. I dati, da inserire sui modelli L1, relativi al numero dei capi bovini da latte detenuti in stalla e ai quantitativi di latte prodotti, devono essere trasmessi per via telematica all'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) al fine di poter avviare controlli incrociati tra i dati in possesso dell'anagrafe nazionale bovina e quelli in possesso dei servizi veterinari delle aziende sanitarie locali competenti per territorio».

All'articolo 2:
al comma 1, le parole:
«regolamento (CE) n. 1782/2003 del Consiglio, del 29 settembre 2003» sono sostituite dalle seguenti: «regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio, del 19 gennaio 2009»;
al comma 2, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Alla istituzione e alla tenuta del Registro di cui al presente comma si provvede nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie già previste a legislazione vigente»;
il comma 4 è sostituito dal seguente:
«4. L'iscrizione del debito nel Registro di cui al comma 2 degli importi accertati come dovuti dai produttori agricoli equivale all'iscrizione al ruolo ai fini della procedura di recupero».

al comma 7, dopo la parola: «AGEA» sono inserite le seguenti: «, sentite le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano,».

All'articolo 3:
i commi 1, 2 e 3 sono sostituiti dai seguenti:
«1. Al fine di accrescere la vitalità economica e la competitività delle imprese, il produttore agricolo, che vi abbia interesse, può chiedere la rateizzazione dei debiti maturati fino al 31 marzo 2009 e iscritti nel Registro nazionale di cui all'articolo 2, ad eccezione di quelli per i quali non si sia realizzato l'addebito al bilancio nazionale da parte della Commissione europea.
2. La rateizzazione di cui al comma 1, a rate annuali costanti e uguali, è consentita:
a) per somme non inferiori a 25.000 euro;
b) per una durata non superiore a tredici anni per i debiti inferiori a 100.000 euro;
c) per una durata non superiore a ventidue anni per i debiti compresi fra 100.000 e 300.000 euro;
d) per una durata non superiore a trenta anni per i debiti superiori a 300.000 euro.

3. Sul debito di cui è richiesta la rateizzazione si applica il seguente tasso d'interesse:
a) per le rateizzazioni di durata non superiore a tredici anni, il tasso di riferimento di base valido per l'Italia, calcolato dalla Commissione europea in conformità con la Comunicazione 2008/C 14/02 e successivi aggiornamenti, maggiorato di 60 punti base;
b) per le rateizzazioni di durata superiore a tredici anni e non superiore a ventidue anni, il tasso di riferimento di base valido per l'Italia, calcolato dalla Commissione europea in conformità con la Comunicazione 2008/C 14/02 e successivi aggiornamenti, maggiorato di 140 punti base;
c) per le rateizzazioni di durata superiore a ventidue anni e non superiore a trenta anni, il tasso di riferimento di base valido per l'Italia, calcolato dalla Commissione europea in conformità con la Comunicazione 2008/C 14/02 e successivi aggiornamenti, maggiorato di 220 punti base».
il comma 4 è soppresso;

dopo il comma 4, è aggiunto il seguente:
«4-bis. Ai fini dell'attuazione del presente articolo, fatte salve le disposizioni di cui all'articolo 4, l'AGEA, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, stabilisce le modalità e i termini di adesione alla rateizzazione. L'accettazione della rateizzazione comporta la sospensione delle procedure di recupero forzoso».

All'articolo 4:
al comma 1, sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi:
«Sono da considerare esigibili anche le imputazioni di prelievo non sospese in sede giurisdizionale. L'intimazione di cui al presente comma ha valore di provvedimento meramente ricognitivo delle precedenti richieste di pagamento del prelievo supplementare»;

al comma 2, la parola: «intimazione» è sostituita dalla seguente: «comunicazione»;
dopo il comma 2, è inserito il seguente:
«2-bis. In caso di accettazione della domanda di rateizzazione di cui all'articolo 3 da parte del Commissario straordinario, i produttori devono esprimere la rinuncia espressa ad ogni azione giudiziaria eventualmente pendente dinanzi agli organi giurisdizionali amministrativi e ordinari»;
al comma 3, le parole: «di cui al comma 6» sono sostituite dalle seguenti: «concesso al produttore ai sensi del comma 5 per comunicare l'accettazione della rateizzazione. Con la comunicazione dell'accettazione della rateizzazione decadono le iscrizioni a ruolo e le procedure esecutive già iniziate, fatte salve le iscrizioni di cui all'articolo 2, comma 4. L'AGEA provvede alla tempestiva comunicazione a Equitalia S.p.A. per gli adempimenti di competenza»;
al comma 4, le parole: «l'AGEA procede ai sensi del comma 1» sono sostituite dalle seguenti: «, sempreché riferite ai periodi precedenti al 2009-2010, l'AGEA comunica a ciascun debitore l'importo delle medesime somme»;
al comma 5, nel primo periodo, le parole: «un Commissario straordinario, che, avvalendosi degli uffici competenti di AGEA,» sono sostituite dalle seguenti: «un Commissario straordinario, scelto tra i dirigenti del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e degli enti vigilati dallo stesso Ministero e delle relative società controllate, il quale, avvalendosi degli uffici competenti dell'AGEA e dei servizi del Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN)», dopo il secondo periodo, è inserito il seguente: «Il versamento della prima rata deve essere effettuato in ogni caso entro il 31 dicembre 2009» e, nel terzo periodo, le parole: «; a decorrere dal 1o gennaio 2011 sulle competenze di cui al presente comma provvede l'AGEA» sono soppresse;
il comma 6 è sostituito dal seguente:

«6. Le quote assegnate ai sensi dell'articolo 10-bis, comma 4, lettera b), del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119, introdotto dall'articolo 1, comma 2, del presente decreto, sono revocate in caso di: a) mancato pagamento del prelievo latte esigibile; b) omessa presentazione della richiesta di rateizzazione nel termine di cui al comma 2; c) rigetto della richiesta di rateizzazione di cui al comma 2 e conseguente mancato pagamento del prelievo latte esigibile; d) rinuncia o mancata accettazione da parte del richiedente, entro il termine di trenta giorni dalla ricezione della comunicazione delle determinazioni del Commissario straordinario di cui al comma 5. La revoca ha effetto a decorrere dal periodo immediatamente successivo a quello in corso al momento della comunicazione agli interessati del relativo provvedimento amministrativo; nelle ipotesi in cui le fattispecie previste dalle lettere da a) a d) avvengano durante il primo periodo di assegnazione, la revoca ha effetto dal periodo in corso al momento del ricevimento della comunicazione del provvedimento di revoca»;
dopo il comma 6, è inserito il seguente:
«6-bis. Le provvidenze e gli aiuti agricoli comunitari, connessi e cofinanziati, nonché le provvidenze e gli aiuti agricoli nazionali spettanti ai produttori che hanno richiesto la rateizzazione sono recuperati per compensazione fino alla concorrenza dell'importo della prima rata»;
il comma 7 è sostituito dal seguente:
«7. Il mancato reiterato versamento dell'intera rata determinata ai sensi del comma 5, comporta la decadenza dal beneficio della rateizzazione e dalle quote di cui l'interessato sia titolare assegnate ai sensi dell'articolo 10-bis, comma 4, lettera b), del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119, con la decorrenza prevista dall'articolo 3, comma 6, del medesimo decreto-legge»;
dopo il comma 8, sono aggiunti i seguenti:
«8-bis. Al fine di garantire la corretta e tempestiva esecuzione del presente articolo e degli adempimenti connessi all'applicazione del regime comunitario delle quote latte, all'articolo 6, comma 5, del decreto legislativo 27 maggio 1999, n. 165, e successive modificazioni, relativo agli incarichi dirigenziali dell'AGEA, le parole: "con contratti a tempo determinato rinnovabili per una sola volta" sono sostituite dalle seguenti: "con contratti a tempo determinato, rinnovabili due volte".
8-ter. L'AGEA può rinnovare i contratti di cui al comma 8-bis nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente nell'ambito del proprio bilancio».
8-quater. All'articolo 2-ter, comma 1, del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 2, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 marzo 2006, n. 81, le parole: "sono rinviati al 31 luglio 2006" sono sostituite dalle seguenti: "sono rinviati al 31 luglio 2009"».

All'articolo 5, le parole: «per l'intero periodo della campagna» sono sostituite dalle seguenti: «fino alla campagna».

All'articolo 6, dopo il comma 1, sono aggiunti i seguenti:
«1-bis. Alle misure di accesso al credito, di cui all'articolo 17 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, è assegnata per l'anno 2009 la somma di euro 45 milioni, da destinare ai produttori che hanno acquistato quote latte successivamente al periodo di applicazione del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119. Al relativo onere si provvede, quanto a 20 milioni di euro, mediante riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 1084, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, quanto a 10 milioni di euro, mediante corrispondente utilizzo delle residue disponibilità del fondo per lo sviluppo della meccanizzazione in agricoltura, di cui all'articolo 12 della legge 27 ottobre 1966, n. 910, che a tale fine sono versate all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate all'attuazione delle predette misure, e, quanto a 15 milioni di euro, mediante corrispondente riduzione della dotazione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307, e successive modificazioni.
1-ter. Per l'espletamento delle attività di controllo nel settore agroalimentare per l'anno 2009 svolte dall'Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, dal Comando carabinieri politiche agricole e alimentari e dal Corpo forestale dello Stato è destinata la somma di 4 milioni di euro. All'onere derivante dall'attuazione del presente comma si provvede mediante corrispondente riduzione, nella misura di 4 milioni di euro, per l'anno 2009, del limite complessivo di spesa di cui all'articolo 22-bis, comma 5-bis, del testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative, di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504».

Dopo l'articolo 6, sono inseriti i seguenti:
«Art. 6-bis. - (Interpretazione autentica dell'articolo 3, terzo comma, della legge 8 agosto 1972, n. 457). - 1. Il terzo comma dell'articolo 3 della legge 8 agosto 1972, n. 457, si interpreta nel senso che il termine ivi previsto del 30 ottobre per la rilevazione della media tra le retribuzioni per le diverse qualifiche previste dai contratti collettivi provinciali di lavoro ai fini della determinazione della retribuzione media convenzionale da porre a base per le prestazioni pensionistiche e per il calcolo della contribuzione degli operai agricoli a tempo determinato è il medesimo di quello previsto al secondo comma dell'articolo 3 della citata legge n. 457 del 1972 per gli operai a tempo indeterminato.
Art. 6-ter. - (Proroga di agevolazioni previdenziali). - 1. All'articolo 1-ter, comma 1, del decreto-legge 3 novembre 2008, n. 171, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 dicembre 2008, n. 205, le parole: "31 marzo 2009" sono sostituite dalle seguenti: "31 dicembre 2009".
2. Al relativo onere, pari a 154,5 milioni di euro per l'anno 2009, si provvede, quanto a 51,5 milioni di euro, mediante riduzione lineare di tutti gli stanziamenti di parte corrente iscritti nella tabella C allegata alla legge 22 dicembre 2008, n. 203, e quanto a 51,5 milioni di euro, mediante riduzione lineare degli stanziamenti per acquisto di beni e servizi iscritti negli stati di previsione dei singoli Ministeri ai fini del bilancio triennale 2009-2011. Alla restante parte dell'onere, pari a 51,5 milioni di euro, si provvede mediante riduzione lineare degli stanziamenti iscritti nei capitoli di bilancio per il 2009 recanti trasferimenti alle imprese, che affluiscono al Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307, che viene conseguentemente ridotto in misura corrispondente.
3. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio».
Art. 6-quater. - (Rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale - incentivi assicurativi). - 1. La dotazione del Fondo di solidarietà nazionale - incentivi assicurativi, di cui al comma 2 dell'articolo 15 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, e successive modificazioni, è stabilita nella somma di euro 330 milioni per l'anno 2009 e di euro 230 milioni per ciascuno degli anni 2010 e 2011.
2. Le disponibilità dello stanziamento del Fondo di solidarietà nazionale - incentivi assicurativi iscritte nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ai sensi del primo periodo del comma 2 dell'articolo 15 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, e successive modificazioni, possono essere utilizzate per coprire i fabbisogni di spesa dell'anno precedente a quello di competenza per il pagamento dei saldi contributivi.
3. All'onere derivante dall'attuazione del comma 1 del presente articolo, pari a euro 330 milioni per l'anno 2009 e a euro 230 milioni per ciascuno degli anni 2010 e 2011, si provvede mediante corrispondente riduzione lineare delle autorizzazioni di spesa di cui alla Tabella C allegata alla legge 22 dicembre 2008, n. 203, rispettivamente per gli anni 2009, 2010 e 2011.
Art. 6-quinquies - (Disposizioni in materia di canoni concessori per le attività di pesca e acquacoltura e interpretazione autentica dell'articolo 2, comma 506, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, in materia di contenziosi con l'Istituto nazionale della previdenza sociale). - 1. All'articolo 22, comma 2, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14, le parole: "e sono abrogati gli articoli 4-quater e 4-septiesdecies" sono soppresse.
2. Il canone a titolo ricognitorio previsto dall'articolo 48, lettera e), del testo unico delle leggi sulla pesca, di cui al regio decreto 8 ottobre 1931, n. 1604, e successive modificazioni, si applica anche alle concessioni di aree del demanio marittimo e del mare territoriale rilasciate a imprese, ancorché singole, per l'esercizio di attività di piscicoltura, molluschicoltura, crostaceicoltura, alghicoltura, nonché per la realizzazione di manufatti per il conferimento, il mantenimento, la depurazione, l'eventuale trasformazione e la prima commercializzazione del prodotto allevato dalle stesse imprese. Le disposizioni di cui al presente comma si applicano con efficacia retroattiva a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo 26 maggio 2004, n. 154.
3. L'articolo 2, comma 506, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, si interpreta nel senso che il termine "contenzioso" è da intendersi riferito non solo ai contenziosi per i quali i giudizi di merito siano ancora pendenti, ma anche a quelli per i quali le procedure di recupero siano state avviate o siano ancora da avviare da parte dell'Istituto nazionale della previdenza sociale a seguito di procedimenti iniziati entro il 31 dicembre 2007 e conclusi con sentenza passata in giudicato. All'onere derivante dall'attuazione del presente comma, pari a 2 milioni di euro per l'anno 2009, si provvede mediante riduzione da 250.000 tonnellate a 243.000 tonnellate del contingente annuo, per l'anno 2009, previsto dall'articolo 22-bis, comma 1, del testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative, di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, e successive modificazioni, e conseguente riduzione, nella misura di 2 milioni di euro, per l'anno 2009, del limite complessivo di spesa previsto dal comma 5-bis del citato articolo 22-bis del testo unico di cui al decreto legislativo n. 504 del 1995».

A.C. 2263-A - Proposte emendative

PROPOSTE EMENDATIVE RIFERITE AGLI ARTICOLI DEL DECRETO-LEGGE

ART. 1.
(Disposizioni in materia di quote latte).

Al comma 1, sopprimere il capoverso 4-bis.
*1. 22. Zucchi, Oliverio, Pizzetti, Brandolini, Marco Carra, Fiorio, Dal Moro, Agostini, Cenni, Cuomo, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Al comma 1, sopprimere il capoverso 4-bis.
*1. 42. Di Giuseppe, Rota, Piffari.

Al comma 1, capoverso 4-ter, alinea, sostituire le parole da: le restituzioni fino alla fine dell'alinea con le seguenti: le ripartizioni di cui al comma 3 non esauriscano le disponibilità dell'importo di cui al medesimo comma, il residuo viene ripartito tra:

Conseguentemente:
al medesimo capoverso:
lettera
a), sostituire le parole: alle aziende con le seguenti: le aziende
lettera b), sostituire le parole: alle aziende con le seguenti: le aziende
dopo il comma 3, aggiungere il seguente:
3-bis.
In deroga a quanto previsto dall'articolo 5 del decreto legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119, a decorrere dal periodo 2009/2010 gli acquirenti non effettuano la trattenuta ed il versamento mensile all'AGEA del prelievo corrispondente ai quantitativi di latte di cui all'articolo 9, comma 4-ter, lettera a), del medesimo decreto legge 28 marzo 2003, n. 49.
1. 81. Fogliato.

Al comma 1, capoverso 4-ter, alinea, sostituire le parole: al comma 3 non esauriscano le disponibilità dell'importo di cui al medesimo comma con le seguenti: ai commi 3 e 4 non esauriscano le disponibilità dell'importo di cui ai medesimi commi.
*1. 17. Brandolini, Oliverio, Zucchi, Pizzetti, Marco Carra, Fiorio, Dal Moro, Agostini, Cenni, Cuomo, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Al comma 1, capoverso 4-ter, alinea, sostituire le parole: al comma 3 non esauriscano le disponibilità dell'importo di cui al medesimo comma con le seguenti: ai commi 3 e 4 non esauriscano le disponibilità dell'importo di cui ai medesimi commi.
*1. 50. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 1, capoverso 4-ter, alinea, sostituire le parole: comma 3 con le seguenti: comma 4.
1. 7. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 1, capoverso 4-ter, alinea, dopo le parole: viene ripartito tra le aziende produttrici aggiungere le seguenti: titolari di quota.
1. 41. Rota, Piffari, Di Giuseppe.

Al comma 1, capoverso 4-ter, lettera a), dopo le parole: periodo 2007/2008 aggiungere le seguenti: decurtato dei quantitativi oggetto di revoca in applicazione del decreto-legge 5 febbraio 2009, n. 4.
1. 83. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 1, capoverso 4-ter, lettera a), sopprimere le parole: e di un limite di tolleranza pari al 5 per cento.

Conseguentemente, al medesimo capoverso, lettera b), sostituire le parole: 6 per cento con le seguenti: 20 per cento.
1. 84. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 1, capoverso 4-ter, lettera a), sopprimere le parole: e di un limite di tolleranza pari al 5 per cento.
*1. 65. Fiorio, Oliverio, Zucchi, Pizzetti, Brandolini, Marco Carra, Dal Moro, Agostini, Cenni, Cuomo, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Al comma 1, capoverso 4-ter, lettera a), sopprimere le parole: e di un limite di tolleranza pari al 5 per cento.
*1. 82. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 1, capoverso 4-ter, lettera b), sostituire le parole: 6 per cento con le seguenti: 20 per cento.

Conseguentemente, sopprimere il capoverso 4-quater.
**1. 25. Oliverio, Zucchi, Pizzetti, Brandolini, Marco Carra, Fiorio, Dal Moro, Agostini, Cenni, Cuomo, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Al comma 1, capoverso 4-ter, lettera b), sostituire le parole: 6 per cento con le seguenti: 20 per cento.

Conseguentemente, sopprimere il capoverso 4-quater.
**1. 35. Di Giuseppe, Rota.

Al comma 1, capoverso 4-ter, lettera b), sostituire le parole: 6 per cento con le seguenti: 20 per cento.
1. 11. Ruvolo, Delfino, Naro, Tabacci.

Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. I giovani imprenditori diretti, singoli o associati, con età compresa tra i 18 e i 40 anni, anche non titolari di quota, i quali avviano aziende agricole ubicate nei comuni montani, sono esclusi dal regime comunitario delle quote-latte di cui al regolamento (CE) n. 248/2008 del Consiglio, del 17 marzo 2008, purché esercitino l'allevamento in forme tradizionali ed estensive e nel limite produttivo di 200.000 litri annui per azienda.
1. 40. Piffari, Di Giuseppe, Rota.

Sopprimere il comma 2.
1. 60. Lo Monte, Sardelli, Belcastro, Commercio, Iannaccone, Milo, Latteri, Lombardo.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 1, dopo le parole: prioritariamente alle aziende aggiungere le seguenti:, con esclusione di quelle i cui titolari hanno azioni giudiziarie pendenti dinanzi agli organi giurisdizionali amministrativi ed ordinari,
*1. 2. Ruvolo, Casini, Vietti, Delfino, Libè, Naro, Compagnon, De Poli, Galletti, Capitanio Santolini.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 1, dopo le parole: prioritariamente alle aziende aggiungere le seguenti:, con esclusione di quelle i cui titolari hanno azioni giudiziarie pendenti dinanzi agli organi giurisdizionali amministrativi ed ordinari,
*1. 24. Zucchi, Oliverio, Pizzetti, Brandolini, Marco Carra, Fiorio, Dal Moro, Agostini, Cenni, Cuomo, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 1, dopo le parole: prioritariamente alle aziende aggiungere le seguenti:, con esclusione di quelle i cui titolari hanno azioni giudiziarie pendenti dinanzi agli organi giurisdizionali amministrativi ed ordinari,
*1. 39. Di Giuseppe, Rota, Piffari.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 1, dopo le parole: prioritariamente alle aziende aggiungere le seguenti:, con esclusione di quelle i cui titolari hanno azioni giudiziarie pendenti dinanzi agli organi giurisdizionali amministrativi ed ordinari,
*1. 61. Beccalossi, Nola.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 1, dopo le parole: prioritariamente alle aziende aggiungere le seguenti:, salvo quanto previsto al comma 4, lettera a),.
1. 200.La Commissione.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 1, dopo le parole: prioritariamente alle aziende aggiungere le seguenti:, ad eccezione di quanto previsto al comma 4, lettera a)
1. 76. Fogliato.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 1, sostituire le parole da: nel periodo 2007/2008 hanno realizzato fino alla fine del comma 1, con le seguenti: hanno realizzato consegne di latte non coperte da quote nelle campagne 2006/2007 e 2007/2008, che risultino ancora in produzione nella campagna di assegnazione, nei limiti del quantitativo prodotto in esubero nei suddetti periodi. Sono esclusi i produttori che hanno venduto in tutto o in parte la propria quota, con validità nei periodi dal 1995/1996 al periodo di assegnazione della quota, senza averla riacquistata successivamente almeno per l'80 per cento.
1. 13. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 1, sostituire, ovunque ricorrano, le parole: nel periodo 2007/2008 con le seguenti: negli ultimi cinque periodi.
1. 6. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 1, dopo le parole: che risultino ancora in produzione nella campagna di assegnazione aggiungere le seguenti:, in regola con il regime quote o che abbiano presentato richiesta di rateizzazione.

Conseguentemente, dopo il comma 2, aggiungere il seguente:
2.1. La rateizzazione di cui all'articolo 10-bis, comma 1, del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119, è effettuata ai sensi dell'articolo 4, comma 2.
1. 38. Piffari, Di Giuseppe, Rota.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 1, dopo le parole: al netto del quantitativo oggetto di vendita aggiungere le seguenti: o di acquisto.
1. 37. Rota, Di Giuseppe.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 1, aggiungere, in fine, i seguenti periodi: Per i produttori che abbiano debiti esigibili derivanti dal mancato pagamento del prelievo tutte le assegnazioni rimangono nella disponibilità della riserva nazionale fino all'estinzione del debito stesso in un'unica soluzione o alla definizione del procedimento di rateizzazione e al pagamento della prima rata. A seguito dell'avvenuta estinzione del debito esigibile o dell'adesione alla rateizzazione e del versamento della prima rata il Commissario straordinario di cui all'articolo 4, comma 5, comunica l'assegnazione a titolo definitivo della quota con effetto dalla campagna 2009-2010.

Conseguentemente, dopo il comma 2, aggiungere il seguente:
2.1. La rateizzazione ed il pagamento della prima rata di cui all'articolo 10-bis, comma 1, del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119, sono effettuate ai sensi degli articoli 3 e 4.
1. 8. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Le aziende escluse dall'assegnazione prevista dal comma 1 possono usufruire, previa presentazione all'AGEA anteriormente alla comunicazione delle assegnazioni effettuata dal Commissario straordinario di cui all'articolo 4, comma 5, del decreto-legge 5 febbraio 2009, n. 4, di espressa rinuncia ad ogni azione giudiziaria pendente dinanzi agli organi giurisdizionali amministrativi od ordinari.

Conseguentemente, all'articolo 4, sopprimere il comma 2-bis.
*1. 1. Ruvolo, Casini, Vietti, Delfino, Libè, Naro, Compagnon, De Poli, Galletti, Capitanio Santolini.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Le aziende escluse dall'assegnazione prevista dal comma 1 possono usufruire, previa presentazione all'AGEA anteriormente alla comunicazione delle assegnazioni effettuata dal Commissario straordinario di cui all'articolo 4, comma 5, del decreto-legge 5 febbraio 2009, n. 4, di espressa rinuncia ad ogni azione giudiziaria pendente dinanzi agli organi giurisdizionali amministrativi od ordinari.

Conseguentemente, all'articolo 4, sopprimere il comma 2-bis.
*1. 62. Beccalossi, Nola.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Le quote sono assegnate a titolo provvisorio e rimangono nella disponibilità della riserva nazionale per essere confermate con validità dal periodo 2009-2010 a seguito della rinuncia espressa da parte dei produttori beneficiari ad ogni contenzioso eventualmente pendente e, quando dovuto, al pagamento dell'intero importo del prelievo o, in caso di rateizzazione dello stesso, al pagamento della prima rata.
1. 12. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 2, aggiungere, in fine, le parole: esclusivamente se il venditore e l'acquirente sono in regola col versamento di tutti i prelievi o hanno aderito alla rateizzazione degli stessi. L'acquirente risponde in solido con il venditore del pagamento delle restanti rate.
1. 63. Mario Pepe (PD), Brandolini, Oliverio, Zucchi, Pizzetti, Marco Carra, Fiorio, Dal Moro, Agostini, Cenni, Cuomo, Lusetti, Marrocu, Sani, Servodio, Trappolino.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 2, aggiungere, in fine, le parole: esclusivamente se il venditore e l'acquirente sono in regola col versamento di tutti i prelievi o hanno aderito alla rateizzazione degli stessi.
1. 51. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 3, aggiungere, in fine, le parole: esclusivamente se l'affittuario e il proprietario sono in regola col versamento di tutti i prelievi o hanno aderito alla rateizzazione degli stessi.
*1. 21. Oliverio, Brandolini, Zucchi, Pizzetti, Marco Carra, Fiorio, Dal Moro, Agostini, Cenni, Cuomo, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 3, aggiungere, in fine, le parole: esclusivamente se l'affittuario e il proprietario sono in regola col versamento di tutti i prelievi o hanno aderito alla rateizzazione degli stessi.
*1. 52. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 2, aggiungere, in fine, le parole: esclusivamente se il venditore è in regola con il versamento di tutti i prelievi o ha aderito alla rateizzazione.
1. 5. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 4, lettera a), sostituire le parole da: che risulta effettivamente prodotto fino alla fine della lettera, con le seguenti: calcolato sulla media degli ultimi cinque periodi ed al netto dei quantitativi già riassegnati. Sono inclusi i quantitativi coperti da affitti di quota ai sensi dell'articolo 10, commi 15 e 16, stipulati nel corso del periodo 2007/2008.
*1. 64. Zucchi, Oliverio, Pizzetti, Brandolini, Marco Carra, Fiorio, Dal Moro, Agostini, Cenni, Cuomo, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 4, lettera a), sostituire le parole da: che risulta effettivamente prodotto fino alla fine della lettera, con le seguenti: calcolato sulla media degli ultimi cinque periodi ed al netto dei quantitativi già riassegnati. Sono inclusi i quantitativi coperti da affitti di quota ai sensi dell'articolo 10, commi 15 e 16, stipulati nel corso del periodo 2007/2008.
*1. 87. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 4, lettera a), sopprimere le parole: che risulta effettivamente prodotto.
**1. 10. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 4, lettera a), sopprimere le parole: che risulta effettivamente prodotto.
**1. 26. Pizzetti, Oliverio, Zucchi, Brandolini, Marco Carra, Fiorio, Dal Moro, Agostini, Cenni, Cuomo, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 4, lettera a), sopprimere le parole: che risulta effettivamente prodotto.
**1. 36. Di Giuseppe, Rota.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 4, lettera a), sostituire le parole da: calcolato sulla media fino alla fine della lettera, con le seguenti: in esubero nel periodo 2007/2008 ed al netto dei quantitativi già rassegnati. Sono inclusi i quantitativi coperti da affitti di quota ai sensi dell'articolo 10, commi 15 e 16, stipulati nel corso del periodo 2007/2008. Una volta effettuata l'assegnazione di cui alla presente lettera, per tutte le aziende si considera completamente restituita la quota «B» ridotta;

Conseguentemente, al medesimo capoverso, medesimo comma, sostituire le lettere b) e c-bis) con le seguenti:
b) aziende ubicate in zone di pianura, montagna e svantaggiate, che abbiano prodotto oltre la propria quota in misura superiore al cinque per cento;
c-bis) aziende ubicate in zona di pianura, montagna e svantaggiate, che abbiano coperto con affitti di quota ai sensi dell'articolo 10, commi 15 e 16, la produzione realizzata in misura superiore al 5 per cento della quota posseduta;
c-ter) aziende ubicate in zona di pianura, montagna e svantaggiate condotte da giovani imprenditori agricoli, anche non titolari di quota.
1. 80. Negro.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 4, lettera a), sostituire la parola: calcolato con le seguenti: in esubero calcolato.
1. 67. Negro.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 4, lettera a), sopprimere le parole da: Per tutte le aziende fino alla fine della lettera.
*1. 86. Nola.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 4, lettera a), sopprimere le parole da: Per tutte le aziende fino alla fine della lettera.
*1. 88. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 4, lettera b), sopprimere le parole: di cui al comma l ed aziende, ubicate nelle stesse zone.

Conseguentemente, al medesimo comma, dopo la lettera b) aggiungere la seguente:
b-bis) aziende ubicate in zona di pianura, montagna e svantaggiate di cui al comma 1.
**1. 9. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 4, lettera b), sopprimere le parole: di cui al comma l ed aziende, ubicate nelle stesse zone.

Conseguentemente, al medesimo comma, dopo la lettera b) aggiungere la seguente:
b-bis) aziende ubicate in zona di pianura, montagna e svantaggiate di cui al comma 1.
**1. 27. Oliverio, Zucchi, Pizzetti, Brandolini, Marco Carra, Dal Moro, Fiorio, Agostini, Cenni, Cuomo, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 4, lettera b), sopprimere le parole: di cui al comma l ed aziende, ubicate nelle stesse zone.

Conseguentemente, al medesimo comma, dopo la lettera b) aggiungere la seguente:
b-bis) aziende ubicate in zona di pianura, montagna e svantaggiate di cui al comma 1.
**1. 33. Di Giuseppe, Rota.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 4, lettera b), sostituire le parole: ed aziende con le seguenti: e, successivamente, le aziende.
1. 66. Negro.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 4, lettera b), sostituire le parole: nel periodo 2007/2008 con le seguenti: negli ultimi cinque periodi.
1. 4. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 4, lettera b), aggiungere, in fine, le parole:. Le assegnazioni non possono comunque superare il 100 per cento della quota posseduta.
*1. 3. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 4, lettera b), aggiungere, in fine, le parole:. Le assegnazioni non possono comunque superare il 100 per cento della quota posseduta.
*1. 15. Pizzetti, Oliverio, Zucchi, Brandolini, Marco Carra, Fiorio, Dal Moro, Agostini, Cenni, Cuomo, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 6, sostituire le parole: sono utilizzati secondo le disposizioni di cui all'articolo 10, comma 22 con le seguenti:, nonché quelli assegnati e successivamente revocati, confluiscono nella riserva nazionale e non vengono riassegnati.
1. 48. Fogliato, Negro.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 8, sostituire le parole: per essere riassegnati con le modalità di cui all'articolo 3, comma 3 con le seguenti: e non vengono riassegnati.
1. 68. Fogliato, Negro.

Al comma 2, capoverso Art. 10-bis, comma 8, sostituire le parole: riassegnati con le modalità di cui all'articolo 3, comma 3 con le seguenti: posti nelle disponibilità delle regioni cui afferivano.
1. 14. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 2-bis, sostituire le parole: presente articolo con le seguenti: all'articolo 10-bis del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119, introdotto dal comma 2 del presente articolo.

Conseguentemente, al medesimo comma, dopo le parole: articolo 4, comma 5, aggiungere le seguenti: del presente decreto.
1. 201.La Commissione.

Al comma 2-bis, sostituire le parole: a valere dal periodo 2009-2010 con le seguenti: a decorrere dal periodo 2009-2010.
1. 202.La Commissione.

Al comma 2-bis, sopprimere le parole:, dal Commissario straordinario di cui all'articolo 4, comma 5.

Conseguentemente, all'articolo 4:
comma 2-
bis, sopprimere le parole:, dal Commissario straordinario di cui all'articolo 4, comma 5;
sostituire il comma 5 con i seguenti:

5. L'AGEA definisce, in accordo con le regioni, le modalità di applicazione degli articoli 3 e 4 del presente decreto. Sulle richieste di rateizzazione l'Agea provvede entro tre mesi dalla presentazione delle richieste di rateizzazione in merito al loro accoglimento e comunica al produttore, entro il medesimo termine, il numero di rate e l'importo di ognuna di esse. Entro trenta giorni dalla ricezione della comunicazione della decisione, il debitore comunica l'accettazione della rateizzazione e ne versa la prima rata comunque non oltre il 31 dicembre 2009. Il costo dello sgravio fiscale di cartelle esattoriali eventualmente emesse nei confronti degli interessati è a carico del produttore medesimo.
5-bis. Le rate successive devono essere versate ogni anno entro e non oltre il 31 dicembre.
5-ter. Gli acquirenti, entro trenta giorni dalla presentazione da parte del produttore della documentazione comprovante l'accettazione della rateizzazione, restituiscono gli importi trattenuti ovvero svincolano le garanzie;
comma 6, primo periodo, sopprimere le parole:
del Commissario straordinario.
1. 90. Ruvolo, Delfino, Naro.

Dopo il comma 2-bis, aggiungere il seguente:
2-ter. Per i produttori che abbiano debiti esigibili derivanti dal mancato pagamento del prelievo latte le assegnazioni rimangono nella disponibilità della riserva nazionale fino all'estinzione del debito in un'unica soluzione o alla definizione del procedimento di rateizzazione di cui agli articoli 3 e 4 ed al pagamento della prima rata di cui all'articolo 4. A seguito dell'avvenuta estinzione del debito esigibile o dell'adesione alla rateizzazione e del pagamento della prima rata il Commissario straordinario di cui all'articolo 4, comma 5, comunica l'assegnazione a titolo definitivo con effetto dalla campagna 2009-2010.
*1. 28. Marco Carra, Oliverio, Zucchi, Pizzetti, Brandolini, Fiorio, Dal Moro, Agostini, Cenni, Cuomo, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Dopo il comma 2-bis, aggiungere il seguente:
2-ter. Per i produttori, che abbiano debiti esigibili derivanti dal mancato pagamento del prelievo latte le assegnazioni rimangono nella disponibilità della riserva nazionale fino all'estinzione del debito in un'unica soluzione o alla definizione del procedimento di rateizzazione di cui agli articoli 3 e 4 ed al pagamento della prima rata di cui all'articolo 4. A seguito dell'avvenuta estinzione del debito esigibile o dell'adesione alla rateizzazione e del pagamento della prima rata il Commissario straordinario di cui all'articolo 4, comma 5, comunica l'assegnazione a titolo definitivo con effetto dalla campagna 2009-2010.
*1. 34. Di Giuseppe, Rota.

Dopo il comma 2-bis, aggiungere il seguente:
2-ter. Per i produttori, che abbiano debiti esigibili derivanti dal mancato pagamento del prelievo latte le assegnazioni rimangono nella disponibilità della riserva nazionale fino all'estinzione del debito in un'unica soluzione o alla definizione del procedimento di rateizzazione di cui agli articoli 3 e 4 ed al pagamento della prima rata di cui all'articolo 4. A seguito dell'avvenuta estinzione del debito esigibile o dell'adesione alla rateizzazione e del pagamento della prima rata il Commissario straordinario di cui all'articolo 4, comma 5, comunica l'assegnazione a titolo definitivo con effetto dalla campagna 2009-2010.
*1. 89. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 3, sostituire le parole: dal 1o aprile 2009 con le seguenti: dalla campagna 2009/2010.
1. 77. Fogliato.

Dopo il comma 3, aggiungere il seguente:
3-bis. In deroga a quanto previsto dall'articolo 5 del decreto-legge 28 marzo 2003, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003 n. 119, a decorrere dal periodo 2009/2010, gli acquirenti non effettuano la trattenuta ed il versamento mensile all'AGEA del prelievo corrispondente ai quantitativi di latte di cui all'articolo 9, comma 4-ter, del medesimo decreto-legge.
1. 78. Negro.

Dopo il comma 3, aggiungere il seguente:
3-bis. In deroga a quanto previsto dall'articolo 5 del decreto-legge 28 marzo 2003, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003 n. 119, a decorrere dal periodo 2009/2010, gli acquirenti, fino alla concorrenza dei quantitativi di latte di cui all'articolo 9, comma 4-ter, del medesimo decreto legge, effettuano la trattenuta ed il versamento mensile all'AGEA del prelievo nella misura del 5 per cento.
1. 79. Negro.

Dopo l'articolo 1, aggiungere il seguente
Art. 1.1. - (Disposizioni temporanee per la gestione delle quote latte). - 1. Al fine di consentire un graduale abbandono del sistema delle quote fissato per il 1o aprile 2015, ed evitare speculazioni sui prezzi con conseguente aumento dei costi di produzione, dal 15 dicembre 2009, ogni affitto e compravendita di sola quota latte tra privati è sospeso. Ogni transazione, dopo tale data, è gestita tramite l'AGEA, la quale assegna le quote in affitto o in proprietà, sulla base delle priorità stabilite ai sensi del presente decreto. I criteri e le condizioni economiche applicate nel presente comma sono stabiliti dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali con proprio decreto, da emanarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.
1. 060. Negro.

ART. 1-bis.
(Comunicazioni di dati all'AGEA).

Sopprimerlo.
1-bis. 61. Ruvolo, Delfino, Naro.

Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1-bis. Nel caso in cui dei quantitativi di latte vangano consegnati o venduti in assenza di fatturazione o con fatturazione incompleta, il produttore interessato subisce la riduzione di un corrispondente quantitativo di quota. Detto quantitativo confluisce nella riserva nazionale e non viene riassegnato.
1-bis. 60. Negro.

ART. 2.
(Istituzione del Registro nazionale dei debiti).

Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:
2-bis. I debiti dei produttori agricoli, con l'esclusione di quelli derivanti da prelievo latte, sono accertati nel rispetto del principio del contraddittorio e secondo le disposizioni e le procedure di cui alla legge 24 novembre 1981, n. 689.
2. 4. Di Giuseppe, Piffari, Rota.

Al comma 4, dopo le parole: dovuti dai produttori agricoli aggiungere le seguenti: derivanti dal prelievo latte.
2. 3. Rota, Di Giuseppe, Piffari.

Al comma 7, sostituire la parola: sentite con le seguenti: previo accordo con.
*2. 1. Servodio, Oliverio, Zucchi, Pizzetti, Brandolini, Marco Carra, Fiorio, Agostini, Dal Moro, Cenni, Cuomo, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Trappolino.

Al comma 7, sostituire la parola: sentite con le seguenti: previo accordo con.
*2. 2. Di Giuseppe, Rota, Piffari.

ART. 3.
(Rateizzazione dei debiti relativi alle quote latte).

All'emendamento 3. 201 della Commissione, comma 1-bis, sostituire le parole: si può applicare, con le seguenti: è applicata.
0. 3. 201. 1. Ruvolo, Delfino, Naro, Vietti.

Sostituire il comma 1 con i seguenti:
1. Al fine di consolidare la vitalità economica a lungo termine delle imprese, accelerare le procedure di recupero obbligatorio degli importi del prelievo latte dovuti dai produttori e deflazionare il relativo contenzioso, il produttore agricolo, che vi abbia interesse, può richiedere la rateizzazione dei debiti iscritti nel Registro nazionale di cui all'articolo 2 derivanti dai mancati pagamenti del prelievo latte per i quali si sia realizzato l'addebito al bilancio nazionale da parte della Commissione europea.
1-bis. La rateizzazione di al comma 1, a richiesta del produttore agricolo interessato, si può applicare anche per gli altri debiti maturati fino al 31 marzo 2009 e iscritti nel Registro nazionale di cui all'articolo 2, ad eccezione di quelli per i quali non si sia realizzato l'addebito al bilancio nazionale da parte della Commissione europea, purché senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

Conseguentemente, al comma 2, alinea, sostituire la parole: al comma 1 con le seguenti: ai commi 1 e 1-bis.
3. 201.La Commissione.

Sostituire il comma 1 con il seguente:
1. Al fine di consolidare la vitalità economica a lungo termine delle imprese, accelerare le procedure di recupero obbligatorio degli importi del prelievo latte dovuti dai produttori e deflazionare il relativo contenzioso, il produttore agricolo, che vi abbia interesse, può richiedere la rateizzazione dei debiti iscritti nel Registro nazionale di cui all'articolo 2 derivanti dai mancati pagamenti del prelievo latte per i quali si sia realizzato l'addebito del bilancio nazionale da parte della Commissione europea.
3. 300.(da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento)

Al comma 1, sostituire le parole da: dei debiti maturati fino alla fine del comma con le seguenti: dei prelievi supplementari dovuti dal 1995/1996 fino al 2008/2009.
3. 4. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 1, sostituire le parole da: dei debiti maturati fino a: per i quali non con le seguenti: di tutti gli importi imputati, a titolo di prelievo supplementare dalla campagna 1995/1996 alla campagna 2007/2008, derivanti dai mancati pagamenti del prelievo latte per i quali.
3. 63. Nola.

Al comma 2, alinea, sostituire le parole: a rate annuali costanti e uguali con le seguenti: in rate annuali di pari importo per la quota relativa alla restituzione del capitale.
3. 200.La Commissione.

Al comma 2, alinea, sostituire le parole: costanti e uguali con le seguenti: che tengono conto delle variazioni dei tassi.
3. 62. Fogliato.

Al comma 3, lettera a), sostituire le parole da: di base fino alla fine della lettera, con le seguenti: Euribor a tre mesi.
3. 10. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 3, lettera b), sostituire le parole da: di base fino alla fine della lettera, con le seguenti: Euribor a tre mesi.
3. 2. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 3, lettera c), sostituire le parole da: di base fino alla fine della lettera, con le seguenti: Euribor a tre mesi.
3. 3. Ruvolo, Delfino, Naro.

Dopo il comma 3, aggiungere il seguente:
3-bis. La misura del tasso di riferimento di base di cui al comma 3 è sostituita fino al 31 dicembre 2012 dal tasso di riferimento di base previsto dal paragrafo 4.4.2 della Comunicazione della Commissione (2009/C 16/01), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea n. C 16/1 del 22 gennaio 2009.
3. 60. Brandolini, Oliverio, Zucchi, Pizzetti, Marco Carra, Fiorio, Dal Moro, Agostini, Cenni, Cuomo, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Al comma 4-bis, sopprimere l'ultimo periodo.
3. 61. Negro.

ART. 4.
(Disposizioni integrative per la rateizzazione in materia di debiti relativi alle quote latte).

Al comma 1, primo periodo, sostituire le parole: quarantacinque giorni con le seguenti: sessanta giorni.
4. 24. Negro.

Al comma 1, primo periodo, sostituire le parole da: intima fino alla fine del comma con le seguenti: comunica a ciascun debitore tutto il prelievo supplementare imputato e non ancora riscosso dalla campagna 1995/1996 alla campagna 2007/2008.
4. 35. Nola.

Al comma 1, primo periodo, sostituire le parole da: versamento fino a: ricognitivo con le seguenti: pagamento degli importi dovuti a titolo di prelievo supplementare latte per i periodi di commercializzazione compresi tra gli anni 1995/1996 e 2007/2008 che risultino non pagati. Tale intimazione ha valore di provvedimento meramente confermativo.
*4. 4. Ruvolo, Casini, Vietti, Delfino, Libè, Naro, Compagnon, De Poli, Galletti, Capitanio Santolini.

Al comma 1, primo periodo, sostituire le parole da: versamento fino a: ricognitivo con le seguenti: pagamento degli importi dovuti a titolo di prelievo supplementare latte per i periodi di commercializzazione compresi tra gli anni 1995/1996 e 2007/2008 che risultano non pagati. Tale intimazione ha valore di provvedimento meramente confermativo.
*4. 12. Dal Moro, Oliverio, Zucchi, Pizzetti, Brandolini, Marco Carra, Fiorio, Agostini, Cenni, Cuomo, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Al comma 1, primo periodo, sostituire le parole da: versamento fino a: ricognitivo con le seguenti: pagamento degli importi dovuti a titolo di prelievo supplementare latte per i periodi di commercializzazione compresi tra gli anni 1995/1996 e 2007/2008 che risultano non pagati. Tale intimazione ha valore di provvedimento meramente confermativo.
*4. 68. Beccalossi, Nola.

Al comma 1, secondo periodo, sostituire le parole: Sono da considerare esigibili anche le con le seguenti:, ivi comprese quelle relative alle.
4. 60. Contento, Bellotti.

Al comma 1, secondo periodo, sopprimere la parola: non.

Conseguentemente, al medesimo comma, terzo periodo, sostituire la parola: ricognitivo con la seguente: confermativo
4. 73. Dal Moro, Oliverio, Zucchi, Pizzetti, Brandolini, Marco Carra, Fiorio, Agostini, Cenni, Cuomo, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Al comma 1, secondo periodo, sopprimere la parola: non.
4. 6. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 1, terzo periodo, sostituire la parola: ricognitivo con la seguente: confermativo.
4. 27. Di Giuseppe, Rota.

Al comma 2, primo periodo, sostituire le parole: sessanta giorni con le seguenti: trenta giorni.

Conseguentemente:
al medesimo comma, aggiungere, in fine, i seguenti periodi:
L'AGEA, inoltre, in accordo con le regioni provvede all'assegnazione delle quote di cui all'articolo 1, comma 2, e definisce le modalità di applicazione degli articoli 3 e 4. L'AGEA provvede entro tre mesi dalla presentazione delle richieste di rateizzazione in merito al loro accoglimento e entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione della decisione il debitore comunica l'accettazione della rateizzazione;
sostituire il comma 2-bis con il seguente:
2-bis. I produttori interessati alla rateizzazione di cui all'articolo 3 esprimono contestualmente l'accettazione espressa delle imputazioni di prelievo e la rinuncia espressa ad ogni azione giudiziaria eventualmente proposta a tale riguardo, pendenti innanzi agli organi giurisdizionali amministrativi ovvero ordinari;
sopprimere i commi 4 e 5.
4. 32. Rota, Di Giuseppe, Piffari.

Al comma 2, primo periodo, sostituire la parola: comunicazione con la seguente: intimazione.
4. 61. Contento, Bellotti.

Al comma 2, dopo il primo periodo, aggiungere il seguente: Con la presentazione della domanda di rateizzazione decadono le procedure esecutive già iniziate, nonché le compensazioni degli aiuti comunitari e nazionali.
4. 74. Negro.

Sopprimere il comma 2-bis.
4. 19. Negro.

Al comma 2-bis, sostituire le parole da: esprimere fino alla fine del comma con le seguenti: rinunciare espressamente alle azioni giudiziarie pendenti ed a quelle eventualmente ancora proponibili dinanzi agli organi di giustizia amministrativa e ordinaria che siano comunque riconducibili ai rapporti debitori relativi alle quote latte.
4. 62. Contento, Bellotti.

Dopo il comma 2-bis, aggiungere il seguente.
2-ter. Le assegnazioni di cui all'articolo 10-bis del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119, introdotto dall'articolo 1, comma 2, del presente decreto, sono subordinate all'integrale adempimento di quanto previsto al comma 2-bis.
4. 5. Ruvolo, Delfino, Naro.

Dopo il comma 2-bis, aggiungere il seguente:
2-ter. Per rinuncia ai contenziosi si intende anche la rinuncia alle sospensive il cui importo, pari a circa 800 milioni di euro, è obbligatoriamente incluso nell'importo oggetto di rateizzazione.
4. 87. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 3, secondo periodo, sostituire le parole: Con la comunicazione dell'accettazione della rateizzazione con le seguenti: Con il versamento della prima rata, di cui al medesimo comma 5.
4. 63. Contento, Bellotti.

Al comma 5, primo periodo, sostituire le parole: le quote di cui all'articolo 1, comma 2, con le seguenti: le quote di cui all'articolo 10-bis del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119, introdotto all'articolo 1, comma 2, del presente decreto.
4. 201.La Commissione.

Al comma 5, secondo periodo, sopprimere le parole: Sulle richieste di rateizzazione.
4. 202.La Commissione.

Al comma 5, secondo periodo, sostituire le parole: tre mesi con le seguenti: cinque mesi.
4. 20. Negro.

Al comma 5, terzo periodo, dopo le parole: Il versamento aggiungere le seguenti:, fermo quanto previsto al comma 4,
4. 64. Contento, Bellotti.

Al comma 6, primo periodo, aggiungere, in fine, le parole:, ovvero omessa dichiarazione, entro il medesimo termine, della rinuncia di cui al comma 2-bis.
4. 65. Contento, Bellotti.

Al comma 6, primo periodo, dopo la lettera d), aggiungere la seguente: d-bis) consegne, da parte del produttore, senza riportarne i quantitativi nel relativo allegato L1 oppure in assenza di fatturazione, anche nel caso in cui tali consegne siano state effettuate ed accertate in periodi precedenti alle assegnazioni di cui al predetto articolo 10-bis del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119.
4. 80. Negro.

Al comma 6, primo periodo, dopo la lettera d), aggiungere la seguente: d-bis) mancato versamento della rata.
4. 81. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 6, secondo periodo, sostituire le parole da: ha effetto fino alla fine del comma con le seguenti: deve essere notificata da AGEA agli interessati entro e non oltre il termine del periodo in corso al momento della comunicazione del relativo provvedimento amministrativo ed ha effetto a partire dal medesimo periodo.
*4. 69. Beccalossi, Nola.

Al comma 6, secondo periodo, sostituire le parole da: ha effetto fino alla fine del comma con le seguenti: deve essere notificata da AGEA agli interessati entro e non oltre il termine del periodo in corso al momento della comunicazione del relativo provvedimento amministrativo ed ha effetto a partire dal medesimo periodo.
*4. 79. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 6, secondo periodo, sostituire le parole: dal periodo immediatamente successivo a quello in corso al momento della comunicazione agli interessati del relativo provvedimento amministrativo con le seguenti: dall'assegnazione delle quote.
4. 31. Di Giuseppe, Rota.

Al comma 6, secondo periodo, dopo le parole: provvedimento amministrativo; aggiungere le seguenti: le quote assegnate ai sensi dell'articolo 10-bis del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119, e successive modificazioni, alle aziende con prelievo latte imputato e non versato, sono da ritenersi provvisorie, pertanto l'acquirente non può considerarle utilizzabili dal produttore fino a quando non verranno confermate a titolo definitivo a seguito del pagamento dell'intero ammontare del prelievo pregresso o della prima rata nel caso di accesso alla rateizzazione:
*4. 75. Marco Carra, Oliverio, Zucchi, Pizzetti, Brandolini, Dal Moro, Agostini, Cenni, Cuomo, Fiorio, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (Pd), Sani, Servodio, Trappolino.

Al comma 6, secondo periodo, dopo le parole: provvedimento amministrativo; aggiungere le seguenti: le quote assegnate ai sensi dell'articolo 10-bis del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119, e successive modificazioni, alle aziende con prelievo latte imputato e non versato, sono da ritenersi provvisorie, pertanto l'acquirente non può considerarle utilizzabili dal produttore fino a quando non verranno confermate a titolo definitivo a seguito del pagamento dell'intero ammontare del prelievo pregresso o della prima rata nel caso di accesso alla rateizzazione:
*4. 82. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 6, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Per il periodo 2009-2010 la revoca dovrà essere comunicata entro il 31 gennaio 2010.
4. 83. Ruvolo, Delfino, Naro.

Dopo il comma 6, aggiungere il seguente:
6.1. Per i produttori che hanno debiti derivanti dal mancato pagamento del prelievo latte, le quote assegnate ai sensi dell'articolo 10-bis del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119, sono provvisorie e condizionate all'estinzione del prelievo anche attraverso la procedura di rateizzazione di cui al presente articolo.
*4. 3. Ruvolo, Casini, Vietti, Delfino, Libè, Naro, Compagnon, De Poli, Galletti, Capitanio Santolini.

Dopo il comma 6, aggiungere il seguente:
6.1. Per i produttori che hanno debiti derivanti dal mancato pagamento del prelievo latte, le quote assegnate ai sensi dell'articolo 10-bis del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119, sono provvisorie e condizionate all'estinzione del prelievo anche attraverso la procedura di rateizzazione di cui al presente articolo.
*4. 11. Fiorio, Marco Carra, Oliverio, Zucchi, Pizzetti, Brandolini, Dal Moro, Agostini, Cenni, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Dopo il comma 6, aggiungere il seguente:
6.1. Per i produttori che hanno debiti derivanti dal mancato pagamento del prelievo latte, le quote assegnate ai sensi dell'articolo 10-bis del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119, sono provvisorie e condizionate all'estinzione del prelievo anche attraverso la procedura di rateizzazione di cui al presente articolo.
*4. 30. Rota, Di Giuseppe.

Dopo il comma 6, aggiungere il seguente:
6.1. Per i produttori che hanno debiti derivanti dal mancato pagamento del prelievo latte, le quote assegnate ai sensi dell'articolo 10-bis del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119, sono provvisorie e condizionate all'estinzione del prelievo anche attraverso la procedura di rateizzazione di cui al presente articolo.
*4. 70. Beccalossi, Nola.

Sopprimere il comma 6-bis.
4. 21. Negro.

Al comma 6-bis, sostituire le parole da: recuperati fino alla fine del comma con le seguenti: immediatamente liquidati.
4. 76. Negro.

Al comma 6-bis, sostituire le parole: fino alla concorrenza dell'importo della prima rata con le seguenti: e sono utilizzati a scalare per i versamenti delle singole rate.
*4. 9. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 6-bis, sostituire le parole: fino alla concorrenza dell'importo della prima rata con le seguenti: e sono utilizzati a scalare per i versamenti delle singole rate.
*4. 13. Agostini, Oliverio, Zucchi, Pizzetti, Brandolini, Marco Carra, Fiorio, Dal Moro, Cenni, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Al comma 6-bis, sostituire le parole: fino alla concorrenza dell'importo della prima rata con le seguenti: e sono utilizzati a scalare per i versamenti delle singole rate.
*4. 29. Di Giuseppe, Rota, Piffari.

Sopprimere il comma 7.
4. 84. Ruvolo, Delfino, Naro.

Sostituire il comma 7 con il seguente:
7. La mancata effettuazione del versamento del prelievo, anche per una sola rata, determinata ai sensi del comma 5, comporta la decadenza dal beneficio della rateizzazione e la revoca delle quote di cui l'interessato sia titolare assegnate ai sensi dell'articolo 1, comma 2, ad eccezione dei casi individuati con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, d'intesa con le regioni. Le quote sono revocate da AGEA con la decorrenza di cui all'articolo 3, comma 6, del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119, e confluiscono nella riserva nazionale per essere utilizzate secondo le disposizioni di cui all'articolo 10, comma 22, del citato decreto-legge n. 49 del 2003, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 119 del 2003.
4. 1. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 7, sostituire le parole: Il mancato reiterato versamento dell'intera rata con le seguenti: La mancata effettuazione del versamento, anche per una sola rata,
4. 77. Pizzetti, Oliverio, Zucchi, Brandolini, Marco Carra, Dal Moro, Fiorio, Agostini, Cenni, Cuomo, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Al comma 7, sostituire le parole: Il mancato reiterato versamento dell'intera rata con le seguenti: Il reiterato mancato pagamento, anche parziale, della rata.
4. 67. Contento, Bellotti.

Al comma 7, sostituire le parole: reiterato versamento dell'intera rata con le seguenti: versamento anche di una sola rata o parte di essa.
4. 71. Beccalossi, Nola.

Al comma 7, sostituire le parole: reiterato versamento dell'intera con le seguenti: versamento, anche parziale, della.
4. 66. Contento, Bellotti.

Al comma 7, sostituire le parole: reiterato versamento dell'intera con le seguenti: versamento, anche per una sola.
4. 85. Nola, Beccalossi.

Al comma 7, sostituire le parole: con la decorrenza prevista dall'articolo 3, comma 6, del citato decreto-legge con le seguenti: con decorrenza dal periodo di assegnazione.
4. 72. Beccalossi, Nola.

Al comma 8, sostituire le parole: l'AGEA provvede alla riscossione coattiva ai sensi del testo unico delle disposizioni di legge relative alla riscossione delle entrate patrimoniali dello Stato di cui al regio decreto 14 aprile 1910, n. 639 con le seguenti: riprendono le procedure di cui ai commi 2 e 3.
4. 200.La Commissione.

Al comma 8-bis, sopprimere le parole: e successive modificazioni.
4. 203.La Commissione.

Al comma 8-ter, sostituire le parole: al comma 8-bis con le seguenti: all'articolo 6, comma 5, del decreto legislativo 27 maggio 1999, n. 165, come modificato dal comma 8-bis del presente articolo.
4. 204.La Commissione.

Dopo il comma 8-ter aggiungere il seguente:
8-ter.1. L'estinzione del prelievo rimane comunque vincolante anche in presenza di cessazione dell'attività aziendale, nonché di ogni altra trasformazione o modificazione aziendale.
4. 2. Delfino, Ruvolo, Naro.

Sopprimere il comma 8-quater.
*4. 78. Brandolini, Oliverio, Zucchi, Pizzetti, Marco Carra, Dal Moro, Agostini, Cenni, Cuomo, Fiorio, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Sopprimere il comma 8-quater.
*4. 86. Ruvolo, Delfino, Naro.

Sopprimere il comma 8-quater.
*4. 300.(da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento)

ART. 6.
(Disposizioni finanziarie).

Al comma 1, secondo periodo, sostituire le parole da: ad interventi nel settore lattiero-caseario con le seguenti: in via prioritaria, per un importo di 500 milioni di euro, a misure in favore dei produttori che hanno acquistato quote anteriormente all'entrata in vigore del presente decreto, nonché ad interventi nel settore lattiero-caseario, rivolti alle operazioni di ristrutturazione del debito, all'accesso al credito di cui all'articolo 17 del decreto legislativo n. 102 del 2004 e a misure di accompagnamento per il settore. Le ulteriori eventuali risorse residue sono versate e restano acquisite all'entrata del bilancio statale. Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, con proprio decreto di natura non regolamentare, d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome, definisce i criteri e le modalità per l'utilizzo delle risorse di cui al presente articolo. Con successivo decreto del Ministro dell'economia e delle finanze sono stabilite le modalità di funzionamento del conto di tesoreria di cui al presente comma.

Conseguentemente, dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
1.1. Allo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali è versata la somma di 300 milioni di euro, per l'anno 2009, finalizzata ad integrare le disponibilità del fondo di cui al comma 1 e destinata in via esclusiva ad interventi a favore dei produttori che hanno acquistato quote anteriormente all'entrata in vigore del presente decreto. All'onere derivante dal presente comma, pari a 300 milioni di euro per l'anno 2009 si provvede mediante corrispondente riduzione lineare degli stanziamenti da parte corrente relativi alle autorizzazioni di spesa come determinate dalla tabella C allegata alla legge 22 dicembre 2008, n. 203.
6. 3. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 1, secondo periodo, sostituire le parole: ad interventi del settore lattiero-caseario, rivolti alle con le seguenti: alla costituzione di un Fondo finalizzato prioritariamente ai produttori del settore lattiero-caseario che hanno realizzato investimenti per l'acquisizione di quote per.

Conseguentemente, al medesimo comma, quarto periodo, sostituire la parola: sentita con le seguenti: d'intesa con.
*6. 24. Di Giuseppe, Rota.

Al comma 1, secondo periodo, sostituire le parole: ad interventi del settore lattiero-caseario, rivolti alle con le seguenti: alla costituzione di un Fondo finalizzato prioritariamente ai produttori del settore lattiero-caseario che hanno realizzato investimenti per l'acquisizione di quote per.

Conseguentemente, al medesimo comma, quarto periodo, sostituire la parola: sentita con le seguenti: d'intesa con.
*6. 63. Negro.

All'emendamento 6.200. della Commissione, comma 1-bis, ultimo periodo, sostituire le parole: e le modalità di accesso ad esso con le seguenti: in misura non inferiore a cento milioni di euro per l'anno 2009; restano salvi le modalità ed i criteri di accesso al predetto Fondo previsti dal decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, del 14 febbraio 2006.
0. 6. 200. 200.La Commissione.

All'emendamento 6.200 della Commissione, al comma 1-bis aggiungere in fine il seguente periodo: In ogni caso le risorse destinate ai produttori di cui al primo periodo non possono essere inferiori a 100 milioni di euro a decorrere dall'anno 2009.
0. 6. 200. 1.Oliverio, Zucchi, Pizzetti, Brandolini, Marco Carra, Dal Moro, Agostini, Fiorio, Cenni, Cuomo, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino, Quartiani.

Sostituire il comma 1-bis con il seguente:
1-bis. Al fine di favorire le misure dì accesso al credito, i produttori che hanno acquistato quote latte successivamente al periodo di applicazione del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119, possono avvalersi, fino alla data di emanazione del decreto previsto dall'articolo 1, comma 848, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, del fondo di garanzia di cui all'articolo 15 della legge 7 agosto 1997, n. 266, come rifinanziato dall'articolo 11 del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, sono stabilite, in relazione alle effettive esigenze del settore, le risorse del predetto fondo di garanzia da destinare alle finalità del presente comma e le modalità di accesso ad esso.
6. 200.La Commissione.

Al comma 1-bis, primo periodo, sostituire le parole da: è assegnata per l'anno 2009 fino a: quanto a 15 milioni con le seguenti: ed al concorso nel pagamento degli interessi su finanziamenti rivolti alle operazioni di ristrutturazione del debito e ad investimenti effettuati da aziende che hanno acquistato quote, è assegnata per l'anno 2009, la somma di euro 100 milioni, da destinare prioritariamente ai produttori che hanno acquistato quote latte successivamente al periodo di applicazione del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119. Almeno l'80 per cento di tali assegnazioni è utilizzato come concorso nel pagamento degli interessi su finanziamenti rivolti alle operazioni di ristrutturazione del debito ed a investimenti effettuati da aziende che hanno acquistato quote. Con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali sono stabilite le modalità di concessione dei finanziamenti relative alle operazioni di ristrutturazione del debito di cui al presente articolo. Al relativo onere si provvede, quanto a 50 milioni di euro, mediante riduzione dell'autorizzazione di spesa, di cui all'articolo 1, comma 1084, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e, quanto a 50 milioni.
6. 67. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 1-bis, primo periodo, sostituire le parole da: è assegnata per l'anno 2009 fino a: quanto a 15 milioni con le seguenti: ed al concorso nel pagamento degli interessi su finanziamenti rivolti alle operazioni di ristrutturazione del debito e ad investimenti effettuati da aziende che hanno acquistato quote, è assegnata per l'anno 2009, la somma di euro 60 milioni, da destinare ai produttori che hanno acquistato quote latte. Almeno l'80 per cento di tali assegnazioni è utilizzato come concorso nel pagamento degli interessi su finanziamenti rivolti alle operazioni di ristrutturazione del debito ed a investimenti effettuati da aziende che hanno acquistato quote. Con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali sono stabilite le modalità di concessione dei finanziamenti relative alle operazioni di ristrutturazione del debito di cui al presente articolo. Al relativo onere si provvede, quanto a 20 milioni di euro, mediante riduzione dell'autorizzazione di spesa, di cui all'articolo 1, comma 1084, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e, quanto a 40 milioni.

Conseguentemente, dopo il comma 1-bis, aggiungere il seguente:
1-bis.1. In presenza di richieste di finanziamento, di cui al comma 1-bis, superiori alla somma assegnata per l'anno 2009, si provvede con l'assegnazione di un'ulteriore somma di euro 60 milioni per l'anno 2010 e di euro 60 milioni per l'anno 2011. All'onere derivante dall'attuazione del presente comma, pari ad euro 60 milioni per l'anno 2010 ed euro 60 milioni per il 2011, si provvede mediante corrispondente riduzione lineare degli stanziamenti di parte corrente, relativi alle autorizzazioni di spesa come determinate dalla Tabella C della legge 22 dicembre 2008, n. 203, rispettivamente per gli anni 2010 e 2011.
6. 64. Fiorio, Oliverio, Zucchi, Pizzetti, Brandolini, Marco Carra, Dal Moro, Agostini, Cenni, Cuomo, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Al comma 1-bis, primo periodo, sostituire le parole da: è assegnata per l'anno 2009 fino a: quanto a 15 milioni con le seguenti: ed al concorso nel pagamento degli interessi su finanziamenti rivolti alle operazioni di ristrutturazione del debito e ad investimenti effettuati da aziende che hanno acquistato quote, è assegnata per l'anno 2009, la somma di euro 60 milioni, da destinare prioritariamente ai produttori che hanno acquistato quote latte successivamente al periodo di applicazione del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119. Almeno l'80 per cento di tali assegnazioni è utilizzato come concorso nel pagamento degli interessi su finanziamenti rivolti alle operazioni di ristrutturazione del debito ed a investimenti effettuati da aziende che hanno acquistato quote. Con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali sono stabilite le modalità di concessione dei finanziamenti relative alle operazioni di ristrutturazione del debito di cui al presente articolo. Al relativo onere si provvede, quanto a 20 milioni di euro, mediante riduzione dell'autorizzazione di spesa, di cui all'articolo 1, comma 1084, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e, quanto a 40 milioni.

Conseguentemente, dopo il comma 1-bis, aggiungere il seguente:
1-bis.1. In presenza di richieste di finanziamento, di cui al comma 1-bis, superiori alla somma assegnata per l'anno 2009, si provvede con l'assegnazione di un'ulteriore somma di euro 60 milioni per l'anno 2010 e di euro 60 milioni per l'anno 2011. All'onere derivante dall'attuazione del presente comma, pari ad euro 60 milioni per l'anno 2010 ed euro 60 milioni per il 2011, si provvede mediante corrispondente riduzione lineare degli stanziamenti di parte corrente, relativi alle autorizzazioni di spesa come determinate dalla Tabella C della legge 22 dicembre 2008, n. 203, rispettivamente per gli anni 2010 e 2011.
6. 66. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 1-bis, primo periodo, sostituire le parole da: è assegnata per l'anno 2009 fino a: quanto a 15 milioni con le seguenti: ed al concorso nel pagamento degli interessi su finanziamenti rivolti alle operazioni di ristrutturazione del debito e ad investimenti effettuati da aziende che hanno acquistato quote, è assegnata per l'anno 2009, la somma di euro 60 milioni, da destinare prioritariamente ai produttori che hanno acquistato quote latte successivamente al periodo di applicazione del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119. Almeno l'80 per cento di tali assegnazioni è utilizzato come concorso nel pagamento degli interessi su finanziamenti rivolti alle operazioni di ristrutturazione del debito ed a investimenti effettuati da aziende che hanno acquistato quote. Con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali sono stabilite le modalità di concessione dei finanziamenti relative alle operazioni di ristrutturazione del debito di cui al presente articolo. Al relativo onere si provvede, quanto a 20 milioni di euro, mediante riduzione dell'autorizzazione di spesa, di cui all'articolo 1, comma 1084, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e, quanto a 40 milioni.
6. 68. Nola.

Al comma 1-bis, primo periodo, sostituire parole da: è assegnata per l'anno 2009 fino alla fine del periodo con le seguenti: ed al concorso nel pagamento degli interessi su finanziamenti rivolti alle operazioni di ristrutturazione del debito e ad investimenti effettuati da aziende che hanno acquistato quote è assegnata per l'anno 2009 la somma di euro 45 milioni, da destinare ai produttori che hanno acquistato quote latte. Almeno l'80 per cento di tali assegnazioni è utilizzato come concorso nel pagamento degli interessi su finanziamenti rivolti alle operazioni di ristrutturazione del debito e ad investimenti effettuati da aziende che hanno acquistato quote. Con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali sono stabilite le modalità di concessione dei finanziamenti relativi alle operazioni di ristrutturazione del debito di cui al presente articolo.
6. 65. Dal Moro, Oliverio, Zucchi, Pizzetti, Brandolini, Marco Carra, Fiorio, Agostini, Cenni, Cuomo, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Al comma 1-bis, primo periodo, sostituire parole da: è assegnata per l'anno 2009 fino alla fine del periodo con le seguenti: ed al concorso nel pagamento degli interessi su finanziamenti rivolti alle operazioni di ristrutturazione del debito e ad investimenti effettuati da aziende che hanno acquistato quote è assegnata per l'anno 2009 la somma di euro 45 milioni, da destinare ai produttori che hanno acquistato quote latte successivamente al periodo di applicazione del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119. Almeno l'80 per cento di tali assegnazioni è utilizzato come concorso nel pagamento degli interessi su finanziamenti rivolti alle operazioni di ristrutturazione del debito e ad investimenti effettuati da aziende che hanno acquistato quote. Con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali sono stabilite le modalità di concessione dei finanziamenti relativi alle operazioni di ristrutturazione del debito di cui al presente articolo.
6. 8. Ruvolo, Casini, Vietti, Delfino, Libè, Naro, Compagnon, De Poli, Galletti, Capitanio Santolini.

Al comma 1-bis, primo periodo, sostituire le parole: euro 45 milioni con le seguenti: euro 250 milioni.

Conseguentemente, al medesimo comma, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Alla restante parte dell'onere, pari a 205 milioni di euro, si provvede mediante riduzione lineare degli stanziamenti iscritti nei capitoli di bilancio per il 2009 recanti trasferimenti alle imprese, che affluiscono al Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307, che è conseguentemente ridotto in misura corrispondente.
6. 4. Delfino, Ruvolo, Naro.

Al comma 1-bis, primo periodo, sostituire le parole: euro 45 milioni con le seguenti: euro 200 milioni.

Conseguentemente, sostituire il secondo periodo con il seguente: All'articolo 82, comma 11, lettera a), del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, le parole: «0,30 per cento» sono sostituite dalle seguenti: «0,25 per cento».
6. 22. Di Giuseppe, Rota.

Al comma 1-bis, primo periodo, sostituire le parole: euro 45 milioni con le seguenti: euro 200 milioni.

Conseguentemente, al medesimo comma, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Alla restante parte dell'onere, pari a 155 milioni di euro, si provvede mediante riduzione lineare degli stanziamenti iscritti nei capitoli di bilancio per il 2009 recanti trasferimenti alle imprese, che affluiscono al Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307, che è conseguentemente ridotto in misura corrispondente.
6. 5. Delfino, Ruvolo, Naro.

Al comma 1-bis, primo periodo, sostituire le parole: euro 45 milioni con le seguenti: euro 150 milioni.

Conseguentemente, al medesimo comma, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Alla restante parte dell'onere, pari a 105 milioni di euro, si provvede mediante riduzione lineare degli stanziamenti iscritti nei capitoli di bilancio per il 2009 recanti trasferimenti alle imprese, che affluiscono al Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307, che viene conseguentemente ridotto in misura corrispondente.
6. 6. Delfino, Ruvolo, Naro.

Al comma 1-bis, primo periodo, sostituire le parole: euro 45 milioni con le seguenti: euro 100 milioni.

Conseguentemente, al medesimo comma:
medesimo periodo, sopprimere le parole:
successivamente al periodo di applicazione del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119;
secondo periodo, sostituire le parole: quanto a 15 milioni di euro con le seguenti: quanto a 70 milioni di euro.
6. 62. Oliverio, Zucchi, Pizzetti, Brandolini, Marco Carra, Fiorio, Dal Moro, Agostini, Cenni, Cuomo, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Al comma 1-bis, primo periodo, sostituire le parole: euro 45 milioni con le seguenti: euro 100 milioni.

Conseguentemente, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Alla restante parte dell'onere, pari a 55 milioni di euro, si provvede mediante riduzione lineare degli stanziamenti iscritti nei capitoli di bilancio per il 2009 recanti trasferimenti alle imprese, che affluiscono al Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all'articolo 10, comma 5, del decreto- legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307, che è conseguentemente ridotto in misura corrispondente.
6. 9. Ruvolo, Casini, Vietti, Delfino, Libè, Naro, Compagnon, De Poli, Galletti, Capitanio Santolini.

Al comma 1-bis, primo periodo, sostituire le parole: euro 45 milioni con le seguenti: euro 75 milioni.

Conseguentemente, sostituire le parole da: quanto a 20 milioni fino a: n. 296, con le seguenti: quanto a 50 milioni di euro, mediante riduzione dell'autorizzazione di spesa per l'anno 2009 di cui all'articolo 13, comma 3-quater, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
6. 21. Rota, Di Giuseppe.

Al comma 1-bis, primo periodo, dopo le parole: da destinare aggiungere la seguente: prioritariamente.
6. 61. De Camillis, Gottardo.

Al comma 1-bis, primo periodo, sopprimere le parole: successivamente al periodo di applicazione del decreto-legge 28 marzo 2003, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119.
*6. 10. Ruvolo, Delfino, Naro.

Al comma 1-bis, primo periodo, sopprimere le parole: successivamente al periodo di applicazione del decreto-legge 28 marzo 2003, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119.
*6. 12. Zucchi, Oliverio, Pizzetti, Brandolini,Marco Carra, Fiorio, Dal Moro, Cenni, Cuomo, Lusetti, Marrocu,Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.

Al comma 1-bis, primo periodo, sostituire le parole: successivamente al periodo di applicazione del decreto-legge 28 marzo 2002, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119 con le seguenti: nel periodo compreso tra gli anni 1995/1996 e 2007/2008.
**6. 7. Ruvolo, Casini, Vietti, Delfino, Libè, Naro, Compagnon, De Poli, Galletti, Capitanio Santolini.

Al comma 1-bis, primo periodo, sostituire le parole: successivamente al periodo di applicazione del decreto-legge 28 marzo 2002, n. 49, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 2003, n. 119 con le seguenti: nel periodo compreso tra gli anni 1995/1996 e 2007/2008.
**6. 23. Rota, Di Giuseppe.

Al comma 1-ter, aggiungere, in fine, il seguente periodo: L'attività svolta è definita in collaborazione attiva con le istituzioni.
6. 60. Ascierto.

ART. 6-ter.
(Proroga di agevolazioni previdenziali).

Sostituirlo con il seguente:
Art. 6-ter. - (Proroga di agevolazioni previdenziali). - 1. A decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, si applicano le agevolazioni contributive previste dall'articolo 9, commi da 5 a 5-ter, della legge 11 marzo 1988, n. 67, nei territori montani particolarmente svantaggiati e nelle zone agricole svantaggiate.
2. All'articolo 106, comma 3, del testo unico delle imposte dirette approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, come modificato dall'articolo 82, comma 11, lettera a), del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, le parole: «0,30 per cento» sono sostituite, ovunque ricorrano, dalle seguenti: «0,25 per cento».
6-ter. 1. Di Giuseppe, Rota.

All'emendamento 6-ter.200. della Commissione, sopprimere le parole da: Al comma 1 fino a: 30 settembre 2009.

Conseguentemente:
a) al comma 2, sostituire le parole:
103 milioni di euro per l'anno 2009, si provvede, quanto a 51,5 milioni di euro, con quota parte delle risorse affluite all'entrata del bilancio dello Stato nell'ambito dell'unità previsionale di base 2.2.1.2, ai sensi dell'articolo 1, commi 343 e 345, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 con le seguenti: 154,5 milioni di euro per l'anno 2009, si provvede, quanto a 103 milioni di euro, mediante corrispondente riduzione lineare delle autorizzazioni di spesa di cui alla Tabella C allegata alla legge 30 dicembre 2008, n. 203;
b) sopprimere il comma 3.
0. 6-ter. 200. 1.Oliverio, Zucchi, Pizzetti, Brandolini, Marco Carra, Dal Moro, Agostini, Fiorio, Cenni, Cuomo, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino, Quartiani.

All'emendamento 6-ter.200. della Commissione, comma 2, sostituire le parole: con quota parte delle risorse affluite all'entrata del bilancio dello Stato nell'ambito dell'unità previsionale di base 2.2.1.2, ai sensi dell'articolo 1, commi 343 e 345, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 con le seguenti: mediante corrispondente riduzione lineare delle autorizzazioni di spesa di cui alla Tabella C allegata alla legge 30 dicembre 2008, n. 203.

Conseguentemente, sopprimere il com- ma 3.
0. 6-ter. 200. 2.Oliverio, Zucchi, Pizzetti, Brandolini, Marco Carra, Dal Moro, Agostini, Fiorio, Cenni, Cuomo, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino, Quartiani.

Al comma 1, sostituire le parole: 31 dicembre 2009 con le seguenti: 30 settembre 2009.

Conseguentemente, sostituire i commi 2 e 3 con i seguenti:
2. All'onere derivante dall'attuazione della disposizione di cui al comma 1, pari a 103 milioni di euro per l'anno 2009, si provvede, quanto a 51,5 milioni di euro, con quota parte delle risorse affluite all'entrata del bilancio dello Stato nell'ambito dell'unità previsionale di base 2.2.1.2, ai sensi dell'articolo 1, commi 343 e 345, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, quanto a 10 milioni di euro, mediante corrispondente utilizzo delle residue disponibilità del fondo per lo sviluppo della meccanizzazione in agricoltura di cui all'articolo 12 della legge 27 ottobre 1966, n. 910, che a tale fine sono versate all'entrata del bilancio dello Stato, e, quanto a 41,5 milioni di euro, mediante versamento all'entrata del 51 per cento delle giacenze presenti, alla data del 10 marzo 2009, sui conti correnti infruttiferi relativi alla gestione del citato fondo per lo sviluppo della meccanizzazione in agricoltura, da parte delle banche presso le quali sono accesi i predetti conti correnti.
3. La dotazione del fondo di cui all'articolo 1, comma 343, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, è incrementata di 51,5 milioni di euro per l'anno 2011. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione, per l'anno 2011, dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 61, comma 1, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, relativa al fondo per le aree sottoutilizzate.
4. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
6-ter. 200.La Commissione.

Dopo l'articolo 6-ter aggiungere il seguente:
Art. 6-ter.1. - (Fondo bieticolo-saccarifero). - 1. L'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 1063, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, è rifinanziata per l'importo di 43 milioni di euro per l'anno 2009, quale dotazione del fondo per la razionalizzazione e la riconversione della produzione bieticolo-saccarifera in Italia per il quarto anno del quinquennio previsto dalla normativa comunitaria.
2. All'onere di cui al comma 1, pari a 43 milioni di euro per l'anno 2009, si provvede mediante corrispondente riduzione, in maniera lineare, degli stanziamenti di parte corrente relativi alle autorizzazioni di spesa come determinate dalla Tabella C della legge 22 dicembre 2008, n. 203, per l'anno 2009.
6-ter. 014. Di Giuseppe, Rota.
(Inammissibile)

Dopo l'articolo 6-ter, aggiungere il seguente:
Art. 6-ter.1. - (Misure a favore di imprese che effettuano la stagionatura di lungo periodo dei prodotti agroalimentari protetti dalle denominazioni di origine di cui al Regolamento (CE) n. 510/2006). - 1. A decorrere dal 1o gennaio 2009, il limite del 30 per cento previsto dall'articolo 96 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, come sostituito dal comma 33, lettera i), dell'articolo 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, è elevato al 40 per cento nel caso delle imprese la cui attività prevalente è costituita dalla produzione di prodotti, richiedenti un periodo di stagionatura minimo di cinque mesi, disciplinati dal regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio del 20 marzo 2006 relativo alla produzione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agricoli e alimentari e per le imprese con credito strutturale IVA a seguito di acquisto di prodotti agricoli compresi nel regime speciale di cui all'articolo 34 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633.
2. Ai maggiori oneri derivanti dall'attuazione del comma 1 valutati nel limite massimo di spesa di 600 milioni di euro per l'anno 2010 e 300 milioni di euro a decorrere dall'anno 2011 si provvede mediante corrispondente riduzione lineare degli stanziamenti di parte corrente relativi alle autorizzazioni di spesa come determinate dalla tabella C della legge 22 dicembre 2008, n. 203.
6-ter. 04. Marco Carra, Zucchi, Dal Moro, Oliverio, Agostini, Brandolini, Cenni, Cuomo, Fiorio, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.
(Inammissibile)

Dopo l'articolo 6-ter, aggiungere il seguente:
Art. 6-ter.1. - (Salvaguardia delle imprese agricole dell'Ordine Mauriziano). - 1. L'articolo 30, comma 4, del decreto legge 1o ottobre 2007, n. 159, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 2007, n. 222, è sostituito dal seguente:
«4. Il commissario predispone entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto un piano di liquidazione dei beni della FOM, con esclusione di quelli gravati da vincoli storico-culturali di cui alla tabella A allegata al citato decreto-legge n. 277 del 2004, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 4 del 2005. Il piano di liquidazione è sottoposto al comitato di vigilanza, che provvede anche ai sensi dell'articolo 108, secondo comma, del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267. Alla liquidazione il commissario procede tramite procedure competitive, assicurando adeguate forme di pubblicità e riconoscendo ai conduttori dei terreni agricoli ed ai soggetti di cui all'articolo 7 della legge 14 agosto 1971, n. 817, il diritto di prelazione e di riscatto agrari, anche in deroga all'articolo 8, comma 2, della legge 26 maggio 1965, n. 590, e successive modificazioni. Il commissario può avvalersi di esperti, nonché degli uffici del Ministero dell'economia e delle finanze. L'ISMEA, nell'ambito del regime di aiuti di cui alla decisione della Commissione europea del 5 giugno 2001, SG(2001)D/288933, può intervenire a favore dei conduttori di cui al presente comma».
6-ter. 012. Delfino.
(Inammissibile)

ART. 6-quater.
(Fondo di solidarietà nazionale).

Al comma 1, sostituire le parole da: stabilita fino alla fine del comma con le seguenti: incrementata, per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011, della somma di euro 200 milioni.

Conseguentemente, sostituire i commi 1 e 2 con il seguente:
2. All'articolo 106, comma 3, del Testo Unico delle imposte dirette approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, come modificato dall'articolo 82, comma 11, lettera a), del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, le parole: «0,30 per cento» sono sostituite, ovunque ricorrano, dalle seguenti: «0,25 per cento».
6-quater. 13. Di Giuseppe. Rota.

All'emendamento 6-quater.200. della Commissione, comma 3, sostituire le parole: con quota parte delle risorse affluite all'entrata del bilancio dello Stato, nell'ambito dell'unità previsionale di base 2.2.1.2, ai sensi dell'articolo 1, commi 343 e 345, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 con le seguenti: mediante corrispondente riduzione lineare delle autorizzazioni di spesa di cui alla Tabella C allegata alla legge 30 dicembre 2008, n. 203.

Conseguentemente, sopprimere il com- ma 4.
0. 6-quater. 200. 1.Oliverio, Zucchi, Pizzetti, Brandolini, Marco Carra, Dal Moro, Agostini, Fiorio, Cenni, Cuomo, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino, Quartiani.

Al comma 1, sostituire le parole da: 330 milioni fino alla fine del comma con le seguenti: 110 milioni per l'anno 2009.

Conseguentemente, sostituire i commi 2 e 3 con i seguenti:
2. Le disponibilità dello stanziamento del Fondo di solidarietà nazionale - incentivi assicurativi iscritte nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ai sensi del primo periodo del comma 2 dell'articolo 15 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, e successive modificazioni, possono essere utilizzate per coprire i fabbisogni di spesa dell'anno precedente a quello di competenza per il pagamento dei saldi contributivi.
3. All'onere derivante dall'attuazione del comma 1, pari a 110 milioni di euro per l'anno 2009, si provvede, quanto a 90,1 milioni di euro, con quota parte delle risorse affluite all'entrata del bilancio dello Stato, nell'ambito dell'unità previsionale di base 2.2.1.2, ai sensi dell'articolo 1, commi 343 e 345, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, e, quanto a 19,9 milioni di euro, mediante riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 1084, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.
4. La dotazione del fondo di cui all'articolo 1, comma 343, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, è incrementata di 90,1 milioni di euro per l'anno 2011. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione, per l'anno 2011, dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 61, comma 1, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, relativa al fondo per le aree sottoutilizzate.
5. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
6-quater. 200.La Commissione.

ART. 6-quinquies.
(Disposizioni in materia di canoni concessori per le attività di pesca e acquacoltura e interpretazione autentica dell'articolo 2, comma 506, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, in materia di contenziosi con l'INPS).

Sopprimerlo.
6-quinquies. 300. (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento)

Dopo l'articolo 6-quinquies, aggiungere il seguente:
Art. 6-sexies. - 1. Al fine di incentivare e sostenere le produzioni alimentari lattiero-casearie di qualità è istituito, a decorrere dall'anno 2009, presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, un Fondo per la concessione di aiuti all'ammasso privato per i formaggi con denominazione di origine protetta a lunga stagionatura con dotazione pari a 10 milioni di euro per l'anno 2009. Con proprio decreto il Ministro delle politiche agricole e forestali disciplina le modalità di accesso al Fondo ed i requisiti per la concessione degli aiuti.
2. All'onere derivante dall'attuazione del comma 1 pari a 10 milioni di euro per l'anno 2009 si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2009-2011, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2009, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero della difesa.
6-quinquies. 060. Marco Carra, Oliverio, Zucchi, Agostini, Brandolini, Cenni, Cuomo, Dal Moro, Fiorio, Lusetti, Marrocu, Mario Pepe (PD), Sani, Servodio, Trappolino.
(Inammissibile)

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Iniziative relative alle ricadute occupazionali conseguenti al piano industriale Telecom per il triennio 2009-2011 - 3-00453

COTA, LUCIANO DUSSIN, DAL LAGO, REGUZZONI, ALESSANDRI, ALLASIA, BITONCI, BONINO, BRAGANTINI, BRIGANDÌ, BUONANNO, CALLEGARI, CAPARINI, CHIAPPORI, COMAROLI, CONSIGLIO, CROSIO, D'AMICO, DOZZO, GUIDO DUSSIN, FAVA, FEDRIGA, FOGLIATO, FOLLEGOT, FORCOLIN, FUGATTI, GIBELLI, GIDONI, GIANCARLO GIORGETTI, GOISIS, GRIMOLDI, LANZARIN, LUSSANA, MACCANTI, LAURA MOLTENI, NICOLA MOLTENI, MONTAGNOLI, MUNERATO, NEGRO, PAOLINI, PASTORE, PINI, PIROVANO, POLLEDRI, RAINIERI, RIVOLTA, RONDINI, SALVINI, SIMONETTI, STEFANI, STUCCHI, TOGNI, TORAZZI, VANALLI e VOLPI. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
nello scenario della crisi generale recessiva mondiale si aggiunge anche l'annunciato processo riorganizzativo deciso da Telecom Italia spa nei mesi scorsi;
il 25 febbraio 2009 sì è svolta a Milano la riunione di tutte le rappresentanze sindacali unitarie Telecom della Lombardia, congiuntamente alle organizzazioni sindacali territoriali, al fine di valutare i processi riorganizzativi prospettati dall'azienda;
il piano prevede la chiusura di 22 sedi del «187 commerciale» su un totale di 99, con relative mobilità territoriali quasi tutte tra province (Pavia e Monza verso Milano; Bergamo verso Brescia; Vicenza verso Padova) e tra regioni (Novara verso Milano e Mantova verso Verona);
è stato dichiarato un esubero in ambito «1254» per 500 lavoratori (di cui 5 operano a Bergamo), con l'esigenza di ridurre l'organico già dal mese di marzo 2009;
nel corso del triennio 2009/2011 i tagli del personale comporteranno una perdita di circa diecimila posti di lavoro (di cui 5000 già previsti dall'accordo sulla mobilità volontaria del 19 settembre 2008);
l'azienda Telecom ha, inoltre, annunciato una riduzione degli investimenti per circa due miliardi di euro e la vendita di importanti asset esteri, ritenuti strategici fino a pochi mesi fa;
la mobilità professionale di migliaia di lavoratori dalle varie aree (reti commerciale e staff) comporterebbe il rischio di concreti demansionamenti;
la chiusura della sede di Novara interesserà circa 80 lavoratori, il cui trasferimento verso la sede di Milano appare particolarmente problematico, considerata anche l'organizzazione del lavoro per turni e la difficoltà dei collegamenti in determinate fasce orarie;
nella sede del «187» di Bergamo lavorano 64 persone, coprendo tutti i turni dalle ore 6.50 fino alle ore 21.00, per 365 giorni all'anno, festività comprese, garantendo alla clientela un livello di attenzione, qualità, efficienza, professionalità e presidio del territorio da sempre riconosciuto ed apprezzato, sia dalla clientela che dall'azienda;
il trasferimento a Brescia rischierebbe di costringere molte persone a dimettersi, con un conseguente aumento delle problematiche occupazionali della provincia, già pesantemente colpita dalla chiusura di numerose aziende;
alla luce di quanto descritto, occorrerebbe verificare le ragioni delle chiusure e dei trasferimenti delle sedi previste dal piano di ristrutturazione dell'azienda Telecom, affinché non rispondano a meri requisiti contabili di riduzione dei costi industriali di gestione, ma tengano anche conto delle competenze dei lavoratori, che non sono soltanto numeri da sottrarre, ma sono anche famiglie che vengono travolte dal dissesto finanziario -:
se il Ministro interrogato non ritenga opportuno aprire un confronto con Telecom, relativamente alle ricadute occupazionali della ristrutturazione che l'azienda intende avviare, al fine di trovare soluzioni compatibili con i costi che l'azienda deve sostenere, ma anche con l'obiettivo di mantenere sul territorio occupazione e professionalità. (3-00453)

Intendimenti del Governo in ordine all'annunciata revisione del Testo unico in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro - 3-00454

DAMIANO, SERENI, BRESSA, QUARTIANI, GIACHETTI, BELLANOVA, BERRETTA, BOBBA, BOCCUZZI, CODURELLI, GATTI, GNECCHI, LETTA, MADIA, MATTESINI, MIGLIOLI, MOSCA, RAMPI, SANTAGATA e SCHIRRU. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
da notizie di stampa si apprende che il Ministro interrogato sarebbe in procinto di presentare al Consiglio dei ministri un testo correttivo al decreto legislativo n. 81 del 2008, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, volto ad apportare numerose modifiche, concernenti, tra l'altro, la riduzione dell'importo delle ammende, con una conseguente attenuazione delle sanzioni ivi contenute, e l'eliminazione delle due ipotesi di arresto obbligatorio: la prima, nel caso di mancata redazione totale o parziale, da parte dei responsabili dell'azienda ove si svolgono attività pericolose, del documento di valutazione del rischio, e la seconda, nel caso in cui non si ottempera al provvedimento di sospensione disposto dall'autorità di vigilanza per l'impiego di oltre un quinto di manodopera in nero ovvero nel caso di reiterate infrazioni alle regole sull'orario di lavoro e sulla sicurezza. In tali due casi l'arresto obbligatorio verrebbe sostituito con l'alternatività tra arresto ed ammenda; sarebbe, inoltre, rafforzato il cosiddetto «ravvedimento operoso», secondo il quale il datore di lavoro potrebbe ottenere l'estinzione dell'ammenda nel caso in cui ottemperi alle prescrizioni dell'organo di vigilanza, accertata la violazione della normativa vigente;
tra le norme oggetto dell'annunciata revisione vi sarebbe anche l'eliminazione del riferimento alla «reiterazione» e la sua sostituzione con il principio di «plurima violazione», nonché la riscrittura dell'articolo che regola la sospensione dell'attività imprenditoriale «in modo da eliminare qualsiasi discrezionalità nell'adozione del provvedimento sanzionatorio e di rendere attuale, dopo l'abolizione dei libri matricola e paga, il parametro relativo al lavoro irregolare»;
se tali indicazioni fossero effettivamente confermate si tratterebbe di modifiche importanti del testo attualmente vigente, di cui verrebbe stravolta l'impostazione originale stabilita dal precedente Governo e frutto di un lungo e laborioso lavoro. Non si tratterebbe, dunque, di modifiche tese a rendere più semplice ed efficace il sistema di controllo, ma, al contrario, vi sarebbe l'evidente volontà di operare una profonda ristrutturazione della normativa vigente, con una complessiva attenuazione dell'apparato sanzionatorio, il cui esito risulterebbe, in ultimo, una deregolamentazione del mercato del lavoro e della sicurezza;
dall'inizio del 2009 hanno perso la vita sul luogo di lavoro circa 109 persone. Nel 2008 si è registrato un calo dei decessi pari al 5,2 per cento, al di sotto delle 1200 persone, ed una complessiva diminuzione del 4,2 per cento degli infortuni sul lavoro. Già i dati del 2007 avevano fatto registrare una contrazione degli incidenti mortali, che sono stati valutati in 1.210, ben 131 in meno rispetto ai 1.341 del 2006;
si tratta, comunque, di dati drammatici, un vero e proprio tragico bollettino, che riguarda la vita di migliaia di famiglie e su cui più volte è intervenuto il Presidente della Repubblica, esortando tutti i soggetti istituzionali a svolgere fino in fondo un'azione di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori;
tali primi risultati di riduzione dell'incidentalità sul lavoro sono stati anche conseguenza del potenziamento degli organici degli ispettori del lavoro operati dal precedente Governo, ma, al contrario, con i forti tagli operati sia dall'articolo 60 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, sia dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge 16 maggio 2008, n. 85, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2008, n. 121, si determinerà un forte ridimensionamento delle attività degli ispettori stessi;
a fronte della crisi finanziaria internazionale e della conseguente recessione che sta investendo le economie più avanzate, il Governo sembra voler reagire, anacronisticamente a parere degli interroganti, riproponendo l'equazione tardo liberista, per la quale a meno regole corrispondono più opportunità di sviluppo -:
se sia vero che il Governo, come riportato da autorevoli organi di stampa, sia in procinto di presentare un provvedimento di revisione dell'attuale testo unico in materia di sicurezza del lavoro, nei termini e con i contenuti riportati in premessa, tali da compromettere, secondo gli interroganti, la qualità dell'apparato sanzionatorio, che risulterebbe palesemente attenuato rispetto all'impostazione originaria stabilita dal precedente Governo. (3-00454)

Iniziative per contrastare le violazioni della normativa a tutela delle condizioni di lavoro - 3-00455

CICCHITTO, BOCCHINO e PELINO. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il tessuto imprenditoriale italiano è estremamente diversificato ed è caratterizzato dalla presenza di molte piccole e medie imprese, che sono soggette a numerosi vincoli amministrativi e burocratici;
il mercato del lavoro italiano presenta sempre più frequenti casi di dumping sociale, che si manifestano nella geografia economica del Paese, in violazione palese delle norme più elementari del diritto del lavoro;
continuano ad essere presenti alti livelli di lavoro nero ed irregolare ed intere attività produttive sono svolte in nero, danneggiando, con una concorrenza sleale, gli imprenditori in regola;
le attività ispettive, in passato, si sono dedicate prevalentemente ai controlli di inadempienze burocratiche, ma hanno lasciato insoluti vasti fenomeni di dumping sociale;
l'attività ispettiva deve fare i conti con un mercato del lavoro caratterizzato dalla significativa presenza di immigrati occupati nei diversi settori produttivi e con l'estrema diversità territoriale che caratterizza il nostro tessuto produttivo -:
come si intenda affrontare, in questa difficile situazione di competitività delle imprese sui mercati, i fenomeni di violazione della normativa a tutela delle condizioni di lavoro, che determinano danni sociali ed una concorrenza sleale nei confronti delle imprese in regola, sviluppando, a tal fine, una consistente attività degli organi ispettivi del ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
(3-00455)

Misure urgenti per affrontare la crisi del settore tessile - 3-00457

DI PIETRO, DI GIUSEPPE, CIMADORO, PORCINO, MONAI, DONADI, BORGHESI e EVANGELISTI. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che:
la crisi finanziaria che ha investito i mercati internazionali negli ultimi mesi del 2008 si è rivelata in poco tempo come una vera e propria crisi economica reale, che ha colpito, in particolare, la produzione, da un lato attraverso una contrazione evidente dei consumi, dall'altro con una drastica riduzione del credito all'impresa;
tra i settori produttivi che stanno risentendo di più dell'attuale crisi economica vi sono quelli che già precedentemente avevano mostrato segnali di una certa flessione, e tra questi vi è sicuramente il settore tessile;
il settore tessile rappresenta per il nostro Paese una risorsa storica: è stato uno dei comparti trainanti della nostra economia, una delle realtà tipiche della produzione italiana, uno dei principali motori del made in Italy;
attualmente riveste ancora potenzialmente una grande capacità di sviluppo, essendo inevitabilmente collegato alla gestione ed alla crescita del settore della moda, nel quale il nostro Paese vanta una leadership mondiale: il tessile italiano è sinonimo di altissima qualità e su tale potenziale appare necessario investire con convinzione;
attualmente sono molte le aree industriali tipicamente caratterizzate dalla presenza di imprese tessili che manifestano segnali di profonda e preoccupante recessione: molte famiglie italiane sono vittime di tale situazione ed attraversano un periodo di profonda incertezza economica;
in una precedente interrogazione a risposta immediata in Assemblea, poche settimane fa, il gruppo dell'Italia dei valori ha già segnalato la grave crisi dell'Ittierre, denunciando le ripercussioni che tale situazione sta provocando sul territorio e sull'indotto dell'azienda; indotto che non è affatto limitato geograficamente, ma coinvolge migliaia di fasonisti su tutto il territorio nazionale, che ad oggi non hanno alcuna speranza di poter continuare la propria attività, migliaia di lavoratori, che per mesi hanno continuato a fornire l'azienda senza ricevere alcun compenso, e migliaia di famiglie trascinate in una crisi profonda, a cui le istituzioni devono dare una risposta in tempi brevissimi;
la crisi dell'Ittierre non è purtroppo un caso isolato. Nel settore tessile negli ultimi anni si è assistito ad una progressiva e continua contrazione, che oggi si sta aggravando in maniera irreversibile: non sono solo i fasonisti dell'Ittierre a subire le conseguenze della crisi, ma l'intero indotto del settore tessile su tutto il territorio nazionale;
interi distretti industriali, come quelli di Prato e Biella, realtà storiche della produzione tessile italiana, versano in uno stato di crisi generalizzato e profondo;
il sistema di sostegni alle crisi aziendali e produttive non appare nel suo complesso adeguato a fronteggiare la situazione attuale, essendo principalmente concentrato e congegnato per le imprese, senza che venga coinvolto nella maniera adeguata il loro indotto;
sarebbe opportuno per fornire una prima risposta a tale grave situazione sospendere per queste aziende contoterziste in crisi il pagamento di tributi e contributi per l'anno 2009, estendere l'amministrazione straordinaria non solo all'impresa madre, come nel caso dell'Ittierre, ma all'insieme della filiera, operando anche per ottenere le necessarie modifiche legislative in materia, e procedere - come di recente auspicato anche dal Presidente della regione Molise - alla cartolarizzazione dei crediti pregressi dei contoterzisti nei confronti delle aziende in amministrazione straordinaria, al fine di sbloccare la disastrosa situazione finanziaria di tali piccole imprese, che impiegano decine di migliaia di lavoratori -:
quali misure urgenti intenda assumere il Governo per affrontare la crisi del settore tessile, in particolare per sostenere i contoterzisti oggi in una situazione finanziaria disastrosa, con il rischio di vedere scomparire a breve migliaia di posti di lavoro, professionalità e capacità imprenditoriali, che costituiscono uno dei vanti del nostro Paese, e se non ritenga comunque di promuovere le misure auspicate in premessa. (3-00457)

Dati e modalità di utilizzo dei fondi erogati dallo Stato per il premio letterario Grinzane Cavour - 3-00456

VIETTI. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che:
il presidente del premio letterario Grinzane Cavour è attualmente detenuto presso il carcere torinese delle Vallette, accusato di violenze e abusi sessuali, sfruttamento del lavoro clandestino, malversazione e appropriazione indebita dei fondi pubblici erogati al premio dal 1982 a oggi;
in particolare, l'accusa di malversazione mossa dalla procura di Torino si riferirebbe ai fondi ricevuti dal ministero per i beni e le attività culturali, dalla regione Piemonte e da altri enti pubblici -:
a quanto ammontino i fondi erogati dallo Stato nel corso degli anni e se sia stata fornita una puntuale rendicontazione dell'impiego di tali fondi. (3-00456)

Compatibilità del «piano casa» del Governo con le competenze delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano e iniziative per garantire la tutela dell'ambiente e il rispetto dei vincoli urbanistici previsti dai piani regolatori comunali - 3-00458

BRUGGER. - Al Ministro per i rapporti con le regioni. - Per sapere - premesso che:
il Presidente del Consiglio dei ministri ha dichiarato che il 25 marzo 2009 in sede di Conferenza Stato-regioni il Governo illustrerà alle regioni il «piano casa», che sarà varato dal Consiglio dei ministri convocato per il 27 marzo 2009;
fra le misure previste nell'ambito del «piano casa» - secondo quanto pubblicato dagli organi di stampa - vi è la possibilità di interventi sulle singole unità immobiliari «mediante la realizzazione di nuovi volumi e superfici in deroga alle disposizioni legislative, agli strumenti urbanistici vigenti e ai regolamenti edilizi», con ampliamenti del 20 per cento per tutti gli immobili costruiti, anche se eventualmente soggetti a condono;
è, inoltre, prevista, sempre secondo quanto pubblicato dagli organi di stampa, «in deroga agli strumenti urbanistici vigenti o adottati» la possibilità di «interventi consistenti nell'integrale demolizione o ricostruzione di edifici con aumento fino al 35 per cento del volume esistente per gli edifici residenziali o della superficie coperta per quelli adibiti ad uso diverso, a condizione che siano utilizzate tecniche costruttive di bioedilizia o di fonti di energia rinnovabile o di risparmio delle risorse idriche e potabili»; inoltre, il decreto-legge non stabilisce alcun indice di efficienza energetica e, dunque, alcun reale parametro di controllo;
per i nuovi interventi, in base alle anticipazioni pubblicate dagli organi di stampa, il piano del Governo prevede che «gli interventi previsti siano realizzati previa denuncia di inizio attività ai sensi e per gli effetti dell'articolo 22, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, fatte salve tutte le analoghe procedure eventualmente previste da leggi regionali, da presentare entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto»;
a tal fine sarà sufficiente la dichiarazione di inizio attività e «la sussistenza di tutte le condizioni previste dal presente decreto è asseverata - si legge nella bozza del testo - sotto la propria responsabilità dal progettista abilitato che sottoscrive la denuncia di inizio attività»;
appare formale, e dunque tutt'altro che efficace, la tutela dei centri storici o delle aree sottoposte a vincoli ambientali e paesaggistici o archeologici, a garanzia delle quali il provvedimento del Governo indica un ruolo delle soprintendenze disciplinato da una procedura di «silenzio-assenso» entro trenta giorni «dalla denuncia di inizio attività»;
fra le misure che sarebbero previste dal decreto-legge del tutto inaccettabile appare la previsione, contenuta nel provvedimento che secondo gli organi di stampa il Governo si appresta a varare, secondo cui «entro il 31 dicembre 2011, i comuni provvedono ad apportare le variazioni allo strumento urbanistico generale, al fine di assicurare l'adeguamento degli standard urbanistici, a seguito della realizzazione degli interventi» ammessi dal «piano casa»;
in relazione alle anticipazioni delle misure previste dal decreto-legge e nel caso in cui esse siano confermate dal Consiglio dei ministri, la maggioranza delle regioni (Trentino-Alto Adige, Valle d'Aosta, Basilicata, Campania, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Umbria) ha espresso la volontà di presentare ricorso alla Corte costituzionale -:
se non ritenga che le misure prospettate invadano le competenze primarie delle regioni e, in particolare, delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Bolzano e Trento, sulla base degli indirizzi che saranno assunti con il «piano casa», delineando così a parere dell'interrogante profili evidenti di incostituzionalità del provvedimento, in particolare in ordine all'articolo 117, terzo comma, della Costituzione, e quali garanzie si intendano adottare affinché siano escluse conseguenze irreversibili nei confronti dell'ambiente e del paesaggio e gravi violazioni dei vincoli urbanistici posti dai piani regolatori comunali. (3-00458)