XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 157 di mercoledì 1 aprile 2009

Pag. III

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 9,10.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono settantadue.

Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 5 del 2009: Misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi (A.C. 2187-A).

Nella seduta del 30 marzo 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali.

PRESIDENTE. Dà conto delle proposte emendative dichiarate inammissibili dalla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 1).
Avverte altresì che il Governo ha presentato l'emendamento Dis 1.1, interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, preannunziando l'intenzione di porre la questione di fiducia sulla sua approvazione.
Comunica inoltre che su tale proposta emendativa è in corso la valutazione di ammissibilità da parte della Presidenza, all'esito della quale il testo sarà trasmesso ai gruppi, al Comitato dei nove ed alla V Commissione, per l'espressione del prescritto parere; la seduta sarà quindi sospesa e riprenderà allorché saranno stati completati i predetti adempimenti.

ANTONELLO SORO (PD). Nell'invitare la Presidenza ad un supplemento di valutazione sulla declaratoria di inammissibilità di proposte emendative presentate dal suo gruppo, chiede che venga rigorosamente valutato il maxiemendamento presentato dal Governo, che dovrebbe essere sottoposto, a suo avviso, anche al Comitato per la legislazione.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Soro, rileva la netta contrarietà del suo gruppo alla possibilità che le norme contenute nel decreto-legge inerente le quote latte possano essere interamente trasfuse nel maxiemendamento del Governo.

ANGELO COMPAGNON (UdC). Nell'esprimere preoccupazione per il reiterato ricorso dell'Esecutivo alla decretazione d'urgenza ed alla posizione della questione di fiducia, giudica una forzatura la presentazione del maxiemendamento da parte del Governo, attesa l'estrema eterogeneità dei provvedimenti in esso contenuti, che impedirà un costruttivo contributo del Parlamento. Preannuncia quindi, che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo.

PRESIDENTE. Nel riservarsi di valutare l'opportunità di convocare il Comitato per la legislazione, assicura che la valutazione da parte della Presidenza del maxiemendamento del Governo sarà improntata unicamente ad un doveroso, rigoroso e oggettivo vaglio e che non saranno dichiarate ammissibili le proposte emendative che non abbiano finalità di diretto sostegno o rilancio di settori produttivi.

La seduta, sospesa alle 9,25, è ripresa alle 12.

PRESIDENTE. Dà conto delle proposte emendative in relazione alle quali la Presidenza Pag. IVha ritenuto di rivedere il giudizio di ammissibilità (vedi resoconto stenografico pag. 4).
Avverte altresì che la Presidenza ha proceduto al vaglio di ammissibilità dell'emendamento Dis 1.1 del Governo, prendendo atto di alcune correzioni ed integrazioni che risultano già incluse nel testo; dà quindi conto delle parti di tale proposta emendativa dichiarate inammissibili in quanto estranee alle finalità di rilanciare o sostenere settori produttivi (vedi resoconto stenografico pag. 4).
Comunica infine che il testo dell'emendamento sarà trasmesso ai gruppi, al Comitato dei nove ed alla V Commissione, per l'espressione del prescritto parere.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Ritiene che la sostanziale assimilazione, operata dalla Presidenza nel vagliare l'ammissibilità dell'emendamento Dis 1.1 del Governo, delle disposizioni in materia di produzione lattiero-casearia e misure per il sostegno di settori industriali in crisi rappresenti un grave precedente, attesa la manifesta incongruità con il disposto del terzo comma dell'articolo 77 della Costituzione, nonché con la giurisprudenza della Corte Costituzionale in materia di reiterazione dei decreti-legge.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Nel ritenere che la scelta del Governo di trasfondere il contenuto del decreto-legge inerente le quote latte nel provvedimento d'urgenza in esame costituisca una pericolosa forzatura dei regolamenti parlamentari e della Costituzione, nonché un sostanziale aggiramento del divieto di reiterazione dei decreti-legge, così come statuito dalla Corte Costituzionale, giudica non del tutto fondati i criteri di ammissibilità adottati dalla Presidenza sul maxiemendamento presentato dall'Esecutivo, il cui operato influenzerà quindi negativamente le scelte che assumerà la sua parte politica, che peraltro non era pregiudizialmente contraria al provvedimento d'urgenza in discussione.

ROBERTO COTA (LNP). Nel giudicare corretta la valutazione compiuta dalla Presidenza in merito all'ammissibilità dell'emendamento Dis 1.1 del Governo, segnatamente in relazione alle disposizioni concernenti il settore lattiero-caseario, che reputa del tutto affini a quelle relative ai settori industriali in crisi, ritiene necessario pervenire ad una revisione delle procedure parlamentari per garantire tempi certi per l'approvazione dei provvedimenti legislativi finalizzati a fornire risposte esaustive al Paese. Ribadisce infine il convinto sostegno della sua parte politica alle misure adottate dal Governo per la definizione delle vertenze relative alle quote latte.

MASSIMO DONADI (IdV). Premesso che il metodo seguito dal Governo e dalla maggioranza appare vieppiù lesivo delle prerogative del Parlamento, svilito dal reiterato ricorso sia ai decreti-legge sia alla posizione della questione di fiducia, giudica inaccettabile l'intendimento di privilegiare interessi particolari attraverso l'inopinato inserimento di un maxiemendamento sulle quote latte in un provvedimento d'urgenza vertente su una materia del tutto estranea. Preannunzia, quindi, una ferma opposizione della sua parte politica rispetto a tale modo di procedere.

ITALO BOCCHINO (PdL). Nel ritenere necessario un dibattito serio ed approfondito sul rapporto tra la centralità del Parlamento nel procedimento legislativo e la tutela delle prerogative attribuite al Governo dall'articolo 77 della Costituzione, manifesta stupore per le affermazioni dal tono minaccioso di taluni esponenti dell'opposizione. Giudicate, quindi, omogenee le materie contenute nel maxiemendamento presentato dal Governo, auspica una riflessione sull'iter dei decreti-legge, segnatamente con riferimento alla possibilità di un loro contingentamento.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, invita la Presidenza a tenere in debita considerazione i rilievi critici formulati da taluni esponenti dell'opposizione, nonché a fornire una compiuta risposta alle considerazioni Pag. Vpolitiche inerenti il decreto-legge in esame, il cui iter particolarmente complesso è ascrivibile unicamente a divergenze interne alla stessa maggioranza ed ai rilievi formulati dalla V Commissione circa la mancanza di copertura finanziaria.

PRESIDENTE. Pur comprendendo le ragioni politiche sottese alle valutazioni espresse da esponenti dell'opposizione, ricorda che la Presidenza ha il dovere di garantire il rispetto della Costituzione, del Regolamento e della relativa prassi applicativa, ritenendo che le determinazioni assunte nel caso di specie non possano essere considerate in alcun modo gravi o immotivate; richiama, al riguardo, i numerosi precedenti di decreti-legge il cui contenuto è stato trasfuso nel testo di altri provvedimenti. Nel prospettare comunque, più in generale, la possibilità di una riflessione sulla natura e sull'iter dei decreti-legge, auspica che il Governo valuti l'opportunità di modificare, in sede di coordinamento formale, il titolo del provvedimento d'urgenza in esame nel senso di fare riferimento ai settori produttivi anziché a quelli industriali.
Avverte infine che la seduta sarà sospesa fino alle 14.

Sull'ordine dei lavori.

LUCIA CODURELLI (PD). Reitera la richiesta che il Governo riferisca tempestivamente alla Camera riguardo al naufragio di una imbarcazione di migranti al largo delle coste libiche.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Chiede che la seduta riprenda alle 16 anziché, come preannunziato dal Presidente, alle 14, tenuto conto della complessità delle valutazioni che dovranno essere effettuate dai competenti organi parlamentari sul maxiemendamento presentato dal Governo.

ANGELO COMPAGNON (UdC). Si associa alla richiesta formulata dal deputato Bressa.

PRESIDENTE. Avverte che la seduta riprenderà alle 15 con lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata; alle 16 avrà luogo il seguito dell'esame del disegno di legge di conversione n. 2187-A.

La seduta, sospesa alle 12,50, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

CATIA POLIDORI (PdL). Illustra l'interrogazione Cicchitto n. 3-00462, sulle iniziative per diffondere fra i giovani la cultura d'impresa e lo spirito d'iniziativa.

GIORGIA MELONI, Ministro della gioventù. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 15) - Replica il deputato CATIA POLIDORI (PdL), che, nel giudicare positivamente le iniziative assunte dal Governo relativamente alla tematica oggetto dell'atto ispettivo, si dichiara soddisfatta della risposta del Ministro.

PAOLA GOISIS (LNP). Illustra l'interrogazione Cota n. 3-00463, sulle misure per evitare la riduzione dei posti di docenti in Veneto e nelle altre regioni del Nord e le iniziative per garantire il cosiddetto «tempo lungo».

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 17) - Replica il deputato PAOLA GOISIS (LNP), Pag. VIla quale si dichiara soddisfatta della risposta e prende atto delle rassicurazioni fornite dal Ministro in merito alle iniziative per garantire il cosiddetto «tempo lungo».

ANIELLO FORMISANO (IdV). Illustra la sua interrogazione n. 3-00464, sulle iniziative per favorire il rilancio della produzione dello stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco e intendimenti del Governo circa l'ipotesi di raddoppiare il periodo di cassa integrazione guadagni.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 19) - Replica il deputato ANIELLO FORMISANO (IdV), che invita il Governo ad intraprendere incisive iniziative che, a cominciare dalla soluzione della situazione relativa allo stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco, garantiscano il superamento del diffuso stato di povertà in atto nel Paese.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Illustra l'interrogazione Fiano n. 3-00465, sulla sussistenza dei presupposti per lo svolgimento della manifestazione di Forza Nuova prevista per il 5 aprile 2009 a Milano.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 21) - Replica il deputato ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD), il quale, nel ricordare che la sua parte politica è contraria ad ogni forma di violenza, valuta positivamente l'attenzione rivolta dal Governo agli episodi oggetto dell'atto ispettivo, pur invitandolo a non sottovalutare la situazione e ad evitare che le manifestazioni preannunciate sfocino in atti di violenza.

GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Illustra l'interrogazione Vietti n. 3-00466, sui dati relativi allo stanziamento di risorse alla voce «ordine pubblico e sicurezza» del bilancio del Ministero dell'interno.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 22) - Replica il deputato GIAN LUCA GALLETTI (UdC), che, nell'invitare il Governo a fare maggiore chiarezza sui dati contabili richiamati nell'interrogazione, sottolinea l'esigenza di incrementare gli stanziamenti in favore delle Forze dell'ordine, al fine di garantire maggiore sicurezza per i cittadini italiani.

ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO (Misto-MpA). Illustra l'interrogazione Lo Monte n. 3-00467, sulle iniziative urgenti per la ripartizione dei fondi per le aree sottoutilizzate destinati alla regione Sicilia e alle altre regioni del Sud, con riferimento ai piani attuativi regionali.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 24) - Replica il deputato ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO (Misto-MpA), il quale, nel dichiararsi assolutamente insoddisfatto della risposta, esprime forti perplessità sulla politica attuata dal Governo in materia di gestione dei fondi per le aree sottoutilizzate, che penalizza eccessivamente il Mezzogiorno d'Italia.

La seduta, sospesa alle 15,40, è ripresa alle 16,10.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantuno.

Modifica nella composizione della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.

PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha chiamato a far parte della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti il senatore Candido De Angelis, in sostituzione del senatore Egidio Digilio.

Pag. VII

Costituzione della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.

PRESIDENTE. Comunica che la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti ha proceduto in data odierna alla propria costituzione. Sono risultati eletti: presidente, il deputato Gaetano Pecorella; vicepresidenti, i senatori Vincenzo De Luca e Candido De Angelis; segretari, il senatore Gianpiero De Toni e il deputato Pietro Franzoso.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Constatata l'assenza dei relatori sul disegno di legge di conversione n. 2187-A, sospende brevemente la seduta.

La seduta, sospesa alle 16,12, è ripresa alle 16,20.

Si riprende la discussione.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, lamentata preliminarmente l'assenza di una relazione tecnica di accompagnamento relativa alle disposizioni concernenti il fondo obbligazionisti di Alitalia, ritiene che le parti del testo del maxiemendamento presentato dal Governo non precedentemente esaminate dalle Commissioni di merito dovrebbero essere espunte dal testo, in quanto non ammissibili.

PRESIDENTE. Richiamati i criteri adottati dalla Presidenza nel vaglio di ammissibilità delle proposte emendative riferite al provvedimento d'urgenza in discussione, precisa che le disposizioni inserite nel maxiemendamento che non sono state oggetto di un preventivo esame in Commissione sono accomunate dalla finalità di sostenere settori produttivi ed intervengono su materie già disciplinate dal decreto-legge, nel testo risultante dall'iter in sede referente.
Avverte quindi che la V Commissione ha espresso il prescritto parere sull'emendamento Dis. 1.1 del Governo, che reca una condizione volta a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, con la quale si chiede di sopprimere il comma 4 dell'articolo 8-quater.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Precisa preliminarmente che il testo dell'emendamento Dis. 1.1 del Governo deve intendersi riformulato nel senso di recepire la condizione posta dalla V Commissione e di modificare il titolo del provvedimento d'urgenza in esame.
Pone, quindi, la questione di fiducia sull'approvazione, senza subemendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'emendamento Dis. 1.1 del Governo, nel testo riformulato e nella parte ammissibile, interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge di conversione.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Ritiene che le scelte del Governo nell'ambito dell'emendamento Dis. 1.1, la cui presentazione giudica, tra l'altro, lesiva delle prerogative parlamentari, contribuiranno a compromettere l'immagine dell'Esecutivo nei confronti dell'opinione pubblica. Preannunzia, quindi, una ferma opposizione alla conversione in legge di un provvedimento d'urgenza iniquo ed inefficace.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Nel prendere atto della correzione apportata al testo dell'emendamento Dis. 1.1 del Governo, preannunzia che l'ennesimo e grave strappo determinato dal ricorso dell'Esecutivo alla decretazione d'urgenza e alla posizione della questione di fiducia su un maxiemendamento nel quale sono confluite, con una procedura che suscita forti dubbi di costituzionalità, disposizioni recate da altro decreto-legge in scadenza produrrà un inasprimento dell'azione di contrasto dell'opposizione all'operato del Governo.

Pag. VIII

AMEDEO CICCANTI (UdC). Ritiene che la scelta del Governo di far confluire nel provvedimento d'urgenza in esame le norme del decreto-legge in materia di quote latte configuri una evidente violazione degli articoli 77, terzo comma, e 81, quarto comma, della Costituzione.

PRESIDENTE. Precisato che l'articolo 1 del decreto-legge in esame reca una clausola di salvaguardia rispetto al terzo comma dell'articolo 77 della Costituzione, fa presente che la V Commissione ha espresso il prescritto parere sulla base della relazione tecnica ad essa trasmessa.

GIULIANO CAZZOLA (PdL). Nel ribadire come la confluenza delle disposizioni recate da un decreto-legge in scadenza in un successivo provvedimento d'urgenza non rappresenti un fatto eccezionale, giudica infondate anche le obiezioni formulate dal deputato Bressa con riferimento all'asserita estraneità per materia dell'emendamento Dis. 1.1 del Governo, ricordando che nel testo del decreto-legge in esame, come modificato dalle Commissioni, erano già state inserite, in ragione della loro rilevanza, norme che potevano essere oggetto di analoghi rilievi.

SIMONE BALDELLI (PdL). Nel giudicare eccessive le dichiarazioni rese da alcuni esponenti dell'opposizione, sottolinea che il reiterato ricorso alla decretazione d'urgenza, peraltro su materie eterogenee, ha connotato molto spesso proprio l'operato dei Governi di centrosinistra. Auspica, quindi, l'avvio di un costruttivo confronto, al fine di pervenire a modifiche regolamentari che garantiscano una ottimizzazione delle procedure di conversione in legge dei decreti-legge.

PRESIDENTE. Prende atto della riformulazione precedentemente indicata dal rappresentante del Governo in accoglimento della condizione contenuta nel parere reso dalla V Commissione, nonché della proposta di modifica del titolo del decreto-legge, dovendo intendersi in tal senso integrato l'emendamento Dis. 1.1.

Sull'ordine dei lavori.

MATTEO MECACCI (PD). Chiede alla Presidenza di invitare l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del naufragio nel quale sono rimaste coinvolte due imbarcazioni di profughi africani diretta verso le coste italiane.

PRESIDENTE. Invita l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio).
In attesa delle determinazioni della Conferenza dei presidenti di gruppo, immediatamente convocata, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 17, è ripresa alle 17,35.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

PRESIDENTE. Comunica l'organizzazione del dibattito definita dalla Conferenza dei presidenti di gruppo conseguente alla posizione della questione di fiducia relativa al disegno di legge di conversione n. 2187: la votazione per appello nominale avrà luogo domani, giovedì 2 aprile, alle 16,35. La seduta pertanto inizierà alle 15,15, con le dichiarazioni di voto sulla fiducia, e proseguirà ad oltranza, con eventuale prosecuzione notturna, fino ad esaurimento dell'illustrazione degli ordini del giorno presentati ed all'espressione del parere sugli stessi.
Comunica altresì che venerdì 3 aprile la Camera non terrà seduta in concomitanza con la manifestazione politica dell'UdC e che i lavori riprenderanno lunedì 6 aprile, in un orario che la Presidenza si riserva di stabilire, alla luce del numero degli ordini del giorno che verranno presentati (presumibilmente alle 14), per la votazione degli ordini del giorno e per la votazione finale del provvedimento. Le dichiarazioni di voto finale inizieranno verosimilmente alle 18, con ripresa televisiva diretta degli interventi dei rappresentanti dei gruppi e Pag. IXdelle componenti politiche del gruppo Misto. Il termine per la presentazione degli ordini del giorno è stabilito alle 11 di domani. Gli altri argomenti all'ordine del giorno di oggi e degli altri giorni della corrente settimana saranno ovviamente differiti alla prossima, a partire da martedì 7 aprile. Mercoledì 8 aprile avrà luogo la votazione per l'elezione dei componenti del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria.

Costituzione dell'ufficio di presidenza della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali.

PRESIDENTE. Comunica che la Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali ha proceduto in data odierna alla costituzione dell'ufficio di presidenza. Sono risultati eletti: vicepresidenti, i deputati Giovanni Mario Salvino Burtone e Matteo Brigandì; segretari, i deputati Carmine Santo Patarino e Nunzio Francesco Testa.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 2 aprile 2009, alle 15,15.

(Vedi resoconto stenografico pag. 34).

La seduta termina alle 17,40.