XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 171 di martedì 5 maggio 2009

Pag. III

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 11,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 30 aprile 2009.

I deputati in missione sono settantacinque.

Svolgimento di interrogazioni.

FRANCESCO MARIA GIRO, Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali. Risponde all'interrogazione Fogliardi n. 3-00137, sulle iniziative di competenza del Ministero per i beni e le attività culturali in merito al progetto di alienazione di quattro palazzi storici del comune di Verona (vedi resoconto stenografico pag. 1) - Replica il deputato GIAMPAOLO FOGLIARDI (PD), il quale, nel dichiararsi parzialmente soddisfatto della risposta, che giudica tardiva, auspica che il Ministero per i beni e le attività culturali vigili con attenzione in ordine alla destinazione d'uso dei palazzi storici oggetto dell'atto ispettivo.

GIUSEPPE COSSIGA, Sottosegretario di Stato per la difesa. Risponde all'interrogazione Ascierto n. 3-00193, sul progetto di spostamento del comando artiglieria contraerea dell'Esercito da Padova a Sabaudia (vedi resoconto stenografico pag. 4) - Replica il deputato FILIPPO ASCIERTO (PdL), che, nel ringraziare il sottosegretario per la sensibilità dimostrata nei confronti del personale dipendente dal comando di Padova, manifesta perplessità in ordine ai costi che deriveranno dalla riorganizzazione strutturale della caserma ospitante.

FRANCESCA MARTINI, Sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali. Risponde all'interrogazione Vitali n. 3-00415, sulle ragioni del diniego da parte dell'Agenzia italiana del farmaco dell'autorizzazione all'immissione in commercio di farmaci generici a base di omega 3 (vedi resoconto stenografico pag. 6) - Replica il deputato LUIGI VITALI (PdL), il quale si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta, che giudica tempestiva ma meramente burocratica, auspicando una elevata attenzione del Governo affinché possano celermente ed utilmente definirsi le procedure prescritte per l'immissione in commercio di farmaci generici.

La seduta, sospesa alle 12,05, è ripresa alle 14,15.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono ottanta.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 733: Disposizioni in materia di sicurezza pubblica (approvato dal Senato) (A.C. 2180-A).

Nella seduta del 30 aprile 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali.

(Esame e votazione di questioni pregiudiziali)

PRESIDENTE. Ricorda che sono state presentate le questioni pregiudiziali per motivi di costituzionalità Soro n. 1 e Di Pietro n. 2.

Pag. IV

FABIO EVANGELISTI (IdV). Illustra la questione pregiudiziale Di Pietro n. 2, sottolineando l'atteggiamento di evidente diffidenza nei confronti degli stranieri dimostrato dalle iniziative assunte dal Governo in materia di immigrazione, che diviene quindi motivo di insicurezza sociale anziché condizione di crescita e di sviluppo collettivo, in un contesto nel quale si impone una redistribuzione della ricchezza a livello globale. Evidenzia, quindi, i profili di illegittimità costituzionale ravvisabili nel disegno di legge in esame, segnatamente con riferimento all'articolo 6, che impone allo straniero che chiede di contrarre matrimonio in Italia di presentare un documento che attesti la validità del soggiorno nel territorio nazionale, nonché agli articoli 21, che introduce il reato di immigrazione clandestina e permanenza illegale nello Stato, e 45, che proroga il termine massimo di permanenza nei centri di identificazione ed espulsione.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Illustra la questione pregiudiziale Soro n. 1, osservando che dovrebbe essere quanto meno soppresso l'articolo 21 del disegno di legge in esame, che introduce il reato di clandestinità, in palese contrasto con l'articolo 24 della Costituzione, atteso che impedisce allo straniero l'esercizio del diritto inviolabile alla difesa. Rilevato, quindi, che l'intero provvedimento appare in più parti lesivo della dignità umana e del sistema di garanzia dei diritti civili sancito dalla Costituzione, in base alla quale non è ammissibile alcuna distinzione tra cittadini italiani e stranieri, evidenzia che molte delle disposizioni da esso recate violano gli articoli 2, 3, 10 e 29 della Carta fondamentale. Preannunzia, infine, una ferma e convinta opposizione a tutela dei fondamentali principi della democrazia e della dignità dell'uomo.

LUCIANO DUSSIN (LNP). Nel ritenere pienamente condivisibile l'impianto del disegno di legge in esame, che fornisce finalmente compiute risposte alle esigenze di sicurezza e di ordine pubblico dei cittadini, prevedendo, tra l'altro, l'inasprimento delle pene per i reati di maggiore impatto sociale e una più organica ed incisiva disciplina dell'immigrazione irregolare, preannunzia l'orientamento contrario del suo gruppo alle questioni pregiudiziali presentate.

ROCCO BUTTIGLIONE (UdC). Esprime preoccupazione in relazione all'articolo 6 del disegno di legge in esame, che prescrive la presentazione di un documento attestante la regolarità del soggiorno nel territorio italiano come condizione necessaria per lo straniero per contrarre matrimonio in Italia, limitando gravemente i diritti della comunità familiare. Nel considerare, quindi, necessaria la regolarizzazione di tutti gli immigrati che intendano svolgere un regolare lavoro nel nostro Paese, giudica inefficace la proroga di termini prevista dall'articolo 45 del provvedimento, ritenendo che l'unico modo per contrastare seriamente l'immigrazione clandestina sia l'indizione di una Conferenza dei Paesi rivieraschi del Mediterraneo.

MANLIO CONTENTO (PdL). Precisato preliminarmente che il provvedimento in esame reca misure per contrastare l'immigrazione clandestina e non quella regolare, ritiene che i rilievi di incostituzionalità oggetto delle questioni pregiudiziali presentate siano assolutamente privi di fondamento. Dichiara, quindi, il voto contrario del suo gruppo sulle questioni pregiudiziali, pur manifestando disponibilità a modificare il testo del disegno di legge, nel senso di rendere ancora più chiaro il disposto dell'articolo 38 del Testo unico delle leggi sull'immigrazione, che sancisce il diritto del minore all'istruzione.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge le questioni pregiudiziali per motivi di costituzionalità Soro n. 1 e Di Pietro n. 2.

Pag. V

DONATO BRUNO (PdL), Presidente della I Commissione. Chiede di sospendere l'esame del provvedimento, al fine di consentire la riunione del Comitato dei diciotto, per procedere eventualmente alla trattazione dei successivi punti all'ordine del giorno.

MARCO MINNITI (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, concorda sull'opportunità di consentire al Comitato dei diciotto di esaminare tutte le proposte emendative presentate, sospendendo la seduta e non procedendo all'esame di altri provvedimenti iscritti all'ordine del giorno.

MARIO TASSONE (UdC). Parlando sull'ordine dei lavori, sottolinea l'eccessiva ristrettezza dei tempi destinati all'iter del provvedimento in Commissione. Manifesta, quindi, un orientamento non pregiudizialmente contrario alla richiesta di sospensione, pur ritenendo necessario un chiarimento circa gli intendimenti del Governo e della maggioranza.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, si oppone, a nome del suo gruppo, alla richiesta di sospensione dell'esame del provvedimento, che reputa propedeutica alla predisposizione di un maxiemendamento del Governo, sul quale potrebbe verosimilmente essere posta la questione di fiducia.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, ritiene che in caso di accoglimento della richiesta formulata dal presidente Bruno non si dovrebbe procedere alla trattazione dei successivi punti all'ordine del giorno, a meno che non si addivenga all'ipotesi di un rinvio in Commissione del disegno di legge.

PRESIDENTE. Ritiene di poter accedere alla richiesta formulata dal presidente della I Commissione, senza tuttavia procedere alla trattazione dei successivi punti iscritti all'ordine del giorno, atteso che non è predeterminabile il tempo di cui il Comitato dei diciotto avrà bisogno per concludere i propri lavori.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito alla seduta di domani.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 6 maggio 2009, alle 9.

(Vedi resoconto stenografico pag. 19).

La seduta termina alle 15,10.