XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 175 di martedì 12 maggio 2009

Pag. III

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 9,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 7 maggio 2009.

I deputati in missione sono sessanta.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 733: Disposizioni in materia di sicurezza pubblica (approvato dal Senato) (A.C. 2180-A).

Nella seduta del 5 maggio 2009 sono state respinte le questioni pregiudiziali per motivi di costituzionalità Soro n. 1 e Di Pietro n. 2.

PRESIDENTE. Dà conto delle proposte emendative dichiarate inammissibili dalla Presidenza (vedi resoconto stenografico pag. 1).
Avverte altresì che giovedì 6 maggio, dopo la conclusione della seduta, il Ministro per i rapporti con il Parlamento ha presentato, a nome del Governo e con lettera, gli emendamenti 1.1000, 2.1000 e 3.1000, rispettivamente sostitutivi degli articoli 1, 2 e 3 del testo e soppressivi di altri articoli, che sono in distribuzione, preannunziando l'intenzione di porre la questione di fiducia sull'approvazione dei medesimi.
Con successiva lettera, il Ministro dell'interno ha trasmesso alla Presidenza alcune correzioni di coordinamento meramente formale ai testi dei maxiemendamenti depositati. La Presidenza - conformemente ai precedenti - ha ritenuto di ammettere tali correzioni, che devono intendersi apportate ai testi depositati.
La Presidenza ha giudicato ammissibili gli emendamenti 1.1000, 2.1000 e 3.1000 ed ha provveduto a trasmetterli ai gruppi, alla V Commissione e alle Commissioni di merito.
Avverte infine che la V Commissione ha espresso il prescritto parere sulle predette proposte emendative, che sono state esaminate anche dal Comitato dei nove delle Commissioni di merito.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Pone la questione di fiducia sull'approvazione, senza subemendamenti ed articoli aggiuntivi, degli emendamenti 1.1000, 2.1000 e 3.1000 del Governo.

ANTONELLO SORO (PD). Esprime forte disagio, a nome del suo gruppo, per l'ennesima posizione della questione di fiducia, attraverso la quale ritiene venga tra l'altro conculcata la facoltà dei singoli deputati di esprimersi secondo coscienza attraverso il voto a scrutinio segreto. Manifesta inoltre contrarietà in ordine alla avvenuta introduzione nel testo dei maxiemendamenti del Governo di disposizioni già respinte dai due rami del Parlamento nel corso dell'esame di ulteriori provvedimenti e che, a suo avviso, presentano rilevanti profili di illegittimità costituzionale. Nel ritenere infine che la posizione della questione di fiducia sia funzionale al superamento di possibili divergenze interne alla maggioranza anziché all'accelerazione dei tempi per l'approvazione del provvedimento in esame, invita il Presidente a preservare con maggiore incisività le prerogative della Camera e dei singoli deputati.

ANGELO COMPAGNON (UdC). Esprime, a nome del suo gruppo, forte preoccupazione per l'ennesimo ricorso del Governo Pag. IValla questione di fiducia, che dimostra superficialità ed intenti propagandistici, senza affrontare i veri problemi del Paese e forzando il dibattito parlamentare, che avrebbe invece potuto seguire le procedure ordinarie. Lamenta inoltre che tale scelta non consentirà alla Camera di contribuire a migliorare il testo di un provvedimento che giudica inidoneo a garantire la sicurezza dei cittadini.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Espressa forte indignazione per il contegno tenuto dal Governo, che giudica preoccupantemente autoritario e concretamente prevaricatore dei diritti fondamentali sanciti dalla Carta costituzionale, lamenta l'atteggiamento assunto dagli stessi deputati della maggioranza, a suo avviso asserviti alla volontà dei vertici dell'Esecutivo, i quali concorrono in tal modo ad umiliare il Parlamento ed i principi irrinunciabili della democrazia.

ROBERTO COTA (LNP). Giudica condivisibile la scelta del Governo di porre la questione di fiducia, atteso che il provvedimento in esame dà attuazione ad una parte essenziale del programma con il quale l'attuale maggioranza ha vinto le ultime elezioni. Osserva inoltre che il disegno di legge non presenta profili di illegittimità costituzionale, recepisce il contenuto di direttive europee ed è in linea con la legislazione vigente in altri Paesi.

SIMONE BALDELLI (PdL). Nel richiamare le questioni sottese alle disposizioni del Regolamento circa la facoltà del Governo di porre la questione di fiducia su provvedimenti vertenti su materie suscettibili di votazione a scrutinio segreto, osserva come le disposizioni in tema di immigrazione contenute nei maxiemendamenti del Governo rechino norme diverse da quelle in precedenza respinte nel corso dell'esame di un disegno di legge di conversione di un decreto-legge. Conferma infine il pieno sostegno del suo gruppo all'Esecutivo, attese anche la rilevanza e l'urgenza, peraltro condivise, delle misure recate dal provvedimento in esame.

FURIO COLOMBO (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, esprime gratitudine a due cittadini nigeriani per l'eroico gesto da loro compiuto a Palermo, che ha consentito di assicurare alla giustizia un soggetto pericoloso.

PRESIDENTE. Ricordato che l'articolo 116, comma 4, del Regolamento esclude la questione di fiducia solo sugli argomenti per i quali sono obbligatoriamente prescritte votazioni per alzata di mano o per scrutinio segreto, rileva che tale disposizione non trova applicazione laddove, come nel caso di specie, il ricorso allo scrutinio segreto può aver luogo soltanto su richiesta; precisa pertanto, anche alla luce della costante prassi applicativa ed interpretativa, che la Presidenza non può escludere singole parti dei maxiemendamenti presentati dal Governo dal rito fiduciario per sottoporre le relative disposizioni allo scrutinio segreto.
Richiamati inoltre i criteri fissati dalla Giunta per il Regolamento in tema di inammissibilità degli emendamenti per contrasto con la Costituzione, precisa che la Presidenza non ha ravvisato, negli emendamenti del Governo, profili di inammissibilità.
Osserva altresì che, come risulta inequivocabilmente dal tenore della norma e dalla sua costante prassi applicativa, la previsione di cui all'articolo 72, comma 2, del Regolamento deve intendersi riferita esclusivamente al divieto di assegnazione alle Commissioni di nuovi progetti di legge che riproducano sostanzialmente il contenuto di provvedimenti precedentemente respinti dalla Camera se non siano trascorsi sei mesi dalla data della reiezione; tale disposizione non trova pertanto applicazione in riferimento a singoli articoli respinti.
Avverte infine che la Conferenza dei presidenti di gruppo è immediatamente Pag. Vconvocata per l'organizzazione del seguito del dibattito.

La seduta, sospesa alle 10,20, è ripresa alle 11.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Comunica che la Conferenza dei presidenti di gruppo, testé riunitasi per definire l'organizzazione del dibattito conseguente alla posizione della questione di fiducia da parte del Governo, ha stabilito che nella seduta odierna, a partire dalle 16, avranno luogo gli interventi per l'illustrazione degli emendamenti riferiti al disegno di legge n. 2180.
Le tre votazioni per appello nominale avranno luogo domani, mercoledì 13 maggio. La seduta inizierà alle 9,30 con le dichiarazioni di voto sulla prima fiducia. La votazione per appello nominale avrà luogo a partire dalle 10,30. Si procederà quindi alla seconda e alla terza votazione della fiducia, previe eventuali dichiarazioni di voto dei gruppi che ne faranno richiesta.
L'illustrazione degli ordini del giorno presentati e l'espressione del parere del Governo sugli stessi avranno inizio subito dopo la terza votazione nominale.
Nella giornata di giovedì 14 maggio, a partire dalle 9, si passerà alle dichiarazioni di voto ed alla votazione degli ordini del giorno. Seguiranno, a partire dalle 11,30, le dichiarazioni di voto finale, con ripresa televisiva diretta, dei rappresentanti dei gruppi e delle componenti politiche del gruppo Misto e, quindi, la votazione finale del disegno di legge.
Il termine per la presentazione degli ordini del giorno è fissato alle 12 di mercoledì 13 maggio.
Giovedì 14 maggio, dopo la votazione finale del disegno di legge n. 2180, si procederà con il seguito dell'esame dei quattro disegni di legge di ratifica, di cui si è svolta la discussione sulle linee generali lunedì 11 maggio.
Alle 15 avrà luogo lo svolgimento del question-time. Seguiranno quindi le interpellanze urgenti.
Il seguito dell'esame delle mozioni previste in calendario per la settimana in corso avrà luogo la prossima settimana.
La discussione sulle linee generali del disegno di legge comunitaria (A.C. 2320) avrà luogo lunedì 18 maggio ed il seguito dell'esame da martedì 19 maggio, prima degli altri argomenti già previsti in calendario.
Lunedì 18 maggio avrà altresì luogo la discussione sulle linee generali della mozione Franceschini n. 1-00165 a sostegno del settore manifatturiero.
La convocazione dell'XI Commissione per l'elezione del presidente è rinviata a giovedì 14 maggio, al termine delle votazioni dell'Assemblea.

La seduta, sospesa alle 11,05, è ripresa alle 16,20.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessanta.

Sull'ordine dei lavori.

FRANCESCO BARBATO (IdV). Ricorda la figura del giornalista Saverio Barbati, recentemente scomparso, del quale richiama la brillante e prestigiosa carriera.

Si riprende la discussione.

Intervengono per l'illustrazione delle proposte emendative i deputati LAURA GARAVINI (PD), FABIO EVANGELISTI (IdV), MARIO TASSONE (UdC) e LIVIA TURCO (PD).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

Intervengono altresì per l'illustrazione delle proposte emendative i deputati FEDERICO PALOMBA (IdV), PIERLUIGI MANTINI (UdC), GUIDO MELIS (PD), Pag. VIMICHELE BORDO (PD), RITA BERNARDINI (PD), MAINO MARCHI (PD) e JEAN LEONARD TOUADI (PD).

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.

Cessazione dal mandato parlamentare del deputato Giorgio Oppi.

PRESIDENTE. Avverte che il deputato Giorgio Oppi, eletto consigliere regionale della Sardegna, ha comunicato, con lettera inviata alla Presidenza, di voler rassegnare le dimissioni dalla carica di deputato: trattandosi di un caso di incompatibilità, la Camera prende atto di tale comunicazione e della conseguente cessazione del deputato Oppi dal mandato parlamentare.

Proclamazione di un deputato subentrante.

PRESIDENTE. Avverte che, dovendosi procedere alla proclamazione di un deputato, a seguito della presa d'atto, nella seduta odierna, delle dimissioni del deputato Giorgio Oppi, la Giunta delle elezioni ha accertato che il candidato che, nell'ordine progressivo della stessa lista n. 18 - Unione di Centro nella medesima XXVI Circoscrizione Sardegna, segue immediatamente l'ultimo degli eletti risulta essere Sergio Milia.
Dà atto alla Giunta di questo accertamento e proclama deputato, per la XXVI Circoscrizione Sardegna, Sergio Milia.

Modifica nella composizione di un gruppo parlamentare.

PRESIDENTE. Comunica che il deputato Sergio Milia, proclamato in data odierna, ha dichiarato di aderire al gruppo parlamentare Unione di Centro.

Sull'ordine dei lavori.

RITA BERNARDINI (PD). Lamentate le difficoltà che si riscontrano nell'applicazione della legge sul diritto di voto a domicilio per i disabili intrasportabili, invita la Presidenza a sollecitare il Governo affinché sia agevolata l'effettiva fruizione del predetto diritto.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 13 maggio 2009, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 43).

La seduta termina alle 19,05.