XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 208 di venerdì 24 luglio 2009

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PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 17,30.

La Camera approva il processo verbale della seduta del 13 luglio 2009.

I deputati in missione sono sessantanove.

Seguito della discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 78 del 2009: Provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali (A.C. 2561-A).

Nella seduta del 23 luglio 2009 il Governo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione, senza subemendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'emendamento Dis. 1.1, interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge di conversione.

(Dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia)

MARIO BACCINI (Misto-RRP). Rilevato che il provvedimento d'urgenza in esame prevede significative misure in materia di lotta alla povertà e di sostegno al lavoro, nonché efficaci politiche di microfinanza, ritiene che la grave crisi economica e sociale in atto debba essere affrontata con senso di responsabilità da tutto il Parlamento, evitando che lo scontro politico alimenti tra i cittadini la confusione tra diritti e desideri. Dichiara, quindi, che la sua componente politica accorderà la fiducia al Governo.

CARMELO LO MONTE (Misto-MpA-Sud). Ritiene che il Governo non abbia mantenuto le promesse fatte nei confronti del Mezzogiorno, atteso che le risorse destinate al Sud, segnatamente nell'ambito del FAS, sono state dirottate verso altre aree del Paese. Sottolineata, quindi, la necessità di un'inversione di tendenza, dichiara che la sua componente politica, nell'esprimere un giudizio negativo sul decreto-legge in esame, non parteciperà alla votazione sulla fiducia e si riserva d'ora in poi di valutare la posizione da assumere sui singoli provvedimenti sulla base della loro coerenza con il programma di Governo.

RENATO CAMBURSANO (IdV). Nel lamentare l'assenza dall'Aula del Presidente del Consiglio, sottolinea la gravità del quadro economico del Paese, che si caratterizza, nonostante le dichiarazioni contrarie di esponenti del Governo, per il peggioramento dei conti pubblici e di tutti i principali indicatori economici. Espressa, quindi, profonda preoccupazione per la fallimentare politica economica attuata dall'Esecutivo, manifesta forte contrarietà alla previsione di molteplici condoni e sanatorie, alla reintroduzione del cosiddetto scudo fiscale, che consentirà il rientro dall'estero di capitali frutto di attività illecite, all'innalzamento dell'età pensionabile delle donne e al mancato sostegno della fasce più deboli e disagiate della popolazione, a suo avviso penalizzate a vantaggio dei settori più forti della società. Nel ritenere, infine, che la coesione sociale non sia stata garantita dal Governo, bensì dal senso di responsabilità dei lavoratori e degli amministratori locali, dichiara che il suo gruppo negherà convintamente la fiducia al Governo.

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PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Stigmatizzato preliminarmente il reiterato ricorso dell'Esecutivo alla decretazione d'urgenza ed alla posizione della questione di fiducia, che espropriano il Parlamento delle sue prerogative, osserva che in questo caso il maxiemendamento presentato dal Governo si discosta dal testo licenziato dalle Commissioni. Rilevato, quindi, che anche nel corso dell'esame in sede referente è stato impedito un serio confronto tra le forze politiche su disposizioni molto significative quali le modifiche al patto di stabilità interno, l'innalzamento dell'età pensionabile delle donne e la detassazione degli investimenti, che ritiene solo parzialmente condivisibili, sottolinea che le disposizioni recate dal decreto-legge in materia ambientale sono state definite inaccettabili dallo stesso Ministro Prestigiacomo. Nell'osservare, altresì, che, soggiacendo a pressioni lobbistiche, il Governo ha espunto dal testo disposizioni relative al sistema bancario, giudica gravemente penalizzanti per le popolazioni colpite dal tragico evento sismico in Abruzzo talune misure previste nel provvedimento, il quale non reca interventi a favore della famiglia, come il meccanismo del quoziente familiare.

MASSIMO BITONCI (LNP). Nel riconoscere al Governo il merito di aver affrontato la crisi in atto in maniera coerente, evidenzia la rilevanza delle misure contenute nel decreto-legge in esame, ricordando in particolare le disposizioni in materia di sanatoria per il rientro dei capitali investiti all'estero, di contratti bancari e di regolarizzazione di colf e badanti. Sottolinea, quindi, che gli obiettivi principali del provvedimento sono quelli di garantire la stabilizzazione dei conti pubblici e il sostegno al lavoro e alle imprese, che assicureranno il rilancio degli investimenti ed un più elevato livello di competitività del Paese in ambito internazionale.

PIER LUIGI BERSANI (PD). Nello stigmatizzare l'ennesimo ricorso da parte del Governo alla posizione della questione di fiducia sulla conversione di un decreto-legge recante misure anticrisi, ritiene che tale modalità di esercizio della funzione legislativa svuoti il Parlamento delle proprie prerogative. Giudicato, quindi, negativamente il piano casa varato dall'Esecutivo, che ritiene insufficiente ad assicurare alloggi adeguati ai cittadini in condizione di disagio abitativo, manifesta severe critiche all'introduzione di misure che limitano i benefici fiscali per i terremotati d'Abruzzo, rilevando che si prevedono, nel contempo, norme a vantaggio degli evasori attraverso il cosiddetto scudo fiscale. Ritiene, infine, che la politica economica attuata dal Governo, che considera penalizzante per il Sud d'Italia, denoti l'assenza del coraggio di reperire le risorse che sarebbe stato necessario destinare ad impieghi in funzione anticiclica.

GIULIANO CAZZOLA (PdL). Espresso preliminarmente apprezzamento nei confronti del Presidente della Camera per le modalità con cui ha affrontato un difficile passaggio della vita parlamentare, richiama le iniziative opportunamente assunte dall'Esecutivo per contrastare la crisi economica in atto, con la previsione di equilibrate misure a sostegno dei settori produttivi e dei soggetti in difficoltà. Osservato, quindi, che il decreto-legge in esame prevede significative disposizioni in materia di fiscalità agevolata per gli investimenti delle imprese e di allentamento del Patto di stabilità per gli enti locali, considera ingiustificate le critiche rivolte al cosiddetto scudo fiscale, esprimendo condivisione per le misure concernenti le pensioni, che costituiscono un primo passo verso la razionalizzazione del sistema previdenziale. Dichiara, infine, che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo.

PRESIDENTE. Indìce la votazione per appello nominale sull'emendamento Dis. 1.1 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, sulla cui approvazione, senza subemendamenti ed articoli aggiuntivi, l'Esecutivo ha posto la questione di fiducia.

(Segue la votazione).

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PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

PRESIDENTE. Comunica il risultato della votazione:
Presenti e votanti 480
Maggioranza 241
Hanno risposto 294
Hanno risposto no 186

(La Camera approva).

Avverte che si intendono conseguentemente precluse le restanti proposte emendative.
Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta
Avverte altresì che la discussione sulle linee generali del DPEF, già prevista per lunedì prossimo, avrà luogo nella seduta di martedì 28 luglio 2009, dopo la conclusione dell'iter del decreto-legge anticrisi.

Assegnazione alla V Commissione dei disegni di legge relativi al rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2008 e all'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2009.

PRESIDENTE. Comunica che, a norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti disegni di legge sono assegnati alla V Commissione in sede referente, con il parere di tutte le altre Commissioni permanenti e della Commissione parlamentare per le questioni regionali:
S. 1645 - «Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2008» (approvato dal Senato) (2632);
S. 1646 - «Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2009» (approvato dal Senato) (2633).

Le Commissioni, ai fini dell'espressione dei pareri e della conclusione dell'esame in sede referente, dovranno tener conto delle determinazioni assunte dalla Conferenza dei presidenti di gruppo in ordine all'inserimento dei due disegni di legge nel calendario dei lavori dell'Assemblea.

Sull'ordine dei lavori.

SALVATORE CICU (PdL). Chiede che il Governo riferisca alla Camera sulla drammatica situazione determinatasi in Sardegna a causa dei numerosi incendi verificatisi, invitando altresì l'Esecutivo ad attivare la procedura per la dichiarazione dello stato di calamità naturale.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera perché interessi il Governo.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Lunedì 27 luglio 2009, alle 11.

(Vedi resoconto stenografico pag. 21).

La seduta termina alle 19,45.