XVI LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di giovedì 17 settembre 2009

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 17 settembre 2009.

Albonetti, Alessandri, Angelino Alfano, Balocchi, Berlusconi, Bindi, Bonaiuti, Bossi, Brambilla, Brancher, Bratti, Brugger, Brunetta, Buonfiglio, Caparini, Carfagna, Casero, Cicchitto, Cirielli, Colucci, Cosentino, Cota, Craxi, Crimi, Crosetto, Donadi, Fava, Fitto, Gregorio Fontana, Frattini, Gelmini, Gibelli, Alberto Giorgetti, Giancarlo Giorgetti, Giro, La Russa, Leone, Lombardo, Lo Monte, Lupi, Mantovano, Maroni, Martini, Mazzocchi, Melchiorre, Meloni, Menia, Miccichè, Migliavacca, Molgora, Nucara, Leoluca Orlando, Pecorella, Pescante, Prestigiacomo, Rigoni, Roccella, Romani, Ronchi, Rotondi, Saglia, Scajola, Soro, Stefani, Stucchi, Tremonti, Urso, Valducci, Vegas, Vito, Zacchera.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta)

Albonetti, Alessandri, Angelino Alfano, Balocchi, Berlusconi, Bindi, Bonaiuti, Bossi, Brambilla, Brancher, Bratti, Brugger, Brunetta, Buonfiglio, Caparini, Carfagna, Casero, Cicchitto, Cirielli, Colucci, Cosentino, Cota, Craxi, Crimi, Crosetto, Donadi, Fava, Fitto, Gregorio Fontana, Frattini, Gelmini, Gibelli, Alberto Giorgetti, Giancarlo Giorgetti, Giro, La Russa, Leone, Lombardo, Lo Monte, Lupi, Mantovano, Maroni, Martini, Mazzocchi, Melchiorre, Meloni, Menia, Miccichè, Migliavacca, Molgora, Nucara, Leoluca Orlando, Pecorella, Pescante, Prestigiacomo, Rigoni, Roccella, Romani, Ronchi, Rotondi, Saglia, Scajola, Soro, Stefani, Stucchi, Tremonti, Urso, Valducci, Vegas, Vito, Zacchera.

Annunzio di proposte di legge.

In data 16 settembre 2009 sono state presentate le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
ZAZZERA: «Modifiche al decreto-legge 27 agosto 1994, n. 512, convertito dalla legge 17 ottobre 1994, n. 590, e al decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, per la trasparenza nella nomina dei direttori generali delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere» (2693);
DI BIAGIO e ANGELI: «Disposizioni per la promozione e la valorizzazione del turismo di ritorno in Italia per i cittadini italiani residenti all'estero» (2694);
LOVELLI: «Attribuzione delle competenze in materia di regolamentazione e tutela dei servizi postali all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni» (2695).
Saranno stampate e distribuite.

Annunzio di un disegno di legge.

In data 16 settembre 2009 è stato presentato alla Presidenza il seguente disegno di legge:
dai ministri degli affari esteri e della giustizia:
«Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Moldova per l'assistenza giudiziaria e per il riconoscimento e l'esecuzione delle sentenze in materia civile, fatto a Roma il 7 dicembre 2006» (2696).
Sarà stampato e distribuito.

Adesione di deputati a proposte di legge.

La proposta di legge CATANOSO: «Disposizioni in materia di protezione degli animali» (1152) è stata successivamente sottoscritta dai deputati Barbieri, Berretta, Biancofiore, Boccia, Boccuzzi, Bucchino, Capodicasa, Castellani, Castiello, Cazzola, Ceccacci Rubino, Cirielli, Colucci, Cosenza, Dima, D'Ippolito Vitale, Divella, Favia, Antonino Foti, Frassinetti, Gibiino, Goisis, La Loggia, Marsilio, Mazzoni, Minasso, Raisi, Rampi, Rigoni, Rosso, Sbai, Scalera, Scalia, Scilipoti, Speciale, Torrisi, Traversa, Vella e Zacchera.
La proposta di legge ANTONINO FOTI ed altri: «Interventi per agevolare la libera imprenditorialità e per il sostegno del reddito» (2424) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Cassinelli.
La proposta di legge RIVOLTA ed altri: «Nuove norme in materia di Servizio civile nazionale» (2461) è stata successivamente sottoscritta dai deputati Beccalossi, Centemero, Cota, Desiderati, Frassinetti e Vignali.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

A norma del comma 1 dell'articolo 72 del regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:
IV Commissione (Difesa):
MAURIZIO TURCO ed altri: «Modifica all'articolo 8 della legge 11 luglio 1978, n. 382, in materia di associazioni e circoli fra militari» (2635) Parere delle Commissioni I e XI.
XII Commissione (Affari sociali):
DI STANISLAO: «Disposizioni concernenti l'istituzione di servizi di assistenza psicologica presso i reparti di pronto soccorso» (2614) Parere delle Commissioni I, V, XI e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissione dalla Corte dei conti.

La Corte dei conti - sezione regionale di controllo per il Molise - con lettera in data 20 agosto 2009, ha trasmesso la deliberazione n. 39 del 2009, emessa dalla sezione stessa nell'adunanza del 20 agosto 2009, relativa al rendiconto della gestione del comune di Bojano per l'anno 2007, previsto dall'articolo 1, comma 166, della legge 23 dicembre 2005, n. 266.
Questa documentazione è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla V Commissione (Bilancio).

Trasmissione dal ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali.

Il ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, con lettera in data 15 settembre 2009, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 2, comma 10, della legge 11 ottobre 1986, n. 713, le relazioni sullo stato di attuazione della citata legge n. 713 del 1986, recante norme per l'attuazione delle direttive della Comunità economica europea sulla produzione e la vendita dei cosmetici, relative all'anno 2007 (doc. LIX, n. 2) e all'anno 2008 (doc. LIX, n. 3).
Questi documenti - che saranno stampati - sono trasmessi alla XII Commissione (Affari sociali).

Annunzio di progetti di atti comunitari e dell'Unione europea.

La Commissione europea ha inviato progetti di atti comunitari e dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi relativi al periodo dal 1o al 15 settembre 2009.
Tali atti sono stati trasmessi alle Commissioni competenti per materia.

Trasmissione dal Comitato per la vigilanza sull'uso delle risorse idriche.

Il presidente del Comitato per la vigilanza sull'uso delle risorse idriche, con lettera in data 28 luglio 2009, ha trasmesso il rapporto sullo stato dei servizi idrici, aggiornato al 31 luglio 2009.

Questa documentazione è trasmessa alla VIII Commissione (Ambiente).

Comunicazione di nomine ministeriali.

La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettere in data 7, 8 e 10 settembre 2009, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19, comma 9, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le seguenti comunicazioni, relative al conferimento o alla revoca, ai sensi dei commi 4 e 10, del medesimo articolo 19, di incarichi di livello dirigenziale generale, che sono trasmesse alla I Commissione (Affari costituzionali), nonché alle Commissioni sottoindicate:
alla VII Commissione (Cultura) le comunicazioni concernenti il conferimento dei seguenti incarichi:
al dottor Giuseppe Colosio, l'incarico di direttore dell'ufficio scolastico regionale per la Lombardia, nell'ambito del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca;
alla dottoressa Anna Maria Dominici, l'incarico di direttore dell'ufficio scolastico regionale per la Liguria, nell'ambito del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca;
al dottor Giuseppe Boccarello, l'incarico di direttore dell'ufficio scolastico regionale per il Molise, nell'ambito del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca;
alla dottoressa Laura Napoleone, l'incarico di direttore della direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Basilicata, nell'ambito del Ministero per i beni e le attività culturali;
alla XI Commissione (Lavoro) le comunicazioni concernenti i seguenti incarichi:
il conferimento, al dottor Alfredo Roccella, dell'incarico di componente effettivo del collegio dei sindaci dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS);
il conferimento, al dottor Michele Romano, dell'incarico di componente effettivo del collegio dei sindaci, dell'Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica (INPDAP);
il conferimento, al dottor Angelo Fabio Marano, dell'incarico di componente effettivo del collegio dei sindaci dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL);
la revoca dell'incarico, conferito alla dottoressa Maria Paola Di Martino, di direttore della direzione generale per i rapporti con l'Unione europea e per i rapporti internazionali, nell'ambito dell'ex Ministero della salute;
il conferimento, al dottor Raffaele Tangorra, dell'incarico ad interim di direttore della direzione generale per la gestione del fondo nazionale per le politiche sociali e monitoraggio della spesa sociale, nell'ambito del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali.

Atti di controllo e di indirizzo.

Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

ERRATA CORRIGE

Nell'Allegato A al resoconto della seduta del 16 settembre 2009, a pagina 4, seconda colonna, alla diciottesima e alla trentaseiesima riga le parole: «della legislazione» si intendono soppresse.

INTERPELLANZE URGENTI

Intendimenti del Governo in materia di cooperazione allo sviluppo, con particolare riferimento agli impegni assunti in sede internazionale e comunitaria - n. 2-00465

A)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli affari esteri, per sapere - premesso che:
la legge finanziaria per il 2009 ha previsto un taglio degli stanziamenti pari al 56 per cento circa delle risorse destinate alla cooperazione allo sviluppo, scese ad un ammontare di circa 322 milioni di euro per l'anno 2009, contribuendo pesantemente nella realizzazione del programmato depauperamento delle risorse pubbliche a favore dei Paesi in via di sviluppo e collocando l'Italia definitivamente come fanalino di coda per gli stanziamenti alla cooperazione internazionale, alla lotta alle pandemie e alla sicurezza alimentare;
tale cospicua decurtazione di risorse, l'ennesima nella XVI legislatura, riduce ulteriormente la percentuale di prodotto interno lordo destinata alla cooperazione allo sviluppo - ridottasi già allo 0,19 per cento nel 2007 e pari, secondo i dati Ocse-Dac, ad appena lo 0,22 per cento del prodotto interno lordo italiano nel 2008 - e, ad avviso degli interpellanti, allontana definitivamente l'Italia dal rispetto degli impegni internazionali assunti, in particolare, al G8 di Gleneagles e in sede europea, dove l'Italia si era impegnata assieme agli altri Stati a destinare almeno lo 0,51 per cento del proprio prodotto interno lordo entro il 2010 e lo 0,7 entro il 2015;
nella giornata conclusiva del G8 de L'Aquila, i leader mondiali hanno rilevato che «l'effetto combinato di investimenti poco mirati in agricoltura e in sicurezza alimentare, l'aumento dei prezzi e la crisi economica» hanno fatto crescere la fame e la povertà nei Paesi in via di sviluppo, facendo peggiorare le già difficili condizioni di sussistenza di oltre 100 milioni di persone e allontanando il raggiungimento dei cosiddetti obiettivi del millennio;
gli stessi leader mondiali hanno, pertanto, sottoscritto L'Aquila joint statement on global food security e preso l'impegno di dare supporto alla sicurezza alimentare e all'aiuto allo sviluppo rurale dei Paesi poveri, decidendo di incrementare gli aiuti all'agricoltura e alla sicurezza alimentare nel perseguimento dell'obiettivo, sottoscritto anche dal Governo italiano, di «mobilitare 20 miliardi di dollari in tre anni» attraverso una strategia per lo sviluppo agricolo sostenibile coordinata e integrata;
il Governo italiano, oltre a dover recuperare i gravi ritardi rispetto agli obiettivi dello 0,51 per cento del prodotto interno lordo per il 2010 e dello 0,7 per il 2015, nel dare seguito ai nuovi impegni assunti in occasione di un G8 che presiedeva, dovrà mobilitare fondi e risorse aggiuntive rispetto a quelle già previste nel documento di programmazione economica e finanziaria 2009-2011 -:
come il Governo intenda adempiere agli impegni assunti per l'anno 2010, conseguentemente prevedendo già nell'imminente manovra finanziaria i necessari stanziamenti, al contempo individuando le modalità e programmando le opportune risorse per il conseguimento entro il 2015 del rispetto di tutti gli impegni presi nelle sedi internazionali ed europee, nonché per dare attuazione ai nuovi obblighi assunti dal Governo in occasione del vertice G8 de L'Aquila.
(2-00465)
«Quartiani, Soro, Sereni, Maran».

Problematiche e iniziative relative al tragico incidente ferroviario occorso presso la stazione di Viareggio il 29 giugno 2009 - n. 2-00454

B)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere - premesso che:
alle 23,48 del 29 giugno 2009 nella stazione di Viareggio si è verificato il più grave disastro ferroviario degli ultimi decenni, che ha causato la morte di 28 persone e il ferimento di oltre 100, di cui alcune ancora in condizioni gravissime e tuttora in pericolo di vita;
il treno merci 50325, proveniente da Trecate (Varese) e diretto a Gricignano (Caserta), composto da 14 cisterne contenenti gpl (gas petrolio liquefatto), è deragliato nella stazione di Viareggio a causa della rottura di un asse del primo carro-cisterna, il quale si è rovesciato sul fianco rilasciando una grande quantità di gas, che ha invaso le aree e le abitazioni circostanti;
il gpl, gas ad alto potere infiammabile, espandendosi e incendiandosi, ha causato ripetute esplosioni, il crollo delle palazzine adiacenti alla linea ferroviaria e la morte o il ferimento grave di tutte le persone presenti in quel momento nell'area interessata al gigantesco rogo;
oltre al danno irreparabile rappresentato dalla perdita di vite umane e dalle gravissime conseguenze per i feriti sopravvissuti, si pone il pressante problema della ricostruzione delle case demolite e del risarcimento degli altri ingenti danni materiali;
nel rispetto della piena autonomia dell'autorità giudiziaria, le cause della tragedia, sulla base delle prime sommarie informazioni trapelate dalle indagini, sarebbero da attribuire alla rottura dell'asse del primo carro, di proprietà della società Gatx rail, che ha determinato prima lo svio dalla rotaia della ruota e del carrello e poi il ribaltamento e la rottura dell'involucro della cisterna, appena al di fuori delle aree adibite ai viaggiatori della stazione di Viareggio;
la ricostruzione della catena di responsabilità del trasporto vede una pluralità di soggetti coinvolti, e in particolare: la raffineria Sarpom, che ha sede a San Martino di Trecate (Novara), la Aversana petroli, di Casal di Principe (Caserta), rispettivamente mittente e destinataria del carico; Fs logistica, incaricata della spedizione; Rete ferroviaria italiana spa, gestore dell'infrastruttura, responsabile dell'esercizio ferroviario e dell'ammissione dei convogli sulle rete; Trenitalia spa, titolare del trasporto, con personale e locomotiva propria (queste ultime tutte società del gruppo Ferrovie dello Stato spa); la società Gatx rail proprietaria del carro-cisterna; la società Cima di Mantova, qualificata da Ferrovie dello Stato-Trenitalia, che ha effettuato, per conto della già menzionata Gatx rail, la manutenzione sui carri, utilizzando dei carrelli della predetta società precedentemente revisionati dall'officina tedesca Junghenthal-waggon gmbh di Hannover;
tali complessi intrecci di interessi e legami contrattuali, affitti, leasing, appalti, subappalti, certificazioni e altro, resi possibili dalle norme varate negli ultimi anni a favore della liberalizzazione del trasporto ferroviario in Europa, hanno reso più complesse le procedure di controllo effettivo e efficace delle reali condizioni di sicurezza del trasporto ferroviario, con particolare riguardo alle merci pericolose, privilegiando i controlli amministrativi su quelli materiali;
pur in un quadro di grande complessità, gli enti preposti alla vigilanza non sembrano aver esercitato tutte le prerogative attribuite loro dalla legge;
nelle settimane immediatamente precedenti alla strage ferroviaria di Viareggio, infatti, si erano verificati alcuni deragliamenti di treni merci del tutto analoghi, sempre a causa del cedimento strutturale dei carrelli che contenevano tutti gli elementi di allarme sulla vulnerabilità del sistema e che solo per fortuite circostanze casuali non hanno determinato conseguenze altrettanto tragiche: il 19 maggio 2009 a Sesto Calende, Milano; il 25 maggio 2009 a Borgo S. Dalmazzo, vicino Cuneo; il 6 giugno 2009 a Pisa S. Rossore, a pochi chilometri da Viareggio; il 22 giugno 2009 a Vaiano, vicino Prato;
nonostante questi gravi segnali premonitori, non vi è stata alcuna iniziativa da parte dell'apposito organismo investigativo permanente, posto alle dirette dipendenze del Ministro interpellato, di cui all'articolo 18 del decreto legislativo 10 agosto 2007, n. 162 (Attuazione delle direttive 2004/49/CE e 2004/51/CE relative alla sicurezza e allo sviluppo delle ferrovie comunitarie), e deputato espressamente dalla legge «a svolgere indagini al fine di fornire eventuali raccomandazioni finalizzate al miglioramento della sicurezza ferroviaria e alla prevenzione di incidenti, oltre che sugli incidenti gravi, sugli inconvenienti che, in condizioni diverse, avrebbero potuto determinare incidenti gravi, tra cui guasti tecnici ai sottosistemi di natura strutturale o ai componenti dei sistemi ferroviari»;
anche da parte degli altri soggetti preposti alla vigilanza e al controllo sul trasporto ferroviario, in primo luogo l'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria (Ansf), il gestore dell'infrastruttura ferroviaria nazionale Rete ferroviaria italiana spa, e le imprese ferroviarie interessate, non vi è stata alcuna efficace analisi e valutazione dei rischi connessi ai cedimenti strutturali dei carrelli, né tanto meno iniziative concrete a salvaguardia dell'incolumità della popolazione, dei viaggiatori e degli stessi lavoratori di Ferrovie dello Stato;
da parte di numerosi osservatori specializzati è messa in discussione la reale autonomia dell'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, in ragione del fatto che tutti i dipendenti, a eccezione del suo direttore, ricevono tuttora lo stipendio dalla società gestore dell'infrastruttura Rete ferroviaria italiana spa, mantenendo, di fatto, un vincolo di subordinazione, che pone in discussione la sua totale indipendenza dalle società del gruppo Ferrovie dello Stato;
i massimi responsabili del gruppo Ferrovie dello Stato, in modo del tutto inopportuno e intempestivo, hanno declinato qualsiasi responsabilità prima ancora che le inchieste giungessero a conclusione, nonostante il trasporto fosse affidato a Trenitalia spa e l'accesso alla rete sia gestito da Rete ferroviaria italiana spa -:
quali iniziative di salvaguardia abbia assunto nell'immediatezza dei gravi fatti di Viareggio l'organismo investigativo permanente alle dirette dipendenze del Ministro interpellato e quali i provvedimenti ufficiali adottati a seguito dei quattro episodi sopra richiamati;
quali iniziative si intendano adottare per la ricostruzione delle abitazioni e per garantire il risarcimento degli ingenti danni morali e materiali subiti dai cittadini coinvolti;
quali iniziative abbia assunto il gestore dell'infrastruttura nazionale (Rete ferroviaria italiana spa) a seguito dei quattro incidenti di cui sopra per garantire controlli sistematici e efficaci a tutti i carri merci, oltre al «controllo straordinario degli assi», disposto con nota n. 3556/09 del 3 luglio 2009, solo per alcuni dei carri che utilizzano sale montate e assi della stessa famiglia di quelli coinvolti nell'incidente;
se sia a conoscenza del contenuto del contratto stipulato con la Gatx rail di Vienna, precedentemente citata, e quale sia il contenuto dello stesso;
se non ritenga necessario accertare, tramite i citati organismi, se sussistano responsabilità oggettive in capo alle società del gruppo Ferrovie dello Stato riguardo ai mancati controlli e verifiche effettivi sui convogli ammessi a circolare e trainati sulla rete nazionale;
quali iniziative intenda assumere in materia di trasporto di merci pericolose su rotaia, affinché non abbiano a ripetersi fatti così gravi;
se non ritenga, nell'ambito della disciplina comunitaria e della clausola di salvaguardia, mantenere e sviluppare più severe regole di circolazione delle merci pericolose per garantire sul territorio nazionale i più alti standard di sicurezza.
(2-00454) «Evangelisti, Donadi».

Iniziative per tutelare i diritti dei passeggeri in relazione al trasporto aereo dei bagagli - n. 2-00457

C)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere - premesso che:
questa estate è ritornata di scottante attualità la questione della tardata riconsegna e dello smarrimento dei bagagli negli aereoporti;
a tal proposito è intervenuto sia il Commissario europeo ai trasporti, Antonio Tajani, che ha lanciato l'iniziativa di un'autorità nazionale responsabile della perdita e dei danni ai bagagli, sia il Ministro interpellato, che ha definito «intollerabili» i disservizi nel ritiro bagagli a Fiumicino ed ha convocato un incontro con gli operatori del settore;
la quinta edizione del Baggage report di Sita, la società formata da compagnie aeree di tutto il mondo per fornire servizi di telecomunicazione ed informatica alle compagnie stesse ed agli aeroporti, presentato a marzo del 2009, dimostra che la quantità di bagagli consegnati in ritardo, danneggiati o trafugati in tutto il mondo è diminuito di un quinto, da 42,4 milioni di bagagli nel 2007 ai 32,8 milioni del 2008, anno cui si riferisce il report;
sempre secondo Sita, il numero di bagagli che sono andati definitivamente persi o rubati è calato da 1,28 milioni del 2007 ai 736 mila del 2008. La grande maggioranza dei 32,8 milioni di bagagli «disguidati» sono stati riconsegnati ai loro proprietari entro le successive 48 ore. Solo una piccola parte, lo 0,32 per mille, vale a dire 736.000 bagagli, sono andati definitivamente persi;
entro la fine del 2009 sarà possibile ritrovare i bagagli persi in aeroporto attraverso un servizio che verrà fornito da Sita, che renderà disponibili per i viaggiatori dei chioschi self-service dotati dell'applicativo World tracer, il programma che già 440 compagnie aeree hanno adottato per rintracciare e restituire i bagagli «disguidati». Per capire il percorso dei bagagli sarà sufficiente inserire i dati personali e avvicinare allo scanner di lettura l'etichetta del bagaglio rilasciata al momento del check-in. I passeggeri avranno così la possibilità di «tracciare» via web i bagagli, che saranno contrassegnati come missing bag. Il chiosco genererà automaticamente un reclamo contrassegnato da un codice identificativo, evitando di dover affrontare le code agli sportelli per i reclami. Il passeggero, poi, semplicemente digitando il codice emesso dal chiosco su un sito dedicato o contattando telefonicamente il servizio clienti World tracer, potrà continuare ad essere informato sulla posizione del proprio bagaglio. Con questo sistema sarà, inoltre, possibile seguire attraverso il palmare il proprio bagaglio oppure ricevere un sms con gli aggiornamenti;
il giorno 16 settembre 2009, presso la sede centrale dell'Enac, si svolgeranno separati incontri con gli handler, con le compagnie aeree operanti sull'aeroporto di Fiumicino, con AdR - Aeroporti di Roma, e con le rispettive rappresentanze istituzionali (tra cui Assohandler, Assaero, Assaeroporti);
la stessa Enac informa in un comunicato che in occasioni di tali incontri presenterà il rapporto su questi ultimi due mesi (da metà luglio a metà settembre 2009), con i dati del monitoraggio quotidiano dei servizi sullo scalo di Fiumicino;
il codice della navigazione vigente prevede che gli operatori di servizi di assistenza a terra (handler) ottengano una certificazione da parte del direttore Enac dell'aeroporto e che siano in grado di assicurare l'ordinato e puntuale svolgimento del servizio;
in caso di costante scostamento dagli standard minimi di prestazione del servizio, il direttore può, oltre ad irrogare le sanzioni previste, avviare con propria ordinanza un procedimento di ritiro del provvedimento di certificazione, a causa del venir meno dei presupposti in base ai quali esso era stato rilasciato;
in passato, anche all'inizio del 2009, si sono registrati alcuni furti avvenuti in diversi aeroporti italiani sui bagagli in transito. Tali furti, oggetto di varie inchieste e condanne, hanno influito negativamente sull'immagine dei nostri scali aeroportuali e, più complessivamente, sul settore turistico -:
quali siano le iniziative concrete già adottate e quali quelle che si intendono assumere in futuro per tutelare i diritti dei viaggiatori in relazione al trasporto dei bagagli e per evitare che si verifichino nuovamente analoghi disservizi, già a partire dal prossimo picco di traffico previsto per le festività di fine e inizio anno.
(2-00457)«Baldelli, Garofalo, Biasotti».

Iniziative per la messa in sicurezza della strada statale n. 166 «degli Alburni» in provincia di Salerno - n. 2-00462

D)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere - premesso che:
la strada statale n. 166 «degli Alburni» in provincia di Salerno è tormentata da continue frane e dissesti a causa della natura dei luoghi e della tortuosità del percorso; la querelle sulle sue precarie e pericolose condizioni impegna ormai da lustri il dibattito politico locale;
la strada è stata trasferita alla gestione dell'Anas dalla regione Campania all'inizio del 2007, anche al fine di favorire interventi di riqualificazione tramite fondi statali; tuttavia, nel mese di dicembre 2008 i sindaci dei comuni di Corleto Manforte, Ottati, Bellosguardo, Sant'Angelo a Fasanella e Roscigno hanno protestato, tramite una lettera aperta inviata all'Anas, per il prolungarsi dei lavori di ripristino, chiedendo interventi risolutivi finalizzati alla definitiva messa in sicurezza della strada;
nel maggio 2009 è stato pubblicato un bando di gara, per un importo di circa 1 milione di euro, per l'appalto di esecuzione del 2o stralcio dei lavori di manutenzione straordinaria della strada statale n. 166 «degli Alburni», compresi gli interventi per la sistemazione di frane e dissesti in tratti saltuari tra i chilometri 22,000 e 61,275 e la sistemazione idraulica; l'Anas ha, altresì, fatto presente di non disporre a breve di ulteriori fondi per la riqualificazione dell'arteria;
a tutt'oggi risultano ancora restringimenti di carreggiata in corrispondenza delle località di Aquara, Bellosguardo, Corleto Monforte, San Pietro al Tanagro, San Rufo e Roccadaspide (Salerno). Nei tratti interessati dai lavori, la circolazione procede a senso unico alternato regolato da semaforo; in particolare, in località Sette Luci è consentito l'attraversamento di un ponte a senso unico alternato alle sole autovetture, mentre pullman e camion sono dirottati su un percorso alternativo di diverse decine di chilometri;
la statale n. 166 percorre il Parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, uno dei parchi più turisticamente frequentati d'Italia; ma oltre questo, costituisce la via diretta di comunicazione utilizzata dagli studenti, da quanti hanno bisogno di cure ospedaliere e da tutti coloro che quotidianamente si recano dagli Alburni al Vallo di Diano o intendano raggiungere l'autostrada Salerno-Reggio Calabria o la Basilicata;
per l'anno scolastico 2009-2010 i mezzi del trasporto pubblico locale, utilizzati in particolare da studenti, saranno obbligati ad allungare di ore i tempi di percorrenza; la situazione è tale da ledere i principi del diritto allo studio e della pari opportunità economica tra cittadini -:
se il Ministro interpellato non ritenga opportuno intervenire presso l'Anas in termini di urgenza al fine di installare un ponte provvisorio, anche di tipologia militare, nella località indicata in premessa della statale n. 166 «degli Alburni», al fine di rendere percorribile quel tratto di strada anche ai mezzi pesanti e, in particolare, ai pullman che trasportano studenti e pendolari;
se il Ministro interpellato non ritenga indispensabile ed urgente intervenire nei confronti dell'Anas, al fine di destinare ulteriori fondi al ripristino della statale n. 166 degli Alburni.
(2-00462)
«Mario Pepe (PdL), Luciano Rossi, Stradella, Ceroni, Calabria, Nunzio Francesco Testa, De Girolamo, Iannaccone, Castellani, Di Virgilio, Mario Pepe (PD), Milanato, Pecorella, Zinzi, Polledri, Farinone, Cirielli, Cesaro, Aracu, Gioacchino Alfano, Soglia, Maurizio Turco, Farina Coscioni, Palumbo, Di Centa, Paniz, Romele, Binetti, Pedoto, Mura, Palagiano, Paolo Russo, Ceccacci Rubino, Della Vedova, Osvaldo Napoli, Paroli, Bruno, Lehner».

Iniziative del Governo nei confronti della CAI e delle società aeroportuali, al fine di assicurare l'efficienza del trasporto aereo e la tutela dei diritti dei passeggeri - n. 2-00464

E)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere - premesso che:
a pochi mesi dal debutto della nuova Alitalia le condizioni in cui versa la società, già fortemente compromessa, continuano ad essere più che mai allarmanti;
l'intervento di salvataggio avvenuto circa sei mesi fa auspicava sicuramente un rilancio effettivo della compagnia di bandiera, che garantisse ai passeggeri un adeguato livello di servizi ed ai propri dipendenti la possibilità di tornare a lavorare;
a distanza di poco tempo, invece, la situazione è a dir poco scandalosa e altrettanto lo sono i servizi da essa erogati; i disagi che gli utenti segnalano sono relativi a continui ritardi, voli cancellati per guasti o per altri ingiustificabili motivi, bagagli perduti, servizi igienici inutilizzabili, refrigeratori per i pasti non funzionanti, compattatori dei rifiuti fuori uso e magazzini senza scorte;
il 10 luglio 2009 un noto settimanale ha pubblicato un'inchiesta dedicata proprio ai disservizi della nuova Alitalia, da cui sono emersi dati e testimonianze inquietanti, sui quali è necessaria una profonda riflessione ed un intervento immediato;
è emerso che le inefficienze della compagnia rischiano in futuro di abbassare la sicurezza del trasporto aereo, oltre ad arrecare continui disagi ai passeggeri, con un processo lento che tende a vanificare gli standard richiesti;
paradossale risulta che le telecamere di sorveglianza anti-terrorismo non funzionino già da giorni, sono sottovalutate le certificazioni di aeronavigabilità, scadute con la relativa messa in revisione degli aerei interessati;
infatti, la manutenzione degli aeromobili viene effettuata in Turchia, Israele e Singapore, compromettendo la posizione lavorativa di circa 2000 tecnici italiani che rischiano di vedere annullata la manutenzione in Italia;
il rilancio della nuova compagnia doveva essere lo strumento attraverso il quale migliorare l'intero settore, cosa che non è affatto avvenuta, vista la persistente diminuzione della forza lavoro. Contrariamente a quanto previsto dallo stesso piano Cai, circa 800 tra comandanti e piloti rischiano di non vedere rinnovato il proprio contratto di lavoro, con la relativa perdita di qualifica e l'impossibilità di reimpiego, sia in ambito nazionale che internazionale;
la progressiva perdita di passeggeri, stimata in 2,7 milioni di unità in meno, nei primi 5 mesi del 2009, sta incidendo negativamente sull'economia della nuova società, generando uno squilibrio finanziario davvero preoccupante;
inoltre l'ardua fusione tra Alitalia ed Airone, che si prospetta all'orizzonte, evidenzia come il piano del Governo e dei nuovi soggetti imprenditoriali che hanno assunto la guida di Cai si sta rivelando un vero e proprio fallimento. La risposta del Ministro interpellato resa al Parlamento prima della sospensione dei lavori parlamentari appare elusiva e lontana da quella realtà che continua a sottovalutare l'entità dei disservizi e dei relativi effetti. In questo modo vengono raggirati i principali elementi della certezza del trasporto aereo che si fondano su tre cardini fondamentali: efficienza della compagnia, competitività e rispetto delle regole e l'idoneità dei servizi delle società aeroportuali -:
cosa intenda fare il Governo e quali urgenti iniziative intenda adottare nei confronti della Cai, al fine di rendere il trasporto aereo più efficiente, e quali interventi, nell'ambito della normativa vigente, intenda assumere nei confronti delle società aeroportuali, che, anche a fronte di rinnovati accordi con Enac, presentano rilevanti disservizi, questo per evitare che i passeggeri siano oggetto di continue violazioni dei loro diritti, che, di fatto, contraddicono la stessa ratio del trasporto aereo.
(2-00464) «Tassone, Vietti».

Iniziative di competenza per agevolare interventi immediati ed efficaci da parte della polizia giudiziaria e della magistratura nel caso di episodi di stalking - n. 2-00415

F)

I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri dell'interno e della giustizia, per sapere - premesso che:
in data 23 giugno 2009, la signora Monica Morra di 33 anni è stata uccisa a coltellate dall'ex marito Massimo Merafina davanti all'asilo nido in via Cova, a Milano, dove stava accompagnando il suo bambino di due anni;
secondo la dinamica descritta dai testimoni, l'assassino ha agito con una violenza inaudita, senza farsi alcuno scrupolo davanti a suo figlio e alle decine di mamme e bambini presenti davanti all'asilo;
alcuni giorni prima dell'aggressione, in data 18 giugno 2009 e poi successivamente in data 19 giugno 2009, la donna, vittima di pesantissime minacce, nonché di incursioni violente nella propria abitazione da parte del Merafina, si sarebbe recata al commissariato di polizia di Lambrate per denunciare l'ex marito del reato di stalking;
secondo autorevoli fonti di stampa, le denunce avrebbero raggiunto la procura della Repubblica solamente in data 23 o 24 giugno 2009, a distanza cioè di circa cinque giorni dalla presentazione del primo esposto da parte della vittima;
in considerazione delle circostanze denunciate dalla donna alla polizia del commissariato di Lambrate e delle gravi e reiterate minacce e violenze perpetrate dall'aggressore, potrebbero essersi verificate gravi omissioni da parte del commissariato al quale le due denunce erano state rivolte;
anche se il comma 1 dell'articolo 347 del codice di procedura penale non indica un termine perentorio per la trasmissione della notizia di reato al pubblico ministero, prevedendo che la polizia giudiziaria, senza ritardo, riferisca al pubblico ministero la notizia di reato, è chiaro che sulla tempestività della trasmissione c'è una valutazione discrezionale della stessa polizia giudiziaria, che, in base alla gravità dei fatti ed ai rischi ad essi connessi, è tenuta ad intervenire;
purtroppo sono frequenti i casi in cui le autorità competenti non riescono ad intervenire prontamente per evitare il verificarsi di episodi di aggressione, che spesso degenerano in tragici omicidi, ai danni di persone che ripetutamente, in precedenza, avevano segnalato e denunciato le gravi violenze e minacce dei loro aggressori;
la legge sullo stalking, da poco approvata dal Parlamento, ha proprio lo scopo principale di tutelare le persone vittime di comportamenti persecutori, rendendoli perseguibili per legge e consentendo, altresì, da parte delle autorità di polizia la possibilità di un pronto intervento, onde evitare che i predetti comportamenti, consistenti in insulti, minacce e lesioni, sfocino in reati più gravi -:
se i Ministri interpellati, valutate ed approfondite le circostanze del caso, intendano assumere le iniziative di competenza per verificare eventuali responsabilità ed attivare le più opportune procedure per agevolare interventi più immediati ed efficaci da parte della polizia giudiziaria e della magistratura.
(2-00415)
«Frassinetti, Saltamartini, Bocciardo, Castellani, De Corato, Mancuso, Patarino, Di Virgilio, Mistrello Destro, Golfo, De Camillis, Repetti, Faenzi, Murgia, Palmieri, De Nichilo Rizzoli, Corsaro, Bernini Bovicelli, Moroni, Bianconi, Lorenzin, Cota, Goisis, Brigandì, Berruti, Laffranco, Polidori, Nastri, Galati, Di Caterina, Della Vedova, Rivolta, Versace, De Biasi, Anna Teresa Formisano, Comaroli, Negro, Boniver, Bertolini, Bongiorno, Petrenga, Scalia, Grimoldi, Nicola Molteni, Del Tenno, Crosio, Stasi, Bernardo, Perina, Giammanco, Vincenzo Antonio Fontana, Cazzola, Caldoro, Tommaso Foti, Stradella, Tortoli, Garofalo, Mondello, Barani, De Luca, Ciccioli, Scandroglio, Nola, Beccalossi, D'Ippolito Vitale, Dima, Castiello, Gava, Mannucci, Bergamini».