XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 240 di mercoledì 28 ottobre 2009

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

La seduta comincia alle 10,35.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono settantaquattro.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

La seduta, sospesa alle 10,40, è ripresa alle 11,05.

Sull'ordine dei lavori.

AMEDEO LABOCCETTA (PdL). Ricorda la figura del prefetto Renato Profili, recentemente scomparso, richiamando l'abnegazione e il senso di responsabilità con cui ha assolto alle sue funzioni; prospetta quindi l'opportunità che l'Assemblea osservi un minuto di silenzio.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera la richiesta del deputato Laboccetta.

Seguito della discussione delle mozioni Soro n. 1-00256 e Borghesi n. 1-00259: Iniziative per la verifica dei presupposti per l'impugnazione della legge approvata dalla regione Sardegna in materia di sostegno dell'economia mediante il rilancio del settore edilizio e interventi per lo sviluppo.

Nella seduta del 26 ottobre 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali.

GIUSEPPE COSSIGA, Sottosegretario di Stato per la difesa. Rilevato che non sussistono i presupposti per l'impugnazione della legge della regione Sardegna del 16 ottobre 2009, recante disposizioni in materia di sostegno all'economia, atteso che il cosiddetto Piano casa, varato al fine di rilanciare i settori maggiormente in difficoltà a seguito della recente crisi, rappresenta un innovativo e semplificato meccanismo di interrelazione tra Stato e regioni, nel pieno rispetto della disciplina nazionale vigente in materia, esprime parere contrario su entrambe le mozioni in esame, ricordando che il Governo si riserva una più attenta valutazione della portata della legge regionale in oggetto allorquando questa sarà pubblicata ufficialmente.

(Dichiarazioni di voto)

FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulle mozioni Borghesi n. 1-00259 e Soro n. 1-00256, volte a richiamare l'attenzione del Governo sulla legge approvata dalla regione Sardegna, che, a suo giudizio, presenta specificità allarmanti, con profili di violazione anche della legislazione comunitaria in materia ambientale, e sulla disciplina di attuazione del cosiddetto piano casa, che non risponde ad esigenze di semplificazione delle procedure previste in materia. Esprime, infine, rammarico per il parere contrario espresso dal Governo sul documento di indirizzo presentato dal suo gruppo, ispirato ad un'esigenza di rispetto del principio di legalità.

ANTONIO MEREU (UdC). Giudicati non realistici i rilievi critici sollevati nei confronti delle norme varate dalla regione Pag. VISardegna al fine di rilanciare i settori economici in crisi, atteso che tali disposizioni non contrastano con la disciplina nazionale e con quella comunitaria in materia di tutela del prezioso patrimonio ambientale e paesaggistico italiano, precisa di non condividere il contenuto delle mozioni in esame, sulle quali dichiara voto contrario. Sottolinea infine che per scongiurare ogni possibile rischio di devastazione del territorio sono stati previsti opportuni vincoli alle attività edilizie.

ELISABETTA ZAMPARUTTI (PD). Dichiara il voto favorevole dei deputati radicali eletti nelle liste del Partito Democratico sulle mozioni in esame, che richiamano l'attenzione del Parlamento sulla necessità di ovviare alla disomogeneità normativa in materia di sostegno all'economia, anche al fine di rendere il patrimonio edilizio rinnovato e compatibile con il sistema idrogeologico ormai gravemente dissestato.

MANUELA DAL LAGO (LNP). Nel richiamare l'impegno profuso dal Governo al fine di affrontare in modo adeguato il problema relativo all'emergenza abitativa, ricorda come il pieno coinvolgimento delle regioni nel processo di valutazione e di attuazione degli interventi straordinari inerenti il cosiddetto piano casa rappresenti un positivo esempio di federalismo.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROSY BINDI

MANUELA DAL LAGO (LNP). Dichiara quindi il voto contrario del suo gruppo sulle mozioni in esame.

CATERINA PES (PD). Richiamato il principio costituzionale della tutela del paesaggio, rileva che l'eventuale applicazione al territorio della Sardegna delle norme regionali richiamate nelle mozioni in esame determinerebbe una devastazione del patrimonio paesaggistico della regione, peraltro di eccezionale bellezza. Sottolinea, quindi, la necessità di verificare la legittimità e la coerenza della legge regionale della Sardegna anche al fine di prevenire un gravissimo danno ambientale, nonché gravi ripercussioni sociali ed economiche.

SALVATORE CICU (PdL). Nel rilevare l'insussistenza delle motivazioni inerenti l'intervento del deputato Pes, in ordine alle presunte violazioni di norme costituzionali da parte della legge della regione Sardegna in materia di rilancio del settore edilizio, manifesta contrarietà ai documenti di indirizzo presentati.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato BENEDETTO FABIO GRANATA (PdL).

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge le mozioni Soro n. 1-00256 e Borghesi n. 1-00259, nella parte non preclusa.

Seguito della discussione del disegno di legge di ratifica S. 1500: Accordo con il Governo degli Emirati Arabi Uniti relativo alla cooperazione nel settore della difesa (approvato dal Senato) (A.C. 2552-A).

Nella seduta del 26 ottobre 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali.

(Esame degli articoli)

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli da 1 a 4, ai quali non sono riferiti emendamenti.

MATTEO MECACCI (PD). Giudicata grave la rinuncia da parte del nostro Paese alla giurisdizione sul proprio personale militare, conseguente alla ratifica dell'Accordo in esame, preannunzia l'astensione dei deputati radicali eletti nelle liste del Partito Democratico nella votazione finale del disegno di legge.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 5, al quale non sono riferiti emendamenti.

Pag. VII

(Trattazione dell'unico ordine del giorno)

GIUSEPPE COSSIGA, Sottosegretario di Stato per la difesa. Accetta l'ordine del giorno Malgieri n. 1, purché riformulato.

Interviene il deputato GENNARO MALGIERI (PdL), che accetta la riformulazione proposta.

(Dichiarazioni di voto finale)

FABIO EVANGELISTI (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.

LUCA VOLONTÈ (UdC). Dichiara anch'egli il voto favorevole del suo gruppo.

CLAUDIO D'AMICO (LNP). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame, ricorda il preoccupante trend di crescita dell'immigrazione di matrice islamica nel nostro Paese, ritenendo peraltro necessario porre in essere politiche idonee a salvaguardare le peculiarità delle radici europee.

PAOLO CORSINI (PD). Sottolineata la rilevante portata dell'Accordo in esame, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul relativo disegno di legge di ratifica.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato MATTEO MECACCI (PD).

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di ratifica n. 2552-A.

Seguito della discussione del disegno di legge di ratifica S. 1756: Accordo con il Governo della Repubblica di Moldova sulla cooperazione nel campo della difesa (approvato dal Senato) (A.C. 2765).

Nella seduta del 26 ottobre 2009 si è svolta la discussione sulle linee generali.

(Esame degli articoli)

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli articoli da 1 a 4, ai quali non sono riferiti emendamenti.

(Trattazione degli ordini del giorno)

FABIO EVANGELISTI (IdV). Illustra le finalità del suo ordine del giorno n. 2, preannunziando altresì il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di ratifica in esame.

GIUSEPPE COSSIGA, Sottosegretario di Stato per la difesa. Accetta, purché riformulati, gli ordini del giorno Mecacci n. 1 e Evangelisti n. 2, che altrimenti accoglie come raccomandazione.

Interviene il deputato MATTEO MECACCI (PD), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 1.

(Dichiarazioni di voto finale)

LUCA VOLONTÈ (UdC). Nel rilevare preliminarmente le diverse forme di cooperazione che possono essere messe in atto con la Repubblica di Moldova, esprime preoccupazione per la situazione inerente la Repubblica di Transnistria e per il pieno rispetto dei diritti umani nei predetti territori. Auspica infine l'avvio di un dibattito parlamentare sul ruolo che dovrebbe assumere il nostro Paese nell'ambito della futura strutturazione dell'Unione europea.

CLAUDIO D'AMICO (LNP). Richiamata la recente evoluzione in senso democratico dell'assetto politico della fragile Repubblica di Moldova, che a suo avviso i recenti accordi stipulati con il nostro Paese possono ulteriormente agevolare, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno Pag. VIIIdi legge di ratifica in esame, sollecitando il Governo ad attivarsi affinché sia garantita l'effettività delle pene comminate a taluni cittadini moldovi che hanno commesso reati in Italia.

PAOLO CORSINI (PD). Sottolineata la particolare specificità dell'Accordo in discussione, anche in considerazione della delicata situazione, in termini democratici e sociali, del Paese contraente, ritiene necessario che le istituzioni europee sostengano in modo adeguato il processo di stabilizzazione in senso democratico della Repubblica di Moldova. Dichiara quindi voto favorevole sul disegno di legge di ratifica in esame.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di ratifica n. 2765.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati ERMETE REALACCI (PD), LUCIA CODURELLI (PD), che sollecita anche la risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo, ROSA MARIA VILLECCO CALIPARI (PD), MARIO TASSONE (UdC) e FILIPPO ASCIERTO (PdL).

La seduta, sospesa alle 12,55, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

FULVIO FOLLEGOT (LNP). Illustra l'interrogazione Cota n. 3-00732, sulle iniziative per la piena applicazione delle convenzioni internazionali stipulate dall'Italia affinché i detenuti stranieri scontino integralmente la pena nei Paesi d'origine.

ANGELINO ALFANO, Ministro della giustizia. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 28) - Replica il deputato FULVIO FOLLEGOT (LNP), che, nel ringraziare il Ministro per la puntuale risposta, invita il Governo ad attivarsi affinché i detenuti stranieri scontino integralmente la pena nei Paesi d'origine, promuovendo altresì l'applicazione del principio del mutuo riconoscimento tra gli Stati membri dell'Unione europea.

PIERLUIGI MANTINI (UdC). Illustra la sua interrogazione n. 3-00733, sugli orientamenti del Ministro della giustizia in merito alla riforma delle professioni.

ANGELINO ALFANO, Ministro della giustizia. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 29) - Replica il deputato PIERLUIGI MANTINI (UdC), che si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta, invitando il Governo ad adoperarsi al fine di garantire una reale modernizzazione dell'ordinamento forense.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Illustra l'interrogazione Soro n. 3-00734, sulle iniziative di competenza del Ministro della giustizia in merito al decesso del giovane Stefano Cucchi, avvenuto presso il reparto penitenziario dell'ospedale Sandro Pertini di Roma.

ANGELINO ALFANO, Ministro della giustizia. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 31) - Replica il deputato RITA BERNARDINI (PD), che invita il Ministro a fare chiarezza sui ripetuti incidenti di cui sono oggetto i detenuti nelle carceri italiane, auspicando la programmazione di un'indagine conoscitiva in Commissione sull'argomento.

MAURIZIO PANIZ (PdL). Illustra la sua interrogazione n. 3-00735, sull'efficacia del regime del carcere duro, previsto dall'articolo 41-bis dell'ordinamento penitenziario, così come modificato da recenti interventi legislativi, nel contrasto alla criminalità organizzata.

ANGELINO ALFANO, Ministro della giustizia. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 33) - Replica il Pag. IXdeputato MAURIZIO PANIZ (PdL), che ringrazia il Ministro per la chiara ed esaustiva risposta, dalla quale si evincono l'impegno ed il coraggio mostrati dal Governo nel contrastare l'operato della criminalità organizzata in nome della legalità e della sicurezza dei cittadini.

ELIO VITTORIO BELCASTRO (Misto-MpA-Sud). Illustra la sua interrogazione n. 3-00736, sulle iniziative di competenza in merito ad un asserito comportamento antisindacale della società Ferrovie della Calabria srl nei confronti del sindacato Fast-FerroVie.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 35) - Replica il deputato ELIO VITTORIO BELCASTRO (Misto-MpA-Sud), che ritiene la questione meritevole di ulteriore approfondimento, sollecitando l'attenzione del Governo per addivenire all'opportuno ammodernamento delle tratte ferroviarie in questione.

ANITA DI GIUSEPPE (IdV). Illustra l'interrogazione Di Pietro n. 3-00737, sui criteri relativi alla localizzazione dei siti per la costruzione di impianti nucleari e per lo smaltimento delle scorie radioattive.

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Risponde all'interrogazione (vedi resoconto stenografico pag. 36) - Replica il deputato ANTONIO DI PIETRO (IdV), che, nel ritenere il Governo di fatto non vincolato dal prescritto parere della Conferenza unificata, denuncia a nome del suo gruppo la scelta dell'Esecutivo di tornare allo sfruttamento dell'energia nucleare, che giudica costosa e pericolosa per la salute dei cittadini.

La seduta, sospesa alle 15,45, è ripresa alle 16.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settanta.

Discussione di documenti in materia di insindacabilità.

PRESIDENTE. Passa ad esaminare il doc. IV-ter, n. 10-A, relativo al deputato Patarino.
Avverte che la Giunta per le autorizzazioni propone di dichiarare che i fatti per i quali è in corso il procedimento concernono opinioni espresse dal deputato Patarino nell'esercizio delle sue funzioni.
Dichiara aperta la discussione.

DOMENICO ZINZI (UdC), Relatore. Ricorda che la Camera è chiamata a pronunciarsi con riferimento ad un procedimento penale nei confronti del deputato Patarino; la Giunta per le autorizzazioni propone di dichiarare l'insindacabilità delle opinioni espresse dal parlamentare.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la proposta della Giunta per le autorizzazioni.

PRESIDENTE. Passa ad esaminare il doc. IV-ter, n. 11-A, relativo all'onorevole Gianantonio Arnoldi.
Avverte che la Giunta per le autorizzazioni propone di dichiarare che i fatti per i quali è in corso il procedimento concernono opinioni espresse dall'onorevole Gianantonio Arnoldi nell'esercizio delle sue funzioni.
Dichiara aperta la discussione.

FRANCESCO PAOLO SISTO (PdL), Relatore. Ricorda che la Camera è chiamata a pronunciarsi con riferimento ad un procedimento penale nei confronti dell'onorevole Gianantonio Arnoldi, deputato all'epoca dei fatti; la Giunta per le autorizzazioni propone di dichiarare l'insindacabilità delle opinioni espresse dall'onorevole Arnoldi.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione.

Pag. X

(Dichiarazioni di voto)

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla proposta della Giunta per le autorizzazioni, che a suo avviso configura una prevaricazione delle prerogative dell'autorità giudiziaria da parte del Parlamento.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Giudica improprie talune espressioni usate dal deputato Di Pietro.

MARILENA SAMPERI (PD). Nel ritenere che l'onorevole Arnoldi con il suo comportamento abbia travalicato le proprie funzioni di parlamentare, dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla proposta della Giunta per le autorizzazioni.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la proposta della Giunta per le autorizzazioni.

In ricordo dell'onorevole Giuliano Vassalli.

PRESIDENTE (Si leva in piedi e, con lui, l'intera Assemblea ed i membri del Governo). Rinnova, anche a nome dell'intera Assemblea, le espressioni di cordoglio e di partecipazione al dolore dei familiari dell'onorevole Giuliano Vassalli, recentemente scomparso, del quale ricorda la figura di esponente di spicco della vita politica ed istituzionale del Paese.
Invita quindi l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio (L'Assemblea osserva un minuto di silenzio).

Discussione della relazione della Giunta per le autorizzazioni sulla domanda di deliberazione del senatore Matteoli (deputato all'epoca dei fatti) sulla riferibilità all'articolo 96 della Costituzione di fatti oggetto di un procedimento penale pendente presso il tribunale di Livorno (doc. XVI, n. 1).

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 22 ottobre 2009.

PRESIDENTE. Ricorda che la Giunta per le autorizzazioni, ritenuto il carattere ministeriale dei comportamenti ascritti al senatore Matteoli, deputato e Ministro dell'ambiente all'epoca dei fatti, propone all'Assemblea di deliberare che i medesimi comportamenti sono stati posti in essere per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell'esercizio della funzione di governo, ai sensi dell'articolo 9, comma 3, della legge costituzionale n. 1 del 1989, negandosi conseguentemente l'autorizzazione a procedere.
Avverte altresì che, trattandosi di deliberazione attinente ad una autorizzazione a procedere ai sensi dell'articolo 96 della Costituzione, la discussione e la votazione si svolgeranno secondo i principi di cui all'articolo 18-ter del Regolamento; la votazione sulla proposta della Giunta avrà luogo, pertanto, a scrutinio segreto mediante procedimento elettronico e per la sua approvazione sarà necessaria la maggioranza assoluta dei componenti l'Assemblea.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, sottolinea la gravità della procedura seguita in materia di reati ministeriali su cui l'Assemblea è chiamata a deliberare, che, contrastando con il dettato costituzionale, è suscettibile di costituire un pericoloso precedente. Rileva pertanto l'opportunità di restituire gli atti alla Giunta per le autorizzazioni.

PRESIDENTE. Con riferimento alle questioni sollevate dal deputato Bressa, ricorda che la Camera è chiamata a deliberare su una specifica proposta della Giunta, la quale, dopo aver approfondito tutti i profili di competenza, ha approvato, a maggioranza, una relazione con cui si propone all'Assemblea di deliberare - ritenuto il carattere ministeriale dei comportamenti ascritti al senatore Matteoli, deputato e Ministro dell'ambiente all'epoca dei fatti - che i medesimi sono stati posti in essere per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell'esercizio Pag. XIdella funzione di governo, ai sensi dell'articolo 9, comma 3, della legge costituzionale n. 1 del 1989, negandosi conseguentemente l'autorizzazione a procedere. Sarà dunque l'Assemblea a pronunciarsi in via definitiva su tutti i profili evidenziati dal deputato Bressa.
Con riferimento in particolare alla questione relativa alla spettanza alla Camera del potere di pronunciarsi su questa materia, precisa che il Senato ha recentemente adottato una deliberazione nella stessa materia che per oggetto, modalità di investitura e procedimento presenta strettissime analogie con quella in esame, e che di tali questioni la Camera si è già occupata nella scorsa legislatura.
Dichiara aperta la discussione.

MAURIZIO PANIZ (PdL), Relatore per la maggioranza. Ricorda che la Camera è chiamata a pronunciarsi in relazione alla riferibilità all'articolo 96 della Costituzione di fatti oggetto di un procedimento penale pendente presso il tribunale di Livorno nei confronti del senatore Altero Matteoli, deputato e Ministro dell'ambiente all'epoca dei fatti, giudicando sorprendente e fuori luogo la questione sollevata dal deputato Bressa, atteso che, alla luce delle consolidate pronunce giurisprudenziali, la Camera dei deputati ha la competenza esclusiva a deliberare in merito. Osservato pertanto che la relativa procedura è stata legittimamente attivata su istanza dell'interessato pur in assenza di una specifica iniziativa in tal senso da parte della competente autorità giudiziaria, rileva che la Giunta per le autorizzazioni propone all'Assemblea di deliberare che i comportamenti ascritti al senatore Matteoli sono stati posti in essere per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell'esercizio della funzione di governo e di negare conseguentemente l'autorizzazione a procedere.

MARILENA SAMPERI (PD). Relatore di minoranza. Sottolineato che compete all'autorità giudiziaria valutare il carattere ministeriale dei reati contestati a membri del Governo, giudica illegittima la procedura seguita nel caso di specie, in relazione al quale la Camera avrebbe potuto eventualmente sollevare conflitto di attribuzione innanzi alla Corte costituzionale.

FEDERICO PALOMBA (IdV). Relatore di minoranza. Ritiene che la deliberazione che la Camera è chiamata ad assumere costituisca un atto gravissimo in quanto lesivo delle prerogative dell'autorità giudiziaria, alla quale compete la valutazione relativa al carattere ministeriale dei reati contestati ai membri del Governo. Prospetta, pertanto, l'opportunità di restituire gli atti alla Giunta per le autorizzazioni affinché valuti la possibilità di sollevare un eventuale conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte costituzionale.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Richiamati i fatti da cui trae origine la domanda di deliberazione in esame, reputa incongrue le motivazioni addotte dal Ministro Matteoli al fine di sottrarre la sua posizione alla cognizione dell'autorità giudiziaria ordinaria. Nel ritenere altresì che dalla vicenda in questione si evinca il chiaro intendimento di utilizzare strumentalmente istituti giuridici per perseguire interessi personali, dichiara che il suo gruppo esprimerà voto contrario sulla proposta della Giunta, che giudica una non prevista e quindi inaccettabile forma di immunità.

PIERLUIGI MANTINI (UdC). Nel confermare la stima nei confronti del Ministro Matteoli, rileva che non compete alla Camera il giudizio sulla natura ministeriale dei reati contestati a membri del Governo. Nel ritenere, quindi, che sarebbe più opportuno sollevare un conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte Costituzionale, giudica un atto viziato da incompetenza assoluta l'eventuale approvazione della proposta della Giunta, osservando che su tali questioni ogni deputato dovrebbe esprimersi secondo coscienza.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione.

Pag. XII

(Dichiarazioni di voto)

DOMENICO ZINZI (UdC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta della Giunta per le autorizzazioni.

MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Ritenuto che nella fattispecie l'operato della magistratura abbia inaccettabilmente compresso le prerogative parlamentari, giudica sussistere in capo alla Camera il diritto ed il dovere di pronunciarsi attraverso la deliberazione in esame. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta formulata dalla Giunta per le autorizzazioni.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Rilevato che il Ministro Matteoli non ha chiarito le motivazioni in base alle quali chiede che i comportamenti a lui ascritti rientrino nell'ambito della tutela di cui all'articolo 9, comma 3 della legge costituzionale n. 1 del 1989, ritiene che l'eventuale approvazione della proposta della Giunta per le autorizzazioni costituirebbe un precedente abnorme.

MARILENA SAMPERI (PD). Ritenuto che non spetti alla Camera pronunciarsi sulla ministerialità del reato, reputa preferibile che la stessa opti per l'eventuale sollevamento di un conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato avanti alla Corte costituzionale. Invitando l'Assemblea a riflettere in tal senso, dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla proposta della Giunta per le autorizzazioni.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC). Dichiara voto favorevole sulla proposta della Giunta, ritenendo fondate nel merito le ragioni che inducono a propendere per la natura ministeriale dei fatti ascritti al senatore Matteoli.

GIANCLAUDIO BRESSA (PD). Giudica infondate e non pertinenti talune considerazioni svolte dal relatore per la maggioranza, anche alla luce della giurisprudenza costituzionale.

PIERLUIGI CASTAGNETTI (PD). Ritiene che l'eventuale approvazione della proposta della Giunta costituirebbe un atto nullo e privo di efficacia giuridica, in quanto affermerebbe un'inaccettabile forzatura interpretativa degli articoli 68 e 96 della Costituzione. Precisa quindi che, in qualità di presidente della Giunta, ha inteso limitarsi a prendere atto della volontà della maggioranza dei suoi componenti.

ROBERTO ZACCARIA (PD). Nel ritenere che l'eventuale approvazione della proposta della Giunta per le autorizzazioni integri un atto assolutamente nullo, auspica un'ulteriore riflessione al riguardo da parte della maggioranza.

MAURIZIO PANIZ (PdL). Ricordato che nel nostro ordinamento è ammessa l'interpretazione sistematica in assenza di precedenti, ritiene che i tre uffici giudiziari citati nella sua relazione si siano resi responsabili di omissioni in riferimento all'attuazione degli articoli 68 e 96 della Costituzione. Osserva, quindi, che la magistratura ha il dovere di rispettare le regole e le procedure poste a tutela della funzione dei parlamentari.

La Camera, con votazione segreta elettronica, approva, a maggioranza assoluta dei componenti, la proposta della Giunta per le autorizzazioni.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Giovedì 29 ottobre 2009, alle 9,30.

(Vedi resoconto stenografico pag. 59).

La seduta termina alle 17.45.