XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 258 di martedì 15 dicembre 2009

Pag. III

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

La seduta comincia alle 10.

La Camera approva il processo verbale della seduta dell'11 dicembre 2009.

I deputati in missione sono sessantotto.

Informativa urgente del Governo sull'aggressione ai danni del Presidente del Consiglio che ha avuto luogo il 13 dicembre 2009 a Milano.

PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 1).

ROBERTO MARONI, Ministro dell'interno. Manifesta preliminarmente, anche a nome del Governo, sdegno e riprovazione per la grave aggressione di cui è stato vittima il Presidente del Consiglio, al quale esprime sentimenti di incondizionata solidarietà e vicinanza, auspicandone il più sollecito ritorno alla guida dell'Esecutivo. Fornita altresì una dettagliata ricostruzione delle circostanze oggetto dell'informativa, ritiene che in relazione all'accaduto nessun rilievo possa essere mosso ai responsabili delle Forze dell'ordine, il cui operato giudica efficacemente dispiegato per garantire l'equo contemperamento tra l'esercizio della libertà di manifestazione del pensiero e l'esigenza di tutelare l'incolumità di tutti i cittadini e dei rappresentanti delle istituzioni. Precisato altresì che sono allo studio iniziative, anche legislative, per contrastare le inaccettabili istigazioni a delinquere manifestatesi su taluni social network, stigmatizza il clima di odio ed intolleranza instauratosi attorno alla persona del Presidente del Consiglio, paventando il rischio di pericolosi spirali emulative. Reputa pertanto necessario, al fine di evitare dannose polemiche meramente strumentali, raccogliere l'appello del Presidente della Repubblica, affinché venga al più presto ripristinato un civile e pacifico confronto tra le forze politiche ed i soggetti istituzionali.

FABRIZIO CICCHITTO (PdL). Nel rivolgere al Presidente del Consiglio gli auguri da parte di tutti i deputati ed elettori del Popolo della libertà, sottolinea che la gravissima aggressione di cui egli è stato vittima risulta essere il segno evidente della diffusione di una spietata campagna di odio nei suoi confronti, condotta da una parte dei mezzi di informazione fomentata anche dal leader dell'Italia dei Valori, le cui dichiarazioni pubbliche rischiano di trasformare lo scontro politico in una vera e propria guerra civile fredda. Denunciato, infine, l'uso politico della giustizia, auspica che, assunte da parte di ognuno le proprie responsabilità, l'aggressione al Presidente del Consiglio possa servire ad intraprendere un cammino virtuoso che porti al compimento delle tanto auspicate riforme costituzionali, alla revisione dei Regolamenti parlamentari e all'attuazione del federalismo fiscale.

PIER LUIGI BERSANI (PD). Espressa solidarietà al Presidente del Consiglio e condannato l'ingiustificabile episodio di aggressione di cui è stato vittima, esprime dubbi sull'efficacia del sistema di sicurezza posto a sua tutela. Giudicate altresì non condivisibili le affermazioni del deputato Cicchitto, che a suo avviso ha impropriamente condotto un'analisi sul Pag. IVclima politico nell'immediatezza dell'episodio, individua una responsabilità comune nell'indebolimento della coscienza democratica del Paese, pur ritenendo che la maggioranza e il Governo dovrebbero rispettare maggiormente le opinioni di chi dissente dalla loro linea politica ed il ruolo del Parlamento.

ROBERTO COTA (LNP). Nell'esprimere, a nome del suo gruppo, sentimenti di solidarietà e vicinanza al Presidente del Consiglio, ringrazia il Ministro dell'interno per l'informativa resa e per la capacità delle Forze dell'ordine di garantire la sicurezza dei cittadini; pur apprezzando, inoltre, la sensibilità mostrata, nella circostanza, dal deputato Bersani, giudica fuori contesto le dichiarazioni da lui testè rese, prospettando l'esigenza di un'approfondita riflessione sull'inaccettabile clima di odio che si è instaurato. Auspica pertanto che nella vita civile ed istituzionale del Paese possano prevalere le ragioni della politica.

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Espressa incondizionata solidarietà al Presidente del Consiglio, conferma anzitutto la fiducia da parte del suo gruppo al Ministro dell'interno, confidando peraltro che si approfondiscano le responsabilità delle falle nel sistema di tutela della sicurezza del Premier. Giudica doveroso non strumentalizzare il grave episodio verificatosi, in modo da non alimentare una evidente spirale di odio ormai dilagante nel Paese, e denunzia la pericolosità di uno strumento quale Internet, considerando tuttavia inopportuni interventi illiberali a censura dello stesso. Auspica infine che le forze politiche intraprendano con assoluta serietà e serenità il tanto auspicato cammino riformatore.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Nel ritenere che le Forze dell'ordine impegnate nella tutela del Presidente del Consiglio abbiano agito al meglio delle loro possibilità, ricorda di avere espresso nella giornata di ieri solidarietà umana al Presidente del Consiglio per il deplorevole episodio di cui è stato vittima. Stigmatizza quindi le considerazioni rese dal deputato Cicchitto, che ha criminalizzato taluni soggetti oggi all'attenzione della pubblica opinione, nonché lo stesso partito dell'Italia dei Valori, che esprimono posizioni dissenzienti da quelle della maggioranza, nell'ambito di un progetto politico finalizzato a tacitare chi fa opposizione all'attuale Governo. Richiama le deleterie conseguenze delle misure adottate dall'Esecutivo, che ritiene abbiano come scopo quello di umiliare le coscienze, mortificare le istituzioni e tutelare gli interessi di pochi, mettendo a rischio il rispetto della legalità. Dichiara infine che la sua parte politica proseguirà convintamente e democraticamente la sua determinata opposizione al Governo nell'interesse del Paese.

ARTURO IANNACCONE (Misto-MpA-Sud). Esprime, a nome della sua componente politica, sentimenti di solidarietà al Presidente del Consiglio, di cui auspica il sollecito ritorno alla guida del Governo. Manifesta quindi sdegno e riprovazione per il grave attentato, che reputa terroristico, di cui è stato vittima il Capo dell'Esecutivo, ascrivendone la responsabilità all'allarmante clima di odio e pregiudizio alimentato a suo giudizio da una parte dell'opposizione, che giudica incapace di instaurare un confronto politico civile e rispettoso dei valori della democrazia.

FRANCESCO NUCARA (Misto-RRP). Espressa la piena solidarietà politica e umana della sua componente politica al Presidente del Consiglio, auspica una riflessione collettiva da parte delle forze politiche moderate che porti a stemperare il clima di odio ormai dilagante.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 1790: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2010) (approvato dal Senato) (A.C. 2936-A).

Nella seduta del 10 dicembre 2009 si è conclusa la discussione congiunta sulle linee generali dei disegni di legge finanziaria e di bilancio.

Pag. V

Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il seguito del dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.

La I Commissione ha espresso il prescritto parere.

PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibili, per carenza di compensazione, gli emendamenti Commercio 2.290 e Compagnon 2.132.
Comunica che, in relazione al numero di emendamenti presentati, la Presidenza applicherà l'articolo 85-bis del Regolamento, procedendo - in particolare - a votazioni per principi o riassuntive, ai sensi dell'articolo 85, comma 8, ultimo periodo, fermo restando l'ordinario regime delle preclusioni e delle votazioni a scalare. Peraltro, constando il testo di soli due articoli, il secondo dei quali composto di un elevato numero di commi, al fine di consentire una più ampia valutazione delle questioni poste dal provvedimento, la Presidenza ha ritenuto di ammettere alla discussione e al voto un numero maggiore di emendamenti, pari al triplo di quelli che sarebbero consentiti: le componenti politiche del gruppo Misto dell'MPA e delle Minoranze linguistiche sono state invitate a segnalare gli emendamenti da porre comunque in votazione.
Avverte che, prima della seduta, sono stati ritirati tutti gli emendamenti a prima firma del gruppo Popolo della libertà, fatta eccezione per gli emendamenti Taglialatela 2.165, 2.166 e Tab. A.2.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

La seduta, sospesa alle 11, è ripresa alle 11,25.

(Esame dell'articolo 1)

PIER PAOLO BARETTA (PD). Nel ribadire il giudizio critico della propria parte politica sul comportamento tenuto dal Governo e dalla maggioranza nel corso dell'esame in Commissione del disegno di legge finanziaria, stigmatizza la sostanziale reiezione delle proposte emendative presentate dal suo gruppo, che reputa di fatto maggiormente pertinenti delle misure predisposte dall'Esecutivo al preannunziato intendimento di ridurre la pressione fiscale e di sostenere i redditi da lavoro dipendente.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Denunziata la sostanziale impossibilità di discutere i contenuti del disegno di legge finanziaria, richiama le misure più rilevanti che il suo gruppo avrebbe ritenuto necessario inserire nel testo al fine di favorire i cittadini, i lavoratori e le piccole e medie imprese.

ROBERTO SIMONETTI (LNP). Richiamati i contenuti dall'articolo 1, ribadisce il sostegno del suo gruppo alle linee guida ispiratrici della manovra economica varata dal Governo, di cui ricorda le misure maggiormente caratterizzanti, definite con il proficuo contributo della propria parte politica.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 1, al quale non sono riferiti emendamenti.

(Esame dell'articolo 2)

ELIO VITO, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Pone la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo 2 del disegno di legge finanziaria, nel testo della Commissione.

PRESIDENTE. Rileva che, in riferimento alla presentazione degli emendamenti in Assemblea, si è registrato, da parte delle opposizioni, il medesimo atteggiamento non ostruzionistico che ha caratterizzato i lavori in Commissione e che il contingentamento dei tempi avrebbe Pag. VIcomunque consentito di concludere l'esame del disegno di legge finanziaria entro un termine compatibile con il necessario esame da parte del Senato; ritiene quindi che la posizione della questione di fiducia, pur essendo una legittima prerogativa del Governo in quanto prevista dalla Costituzione, non possa essere in alcun modo considerata una decisione di carattere tecnico ma vada intesa come scelta attinente a ragioni di carattere politico rientranti unicamente all'interno del rapporto tra maggioranza ed Esecutivo. Giudica pertanto deprecabile la decisione assunta dal Governo, perché di fatto impedisce all'Assemblea di pronunciarsi sugli emendamenti.

FRANCESCO BOCCIA (PD). Nel ritenere condivisibili le argomentazioni svolte dal Presidente della Camera, stigmatizza il comportamento del Governo nel corso dell'esame in Commissione dei documenti di bilancio, deplorando l'ennesimo ricorso al voto di fiducia malgrado la disponibilità manifestata dal suo gruppo ad affrontare le problematiche concrete senza ricorrere a pratiche prettamente ostruzionistiche.

ANTONIO BORGHESI (IdV). Evidenziato come la compressione del dibattito parlamentare dovuta alla posizione dell'ennesima questione di fiducia sia assimilabile ad una sorta di violenza nei confronti del Parlamento, esprime apprezzamento per la difesa delle istituzioni operata dal Presidente della Camera.

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Ritenuto che la disponibilità delle opposizioni a ridurre in misura consistente il numero delle proposte emendative presentate al disegno di legge finanziaria costituisca un fattivo contributo all'instaurazione di un clima politico meno esasperato, giudica l'avvenuta posizione della questione di fiducia un'importante opportunità persa dal Governo al fine di concorrere a ricreare le condizioni per un più sereno confronto politico.

PRESIDENTE. Avverte che, a seguito della decisione del Governo di porre la questione di fiducia, la Conferenza dei presidenti di gruppo è immediatamente convocata.

La seduta, sospesa alle 12,05, è ripresa alle 12,40.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Comunica che la Conferenza dei presidenti di gruppo si è testé riunita per definire l'organizzazione del dibattito conseguente alla posizione della questione di fiducia. Nella seduta odierna, alle 15, avranno luogo gli interventi per l'illustrazione degli emendamenti all'articolo 2. Domani, mercoledì 16 dicembre, si svolgerà l'eventuale seguito e conclusione dell'illustrazione degli emendamenti; a partire dalle 10,45, avranno luogo le dichiarazioni di voto sulla fiducia, con ripresa televisiva diretta, e, a partire dalle 11,50, la votazione per appello nominale, cui seguirà l'esame degli ordini del giorno. Giovedì 17 dicembre avrà luogo l'eventuale seguito dell'esame degli ordini del giorno e, alle 12 circa, le dichiarazioni di voto finale sul disegno di legge finanziaria, con ripresa televisiva diretta; seguirà l'esame della Nota di variazioni e la conclusione dell'esame del disegno di legge di bilancio, nonché l'esame del decreto-legge recante proroga delle missioni internazionali. Il termine per la presentazione degli ordini del giorno ai disegni di legge finanziaria e di bilancio è fissato alle 9 di domani.

La seduta, sospesa alle 12,45, è ripresa alle 15,15.

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantuno.

Si riprende la discussione.

Intervengono per illustrare le proposte emendative rispettivamente sottoscritte i deputati Pag. VIISANDRA ZAMPA (PD), MARIO TASSONE (UdC), SILVANA MURA (IdV), JEAN LEONARD TOUADI (PD), GIUSEPPE RUVOLO (UdC), DAVID FAVIA (IdV), LUDOVICO VICO (PD), ROBERTO RAO (UdC), GIOVANNI PALADINI (IdV) e GIOVANNI LOLLI (PD).

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Parlando per un richiamo al Regolamento, lamenta che non sono presenti in Aula né il relatore per la maggioranza né il presidente della V Commissione.

PRESIDENTE. Assicura che la Presidenza richiamerà il relatore per la maggioranza o il presidente della V Commissione ad essere presenti in Aula, riservandosi altrimenti di assumere le determinazioni conseguenti.

Intervengono altresì per illustrare le proposte emendative rispettivamente sottoscritte i deputati LORENZO RIA (UdC), DOMENICO SCILIPOTI (IdV), SERGIO ANTONIO D'ANTONI (PD), GIAN LUCA GALLETTI (UdC), CARLO MONAI (IdV), MAINO MARCHI (PD), RENATO CAMBURSANO (IdV) e SIMONETTA RUBINATO (PD).

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO LEONE
INDI
DEL VICEPRESIDENTE
MAURIZIO LUPI

Intervengono quindi per illustrare le proposte emendative rispettivamente sottoscritte i deputati GABRIELE CIMADORO (IdV), PAOLA DE MICHELI (PD), AUGUSTO DI STANISLAO (IdV) e MASSIMO VANNUCCI (PD).

PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito alla seduta di domani.

Sull'ordine dei lavori e per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.

Interviene sull'ordine dei lavori il deputato GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE (PD), che sollecita anche la risposta ad un atto di sindacato ispettivo da lui presentato.

Annunzio della nomina di Ministri.

PRESIDENTE. Dà lettura della lettera del Presidente del Consiglio nella quale si comunica che il Presidente della Repubblica ha nominato Ministro della salute il professor Ferruccio Fazio e Ministro del lavoro e delle politiche sociali il senatore Maurizio Sacconi.

Ordine del giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:

Mercoledì 16 dicembre 2009, alle 10,45.

(Vedi resoconto stenografico pag. 81).

La seduta termina alle 20,15.