XVI LEGISLATURA


Resoconto sommario dell'Assemblea

Seduta n. 260 di giovedì 17 dicembre 2009

Pag. V

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

La seduta comincia alle 11.

La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.

I deputati in missione sono sessantaquattro.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 1790: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2010) (approvato dal Senato) (A.C. 2936-A).

Nella seduta del 16 dicembre 2009 è iniziata la trattazione degli ordini del giorno.

Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.

PRESIDENTE. Rilevato che è in corso la riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 11,10, è ripresa alle 11,35.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

(Ripresa trattazione degli ordini del giorno)

LUIGI CASERO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Accetta l'ordine del giorno Gatti n. 188, purché riformulato.

Intervengono i deputati MARIA GRAZIA GATTI (PD), che accetta la riformulazione proposta del suo ordine del giorno n. 188, GIULIO SANTAGATA (PD), e RENATO CAMBURSANO (IdV).

LUIGI CASERO, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Accetta l'ordine del giorno Verini n. 204.

La seduta, sospesa alle 11,40, è ripresa alle 12.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO FINI

(Dichiarazioni di voto finale)

MARIO BACCINI (Misto-RRP). Sottolinea la rilevanza dei contenuti del disegno di legge finanziaria in relazione alla politica economica del Governo per condurre il Paese fuori dalla crisi economica, giudicando condivisibili segnatamente i provvedimenti concernenti il cosiddetto terzo settore e volti a promuovere in ambito finanziario una più marcata impronta sociale.

ROBERTO MARIO SERGIO COMMERCIO (Misto-MpA-Sud). Ricordata la sofferta decisione della sua componente politica di non partecipare al voto di fiducia al Governo, evidenzia l'assenza nel disegno di legge finanziaria di misure in favore del Mezzogiorno, contrariamente a quanto Pag. VIpromesso dall'Esecutivo; segnala, in particolare, le deleterie disposizioni riguardanti il settore creditizio, che favoriscono le regioni del Nord incrementando il già consistente divario tra le diverse aree del Paese. Dichiara, pertanto, che la sua parte politica non prenderà parte alla votazione finale del provvedimento in esame.

ANTONIO DI PIETRO (IdV). Manifesta, a nome del suo gruppo, ferma contrarietà al disegno di legge finanziaria in esame, che giudica iniquo e criminogeno, attesto che una delle principali fonti di entrata è rappresentata dal cosiddetto scudo fiscale, con il quale si premiano coloro che hanno commesso illeciti. Lamenta, inoltre, un uso improprio delle risorse disponibili, che dovrebbero invece essere destinate a tutelare i lavoratori in difficoltà, i quali stanno attuando varie forme di protesta da cui si evince il grave disagio sociale presente nel Paese. Stigmatizza, infine, l'arroganza che caratterizza il metodo che il Governo utilizza nei confronti del Parlamento e degli altri poteri dello Stato.

GIAN LUCA GALLETTI (UdC). Rivolto preliminarmente un appello ai gruppi del Partito Democratico e del Popolo delle libertà affinché non venga interrotto il dialogo sulle riforme, stigmatizza il mancato svolgimento di un effettivo confronto parlamentare sui contenuti del disegno di legge finanziaria. Giudica quindi la manovra economica del Governo pericolosa, in relazione alle forme di finanziamento individuate (quali segnatamente il fondo per i trattamenti di fine rapporto ed i proventi del cosiddetto scudo fiscale), ingannevole, in quanto sconta gli effetti deleteri dei tagli lineari operati in precedenza dall'Esecutivo, e debole, poiché inadeguata a tutelare le fasce socialmente più fragili ed a supportare le famiglie nella difficile congiuntura economica attuale. Reputa infine assolutamente necessario approntare misure idonee a ridurre la pressione fiscale, nonché porre mano a riforme strutturali per ammodernare il Paese, preannunziando iniziative in tal senso ad opera della sua parte politica.

ROBERTO COTA (LNP). Manifestato apprezzamento per la nuova impostazione del disegno di legge finanziaria, che finalmente non presenta più una connotazione clientelare ed assistenzialista, giudica assolutamente legittima la scelta del Governo di porre la questione di fiducia, considerata la rilevanza del provvedimento in esame. Nel ritenere, quindi, positiva la manovra economica varata dall'Esecutivo, che non prevede nuove tasse e si propone di ridurre gli sprechi, sottolinea l'opportunità di procedere all'adozione di riforme essenziali per rendere il Paese più vicino ai cittadini, segnatamente in materia di federalismo fiscale. Dichiara, infine, il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge in discussione.

MICHELE VENTURA (PD). Nel lamentare la totale assenza di dibattito sul disegno di legge finanziaria a seguito del ricorso alla questione di fiducia, peraltro riconducibile esclusivamente a motivazioni interne alla maggioranza, reputa ineccepibili le valutazioni espresse al riguardo dal Presidente della Camera. Ritiene inoltre che il provvedimento in esame non risulti ispirato a strategie innovative di sostegno alle categorie maggiormente in difficoltà e non incida sulle principali voci di spesa che determinano un incremento del debito pubblico. Nell'auspicare, infine, che si abbassino i toni dello scontro politico, manifesta disponibilità al confronto al fine di varare le riforme necessarie per il Paese.

ITALO BOCCHINO (PdL). Nel richiamare i contenuti del disegno di legge finanziaria in esame, sottolinea come il difficile contesto economico-finanziario attuale richieda scelte ed imponga priorità anche differenti rispetto a quelle indicate nel programma elettorale. Sottolineato altresì che il confronto in Commissione sui documenti di bilancio è stato ampio ed approfondito, reputa un mero eccesso di zelo il ricorso al voto di fiducia, riconducibile alla volontà del Ministro dell'economia e delle finanze di varare una manovra economica in linea con il previsto riordino dei conti pubblici. Espressa quindi soddisfazione Pag. VIIper il mancato aumento della pressione fiscale, giudica il cosiddetto scudo fiscale una misura efficace ed utile al rilancio dell'economia del Paese, ricordando come già il precedente Esecutivo di centrosinistra avesse fatto ricorso al fondo per il trattamento di fine rapporto. Nel dichiarare il convinto voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge finanziaria in esame, auspica il tempestivo ritorno del Presidente del Consiglio alla guida dell'Esecutivo ed il ripristino di un più sereno clima di confronto tra maggioranza ed opposizione.

GIANCARLO GIORGETTI (LNP), Presidente della V Commissione. Sottolinea la rilevanza macroeconomica della legge finanziaria in esame, che ritiene persegua con chiarezza alcuni importanti obiettivi di politica economica. Nel reputare inoltre indispensabile una riforma condivisa della procedura parlamentare di esame dei documenti di bilancio, auspica l'accoglimento di un ordine del giorno al riguardo sottoscritto da tutti i componenti della V Commissione.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Giudica irrituale e scorretto l'intervento del presidente della V Commissione, che peraltro ha svolto, a suo avviso, considerazioni non veritiere.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

PRESIDENTE. Rivolge i più sentiti auguri di buon Natale a tutti i deputati e alle loro famiglie.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge n. 2936-A.

Discussione del disegno di legge S. 1850, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 152 del 2009: Proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia (approvato dal Senato) (A.C. 3016).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

EDMONDO CIRIELLI (PdL), Relatore per la IV Commissione. Illustra il contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione, che dispone la proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali di pace e di stabilizzazione, segnalando, in particolare, gli aspetti più innovativi presenti nel testo; auspica altresì che il Governo predisponga un intervento organico in materia di revisione dei codici penali militari, al fine di renderli più aderenti all'attuale contesto.

PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire in replica.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Ribadisce la contrarietà del suo gruppo alla metodologia adottata dal Governo di prevedere per le missioni militari internazionali una copertura giuridica e finanziaria meramente periodica, che a suo avviso comporta una inaccettabile condizione di precarietà dello status del personale ivi impegnato, paventando gravi ripercussioni sulla sicurezza dello stesso. Nell'auspicare una proficua prosecuzione dell'esame delle proposte di legge quadro in materia, reputa non opportune le previste riduzioni degli stanziamenti previsti per le missioni ISAAF, in Libano e nei Balcani, esprime un giudizio negativo sulla prevista proroga del mandato dei componenti degli organi di rappresentanza e giudica altresì necessario ridefinire le modalità dell'intervento italiano in Afghanistan, nell'ottica di un futuro disimpegno da quell'area, come richiesto dal suo gruppo con un precipuo documento di indirizzo di cui auspica la Pag. VIIIsollecita calendarizzazione. Preannunzia infine la presentazione di emendamenti della propria parte politica, dichiarando sin d'ora di non accedere all'invito al loro ritiro, se non per quelli concernenti le disposizioni in materia penale qualora venisse assunto un formale impegno a porre tempestivamente mano ad una riforma organica dei codici penali militari.

FEDERICA MOGHERINI REBESANI (PD). Nell'esprimere rammarico per la collocazione marginale attribuita, nell'ambito dei lavori parlamentari, all'esame del provvedimento d'urgenza in discussione, giudica urgente l'approvazione di una legge quadro in materia di missioni internazionali, anche al fine di garantire la continuità dei relativi finanziamenti. Nel sottolineare inoltre l'estrema rilevanza della funzione svolta dai militari italiani impegnati in delicate aree di crisi come il Libano e l'Afghanistan, preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame, pur ritenendo discutibili le modalità individuate per la copertura dei connessi oneri finanziari e l'esiguità degli stanziamenti previsti nella legge finanziaria per il 2010. Auspica infine l'accoglimento di un ordine del giorno che impegni il Governo ad avviare una complessiva revisione dei codici penali militari.

LUCA VOLONTÈ (UdC). Nel preannunziare l'orientamento favorevole del suo gruppo al decreto-legge in discussione, sottolinea la particolare rilevanza di un provvedimento d'urgenza volto, tra l'altro, a rifinanziare un pacchetto di interventi di cooperazione allo sviluppo ed a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, tutelando altresì l'incolumità dei militari italiani che operano in delicati contesti bellici internazionali. Nel richiamare infine i principali scenari geopolitici oggetto delle predette missioni internazionali, soffermandosi, in particolare, sulla presenza fattiva delle nostre Forze armate in Libano, in Kosovo e in Afghanistan, auspica l'avvio di una riforma complessiva dei codici militari.

GIORGIO LA MALFA (Misto-RRP). Sottolineato il positivo clima di condivisione registratosi sul provvedimento di rifinanziamento delle missioni internazionali che vedono impegnato il nostro Paese, si dichiara tendenzialmente favorevole all'ipotesi di incrementare il contingente italiano impegnato in Afghanistan, come richiesto dall'Amministrazione statunitense, pur rilevando l'esigenza di procedere ad ulteriori approfondimenti in sede politica.

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore per la IV Commissione ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta.

La seduta, sospesa alle 14,15, è ripresa alle 16.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ROCCO BUTTIGLIONE

I deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono sessantasette.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza ha chiesto chiarimenti al Governo sul contenuto della nota di variazioni, essendosi manifestati alcuni problemi di carattere tecnico; all'esito di tali chiarimenti, il documento sarà nuovamente trasmesso alla V Commissione.

ROBERTO GIACHETTI (PD). Nel ritenere che la procedura inerente l'esame della nota di variazioni non tenga in debita considerazione l'attività dei parlamentari, invita la Presidenza a definire con maggiore chiarezza il prosieguo dei lavori.

PIER FERDINANDO CASINI (UdC). Nel condividere le considerazioni del deputato Pag. IXGiachetti, chiede che il Ministro Zaia riferisca alla Camera in ordine al paventato esproprio dei fondi destinati all'agricoltura.

ANGELO ZUCCHI (PD). Si associa alla richiesta avanzata dal deputato Casini per conoscere gli intendimenti del Ministro Zaia in ordine alla delicata situazione concernente il settore agricolo.

SIMONE BALDELLI (PdL). Propone di procedere immediatamente al seguito dell'esame del disegno di legge di conversione n. 3016.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Ritiene di poter concordare sulla proposta formulata dal deputato Baldelli, a condizione che gli oneri derivanti dall'approvazione del decreto-legge concernente le missioni internazionali non incidano sulla nota di variazioni presentata dal Governo.

PAOLO RUSSO (PdL). Ritiene che il Ministro Zaia dovrebbe fornire chiarimenti in ordine al mancato utilizzo da parte delle regioni delle risorse derivanti dalla politica agricola comune.

SEBASTIANO FOGLIATO (LNP). Giudicati del tutto strumentali i rilievi critici formulati da taluni deputati dell'opposizione, sottolinea il positivo operato del Ministro Zaia, associandosi altresì alle considerazioni svolte dal presidente Russo.

PRESIDENTE. Assicura che riferirà al Presidente della Camera la richiesta avanzata dal deputato Casini.
Sulla questione sollevata dal deputato Giachetti, precisa che è compito della Presidenza verificare la congruità dei testi presentati dal Governo e sottoposti al voto dell'Assemblea.
Fa presente infine che per poter accedere alla proposta formulata dal deputato Baldelli occorre acquisire l'assenso unanime dei gruppi parlamentari.

MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UdC) e ROBERTO COTA (LNP). Concordano sull'ipotesi proposta dal deputato Baldelli.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Pur esprimendo dubbi e riserve sulla proposta avanzata dal deputato Baldelli, dichiara di non opporsi al prosieguo dei lavori sul decreto-legge concernente le missioni internazionali.

PRESIDENTE. Acquisito l'assenso unanime dei gruppi parlamentari, ritiene di poter accedere alla proposta formulata dal deputato Baldelli.

Si riprende la discussione del disegno di legge di conversione n. 3016.

(Esame dell'articolo unico)

Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.

EDMONDO CIRIELLI (PdL), Relatore per la IV Commissione. Esprime parere contrario su tutti gli emendamenti presentati.

ALFREDO MANTICA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Concorda.

PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.

La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Di Stanislao 1.1, 1.2, 1.3, 1.4, 1.5, 1.6, 1.7, 1.8, 1.9 e 1.10.

PIER PAOLO BARETTA (PD). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di tenere conto dell'esigenza che la V Commissione si riunisca per esaminare la nota di variazioni al bilancio di previsione dello Stato.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Ritiene necessario sospendere la seduta per consentire alla V Commissione di riunirsi.

PRESIDENTE. Ritiene che, in assenza di un consenso unanime dei gruppi su una Pag. Xdiversa ipotesi, si debba proseguire nell'esame del disegno di legge di conversione.

FABIO EVANGELISTI (IdV). Ritiene opportuno che l'Assemblea prosegua l'esame del disegno di legge di conversione e che la V Commissione si riunisca al termine dello stesso.

EDMONDO CIRIELLI (PdL), Relatore per la IV Commissione. Invita al ritiro dei restanti emendamenti, confermando altrimenti il parere contrario.

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Ritira i restanti emendamenti da lui presentati.

LUCA VOLONTÈ (UdC). Prospetta l'opportunità che la V Commissione si riunisca nel corso delle dichiarazioni di voto finale sul provvedimento in esame.

SIMONE BALDELLI (PdL). Concorda, a nome del suo gruppo, con la proposta formulata dal deputato Volontè.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD). Esprime perplessità sull'ipotesi prospettata dal deputato Volontè.

PRESIDENTE. Constatato che non vi è l'assenso unanime dei gruppi sull'ipotesi prospettata dal deputato Volontè, ritiene si debba proseguire nell'esame del provvedimento.

FRANCESCO BOSI (UdC). Preannunzia l'orientamento contrario del suo gruppo sui successivi emendamenti che saranno posti in votazione.

ROSA MARIA VILLECCO CALIPARI (PD). Ritira il suo emendamento 4.1.

MAURIZIO TURCO (PD). Ritira i restanti emendamenti da lui presentati, dei quali richiama le finalità.

(Trattazione degli ordini del giorno)

PRESIDENTE. Avverte che sono stati ritirati gli ordini del giorno Bernardini n. 9 e Beltrandi n. 10 e che la Presidenza non ritiene ammissibili gli ordini del giorno Farina Coscioni n. 8 e Mecacci n. 12.

ALFREDO MANTICA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Accetta gli ordini del giorno Gidoni n. 1 e Di Biagio n. 15, nonché gli ordini del giorno Garofani n. 3 e Di Stanislao n. 13, purché riformulati; accoglie quindi come raccomandazione gli ordini del giorno Polledri n. 4 e Duilio n. 6. Non accetta, infine, i restanti documenti di indirizzo.

Intervengono il deputato ROSA MARIA VILLECCO CALIPARI (PD), il sottosegretario di Stato per gli affari esteri ALFREDO MANTICA, nonché i deputati ALESSANDRA MUSSOLINI (PdL), LUCA VOLONTÈ (UdC) e ERMINIO ANGELO QUARTIANI (PD) e nuovamente il sottosegretario di Stato per gli affari esteri ALFREDO MANTICA, che accetta, purché riformulati, gli ordini del giorno Villecco Calipari n. 2 e Polledri n. 4. Intervengono successivamente i deputati ROSA MARIA VILLECCO CALIPARI (PD) e FRANCESCO SAVERIO GAROFANI (PD), che accettano le riformulazioni proposte dei rispettivi ordini del giorno, nonché i deputati EDMONDO CIRIELLI (PdL), FRANCESCO BOSI (UdC), FRANCO GIDONI (LNP), MARCO GIOVANNI REGUZZONI (LNP) e FEDERICA MOGHERINI REBESANI (PD) ed il Ministro della difesa IGNAZIO LA RUSSA, che accetta tutti gli ordini del giorno.

(Dichiarazioni di voto finale)

AUGUSTO DI STANISLAO (IdV). Nel manifestare l'orientamento favorevole del suo gruppo alle missioni internazionali, sottolinea l'estrema rilevanza della funzione svolta dai militari e dai civili italiani impegnati in delicati scenari bellici. Rilevata altresì l'opportunità di avviare una profonda riflessione sul senso delle suddette missioni, coinvolgendo in modo adeguato il Parlamento e l'intero Paese, dichiara Pag. XIl'astensione del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.

FRANCESCO BOSI (UdC). Ribadita l'importanza della partecipazione italiana alle missioni internazionali, esprime apprezzamento per il miglioramento delle condizioni dei militari italiani impegnati nelle stesse. Dichiara quindi il voto convintamente favorevole del suo gruppo.

FRANCO GIDONI (LNP). Nel ribadire la posizione del suo gruppo sulla partecipazione italiana a missioni internazionali, rileva l'opportunità di ridimensionare il contingente nazionale nel Libano e nei Balcani, ringraziando peraltro il Governo per l'accoglimento degli ordini del giorno presentati dal suo gruppo.

LAPO PISTELLI (PD). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo, sottolinea la delicatezza del pronunziamento del Parlamento in ordine all'invio di militari italiani in aree di crisi. Evidenziata la stringente esigenza di rivedere la strategia e gli obiettivi delle missioni NATO in Afghanistan, come manifestato con forza dalla stessa Amministrazione statunitense e in conseguenza della recrudescenza del terrorismo di matrice fondamentalista nella regione asiatica, sottolinea l'opportunità di evitare contraddittorie posizioni in materia di politica estera.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MAURIZIO LUPI

LAPO PISTELLI (PD). Richiamate quindi le principali linee cui dovrebbe ispirarsi la missione italiana in Afghanistan, reputa opportuno evitare l'indebolimento della presenza italiana nei Balcani ed in Libano e conferma la disponibilità del suo gruppo a condividere le ulteriori responsabilità e a partecipare attivamente alla nuova fase di politica estera che si sta delineando.

FEDERICA MOGHERINI REBESANI (PD). Auspica che il Governo sia pienamente consapevole della rilevanza degli ordini del giorno testè accettati, precisando che il suo gruppo vigilerà affinché gli stessi siano effettivamente attuati, come, ad esempio, quello relativo all'istituzione del fondo speciale per le missioni internazionali.

ANTONIO MARTINO (PdL). Espressa profonda soddisfazione per l'ampia condivisione registratasi in Parlamento sul rifinanziamento delle missioni internazionali cui partecipa il nostro Paese, ricorda il nuovo e più forte ruolo assunto recentemente dall'Italia nel contesto internazionale, stigmatizzando l'esiguità delle risorse destinate al settore della difesa.

Interviene per dichiarazione di voto a titolo personale il deputato MARCO BELTRANDI (PD).

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 3016.

Sull'ordine dei lavori.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati GIANPIERO BOCCI (PD), FERDINANDO ADORNATO (UdC) e LUCIANO ROSSI.

La seduta, sospesa alle 17,55, è ripresa alle 18,05.

Seguito della discussione del disegno di legge S. 1791: Bilancio di previsione dello Stato per il 2010 e bilancio pluriennale 2010-2012 (approvato dal Senato) (A.C. 2937-A); Nota di variazioni (A.C. 2937-bis).

PRESIDENTE. Avverte che il Governo ha presentato una seconda nota di variazioni al bilancio di previsione dello Stato, a seguito delle modifiche introdotte dal disegno di legge finanziaria, che è stata esaminata dalla V Commissione.

Pag. XII

GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (PdL), Relatore per la maggioranza. Evidenzia l'esatta corrispondenza tra la seconda nota di variazioni e le modifiche apportate ai documenti di bilancio nel corso dell'iter del disegno di legge finanziaria.

GIUSEPPE VEGAS, Viceministro dell'economia e delle finanze. Rileva che la nota di variazioni evidenzia un lieve miglioramento dei saldi di finanza pubblica, a seguito delle modifiche introdotte nel corso dell'esame del disegno di legge finanziaria.

La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la seconda nota di variazioni al bilancio di previsione dello stato (2937-ter).

(Trattazione degli ordini del giorno)

PRESIDENTE. Avverte che l'ordine del giorno Burtone n. 10 è stato ritirato.

GIUSEPPE VEGAS, Viceministro dell'economia e delle finanze. Accetta tutti gli ordini del giorno presentati.

(Dichiarazioni di voto finale)

RENATO CAMBURSANO (IdV). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di bilancio.

LORENZO RIA (UdC), MAURIZIO FUGATTI (LNP) e PIER PAOLO BARETTA (PD). Chiedono che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo delle rispettive dichiarazioni di voto finale in calce al resoconto della seduta odierna.

PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.

MARCO MARSILIO (PdL). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo.

La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge n. 2937-A.

Deliberazione in merito alla costituzione in giudizio della Camera dei deputati in relazione ad un conflitto di attribuzione sollevato innanzi alla Corte costituzionale dal tribunale ordinario di Roma.

PRESIDENTE. Comunica che l'Ufficio di Presidenza, nella riunione del 16 dicembre 2009, ha deliberato di proporre alla Camera la costituzione in giudizio innanzi alla Corte costituzionale per resistere al conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sollevato dal tribunale ordinario di Roma in relazione alla deliberazione del 19 dicembre 2008, con la quale è stata dichiarata l'insindacabilità delle opinioni espresse dal senatore Maurizio Gasparri, deputato all'epoca dei fatti, nei confronti del dottor Henry John Woodcock, magistrato.
Avverte che, se non vi sono obiezioni, tale deliberazione si intende adottata dall'Assemblea.
(Così rimane stabilito).

Deliberazione in merito alla costituzione in giudizio della Camera dei deputati in relazione ad un conflitto di attribuzione sollevato innanzi alla Corte costituzionale dalla Corte d'appello di Milano.

PRESIDENTE. Comunica che l'Ufficio di Presidenza, nella riunione del 16 dicembre 2009, ha deliberato di proporre alla Camera la costituzione in giudizio innanzi alla Corte costituzionale per resistere al conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sollevato dalla Corte d'appello di Milano in relazione alla deliberazione del 30 maggio 2007, con la quale è stata dichiarata l'insindacabilità delle opinioni Pag. XIIIespresse da Vittorio Sgarbi, deputato all'epoca dei fatti, nei confronti del dottor Gian Carlo Caselli, magistrato.
Avverte che, se non vi sono obiezioni, tale deliberazione si intende adottata dall'Assemblea.
(Così rimane stabilito).

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Avverte che il Governo non insiste per l'esame del disegno di legge di conversione n. 2975, il cui contenuto è stato recepito nella legge finanziaria.
Comunica altresì che la discussione sulle linee generali dei provvedimenti in materia di cittadinanza avrà luogo martedì 22 dicembre e che nella stessa giornata si svolgerà un'informativa urgente del Governo sulla vicenda dell'esplosione di un pacco bomba all'interno dell'Università Bocconi di Milano.

Calendario dei lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Comunica il calendario dei lavori dell'Assemblea per il mese di gennaio 2010 predisposto a seguito della odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo (vedi resoconto stenografico pag. 62).

Sull'ordine dei lavori.

Intervengono sull'ordine dei lavori i deputati FABIO EVANGELISTI (IdV) e ALESSANDRO BRATTI (PD).

Per la risposta ad uno strumento del sindacato ispettivo.

Interviene per sollecitare la risposta ad un suo atto di sindacato ispettivo il deputato IVANO STRIZZOLO (PD).

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della prossima seduta:

Martedì 22 dicembre 2009, alle 9.

(Vedi resoconto stenografico pag. 67).

La seduta termina alle 18,30.